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Sorella di Kim Jong Un: Pacifico sarà il nostro poligono di tiro

Sorella di Kim Jong Un: Pacifico sarà il nostro poligono di tiroRoma, 20 feb. (askanews) – L’influente sorella di Kim Jong Un, Kim Yo Jong, ha fatto diffondere oggi una dichiarazione in cui si minaccia di trasformare l’Oceano Pacifico “nel poligono di tiro” della Corea del Nord. La dichiarazione viene nello stesso giorno del lancio da parte di Pyongyang di due missili balistici a corto raggio verso il Mar del Giappone e due giorni dopo il test missilistico con un missile intercontinentale Hwasong-15, che è ammarato nella Zona economica esclusiva giapponese.
“La frequenza nell’uso del Pacifico come nostro poligono di tiro dipende dagli Stati uniti”, ha affermato Kim Yo Jong in una dichiarazione che è stata diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale del regime di Pyongyang KCNA. La dirigente di Pyongyang ha spiegato che la Corea del Nord sta accuratamente esaminando l’impatto del dispiegamento degli asset strategici Usa sulla sua sicurezza per assumere “contro-azioni corrispondenti” se riterrà che ci possa essere una minaccia “diretta o indiretta” per il Nord.
La giovane sorella del leader supremo ha inoltre vantato le capacità missilistiche della Nordcorea, mostrandosi piccata per i dubbi posti da alcuni analisti sull’affidabilità dei missili intercontinentali nordcoreani per quanto riguarda la funzione di rientro in atmosfera. “Siamo entrati in possesso di tecnologie valide e capacità. Ora ci concentreremo sull’aumento quantitativo della nostra forza”, si legge nel comunicato. “Farebbero meglio – ha aggiunto – ad applicare i loro cervelli nel prendere misure per difendersi piuttosto che dubitare o preoccuparsi delle altrui tecnologie”.
Il lancio odierno è stato rilevato dagli Stati maggiori congiunti della Corea del Sud. I due missili sarebbero partiti nella prima mattinata da Sukchon, nella provincia di Sud Pyonghan e avrebbero volato uno per 390 km, l’altro per 340 km. La KCNA ha riferito alcune ore dopo che il lancio avvenuto usando lanciatori multipli da 600 mm.
Il sistema d’arma – secondo l’agenzia nordcoreana – è uno “strumento di attacco nucleare tattico che ci rafforza con un grande potenziale, dal momento che un solo lanciatore multiplo è in grado di gestire quattro cariche in modo da distruggere una base aerea operativa nemica”. Questi lanciatori sono stati presentati a dicembre scorso in una riunione con il leader Kim Jong Un, che li ha definiti “un’arma offensiva in grado di raggiungere con testate nucleari tattiche tutta la Corea del Sud”.
Secondo l’agenzia Yonhap, che ha sentito alcuni analisti, la distanza coperta da questi razzi riuscirebbe a raggiungere la base aerea sudcoreana di Cheongju, che ospita i caccia stealth di ultima generazione F-35A.
I test missilistici di oggi vengono dopo il lancio di sabato di un missile balistico intercontinetale Hwasong-15 che ha volato per 900 km, arrivando a un’altezza massima di 5.700 km. Il proiettile è ammarato a 200 km a ovest dell’isola di Watarishima, nel nord del Giappone. La Corea del Nord ha sostenuto che questo missile ha avuto funzione dissuasiva nei confronti delle pianificate esercitazioni Usa-Corea del Sud di qui a venire. La reazione da parte di Washington, Seoul e Tokyo si è concretizzata in esercitazioni aeree separate Sudcorea-Usa e Giappone.Usa con l’uso di caccia e di bombardieri tattici B-1.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha condannato domenica il lancio del missile intercontinentale. Oggi il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha chiesto la convocazione di una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite.

Blinken: temiamo che Cina valuti di fornire armi a Russia

Blinken: temiamo che Cina valuti di fornire armi a RussiaRoma, 19 feb. (askanews) – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, parlando alla CBS, ha affermato che gli Stati uniti avrebbero informazioni secondo le quali la Cina sta valutando la possibilità fornire assistenza alla Russia, fornendo anche armi, per la guerra in Ucraina.
Le dichiarazioni di Blinken vengono dopo che il capo della diplomazia Usa ha incontrato l’alto diplomatico cinese Wang Yi, diretto della Commissione centrale esteri del Partito comunista cinese, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. ù
Nell’incontro Blinken ha avvertito Wang Yi, avvrtendo che ci sarebbero delle “conseguenze” se Pechino aiutasse la Russia nella guerra ucraina o nell’evasione delle sanzioni internazionali. Dal canto suo Wang, parlando alla conferenza, aveva dato la disponibilità di Pechino a contribuire a colloqui di pace tra Mosca e Kiev, anche con la presentazione di un “position paper”.
Dopo l’incontro, parlando a Face the Nation della CBS, i toni di Blinken sono stati molto diretti: “La preoccupazione che abbiamo ora è, sulla base delle informazioni a nostra disposizione, che (i cinesi) stiano valutando la possibilità di fornire un supporto letale. E abbiamo chiarito loro che ciò potrebbe causare un serio problema per noi e nella nostra relazione”.

Usa-Sudcorea svolgono esercitazioni aeree dopo lancio missile Kim

Usa-Sudcorea svolgono esercitazioni aeree dopo lancio missile KimRoma, 19 feb. (askanews) – La Corea del Sud e gli Stati uniti hanno condotto oggi esercitazioni aeree congiunte con la presenza anche di caccia F-16 e di almeno un bombardiere strategico B-1B, all’indomani del lancio dal parte della Corea del Nord di un missile balistico – apparentemente un missile intercontinentale Hwasong-15 – verso il mar del Giappone.
Lo Stato maggiore congiunto sudcoreano ha riferito che il bombardiere è stato scortato da caccia F-35A e F-15K, ioltree che dagli F-16 statunitensi.
“L’addestramento di questa volta ha dimostrato le capacità di difesa combinate e la postura delle preponderanti forze dell’alleanza per un immediato dispiegamento nell’ambito degli assert di deterrenza estesa nella Penisola coreana”, si legge nel comunicato.

Macron: Russia va sconfitta in Ucraina, non schiacciata

Macron: Russia va sconfitta in Ucraina, non schiacciataRoma, 19 feb. (askanews) – La Russia deve essere “in Ucraina”, non schiacciata “nel suo territorio”. L’ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista pubblicata da Le Journal du Dimanche, mentre a Monaco si svolge la Conferenza sulla sicurezza con la presenza di molti leader occidentali, i quali hanno attaccato Mosca accusandola di crimini contro l’umanità. Particolarmente duro è stato l’intervento della vicepresidente Usa Kamala Harris.
“Io voglio che la Russia sia sconfitta in Ucraina, io voglio che l’Ucraina sia in grado di difendere la sua posizione”, ha detto Macron. “Io non penso – ha continuato – diversamente da altri che dovremmopuntare a una totale sconfitta della Russia attaccando la Russia nel suo stesso territorio”.
Macron venerdì, parlando alla conferenza, ha detto che è tempo di avviare un dialogo per fermare la guerra. In questo il presidente francese si dice in disaccordo con “quelli osservatori che vogliono, soprattutto, schiacciare la Russia”. E questa, ha continuato, “è da sempre la posizione della Francia e lo sarà sempre”.

Giappone protesta con Nordcorea per lancio missile balistico

Giappone protesta con Nordcorea per lancio missile balisticoRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo giapponese ha espresso la sua protesta nei confronti della Corea del Nord, dopo il lancio da parte di Pyongyang di un missile balistico che ha volato per oltre un’ora, arrivando a un’altezza massima di 5.700 km per una gittata di 900 km. Il proiettile è ammarato a 200 km a ovest dell’isola di Watarishima, nel nord del Giappone, all’interno dlela Zona economica esclusiva nipponica.
Il primo ministro Fumio Kishida è intervenuto sulla televisione pubblica NHK per confermare che il missile è caduto nella ZEE giapponese, dopo aver valutato la situazione con il suo team di sicurezza.
Secondo il ministero della Difesa giapponese, il proiettile lanciato dalla Corea del Nord era un missile intercontinentale balistico, che ha seguito una traiettoria molto alta.
E’ il secondo lancio effettuato dalla Corea del Nord nel 2023. Il primo gennaio aveva lanciato un missile a corto raggio. Lo scorso anno, invece, c’è stato un numero record di lanci, oltre 35.
Ieri Pyongyang ha minacciato una reazione “senza precedenti” se Corea del Sud e Usa proseguiranno nelle programmate manovre militari congiunte.

Giappone apre frontiere a professionisti ad alta qualifica

Giappone apre frontiere a professionisti ad alta qualificaRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo giapponese ha deciso di modificare le normative sull’immigrazione puntando ad attirare talenti di livello mondiale, riducendo drasticamente i tempi d’attesa per i professionisti ad alta qualifica per ottenere la residenza permanente. Lo riferiscono i media nipponici
Tokyo attualmente concede visti a professionisti altamente qualificati con un sistema a punti, che tiene conto di fattori come la storia accademica, l’esperienza lavorativa e i risultati della ricerca. Solitamente, coloro che raggiungono un certo punteggio possono ottenere la residenza permanente dopo un massimo di tre anni invece dei tipici 10.
La modifica che il governo intende applicare da aprile riduce il periodo a un anno per ricercatori e ingegneri che guadagnano almeno 20 milioni di yen (circa 149mila euro) all’anno e hanno una laurea o almeno 10 anni di esperienza lavorativa.
La riduzione dei tempi si applica anche ai dirigenti aziendali che guadagnano almeno 40 milioni di yen (circa 300mila euro) e hanno almeno cinque anni di esperienza.
Questi profili, inoltre, potranno portare in Giappone due colf straniere al posto . I loro coniugi potranno lavorare a tempo pieno in una più ampia varietà di campi.
Le persone identificate come professionisti altamente qualificati nel semestre gennaio-giugno 2022 sono state 3.275.
L’emendamento alla legge consentirà inoltre ai laureati d’élite di tutto il mondo di rimanere in Giappone per due anni per cercare lavoro. Attualmente hanno 90 giorni.
Lo schema si applicherà a coloro che, negli ultimi cinque anni, si sono laureati in un’università in almeno due delle tre classifiche top-100 create da entità britanniche e cinesi. Potranno portare anche le loro famiglie.
La mossa del Giappone arriva in un momento di alta competizione tra i paesi di tutto il mondo per talenti qualificati in grado di stimolare l’innovazione. Il Regno Unito ha lanciato nel 2022 il visto “High Potential Individual” di due anni e che viene assegnato ai laureati delle migliori università. Il Tech.Pass di Singapore, lanciato nel 2021, consente ai lavoratori della tecnologia che guadagnano almeno 20.000 dollari di Singapore (13mila euro) al mese di lavorare o avviare un’attività nel paese.
Il Giappone è arrivato al 25mo posto su 35 paesi in termini di attrattiva per i lavoratori altamente istruiti in una classifica del 2019 dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È stato valutato particolarmente basso in “qualità delle opportunità” e “ambiente familiare”.

Ft: la prossima settimana colloqui “segreti” Usa-Taiwan

Ft: la prossima settimana colloqui “segreti” Usa-TaiwanRoma, 18 feb. (askanews) – La Casa bianca la prossima settimana terrà colloqui segreti con il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu e con il consigliere di sicurezza nazionale di Taipei Welington Koo. Lo ha rivelato oggi il Financial Times citando cinque fonti informate.
La delegazione taiwanese arriverà in questo weekend e la prossima setitmana incontrerà Jon Finer, vice consigliere di sicurezza nazionale Usa. Secondo una delle fonti del FT, ai colloqui sarà presente anche la vicesegretaria di Stato Wendy Sherman.
Questi colloqui hanno un formato chiamato “canale speciale”. Washington non ha mai confermato l’esistenza di questo canale la cui esistenza è stata rivelata due anni fa proprio dal FT.
L’appuntamento quest’anno arriva in un momento di forte tensione nei rapporti tra Usa e Cina a causa della vicenda del presunto pallone spia cinese abbattuto nei cieli americani dopo averli solcati per otto giorni.
La polemica ha provocato la cancellazione di una visita del segretario di Stato Usa Antony Blinken in Cina. Il capo della diplomazia Usa si trova ora a Monaco per l’annuale Conferenza sulla sicurezza, a cui partecipa anche l’alto diplomatico cinese Wang Yi. Non è annunciato un incontro faccia-a-faccia, ma non è ancora neanche escluso.

##Ucraina, un anno di guerra, momenti chiave dell’invasione russa

##Ucraina, un anno di guerra, momenti chiave dell’invasione russaMilano, 17 feb. (askanews) – Decine e decine di migliaia di morti e un numero imprecisato di sfollati: la guerra in Ucraina iniziata un anno fa ha ucciso dal primo giorno oltre a costringere milioni di persone a fuggire dalle proprie case, ridotto in macerie intere città e creato timori che il confronto possa scivolare in un conflitto aperto tra Russia e Nato. Gli osservatori sono convinti che finché la Russia non farà progressi in Ucraina, il pericolo di un’escalation rimane. Mosca continuerà a creare incertezza sull’uso delle armi nucleari, sotto forma di minacce e dispiegamento di forze strategiche e convenzionali sui fianchi dell’Alleanza.
A pochi giorni dal primo anniversario dal suo inizio, ecco cosa è accaduto in questi ultimi 12 mesi di conflitto.
FEBBRAIO 2022
Nonostante ripetute smentite nei giorni precedenti, il 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin lancia un’invasione dell’Ucraina da nord, est e sud. Dice che ‘l’operazione militare speciale’ mira alla ‘smilitarizzazione’ e alla ‘denazificazione’ del paese per proteggere i russi etnici, impedire l’adesione di Kiev alla NATO e mantenerla nella ‘sfera di influenza’ della Russia.
Le forze russe attaccano la periferia della capitale ucraina, Kiev, e la seconda città più grande del paese, Kharkiv, nel tentativo di rovesciare il governo del presidente Volodymyr Zelensky. Ma Kiev non cade, e dopo settimane di combattimenti la Russia arretra davanti alla feroce resistenza ucraina.
L’Occidente si schiera immediatamente dalla parte di Kiev parlando di un atto illegale di aggressione contro un paese con un governo eletto democraticamente e un presidente ebreo i cui parenti sono stati uccisi nell’Olocausto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy registra un video fuori dal suo quartier generale per mostrare che è e resta al comando.
MARZO 2022
Secondo i dati delle Nazioni Unite questo è il mese con più civili uccisi in Ucraina.
Attaccando da sud, il 2 marzo le forze russe rivendicano il controllo su Kherson, città dell’Ucraina meridionale. Avendo come obiettivo la costa, si impadroniscono anche del resto della regione circostante e occupano gran parte della vicina regione di Zaporizhzhia, inclusa la centrale nucleare più grande d’Europa.
L’esercito russo si blocca però vicino a Kiev, e i suoi convogli, lungo le autostrade verso la capitale ucraina, diventano preda dell’artiglieria e dei droni ucraini. Mosca annuncia il ritiro delle forze da Kiev e da altre aree il 29 marzo, affermando che si concentrerà sul Donbass, dove i separatisti sostenuti dalla Russia combattono le forze ucraine dal 2014 in seguito all’annessione della Crimea, non riconosciuta dalla comunità internazionale.
APRILE 2022
Il mese inizia con un attacco missilistico russo sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che uccide 52 civili e ne ferisce oltre 100.
Il ritiro russo da Kiev rivela centinaia di salme di civili in fosse comuni o lasciati per le strade della città di Bucha, con segni di torture: le immagini diffuse convincono i leader mondiali a dire che la Russia dovrebbe essere ritenuta responsabile per possibili crimini di guerra.
Intensi combattimenti per il porto strategico di Mariupol sul Mar d’Azov.
Il 13 aprile l’incrociatore missilistico Moskva, ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, viene colpito da missili ucraini e affonda il giorno successivo: un colpo grave per l’orgoglio nazionale russo.
MAGGIO 2022
È il mese della resa di Azovstal, dura sconfitta per l’opinione pubblica ucraina. Il 16 maggio la gigantesca acciaieria e ultima roccaforte ucraina rimasta a Mariupol, si consegna alle forze russe dopo un assedio di quasi tre mesi. Una vittoria per Vladimir Putin che si assicura un corridoio di terra dal confine russo alla Crimea.
Ma è anche il mese di una delle più grandi sconfitte strategiche che ha causato al Cremlino questa guerra: il 18 maggio, la Finlandia e la Svezia presentano ufficialmente le loro richieste di adesione alla NATO, contribuendo all’espansione dell’alleanza militare che dovrebbe concretizzarsi a breve.
GIUGNO 2022
Vengono forniti all’Ucraina gli HIMARS dagli Stati Uniti. Washington consegna il primo lotto di lanciarazzi, superiori a qualsiasi cosa l’Ucraina avesse precedentemente posseduto.
Le forze ucraine alzano la loro bandiera sull’Isola dei Serpenti, un frammento di terra nel Mar Nero al largo della città ucraina di Odessa, che le truppe russe avevano preso a febbraio. La Russia afferma che le sue truppe avevano completato i compiti assegnati e l’Ucraina che ha costretto i russi a ritirarsi su due motoscafi attraverso attacchi di artiglieria e missili.
LUGLIO 2022
L’ultima città sotto il controllo ucraino a Lugansk, Lysychansk cade dopo settimane di combattimenti.
Il 22 luglio, Russia e Ucraina, con la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite, concordano un accordo per sbloccare le forniture di grano nei porti ucraini del Mar Nero, ponendo fine allo stallo che minacciava la sicurezza alimentare globale.
Il 29 luglio, un attacco missilistico ha colpito una prigione nella città orientale di Olenivka, controllata dalla Russia, dove erano detenuti i soldati ucraini catturati a Mariupol, uccidendo almeno 53 persone.
AGOSTO 2022
L’Ucraina ha formalmente lanciato una controffensiva nella regione di Kherson.
Il 9 agosto, potenti esplosioni colpiscono una base aerea in Crimea, ovvero oltre quella che Mosca ha più volte indicato come ‘linea rossa’. Altre esplosioni hanno colpito una sottostazione elettrica e depositi di munizioni una settimana dopo.
Il 20 agosto muore Daria Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin: la responsabilità dell’autobomba – con tutta probabilità destinata al padre – viene attribuita dalle autorità russe all’Ucraina.
SETTEMBRE 2022
In una rapida controffensiva, l’Ucraina riprende gran parte della regione nord-orientale di Kharkiv e l’iniziativa nella guerra, costringendo la Russia a ritirarsi da vaste aree detenute per mesi. Kiev riconquista la città di Lyman nella provincia di Donetsk.
Il 21 settembre Putin ordina la mobilitazione di 300.000 riservisti: la mossa genera malcontento popolare e fa scappare centinaia di migliaia di russi nei paesi vicini per evitare il reclutamento.
Nei territori ucraini di Donetsk, Lugansk e a Kherson e Zaporizhzhia sono stati indetti referendum dal 23 al 29 settembre prossimi per l’annessione alla Russia. Ma Kiev e l’Occidentenon liquidano il tutto come una farsa.
Il 30 settembre Putin firma i documenti per annettere le quattro regioni durante una cerimonia del Cremlino.
OTTOBRE 2022
Un camion carico di esplosivo fa saltare il ponte che collega la Crimea alla Russia, che accusa Kiev e risponde con attacchi missilistici, sulle centrali elettriche dell’Ucraina e su altre infrastrutture chiave, che continuano, con conseguenti blackout e razionamento dell’energia elettrica in tutto il Paese: è un duro colpo allo sforzo bellico di Mosca.
NOVEMBRE 2022
Sotto pressione, il 9 novembre, la Russia annuncia un ritiro dalla città di Kherson, sul lato orientale del fiume Dnipro, una vittoria significativa per l’Ucraina. Era l’unico centro regionale catturato da Mosca ed è un’umiliante ritirata per il Cremlino.
DICEMBRE 2022
Il 5 dicembre, l’esercito russo afferma che l’Ucraina ha utilizzato i droni per prendere di mira due basi per bombardieri a lungo raggio all’interno del territorio russo. Un altro attacco ha luogo poco dopo.
Primo viaggio all’estero dall’inizio della guerra per Zelensky il 21 dicembre: visita gli Stati Uniti, incontrando il presidente Joe Biden. Chiede i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot e altre armi e parla al Congresso.
GENNAIO 2023
Il primo gennaio, a pochi istanti dall’inizio del nuovo anno, decine di soldati russi appena mobilitati vengono uccisi da un attacco missilistico ucraino sulla città di Makiivka. Il ministero della Difesa russo afferma che 89 soldati sono stati uccisi, mentre i funzionari ucraini stimano il bilancio delle vittime a centinaia.
Dopo mesi di feroci combattimenti, il 12 gennaio la Russia dichiara la cattura della città di Soledar, anche se Kiev lo riconosce solo alcuni giorni dopo. Ma paradossalmente questa vittoria scopre in maniera netta lo scontro aperto tra la compagnia di mercenari Wagner e ministero Difesa russo: la prima accusa il secondo di prendersi il merito della conquista che non ha.
Prosegue da mesi l’offensiva per impadronirsi della roccaforte ucraina di Bakhmut.
Il 14 gennaio un missile russo colpisce un condominio nella città di Dnipro: restano uccise 45 persone.
FEBBRAIO 2023
Pesanti combattimenti e rivendicazioni contrastanti continuano a circondare la città orientale di Bakhmut.
Il 9 febbraio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky conclude a Bruxelles il viaggio di due giorni che lo ha visto in precedenza a Londra e Parigi. È la seconda volta dall’inizio della guerra che Zelensky lascia l’Ucraina per incontrare capi di stato. Zelensky ha visto a Londra il primo ministro inglese Rishi Sunak e re Carlo III, prima di spostarsi a Parigi per una cena con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
All’atterraggio a Bruxelles è stato accolto dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Ha parlato al Parlamento europeo, dove è stato accolto dalla presidente Roberta Metsola, poi ha partecipato al summit del Consiglio Europeo, dove erano presenti leader ed esponenti del governo di tutti gli stati membri e ha avuto un faccia a faccia con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. La richiesta reiterata per tutto il viaggio da Zelensky è per maggiori forniture di armi e caccia da combattimento.
Secondo la Nato una nuova offensiva russa è già in corso.

Presentata prima fase masterplan di ricostruzione di Mykolaiv

Presentata prima fase masterplan di ricostruzione di MykolaivMilano, 17 feb. (askanews) – One Works, al fianco del Sindaco di Mykolaiv Oleksandr Syenkevch, di Paola Deda – Director Forests, Land and Housing Division, UNECE – ha presentato oggi i risultati della prima importante fase di analisi per la realizzazione del progetto UN4Mykolaiv: poste le basi per consentire entro il prossimo anno al team internazionale e quello di esperti locali, di lavorare insieme allo sviluppo del masterplan che in diverse fasi nei prossimi decenni guiderà la ricostruzione della città, tra le più importanti in Ucraina e tra le più colpite dalla guerra.
Negli ultimi 6 mesi, il team di One Works e i suoi partner accademici Politecnico di Milano e Università LIUC, nonché il partner di digitalizzazione GISDevio, hanno lavorato pro-bono, insieme alle autorità e istituzioni della città di Mykolaiv, allo sviluppo di un quadro strategico preliminare per la città al fine di offrire informazioni di background sul contesto fisico, sociale ed economico, nonché obiettivi comuni definiti con un approccio partecipato tra istituzioni e popolazione, a tutti coloro che sono e saranno coinvolti nel futuro sviluppo di Mykolaiv.
Oleksandr Syenkevch, Sindaco di Mykolaiv, aprendo la conferenza ha dichiarato: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che stanno contribuendo a questo progetto. Siamo sicuri che grazie alla collaborazione proficua con One Works, che ha messo a disposizione della città di Mykolaiv un team di professionisti determinati a realizzare un eccellente piano di ricostruzione, potremo portare avanti il progetto. Quello a cui stiamo lavorando non è soltanto un’occasione unica di rinascita per Mykolaiv, ma per tutta l’Ucraina, un modello di ricostruzione e ammodernamento di riferimento per tutto il Paese alla fine del conflitto”.
Giulio De Carli, founder e managing partner di One Works, ha dichiarato: “In questi 6 intensissimi mesi di lavoro al fianco delle straordinarie persone che rappresentano la città di Mykolaiv, tutto il nostro team si è misurato con dinamiche di crescita professionale e umana fuori dal comune. La complessità della sfida è stata governata solo grazie all’altissimo livello di collaborazione tra tutti i partner, che ringrazio. Oggi col completamento della prima fase, imprescindibile base per lo sviluppo effettivo del masterplan, si apre un nuovo capitolo. C’è l’opportunità sia per attori istituzionali sia per diverse filiere di mercato di contribuire alla ricostruzione finanziando i primi progetti pilota, e mi auguro si possa partire presto con il reperimento dei fondi perché abbiamo visto con estrema chiarezza quanto sia fondamentale per la popolazione, nei fatti e nello spirito, sapere e vedere che un nuovo futuro li attende”.
Paola Deda, Director Forests, Land and Housing Division, UNECE, aggiunge: “Quella a cui abbiamo assistito oggi è la dimostrazione che il ruolo assunto da UNECE di matchmaking per favorire l’incontro tra le migliori figure professionali del mondo dell’architettura, della pianificazione e dell’ingegneria e le città, è l’ultimo ma decisivo elemento per la messa a terra concreta ed efficace del progetto UN4. Continuiamo a guardare attivamente agli operatori che potrebbero svolgere questo ruolo, e saremo contenti di valutare candidature spontanee di realtà che si sentano in grado e desiderose di replicare l’esperienza su altre città, aggiungendosi alla Fondazione Foster e One Works con cui abbiamo validato un modello rispettivamente su Kharkiv e Mykolaiv. Partiamo dalle città perché come UNECE siamo convinti – come da tempo abbiamo imparato grazie al nostro Forum dei Mayors – che queste siano il luogo in cui più chiaramente emergono i veri bisogni, più rapidamente si possono concretizzare i progetti e con maggior sicurezza e precisione è possibile tenere traccia del corretto impiego delle risorse e della corretta realizzazione delle opere”.

Ucraina, ambasciatore Italia a Mosca convocato da min. Esteri russo

Ucraina, ambasciatore Italia a Mosca convocato da min. Esteri russoMilano, 17 feb. (askanews) – L’Ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Starace è stato “convocato” dal ministero degli Esteri della Federazione russa. Il ministero dice di aver fornito all’ambasciatore le proprie valutazioni sulla fornitura di armamenti ed equipaggiamenti militari da parte italiana all’Ucraina. “Il diplomatico italiano è stato informato delle valutazioni russe sulle continue forniture di armi e attrezzature militari” a Kiev, “comprese quelle offensive, sull’addestramento del personale militare ucraino e, in generale, sulla linea occidentale di intensificazione il conflitto” si scrive da Mosca in una nota del Ministero degli Esteri russo. Durante la convocazione dell’ambasciatore d’Italia è stato inoltre espresso “sconcerto” da parte russa “in relazione alla recente cancellazione delle esibizioni di alcuni artisti russi nella Repubblica italiana”.
Le decisioni delle autorità italiane “purtroppo, testimoniano la manifestazione di una tendenza a discriminare gli artisti russi e gli stretti scambi culturali e umanitari, che è discordante con le dichiarazioni dei rappresentanti della leadership italiana sull’importanza di mantenere un spazio unico della cultura europea e mondiale, sull’inammissibilità di erigere barriere basate sulla nazionalità”, si legge nel testo pubblicato dal ministero degli Esteri russo. “All’ambasciatore è stato detto che la Russia rimane aperta al dialogo nel campo della cultura e non intende imporre restrizioni alle figure culturali italiane, ovviamente, se la parte italiana rispetta le condizioni di uguaglianza e reciprocità nell’attuazione delle relazioni in questo settore” si aggiunge.
Chiaro il riferimento ai concerti del pianista russo Denis Matsuev, che erano previsti per maggio di quest’anno a Brescia e Bergamo, e che sono stati annullati. I sindaci Giorgio Gori ed Emilio Delbono hanno, infatti, accolto la richiesta dell’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk di riconsiderare la presenza di Matsuev, “noto per essere particolarmente vicino a Putin”, come ha spiegato la stampa locale bergamasca. Per questo la cancellazione al Teatro Donizetti e al Teatro Grande.
L’ambasciata russa in Italia ha sostenuto che la rappresentanza diplomatica ucraina a Roma farebbe da “censore” in Italia: “L’Ambasciata dell’Ucraina in Italia continuerà ad agire come censore dei teatri e delle sale da concerto italiane? O c’è speranza che l’Italia possa ancora difendere la propria sovranità in questo campo?” ha scritto in un tweet nei giorni scorsi.