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Volkswagen, accordo con sindacati evita chiusura stabilimenti Germania

Volkswagen, accordo con sindacati evita chiusura stabilimenti GermaniaRoma, 20 dic. (askanews) – Volkswagen, la più grande casa automobilistica tedesca e la seconda del mondo, ha raggiunto un accordo con il suo sindacato, ponendo fine a una situazione di stallo che da tre mesi scuoteva il paese. In base all’accordo, scaturito dopo oltre 70 ore di trattative, l’azienda ha accettato di tenere aperte tutte le 10 fabbriche in Germania e di garantire i posti di lavoro dei lavoratori fino alla fine del 2030. In cambio, il sindacato, IG Metall, che rappresenta la maggior parte dei lavoratori della Volkswagen, ha ritirato la sua richiesta di aumenti salariali fino al 2031.


“Nessun sito verrà chiuso, nessuno verrà licenziato e il nostro accordo salariale aziendale sarà garantito a lungo termine”, ha affermato Daniela Cavallo, capo del consiglio di fabbrica della Volkswagen in una dichiarazione che annunciava l’accordo. In gioco – riporta il New York Times – non c’erano solo i salari, ma anche le basi su cui Volkswagen intende risolvere il problema di troppi lavoratori e troppi pochi ordini, in un contesto di domanda in calo in Europa e all’estero e di crescente concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi. Alla fine, le due parti hanno raggiunto un compromesso.


Le lotte hanno messo a dura prova i forti legami dell’azienda, che ha 87 anni, con i suoi circa 120.000 lavoratori in Germania, che hanno affermato che la dirigenza aveva tradito il patto sociale del tradizionale sistema di contrattazione collettiva del paese, in cui il benessere dell’azienda e dei suoi dipendenti hanno lo stesso peso. Il sindacato IG Metall ha organizzato brevi scioperi a dicembre, ma aveva minacciato di iniziare scioperi più lunghi a partire da gennaio se non fosse stato raggiunto un accordo. Tale pressione, unita al crollo del prezzo delle azioni Volkswagen, che è sceso di oltre un terzo negli ultimi 12 mesi, è stata sufficiente a costringere l’azienda a fare marcia indietro dalle sue minacce di chiudere fino a tre stabilimenti. Volkswagen aveva anche chiesto un taglio salariale del 10 percento ai suoi circa 120.000 lavoratori in Germania.

Ita, ok assemblea ad aumento capitale 325 mln per ingresso Lufthansa

Ita, ok assemblea ad aumento capitale 325 mln per ingresso LufthansaMilano, 20 dic. (askanews) – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Ita Airways ha deliberato oggi l’aumento di capitale per 325 milioni di euro riservato a Lufthansa, che dovrà essere sottoscritto dalla stessa entro il 15 gennaio 2025. Tale passaggio, riporta un comunicato, consentirà alla compagnia tedesca il suo ingresso in Ita Airways con una partecipazione del 41% del capitale.


L’assemblea ha altresì approvato il nuovo Statuto sociale, che prevede una serie di prerogative e diritti tipici in operazioni straordinarie di tale tipologia destinati ai due azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa, in relazione alla gestione congiunta di Ita Airways. Il nuovo Statuto sociale diverrà efficace alla sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Lufthansa, a seguito del quale si svolgerà una riunione dell’assemblea ordinaria degli azionisti di Ita Airways, nel corso della quale i due azionisti procederanno alla nomina del nuovo Cda della compagnia, dando corso agli accordi stipulati a giugno 2023 e alla nuova governance della compagnia.


La conclusione di queste formalità, sottolinea la nota, “segnerà l’inizio di una nuova era per il trasporto aereo nazionale e continentale, che vedrà Ita Airways integrarsi nel più grande gruppo europeo di trasporto aereo civile”.

Manovra, tante micromisure e un fondo da 102 mln per “esigenze” parlamentari

Manovra, tante micromisure e un fondo da 102 mln per “esigenze” parlamentariRoma, 20 dic. (askanews) – Un contributo di 100.000 euro ad un’associazione per la promozione del gelato artigianale, 500.000 euro l’anno per tre anni a favore degli oratori, che produce un beneficio minimale per ciascuna struttura. E’ infarcita di micromisure la legge di bilancio per il 2025 che, per definizione, dovrebbe definire a grandi capitoli di spesa per attuare la politica economica del governo.


Spunta poi un fondo di 102 milioni di euro in tre anni per finanziare interventi indicati dai gruppi di maggioranza negli ordini del giorno. Nel fondo è confluita parte delle risorse a disposione dei gruppi e non utilizzate per coprire emendamenti, da destinare, appunto, a interventi indicati negli ordini del giorno. L’emendamento dei relatori che ha istituito il fondo presso il Ministero dell’economia (somma che va poi distribuita con decreti del presidente del consiglio) indica come finalità “misure in favore degli enti locali” per la realizzazione di interventi in materia sociale, e socio-sanitaria assistenziale, infratsrutture, sport, cultura, conservazione del patrimonio artistico, infrastrutture stradali, sportive, scolastiche, ospedaliere, di mobilità e riqualificazione ambientale.


A leggere gli odg si scopre uno spezzatamento degli interventi richiesti verso misure localistiche e microsettoriali che dall’opposizione definiscono “marchette” e “legge mancia”. La Lega, nei suoi odg, chiede, tra l’altro: 5 milioni di euro in due anni per la provincia di Alessandria come contributo per la realizzazione del progetto di fattibilità della nuova circonvallazione dell’abitato di Gavi; 6 milioni di euro in tre anni al comune di Soncino (CR) per interventi di manutenzione, risanamento conservativo su immobili a carattere storico; un contributo di 100.000 euro per l’anno 2025 a favore del Teatro Marrucino di Chieti (CH) per il finanziamento della stagione di prosa; 30.000 euro per l’anno 2026 a favore dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona (CH) per il recupero e la conservazione del patrimonio storico e artistico; un contributo di 50.000 euro per il 2025, al Comune di Asti per iniziative correlate alla celebrazione del 750° anniversario del Palio Astese.


Tra le richieste di Forza Italia, nei suoi odg, figurano un contributo di 400.000 euro per tre anni a favore dell’Associazione Locanda del samaritano O.D.V. di Catania; 300.000 euro per tre anni in favore del Ministero dell’interno da destinare alle città metropolitane per iniziative inerenti la celebrazione della giornata nazionale delle periferie urbane; un contributo di 1 milione di euro per l’anno 2027 in favore della Parrocchia Santa Maria Assunta di Brignano – Gera d’Adda (Bergamo) per la ristrutturazione del teatro parrocchiale; un contributo 300.000 euro in tre anni in favore della Fondazione Goldoni di Livorno per la realizzazione del Mascagni Festival; 50.000 euro all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria per la realizzazione dell’opera ‘Monumento al carabiniere’. Le richiste di Fratelli d’Italia comprendono: un contributo di 130.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, in favore del comune di Carmagnano (TO) per il pagamento del canone di locazione da corrispondere all’INAIL; un contributo di 3 milioni di euro in tre anni da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa per lo svolgimento delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano (CAI); un contributo di 75.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa in favore dell’Associazione vittime civili di guerra; 300.000 euro per tre anni in favore dell’Accademia Vivarium novum di Frascati; 500.000 euro per l’anno 2025 e 1 milione di euro per l’anno 2026 in favore dell’ANAS per la realizzazione di svincoli sulla SS 1 Aurelia nel comune di Grosseto, in località Banditella e Cupi; un contributo di 250.000 euro per l’anno 2027 in favore del comune di Mentana (RM) per la riqualificazione di Via G. Amendola; un contributo di 150.000 euro per l’anno 2027, in favore del comune di Gorga (RM) per il restauro della fontana storica La Pastorella.

Confcommercio: chiusure festivi? Sì a confronto ma finora modello efficace

Confcommercio: chiusure festivi? Sì a confronto ma finora modello efficaceMilano, 20 dic. (askanews) – Confcommercio sottolinea “la crescente importanza dei fatturati registrati nei punti di vendita nelle giornate domenicali e festive” per esprimere la sua posizione sulla proposta di legge di Fratelli d’Italia di chiudere le attività commerciali in almeno sei giorni festivi dell’anno: Natale e Santo Stefano, Pasqua, Primo Maggio, Ferragosto e Capodanno. “Come sempre – scrive in una nota – siamo pronti al confronto su tutto. Ma, al contempo, riteniamo che, in termini di metodo e di merito, sia indispensabile tenere in adeguato conto quanto è stato realizzato attraverso regole sobrie che hanno accompagnato le trasformazioni del commercio italiano: regole e trasformazioni che, oggi più che mai, andrebbero supportate attraverso robuste politiche attive e con la tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’”.


Cofcommercio richiama la norma del 2006 sulla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali “nel rispetto dei principi costituzionali di tutela della concorrenza e di utilità sociale” per affermare che “il modello italiano di pluralismo distributivo, caratterizzato da una vitale compresenza di piccole, medie e grandi superfici di vendita, ha mostrato sul campo la capacità di costruire una risposta di servizio che fa sintesi, anche in materia di aperture nelle giornate domenicali e festive, delle ragioni e delle esigenze di imprese, lavoratori e consumatori”. E, aggiunge, “la contrattazione collettiva di qualità, quella, cioè, esercitata da chi realmente rappresenta il mondo delle imprese e il mondo del lavoro, ha, per parte sua, efficacemente regolato le maggiorazioni retributive per il lavoro festivo, oltre che domenicale, nonché, nel rispetto delle disposizioni di legge, il diritto al riposo settimanale”. Tutto ciò, aggiunge la confederazione “ha mostrato di giovare anche in termini di impulso all’attrattività territoriale di grandi città e di piccoli comuni e di parziale mitigazione dell’asimmetria regolatoria tra commercio fisico e commercio online. Ne rende oggettiva testimonianza la crescente importanza dei fatturati registrati nei punti di vendita nelle giornate domenicali e festive”.

Anas: attese 2 mln di persone in viaggio su strade e autostrade

Anas: attese 2 mln di persone in viaggio su strade e autostradeRoma, 20 dic. (askanews) – Anas stima che, per le festività natalizie, oltre 2 milioni di persone si metteranno in viaggio sulle strade e autostrade gestite dalla società del gruppo Fs. L’azienda, per facilitare la circolazione sulla propria rete, ha mobilitato 2.350 risorse di cui 1.650 unità di personale di esercizio e su strada, 460 tecnici, 240 di personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare la gestione della viabilità e il monitoraggio del traffico in tempo reale h24. L’obiettivo è offrire in occasione delle festività natalizie un viaggio ancora più confortevole e sicuro non solo per spostamenti di breve e medio ma anche di lungo raggio. Sono oltre 13 milioni i transiti (+8%) di oggi venerdì 20 dicembre e 12 milioni (+6%) per lunedì 23 dicembre.


“Come per l’esodo estivo – ha spiegato l’ad di Anas Aldo Isi – anche nel periodo delle festività natalizie siamo impegnati a garantire una circolazione più fluida e scorrevole. È sempre operativo, come previsto dal nostro piano neve, il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di condizioni meteorologiche avverse e intense precipitazioni nevose. Da sempre siamo in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete: maggiore prevenzione e vigilanza in caso di pericolo e un soccorso più tempestivo in caso di incidente o di altra emergenza. Con il nostro lavoro – ha concluso l’ad – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio un esodo natalizio sereno con la raccomandazione di avere sempre un comportamento corretto alla guida come ricordiamo nelle nostre campagne di sensibilizzazione Guida e basta”.

Luiss, Orsini: Fossa nuovo presidente, esce Gubitosi

Luiss, Orsini: Fossa nuovo presidente, esce GubitosiRoma, 20 dic. (askanews) – “Ringrazio Luigi Gubitosi per l’ottimo lavoro fatto in così poco tempo e per i risultati raggiunti che testimoniano il primato della Luiss nel mondo accademico del nostro Paese. Auguro buon lavoro a Giorgio Fossa che sarà il prossimo Presidente della Luiss”. Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime apprezzamento per l’operato del presidente uscente Luigi Gubitosi e annuncia l’arrivo di Giorgio Fossa alla guida dell’Ateneo.


Mlp

Pil, Upb: da calo spread 17,1 mld minor spesa per interessi 2025-29

Pil, Upb: da calo spread 17,1 mld minor spesa per interessi 2025-29Roma, 20 dic. (askanews) – Il calo dello spread e della relativa curva dei rendimenti sui titoli di stato registrati negli ultimi mesi, fino a metà dicembre, hanno avuto impatti positivi sul costo degli interessi sul debito previsto nel 2025-2029, che porteranno una minore spesa cumulata di 17,1 miliardi. Lo rileva l’Ufficio Parlamentare di Bilancio che ha pubblicato il proprio modello di analisi sulla spesa per interessi. In particolare, 1,7 miliardi nel 2025; 2,6 miliardi nel 2026; 3,6 miliardi nel 2027; 4,5 miliardi nel 2028 e 4,7 miliardi nel 2029). Questi valori si tradurrebbero in un impatto sul Pil pari a 0,1 punti percentuali in ogni anno del triennio 2025-27 e a 0,2 punti percentuali in ogni anno del biennio 2028-29. Un effetto – scrive l’Upb – favorevole si avrebbe poi sia sul disavanzo, indicatore utilizzato nel contesto della procedura per disavanzi eccessivi, sia sull’evoluzione del debito nel breve e nel medio termine.

Natale nel segno del risparmio: 30% italiani spenderà meno per i regali

Natale nel segno del risparmio: 30% italiani spenderà meno per i regaliMilano, 20 dic. (askanews) – Sarà un Natale più sobrio per quasi un italiano su tre: il 30% delle persone prevede, infatti, di spendere meno dello scorso anno per i regali a parenti e amici, mentre appena un esiguo 10% dichiara di voler incrementare il proprio budget. Questa è la fotografia che emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra, con un focus sulle intenzioni di acquisto nel periodo natalizio. Quasi il 40% delle famiglie intervistate dichiara una situazione economica problematica, che diventa particolarmente difficile per quasi il 10% della popolazione: un dato, questo, che è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi mesi.


“L’Osservatorio che conduciamo regolarmente per Findomestic – commenta Matteo Lucchi, Ceo di Eumetra – ci offre uno spaccato prezioso della situazione economica delle famiglie nel nostro Paese. Più della metà delle persone guarda con preoccupazione al futuro, mentre quattro nuclei familiari su dieci stanno attraversando un momento particolarmente problematico. Un contesto di incertezza e ansia che si riflette inevitabilmente sull’approccio al Natale e in particolare sugli acquisti natalizi, che quest’anno si preannunciano nel segno di una maggiore morigeratezza”. Nonostante questa attenzione al risparmio, una persona su quattro aspetterà l’ultimo minuto per effettuare gli acquisti, confermando una tendenza ormai consolidata negli ultimi anni. “Nonostante il miglioramento di alcuni indicatori dello scenario macroeconomico – aggiunge Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – i consumi non si sbloccano e il consumatore resta prudente, orientato al risparmio e al rinvio degli acquisti più importanti, anche in prossimità delle festività natalizie. La stabilizzazione dell’inflazione a oggi non ha prodotto l’effetto sperato sullo stato d’animo delle famiglie che restano preoccupate soprattutto per il caro prezzi, convinte nel 65% dei casi che i prezzi stiano ancora crescendo. E questo si riflette nelle intenzioni d’acquisto che monitoriamo mensilmente e che da ottobre risultano in flessione”.


Circa la metà dei regali sarà all’insegna dell’abbigliamento (46% del totale), che si conferma la tipologia di dono in assoluto più gettonata. A sorpresa, invece, si registra un crollo del presente tecnologico: nel 2022 rappresentava il 34% del totale, oggi è sceso a un più contenuto 20%, a vantaggio di categorie più tradizionali, come i classici libri o i pensieri enogastronomici. Un cambiamento che potrebbe riflettere anche una maggiore attenzione alla spesa e una saturazione di dispositivi tecnologici tra i consumatori. Salvano dall’imbarazzo del regalo troppo personale o dal possibile dono non gradito: le gift card sono sempre più apprezzate dagli italiani, che le scelgono nel 30% dei casi (erano il 19% nel 2022). Una soluzione pratica, che lascia più libertà a chi riceve e che si sposa con la ricerca di concretezza e semplicità, sempre più rilevanti per gli italiani. Da un’ulteriore analisi condotta da Eumetra per comprendere come si orientano le scelte delle persone alle prese con i regali di Natale, emerge che il criterio principale che guida la scelta del regalo è infatti l’utilità, che domina le preferenze degli intervistati nell’oltre il 60% dei casi, con picchi che superano il 70% nella fascia over 55. Di rilevanza non marginale anche i temi etici: circa il 20% delle persone sceglie regali con un impatto positivo sull’ambiente o sulla società, come quelli ecologici, solidali o a chilometro zero.

Gruppo Allianz, da compagnie Viva e Tua nasce Allianz Next

Gruppo Allianz, da compagnie Viva e Tua nasce Allianz NextMilano, 19 dic. (askanews) – Dal primo gennaio 2025 le due compagnie Danni Allianz Viva e Tua Assicurazioni, controllate da Allianz, daranno vita ad Allianz Next attraverso il conferimento dell’azienda di Tua Assicurazioni in Allianz Viva.


Allianz Next – guidata dall’Amministratore delegato Paolo Novati – si avvarrà di una rete forte di circa 1.200 qualificati Agenti professionisti offrendo soluzioni assicurative nei Rami Danni dedicate alla persona, alla famiglia e all’impresa. Giacomo Campora, amministratore delegato di Allianz, ha commentato: “Gli Agenti assicurativi sono centrali nella nostra strategia di sviluppo e consulenza ai clienti. Con Allianz Next stiamo offrendo agli Agenti di Tua Assicurazioni e di Allianz Viva l’opportunità di proseguire il loro viaggio professionale all’interno del nostro Gruppo, per consentire loro di sfruttare tutto il potenziale e le opportunità che Allianz sa mettere a disposizione dei propri Agenti”.

Amazon: sciopero pre-natalizio lavoratori in centri distribuzione

Amazon: sciopero pre-natalizio lavoratori in centri distribuzioneNew York, 19 dic. (askanews) – Migliaia di lavoratori di Amazon oggi hanno dichiarato sciopero, proprio durante il cruciale periodo pre-natalizio per uno stallo nelle trattative contrattuali e per il rifiuto, da parte dell’azienda di riconoscere il sindacato dei Teamsters, che rappresenta i dipendenti del gigante dell’e-commerce.


I Teamsters, uno dei più grandi sindacati americani, hanno affermato di rappresentare circa 10.000 lavoratori Amazon, che “stanno lottando per salari più alti, migliori benefit e condizioni di lavoro più sicure”. Il sindacato ha dato ad Amazon la scadenza del 15 dicembre per accettare di sedersi al tavolo e contrattare un contratto. In questo momento le azioni di Amazon stanno guadagnando l’1,5%.