Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Glifosato, Commissione Ue propone autorizzazione uso altri 10 anni

Glifosato, Commissione Ue propone autorizzazione uso altri 10 anniBruxelles, 20 set. (askanews) – La Commissione europea ha proposto oggi a Bruxelles di rinnovare per altri 10 anni (cinque in meno della durata massima possibile di 15 anni) l’autorizzazione all’uso del principio attivo del Glifosato, l’erbicida più usato nell’Ue e nel mondo, e anche uno dei più controversi. Nel 2015, infatti, un organismo scientifico dell’Organizzazione mondiale della Salute (Oms), lo Iarc, aveva classificato questa sostanza come “probabilmente cancerogena”.

Successivamente, tuttavia, l’Autorità europea di sicurezza alimentare (Efsa) aveva smentito il verdetto dello Iarc, negando la presunta cancerogenicità del Glifosato, e di conseguenza la Commissione nel 2017 aveva proposto e ottenuto il rinnovo della sua autorizzazione per cinque anni, poi prorogati a sei. L’attuale autorizzazione dura fino a metà dicembre, e l’Esecutivo comunitario conta di riuscire a ottenerne il rinnovo per 10 anni prima di questa scadenza. La proposta della Commissione si basa su una nuova valutazione di rischio con cui l’Efsa, nel luglio scorso, ha concluso che l’uso del Glifosato come erbicida non presenta alcuna “area critica di preoccupazione” per la salute umana e animale e per l’ambiente, e che non ci sono prove della sua geno-tossicità, avvertendo però che ci sono alcuni aspetti su cui la mancanza di dati certi non consente conclusioni sicure, in particolare riguardo a certi possibili effetti eco-tossici o a rischi per i piccoli mammiferi.

La Commissione chiede comunque agli Stati membri di rispettare alcune “condizioni appropriate”, nell’autorizzare l’uso dell’erbicida, contemplando anche alcune restrizioni. Ad esempio, dovranno essere considerati i rischi di dispersione (“spray drift”) su altre piante del Glifosato applicato tramite spruzzatore, con effetti indiretti sulla biodiversità (un problema che riguarda tutti gli erbicidi), e si dovrà cercare di limitare i rischi legati all’uso “non professionale” della sostanza. Inoltre, l’impiego del Glifosato potrà e dovrà essere minimizzato o proibito dagli Stati membri nelle aree pubbliche come parchi e giardini di scuole e ospedali, e limitato (con zone tampone larghe da 5 a 10 metri) in prossimità di specchi d’acqua o aree in cui sono presenti acque sotterranee poco profonde.

Sarà proibito l’uso di quest’erbicida per il disseccamento delle piante prima che siano oggetto del raccolto (una pratica non inusuale). Anche se questa misura non potrà essere applicata ai cereali provenienti da colture in paesi extra-Ue, come il Canada, saranno effettuati controlli alle frontiere dei residui di Glifosato nelle derrate importate, ha assicurato oggi una fonte della Commissione. Infine, anche se la sostanza attiva sarà autorizzata in tutta l’Ue, resta comunque la possibilità per tutti gli Stati membri di limitare o proibire l’uso dei prodotti commerciali che la contengono, insieme ad altri ingredienti (“co-formulant”), prodotti che devono comunque essere autorizzati a livello nazionale.

La proposta verrà ora sottoposta al processo decisionale relativo degli atti esecutivi della Commissione (la “comitologia”), che prevede innanzitutto, a metà ottobre, un voto dei rappresentanti degli Stati membri nella riunione del Comitato permanente su piante, animali, cibi e mangimi. I rappresentanti dei Ventisette possono approvare o respingere la proposta, ma solo a maggioranza qualificata. Successivamente, se non si raggiunge una maggioranza qualificata né favorevole né contraria, è previsto un voto in appello. Se anche dopo questo secondo voto non ci sarà maggioranza qualificata (almeno 15 paesi che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Ue), la Commissione potrà procedere da sola e adottare la decisione.

La Fed conferma i tassi ma lascia la porta aperta ad un altro aumento

La Fed conferma i tassi ma lascia la porta aperta ad un altro aumentoRoma, 20 set. (askanews) – La Federal Reserve ha confermato i livelli dei tassi di interesse ma ha lasciato la porta aperta ad un altro aumento entro al fine dell’anno, mentre ha drasticamente rivisto al rialzo la previsione sulla crescita economica Usa del 2023. I Fed Funds restano quindi ad una forchetta del 5,25-5,50 per cento, massimo da 22 anni. Tuttavia “siamo pronti ad alzare ancora i tassi, se fosse appropriato, e intendiamo mantenere un livello restrittivo fino a quando vedremo prove convincenti e ci sentiremo fiduciosi” del rientro dell’inflazione stabilmente verso i livelli obiettivo, ha spiegato il presidente Jerome Powell, nella conferenza stampa al termine del direttorio sulla politica monetaria (il Fomc).

L’istituzione monetaria ha pubblicato le sue previsioni aggiornate, che indicano un più 2,1 per cento del Pil quest’anno, oltre il doppio del più 1 per cento previsto lo scorso giugno. La previsione di crescita sul 2024 è stata alzata all’1,5 per cento (dal precedente +1,1%), quella per il 2025 stata confermata all’1,8 per cento. La decisione sui tassi è in linea con le attese prevalenti, anche se c’era una certa incertezza sulla possibilità che la Fed alzasse nuovamente i tassi, sia per il vigore dell’economia, sia per la dinamica inflazionistica. Anche sulle previsioni di inflazione la Fed ha effettuato una revisione al rialzo, ma più marginale: il dato su quest’anno è stato alzato di un decimale di punto al 3,3 per cento, quello del 2025 sempre di un decimale di punto al 2,2 per cento, mentre la stima sul prossimo anno è stata confermata al 2,5 per cento.

Nel comunicato diffuso al termine del Fomc, l’istituzione ha ripetuto una formula in cui lascia aperta la porta a possibili ulteriori rialzi, senza però far intendere che siano scontati. “Nel determinare la portata di inasprimenti monetari addizionali che potrebbero essere appropriati per riportare l’inflazione al 2% nel corso del tempo – recita il comunicato – il Comitato terrà conto dell’inasprimento monetario già accumulato, del ritardo con cui la politica monetaria si ripercuote su attività economica e inflazione e degli sviluppi economici e finanziari”. Le previsioni della Fed diffuse contengono anche una tabella sulle attese dei banchieri centrali Usa sul futuro dei tassi di interesse (che peraltro essi stessi stabiliscono). Da questa emerge il pronostico di un altro aumento nel corso di quest’anno, mentre nel 2024 il riferimento sul costo del denaro Usa è previsto calare di mezzo punto percentuale, per poi diminuire in maniera più consistente nel 2025. L’attesa mediana è di tassi al 5,6% alla fine di quest’anno, al 5,1% il prossimo anno e al 3,9% nel 2025.

Powell ha poi spiegato un po’ meglio in cosa consistano queste attese. “Ogni componente del Fomc scrive cosa si attende sui tassi. 7 componenti hanno scritto che si attendono che non servano altri rialzi, mentre 12 componenti che si attendono un altro rialzo entro la fine dell’anno – ha riferito -. Ma questo non significa che poi faremo così. Sono semplicemente previsioni che facciamo oggi per avere un quadro in base al quale assumere le decisioni di oggi”. Per prendere le future decisioni, semmai, “vogliamo vedere i dati. Vogliamo prove convincenti” sul fatto che l’inflazione si muoverà nella direzione auspicata dalla Fed. “Ma siamo anche nella posizione di muoverci prudentemente”, ha spiegato. Powell infine, ha rimesso in guardia dalle ricadute di un eventuale stallo sul bilancio tra amministrazione Biden e repubblicani, che dovesse sfociare nella chiusura di diverse attività dell’amministrazione (government shutdown).

Fed conferma tassi e raddoppia previsione crescita Usa 2023 (+2,1%)

Fed conferma tassi e raddoppia previsione crescita Usa 2023 (+2,1%)Roma, 20 set. (askanews) – La Federal Reserve ha confermato i livelli dei tassi di interesse per gli Stati Uniti: i Fed Funds restano quindi ad una forchetta del 5,25-5,50 per cento. Contestualmente, ha pubblicato le sue previsioni aggiornate, che mostrano una drastica revisione al rialzo per crescita degli Stati Uniti quest’anno: più 2,1 per cento, oltre il del doppio del più 1 per cento previsto lo scorso giugno. La previsione di crescita sul 2024 è stata alzata all’1,5 per cento (dal precedente +1,1%), quella per il 2025 stata confermata all’1,8 per cento.

La decisione sui tassi è in linea con le attese prevalenti, anche se c’era una certa incertezza sulla possibilità che la Fed alzasse nuovamente i tassi, sia per il vigore dell’economia, sia per la dinamica inflazionistica. E sulle previsioni di inflazione la Fed ha effettuato anche in questo caso una revisione rialzo, ma più marginale: il dato su quest’anno è stato alzato di un decimale di punto al 3,3 per cento, quello del 2025 sempre di un decimale di punto al 2,2 per cento, mentre la stima sul prossimo anno è stata confermata al 2,5 per cento. Nel comunicato diffuso al termine del Fomc, il direttorio che governa la politica monetaria, l’istituzione ha ripetuto una formula in cui lascia aperta la porta a possibili ulteriori rialzi, senza però far intendere che siano scontati. “Nel determinare la portata di inasprimenti monetari addizionali che potrebbero essere appropriati per riportare l’inflazione al 2% nel corso del tempo – recita il comunicato – il Comitato terrà conto dell’inasprimento monetario già accumulato, del ritardo con cui la politica monetaria si ripercuote su attività economica e inflazione e degli sviluppi economici e finanziari”.

Sud Invest, Urso: consorzi Asi opportunità di crescita territorio

Sud Invest, Urso: consorzi Asi opportunità di crescita territorioRoma, 20 set. (askanews) – “I consorzi Asi rappresentano a livello nazionale un’opportunità per la crescita del territorio grazie alla loro capacità di dialogo tra istituzioni e tessuto imprenditoriale. Oggi, in modo particolare il nostro Meridione ha la possibilità di acquisire nuova rilevanza a livello europeo”. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, secondo quanto riporta una nota in un messaggio inviato in occasione della presentazione, al Senato, del seminario nazionale dei Consorzi Industriali “Sud Invest: la competitività dei Consorzi Asi per lo sviluppo del territorio”, promosso dall’Asi (Area di Sviluppo Industriale) di Benevento e dalla Ficei (Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione).

Nuove vie si stanno aprendo e nuove possibilità di sviluppo: dall’energia alla logistica, dalla manifattura tradizionale alle produzioni strategiche come quelle dei microchip. Il MiMIT ha avviato una politica per l’attrazione di imprese, articolata non solo attraverso il supporto finanziario agli investimenti ma anche con mirate misure di semplificazione e tutoraggio – ha spiegato Urso -. In questa chiave, i consorzi ASI rappresentano una preziosa leva a complemento, in grado di rendere ancora più efficace l’azione del governo. Creare un ambiente più business oriented è indispensabile per la crescita e in questo percorso sono certo che FICEI e i Consorzi ASI possano dare un grande contributo”.

Forum Acadi 2023, presentato il Bilancio di Sostenibilità

Forum Acadi 2023, presentato il Bilancio di SostenibilitàRoma, 20 set. (askanews) – È di 11,2 miliardi di euro di gettito nelle casse dello Stato nel 2022; 10,2 miliardi, pari a circa il 91 per cento, quello generato dal retail. Oltre 65mila le aziende della filiera che danno lavoro a 150mila persone. Una rete su tutto il territorio nazionale che conta oltre 85mila punti vendita, di cui ben 75mila appartenenti alla rete generalista: 41mila tra bar ed esercizi pubblici e 34.500 tra tabaccherie e ricevitorie. 53.500 i punti vendita in cui sono presenti gli apparecchi, di cui circa 49mila della rete generalista che presidiano oltre 6mila comuni italiani. Sono questi – recita una nota – i numeri principali del settore del gioco Pubblico in Italia, emersi oggi durante il Forum “Il gioco pubblico alla sfida della sostenibilità” promosso da Acadi, l’associazione dei concessionari di giochi pubblici. Nel corso del Forum, che si è svolto a Roma presso la sede di Confcommercio, è stato presentato il Bilancio di Sostenibilità 2022 del comparto e si è fatto il punto con addetti ai lavori e istituzioni sullo stato dell’arte e sul futuro dell’intero settore.

Per Geronimo Cardia, presidente di Acadi, “c’era la necessità di fare un bilancio di sostenibilità del comparto del gioco pubblico perché siamo convinti che gli strumenti e le verifiche degli indici ESG mettano ancora più in luce il ruolo strategico del comparto per il Paese. I dati dicono a chiare lettere che la rete distributiva terrestre degli esercizi generalisti (dei bar e dei tabacchi per intendersi) è protagonista tra le altre reti nel consentire il perseguimento degli interessi costituzionali sottesi all’esistenza dell’offerta pubblica di gioco”. “Ridurre, comprimere, limitare o in qualche modo penalizzare direttamente o indirettamente la sua presenza oggi radicata sui territori – ha aggiunto Cardia – significa compromettere gli interessi costituzionali della tutela della salute dell’utente e della fede pubblica, della tutela dell’ordine pubblico sui territori, come la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, del gettito erariale che è di emersione e dell’occupazione assicurata ad oggi nei fatti in ogni parte d’Italia”. Al confronto sul futuro del settore hanno partecipato inoltre la sottosegretaria all’Economia, Lucia Albano; il direttore Giochi dell’Agenzia della Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida; il presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, Marco Osnato; il comandante del Nucleo Speciale Commissioni Parlamentari d’Inchiesta della Guardia di Finanza, Claudio Ramponi; il direttore del Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Vincenzo Nicolì; il presidente aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele.

Per il presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), Lino Stoppani, “a rischio sono soprattutto i bar di prossimità, quelli nei quali il gioco è intrattenimento, con gli apparecchi a piccola vincita, i corner scommesse, i servizi di ricarica per il gioco online. Guardando solo ai pubblici esercizi, il loro numero si è ridotto di un terzo tra il 2017 ed oggi. E’ necessario tornare ad un accordo di concertazione tra Stato ed Autonomie sulla corretta distribuzione degli esercizi per difendere legalità, salute ed economia. Per mantenere e migliorare ulteriormente questa qualità chiediamo la giusta attenzione legislativa alle istituzioni di governo e parlamentari, nazionali e territoriali, per rendere il gioco in denaro solo intrattenimento e sempre meno terreno di gestione criminale o di sfruttamento delle dipendenze di soggetti deboli”. “La tutela della rete fisica è imprescindibile. È sotto gli occhi di tutti che il riordino debba partire proprio dalla rete fisica, che è quella che accusa maggiormente l’attuale caos normativo, e che da troppo tempo sta chiedendo a gran voce interventi essenziali per la sua sopravvivenza e la sua crescita, tra cui in primis la risoluzione della questione territoriale. La tutela del gioco fisico significa anche tutela del gioco ‘legale’, e come già evidenziato, l’arma più potente per combattere quello irregolare, che ingrassa le mafie e la criminalità organizzata”, ha affermato Mario Antonelli, presidente di Fit (Federazione italiana tabaccai).

“Oggi sono emerse chiaramente le misure necessarie per il riordino del settore. Apprezziamo l’unità di intenti tra la nostra associazione e le istituzioni che si occupano di queste tematiche, a partire dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli”, ha aggiunto Geronimo Cardia, “E’ palese quali siano le leve di impatto più rilavanti. L’apporto in termini fiscali, previdenziali, occupazionali, di PIL ma anche di presidio di legalità dei territori sotto il profilo della tutela della salute, del risparmio e dell’ordine pubblico è sotto gli occhi di tutti. Qualsiasi riforma, dunque, non può prescindere da tutto questo. Siamo convinti che anche le istituzioni abbiano ben chiaro che una buona riforma è quella che non pregiudica neanche indirettamente gli interessi costituzionali garantiti in larga parte dalla rete generalista ben rappresentata in Confcommercio”.

Antitrust avvia istruttoria su Ryanair per possibile abuso di posizione dominante a danno di passeggeri e agenzie

Antitrust avvia istruttoria su Ryanair per possibile abuso di posizione dominante a danno di passeggeri e agenzie

詳細説明

住宅用照明器具 オーデリック シャンデリア OC257171NR 検索用カテゴリ1 【LED照明】 【昼白色】 【非調光】 【電気工事不要】

驚きの値段驚きの値段オーデリック シャンデリア 〜灯

楽天市場 シャンデリア NGスマホ対応

楽天市場 シャンデリア NGスマホ対応

OPLRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

OPLRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

最大%オフ! オーデリック シャンデリア 〜8畳 昼

最大%オフ! オーデリック シャンデリア 〜8畳 昼

オーデリック シャンデリア 〜灯 口金 昼白色 非調光

オーデリック シャンデリア 〜灯 口金 昼白色 非調光

について Xギルティギア ゼクス 初回限定

について Xギルティギア ゼクス 初回限定

至高 住設と電材の洛電マート 送料無料 オーデリック

至高 住設と電材の洛電マート 送料無料 オーデリック

卸売卸売送料無料 オーデリック シャンデリア ランプ

OCNR LEDシャンデリア 8畳用 R高演色 クラス2 昼白色 非調光

サントスピンク ウッドブリッジ照明

サントスピンク ウッドブリッジ照明

OBNRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

OBNRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

OGLRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

OGLRオーデリック 商品詳細 ~ 照明器具・換気扇他、電設資材

オーデリック シャンデリア 〜灯 昼

NEW ARRIVAL ‡‡‡βオーデリック ODELICシャンデリア 高演色LED 昼白色

%以上節約 送料無料 オーデリック OCNR シャンデリア LED

%以上節約 送料無料 オーデリック OCNR シャンデリア LED

お得セール 下肢ポジショニングパッド側脚ポジショナーレッグ

お得セール 下肢ポジショニングパッド側脚ポジショナーレッグ

OCRG コネクトオンライン

正式的 オーデリック シャンデリア 昼白色 調光器不可

βオーデリック シャンデリア 高演色 昼白色 非調光 ランプ

βオーデリック シャンデリア 高演色 昼白色 非調光 ランプ

すため オーデリック 電球色: 照明器具の 通販

すため オーデリック 電球色: 照明器具の 通販

%OFF! ‡‡‡βオーデリック ODELICシャンデリア 高演色LED 昼白色 LED

%OFF! ‡‡‡βオーデリック ODELICシャンデリア 高演色LED 昼白色 LED

セール オーデリック オーデリック シャンデリア 昼

セール オーデリック オーデリック シャンデリア 昼

OCLR LEDシャンデリア R高演色 クラス2 白熱灯器具W×4灯相当

上等な オーデリック シャンデリア 〜灯 口金 電球色

特売 オーデリック シャンデリア 高演色

特売 オーデリック シャンデリア 高演色

照明器具 天井照明 シャンデリア 調光の人気商品・通販・価格

オーデリック シャンデリア 〜灯 昼

オーデリック シャンデリア 〜灯 昼

最新コレックション オーデリック シャンデリア 建築、建設

オーデリック シャンデリア 高演色 クラス2

のサイズ フエギア ラゴ デル デシエルト to ブランド

のサイズ フエギア ラゴ デル デシエルト to ブランド

Imprese, Bonomi: pensare a un commissario agli investimenti

Imprese, Bonomi: pensare a un commissario agli investimentiMilano, 20 set. (askanews) – “L’Italia dovrebbe puntare sulla sua attrattività, tutti nel mono hanno voglia di italiano ma investire in Italia non è semplice. Credo si possa pensare ad avere un commissario agli investimenti”. Lo ha proposto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato da Restart su Rai3. “Perché quando si compete con gli altri Stati membri, come avvenuto con la Germania su Intel, ci sia qualcuno che possa dire che in due mesi si possono ottenere tutti i permessi e non dover dipendere – ha concluso – da 100 enti”.

Patto stabilità, Panetta: serve anche capacità di bilancio comune

Patto stabilità, Panetta: serve anche capacità di bilancio comuneRoma, 20 set. (askanews) – Ci sono “elementi mancanti” nel progetto di riforma del Patto di stabilità e di crescita in discussione, sui quali bisogna intervenire. “Muoversi da una governance di bilancio a una unione di bilancio richiede una capacità di bilancio permanente. Questo è un complemento necessario alle politiche di bilancio nazionali e per conseguire l’appropriata linea per l’area euro”. Lo ha affermato Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della Bce – e sui cui è in corso l’iter per la nomina a governatore della Banca d’Italia – intervenendo a un convegno sul tema organizzato da diverse istituzioni Ue e banche centrali.

“Per mantenere ed espandere il potenziale economico dell’Europa – ha sostenuto – una capacità di bilancio europea è essenziale. In sua assenza non saremo in grado di provvedere alle necessità finanziarie, alle economie di scala e a coinvolgere gli investimenti privati necessari per guidare la transizione energetica in Europa, la trasformazione digitale e l’architettura sulla sicurezza. Dobbiamo iniziare a pensare ora cosa verrà dopo Next Generation Eu, oppure – ha affermato – rischiamo di fare passi indietro invece che avanti”. Panetta ha ribadito che una governance solida sui bilanci è una “pietra angolare” per il progetto europeo. E che preservare la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche “richiede intervenire su entrambe le componenti del rapporto debito-Pil. le politiche di bilancio dovrebbero essere contro cicliche in modo da attenuare le fluttuazioni economiche, mentre al tempo stesso sostengono gli investimenti per sostenere il potenziale di crescita”.

Carburanti, benzina self poco sopra 2 euro-litro e gasolio sopra 1,94

Carburanti, benzina self poco sopra 2 euro-litro e gasolio sopra 1,94Roma, 20 set. (askanews) – Quotazioni dei prodotti raffinati ancora in calo per la benzina e in lieve aumento per il gasolio. Brent sempre a 94 dollari. La media nazionale dei prezzi della benzina in self service è poco sopra i 2 euro/litro, quella del gasolio supera quota 1,94 euro/litro.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati dalla Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 2,005 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 2,011, pompe bianche 1,992), diesel self service a 1,942 euro/litro (+3, compagnie 1,948, pompe bianche 1,927). Benzina servito a 2,138 euro/litro (+2, compagnie 2,182, pompe bianche 2,051), diesel servito a 2,076 euro/litro (+4, compagnie 2,120, pompe bianche 1,987). Gpl servito a 0,712 euro/litro (invariato, compagnie 0,721, pompe bianche 0,701), metano servito a 1,398 euro/kg (+2, compagnie 1,403, pompe bianche 1,393), Gnl 1,265 euro/kg (invariato, compagnie 1,265 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,078 euro/litro (servito 2,320), gasolio self service 2,022 euro/litro (servito 2,273), Gpl 0,851 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, Gnl 1,277 euro/kg.

Antitrust, istruttoria su Ryanair: possibile abuso posizione dominante

Antitrust, istruttoria su Ryanair: possibile abuso posizione dominanteRoma, 20 set. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair Dac, primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia.

Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, avviato a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio, Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. In particolare, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto. La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei – che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi – avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione.