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Dossieraggio, Meloni: quanto emerso non c’entra con libertà stampa

Dossieraggio, Meloni: quanto emerso non c’entra con libertà stampaTeramo, 5 mar. (askanews) – Premesso che si dovrà aspettare quanto emergerà dalle audizioni di domani in commissione Antimafia, “penso che francamente è gravissimo che in Italia ci siano funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo delle verifiche su cittadini, comuni e non, per poi passare queste informazioni alla Stampa, ad alcuni esponenti della stampa, perché utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine di un evento elettorale insieme al candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo Marco Marsilio, presso la locale Camera di Commercio.

Dossieraggio, Lotito chiede di essere ascoltato dai pm sul caso della Salernitana

Dossieraggio, Lotito chiede di essere ascoltato dai pm sul caso della SalernitanaRoma, 5 mar. (askanews) – Il presidente della Lazio Claudio Lotito, nelle prossime ore, chiederà di essere sentito dai pubblici ministeri di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle accuse rivolte al presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il legale storico del manager biancoceleste e senatore di Forza Italia, l’avvocato Gian Michele Gentile, spiega: “Chiederà di essere sentito per la questione della Salernitana calcio che ancora oggi è una ferita aperta per il presidente e ha comportato molti danni”.


Il fascicolo seguito dal pm Maria Sabina Calabretta e dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, al momento senza indagati o ipotesi di reato, è all’attenzione della procura in relazione ad una segnalazione della Dnaa e che avrebbe ad oggetto “presunte attività illecite – come emerge dalle carte dell’indagine di Perugia – poste in essere da Gabriele Gravina”, il presidente della Figc. Nei mesi scorsi – si ricorda – Lotito era già stato ascoltato dai magistrati di Perugia e dopo l’atto istruttorio “la Guardia di Finanza – ha spiegato il penalista – ha acquisito la documentazione che abbiamo messo a disposizione”. Comunque – ha ribadito l’avvocato Gentile – “Lotito chiederà di essere sentito per la questione della Salernitana Calcio che ancora oggi è una ferita aperta per il presidente e ha comportato molti danni anche in sede civile”.


“La richiesta di essere ascoltato in procura a Roma non riguarderà certo le presunte accuse a Gravina, ma avrà ad oggetto la vicenda della vendita della Salernitana Calcio e in particolare sui comportamenti messi in atto dai trustee”, ribadisce l’avvocato Gian Michele Gentile, difensore del presidente della Lazio, Claudio Lotito. Da parte sua, oggi, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in un intervento al Tg1 in relazione a quanto affermato dai media nell’inchiesta di Perugia, ha detto: “Confondono strumentalmente il piano politico con fatti personali sono due cose diverse. Lo fanno strumentalmente”.

Oro a nuovi massimi, 1.150 dollari l’oncia a vigilia audizioni Fed

Oro a nuovi massimi, 1.150 dollari l’oncia a vigilia audizioni FedRoma, 5 mar. (askanews) – L’oro continua a salire e alla vigilia delle audizioni del presidente della Federal Reserve al Congresso Usa balza a nuovi massimi storici, mentre tornano a circolare ipotesi su tagli ai tassi di interesse. Nel corso della seduta l’oncia ha segnato un picco a 2.150,50 dollari. Successivamente sul mercato statunitense il metallo prezioso per eccellenza smorza i guadagni al più 0,51%, ma resta rialzista a quota 2.137,20 dollari oncia.


Domani il numero uno della Banca centrale Usa., Jerome Powell presidente verrà ascoltato alla Camera dei rappresentanti e giovedì al Senato. Sempre giovedì si terrà anche il direttorio di politica monetaria della Bce.

Striscione anti-Salvini nel luogo simbolo della Lega a Pontida, i dissidenti: congresso subito

Striscione anti-Salvini nel luogo simbolo della Lega a Pontida, i dissidenti: congresso subitoMilano, 5 mar. (askanews) – “Da indipendenza a sudditanza, i militanti ne hanno abbastanza. Congresso subito”. È lo striscione comparso questa notte sul muro che cinge il prato di Pontida, luogo simbolo della Lega, come recita la scritta “Padroni a casa nostra”. A darne pubblicità è l’ex segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: “A quanto pare la protesta all’interno della Salvini Premier dilaga!” ha commentato postando su Facebook le foto e il comunicato “allegato” allo striscione, firmato da “un gruppo numeroso di persone iscritte alla Lega, militanti stanchi di essere vessati”.


L’obiettivo è “risvegliare le coscienze dei militanti leghisti”, perchè “ormai siamo la maggioranza a urlare che così questa Lega non va bene!”. Gli autori della protesta lamentano la marginalizzazione del dissenso interno alla Lega, anche perchè “manca una strategia, mancano delle proposte vere e soprattutto manca un ideale”. Invece “si è creato un nuovo cerchio magico che fa solo gli interessi di pochi e non quelli del territorio e dei militanti, vera base popolare su cui la Lega si è sempre fondata”. E come nel 2012 l’inziativa di Roberto Maroni spazzò via il “cerchio magico” che allora circondava Bossi, anche stavolta i dissidenti chiedono agli iscritti di presentarsi al prossimo congresso muniti di scope, per ricordare la notte del 2012 a Bergamo: “Ora basta: Vogliamo tornare a essere un partito che ha veramente a cuore il territorio che in questi anni è stato maltrattato dalla classe dirigente. Congresso della Lega subito!! Lanciamo un appello ai militanti veri che credono ancora nella vera Lega: quando ci sarà il congresso portate una scopa, sarà un nuovo inizio per il nostro partito. Libertà!”.

Elio e le Storie Tese tornano in tour quest’estate a grande richiesta

Elio e le Storie Tese tornano in tour quest’estate a grande richiestaMilano, 5 mar. (askanews) – Dopo il successo del tour nei teatri, con oltre 40 date esaurite, questa estate a grande richiesta Elio e le Storie Tese portano di nuovo sui palchi italiani lo spettacolo “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”.


“Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” è uno show tra il sacro e il profano, che si apre come una messa laica, in cui vari personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan degli EelST, e che si chiude con la certificazione che tutto è stato suonato in diretta «Senza basi, senza campionamenti, senza autotune, insomma senza un cazzo, tutto fatto in casa». Elio e le Storie Tese, vestiti di bianco, su una scenografia studiata nel dettaglio, con la preziosa regia di Giorgio Gallione, sanno raccontare il nostro tempo in modo ironico e affascinante. Da “La terra dei cachi” a “Supergiovane”, da “Servi della gleba” a “Valzer transgenico” il repertorio del complessino è sempre attuale, perché in fondo la mentalità italiana non cambia mai, c’è sempre un buon motivo per scandalizzarsi.


Lo spettacolo unisce alla musica i racconti e le immagini originali di una creatività senza limiti, per un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese condotto con maestria e humour senza pari dagli Elio e le Storie Tese. Queste le date: 26 giugno, Roma, Villa Ada nell’ambito di Villa Ada Festival 29 giugno, Bologna, Sequoie Music Park 30 giugno, Verona, Teatro Romano, nell’ambito di Rumors Festival 6 luglio, Collegno (TO), Parco Della Certosa Reale, nell’ambito di Flowers Festival 8 luglio, Pistoia, Piazza Duomo nell’ambito di Pistoia Blues Festival 12 luglio, Palmanova (UD), Piazza Grande 13 luglio, Montebelluna (TV), Stadio San Vigilio, nell’ambito di Mattorosso Music Festival 20 luglio, Sarzana (SP), Piazza Matteotti, nell’ambito di Moonland Festival 24 luglio, Caserta, Belvedere di San Leucio 26 luglio, Taranto, Villa Peripato nell’ambito di Iod Festival 27 luglio, Melpignano (LE), Palazzo Marchesale 30 luglio, Lanusei (NU), Area Spettacoli Istituto Salesiano, nell’ambito di Rocce Rosse Festival 31 luglio, Alghero (SS), Anfiteatro Ivan Graziani, nell’ambito di Festival Abbabula


I biglietti sono disponibili sui circuiti di prevendita abituali. Il tour è prodotto da Hukapan e Imarts. Costumi a cura di Paolo Marcati. Realizzazione costumi Sartoria Contemporanea di Luca Rondoni.

L’agenda della Bce e gli interrogativi sul tempo (e non solo) del taglio dei tassi

L’agenda della Bce e gli interrogativi sul tempo (e non solo) del taglio dei tassiRoma, 5 mar. (askanews) – Mercoledì sera e giovedì torna a riunirsi il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, l’organismo a cui partecipano tutti i governatori delle banche centrali nazionali dell’area euro e che stabilisce la politica monetaria comune. Alle 14 e 15 di giovedì, al termine della riunione, verranno comunicate le decisioni sui tassi di interesse, per cui si prevede una conferma.


Contestualmente verranno pubblicate le previsioni aggiornate su economia e inflazione dei tecnici della Bce. Generalmente è attesa una limatura delle stime sul caro vita. Mezz’ora dopo, alle 14 e 45 la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. Da diversi mesi, ormai, analisti e mercati reputano che il picco dei tassi sia stato raggiunto con il 4,50% deciso lo scorso settembre, dopo una aggressiva manovra di inasprimento con cui la Bce ha complessivamente alzato i tassi di riferimento dell’area euro di 450 punti base. Da allora gli interrogativi hanno circondato soprattutto la tempistica con cui dovrebbe iniziare l’inversione di rotta, cioè quando deciderà il primo taglio dei tassi.


Nei mesi scorsi i mercati si erano perfino sbilanciati e ipotizzare che questa mossa potesse avvenire alla fine del primo trimestre. Ma, come per la Federal Reserve negli Stati Uniti, i banchieri centrali centrali dell’eurozona sono ripetutamente intervenuti per respingere queste speculazioni e “rimettere in riga i mercati” (immagine recentemente utilizzata dalla Banca di regolamenti internazionali), per ricondurre le loro aspettative più in linea ai propositi della strategia monetaria. La Bce punta ad avere il caro vita medio dell’area euro al 2%. E la stretta sui tassi, nelle sue intenzioni, punta a favorire il ritorno a questo valore creando un freno agli aggregati di domanda.


Già da tempo sia Lagarde, sia altri esponenti dell’istituzione, hanno indicato nelle dinamiche salariali un elemento chiave da valutare prima di avventurarsi su un taglio. In particolare si vuole verificare l’esito delle tornate negoziali del primo trimestre, per capire se si creeranno nuove potenziali pressioni rialziste da questo canale, un possibile “effetto di secondo” livello della recente elevata inflazione. I consuntivi sui dati del primo trimestre richiederanno ancora diverse settimane. Ma intanto un ulteriore elemento ha mostrato potenziali problematicità per la Bce: i prezzi dei servizi nell’area euro, su cui l’inflazione risulta più persistente del previsto e spiega in buona parte perché a febbraio il rallentamento della crescita generale dei prezzi sia stato meno netto delle attese, al 2,8% su base annua.


Questo aspetto ha appena trovato conferma nelle indagini presso i responsabili degli approvvigionamenti delle imprese (gli Indici Pmi), che hanno ravvisato persistenti pressioni sui prezzi proprio nel settore terziario, dove la dinamica di attività è tornata positiva e decisamente migliore rispetto all’industria manifatturiera, zavorrata, quest’ultima, dalla contrazione delle aziende della Germania. Il rischio, secondo gli economisti che curano gli stessi indici Pmi, è che l’eurozona vada a impelagarsi in una fase di “stagflazione”, ovvero crescita ferma o molto a rilento assieme a elevata inflazione. E questo rinvierebbe le tempistiche dei tagli dei tassi della Bce, ad oggi prevalentemente ipotizzati scattare tra fine primavera e inizio estate, con diversi analisti che indicano giugno come mese chiave, dato che allora verranno nuovamente aggiornate le previsioni della Bce. Un altro aspetto che potrebbe evolversi in maniera diversa rispetto alle attese degli esperti è la portata della prima fase di riduzione del freno monetario. Perché quasi certamente la Bce non solo si muoverà a piccoli passi in questa manovra, a differenza dei maxi rialzi operati nel 2022 a inizio stretta, ma è anche prevedibile che si limiti appunto a smorzare solo in parte l’intronazione restrittiva della sua linea, per poi fermarsi e vedere come sviluppa il quadro prima di fare altro. Su questo diversi analisti ipotizzano tagli dei tassi per 100 punti base entro fine 2024, alcuni perfino per 150 punti base, ma resta da vedere se anche su questo aspetto i “falchi” del direttorio non riescano a imporre una linea più prudente. (di Roberto Vozzi)

Dossieraggio, Gasparri: scandalo enorme, si esprima Mattarella

Dossieraggio, Gasparri: scandalo enorme, si esprima MattarellaRoma, 5 mar. (askanews) – “E’ una vicenda inquietante, si dovrebbe disporre immediatamente un’ispezione alla procura e anche il presidente del Csm, che ha giustamente vigilato sulla tranquillità del paese in occasioni recenti, faccia sentire la sua voce su uno scandalo enorme. Anche in qualità di presidente del Csm deve dare una garanzia come ha fatto sull’ordine pubblico. Bisogna farlo su tutti gli aspetti del paese”. Lo ha detto il presidente dei senatori Fi Maurizio Gasparri chiamando in causa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in aula al Senato e chiedendo che il governo riferisca sul dossieraggio.


Gasparri ha quindi sollevato il caso della “incompatibilità” del deputato M5s Cafiero De Raho: “Non è che chi ha diretto la procura antimafia stando in commissione Antimafia si fa le domande e si dà le risposte, è in conflitto d’interesse grandioso, non lo consentiremo. Non facciamo lo sciopero generale ma esprimiamo indignazione. Vogliamo verità su questo che è il più grande scandalo della storia recente”.

8 marzo, Vasco Rossi regala una canzone a Denise Faro e alle donne

8 marzo, Vasco Rossi regala una canzone a Denise Faro e alle donneRoma, 5 mar. (askanews) – Una canzone per Denise Faro, la cantante italiana, e per tutte le donne. È il brano che Vasco Rossi pubblica per la festa dell’8 marzo. “Libera e se mi va”, è un omaggio alle donne. Che devono essere libere di dire no. Molto più che una dedica. Tra le righe si leggono l’ironia e la provocazione rivolta agli uomini, devono imparare a essere empatici, mettersi, cioè, nei panni degli altri e accettare la loro volontà.


Non è la prima volta che Vasco sente e descrive esattamente quello che vivono le donne in diversi momenti della loro età. Qualche anno fa in “Vuoto a perdere”, per la voce di Noemi, raccontava di una donna alle prese con il cambiamento del proprio corpo e in cerca del suo nuovo fascino. Nel 2020 Irene Grandi portava a Sanremo “Finalmente io” che parla di un ulteriore passo verso la libertà della donna, la sua piena accettazione di sé. “Libera e se mi va” chiude l’ideale trilogia, sfumature di donne una diversa dall’altra, ma tutte in evoluzione. Oggi la donna è più che mai liberata e pronta … a tutto. Tocca agli uomini ora, seguirla (non inseguirla…). Superare il proprio egoismo per amare, e essere amati, liberi e.. “se mi va, se ti va”. Antesignano l’appello We2 del 2018 “Uomini, ancora uno sforzo, per esserlo davvero”.


Denise “è fresca, sorridente e simpatica” – dice di lei Vasco che l’ha conosciuta a Los Angeles, – “rappresenta perfettamente il tipo di ragazza coraggiosa e decisa a inseguire il proprio sogno a Los Angeles.” Cantante e performer, nel 2019 ha aperto i concerti di Vasco a San Siro. Canta in inglese, spagnolo e, ora, anche in italiano. È già di suo “tante donne in una”. Deve ancora realizzare che Vasco le ha regalato una canzone: “Oggi sto vivendo un sogno, sono in studio con lui a registrare una canzone che mi rispecchia a pieno, che parla di uno stato d’animo che capisco e provo, lui mi ha capita. LIBERA E SE MI VA, non poteva esserci titolo migliore per una canzone che racconta di come si sente una donna quando è “libera di amare” e di quanto in fondo l’amore stesso, amare ed essere amati, sia quello che ci fa stare bene davvero, sia la nostra libertá più grande”.

Dopo la Camera anche il Senato dà l’ok alle missioni internazionali in Ucraina, Medioriente e Mar Rosso

Dopo la Camera anche il Senato dà l’ok alle missioni internazionali in Ucraina, Medioriente e Mar RossoRoma, 5 mar. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con parere favorevole del governo le risoluzioni di maggioranza e quelle di Pd, M5s, Azione e Italia Viva che autorizzano le missioni Aspides in Mar Rosso, Levante a Gaza e EUAM Ukraine in Ucraina. Non si è proceduto al voto sulla risoluzione di Alleanza Verdi Sinistra perché precluso in quanto il testo bocciava la missione in Mar Rosso.


La risoluzione di maggioranza è stata votata per parti separate su richiesta di Pd e M5s che si sono astenuti sulle premesse approvate con 95 voti a favore, 2 contrari e 58 astenuti. Mentre l’impegno ha ottenuto un voto quasi unanime: 153 a favore, 2 contro, zero astenuti. Anche la risoluzione del Pd è stata votata per parti separate su richiesta dei dem dopo che Tajani aveva condizionato il parere favorevole del governo alla cancellazione del paragrafo in cui si chiedeva di ripristinare i fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’UNRWA. Il paragrafo, su cui il governo ha espresso parere negativo, è stato bocciato con 54 voti a favore, 96 contro e un astenuto. Approvato invece il resto della risoluzione: 123 i voti a favore, 24 gli astenuti, 3 i contrari. L’Ok del Senato è arrivato dopo quello alla Camera. Con tre voti distinti l’aula della Camera ha approvato l’impegno per le nuove missioni internazionali: una per l’Ucraina, l’altra Levante per il Medioriente e la terza Aspides per la difesa del Mar Rosso. La prima è passata con un voto unanime. La seconda e la terza con la contrarietà di Avs.

Missioni, ok Senato a risoluzioni maggioranza e opposizione (tranne Avs)

Missioni, ok Senato a risoluzioni maggioranza e opposizione (tranne Avs)Roma, 5 mar. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con parere favorevole del governo le risoluzioni di maggioranza e quelle di Pd, M5s, Azione e Italia Viva che autorizzano le missioni Aspides in Mar Rosso, Levante a Gaza e EUAM Ukraine in Ucraina. Non si è proceduto al voto sulla risoluzione di Alleanza Verdi Sinistra perché precluso in quanto il testo bocciava la missione in Mar Rosso.


La risoluzione di maggioranza è stata votata per parti separate su richiesta di Pd e M5s che si sono astenuti sulle premesse approvate con 95 voti a favore, 2 contrari e 58 astenuti. Mentre l’impegno ha ottenuto un voto quasi unanime: 153 a favore, 2 contro, zero astenuti. Anche la risoluzione del Pd è stata votata per parti separate su richiesta dei dem dopo che Tajani aveva condizionato il parere favorevole del governo alla cancellazione del paragrafo in cui si chiedeva di ripristinare i fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’UNRWA. Il paragrafo, su cui il governo ha espresso parere negativo, è stato bocciato con 54 voti a favore, 96 contro e un astenuto. Approvato invece il resto della risoluzione: 123 i voti a favore, 24 gli astenuti, 3 i contrari.