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Confindustria, Garrone si è ritirato dalla corsa per la presidenza

Confindustria, Garrone si è ritirato dalla corsa per la presidenzaRoma, 3 apr. (askanews) – L’industriale Edoardo Garrone si ritira dalla corsa per la presidenza di Confindustria. Garrone ritira “per il bene di Confindustria”. Lo apprende Askanews da fonti vicine all’industriale. In una lettera inviata ai colleghi dell’associazione, l’imprenditore ligure scrive: “è evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di ‘impegni o scambi’ eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria.


Dunque, “la scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi – spiega – di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli”.

David Donatello, 19 candidature a “C’è ancora domani” di Cortellesi

David Donatello, 19 candidature a “C’è ancora domani” di CortellesiRoma, 3 apr. (askanews) – Dopo gli incredibili risultati ottenuti al botteghino con il suo “C’è ancora domani”, Paola Cortellesi quest’anno conquista anche il maggior numero di candidature ai David di Donatello, ben 19. Nessun film d’esordio ne aveva mai avuto tante. Il film di Matteo Garrone che è stato in corsa per gli Oscar, “Io capitano”, ne ha ottenute 15, “La chimera” di Alice Rohrwacher 13, “Rapito” di Marco Bellocchio 11, “Il sol dell’Avvenire” di Nanni Moretti 7. Sono proprio questi cinque che si contenderanno quest’anno il David più importante, quello per il miglior film.


La cerimonia di premiazione della 69esima edizione dei David di Donatello si terrà il 3 maggio negli studi di Cinecittà e andrà in diretta su Rai1. La serata, durante la quale verranno assegnati 25 premi, sarà condotta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Cortellesi rientra nella cinquina per il “miglior esordio alla regia”, insieme a Giacome Abruzzese per “Disco boy”, Micaela Ramazzotti per “Felicità”, Michele Riondino per “Palazzina LaF”, Giuseppe Fiorello per “Stranizza d’amuri”. Una delle grandi caratteristiche di quest’anno, infatti, è che ci sono diversi attori che si sono cimentati con la regia. Come “miglior regista” in gara per il David ci sono: Moretti, Garrone, Rohrwacher, Bellocchio e Andrea Di Stefano per “L’ultima notte di amore”.


Per quanto riguarda la cinquina per il David come miglior attrice protagonista, ritroviamo Cortellesi insieme a Isabella Ragonese, Micaela Ramazzotti, Linda Caridi, Barbara Ronchi. Per il miglior attore protagonista sono in lizza Valerio Mastandrea, Antonio Albanese, Pierfrancesco Favino, Michele Riondino, Josh O’Connor. Le candidature sono state annunciate in Rai alla presenza, fra gli altri, di Piera Detassis, presidente e direttrice artistica Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, di Nicola Maccanico – amministratore delegato Cinecittà S.p.A, e Lucia Borgonzoni, sottosegretario del MiC. “La cerimonia deve essere meno autoreferenziale possibile, arrivare a persone che hanno perso l’abitudine di vedere cinema come luogo di socializzazione e magia” ha sottolineato il sottosegretario. Ed è per questo che si darà grande spazio al glamour con coreografie e scenografie di Luca Tomassini, e non mancherà il red carpet, animato da Fabrizio Biggio.

Confindustria, Garrone si ritira dalla corsa per la presidenza

Confindustria, Garrone si ritira dalla corsa per la presidenzaRoma, 3 apr. (askanews) – L’industriale Edoardo Garrone si ritira dalla corsa per la presidenza di Confindustria. Garrone ritira “per il bene di Confindustria”. Lo apprende Askanews da fonti vicine all’industriale.


In una lettera inviata ai colleghi dell’associazione, l’imprenditore ligure scrive: “è evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di ‘impegni o scambi’ eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria. Dunque, “la scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi – spiega – di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli”.

Governo, mozioni sfiducia Salvini-Santanché saranno votate oggi

Governo, mozioni sfiducia Salvini-Santanché saranno votate oggiRoma, 3 apr. (askanews) – Saranno votate nella giornata di oggi le mozioni di sfiducia presentate nei confronti dei ministri Matteo Salvini e Daniela Santanchè. È quanto si apprende da fonti parlamentari di maggioranza.


Alla ripresa dei lavori, l’aula della Camera procederà all’esame della pdl sul riconoscimento dei teatri monumento nazionale. Terminato l’esame del provvedimento, la maggioranza chiederà una inversione dell’ordine del giorno (che vede altri due pdl, terzo settore e cessione crediti agricoli) per anticipare e procedere subito all’esame della mozione di sfiducia Azione-Pd-M5s-Avs nei confronti del ministro per i Trasporti e le Infrastrutture e poi a quella nei confronti della ministra del Turismo. Le votazioni saranno per appello nominale e sarà con ogni probabilità necessaria una seduta notturna per concludere. Resta fermo in calendario il question time delle 15.

Sfiducia a Santanchè, Conte: si stanno disonorando le istituzioni

Sfiducia a Santanchè, Conte: si stanno disonorando le istituzioniRoma, 3 apr. (askanews) – “Io ricordo che la Meloni e la Santanchè a ogni stormir di fronda quando erano all’opposizione chiedevano dimissioni per fatti molto meno gravi. Oggi mi sorprende che di fronte a fatti così gravi, ad accuse così gravi e circostanziate… indipendentemente da quella che sarà la vicenda giudiziaria, ma qui stiamo parlando dell’onore delle istituzioni e qui si stanno disonorando le istituzioni”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando dell’inchiesta sulla ministra del Turismo e della mozione di sfiducia presentata contro di lei.


L’ex premier ha risposto ai cronisti a margine del sit-in di protesta dei giornalisti dell’Agenzia Italia. A chi gli ha chiesto se lui, da capo del Governo, avrebbe chiesto le dimissioni della ministra del Turismo, ha replicato: “Io l’ho dimostrato nei fatti, non è che lo avrei fatto: l’ho fatto quando è capitato come presidente del Consiglio che un mio sottosegretario si è trovato in questa situazione. L’ho convocato, poi, con tutto il rispetto per la persona, augurandogli di poter difendere le sue ragioni nella sede giudiziaria, gli ho chiesto di fare un passo indietro, com’è stato fatto, poi. In questo caso invece la ministra Meloni che parla tanto di meritocrazia, di credibilità delle istituzioni, sta disonorando le istituzioni per il famoso amichettismo dei parenti d’Italia”. Quanto alle assenze dei ministri dalle aule parlamentari dove si discutono le mozioni di sfiducia loro indirizzate, “non lo so, c’è tanta retorica da parte di questo governo, loro ci mettono la faccia… Spesso è una faccia di bronzo, stavolta neppure ce la mettono”, ha commentato Conte, che ha respinto anche l’argomento del “garantismo” come critica alla sfiducia per la ministra del Turismo. “Il garantismo per cosa? Quando c’è il disonore per le istituzioni, qui è la garanzia che stiamo disonorando le istituzioni, al contrario. Il garantismo – ha ribadito – è una cosa seria, non lo invochiamo fuori luogo. Ci sono delle garanzie costituzionali, che riguardano i processi, vanno garantite a tutti gli indagati e gli imputati ma è una cosa ben diversa. Qui stiamo parlando di un principio di responsabilità politica, di opportunità e la presidente Meloni scredita l’Italia, perché se ministri con accuse così gravi, circostanziate, così , rimangono al loro posto, stai dando un segnale non solo in Italia ma anche in Europa e a livello internazionale, che non hai considerazione per le istituzioni: che il bene di partito, l’amicizia, l’amichettismo, la solidarietà, la logica solidale far compagni di partito – ha concluso il leader stellato – prevale su tutto”.

Ue, l’inflazione nell’Eurozona scende al 2,4% a marzo

Ue, l’inflazione nell’Eurozona scende al 2,4% a marzoRoma, 3 apr. (askanews) – L’inflazione a marzo nell’Eurozona è stimaat in calo al 2,4%. Lo rileva Eurostat, facendo notare che il mese preecdente era al 2,6%. Su base mensile, l’inflazione si attesta allo 0,8%.


Tra le maggiori componenti, quella dei servizi appare al più alto tasso annuale (4%), stabile rispetto al mese di febbraio. Per cibo, alcolici e tabacco, l’inflazione si attesta al 2.7%, in discesa rispetto al 3,9% registrato a febbraio. Per i beni industriali non energetici, l’indice è all’1,1% rispetto l’1,6% del mese precedente, mentre per quelli energetici si registra un -1,8%, rispetto a un -3,7% a febbraio.

Mattarella: l’aggressività è rimasta sempre estranea alla Nato

Mattarella: l’aggressività è rimasta sempre estranea alla NatoRoma, 3 apr. (askanews) – “Dopo le sciagure della dittatura fascista e della guerra, l’adesione al Patto Atlantico costituì per l’Italia una tappa essenziale nel processo di ricongiungimento alla Comunità internazionale. Questa fu, e resta ancor oggi, una scelta rispondente alle prioritarie preoccupazioni dei nostri concittadini”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


“Nei settantacinque anni trascorsi da allora la Repubblica, in piena fedeltà al dettato costituzionale, non ha cessato di partecipare con serietà e dedizione alla vita dell’Alleanza – ha aggiunto -. Orgogliosa fondatrice di questo patto tra Stati liberi e sovrani, essa vi contribuisce in spirito di generosa e solidale collaborazione, assicurando che le sfide provenienti da ogni area geografica ricevano adeguata attenzione, senza alcun atteggiamento di aggressività, rimasta sempre estranea all’Alleanza”. “Lo testimoniano quotidianamente le donne e gli uomini dei contingenti della NATO impegnati nei diversi quadranti di crisi. A tutti loro desidero manifestare la nostra viva riconoscenza”, sottolinea il Capo dello Stato.

L’Istat: a febbraio la disoccupazione sale al 7,5% , per i giovani al 22,8%

L’Istat: a febbraio la disoccupazione sale al 7,5% , per i giovani al 22,8%Roma, 3 apr. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale sale al 7,5% (+0,2 punti), quello giovanile al 22,8% (+0,7 punti). E’ la stima provvisoria diffusa dall’Istat.


L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+2,5%, pari a +46mila unità) interessa entrambi i generi e ogni classe d’età. La diminuzione del numero di inattivi (-0,5%, pari a -65mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva sia per gli uomini sia per le donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 15-24enni tra i quali l’inattività cresce. Il tasso di inattività scende al 33% (-0,2 punti).


Rispetto a febbraio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -63mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, pari a -239mila).

Istat: disoccupazione sale al 7,5% a febbraio, per giovani al 22,8%

Istat: disoccupazione sale al 7,5% a febbraio, per giovani al 22,8%Roma, 3 apr. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale sale al 7,5% (+0,2 punti), quello giovanile al 22,8% (+0,7 punti). E’ la stima provvisoria diffusa dall’Istat.


L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+2,5%, pari a +46mila unità) interessa entrambi i generi e ogni classe d’età. La diminuzione del numero di inattivi (-0,5%, pari a -65mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva sia per gli uomini sia per le donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 15-24enni tra i quali l’inattività cresce. Il tasso di inattività scende al 33% (-0,2 punti).


Rispetto a febbraio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -63mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, pari a -239mila).

Lavoro, Istat: a febbraio +41mila occupati, su anno +351mila

Lavoro, Istat: a febbraio +41mila occupati, su anno +351milaRoma, 3 apr. (askanews) – L’occupazione torna a crescere nel mese di febbraio. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, l’occupazione sale (+0,2%, pari a +41mila unità) tra gli uomini, i maggiori di 24 anni e i dipendenti permanenti; cala invece tra le donne, i 15-24enni, i dipendenti a termine e gli autonomi. Il tasso di occupazione sale al 61,9% (+0,1 punti).


Il numero di occupati, inoltre, supera quello di febbraio 2023 dell’1,5% (+351mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 15-24enni tra i quali l’occupazione è in calo. Il tasso di occupazione sale in un anno di 0,8 punti percentuali. “L’occupazione torna a crescere – è il commento dell’Istat – per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti che raggiungono i 15 milioni 969mila. Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 773mila – è superiore a quello di febbraio 2023 di 351mila unità, come sintesi dell’incremento di 603mila dipendenti permanenti e della diminuzione di 200mila dipendenti a termine e di 53mila autonomi”.