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La Commissione Ue allenta le restrizioni sulle fusioni tra imprese

| Redazione StudioNews |

La Commissione Ue allenta le restrizioni sulle fusioni tra impreseRoma, 20 apr. (askanews) – La Commissione europea allenta le restrizioni su fusioni e concentrazioni di imprese. L’esecutivo comunitario ha adottato un ampio pacchetto di provvedimenti che hanno effetti su una molteplicità di aspetti su questo versante.

Innanzittuto, semplificando sia “la procedura semplificata” che la procedura ordinaria sull’esame dei piani di concentrazioni tra imprese. In particolare, afferma Bruxelles con un comunicato, le nuove norme ampliano e chiariscono quali casi possono essere trattati nell’ambito della procedura semplificata e individua due nuove categorie di casi che possono beneficiare del trattamento semplificato. Si tratta di casi in cui, in tutte le plausibili definizioni di “mercato” la quota di un dato settore detenuta a monte, individuale o combinata, delle parti interessate dalla concentrazione è inferiore al 30% e la loro quota di acquisto combinata è inferiore al 30%. Inoltre questo vale anche quando quando le quote di mercato a monte, individuali o combinate, delle parti interessate dalla concentrazione sono inferiori al 50%, ma un indice tecnico risulta inferiore a una data soglia (l’indice di concentrazione del mercato (“delta Hhi”) è inferiore a 150 e la società con la quota di mercato più esigua è la stessa nei mercati a monte e a valle).

La comunicazione conferisce inoltre alla stessa Commissione “il potere discrezionale di trattare determinati casi nell’ambito della procedura semplificata, anche se non rientrano in nessuna delle categorie predefinite per tale trattamento”, prosegue il comunicato. In questo ambito il provvedimento contiene anche diverse clausole di flessibilità: per le sovrapposizioni orizzontali in cui le quote di mercato combinate delle parti interessate dalla concentrazione sono pari al 20-25%; per le relazioni verticali in cui le quote di mercato individuali o combinate a monte e a valle delle parti interessate dalla concentrazione sono del 30-35%; per le relazioni verticali in cui le quote di mercato individuali o combinate delle parti interessate dalla concentrazione non superano il 50 % in un mercato e il 10 % nell’altro mercato collegato verticalmente; e per le imprese comuni con un fatturato e un attivo compresi tra 100 e 150 milioni di euro nello Spazio economico europeo.

La comunicazione fornisce inoltre un elenco più chiaro e dettagliato delle circostanze in cui la Commissione può indagare su un caso tecnicamente ammissibile a un trattamento semplificato nell’ambito della normale procedura di riesame. Il pacchetto varato introduce anche un nuovo modulo di notifica (modulo CO) che prevede un sistema di caselle da spuntare (tick-the-box) per i casi ammissibili alla procedura semplificata. Comprende principalmente domande e tabelle a scelta multipla e domande semplificate sulla valutazione sia giurisdizionale che di fondo dei casi. La comunicazione individua inoltre le categorie di casi che possono beneficiare di un trattamento “supersemplificato”, dice ancora l’Ue, che prevede che la possibilità per le parti di inviare direttamente le loro notifiche senza contattare in via preliminare la Commissione.

Il riesame dei casi non semplificati viene poi “razionalizzato”: il regolamento di esecuzione riduce e chiarisce gli obblighi di informazione nel modulo di notifica per questi casi (modulo CO). Include informazioni più chiare sulle possibilità di deroga, introduce tabelle per le informazioni sui mercati interessati ed elimina alcuni obblighi di informazione. Vi è anche una ottimizzazione sulla trasmissione dei documenti alla Commissione grazie alla nuova comunicazione sulla trasmissione di documenti, che introduce notifiche elettroniche automatiche. Il corposo pacchetto appena varato si inserisce nell’ambito del regolamento Ue sulle concentrazioni. Comprende un regolamento di esecuzione riveduto sulle concentrazioni (“regolamento di esecuzione”); una comunicazione sulla procedura semplificata e, terzo, una comunicazione sulla trasmissione di documenti.

Secondo i propositi di Bruxelles “dovrebbe apportare benefici significativi alle imprese e ai consulenti in termini di lavori preparatori e relativi costi. Il suo obiettivo è semplificare e ampliare la portata della procedura di esame, da parte della Commissione, delle concentrazioni per i casi non problematici. Inoltre, mira a ridurre la quantità di informazioni necessarie per la notifica delle operazioni in tutti i casi e a ottimizzare la trasmissione dei documenti. Il pacchetto adottato oggi contribuisce al conseguimento dell’obiettivo della Commissione di ridurre del 25% gli obblighi di comunicazione”.

Infine, questo massiccio insieme di nuove norme sarà applicabile già dal primo settembre di quest’anno, precisa la Commissione.