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Mercedes Italia, Marc Langenbrinck nuovo Ceo dal primo giugno

Mercedes Italia, Marc Langenbrinck nuovo Ceo dal primo giugnoMilano, 16 feb. (askanews) – A partire dal primo giugno 2023, Marc Langenbrinck attualmente Ceo di Mercedes-Benz Svizzera, assumerà la responsabilità di Ceo di Mercedes-Benz Italia. Marc vanta quasi 30 anni di carriera in azienda.
Radek Jelinek, dal 2018 Presidente e Ceo di Mercedes-Benz Italia, lascia l’azienda per intraprendere nuove sfide professionali.
“È questa l’occasione per ringraziare non solo la mia squadra, ma anche i rappresentanti della stampa italiana che in tutti questi anni hanno dato grande risalto alla nostra azienda e con cui ho avuto il piacere di instaurare una relazione basata sulla trasparenza ed un costante e proficuo confronto”, ha dichiarato Radek Jelinek, Presidente e CEO di Mercedes-Benz Italia.

Chiusura sprint per Piazza Affari (+1,16%), massimi da gennaio 2022

Chiusura sprint per Piazza Affari (+1,16%), massimi da gennaio 2022Milano, 16 feb. (askanews) – Chiusura in rialzo per le Borse europee nonostante l’andamento negativo di Wall Street su cui pesano i dati dei prezzi alla produzione, più forti del previsto, che alimentano i timori di una Fed a lungo aggressiva. Maglia rosa a Milano, con l’indice principale Ftse Mib che ha guadagnato l’1,16% portandosi a 27.853,74 punti, sui livelli di inizio gennaio 2022. Bene anche Parigi (+0,89%), più indietro Francoforte (+0,18%).
Tra i titoli principali di Piazza Affari, seduta sugli scudi per Tenaris (+8%) che ha registrato nel 2022 un utile netto record a 2,55 miliardi. Forti acquisti anche su Unicredit (+4,2%) e Pirelli (+3,3%), su cui non è venuto a meno l’appeal del mercato anche dopo che l’azionista di riferimento Sinochem ha dichiarato di non aver alcun piano di vendere la sua partecipazione nel gruppo.
Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso stabile a 185 punti, con il rendimento del Btp decennale che sul mercato secondario è salito al 4,33%.

Pnrr, transizione energetica: mondo edilizia in campo per nuove idee

Pnrr, transizione energetica: mondo edilizia in campo per nuove ideeRoma, 16 feb. (askanews) – Un fondo da 250 miliardi dell’Unione Europea per la transizione energetica industriale, il cosiddetto Repower, con una potenziale ricaduta solo sull’Italia da 10 miliardi; 19 miliardi di investimenti immobiliari già attuati nell’area metropolitana di Milano e richieste PNRR per ulteriori riqualificazioni in Lombardia che hanno toccato quota 3.5 miliardi allo scorso gennaio 2023. Di fronte a numeri di questa portata, che tenderanno a crescere nel corso dei prossimi mesi, il settore italiano dell’edilizia risponde mettendo in campo un’azione su tutte: fare sistema.
Un’azione essenziale in un mondo che proprio nel corso degli ultimi mesi ha evidenziato tutte le sue criticità: filiera corta, mancanza di personale per soddisfare l’aumento esponenziale della domanda e, soprattutto, assenza di una reale coesione e collaborazione tra i molti attori, sia piccoli che medi e grandi.
Risolvere queste problematiche è diventato il mantra di EnergySave, società di consulenza tecnica e ingegneristica dell’area di Monza e Brianza, che ha promosso un evento con la partecipazione, tra gli altri, di A2A, Panasonic, Edilclima, Rete Irene, Edilclima, Racco Group, Start-UP Condominio 360, Alpac.
L’obiettivo è stato gettare le basi per quello che da tutti è stato giudicato come il primo vero esempio di sistema integrato che possa soddisfare sia le attuali esigenze, che le nuove che si verranno a creare nel momento in cui l’Italia riceverà i nuovi fondi del PNRR e quelli del Repower EU previsti per l’estate. In pratica, si lavora per creare una filiera lunga strutturando ancora meglio il mondo dell’edilizia affinché tutti i soggetti interessati non si considerino tra loro competitors bensì partner.
“È sotto gli occhi di tutti che il nostro settore ha evidenziato delle considerevoli criticità nel momento in cui si è ritrovato ad affrontare un aumento della domanda come mai accaduto in passato – spiega Stefano De Bonis, CEO e direttore tecnico di EnergySave – È essenziale, per non dire vitale, che ognuno debba fare la sua parte e, allo stesso tempo, farlo con tutti gli altri, per non rischiare di veder sfumare una grande opportunità per il benessere della nostra società. Benessere che si tramuta in quella ormai celebre transizione energetica di cui tanto si parla che, ad oggi, sotto alcuni aspetti e per alcuni settori, parteciparvi è ancora facoltativo, ma che nel breve tempo diventerà obbligatoria per tutti”.
“Ci occupiamo di efficienza energetica ormai da tempo e per tale motivo siamo molto sensibili a questo tipo di argomenti – ha spiegato Stefano Barbera, responsabile di A2A Energy Solutions – Lavoriamo con lo studio Energy Save di progettazione su tutto ciò che è riqualificazione energetica, e proprio con loro stiamo ragionando sul futuro del nostro settore che deve andare oltre l’anno in corso, dato che a mio avviso già dal 2024 il tema della riqualificazione energetica sarà sempre centrale, ma con strumenti nuovi, sia finanziari che contrattuali. Iniziare a pensarci già da oggi significa non farsi trovare impreparati nel momento clou. Per tale motivo la collaborazione con A2A ed Energy Save è essenziale per dare vita a dei progetti pilota che potrebbero anche diventare modelli standard per tutti gli altri”.
“Instaurare nuove partnership è ormai essenziale per affrontare il 2023 e arrivare pronte ad affrontare i nuovi trend che si svilupperanno nel corso del 2024 – ha aggiunto Giuseppe Racco, CEO di Racco Costruzioni Group – Prendere parte a eventi di networking di questo livello, e per tale motivo ringrazio Energy Save per l’invito, ci fa capire come la nostra esigenza sia condivisa anche da tanti altri miei colleghi. Sulla scia di quello che ci è stato nel corso questi ultimi due anni, tra manutenzioni, costruzioni e grandi progetti, il triennio a seguire ci porterà ad affrontare nuove sfide che interesseranno una riqualificazione su scala globale. Sfide che sarà impensabile affrontare da soli. Per questo, mi ripeto, le partnership sono la risposta ai nostri dubbi”.
“È fuori dubbio che dobbiamo guardare al futuro della distribuzione edile con uno sguardo altamente positivo – ha detto Alessandro Dozzi, legale rappresentante di 4BILD, distributore di materiali edili per Milano, Monza, Como e provincia – I numerosi incentivi, il PNRR, i progetti su Milano stanno creando nuove opportunità e fanno sì che i distributori di materiali edili, in particolar modo, possano sicuramente prosperare sotto diversi aspetti. Ma per ottenere ancora di più, offrendo al mercato soluzioni e prodotti di altissimo livello, serve stringere delle collaborazioni strategiche. Come accaduto con Energy Save, con la quale abbiamo instaurato una collaborazione legata allo sviluppo di progetti in condivisione quali la formazione della nostra clientela, e rapporti con progetti e imprese del territorio”.

Rocco Giocattoli chiude il 2022 con fatturato in crescita del 12,7%

Rocco Giocattoli chiude il 2022 con fatturato in crescita del 12,7%Roma, 16 feb. (askanews) – Continua il trend positivo dei giochi da tavolo: gli italiani hanno riscoperto il piacere di stare insieme giocando e ci stanno prendendo sempre più gusto, tanto che i giochi in scatola per i più grandi sono quelli che crescono piu velocemente in termini di fatturato nell’intero mercato del giocattolo. A dimostrarlo il successo da record di “What Do You Meme?”, che ha registrato un incredibile aumento del +250,3% e si classifica al 2° posto tra i Top Items by Subclass 2022 Adult Games. Ma non è il solo: complice il successo della nuova linea di adult party game YAS!GAMES e la conferma di alcuni grandi classici firmati Giocorò, nella categoria Games & Puzzles si arriva a un totale di ben +42,2% e al 7° posto tra i Top Corporate Manufacturers. Grazie a questi numeri Rocco Giocattoli chiude il 2022 con un incremento del fatturato del 12,7%.

Auto, Gentiloni: su stop termiche ci sarà verifica di fattibilità

Auto, Gentiloni: su stop termiche ci sarà verifica di fattibilità

C’è clausola di revisione. Ma importante dare orizzonte a imprese

Roma, 16 feb. (askanews) – La proposta di accelerazione sul taglio delle emissioni e lo stop alle auto con propulsori termini del Parlamento europeo “prevede una clausola di revisione a un certo punto, per verificare se i livelli di sviluppo delle reti siano tali da confermare l’obiettivo 2035”. Lo ha rilevato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante una conferenza stampa assieme ai vertici di Cdp, rispondendo ad una domanda sul tema, dopo il coro di preoccupazioni e proteste che innanzitutto dal settore dell’auto e delle componentistica, molto rilevante in Italia, ha seguito il recente voto del Parlamento europeo.
In particolare nel mirino delle critiche vi è il termine per l’abbandono della produzione di motori a benzina e diesel, con i nuovi veicoli che dovrebbero unicamente essere elettrici o a idrogeno. Secondo diverse associazioni gli obiettivi fissati non sono realizzabili nei tempi previsti, specialmente per le eventuali reti di distribuzione di idrogeno.
Questo obiettivo è stato in realtà deciso “due anni fa – ha detto Gentiloni – è un obiettivo che sarà verificato nella sua fattibilità. Ma è molto importante per le imprese dare un orizzonte. Non possiamo improvvisare, dobbiamo dare alle imprese la certezza di un orizzonte: penso che sia molto importante – ha detto -. Poi, ovviamente, ho pieno rispetto delle opinioni dei diversi governi, e questo farà parte della dialettica nel Consiglio europeo”.
Quanto agli aiuti all’industria “certamente ci sono, c’è un volume enorme di investimenti, ciascuno dei programmi dedica una parte molto consistente al sostegno ai veicoli elettrici – ha detto Gentiloni – alla mobilità sostenibile. Solo uno dei programmi ha 250 miliardi di euro dedicati alla transizione verde una parte consistente di questi è per la mobilità”.
“L’esistenza di sostegni ovviamente non cancella la difficoltà della sfida, perchè sappiamo benissimo che comporta grandi trasformazioni, soprattutto nella componentistica e sappiamo quanto sia importante per l’Italia. E’ una sfida che il paese e che l’Ue devono prendere nelle mani. Ci saranno delle difficoltà ma ci saranno anche delle opportunità straordinarie di lavoro – secondo il commissario Ue -. Vogliamo essere trascinati da questa vicenda o vogliamo esserne protagonisti? Penso che faccia benissimo l’Ue a voler essere protagonista”.

Booking.com lancia il filtro per l’ospitalità più inclusiva

Booking.com lancia il filtro per l’ospitalità più inclusivaMilano, 16 feb. (askanews) – Secondo una ricerca condotta da Booking.com, l’82% dei viaggiatori LGBTQ+ racconta di aver vissuto episodi poco accoglienti o sgradevoli durante il viaggio. Si è tenuto oggi, su iniziativa di Booking.com, presso la sala Puccini del Grand Hotel et de Milan, un evento speciale per parlare di inclusività nei viaggi.
Con la moderazione di Francesca Cavallo, scrittrice, imprenditrice e attivista, hanno preso parte alla tavola rotonda l’On. Alessandro Zan in collegamento live streaming, Alessandro Callari, Country Manager di Booking.com, Vincenzo Miri, Presidente di Rete Lenford, Isabella Borrelli, Attivista queer e TEDx speaker e Giovanna Ceccherini, Associazione Italiana del Turismo LGBTQ+.
Durante l’evento Booking.com, ha presentato il programma Travel Proud, un’iniziativa pionieristica che mira a fornire un’esperienza di viaggio inclusiva e accogliente per tutti, annunciando che da ora il programma è disponibile anche in lingua italiana.
La formazione Proud Hospitality (sviluppata in collaborazione con HospitableMe) mira ad aiutare i professionisti dell’ospitalità a comprendere le sfide e le barriere che la comunità LGBTQ+ deve affrontare quando viaggia, fornendo loro competenze pratiche e tecniche che possono immediatamente mettere in pratica presso le loro strutture. Al termine della formazione, le strutture Proud Certified ricevono un Badge Travel Proud che testimonia ai potenziali ospiti che possono contare su un’esperienza più accogliente.
“In Booking.com, riteniamo che tutti dovrebbero essere in grado di vivere le proprie esperienze di viaggio seguendo la propria identità – ha dichiarato il Regional Manager di Booking.com, Alessandro Callari- Il programma di formazione Proud Hospitality, disponibile anche in lingua italiana, è un forte segnale dell’impegno di Booking.com a rendere il settore più inclusivo e ad aprire la strada verso il cambiamento, elevando lo standard dei viaggi per tutti”.

Cdp e Commissione Ue, accordo con InvestEu su transizione ecologica

Cdp e Commissione Ue, accordo con InvestEu su transizione ecologicaRoma, 16 feb. (askanews) – La Commissione europea e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) hanno sottoscritto un accordo di garanzia nell’ambito del programma InvestEu, per un valore complessivo di 355 milioni di euro. Secondo quanto riporta un comunicato, sbloccherà fino a 750 milioni di nuovi finanziamenti di Cdp da destinare a investimenti in tutta Italia a sostegno della ricerca e dello sviluppo e della transizione ecologica delle imprese, delle infrastrutture sociali e sostenibili e, per la prima volta, di progetti di edilizia sociale a prezzi accessibili.
La cerimonia di firma si è tenuta oggi presso la sede di Cdp a Roma, con la partecipazione del Commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, del Presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, e dell’amministratore delegato e Direttore Generale di Cdp, Dario Scannapieco.
Questo è il terzo accordo che il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti sottoscrive con la Commissione europea nell’ambito di InvestEu, si legge, programma che prevede di mobilitare un totale di 372 miliardi di euro di nuovi investimenti nei prossimi cinque anni nell’intera Unione europea.
Con l’accordo di oggi, il Gruppo Cdp è l’unico istituto nazionale di promozione in Europa ad aver sottoscritto tre accordi InvestEU. Il primo, firmato nel luglio 2022, ha visto la mobilitazione di 6,7 milioni per attività di consulenza volte a sostenere lo sviluppo di progetti di investimento nell’area delle infrastrutture sociali e sostenibili. II secondo, sottoscritto nell’ottobre 2022 da CDP Equity, ha fornito una garanzia per un totale di 260 milioni a sostegno di investimenti destinati allo sviluppo di capitale di rischio italiano per complessivi 520 milioni.
Grazie al proprio ruolo di partner esecutivi di InvestEu, prosegue il comunicato, negli ultimi sei mesi Cdp S.p.A. e Cdp Equity sono riuscite a mobilitare complessivamente oltre 1,2 miliardi di investimenti in consulenza, imprese, startup e infrastrutture sociali e sostenibili, inclusi progetti di edilizia sociale a prezzi accessibili. Operazioni in linea con il Piano Strategico 2022-2024 del Gruppo, che prevede di mobilitare oltre 128 miliardi di euro in investimenti entro il 2024.
Secondo Gentiloni “InvestEU promuove investimenti nell’Ue che ci aiuteranno a raggiungere i nostri obiettivi comuni, soprattutto per la transizione ecologica e quella digitale. L’accordo di oggi consoliderà ulteriormente il nostro impegno nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito del programma InvestEU. Siamo lieti di poter attingere alla vasta esperienza e alle competenze maturate da Cdp, contribuendo a indirizzare investimenti totali fino a 750 milioni di euro in tutta Italia per migliorare la vita dei cittadini, favorire la competitività delle imprese e sviluppare le infrastrutture”.
Il presidente di Cdp, Gorno Tempini ha sottolinato come “grazie alla sottoscrizione del terzo accordo InvestEU con la Commissione europea, Cdp amplia la sua capacità di investire nello sviluppo dell’economia italiana, struttando risorse europee capaci di mobilitare oltre 1,2 miliardi di euro complessivi. La rinnovata sinergia con la Commissione permetterà di garantire al nostro paese ulteriori ed importanti strumenti, in aggiunta a quelli gia messi a disposizione dal piano NextGenerationEU, che apporteranno un contributo significativo agli ambiziosi piani di crescita del paese”.
Mentre per Dario Scannapieco, Ad Cdp “questo accordo è un esempio di un paradigma vincente che mira a combinare risorse europee e risorse nazionali: le capacità finanziarie dell’Unione e la capacità di Cdp di allocare tali risorse nell’economia reale nazionale in modo efficiente. La firma odierna fortifica le nostre relazioni con le istituzioni europee e rappresenta da un lato il compimento di un percorso straordinario nell’ambito del programma InvestEU e dall’altro il primo passo di un percorso di collaborazione strategica e di lungo termine tra Cdp e l’UE, che impronta il nostro ruolo di Istituto Nazionale di Promozione ed il nostro impegno a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in Italia e in Europa”.

Generali aderisce a iniziativa “M’illumino di Meno”

Generali aderisce a iniziativa “M’illumino di Meno”Roma, 16 feb. (askanews) – Generali aderisce per il quinto anno consecutivo all’iniziativa “M’illumino di Meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili promossa da Rai Radio2 con Caterpillar e lanciata nel 2005. Generali spegnerà le luci delle sue sedi a Milano, ovvero l’iconica Torre disegnata da Zaha Hadid, le Procuratie Vecchie in piazza San Marco a Venezia e palazzo Berlam a Trieste, per confermare il proprio impegno nella sostenibilità. L’iniziativa invita ogni anno la comunità a spegnere tutte le luci che non sono indispensabili, un gesto simbolico con un impatto concreto e positivo sul pianeta e sui suoi abitanti. Generali, alle ore 20.00, spegnerà le luci delle sedi della Compagnia scelte per circa dieci minuti per dare visibilità all’iniziativa.
Barbara Lucini, Responsabile Sustainability e Social Responsibility di Generali Country Italia, ha commentato: “Generali aderisce a M’illumino di Meno con l’obiettivo condiviso di promuovere stili di vita e comportamenti sostenibili per una Transizione Giusta verso un’economia a basse emissioni di gas serra. In coerenza con il piano Lifetime Partner 24: Driving Growth la sostenibilità è al centro della nostra strategia industriale e delle nostre attività di assicuratori e di asset manager globali”.

In Italia caffè vale 5,8mld, Lavazza e Zanetti in top 10 mondiale

In Italia caffè vale 5,8mld, Lavazza e Zanetti in top 10 mondialeMilano, 16 feb. (askanews) – Le grandi aziende italiane del caffè fatturano 5,8 miliardi di euro, il 55,5% è venduto all’estero (contro il 27,5% di export dell’intero settore alimentare). Le imprese di maggiore dimensione valgono il 69,1% delle vendite oltre confine, mentre quelle del Sud e Isole hanno una vocazione domestica con export limitato al 9,9%. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Area Studi Mediobanca dedicata all’industria internazionale del caffè.
In Italia i player che fatturano oltre 10 milioni di euro sono 49. Sei aziende, per 605 milioni di ricavi, sono riconducibili a proprietà straniera. Lavazza e Massimo Zanetti Beverage, che insieme rappresentano il 4,1% della torrefazione del green coffee globale, sono nella top ten mondiale dei produttori di caffè.
“L’industria del caffè italiana – si legge nel report – restituisce una immagine di complessiva solidità tanto da meritarsi una valutazione pari a BBB che le consente l’attribuzione alla macrocategoria ‘investment grade’, ossia quella con la maggiore solvibilità”, viene evidenziato.
Nel mondo il mercato del caffè torrefatto nel 2022 è valutato 120 miliardi di dollari, per 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. L’Italia è settima come Paese consumatore: 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno, ovvero 1,6 in media per abitante. In termini pro-capite i Paesi del Nord Europa vantano i livelli più alti: 4,4 tazzine quotidiane per la Finlandia, 3,2 per la Svezia e 2,6 per la Norvegia. Nel prossimo futuro, con un aumento regolare delle quantità consumate e tassi di crescita tra l’1% e il 2%, il consumo mondiale potrebbe salire a 208 milioni di sacchi nel 2030, ovvero 3,8 miliardi di tazzine al giorno.

Coca Cola Hbc: Maria Teresa Sorrentino a capo dello stabilimento Lurisia

Coca Cola Hbc: Maria Teresa Sorrentino a capo dello stabilimento LurisiaMilano, 16 feb. (askanews) – Maria Teresa Sorrentino è la nuova plant manager dello stabilimento di Roccaforte Mondovì (Cuneo), dedicato all’imbottigliamento dei prodotti Lurisia. Lo comunica in una nota Coca-Cola Hbc Italia, principale imbottigliatore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, che nel 2019 perfezionò l’acquisizione dell’azienda piemontese.
Sorrentino, dopo significative esperienze in ambito produzione, dalla fine del 2022 ha il compito di consolidare il processo di adeguamento dello stabilimento agli standard di Coca-Cola Hbc, con particolare attenzione al miglioramento della performance produttiva e di sostenibilità del sito, oltre che allo sviluppo del personale in forza nello stabilimento, una realtà industriale strategica per il territorio che è in continuo rinnovamento, grazie al piano di investimenti industriali da 10 milioni di euro partito nel 2020.
“Sono entusiasta di questa nuova sfida professionale e di poter guidare un team di persone di talento – ha dichiarato Sorrentino – Lavoreremo insieme in un percorso basato sull’ascolto reciproco e sulla condivisione di obiettivi per garantire lo sviluppo sostenibile del sito e ottimizzare le performance produttive”.