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Zendaya a Roma per “Challengers”, ospite da Fabio Fazio il 14 aprile

Zendaya a Roma per “Challengers”, ospite da Fabio Fazio il 14 aprileRoma, 8 apr. (askanews) – La star internazionale Zendaya, una delle interpreti più iconiche del panorama mondiale contemporaneo, ospite in esclusiva a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio insieme a Josh O’Connor e Mike Faist, domenica 14 aprile 2024 sul Nove, e in streaming su discovery+ , in occasione dell’uscita del nuovo film di Luca Guadagnino, “Challengers”, che li vede protagonisti.


Zendaya, acclamata attrice, cantante, produttrice e icona di stile mondiale, star di “Dune – Parte Uno” e “Dune – Parte Due”, della trilogia di Spider-Man e vincitrice di due Emmy e un Golden Globe per la pluripremiata serie tv “Euphoria”, per la quale ha ricevuto il plauso di critica e pubblico, sarà ospite di Fabio Fazio in esclusiva per la tv italiana a pochi giorni dall’uscita nelle sale italiane di “Challengers”, al cinema dal 24 aprile per Warner Bros. Pictures – di cui è anche produttrice – che verrà presentato stasera alla spettacolare première italiana che si terrà a Roma alla presenza del cast. Insieme a lei i due acclamati attori Josh O’Connor, celebre per il ruolo di Carlo III in “The Crown”, che gli è valso un Emmy, due Screen Actors Guild Awards e un Golden Globe, e candidato come Miglior attore protagonista ai David di Donatello 2024 per “La Chimera”, e Mike Faist, già interprete di “West Side Story” di Steven Spielberg per il quale ha ottenuto una candidatura come Miglior attore non protagonista ai BAFTA. Diretto dal candidato all’Oscar, al Golden Globe e al Bafta Luca Guadagnino, da una sceneggiatura di Justin Kuritzkes, “Challengers” vede protagonista Zendaya nel ruolo di Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte (Mike Faist), la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick (Josh O’Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della vittoria.

Torino, oltre 500.000 visitatori per Tim Burton al Museo del Cinema

Torino, oltre 500.000 visitatori per Tim Burton al Museo del CinemaRoma, 8 apr. (askanews) – È un Tim Burton da record quello che si è appena concluso al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Sono infatti oltre 500.000 le persone che hanno visitato la mostra “Il Mondo di Tim Burton” in 6 mesi di apertura, dall’11 ottobre 2023 a ieri, 7 aprile 2024.


“Un evento senza precedenti, una Mole Antonelliana fantastica, e noi siamo emozionati per questo grande successo – hanno detto Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – la mostra ha avuto un enorme interesse nazionale e internazionale, a dimostrazione che Tim Burton si conferma uno dei più importanti e amati autori del cinema mondiale per diverse generazioni”.

Ciclismo, il Giro chiude a Roma: ultima tappa al Colosseo

Ciclismo, il Giro chiude a Roma: ultima tappa al ColosseoRoma, 8 apr. (askanews) – Presentato in Campidoglio il Grande Arrivo del Giro d’Italia 2024 che prenderà il via il 4 maggio da Venaria Reale per concludersi il 26 nella Capitale per la sesta volta nella storia. Come nell’edizione 2023, la Maglia Rosa verrà incoronata nella Città Eterna, che si vestirà a festa anche grazie alle attività collaterali che verranno organizzate.


Tappa finale divisa in due parti: avvicinamento, dalla partenza a Roma-EUR, fino al primo passaggio sulla linea di arrivo (si raggiunge il litorale e Ostia, quindi si ritorna in zona partenza) e in seguito circuito finale (8 giri) all’interno della Capitale. Il circuito tocca molti dei luoghi simbolo di Roma. In successione si passa da Terme di Caracalla, Colosseo, Fori Imperiali, Piazza Venezia, Lungotevere e Circo Massimo. Senza contare che si sfiorano luoghi come Piazza Navona, Piazza del Popolo e l’Isola Tiberina. Il circuito di 9.5 km si sviluppa interamente lungo le vie cittadine. Si alternano brevi ondulazioni e lunghi rettilinei raccordati da curve a volte impegnative. Il fondo stradale è prevalentemente asfaltato con alcuni brevi tratti in pavé (“sanpietrini”).

Le Maire: ecco la strategia economica di cui ha bisogno l’Ue

Le Maire: ecco la strategia economica di cui ha bisogno l’UeBruxelles, 8 apr. (askanews) – Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha proposto oggi, nel quadro di un’incontro trilaterale a Parigi con i colleghi italiano, Adolfo Urso, e tedesco, Robert Habeck, di raddoppiare la soglia di 250 dipendenti che definisce le piccole e medie imprese (Pmi), in modo che anche le società da 250 fino a 500 addetti siano esentate da certi obblighi di “reporting” come succede attualmente con le Pmi. Inoltre, Le Maire ha prospettato una ridefinizione del meccanismo della “preferenza europea”, proponendo di riservare alla produzione europea il 50% degli appalti pubblici per lavori all’interno dell’Ue.


Il ministro francese ha anche suggerito di creare una nuova Comunità europea dell’Intelligenza artificiale, sulla falsariga della Comunità del Carbone e dell’Acciao che diede il via all’integrazione europea all’inizio degli anni ’50, “per mettere in comune i nostri mezzi in termini di I.A., e permetterci di aumentare la produttività”, invece di perderla ogni anno di più come succede oggi rispetto agli Usa. Se vuole avere successo nell’economia mondiale e mantenere la competitività e la capacità innovativa delle proprie imprese e la prosperità dei propri cittadini, ha sottolineato Le Maire, l’Europa deve definire una propria chiara strategia economica per il ventunesimo secolo, come hanno fatto in modo limpido gli Usa con il protezionismo dell’”Inflation Reduction Act”, e la Cina “con il suo interventismo governativo molto potente e la produzione di massa di prodotti a prezzi bassi che arrivano poi sul continente europeo, veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici o impianti eolici”.


Per questo, “è nostro dovere” come ministri delle tre economie più forti dell’Ue, Francia, Italia e Germania, che rappresentano il 60% della ricchezza europea, “definire questa strategia economica per il ventunesimo secolo”, ha concluso Le Maire.

La Coldiretti dice che cibi esteri vengono venduti come italiani

La Coldiretti dice che cibi esteri vengono venduti come italianiRoma, 8 apr. (askanews) – Cosce di maiale danesi dirette a Modena per diventare prosciutti italiani, uva indiana spedita a Novara, frutta sudafricana proveniente dalla Moldavia con direzione Sicilia, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia e attesi a Verona. Ed anche un tir carico di grano senza tracciabilità. Sono solo alcuni esempi di cibi provenienti dall’estero e destinati a essere poi probabilmente venduti come italiani scoperti dalla Coldiretti al Brennero, dove diecimila agricoltori con il supporto delle forze dell’ordine hanno fermato i tir carichi di prodotti alimentari provenienti dall’estero.


Una mobilitazione nata per dire stop all’invasione di cibo straniero spesso venduto come nazionale, con l’avvio di una raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea. “Sono preoccupanti gli arrivi di cosce di maiale dal Nord Europa già pronte – sottolinea Coldiretti in una nota – per essere lavorate e magari diventare prosciutti venduti sul mercato con nomi del tipo ‘nostrano’ o ‘di fattoria’. Ma c’è anche l’uva indiana diretta a Novara che entra nel nostro Paese in confezioni che non rispettano le normative e che dovranno dunque essere sostituite, con il dubbio che possa essere cambiata. Emblematico pure il caso dei preparati industriali a base di uova in arrivo dalla Polonia – continua Coldiretti – considerato che l’Italia è pienamente autosufficiente per il suo fabbisogno nazionale. E non mancano cagliate danesi per fare il formaggio con destinazione Parma”.


Ma tra i prodotti scoperti nel corso dei controlli ci sono anche 25mila chili di latte austriaco diretti a Brescia, 23mila chili di pere dal Belgio dirette a Taranto, cipolle dell’est Europa spedite a Parma, formaggi con nome italiano fatti nel Nord Europa, tulipani olandesi in viaggio per Verona, 21mila di chili di patate “nordiche” spedite a Crotone, prodotti da forno, carne di maiale e molto altro. Gli agricoltori della Coldiretti resteranno alla frontiera anche domani, martedì 9 aprile, per continuare dalle 9 con la verifica dei carichi di tir e autobotti in arrivo. “Ci dicevano che oggi al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari come li avevamo trovati negli anni passati – ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario. Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Questo non è più accettabile e vale per tutti i prodotti. Vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: per questo – conclude Prandini – serve l’obbligo di origine a livello europeo. Poi siano i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare”.

Appalti, Urso apre a proposta Francia su preferenza produzioni Ue

Appalti, Urso apre a proposta Francia su preferenza produzioni UeRoma, 8 apr. (askanews) – L’Italia apre alla proposta della Francia di creare un meccanismo di “preferenza” a favore delle produzioni europee nelle gare di appalti. Posto che l’obiettivo deve essere quello di “fare dell’Europa un polo di tecnologie e di sviluppo industriale competitivo”, questo “può essere fatto anche attraverso misure preferenziali per quanto riguarda gli appalti pubblici in Europa”, ha affermato il ministro di Industria e Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa al termine della terza trilaterale, stavolta a Parigi, con i suoi omologhi di Francia, Bruno Le Maire, e Germania, Robert Habeck.


“Credo che il concetto sia esprimibile nel dire che noi siamo favorevoli a un commercio libero ed equo, cioè che rispetta le stesse condizioni. E quindi le stesse condizioni sociali e ambientali, per esempio – ha spiegato – in modo tale credo che si possa poi competere appunto in piena equità”. “E noi siamo favorevoli ad ogni soluzione che ci consenta di sviluppare una autonomia strategica europea su quei settori che sono fondamentali per lo sviluppo del nostro continente”, ha proseguito Urso. “Quindi ciò potrà essere fatto attraverso criteri di qualità, come abbiamo fatto in Italia recentemente per incentivare l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. Può essere fatto anche attraverso misure di contrasto al dumping, le sovvenzioni pubbliche. E “può essere fatto anche attraverso misure preferenziali per quanto riguarda gli appalti pubblici in Europa”.


“Noi siamo neutrali rispetto agli strumenti che vengono utilizzati, purché si abbia una visione chiara – ha concluso Urso – che è quella di fare dell’Europa un polo di tecnologie e di sviluppo industriale competitivo, come serve per sostenere i nostri standard sociali e ambientali”.

Rai1, Chiara Francini alla guida dell’one-woman-show “Forte e Chiara”

Rai1, Chiara Francini alla guida dell’one-woman-show “Forte e Chiara”Roma, 8 apr. (askanews) – “Forte e Chiara” è il titolo del One Woman Show che vede debuttare nella prima serata di Rai 1 la poliedrica e irresistibile Chiara Francini, attrice cinematografica e teatrale, conduttrice e scrittrice tra le più amate e apprezzate del panorama nazionale. Dopo la sua incisiva partecipazione alla 73ª edizione del Festival di Sanremo, Chiara torna in televisione con uno show il cui titolo prende ispirazione dall’omonimo romanzo best seller, e dallo spettacolo che sta portando in tournée e con cui riempie i teatri di tutta Italia.


In “Forte e Chiara” la Francini racconterà la sua storia, quella di una ragazza di paese arrivata in prima serata su Rai 1. E nel farlo parlerà di tutte e tutti. Perché quella di Chiara è una vita straordinaria nella sua normalità, una vita nella quale è facile ritrovarsi. Si andrà dal primo bacio all’ultimo dispiacere, dai pomeriggi di un’adolescenza piena di speranze a quella sensazione di sentirsi sbagliati. Ci saranno i sogni e le speranze di ragazza, ma anche la consapevolezza e l’energia di una donna che ha voglia di felicità. Uno spettacolo in cui “Nessuno si senta escluso”, come canta Francesco De Gregori. E in questo viaggio tra canzoni, sorrisi, pensieri, risate e racconti, Chiara sarà accompagnata dal suo gatto Rollone, dalla mamma, dalle sue amiche e da grandi ospiti con cui darà vita a momenti unici, divertenti, emozionanti, sorprendenti, ma soprattutto autentici. Perché “Forte e Chiara” è uno show in cui essere veri è cuore e missione. Perché essere veri è molto meglio che essere perfetti. E poi a “Forte e Chiara” può succedere davvero di tutto. Perché è in diretta. E perché Chiara non ha molti filtri…Se non quelli che le nascondono le occhiaie.


Ma ogni donna, si sa, in fondo ha i suoi segreti. “Forte e Chiara” è una produzione Rai Direzione Intrattenimento Prime Time, in collaborazione con Ballandi. La regia è di Duccio Forzano. E’ un programma di Chiara Francini scritto con Dimitri Cocciuti, Francesco Maddaloni, Matteo Catalano, Carlotta Ercolino, Alberto Di Risio, Duccio Forzano, Francesco Valitutti e con Luigi Miliucci, Tommaso Martinelli e Sacha Lunatici.

Il Vaticano: aborto e maternità surrogata ledono la dignità umana

Il Vaticano: aborto e maternità surrogata ledono la dignità umanaCittà del Vaticano, 8 apr. (askanews) – Aborto e maternità surrogata ledono la dignità dell’uomo e della persona. A ribadirlo la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “‘Dignitas infinita circa la dignità umana”, che raccoglie i pronunciamenti recenti sull’argomento dei vari pontefici e del magistero della Chiesa cattolica, reso noto e presentato oggi dal Vaticano. La Dichiarazione, a firma del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede, il card. Víctor Manuel Fernßndez e del Segretario per la Sezione Dottrinale, mons. Armando Matteo e sottoposto all’approvazione di Papa Francesco, afferma che “la Chiesa non cessa di ricordare che ‘la dignità di ogni essere umano ha un carattere intrinseco e vale dal momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale. Proprio l’affermazione di una tale dignità è il presupposto irrinunciabile per la tutela di un’esistenza personale e sociale, e anche la condizione necessaria perché la fraternità e l’amicizia sociale possano realizzarsi tra tutti i popoli della terra’. Sulla base di questo valore intangibile della vita umana, il magistero ecclesiale si è sempre pronunciato contro l’aborto”.


“Ma oggi, nella coscienza di molti, la percezione della sua gravità è andata progressivamente oscurandosi. L’accettazione dell’aborto nella mentalità, nel costume e nella stessa legge è segno eloquente di una pericolosissima crisi del senso morale, che diventa sempre più incapace di distinguere tra il bene e il male, persino quando è in gioco il diritto fondamentale alla vita. Di fronte a una così grave situazione, – si legge nel pronunciamento Vaticano – occorre più che mai il coraggio di guardare in faccia alla verità e di chiamare le cose con il loro nome, senza cedere a compromessi di comodo o alla tentazione di autoinganno”. Si dovrà, pertanto, affermare, afferma ancora il documento, “con ogni forza e chiarezza, anche nel nostro tempo, che questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, – si sottolinea – non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno”. Ed è su questi presupposti che “la Chiesa, altresì, prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto”, afferma ancora la Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede. “La pratica della maternità surrogata viola, innanzitutto, la dignità del bambino. – si afferma ancora – Ogni bambino, infatti, dal momento del concepimento, della nascita e poi nella crescita come ragazzo o ragazza, diventando adulto, possiede infatti una dignità intangibile che si esprime chiaramente, benché in modo singolare e differenziato, in ogni fase della sua vita”. La pratica della maternità surrogata viola, nel medesimo tempo, la dignità della donna stessa che ad essa è costretta o decide liberamente di assoggettarvisi. Con tale pratica, la donna si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri. Questo contrasta in ogni modo con la dignità fondamentale di ogni essere umano e il suo diritto di venire sempre riconosciuto per se stesso e mai come strumento per altro”, si conclude.

Rolando Ravello regista de “Il Clandestino” e attore in Rumours

Rolando Ravello regista de “Il Clandestino” e attore in RumoursRoma, 8 apr. (askanews) – Andrà in onda in prima visione su Rai 1 da questa sera per sei serate, la nuova serie di Rai Fiction Il Clandestino per la regia di Rolando Ravello che quest’anno, oltre a dirigere la serie crime comedy con protagonista Edoardo Leo, tornerà al cinema come interprete della commedia corale Rumours. È infatti uno dei sette protagonisti del film diretto dal regista canadese Guy Maddin, al fianco delle attrici premio Oscar Cate Blanchett e Alicia Vikander, di Roy Dupuis (vincitore del prestigioso premio canadese Genie), Charles Dance (Game of Thrones), Denis Ménochet (Inglourious Basterds), Nikki Amuka-Bird (Knock at the Cabin), Takehiro Hira (Gran Turismo) e il vincitore del Premio del Cinema Europeo Zlatko Buric (Triangle of Sadness).


“Nella serie Il Clandestino torno a parlare, ancora una volta, di coloro che, a torto, vengono considerati gli ultimi in questo mondo e che invece sono gli unici che mi sembra conservino l’elemento radicale e fondante di ciò che l’uomo ha di buono: l’empatia – commenta Rolando Ravello – questo è il vero tema in cui il nostro Luca Travaglia, interpretato da Edoardo Leo, si muove da clandestino. Dopo aver perso tutto, anche l’amore in cui credeva, riscopre quello per la vita e per il prossimo, grazie a una fetta di umanità che non aveva mai frequentato. E dunque? La ricetta è toccare il fondo per riscoprirsi umano grazie a chi fa più fatica di noi per campare? Non ne ho idea, sinceramente. Certo è che c’è un solo modo per uscire dalla solitudine e ritrovare se stessi e le proprie emozioni: scivolare in quelle degli altri. Forse chi soffre per motivi seri si fa distrarre più difficilmente da questa nevrotica attenzione per il nulla. Il nostro protagonista è un personaggio stracontemporaneo ma anche la memoria di chi lo ha preceduto in altre storie di rinascita”. Nel film internazionale che l’ha visto impegnato davanti alla macchina da presa, invece, Rolando Ravello recita nei panni di uno dei capi delle democrazie liberali più ricche del mondo che si riuniscono durante il summit annuale del G7. Dopo essersi persi nei boschi, i sette leader affrontano crescenti pericoli nel tentativo di redigere una dichiarazione provvisoria su una crisi globale. Il film è stato scritto e diretto da Guy Maddin (My Winnipeg), Evan Johnson e Galen Johnson, riuniti dopo la collaborazione più di recente di The Green Fog. Lo scorso gennaio la Bleecker Street, una delle più importanti case cinematografiche indipendenti della distribuzione americana, ha annunciato l’uscita di Rumours nei cinema nel 2024.

Pd, Bonaccini (Pd):sono d’accordo con Schlein, correnti non decidono liste

Pd, Bonaccini (Pd):sono d’accordo con Schlein, correnti non decidono listeBologna, 8 apr. (askanews) – “Non posso non essere d’accordo con Elly Schlein quando dice che non devono essere le correnti a decidere” sulla composizione delle liste alle prossime elezioni europee. “L’importante è che decidiamo insieme, proprio per la pluralità di cui il Partito democratico ha bisogno”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, a margine dell’assemblea regionale di Confcooperative a Bologna.


“Quando Elly dice che non devono essere le correnti a decidere – ha spiegato Bonaccini -, io non solo non posso non essere d’accordo”, visto che “la mia campagna congressuale è stata l’insegna del ‘basta con le correnti che determinano le carriere’”. Tant’è che “io non mi sono mai permesso di dire che aree culturali, con sensibilità anche diverse non debbano albergare in un grande partito, altrimenti non potrebbe essere grande. Noi abbiamo unito culture riformiste e progressiste facendo nascere il Pd, però bisogna che quegli spazi di sensibilità differenti, culturali, di estrazione politica, non diventino dei luoghi in cui sia più importante garantire a qualcuno l’elezione piuttosto che favorire il contributo di idee non di nomi e cognomi”. Quindi “da questo punto di vista io sono assolutamente favorevole al fatto che non siano gruppi di persone a determinare chi si debba candidare – ha aggiunto il governatore -. Dall’altra l’importante è che decidiamo in ogni caso insieme proprio per la pluralità di cui il Partito Democratico ha bisogno. Io peraltro cosa devo dire di più? Appena ho perso le primarie” per la segreteria del partito “mi sono messo un minuto dopo a disposizione per dare una mano perché ormai il Pd è uno e non tanti e soprattutto siamo tutti sulla stessa barca”. Quindi “cerchiamo liste con candidature femminili e maschili che siano le più forti possibili perché noi bisogna che a queste europee il Partito democratico abbia un buon risultato non un cattivo risultato” ha concluso Bonaccini.