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Giappone invierà a incoronazione Carlo III il principe ereditario

Giappone invierà a incoronazione Carlo III il principe ereditarioRoma, 27 feb. (askanews) – Saranno il principe della corona Fumihito – primo in linea di successione al trono giapponese – e la sua consorte principessa Kiko a rappresentare la Casa imperiale nipponica all’incoronazione di re Carlo III in Gran Bretagna a maggio. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Kyodo, riportando fonti interne all’Agenzia per la Casa imperiale.
L’ambasciata britannica a Tokyo ha trasmesso all’Agenzia per la Casa imperiale una richiesta che il capo di stato, cioè l’imperatore Naruhito, o un suo prossimo parente in rappresentanza partecipi all’incoronazione che avrà luogo il 6 maggio all’abbazia di Westminster.
Tokyo ha scelto di inviare Fumihito, che è il fratello minore di Naruhito e, attualmente, il principe ereditario. Il Tenno e l’imperatrice consorte Masako hanno invece preso parte ai funerali di stato a Londra dopo la morte della regina Elisabetta II.
Le due case regnanti hanno più che secolari rapporti amichevoli, tanto che nel XX secolo i loro membri si definivano tra loro “cugini” (il che non impedì al Giappone di muovere guerra nel secondo conflitto mondiale anche contro Londra).
All’incoronazione della regina Elisabetta II, nel 1952, prese parte l’attuale imperatore emerito Akihito, che allora era principe della corona, in rappresentanza del padre imperatore regnante Hirohito.
Fumihito – conosciuto anche con il nome di corte di Akishino – ha avuto come il fratello maggiore un’esperienza di studio biennale a Oxford, nel caso suo in zoologia.

Italia chiede a Francia estradizione manifestante anti-G8

Italia chiede a Francia estradizione manifestante anti-G8Roma, 27 feb. (askanews) – L’Italia chiede alla Francia di estradare Vincenzo Vecchi, un attivista condannato a oltre 12 anni di carcere per la sua partecipazione alle manifestazioni anti-G8 a Genova nel 2001 sulla base di una legge contro ‘devastazione e saccheggio’ risalente all’era Mussolini. Lo scrive il quotidiano Le Monde.
Stabilitosi in Bretagna da 10 anni, Vincenzo Vecchi, 49 anni, è oggetto di un mandato d’arresto europeo per reati che risalgono a più di 20 anni fa.
Il caso sta preoccupando molti giuristi e intellettuali, amici e parenti che si sono riuniti in un comitato di appoggio in Francia, riporta sempre il giornale. La scorsa settimana molti membri del Comitato si sono riuniti davanti all’ingresso del tribunale per mostrare il proprio sostegno a Vincenzo Vecchi.

Kim Jong Un apre una riunione chiave del partito-stato

Kim Jong Un apre una riunione chiave del partito-statoRoma, 27 feb. (askanews) – Kim Jong Un ha dato da ieri il via a una riunione chiave del vertice del partito-regime nordcoreano, incentrata sullo “urgenti questioni agricole”, mentre – a quanto si sa notizie provenienti dalla Corea del Sud – il paese è attanagliato da una pesante crisi alimentare.
I media di stato nordcoreani hanno spiegato che il VII plenum allargato del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, il partito-stato cuore del potere dei Kim, è stato convocato per discutere “sfide urgenti da condurre alla fase presente dello sviluppo economico nazionale”. E, in particolare, “questioni agricole e obiettivi a lungo termine per lo sviluppo agricolo” in modo da mettere il settore “su un percorso di crescita stabile e sostenibile”.
Il Rodong Sinmun, organo del Partito dei lavoratori coreani, ha parlato di una sfida “estremamente importante e urgente”.
Si tratta di una formulazione che dà adito a interpretazioni e suggerisce che le fonti sudcoreane, le quali sostengono che il bilancio alimentare nordcoreano è compromesso anche alla luce della crisi economica indotta dalla chiusura ermetica decisa dal regime di Pyongyang per affrontare la pandemia Covid-19, non vanno lontane dalla verità.
L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha sostenuto che i partecipanti hanno unanimemente approvato l’agenda e hanno cominciato a discutere l’ordine del giorno. Il Plenum continuerà, secondo la fonte nordcoreana, che però non ha fornito ulteriori dettagli sulla durata della riunione.
Al Comitato centrale hanno partecipato anche il primo ministro Kim Tok Hun e il segretario per gli affari organizzativi Jo Yong Won.
L’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, la Fao, prima della pandemia aveva già rilevato che circa la metà della popolazione nordcoreana era malnutrita. Recentemente le autorità sudcoreane hanno accusato Pyongyang di lasciar morire “decine di persone” per fame ogni giorno.
Secondo l’Amministrazione per lo sviluppo rurale della Corea del Sud, il raccolto nordcoreano di cereali del 2022 è stato di 4,51 milioni di tonnellate, con un calo ulteriore rispetto al 2021 del 3,8 per cento. E, a peggiorare la situazione alimentare, il regime ha usato più decisione del solito nello schiacciare le transazioni nei mercati (illegali), il che ha creato ulteriori colli di bottiglia nella distribuzione.
Tra il 1994 e il 1998, durante la cosiddetta Ardua Marcia, una serie di disastri naturali (siccità, alluvioni) e soprattutto un’incapacità totale del regime di gestire il sistema della distribuzione alimentare, provocò in Corea del Nord un numero imprecisato di morti per fame, che secondo alcune stime superarono i 3 milioni.
Kim Jong Un è recentemente intervenuto sul tema della “rivoluzione rurale”, ponendo l’accento sul rispetto delle istruzioni che arrivano dal centro e sull’educazione ideologica dlele masse rurali. Ha anche promesso di fornire loro moderni strumenti di lavoro nei campi. Ma, secondo un’analisi del sito specializzato NK News, questo processo sta andando a rilento.
I Plenum del Comitato centrale del partito durano solitamente tra i tre e i sei giorni.

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli Usa

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli UsaRoma, 27 feb. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha riferito oggi, parlando di fronte alla Commissione bilancio della Camera dei rappresentanti nipponica, che Tokyo intende acquistare dagli Stati uniti “almeno 400 missili” Tomahawk, per acquisire capacità di reazione rispetto a minacce esterne, a partire da quella nordcoreana. Lo riferiscono i media nipponici.
I Tomahawk sono missili con una gittata di 1.600 e più chilometri, capaci quindi di raggiungere sia la Corea del Nord che le coste cinesi. Rappresentano un upgrade della capacità nipponica di garantire una forza di reazione in gradi di disabilitare una minaccia imminente, come un eventuale attacco missilistico di Pyongyang.
Il ministro della Difesa nipponico Yasukazu Hamada aveva già annunciato la ascorsa settimana che Tokyo stava lavorando a un contratto con gli Usa per l’acquisto dei missili. Ci sai attende che la firma venga dopo il mese di aprile, quando comincia l’anno fiscale 2023-2024 in Giappone.

Da Uzbekistan apprezzamento per sostegno Italia a riavvicinamento Ue

Da Uzbekistan apprezzamento per sostegno Italia a riavvicinamento UeRoma, 25 feb. (askanews) – Apprezzamento per il continuo sostegno dell’Italia al riavvicinamento dell’Uzbekistan all’Europa è stato espresso dall’ambasciatore di Tashkent in Italia, Otabek Akbarov, durante un discorso all’evento “Uzbekistan-UE: State of Progress” che si è tenuto a Bruxelles.
Akbarov, nel corso del suo intervento, ha evidenziato le eccellenti relazioni tra Uzbekistan e Italia in ambito politico, economico, culturale e umanitario. L’ambasciatore ha anche sottolineato che i due Paesi potrebbero sostenersi ulteriormente a vicenda nella promozione dei loro obiettivi a livello bilaterale, regionale e internazionale.
Ha osservato che negli ultimi 30 anni si è formato un dialogo stabile e una cooperazione globale tra l’Uzbekistan e l’Unione europea e i suoi Paesi membri. Riguardo al sostegno dell’Italia per il riavvicinamento dell’Uzbekistan all’Europa, ha ricordato la firma dell’Accordo di partenariato e cooperazione nel 1996 a Firenze e la sigla dell’Accordo rafforzato di partenariato e cooperazione nel 2022 a Bruxelles.
Il diplomatico ha accolto con favore il crescente interesse dell’Italia per l’Asia centrale e ha sostenuto il desiderio del Paese di approfondire i legami con la regione.
Tashkent ha inizialmente sostenuto l’iniziativa di Roma di creare un nuovo formato per il dialogo Italia-Asia centrale: l’Uzbekistan ritiene che questa piattaforma promuoverà uno spettro di interessi reciproci. Tashkent è stata lieta di ospitare la seconda riunione ministeriale in questo formato nel dicembre 2021 e attende con impazienza la prossima conferenza a Roma in programma quest’anno.
Il diplomatico ha menzionato il ruolo dell’Uzbekistan come locomotiva delle riforme nella regione in dinamico cambiamento dell’Asia centrale, e come l’Uzbekistan abbia migliorato l’atmosfera politica e rafforzato la stabilità e lo sviluppo regionali.
È stato sottolineato che il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, intervenendo al primo vertice Ue-Asia centrale il 27 ottobre 2022 ad Astana, ha proposto di istituire il Comitato di cooperazione economica Ue-Asia centrale e di sviluppare un programma strategico per approfondire il commercio e l’economia cooperazione.
L’Uzbekistan, ha iundicato anche l’ambasciatore, vede l’Italia come un partner economico a lungo termine in Europa.

Ucraina, le nuove sanzioni Ue del 10mo pacchetto contro la Russia

Ucraina, le nuove sanzioni Ue del 10mo pacchetto contro la RussiaBruxelles, 25 feb. (askanews) – A un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Consiglio Ue ha adottato oggi per procedura scritta il suo decimo pacchetto di sanzioni economiche e individuali contro il governo della Federazione russa e i responsabili di questa “guerra di aggressione”.
CONTROLLI E RESTRIZIONI SULL’IMPORT-EXPORT
Vengono imposti ulteriori divieti di esportazione di tecnologia critica e beni industriali, come elettronica, veicoli specializzati, componenti di macchine, pezzi di ricambio per camion e motori a reazione, nonché beni per il settore edile che possono essere destinati all’esercito russo, come antenne o gru.
Più in generale, sono presi di mira tutti i cosiddetti beni a duplice uso (“dual use”), civile e militare. Il Consiglio ha deciso di vietare anche il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso esportati dall’Ue, al fine di evitare possibili aggiramenti di queste sanzioni.
L’elenco degli articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia includerà ora ulteriori nuovi componenti elettroniche utilizzati nei sistemi d’arma russi recuperati sul campo di battaglia, tra cui droni, missili, elicotteri, oltre a specifiche materie prime (terre rare), circuiti integrati elettronici e videocamere termiche.
Il 10mo pacchetto amplia poi l’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione, aggiungendo 96 nuove entità e imponendo loro restrizioni più severe all’esportazione.
INCLUSE ANCHE ENTITÀ IRANIANE
Per la prima volta in assoluto, questo elenco includerà sette entità iraniane che producono veicoli aerei militari senza pilota, che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili.
RESTRIZIONI ALL’IMPORT PER ASFALTO E GOMMA SINTETICA
Il 10mo pacchetto prevede ulteriori restrizioni alle importazioni di merci che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica. Su quest’ultimo punto, in particolare (ma non solo), la Polonia aveva bloccato per due giorni l’accordo sostenuto dagli altri 26 Stati membri, perché chiedeva misure più rigorose, senza le deroghe ed eccezioni previste. Varsavia ha dato il suo via libera ieri sera, dopo aver ottenuto garanzie su un sistema di monitoraggio trimestrale, da parte della Commissione europea, del funzionamento di queste specifiche restrizioni.
INFRASTRUTTURE CRITICHE UE
Con il 10mo pacchetto viene limitata la possibilità per i cittadini russi di ricoprire qualsiasi posizione negli organismi direttivi delle infrastrutture e delle entità critiche dell’Ue, in quanto l’influenza della Russia in questi organismi potrebbe comprometterne il buon funzionamento e, in ultima analisi, costituire un pericolo per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini europei.
ENERGIA
Al fine di tutelare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’Ue e di evitare i rischi di manipolazione di mercato e la strumentalizzazione delle forniture energetiche come arma da guerra da parte della Russia, il Consiglio ha introdotto il divieto di fornire capacità di stoccaggio del gas ai cittadini russi (ma sono esclusi dal divieto gli impianti di Gas naturale liquefatto).
SETTORE FINANZIARIO E OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE
Tre banche russe sono state aggiunte all’elenco delle entità soggette al congelamento dei beni e al divieto di mettere a disposizione fondi e risorse economiche. Sono previsti nuovi obblighi di comunicazione più dettagliati sui fondi e le risorse economiche, appartenenti a persone o entità elencate nelle liste delle sanzioni, che sono stati congelati o sono stati spostati poco prima dell’inserimento nell’elenco. Il Consiglio ha introdotto anche nuovi obblighi di comunicazione agli Stati membri e alla Commissione in merito alle riserve immobilizzate e agli asset della Banca centrale russa.
Inoltre, gli operatori dell’aviazione civile dovranno notificare tutti i voli non di linea alle loro autorità nazionali competenti, che poi informeranno gli altri Stati membri.
SANZIONI INDIVIDUALI PER PERSONE ED ENTITA’
Il Consiglio ha deciso di inserire nelle liste delle sanzioni individuali altre 120 persone o entità. L’elenco comprende quelli che vengono definiti come “decision-maker” russi, alti funzionari governativi e leader militari complici della guerra contro l’Ucraina, nonché autorità installate dalla Russia nei territori occupati in Ucraina. Sono incluse anche figure chiave coinvolte nel rapimento di bambini ucraini che sono stati trasferiti in Russia, nonché organizzazioni e individui considerati responsabili di attività di disinformazione, o di quella che viene definita come “guerra dell’informazione” che affianca l’aggressione militare russa.
Le sanzioni individuali prendono di mira anche membri e sostenitori del gruppo mercenario russo Wagner e delle sue attività in altri paesi, come il Mali o la Repubblica Centrafricana.
TRASMISSIONI TV FILORUSSE IN ARABO
Infine, per affrontare quella che definisce “la sistematica campagna internazionale di disinformazione e manipolazione delle informazioni” da parte della Russia “volta a destabilizzare i paesi vicini, l’Ue e i suoi Stati membri”, il Consiglio ha avviato il processo per sospendere le licenze di trasmissione di due ulteriori media audiovisivi, RT Arabic e Sputnik Arabic. Si tratta di due TV che, secondo il Consiglio, “sono sotto il controllo permanente diretto o indiretto della leadership della Federazione russa, che li ha utilizzati per le sue continue e concertate azioni di disinformazione e propaganda di guerra, legittimando l’aggressione della Russia e minando il sostegno all’Ucraina”.
In linea con la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, queste misure non impediranno a tali media e al loro personale di svolgere attività nell’Unione diverse dalla radiodiffusione, ad esempio ricerche e interviste.

Turismo delle radici, il bando per i territori e i borghi

Turismo delle radici, il bando per i territori e i borghiRoma, 25 feb. (askanews) – Cultura e storia, turismo sostenibile e ospitalità, reti territoriali e comunità locali, sono questi alcuni delle componenti del “turismo delle radici”, ovvero il turismo che si basa sulla ricerca delle proprie radici familiari e sul recupero dei luoghi e delle tradizioni del passato.
Nell’ambito dell’Investimento “Attrattività dei borghi” – Progetto PNRR “Il turismo delle radici”, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha pubblicato il “Bando delle idee” – in scadenza il 22 marzo – per costituire, in ciascuna delle regioni italiane, reti territoriali di operatori con il fine di sviluppare un’offerta turistica rivolta ad accogliere i viaggiatori delle radici e di favorire la promozione e il consolidamento di figure professionali e di servizi specifici, anche in previsione del “2024 Anno delle Radici Italiane nel Mondo”.
Il 03 marzo si terrà un incontro online rivolto agli operatori calabresi interessati, per approfondire le tematiche del bando. Lo scopo della riunione è quello di informare, rispondere a domande e mettere in contatto fra di loro le persone motivate a presentare un progetto.

Biden: non prevedo che Cina dia armi a Mosca, ma risponderemmo

Biden: non prevedo che Cina dia armi a Mosca, ma risponderemmoRoma, 25 feb. (askanews) – “Non prevedo un’iniziativa ingente da parte della Cina nella fornitura di armi alla Russia”, ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso di un’intervista ad Abc News in cui ha, però, aggiunto che se ciò accadesse gli Stati uniti “risponderebbero”.
Poco prima, lasciando la Casa Bianca, rispondendo alla domanda su possibili preoccupazioni rispetto al rischio che la Cina possa schierarsi con Mosca nel conflitto ucraino Biden aveva risposto ai giornalisti alla Casa Bianca che “finora non ci sono prove di ciò”.
In precendenza sono emersi report dell’intelligence americana su possibili future forniture di armi, droni e artiglieria, cinesi alla Russia. La stessa intelligence, però, ha sottolineato che al momento nessuna consegna è stata effettuata.
Incalzato sulla possibile risposta di Washington in caso Pechino decidesse di fornire armi, Biden ha dichiarato che “sarebbe la stessa linea che tutti gli altri avrebbero oltrepassato. In altre parole, abbiamo imposto sanzioni dure a chiunque lo abbia fatto”.

Ucraina, via libera polacco al 10mo pacchetto sanzioni a Russia

Ucraina, via libera polacco al 10mo pacchetto sanzioni a RussiaBruxelles, 24 feb. (askanews) – A seguito delle consultazioni della Presidenza, questa sera a Bruxelles “la Polonia si è finalmente detta pronta a sostenere l’accordo sul decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che aveva bloccato finora, a fronte di un impegno della presidenza semestrale di turno svedese del Consiglio Ue su una serie di questioni già oggetto di accordo (sanzioni contro la Bielorussia; diamanti; report della Commissione su gomma sintetica ed eventuale rimodulazione delle sanzioni sulle relative importazioni)”. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles.
“Si tratta di impegni non giuridicamente vincolanti”, precisano le fonti, ma che “consentono alla Polonia di uscire in qualche modo dall’angolo in cui si era messa decidendo di bloccare l’accordo raggiunto due giorni fa dagli altri 26 Stati membri”.
A quanto si apprende, la presidenza di turno svedese lancerà a breve una procedura scritta di approvazione del pacchetto, così come era già stato concordato quasi unanimemente due giorni fa. La scadenza della procedura scritta, con l’approvazione formale del pacchetto, dovrebbe essere fissata a domattina.
La marcia indietro della Polonia consentirà all’Ue di adottare finalmente il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in questa data simbolica del 24 febbraio, anche se l’approvazione formale avverrà alla scadenza della procedura scritta, con qualche ora di ritardo.
La Polonia avrebbe voluto sanzioni più dure rispetto a quelle proposte, soprattutto riguardo all’importazione di gomma sintetica dalla Russia. Varsavia aveva avanzato una controproposta unilaterale, ma nessun altro Stato membro l’aveva sostenuta, e sul tavolo era rimasto solo il compromesso proposto dalla presidenza di turno svedese di due giorni fa, su cui c’era già l’accordo di tutti i paesi restanti.

A Milano evento per celebrare Premio Sakharov a popolo ucraino

A Milano evento per celebrare Premio Sakharov a popolo ucrainoRoma, 24 feb. (askanews) – “Il Parlamento Europeo sta dalla parte della luce che vincerà sulle tenebre”. Questo è il messaggio pronunciato da un esponente del popolo ucraino presente all’evento milanese, per commemorare l’assegnazione del Premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino.
“Il coraggio non è scontato. Essere o non essere. Soccombere o prendere le armi”, dice un messaggio del Consolato ucraino che è stato letto in sala. “I crimini che non smettiamo di vedere quando chiudiamo i nostri occhi, ci spingono a prendere le armi”, si aggiunge.
L’iniziativa era organizzata dal Parlamento europeo a Milano, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, il Consolato generale ucraino a Milano, Linkiesta e la sua sezione in lingua ucraina Slava Evropi.
“Ricordare quello che è successo il 24 febbraio dell’anno scorso: tutti ci ricordiamo dove eravamo!”, ha detto Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano. “Come ha detto Zelensky a Bruxelles, la guerra è una guerra che hanno portato a tutti noi”, ha aggiunto ricordando che il Parlamento europeo ha chiesto anche un tribunale che giudichi i crimini commessi dalla Russia. A prendere la parola Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Milano, Pina Picierno, vice presidente del Parlamento Europeo, Yaryna Grusha Possamai, scrittrice, docente di lingua e letteratura ucraina, curatrice di Slava Evropi e altre voci del popolo ucraino.
Presente in sala Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, l’attivista Marco Cappato.