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”Love is a Typo” di Robert Janitz alla Design Week di Milano

”Love is a Typo” di Robert Janitz alla Design Week di MilanoRoma, 3 apr. (askanews) – Love is a Typo è la narrazione artistica di Delvis Unlimited, in scena alla Design Week 2024, dal 15 al 21 aprile a Milano: un’esperienza immersiva tributo all’artista Robert Janitz i cui dipinti astratti hanno conquistato realtà museali di tutto il Mondo.


Delvis Unlimited sostiene così il tema Materia Natura proposto da Fuorisalone, promuovendo la cultura della progettazione consapevole e sostenibile. La ricerca di armonia, stabilità e proporzionalità di forze ed elementi si compensano reciprocamente e conducono all’unicità estetica. È l’intuizione con la quale si esprime il nuovo spazio milanese di Delvis Unlimited, nel cuore del Brera Design District, nel quale si sperimentano tendenze di design in combinata con arte. Matteo Cibic – direttore creativo del brand – affida la narrativa visiva della Design Week 2024 all’artista Robert Janitz di König Galerie. conosciuto per i suoi grandi dipinti astratti su fondo monocromatico. “Arte e design mettono in discussione la zona di comfort di ognuno di noi. Ecco perché entrambi convivono nel limbo di Lois a Typo. Il design mi affascina”, dichiara Robert Janitz che ha realizzato come designer alcune panchine da pascolo minimaliste in cemento -. Penso che faccia vivere contemporaneamente nel futuro e nel passato. Mentre l’arte si vive solo nel presente”.


“Delvis ha sempre avuto un legame con l’arte, facendo della sua anima progetti unici e materiali non convenzionali, per questo è stata naturale la collaborazione con Robert Janitz le cui pennellate materiche sono state trasferite con meticolosa cura intessuti jacquard negli iconici imbottiti disegnati da Andrea Steidl e la profondità dei suoi colori saturi in un installazione immersiva”, aggiunge Matteo Cibic, Direttore Creativo di DelvisUnlimited.

Confindustria: Garrone si ritira, Orsini verso la presidenza

Confindustria: Garrone si ritira, Orsini verso la presidenzaRoma, 3 apr. (askanews) – Colpo di scena alla vigilia della designazione del nuovo presidente di Confindustria. L’industriale ligure Edoardo Garrone, presidente di Erg e del Sole 24 Ore, si è ritirato dalla gara per il “bene dell’associazione”, come ha spiegato in una lunga lettera ai colleghi. Strada spianata, dunque, per l’emiliano Emanuele Orsini, amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti e attuale vicepresidente nella squadra di Carlo Bonomi. Domani i 185 componenti del consiglio generale di Confindustria, a scrutinio segreto, designeranno il loro presidente per il quadriennio 2024-2028 ed Orsini resta l’unico candidato in gara.


Per la poltrona di leader degli industriali si erano fatti avanti anche Alberto Marenghi e Antonio Gozzi. Il primo si è ritirato dalla competizione consapevole di non aver raggiunto i consensi necessari. Il secondo, invece, escluso dai saggi per lo stesso motivo ha dato battaglia fino all’ultimo per chiedere di essere riammesso al voto. Ma la sua protesta, a suon di ricorsi al collegio dei probiviri, non è bastata a farlo riammettere. Archiviate le intenzioni battagliere, Gozzi, stando ai rumors, avrebbe puntato sull’alleanza con Orsini offrendogli in cambio il sostegno dei suoi fedelissimi. Quella che si prospettava, dunque, era una sfida all’ultimo voto tra Garrone e Orsini. Ma il passo indietro di Garrone ha rimescolato le carte in tavola. Nella missiva ai colleghi, il presidente di Erg ha illustrato le ragioni della sua scelta: “E’ evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di ‘impegni o scambi’ eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria”. Con il suo ritiro Garrone ha voluto consentire a Orsini di “trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità”. Secondo l’industriale ligure per “avere una Confindustria forte, occorre innanzitutto mettere un candidato nelle condizioni di potersi scegliere la propria squadra e la propria struttura liberamente, senza alcun condizionamento e negoziazione che lo renderebbe debole e ne sancirebbe il fallimento sin dall’inizio”.


Con la giornata di domani Confindustria archivia una campagna elettorale che resterà nella sua storia come la più divisiva mai registrata tra veleni a mezzo stampa, lettere anonime, ripetuti richiami al silenzio per candidati e supporter, polemiche interne e ricorsi ai probiviri. L’iter di nomina del presidente, eccessivamente lungo e farraginoso, sarà uno dei primi nodi da affrontare per il nuovo presidente. Ma non è l’unico. Il successore di Bonomi dovrà fare i conti con un’associazione fortemente divisa e con la necessità di ricomporre le fratture interne. Dopo la designazione di domani, il consiglio generale del 18 aprile sarà chiamato a votare anche il programma e la proposta di squadra di presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente per il quadriennio 2024-2028 e il suo team.

Confindustria: Garrone si ritira, Orsini verso la presidenza

Confindustria: Garrone si ritira, Orsini verso la presidenzaRoma, 3 apr. (askanews) – Colpo di scena alla vigilia della designazione del nuovo presidente di Confindustria. L’industriale ligure Edoardo Garrone, presidente di Erg e del Sole 24 Ore, si è ritirato dalla gara per il “bene dell’associazione”, come ha spiegato in una lunga lettera ai colleghi. Strada spianata, dunque, per l’emiliano Emanuele Orsini, amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti e attuale vicepresidente nella squadra di Carlo Bonomi. Domani i 185 componenti del consiglio generale di Confindustria, a scrutinio segreto, designeranno il loro presidente per il quadriennio 2024-2028 ed Orsini resta l’unico candidato in gara.


Per la poltrona di leader degli industriali si erano fatti avanti anche Alberto Marenghi e Antonio Gozzi. Il primo si è ritirato dalla competizione consapevole di non aver raggiunto i consensi necessari. Il secondo, invece, escluso dai saggi per lo stesso motivo ha dato battaglia fino all’ultimo per chiedere di essere riammesso al voto. Ma la sua protesta, a suon di ricorsi al collegio dei probiviri, non è bastata a farlo riammettere. Archiviate le intenzioni battagliere, Gozzi, stando ai rumors, avrebbe puntato sull’alleanza con Orsini offrendogli in cambio il sostegno dei suoi fedelissimi. Quella che si prospettava, dunque, era una sfida all’ultimo voto tra Garrone e Orsini. Ma il passo indietro di Garrone ha rimescolato le carte in tavola. Nella missiva ai colleghi, il presidente di Erg ha illustrato le ragioni della sua scelta: “E’ evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di ‘impegni o scambi’ eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria”. Con il suo ritiro Garrone ha voluto consentire a Orsini di “trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità”. Secondo l’industriale ligure per “avere una Confindustria forte, occorre innanzitutto mettere un candidato nelle condizioni di potersi scegliere la propria squadra e la propria struttura liberamente, senza alcun condizionamento e negoziazione che lo renderebbe debole e ne sancirebbe il fallimento sin dall’inizio”.


Con la giornata di domani Confindustria archivia una campagna elettorale che resterà nella sua storia come la più divisiva mai registrata tra veleni a mezzo stampa, lettere anonime, ripetuti richiami al silenzio per candidati e supporter, polemiche interne e ricorsi ai probiviri. L’iter di nomina del presidente, eccessivamente lungo e farraginoso, sarà uno dei primi nodi da affrontare per il nuovo presidente. Ma non è l’unico. Il successore di Bonomi dovrà fare i conti con un’associazione fortemente divisa e con la necessità di ricomporre le fratture interne. Dopo la designazione di domani, il consiglio generale del 18 aprile sarà chiamato a votare anche il programma e la proposta di squadra di presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente per il quadriennio 2024-2028 e il suo team.

Tennis, Sonego ai quarti di finale in Marocco

Tennis, Sonego ai quarti di finale in MaroccoRoma, 3 apr. (askanews) – Inizia bene la campagna tricolore al “Grand Prix Hassan II” (ATP 250 – montepremi 579.320 euro) che si sta disputando sui campi in terra rossa di Marrakech, in Marocco.


Con più fatica del previsto, Lorenzo Sonego ha infatti staccato il pass per i quarti di finale. Il 28enne torinese, n.61 del ranking e quarto favorito del seeding, ha debuttato direttamente al secondo turno – come tutte le prime quattro teste di serie – superando in rimonta per 16 63 64, in due ore e 19 minuti, l’indiano Sumit Nagal, n.95 ATP. Il piemontese attende ora il vincente del match tra Matteo Berrettini, n.135 ATP, in tabellone con il ranking protetto, e lo spagnolo Jaume Munar, n.73 ATP, mai affrontato in carriera.


Il 27enne romano – rientrato nel tour tre settimane fa a Phoenix dopo quasi sette mesi di stop – a Marrakech ha esordito eliminando in due set il neo kazako Shevchenko, n.56 del ranking e 6 del seeding.

Casa, Idealista: Napoli prezzi +11,5% in un anno, Posillipo al top

Casa, Idealista: Napoli prezzi +11,5% in un anno, Posillipo al topMilano, 3 apr. (askanews) – Il mercato immobiliare a Napoli mostra un forte aumento, con i prezzi delle case usate che salgono del 2,6% nel primo trimestre, portando la media a 2.823 euro al metro quadrato. Questo incremento corrisponde a un aumento dell’11,5% rispetto all’anno precedente, evidenziando la vivacità del settore residenziale nella città partenopea.


L’andamento dei prezzi varia considerevolmente tra le 10 zone monitorate da idealista: mentre 5 hanno registrato un aumento, altre 4 hanno visto una diminuzione. Tra le zone con aumenti più significativi nel trimestre, troviamo Pianura-Soccavo-Camaldoli (2,5%), Centro Storico (1,5%) e Poggioreale-Vicaria (1,3%). Anche Capodimonte-Materdei-San Carlo all’Arena e Ponticelli-San Giovanni a Teduccio hanno mostrato un incremento dello 0,2%. Al contrario, i distretti di Secondigliano-Capodichino e Chiaiano-Zona Ospedaliera-Scampia hanno registrato diminuzioni rispettivamente del -4,6% e del -2,8%. Dopo i mesi invernali anche i quartieri di Vomero-Arenella (-0,8%) e Posillipo-Chiaia-San Ferdinando (-0,3%) segnano una battuta di arresto. Sempre Posillipo-Chiaia-San Ferdinando si conferma come il quartiere più costoso della città, con un prezzo medio di 4.705 euro. Seguono i distretti di Vomero-Arenella (4.048 euro al metro quadro), Fuorigrotta-Bagnoli (2.730) e Centro Storico (2.509). Gli altri sei quartieri analizzati da idealista hanno prezzi compresi tra i 2.324 euro al metro quadrato di Capodimonte-Materdei-San Carlo all’Arena e i 1.379 euro al metro quadrato di Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, la zona più economica per l’acquisto di una casa ai piedi del Vesuvio.


“Il mercato immobiliare a Napoli sta raggiungendo livelli record, trainato dalla crescente domanda di case e dalla carenza di immobili disponibili”, ha detto Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di Idealista. “L’accentramento verso il centro urbano, soprattutto nei quartieri più ricercati, sta diventando sempre più evidente. È importante essere consapevoli delle dinamiche del mercato e delle aspettative dei proprietari per navigare in questo ambiente immobiliare in rapida evoluzione”. L’hinterland partenopeo ha registrato un aumento del prezzo medio delle abitazioni del 2,1%, portandolo a 2.224 euro al metro quadro. Tra i comuni dell’hinterland napoletano, 28 su 45 hanno visto un aumento dei prezzi nel trimestre, con Cimitile (10,5%) e Acerra (9,8%) in evidenza per i rialzi più significativi, mentre Frattaminore (-9,9%) e Arzano (-5,8%) segnano i cali maggiori mentre, Cicciano è l’unico centro della provincia di Napoli a non aver subito variazioni di prezzo.


Capri si conferma il comune più costoso della provincia di Napoli, con un prezzo medio di 9.543 euro al metro quadrato, seguito da Anacapri (7.027 euro al metro quadro), Massa Lubrense (4.173), Ischia (3.695) e Vico Equense (3.419). Dalla parte opposta della classifica dei valori immobiliari nella provincia di Napoli, Roccarainola (899) e Cicciano (962) entrambi con prezzi inferiori a mille euro al metro quadro, sono i comuni più convenienti per l’acquisto di un immobile.

Silvio Camboni firma il Manifesto X Edizione di Arf! Festival

Silvio Camboni firma il Manifesto X Edizione di Arf! FestivalRoma, 3 apr. (askanews) – Silvio Camboni firma il manifesto della decima edizione di ARF! Festival del Fumetto, che celebra il suo talento attraverso una specialissima mostra che lo racconta autorialmente a tutto tondo, sottolineandone il respiro internazionale: dalle sue storie per il Topolino settimanale – che lo hanno visto disegnare anche su testate di culto come Mickey Mouse Mistery Magazine e X-Mickey – ai due splendidi volumi Mickey e l’Oceano Perduto e Mickey e la Terra degli Antichi di quella incredibile collana francese Disney/Glénat su cui ARF! aveva già puntato i propri riflettori con l’esposizione Mickey by Glénat del 2018.


In questo excursus dal titolo Xtraordinaire!, tra layout, matite digitali e tavole definitive che esplodono in tutto il loro colore, si passerà dalle avventure de Il Viaggio Straordinario (di cui Panini Comics ha già tradotto e pubblicato i primi 9 capitoli) alle tavole ancora inedite in Italia di Prima Spatia, la nuova saga fantascientifica che lo vede ancora una volta “trasformare” in spettacolari disegni i testi di Denis-Pierre Filippi, lo sceneggiatore che – non a caso, come nella maggior parte del percorso artistico d’Oltralpe di Camboni – è la penna di altre opere in mostra tratte da Gargouilles e da Les mondes cachés. “Nel rinnovare la suggestione della favola di Cappuccetto Rosso (fil rouge di tanti manifesti delle prime 9 edizioni del Festival – n.d.r.) che cavalca una sorta di Pterodattilo (citazione esplicita all’Arzach di Moebius – n.d.r.),ella vola sopra sopra una Roma post-atomica dove la vegetazione si sta riprendendo tutti i suoi diritti: il Ponte dell’Industria è invaso da liane e rampicanti, così come il Gazometro, che sembra avere addirittura radici, quasi si fosse trasformato in albero metallico anch’esso. Si riconoscono i pini parasole romani; il Tevere è incorporeo, riflette il cielo senza esitazioni, e sembra non esistere più, un vuoto più che un pieno”, spiega Silvio Camboni.


La decima edizione di “ARF! – Festival di Storie, Segni & Disegni” si terrà a Roma dal 24 al 26 maggio 2024 negli spazi del Mattatoio La Pelanda e della Città dell’Altra Economia.

Romics, dal 4 al 7 aprile il festival del Fumetto alla Fiera di Roma

Romics, dal 4 al 7 aprile il festival del Fumetto alla Fiera di RomaRoma, 3 apr. (askanews) – Va in scena a Roma, dal 4 al 7 aprile, Romics, alla Fiera di Roma, manifestazione fieristica internazionale, dove l’immaginario di giovani e meno giovani si sprigiona in un mix di generi e interessi attraverso molteplici percorsi di partecipazione e occasioni di confronto. Entertainment e approfondimento specialistico sono la cifra di una kermesse rivolta ad un pubblico di appassionati, professionisti e operatori del settore.


A firmare il manifesto ufficiale della XXXII edizione di Romics, Simone Bianchi, Romics d’Oro dell’edizione, con un magnifico tributo a Batman in occasione dell’85° anniversario, dove il cavaliere oscuro domina il cielo con una presenza maestosa, evocando un’atmosfera di mistero e forza che ha catturato l’ammirazione di generazioni di appassionati. Come di consueto, sono numerose le collaborazioni istituzionali attivate da Romics: col Ministero della Cultura e con il Centro per il libro e la lettura in tema di promozione del libro e della lettura attraverso l’assegnazione del Premio Nuovi Talenti conferito nell’ambito del Premio Romics del Fumetto 2024; la Regione Lazio e Camera di Commercio di Roma, con l’obiettivo di valorizzare le imprese culturali creative del Lazio e le misure a supporto della loro crescita attraverso la partecipazione di una collettiva di aziende del territorio. Lazio Innova presenterà al pubblico alcuni giochi in versione beta che sono stati sviluppati durante il programma Zagarolo Game House nello Spazio Attivo LOIC di Zagarolo, l’hub dell’innovazione della Regione Lazio che si rivolge ai settori game, cultura e turismo.


Nello stand regionale, inoltre, sarà presente un desk informativo sulle attività e i progetti realizzati nel FabLab Lazio e nella rete Spazi Attivi. A disposizione dei visitatori anche delle postazioni attrezzate con tavolette grafiche per realizzare disegni e fumetti in digitale. L’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale conferma la presenza con un proprio spazio all’interno della manifestazione per presentare la rete delle quaranta biblioteche dislocate nei quindici municipi della Capitale, i servizi per la promozione e l’accesso alla lettura con l’offerta del proprio catalogo, dedicato anche al fumetto, e le numerose iniziative culturali che caratterizzano il sistema bibliotecario romano. Lo spazio di Biblioteche di Roma Capitale sarà animato da laboratori e workshop con autori e case editrici. La collaborazione tra Biblioteche di Roma Capitale e Romics ha avviato un fondo per la costituzione di una nuova Biblioteca di Fumetti e Graphic Novel da mettere a disposizione degli utenti. Inoltre, gli iscritti ai Circoli di Lettura delle Biblioteche di Roma decreteranno il Premio Giovani Lettori – Premio del Pubblico Graphic Novel che sarà conferito all’interno del Premio Romics del Fumetto 2024.


“Tante le sorprese per la trentaduesima edizione di Romics, – racconta Sabrina Perucca, Direttrice Artistica di Romics – un programma ampio e diversificato, capace di raccontare le innovazioni e i nuovi trend e allo stesso tempo di riservare centralità per i grandi Maestri, i personaggi e gli universi narrativi che ci accompagnano, direi nella nostra quotidianità, da diverse generazioni. Partiamo allora con i festeggiamenti per gli 85 anni di Batman, personaggio amatissimo e sorprendente nella sua capacità di rinnovarsi pur restando sempre fedele a se stesso. Ad accogliere il pubblico di Romics il meraviglioso manifesto realizzato da Simone Bianchi dedicato al cavaliere oscuro. Cinque straordinarie personalità artistiche nel fumetto, cinema e musica, premiate con l’assegnazione del Romics d’Oro: la geniale fumettista Vanna Vinci; il musicista e compositore Riccardo Zara; Dan Panosian, disegnatore americano di successi internazionali; Dylan Cole, Concept Art Director del grande cinema; Simone Bianchi, disegnatore per Marvel e DC Comics. Una edizione che celebra inoltre importanti compleanni come quello dei 75 anni del settimanale Topolino e delle Serie TV Happy Days e Heidi e che rende omaggio allo scomparso editore Francesco Coniglio con una mostra originale. In collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e la Scuola Romana dei Fumetti, arrivano i Corpi a Regola D’Arte degli atleti paralimpici con una mostra e un evento di live painting. Un omaggio immancabile infine per Akira Toriyama, il grande mangaka scomparso recentemente. Centrale come sempre il grande fumetto d’autore con centinaia di iniziative e con il Premio Romics del Fumetto, in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura – MIC e l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale”. Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXXII edizione del Festival Simone Bianchi, Vanna Vinci, Riccardo Zara, Dan Panosian e Dylan Cole.


Simone Bianchi, noto per aver interpretato numerosi supereroi iconici come Superman, Batman e Spider-Man. Le sue opere originali sono state acquistate anche da George Lucas per la sua collezione personale, e nel 2018 è stato il primo europeo incaricato per il progetto “Marvel Masterpieces”. Oltre al suo lavoro nei fumetti, Bianchi ha anche collaborato con il mondo della musica, creando manifesti per concerti di artisti come TOOL e Smashing Pumpkins. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile. Vanna Vinci, ha iniziato la sua carriera nel fumetto negli anni ’80. Dopo aver creato storie a tematica quotidiana e intimista, ha inaugurato una serie di biografie a fumetti analizzando la figura e la questione femminile. Sta lavorando a una miniserie dal titolo Viaggio notturno, per la Sergio Bonelli Editore. Ha vinto numerosi premi e i suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. Il suo personaggio più ribelle rimane la Bambina Filosofica. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile. Riccardo Zara, cantante e bandleader del gruppo musicale I Cavalieri del Re, specializzato in sigle televisive di cartoni animati. Ha inciso la sua prima sigla televisiva nel 1977: Rin TinTin, sigla del telefilm omonimo. Tra i suoi principali successi figurano la sigla musicale Woobinda, dell’omonima serie televisiva nonché tutte le sigle e canzoni realizzate con il gruppo da lui fondato I Cavalieri del Re, tra le quali L’uomo tigre e Lady Oscar. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma domenica 7 aprile. Dan Panosian, esordisce nel mondo del fumetto per Marvel Comics e ha collaborato con DC Comics, Dark Horse, Boom! Studios, Dynamite Entertainment e Extreme Studios per il quale ha disegnato serie che hanno venduto milioni di copie. I suoi lavori sono apparsi anche in videogiochi, film, pubblicità e serie TV. Per la casa editrice saldaPress ha firmato Slots, An unkindness of ravens e la serie Alice con i volumi Alice per sempre e Alice mai più. La presenza dell’autore è resa possibile grazie alla collaborazione con saldaPress. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma domenica 7 aprile. Dylan Cole, è stato nominato all’Academy Award come co-production design di Avatar: La via dell’acqua, supervisionando il design dell’intero franchise Avatar, in particolare per la luna di Pandora, compresi ambienti, creature, personaggi e culture. Ha contribuito ad oltre 60 film come Senior Matte Painter in Return of the King, Concept Art Director per Avatar e Production Designer in Maleficent. La passione per il disegno di astronavi e mondi alieni, lo ha portato a creare il suo primo libro per bambini, The Otherworldly Adventures of Tyler Washburn. L’incontro celebrativo con l’assegnazione del Romics d’Oro è in programma sabato 6 aprile.

Calcio, Rubiales arrestato in Spagna, indagato per corruzione e riciclaggio

Calcio, Rubiales arrestato in Spagna, indagato per corruzione e riciclaggioRoma, 3 apr. (askanews) – L’ex presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, è stato arrestato dalla Guardia Civil che lo ha prelevato – come riporta Tve – all’arrivo all’aeroporto di Madrid-Barajas, dove è atterrato al rientro dalla Repubblica Dominicana. Nel Paese centroamericano Rubiales ha trascorso le ultime settimane, prima di anticipare a oggi il rientro a Madrid, per presentarsi davanti alla giudice istruttore dell’inchiesta sui presunti appalti irregolari della Federcalcio spagnola negli ultimi cinque anni.


Al centro delle indagini una inchiesta sui contratti chiusi dalla Federcalcio negli ultimi 5 anni, durante la sua presidenza, che lo vede indagato per presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali. Tra questi anche il trasferimento della Supercoppa spagnola in Arabia Saudita per la quale si parla di mazzette e riciclaggio di denaro nell’ambito dell’organizzazione del nuovo format a 4 squadre. L’inchiesta ha messo nel mirino anche l’ex calciatore del Barcellona Gerard Piqué.Un contratto da 1,3 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell’Hotel della Città del Calcio a Las Rozas (Madrid), sede del ritiro della nazionale, sarebbe stato firmato fra il capo dell’impresa che si aggiudicò le opere, Angel Gonzalez Segura, e un architetto indagato


Rubiales è stato trasferito negli uffici della Guardia Civil dell’aeroporto, dopo di che è stato detenuto per un interrogatorio. Gli agenti hanno 72 ore di tempo per decidere se rilasciarlo o chiedere la conferma della detenzione a un giudice. Rubiales è stato costretto a dimettersi dalla presidenza della federcalcio spagnola dopo le polemiche relative al bacio senza consenso dato alla calciatrice Jennifer Hermoso durante la premiazione della finale dei Mondiali di calcio femminile. Per quella vicenda è ancora sotto indagine penale in Spagna. È stato inoltre bandito per tre anni dalle attività della Fifa. 

Audible presenta Sigonella 85: la sfida tra Craxi e Reagan

Audible presenta Sigonella 85: la sfida tra Craxi e ReaganMilano, 3 apr. (askanews) – “Parliamo di un’epoca molto particolare, quella del pentapartito, in cui Partito Socialista Italiano e Democrazia Cristiana si trovarono a governare insieme. Da un lato, Sigonella ha rafforzato la figura del primo ministro Bettino Craxi, che non ha ceduto alle richieste americane in ragione della sua inclinazione alla mediazione con i Paesi arabi. D’altro canto, però, la crisi di Sigonella ha dimostrato che, pur seguendo una linea propria, il governo italiano non poteva prescindere dall’influenza della Casa Bianca. In altre parole, Sigonella non ha fatto altro che mostrare la volontà dell’Italia di affrancarsi da un alleato storico, gli Stati Uniti, pur rimanendo nella sua orbita per questioni di convenienza geopolitica”. Così Simone Guida, la persona che gestisce il canale YouTube Nova Lectio, ci introduce nel podcast “Sigonella 85”, podcast scritto da Matteo Liuzzi, distribuito come esclusiva da Audible e narrato proprio da Nova Lectio. Un viaggio dentro uno degli episodi più clamorosi della politica estera italiana del Dopoguerra.


Ricostruiamo i fatti: giovedì 10 ottobre 1985 un Boeing di linea egiziano viene costretto ad atterrare all’aeroporto di Sigonella, in provincia di Catania, da alcuni aerei militari americani. Non appena l’aereo tocca terra, in sua difesa arrivano gli uomini della VAM, la Vigilanza Militare. I militari americani vogliono arrestare a tutti i costi l’equipaggio dell’aereo e circondano i militari italiani. In loro difesa arrivano i Carabinieri che a loro volta circondano gli americani. È l’inizio della più grave crisi nei rapporti tra Italia e USA dai tempi della guerra. È uno scontro che potrebbe rimettere in discussione tutti gli equilibri atlantici. Da qui si torna indietro a dove tutto questo è iniziato: sulla nave Achille Lauro, presa in ostaggio da dei terroristi palestinesi sulla quale è stato ucciso un passeggero americano di origine ebraica. Motivo per cui gli Stati Uniti vogliono arrestare i terroristi imbarcati sul Boeing e processarli su suolo americano. Ma il delitto è stato commesso su una nave italiana e il processo deve svolgersi in Italia. Insomma, una storia che ha le caratteristiche per essere “il più grande thriller politico del XX secolo”. Per l’Italia della Prima repubblica Stati Uniti e Paesi arabi erano entrambi amici. A Sigonella questa condizione viene meno, e forse l’episodio segna una frattura destinata a non rimarginarsi mai più. “Se da una parte – ha aggiunto Nova Lectio – è vero che, da quel momento in poi, l’Italia si mostrò sempre più distante dalla causa palestinese e sempre più allineata alla linea americana in Medio Oriente, d’altra parte non bisogna dimenticare che Roma ha sempre considerato – e considera tuttora – il Mediterraneo come un importante tassello della sua politica internazionale. Lo dimostrano i rapporti che sarebbero stati intrattenuti più tardi con Libia, Egitto e Tunisia. Sigonella è un caso molto particolare e non ordinario, che segna sicuramente un precedente da tenere a mente. Tuttavia, non ha fatto sì che l’Italia togliesse immediatamente il suo ‘appoggio mediatore’ nei confronti dei Paesi arabi”.


Il podcast è affascinate e prova a indagare anche quello che non ci hanno raccontato all’epoca. Ma oggi cosa sappiamo in più? “Sulle conversazioni tra forze italiane e statunitensi, tra Craxi e Reagan – ha aggiunto Guida – sappiamo forse anche troppo, tanto da avere diverse versioni delle stesse dichiarazioni. Forse, non conosceremo mai l’esatto svolgimento della vicenda. A non venire citato spesso, a mio avviso, è un fatto che con Sigonella ha avuto a che fare soltanto dopo l’incidente. Parlo del cosiddetto e presunto “atto di riparazione” concesso da Craxi a Reagan, ovvero utilizzare Sigonella, nella primavera del 1986, per bombardare la Libia. Allo stesso tempo, però, Craxi informò Gheddafi prima che i bombardamenti avvenissero. Questa sorta di ‘doppio gioco’ dimostrerebbe come Craxi cercasse ancora di non alienarsi la simpatia dell’uno o dell’altro alleato”. “Per definizione – ha concluso Nova Lectio – un thriller politico non è nient’altro che una storia che riguarda – segretamente – alte cariche dello Stato impegnate nella risoluzione di delicate questioni geopolitiche. In simili contesti, una fallita mediazione potrebbe scatenare indesiderate escalation. La vicenda di Sigonella è stata caratterizzata da un tira e molla tra due capi di governo, Reagan e Craxi, da uno scontro fortunatamente sventato tra forze italiane e statunitensi, e dal coinvolgimento di importanti leader mediorientali come Hosni Mubarak, Yasser Arafat e Hafiz al-Assad, senza dimenticare Abu Abbas, all’epoca a capo del Fronte per la Liberazione della Palestina. Per di più, l’incomprensione tra Stati Uniti e Italia è stata generata da un crimine: l’omicidio di Leon Klinghoffer, passeggero americano della Achille Lauro scoperto morto soltanto una volta portata a termine la mediazione con i terroristi a bordo. Se invece vogliamo limitarci al caso specifico di Sigonella 85, il ritmo e la narrazione assumono contorni davvero coinvolgenti e intensi, da thriller appunto”.


(Leonardo Merlini)

Confindustria, Garrone: ora Orsini libero da condizionamenti su squadra

Confindustria, Garrone: ora Orsini libero da condizionamenti su squadraRoma, 3 apr. (askanews) – “Per avere una Confindustria forte, occorre innanzitutto mettere un candidato nelle condizioni di potersi scegliere la propria squadra e la propria struttura liberamente, senza alcun condizionamento e negoziazione che lo renderebbe debole e ne sancirebbe il fallimento sin dall’inizio”. E’ questo un passaggio della lettera inviata da Edoardo Garrone ai colleghi di Confindustria per spiegare la decisione di ritirarsi dalla corsa per la presidenza.


“Questa condizione a mio avviso, nella coerenza del fine che mi ha mosso sin d’ora, è possibile in un solo modo. É infatti evidente che in Confindustria – scrive Garrone – si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di “impegni o scambi” eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria”. Dunque, “la scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli. Questa è una rinuncia che personalmente mi costa molto, ma che confido possa determinare una svolta comportamentale e sostanziale, rendendomi e rendendoci orgogliosi di averlo fatto e di aver contribuito ad un cambiamento storico doveroso, esprimendo un modo di essere al servizio del sistema e non un sistema al servizio di sé stessi. E’ una scelta di responsabilità che chiedo anche a voi tutti domani con il voto, per dare un segnale forte e di unità a tutti gli stakeholder e all’intero Paese”.


Mlp