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De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…

De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…Napoli, 27 feb. (askanews) – “Andate a lavorare? Ma come ti permetti, razza di… Questo è stato l’insulto vero, detto anche con un tono di razzimo. Siamo andati lì esattamente per lavorare, per avere le risorse e aprire i cantieri. Il primo insulto, la prima offesa lo abbiamo avuto noi lì, e non abbiamo reagito”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ritornando a parlare di quanto accaduto a Roma lo scorso 16 febbraio in occasione della manifestazione organizzata dalla Regione. ù “Sugli organi d’informazione – ha aggiunto – non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Il problema sui giornali era di galateo. Alla sindaca di Arzano hanno detto di togliersi la fascia per passare in via del Corso. Ma come ti permetti? Questa è gente che non sa cos’è la democrazia. Abbiamo subito una censura esplicita, mica i giornali hanno raccontato i motivi per cui eravamo lì, hanno raccontato le scemenze, il gossip, le caricature. Quando si parla di Napoli e della Campania tutto diventa caricatura. La capacità che c’è nei Paesi civili di parlare nel merito dei problemi qui non c’è”.


E in merito alla parolaccia rivolta alla premier alla Camera e diffusa come fuori onda, De Luca ha ricostruito: “Un imbecille stava seduto sul divano, eravamo tre persone, fa la domanda: la Meloni ha detto andate a lavorare… Faccio una battuta, noi eravamo in privato, non era un luogo pubblico. Dopodiché, anziché solidarietà a me per una violenza privata che avevo subito, perché se viene qualcuno registra a casa vostra quello che dite parlando in famiglia è una violenza. Ma sugli organi di informazione non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata, che significa la rottura dell’unità d’Italia e la morte del Sud, e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Alla fine sui giornali il problema era il galateo e gli insulti. Gli unici che hanno insultato sono i membri di governo. Noi ci siamo presentati da persone civili a difendere i nostri diritti”, ha concluso De Luca.

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta mia

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta miaRoma, 27 feb. (askanews) – Alessandra Todde, candidata dal centrosinistra, è la nuova presidente – la prima donna nella storia – della regione Sardegna. L’esponente M5s, appoggiata dal Pd e dai partiti di area centrosinistra, ha vinto sul filo di lana sul candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Mancano ancora 19 sezioni da scrutinare su 1844 ma la vittoria, nonostante lo spoglio lunghissimo iniziato alle 7 di ieri, è acquisita: Todde ha raccolto 331.109 voti ottenendo il 45,4% dei consensi, Truzzu ne ha presi 328.494 fermandosi al 45%. Renato Soru candidato da Azione ha ottenuto 63.100 voti pari all’8,6% e Lucia Chessa 7.158, pari all’1%.


Come ha spiegato Truzzu in conferenza stampa “abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia” perchè, ha aggiunto, se a Cagliari “avessimo preso 3-4 punti percentuali in più oggi si parlerebbe di vittoria della Meloni”. Proprio la città dove ha svolto il suo mandato di sindaco lo ha ‘tradito’ premiando la candidata del centrosinistra Alessandra Todde con circa “13mila voti” in più. Colpa “del voto disgiunto”, ha osservato Truzzu, e dei molti “cantieri” disseminati per la città. Proprio sul voto disgiunto “matematico” punta il dito Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia secondo il quale però quello che giunge dalla Sardegna “non è un segnale politico nazionale ma locale”. Gli alleati di centrodestra, invece, da Forza Italia, alla Lega, a Noi Moderati assicurano sulla tenuta del governo ma chiedono di “riflettere” (“faremo le nostre riflessioni – dice Maurizio Gasparri – ma non ci abbattiamo”). Dalla Lega, con il vice segretario, Andrea Crippa giunge un gelido “prendiamo atto delle scelte degli elettori sardi” e poi Matteo Salvini rilancia: “Ogni tanto cadere può servire a fare un esame per fare di più e meglio”. “Non do la colpa a Truzzu”, aggiunge il vice premier, “ma sicuramente quando cambia un candidato in corsa, anche un sindaco al primo mandato, è più complicato”. “Il governo è comunque saldo al suo posto. Il dato elettorale delle regionali non tocca l’azione del governo, certo avremmo preferito vincere, ma il governo continua la sua attività senza problemi e guarda in avanti”, assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Todde da parte sua rivendica una vittoria che rappresenta anche una conquista per le donne perchè “dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e ad assumere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. Sono contenta per ruolo avuto dalle donne nella mia squadra”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della campagna elettorale per le regionali in Sardegna “è venuta qua a passeggiare, ha fatto una apparizione vergognosa. I sardi non si meritano il cabaret”, rilancia Todde. Il campo largo del centrosinistra? “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie” taglia corto. Nei partiti che l’hanno sostenuta c’è aria di festa perchè “il vento è cambiato”, osserva la segretaria Dem Elly Schlein guardando già alle regionali in Abruzzo, la strada intrapresa, il campo largo del centrosinistra con i Cinquestelle è quella “giusta”, “l’alternativa c’è” ed “essere testardamente unitari dà i suoi frutti”. Insomma, in Sardegna “ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura e ha perso pure Salvini”, conclude Schlein. Sorride il leader Cinquestelle Giuseppe Conte perchè “con questo passaggio diamo la sveglia al governo a Roma, la presidente Meloni ha molto da interrogarsi: l’arroganza con cui ha gestito la politica nazionale ma anche questa partita locale non paga”. Quanto alle future alleanze con il centrosinistra Conte tiene il freno a mano tirato: i “cartelli elettorali” non funzionano, dice, e “servono compagni di viaggio affidabili”.

Parlamento UE approva legge per il ripristino della natura

Parlamento UE approva legge per il ripristino della naturaRoma, 27 feb. (askanews) – “Oggi il Parlamento europeo ha adottato con 329 sì, 275 no e 24 astenuti la legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law). Sono state così accolte le richieste di oltre 1 milione di cittadini, 100 imprese, 600 scienziati e 200 ONG affinché questa legge, prima nel suo genere, diventi realtà”. E’ quanto commenta il Wwf, sottolineando che “la legge sul ripristino della natura rappresenta un’opportunità storica per riportare la natura e il benessere delle persone al centro dei nostri valori. In un momento in cui l’Europa e l’Italia sono devastate da fenomeno catastrofici come inondazioni, siccità e incendi, questa legge contribuirà a garantire un futuro più sicuro e più sano per i cittadini europei.


Nonostante gli sforzi dei gruppi di estrema destra e dei conservatori, alimentati dalla campagna di disinformazione delle lobby anti-ambientaliste volta a bocciare il provvedimento, la maggioranza dei parlamentari è rimasta fedele al processo democratico europeo, approvando l’accordo adottato lo scorso novembre. La fase finale del procedimento prevede ora che l’accordo venga approvato formalmente dagli Stati membri tra marzo e aprile di quest’anno. Ci chiediamo ancora una volta se il Governo italiano e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, continueranno ad opporsi all’approvazione delle legge, rischiando un inedito isolamento in Europa”. Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, dichiara: “L’approvazione della legge sul ripristino della natura è la migliore risposta alla campagna di disinformazione che è stata condotta negli ultimi mesi contro le politiche del Green Deal europeo. Siamo soddisfatti della scelta degli Eurodeputati di aver dato ascolto alla scienza e di aver respinto posizioni populiste e antiscientifiche. Ora chiediamo al Governo italiano di cambiare rotta e approvare una legge necessaria per il benessere della natura e delle persone”.

Mattarella: missioni internazionali contributo a stabilità e pace

Mattarella: missioni internazionali contributo a stabilità e paceLimassol, 27 feb. (askanews) – “Le missioni militari sono preziose per il contributo che l’Italia offre e reca alla comunità internazionale per la stabilità e per la pace”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visitando la nave Bergamini nel porto di Limassol nel corso della sua visita di Stato a Cipro.


Il capo dello Stato ha ricordato che ” i militari della marina sono impegnati in un’operazione importante in questo periodo in cui tanti eventi hanno accentuato le tensioni in tante regioni del mondo: le nostre forze armate, in particolare la Marina, e impegnata per gli aiuti umanitari a Gaza, per il contrasto alla pirateria,per la sicurezza e la libertà di navigazione nel mar rosso. Grazie per quanto fate e buon vento”, ha concluso.

Abodi: “Le squadre di calcio devono avere lo stadio proprietà”

Abodi: “Le squadre di calcio devono avere lo stadio proprietà”Roma, 27 feb. (askanews) – “Le società calcistiche devono poter avere uno stadio di proprietà”. Lo ha detto il ministro dello spot, Andrea Abodi rispondendo ad una interrogazione alla Camera dell’onorevole Filiberto Zaratti, sulla situazione degli stadi della Capitale”.


Le società, ha aggiunto Abodi, devono ambire ad uno stadio “che possa essere acquisito a patrimonio e diventarne una voce importante, aspetto che viceversa non è conciliabile con il sistema delle concessioni. “In Italia si parla troppo spesso della sostenibilità del sistema sportivo senza considerare però che lo stesso ci trova da troppo tempo ad affrontare problemi gravissimi in quest’ottica come quello delle strutture vecchie e inadeguate sotto il molteplice profilo della sostenibilità energetica e tecnologica, della accessibilità, soprattutto in materia di disabilità e dimensioni inclusivi. Dall’altra parte nella nostra nazione solo due società professionistiche su 100 hanno definitivamente uno stadio di proprietà”. “L’afflusso di capitali privati può rappresentare senza dubbio una delle soluzioni più pratiche per porre rimedio a una simile situazione”, ha deto ancora.


Quanto alla situazione di Roma, Abodi ha sottolineato che “La costruzione di uno stadio di proprietà di una delle due società calcistiche di alto livello della capitale andrebbe incoraggiata e supportata, così come tutte le altre progettualità volte a modernizzare il Parco stadi. La coesistenza di quattro stadi di calcio – Olimpico, Flaminio, stadi di proprietà di Roma e Lazio – ipotesi che ad oggi appare invero abbastanza remota non è fuori dal mondo. Lo Stadio Olimpico si appresta nella prossima estate a ospitare gli Europei di Atletica 2024, una lunga tradizione di ospitalità di grandi avvenimenti sportivi, anche non calcistici come il Golden Gala, concerti e altre manifestazioni sportive e culturali. Mi pare, devo dire, piuttosto riduttivo in proprio limitare il ruolo degli Stadi e a mero teatro di manifestazioni calcistiche, come più volte detto, dal dilettantismo al professionismo. Gli impianti sportivi svolgono un ruolo ben più ampio come sedi di aggregazione e di socialità, indipendentemente dalla coesistenza con strutture private che rispondono per loro stessa natura ad altre logiche di utilizzo”.

Elezioni in Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: è sconfitta, ragioneremo su errori, ma la coalizione non è in calo

Elezioni in Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: è sconfitta, ragioneremo su errori, ma la coalizione non è in caloRoma, 27 feb. (askanews) – Quella della coalizione in Sardegna “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


“I dati disponibili sul voto in Sardegna – sottolineano – consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu”. “Siamo rammaricati per il fatto che l’ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti, non si sia tramutato anche in una vittoria per il candidato presidente”. Si legge ancora nella nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. “Da queste elezioni, dunque, non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”, osservano.

Sardegna, Tajani: nessun effetto Todde su tenuta Governo

Sardegna, Tajani: nessun effetto Todde su tenuta GovernoRoma, 27 feb. (askanews) – “Non si è vinto, ne terremo conto, ma questo non ha alcun effetto sulla tenuta del governo”: lo ha detto oggi il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato dalla stampa sull’esito delle elezioni in Sardegna a margine della riunione del Comitato bilaterale Italia-Croazia tenuta a Zagabria.


“Lavoriamo benissimo insieme, siamo stati ieri con Giorgia e Matteo, c’è un’intesa perfetta – ha aggiunto Tajani – anche se siamo leader di partiti diversi lavoriamo per rispettare l’impegno che insieme abbiamo preso con gli elettori. Quindi se ne facciano una ragione, questo governo andrà avanti, la collaborazione tra le forze di governo è più che positiva”. Riguardo al risultato ottenuto da Forza Italia, ha proseguito, “il risultato è sostanzialmente positivo, tenendo conto anche che ci sono anche tante liste civiche, penso ai riformisti, che sono di area vicino alla nostra”.

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani:è sconfitta,ragioneremo su errori

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani:è sconfitta,ragioneremo su erroriRoma, 27 feb. (askanews) – Quella della coalizione in Sardegna “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


“I dati disponibili sul voto in Sardegna – sottolineano – consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu”.

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: coalizione sfiora 50%,non c’è calo

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: coalizione sfiora 50%,non c’è caloRoma, 27 feb. (askanews) – “Siamo rammaricati per il fatto che l’ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti, non si sia tramutato anche in una vittoria per il candidato presidente”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


Da queste elezioni, dunque, non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”, osservano.

Sardegna, Zaia: il popolo è sovrano, con il voto ci giudica

Sardegna, Zaia: il popolo è sovrano, con il voto ci giudicaVenezia, 27 feb. (askanews) – “Il popolo è sovrano è una sintesi di quello che accade, i cittadini ci guardano e ci giudicano e lo strumento che la democrazia ci dà è il voto, è fondamentale che i cittadini possano scegliersi i loro rappresentanti. Non entro nel merito delle elezioni della Sardegna, non partecipo a tavoli di trattative, dubitate di amministratori che hanno tempo da dedicare alla politica io non ne ho. Pensare ai prossimi due anni vuol dire essere fuori dalla storia”.


Così il presidente del Veneto, Luca Zaia a chi gli chiedeva un commento sull’esito delle elezioni in Sardegna.