Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Dal 12 al 14 aprile gli “Stati generali del Cinema” a Siracusa

Dal 12 al 14 aprile gli “Stati generali del Cinema” a SiracusaRoma, 26 mar. (askanews) – Dal 12 al 14 aprile presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, si svolgeranno gli “Stati generali del Cinema”, che tratteranno – tra i temi portanti – di Tax credit, cineturismo e internazionalizzazione, per avviare e alimentare un osservatorio su dinamiche e prospettive del sistema audiovisivo. Tre giorni di dibattiti, talk e tavole rotonde, con oltre 200 rappresentanti del cinema italiano. La manifestazione intende approfondire opportunità e tendenze, condividere idee e progetti, con esponenti del comparto, tra cui registi, produttori, attori, sceneggiatori, distributori, critici e altre figure chiave nell’ambito della formazione professionale.


Gli “Stati generali del cinema”, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, sono stati fortemente voluti per il ruolo che l’audiovisivo riveste nell’economia culturale e artistica dell’Isola, importanza evidenziata e sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata. “Investire nel settore audiovisivo – ha dichiarato Schifani – significa rendere la nostra Isola sempre più presente sui palcoscenici internazionali con notevoli ricadute in termini economici e di immagine. Abbiamo quindi voluto riunire i principali rappresentanti dell’industria cinematografica per ascoltare e aprire uno spazio di confronto su obiettivi ed esigenze del settore. Questo evento è un momento chiave nell’attuazione della nostra strategia per potenziare il cineturismo che da anni, ormai, conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate”. La manifestazione, che si avvale della direzione scientifica di Antonella Ferrara e della consulenza scientifica di Federico Pontiggia, è finalizzata all’analisi e al potenziamento di politiche a beneficio dello sviluppo dell’industria cinematografica. L’obiettivo è raccontare l’audiovisivo in un mondo che cambia, tra istanze autoriali, sfide industriali e ricadute sociali, riflettendo su scenari e tendenze, criticità e punti di forza. Dalla produzione all’esercizio, dalla distribuzione ai festival, dalle Film commission ai premi, dal Tax credit alla regia.


Saranno dedicati anche ampi spazi di dibattito alle infrastrutture tecnologiche, che per la loro peculiare connotazione stanno segnando una rivoluzione nelle industrie creative del futuro, e, contestualmente, godranno di approfondimenti in ambiti tematici quali l’intelligenza artificiale e l’impatto socioeconomico sul territorio generato dalle produzioni. Tra gli eventi aperti al pubblico, venerdì 12 aprile alle ore 21 in piazza Duomo a Ortigia si svolgerà la proiezione della versione restaurata del film “Divorzio all’italiana”, mentre sabato 13, sempre alle 21, il concerto “Note a margine” di Nicola Piovani. Importante lo spazio che sarà dato al cineturismo – con il “Verticale Turismo e Cinema” del MiTur – vincente modello di economia culturale, e al suo ruolo per l’Italia e in particolare per la Sicilia, in quanto destinazione delle grandi produzioni cinematografiche. La vocazione dell’Isola, naturale set cinematografico en plein air, è confermata dai recenti casi della serie americana “The White Lotus”, dal nuovo capitolo della saga di “Indiana Jones” e dalle serie “I Leoni di Sicilia” e “L’arte della gioia”. L’evento avrà come scenario i suggestivi interni e le terrazze panoramiche del Castel Maniace di Siracusa, nell’ottica di evidenziare la vocazione storico-culturale e artistica della Sicilia: un omaggio al genius loci e alla cinematografia che l’ha esaltato e consegnato alla memoria collettiva.


Nel dettaglio, secondo i dati forniti dalla Film commission Sicilia, sono stati oltre 20 i milioni di euro erogati per le produzioni cinematografiche nel triennio 2021-2023, a fronte di più di 100 progetti finanziati, tra film, serie, corti e documentari. Per il 2024, invece, è stato recentemente pubblicato online il nuovo bando: tra le premialità previste, quelle per chi investe di più all’interno della Regione, tra maestranze, attori e altre figure, e quelle per le produzioni maggiormente sostenibili.

La Ue ha approvato gli aiuti di stato a pesca e acquacoltura italiane

La Ue ha approvato gli aiuti di stato a pesca e acquacoltura italianeBruxelles, 26 mar. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, oggi a Bruxelles, un regime italiano di aiuti di Stato da 600 milioni di euro per il settore della pesca e dell’acquacoltura. L’obiettivo del regime di aiuti è di favorire gli investimenti, la cooperazione e l’integrazione tra gli operatori del settore, migliorando le relazioni tra i diversi attori del mercato.


In particolare, il sostegno pubblico stimolerà lo sviluppo di contratti settoriali, attraverso aiuti agli investimenti che saranno distribuiti tra una serie di beneficiari operanti nei diversi segmenti del settore della pesca e dell’acquacoltura., dalla produzione alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti. Il regime di aiuti sarà aperto alle aziende di tutte le dimensioni attive nel settore,e avrà durata fino al 31 dicembre 2029. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette o di finanziamenti agevolati. La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione, che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di certe attività economiche a determinate condizioni, e degli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura.


La Commissione ha ritenuto il regime di aiuti necessario e appropriato per incoraggiare gli investimenti nel settore, nonché proporzionato in quanto limitato al minimo necessario, e con un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime di sostegno italiano secondo le norme Ue sugli aiuti di Stato.

Ue, approvato regime italiano di aiuti per pesca e acquacoltura

Ue, approvato regime italiano di aiuti per pesca e acquacolturaBruxelles, 26 mar. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, oggi a Bruxelles, un regime italiano di aiuti di Stato da 600 milioni di euro per il settore della pesca e dell’acquacoltura.


L’obiettivo del regime di aiuti è di favorire gli investimenti, la cooperazione e l’integrazione tra gli operatori del settore, migliorando le relazioni tra i diversi attori del mercato. In particolare, il sostegno pubblico stimolerà lo sviluppo di contratti settoriali, attraverso aiuti agli investimenti che saranno distribuiti tra una serie di beneficiari operanti nei diversi segmenti del settore della pesca e dell’acquacoltura., dalla produzione alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti.


Il regime di aiuti sarà aperto alle aziende di tutte le dimensioni attive nel settore,e avrà durata fino al 31 dicembre 2029. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette o di finanziamenti agevolati. La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione, che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di certe attività economiche a determinate condizioni, e degli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura.


La Commissione ha ritenuto il regime di aiuti necessario e appropriato per incoraggiare gli investimenti nel settore, nonché proporzionato in quanto limitato al minimo necessario, e con un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime di sostegno italiano secondo le norme Ue sugli aiuti di Stato.

Il Consiglio Ue ha approvato una revisione mirata delle norme della Politica agricola comune

Il Consiglio Ue ha approvato una revisione mirata delle norme della Politica agricola comuneRoma, 26 mar. (askanews) – Oggi i rappresentanti degli Stati membri nel Comitato speciale Agricoltura hanno approvato una revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC) proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori.


Questa revisione, spiega il Consiglio in una nota, affronta le questioni incontrate, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della PAC e mira a semplificare, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali. “Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide – ha detto David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura – La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune”. La commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile 2024.


Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera. La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto “regolamento orizzontale”).


Il testo trova un equilibrio tra la necessità di mantenere un elevato livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale PAC e di garantire che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione, spiega il Consiglio Europeo. Nel dettaglio, il Comitato speciale Agricoltura ha approvato oggi le modifiche agli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) proposti dalla Commissione europea. Le BCAA sono un insieme di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno nell’ambito della PAC.


Uno dei principali cambiamenti è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe.Oltre a ciò, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcuni standard BCAA, come ad esempio: per BCAA 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili: gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali. Per BCAA 7 sulla rotazione delle colture: la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa; questo è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle zone soggette a siccità o ad abbondanti precipitazioni. Per BCAA 8: gli agricoltori saranno obbligati soltanto a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e d’ora in poi saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso eco-regimi. La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla PAC. Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della PAC ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, ridurrà significativamente l’onere amministrativo relativo ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.Ancora, in linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione garantirà che i paesi dell’UE possano ora modificare i propri piani strategici della PAC due volte all’anno su base permanente, anziché una volta come avviene attualmente. Ciò fornirà agli Stati membri una maggiore flessibilità per affrontare le mutevoli condizioni. Oltre a ciò, sarà comunque possibile avere tre ulteriori richieste di modifica nell’arco dell’intero periodo di programmazione.

Piazza Affari apre tonica la settimana, in luce le Saipem

Piazza Affari apre tonica la settimana, in luce le SaipemRoma, 25 mar. (askanews) – Piazza Affari, malgrado le tensioni geopolitiche, chiude la prima seduta della settimana ben intonata, con l’Ftse Mib che guadagna lo 0,86%, a 34.639 punti. Poco mosso lo spread Bt-Bund, a 133 punti.


Sul listino, in luce saipem che mette a segno un rialzo del 6,07, seguite dalle Telecom, che guadagnano il 4,18%. Bene anche il titolo di Leonardo, in progresso del 2,73%. Sul fronte opposto, dopo un avvio scintillante, arretrano le Erg che a fine giornata cedono l’1,18%.

Pil, Meloni: non più fanalino coda, Italia risale le classifiche

Pil, Meloni: non più fanalino coda, Italia risale le classifichePotenza, 25 mar. (askanews) – “Leggevo l’altro giorno su un giornale, quindi non è un dato che non ha tirato fuori il governo, che l’Italia è oggi tra le nazioni del G7 quella che ha il tasso di inflazione più basso. Noi dobbiamo continuare a correre e a lavorare bene, dobbiamo continuare a farlo tutti insieme. Questa nazione deve avere la forza e la capacità di marciare tutta nella stessa direzione perché davvero possiamo costruire qualcosa di molto diverso da quello a cui pensiamo di essere abituati: un’Italia sempre fanalino di coda, un’Italia che in tutte le classifiche internazionali sta sempre agli ultimi posti. Non è così. Noi adesso nelle classifiche internazionali scaliamo, scaliamo, stiamo risalendo e lo stiamo facendo tutti insieme”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’Università della Basilicata a Potenza per la cerimonia della firma del patto di coesione e sviluppo tra regione e governo insieme al governatore della regione, Vito Bardi.

Siglato l’accordo fra Governo e Basilicata. Meloni: 945 milioni, priorità le infrastrutture

Siglato l’accordo fra Governo e Basilicata. Meloni: 945 milioni, priorità le infrastrutturePotenza, 25 mar. (askanews) – L’accordo di sviluppo e coesione tra Governo e Regione Basilicata consta di “945 mln di euro, 83 già anticipati nel 2021, sono risorse imponenti che servono a finanziare linee d’azione che attiveranno investimenti complessivi per 970 mln di euro. La prima di queste priorità sono le infrastrutture, su questo sono un disco rotto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’Università della Basilicata a Potenza per la cerimonia della firma del patto di coesione e sviluppo tra regione e governo insieme al governatore della regione, Vito Bardi.


L’accordo prevede, ha spiegato Meloni, “200 mln per la messa in sicurezza del sistema viario lucano, ma c’è anche il trasporto ferroviario, la rete ferroviaria interna della zona industriale della Ferrandina, risorse per l’acquisto di due nuovi treni a trazione elettrica per i passeggeri, c’è il trasporto aereo” per cui “prevediamo un progetto di elisuperfici di trasporti e merci con elicotteri e droni per rendere più raggiungibili le aree industriali”. E poi, ha continuato la premier, l’accordo prevede “140 mln di euro per le politiche ambientali”, in particolare per l’”efficientamento del sistema idrico regionale”.

Ue, Lega: centrodestra unito? Sì, ma per ora veti su nostri alleati

Ue, Lega: centrodestra unito? Sì, ma per ora veti su nostri alleatiMilano, 25 mar. (askanews) – “Da mesi la Lega auspica un centrodestra unito, in Europa come in Italia. Purtroppo, fino ad oggi sono arrivati solo veti sulla Le Pen e sugli alleati della Lega. Speriamo che nessuno, nella coalizione che guida il Paese, preferisca governare l’Ue con Macron e i socialisti piuttosto che con la Lega e i suoi alleati”. Lo si afferma in una nota della Lega.


Meloni ha detto a Potenza di voler “esportare” a Bruxelles la maggioranza di centrodestra, rivendicando di non aver mai governato con la sinistra.

Ue, Tajani: linguaggio Salvini su Macron non è il mio

Ue, Tajani: linguaggio Salvini su Macron non è il mioRoma, 25 mar. (askanews) – Salvini ha definito Macron ‘guerrafondaio’? “Non è il mio linguaggio… l’abbiamo detto che abbiamo una posizione diversa per quanto riguarda l’invio dei militari ma c’è il trattato del Quirinale che lega l’Italia alla Francia. Siamo due Paesi alleati, interlocutori amici. C’è stato anche un colloquio tra il presidente del Consiglio e Macron durante la riunione del Consiglio europeo a Bruxelles”. Lo ha detto il mnistro degli Esteri, Antonio Tajani, questa mattina a Restart su Rai3.

Meloni: tutti sanno, in Italia e all’estero, che non governerò mai con la sinistra

Meloni: tutti sanno, in Italia e all’estero, che non governerò mai con la sinistraPotenza, 25 mar. (askanews) – “Siamo tutti in campagna elettorale, e le campagne elettorali io le capisco, dopodiché non sono preoccupata, posso dirle questo: tutti sanno, in Italia e all’estero, che se c’è una che non ha mai governato e mai governerà con la sinistra” questa “si chiama Giorgia Meloni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla recente kermesse sovranista organizzata dal leader della Lega Matteo Salvini prima di entrare all’Università della Basilicata a Potenza dove, insieme al governatore della regione Vito Bardi, firmerà a breve il patto di coesione e sviluppo tra regione e governo.