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Todde in testa,Schlein-Conte volano da lei a un passo da vittoria

Todde in testa,Schlein-Conte volano da lei a un passo da vittoriaRoma, 26 feb. (askanews) – Un risultato “certo fin da stamattina”, dicono al Partito democratico, ma che le lentezze dello spoglio e i ritardi denunciati da Pd e 5 stelle nell’aggiornamento dei dati della città capoluogo sul sito della Regione Sardegna hanno lasciato in bilico fino a tarda sera e che di fatto non è possibile ufficializzare nemmeno quando mancano meno di trecento sezioni da scrutinare su 1.844 totali. La vittoria di Alessandra Todde, ancora non ufficiale e non garantita, se confermata rappresenterà uno scossone non da poco agli equilibri politici: nella maggioranza parlamentare, giunta col fiato corto e aspre divisioni sul sostegno al candidato di FdI Paolo Truzzu, ma soprattutto nel campo delle opposizioni. Il viaggio pomeridiano dei due leader di Pd e M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte, sullo stesso aereo Roma-Cagliari, rimarrà il dato simbolico della giornata.


Nella candidatura separata di Renato Soru si esprimeva infatti un dissenso non solo “sardo”: l’ex presidente della Regione puntava ad aggregare, oltre ai centristi di Azione e +Europa formalmente alleati (insieme a Rifondazione comunista, insolita combinazione) anche quell’area democratica che soffre maggiormente l’asse con il Movimento 5 stelle che ha espresso la candidatura Todde.Questo dissenso si è dimostrato incapace di attrarre elettori e Soru non è mai parso in grado di superare neppure la soglia di sbarramento del 10 per cento necessaria per entare in Consiglio regionale. Il successo è tutto dell’asse fra Schlein-Conte, che eleggendo Todde (sempre se il conteggio finale non darà luogo a un clamoroso ribaltone) ridimensionano anche il tema del “campo largo”, dimostrando una inattesa capacità di autosufficienza. E del resto, anche un ribaltone last minute sul filo delle poche dcine di voti, non cambierebbe del tutto il dato del successo di Pd e 5 stelle: a quel punto si direbbe che Soru, con la sua azione di disturbo, è stato il fattore determinante per il successo in extremis delle destre divise. “Fra due settimane – commenta un alto dirigente M5S, anonimo per ragioni scaramantiche in attesa del risultato ufficiale – si replica in Abruzzo, dove siamo insieme nuovamente per la sfida di Luciano D’Amico al nulla dell’uscente Marco Marsilio, anche in quel caso c’è un progetto credibile. A Bari (si vota a giugno per il successore del presidente Anci Antonio Decaro, ndr), importante scadenza per le elezioni comunali ci siamo messi tutti in gioco e si sceglierà il candidato con le primarie. Meno facile per ragioni legate al territorio, ma ci sono ancora spiragli, anche per trovare un’intesa in Piemonte e Basilicata”. Renzi, Calenda Bonino? Dopo la Sardegna, la loro importanza per il rilancio delle ambizioni delle forze che si oppongono al governo Meloni parrebbe ridursi. Resta da vedere, a dispetto dei punti comuni su salario, sanità, diritti, se il Pd possa davvero imboccare la strada di una alleanza a due (con l’aggiunta marginale di Alleanza Verdi Sinistra) che conferirebbe al Movimento di Conte un peso negoziale probabilmente superiore al suo reale consenso popolare e difficile da digerire per un partito come il Pd, che a dispetto delle distanze moderate nei sondaggi ha comunque un insediamento sociale e un radicamento nelle amministrazioni locali di gran lunga più rilevante rispetto al M5S.

Fragile tregua nel centrodestra, veleni e sospetti su Sardegna

Fragile tregua nel centrodestra, veleni e sospetti su SardegnaMilano, 26 feb. (askanews) – La possibile vittoria di Alessandra Todde si affaccia appena, nelle primissime sezioni scrutinate in Sardegna, ma il rimpallo delle responsabilità nel centrodestra parte immediatamente. Quella che sembra essere la prima sconfitta elettorale del centrodestra a guida Giorgia Meloni impiega pochissimo a manifestare le proprie conseguenze, tanto che viene immediatamente convocato un vertice per mettere un freno al clima velenoso che inizia a montare. La presidente del Consiglio pranza quindi con i vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani: fonti di palazzo Chigi descrivono l’incontro ovviamente come “positivo e disteso”, le dichiarazioni sulle agenzie si interrompono e tutto rimane congelato, nel lento aggiornamento dei dati sul sito della Regione. Al punto che Salvini annulla la sua partecipazione tv prevista per le 21.30.


Si attende il risultato definitivo, che potrebbe arrivare solo nella notte, e intanto si prepara già una nota congiunta della coalizione per commentare l’esito del voto, quale che sia. Con le Europee in arrivo e le tensioni identitarie che il proporzionale genera, si prova così a restituire comunque l’idea di una coalizione unita, dato che il clima si era subito incattivito, complice le notizie riservate in arrivo dall’isola, certamente non favorevoli al centrodestra. Ad aprire le danze il capogruppo di Fi Maurizio Gasparri: “La sostituzione di Solinas non ha ribaltato il giudizio non positivo sulla giunta. Truzzu, sindaco di Cagliari, nella classifica dei sindaci del Sole 24 ore non svettava ai primi posti. Penso che bisognerà riflettere” è il commento sulla base – ufficiale – di poche sezioni scrutinate. La replica di FdI arriva con l’uomo di Meloni nell’isola, Salvatore Deidda, che ribalta sull’uscente Solinas le responsabilità: “Forse in cinque anni non abbiamo governato proprio brillantemente”. Proprio la modalità con cui si è arrivati alla destituzione di Christian Solinas e alla candidatura di Paolo Truzzu diventa ora motivo di ulteriore tensione: Giorgia Meloni ha rivendicato per Fratelli d’Italia la guida della coalizione, superando la regola della ricandidatura degli uscenti, e imposto il suo fedelissimo Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, obbligando al ritorno alle urne anche il capoluogo di Regione. Esito contro il quale la Lega e il Partito Sardo d’Azione si sono battuti fino all’ultimo. Tanto che le schede saranno passate in ogni caso al microscopio, per quantificare l’eventuale voto disgiunto con croce sul simbolo della Lega e voto a Todde: un dubbio che dalle parti di Fratelli d’Italia nutrono in molti. Anche perchè i voti alle liste della coalizione di centrodestra sono più di quelli per il candidato presidente, così come i voti alla Todde sono più che alle liste di centrosinistra. Dalla Lega ribattono con un numero, quello dei voti presi da Truzzu nella sua città: “A Cagliari Todde è al 53%, Truzzu al 34. Non serve dire altro”.


In attesa del risultato ufficiale, che dalla regione prevedono per le prime ore del mattino di domani, il centrodestra dovrebbe comunque riunire domani il tavolo enti locali: l’obiettivo è provare a chiudere rapidamente le questioni ancora aperte, per frenare le conseguenze della probabile sconfitta sarda trovando la quadra sulle candidature ancora in dubbio, a cominciare dalla Basilicata (con Fi che chiede la riconferma dell’uscente Bardi) e dal candidato a sindaco di Cagliari. Lo dice anche il segretario di Fi Antonio Tajani, che si affretta ad assicurare come il risultato sardo “non avrà ripercussioni sul governo” e su una maggioranza che è “tranquillissima” e “al lavoro sui prossimi appuntamenti regionali”.

Alessandra Mussolini aggredita a bastonate in strada a Strasburgo

Alessandra Mussolini aggredita a bastonate in strada a StrasburgoRoma, 26 feb. (askanews) – Alesandra Mussolini è stata aggredita insultata e bastonata meno di un’ora fa in strada a Strasburgo, dove è europarlamentare Fi del Ppe. Ad aggredirla per strada un uomo di mezza età incappucciato che si appoggiava ad una stampella o a un bastone. Quando ha incrociato Alessandra Mussollini, che era in compagnia dei suoi assistenti parlamentari, l’uomo ha gridati il suo cognome coprendola di insulti volgari e colpendola ripetutamente con il bastone e a calci e cercando di malmenarla. Sono subito intervenuti i collaboratori di Mussolini che la hanno sottratta dalla presa dell’aggressore incappucciatoi che si è dato alla fuga. “Una cosa orrenda. Sono sotto schock, riesco a fatica a parlare. Siono terrorizzata”, ha raccontato ad Askanews Mussolini

G20 Finanze a San Paolo, crescita rallenta e inflazione in calo

G20 Finanze a San Paolo, crescita rallenta e inflazione in caloRoma, 26 feb. (askanews) – Ministri delle Finanze e governatori delle Banche Centrali del G20 si apprestano a convergere a San Paolo, per il primo incontro ministeriale sotto la presidenza brasiliana. Il gruppo porta allo stesso tavolo economie avanzate e nuovi giganti del panorama globale, i lavori iniziano oggi e domani con le riunioni di viceministri e vicegovernatori, mentre il G20 finanziario vero e proprio si svolgerà mercoledì 28 e giovedì 29.


Il vertice giunge mentre l’economia mondiale e quelle dei maggiori Paesi si trovano in una fase di transizione in cui, da una parte, c’è un rallentamento della crescita dopo i rimbalzi che si erano innescati dopo la rimozione delle misure restrittive, imposte dai governi a motivo del Covid. E, dall’altra, l’inflazione sta rientrando a livelli più accettabili, dopo i picchi dei mesi passati, che hanno spinto le banche centrali a aggressive manovre restrittive, soprattutto nelle economie occidentali. Nelle sue ultime previsioni, formulate il mese scorso, il Fondo monetario internazionale prevede una crescita globale 2024 al 3,1%, dopo il più 3,5% del 2023, cui dovrebbe seguire un 3,2% nel 2025. Per l’euro zona prevede rispettivamente 1,5% e 1,8%, per l’Italia 0,7% di crescita quest’anno e 1,1% il prossimo.


In questo quadro il G20 delle Finanze cerca di mantenere aperto il dialogo sugli argomenti in cui è possibile. Perché nel gruppo si è aperta una frattura dal 2022, dopo che i paesi del G7 hanno adottato crescenti sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina, senza riuscire a coinvolgere come avrebbero voluto altri player globali. E altre divisioni riguardano le rivendicazioni della Cina su Taiwan. Spesso nel corso di queste riunioni si svolgono incontri tra i rappresentanti del G7, stavolta però, quasi a confermare le divisioni, nel programma ufficiale della presidenza brasiliana compare invece “la prima riunione di ministri delle Finanze e ei governatori delle banche centrali dei Brics”. Brics è l’acronimo di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, ai quali peraltro nei mesi passati hanno chiesto di aggiungersi vari paesi, tra cui l’Arabia Saudita.


Per l’Italia a San Paolo saranno presenti il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, e il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Per l’Unione europea il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, assieme alla presidente della Bce, Christine Lagarde e Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della stessa istituzione, dove è responsabile di sistemi di pagamento e rapporti internazionali. Il programma approntato dal governo brasiliano prevede sette capitoli. Il primo è sui gruppi di lavoro sulle questioni macroeconomiche e istituzionali, che interviene sulle tematiche strutturali, sul monitorare rischi e le incertezze che circondano i vari scenari possibili e le previsioni. Il secondo capitolo è sull’architettura i finanziaria internazionale ed è stato creato dopo la crisi del 2007-2009. Il terzo gruppo di lavoro è sulle infrastrutture e sul finanziamento per il loro sviluppo.


Altri tre capitoli sono rappresentati da finanza sostenibile, dalla tassazione internazionale – in cui dopo gli accordi che erano stati raggiunti nel corso della presidenza italiana del G20 sotto leggi dell’Ocse si fatica a mettere a terra l’attuazione effettiva delle intese stesse – e infine dall’inclusione finanziaria. Il settimo capitolo riguarda le questioni finanziarie. Un ulteriore punto è la collaborazione tra ministri delle Finanze e task force sulla salute. In un documento pubblicato in vista del vertice, la direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva ricorda che il G20 ha un ruolo importante nel traghettare le politiche dalla lotta contro gli shock inflazionistici a un’agenda di medio termine, che ora punti a una crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva. “I recenti miglioramenti nelle prospettive globali di breve termine danno ai policy maker l’opportunità di ripristinare lo slancio delle politiche verso un futuro più prospero, sostenibile e cooperativo”, dice. Nel frattempo la tenuta dei mercati del lavoro e la loro resilienza al rallentamento della crescita gettano le basi per potersi focalizzare sulle prospettive di medio termine. Il G20, prosegue Georgieva, è anche chiamato a affrontare il nodo dell’intelligenza artificiale, che promette di sostenere la produttività e di migliorare le prospettive di crescita, ma che molti guardano anche come una minaccia a posti di lavoro e attività economiche. Più in generale, l’attuale crescita economica a rilento “è un problema che riguarda tutti”. Nel frattempo “la frammentazione geoeconomica si sta aggravando mentre i Paesi spostano commercio e flussi di capitali. I rischi climatici si ripercuotono sulle performance economiche, dalla produttività dell’agricoltura, all’affidabilità dei trasporti alla opponibilità e i costi delle assicurazioni”. Secondo Gerogieva in questo quadro le banche centrali sono giustamente focalizzate sul completare il lavoro per far tornare l’inflazione ai livelli obiettivo. I progressi compiuti su questo versante rendono inevitabile che si creino interrogativi su quanto e quanto verranno tagliati i tassi di interesse. Ma secondo la direttrice dell’Fmi restano rischi in molti paesi e i policy maker “devono attentamente monitorare gli sviluppi e evitare di allentare la linea troppo presto o troppo velocemente “. Al tempo stesso, tuttavia, ove fossero chiari i segnali dell’inflazione che torna verso l’obiettivo “bisogna assicurare che i tassi non siano tenuti alti troppo a lungo”. Passando sui ai conti pubblici è tornato il momento di focalizzarsi sul ripristino di margini di bilancio per fronteggiare futuri shock, di ridurre la crescita del debito e creare spazio per nuove priorità di spesa. “Attendere – dice – potrebbe rendere l’aggiustamento più doloroso”. Trovare il giusto bilanciamento è complicato dato che i rialzi dei tassi pesano sui costi di servizio del debito. E qualunque piano di riduzione di debito e deficit deve essere basato su programmi di medio termine credibili. Con un documento analogo, il presidente del Finacial Stability Board, il governatore della banca centrale dell’Olanda, Klaas Knot, avverte che le prospettive globali creano sfide anche per la stabilità, tra cui sui costi di servizio dei debiti pubblici, sui livelli tirati delle valutazione delle asset in alcuni mercati chiave e sul livello di leva finanziaria, oltre ai possibili disallineamenti sulle liquidità tra i gruppi di intermediazione finanziaria non bancari. Il Fsb ha aggiornato le sue raccomandazioni di policy e chiede al G20 di attuarle con la rapidità che risulta possibile. Il lavoro che ha portato avanti l’istituzione si basa su la crisi bancaria negli Usa (e di un istituto svizzero) la scorsa primavera, sulle istituzioni finanziarie non bancarie, il cambiamento climatico, la digitalizzazione e il miglioramento dell’efficienza sui pagamenti trans frontalieri.

Mattarella a Cipro: cessate il fuoco per non ampliare conflitto

Mattarella a Cipro: cessate il fuoco per non ampliare conflittoNicosia, 26 feb. (askanews) – Occorre arrivare “a un cessate il fuoco” per evitare “i rischi di ampliamento di questo drammatico conflitto e di ulteriori tensioni di quella regione, che rischia di far esplodere altri problemi di alta gravità”. Sergio Mattarella rinnova l’allarme per la situazione in Medio Oriente eper la minaccia alla libertà e alla stabilità del Mediterraneo Orientale. Il Presidente della Repubblica ne parla con il suo omologo cipriota Nikos Christodoulides nel corso della prima visita di un capo di Stato nel paese che si trova drammaticamente vicino al conflitto mediorientale.


Mattarella è a Nicosia anche per colmare “un ritardo e una lacuna, considerata la comune appartenenza all’Unione Europea e le nostre eccellenti relazioni bilaterali”. E sottolinea come i rapporti con Cipro e con il suo presidente fautore di una nuova stagione di dialogo con la Turchia siano un punto di forza del ruolo che l’Unione europea può svolgere per ridurre le crisi “inimmaginabili” che la stanno attraversando. “Dall’aggressione russa all’Ucraina, allo scellerato attacco dei terroristi di Hamas, con le sue drammatiche conseguenze in termini umanitari, con l’inaccettabile morte di tanti innocenti in Israele e nella striscia di Gaza – denuncia il capo dello Stato – alla spirale di instabilità che sta colpendo tanta parte del continente africano. Tutto questo ci induce a rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più profilato dell’Unione Europea, indispensabile strumento per la difesa dei diritti umani e della pace”. “Sono d’accordo con il Presidente Mattarella che l’Ue deve avere un ruolo più protagonista sia per gli aiuti umanitari ma anche per l’avvio del processo di pace”, dice Christodoulides definendo “storica” la visita del Presidente italiano e sottolineando anche la “popolarità” e l’esperienza.


Ora l’attenzione va posta anche alle limitazioni che le tensioni in questa area del Mediterraneo possono produrre anche alla libertà di navigazione con le conseguenze sugli scambi commerciali. Vedi gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. Mattarella ha ben presente il ruolo che può giocare Cipro in questo delicato scacchiere: paese “particolarmente esposto, per la sua collocazione geografica” e che dunque svolge “un prezioso compito”. “La Repubblica di Cipro si trova a svolgere un ruolo fondamentale – dice -, proponendosi come hub a garanzia della sicurezza energetica dell’Unione. La sicurezza energetica futura dell’intera Ue passa, in questo senso, anche dall’Isola e le sue risorse possono costituire un veicolo di incontro e concordia con i Paesi del Mediterraneo Orientale, invece che di competizione e scontro. Ne abbiamo bisogno”. Mattarella domani sarà al Quartier generale della forza delle Nazioni unite per il mantenimento della pace a Cipro e quindi al Comitato per le persone scomparse. Un segno di attenzione e un incoraggiamento allo sforzo cipriota di avviare una riconciliazione con la Turchia rispetto alle zone occupate dopo il conflitto del 1974. “In un mondo frantumato da tensioni, conflitti e diseguaglianze, le ragioni della solidarietà, della comprensione reciproca, della cooperazione devono prevalere sulle ragioni dell’odio e della guerra. Ne va della nostra autentica condizione umana”, ha ammonito il capo dello Stato esprimendo “apprezzamento e ammirazione il Suo personale impegno per la ripresa del colloquio fra le due Comunità dell’Isola e per richiamare a uno sforzo comune tutti gli attori coinvolti nella ricerca di una soluzione definitiva della questione cipriota, nel quadro delle Nazioni Unite e con il contributo dell’Unione Europea”.


Con Cipro non condividiamo solo il desiderio di lavorare per la pace ma anche la politica per le migrazioni: paese di primo approdo come l’Italia, Cipro chiede maggiore solidarietà all’Unione europea dovendo fronteggiare una quantità di profughi che è la più alta in rapporto alla popolazione. Per questo Mattarella rinnova l’appello all’Ue: “è urgentissimo definire il nuovo patto immigrazione e asilo, bisogna farlo presto e metterlo in atto, stringere intese con i paesi di origine e transito per un miglioramento lì delle condizioni”. Il capo dello Stato cita a proposito il piano Mattei “lanciato dall’Italia per collaborare con i paesi del continente africano e che deve coinvolgere l’intera Europa”.

Sardegna, Tajani: aspettiamo i definitivi. No ripercussioni Governo

Sardegna, Tajani: aspettiamo i definitivi. No ripercussioni GovernoRoma, 26 feb. (askanews) – “Aspettiamo i risultati definitivi” ma in ogni caso “questo voto non avrà ripercussioni sulla maggioranza”. Lo ha detto, riferendosi alle elezioni regionali in Sardegna, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intercettato da La7 al termine della riunione del Consiglio dei ministri.


“Siamo tranquillissimi” e “stiamo lavorando anche per i prossimi appuntamenti regionanali”, ha risposto Tajani a chi gli chiedeva del clima nella maggioranza di governo.

Mattarella: sfide inimmaginabili, rafforzare Ue come strumento di pace

Mattarella: sfide inimmaginabili, rafforzare Ue come strumento di paceNicosia, 26 feb. (askanews) – “Sfide inimmaginabili fino a pochi anni fa si sono affacciate: dall’aggressione russa all’Ucraina, allo scellerato attacco dei terroristi di Hamas, con le sue drammatiche conseguenze in termini umanitari – con l’inaccettabile morte di tanti innocenti in Israele e nella striscia di Gaza – alla spirale di instabilità che sta colpendo tanta parte del continente africano. Tutto questo ci induce a rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più profilato dell’Unione Europea, indispensabile strumento per la difesa dei diritti umani e della pace”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del brindisi in occasione della cena offerta dal presidente cipriota per la sua visita di Stato.


Mattarella ha reso merito a questo paese “particolarmente esposto, per la sua collocazione geografica, in questo prezioso compito, in un’area attraversata da grandissime tensioni suscettibili di arrecare incalcolabili danni non solo alle popolazioni delle aree colpite da conflitti e dell’intero Mediterraneo allargato, ma anche a principi fondamentali dell’ordinamento internazionale, come il rispetto delle leggi del mare e, in esse, della libertà di navigazione”. “Si rischia oggi – ha avvertito il capo dello Stato – di minare quel progresso, frutto della stabilità, che abbiamo conosciuto in questi anni”.

Rimosso videoclip di “Ninnananna”, si vedeva primo bagnetto Nigiotti

Rimosso videoclip di “Ninnananna”, si vedeva primo bagnetto NigiottiRoma, 26 feb. (askanews) – In un video sui suoi profili social Enrico Nigiotti ha commentato la rimozione del videoclip del suo singolo “ninnananna”, uscito lo scorso 3 novembre. Nel video, un insieme di filmati amatoriali di repertorio, vengono ritratti lo stesso Nigiotti e la sua compagna da bambini, oltre che i figli neonati della coppia.


A causare la rimozione del videoclip la scena del primo bagnetto dello stesso Enrico Nigiotti, della durata di pochi istanti: “Ci sono 5 secondi di video del mio primo bagnetto… e pare che in questi 5 secondi ci sia un frame del mio pisellino sott’acqua – ha detto Nigiotti, che ha poi ribadito – Per quanto io sia totalmente d’accordo con le policy che vietano di mostrare le parti intime dei minori (mai avrei permesso che si vedessero i miei figli nudi), né io né nessuno altro aveva mai fatto caso al fatto che in questa scena si vedessero le mie parti intime, ma a quanto pare la cosa va contro le linee guida”.

Usa, FTC contro megafusione supermercati Kroger-Albertson

Usa, FTC contro megafusione supermercati Kroger-AlbertsonNew York, 26 feb. (askanews) – Lunedì la Federal Trade Commission ha fatto causa per bloccare la fusione della catena di supermercati Kroger con la rivale Albertsons. Kroger ha offerto 25 miliardi di dollari per acquisire la catena concorrente e ha spiegato che l’accordo aiuterà a competere contro Walmart e Amazon.


Di diverso pare è la FTC, secondo cui l’accordo porterebbe a prezzi più alti dei prodotti alimentari e a salari più bassi per i lavoratori e ha chiesto a un tribunale federale dell’Oregon di impedire alle società di concludere l’accordo per motivi antitrust. Il piano delle aziende di rispondere alle preoccupazioni del governo vendendo centinaia di negozi a Washington, in Colorado e altri stati non risolverà il problema, secondo la FTC.

Bce, Lagarde contestata da un eurodeputato leghista con un cappio

Bce, Lagarde contestata da un eurodeputato leghista con un cappioRoma, 26 feb. (askanews) – Contestazione con sventolamento di cappio, a beneficio di telecamere, per la presidente della Bce, Christine Lagarde, da parte dell’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca (Gruppo Identità e Democrazia). I costi dei mutui sono triplicati a seguito dei rialzi dei tassi della Bce “ma questa inflazione non è causata dalla domanda: ci sono più poveri e ci sono meno figli. Questa inflazione è causata dalla carenza di forniture, non solo energetiche e dagli sbagli di questa Europa”, ha affermo durante una seduta della plenaria sul Bilancio annuale della Bce.


“Le politiche criminali di questa Europa da lei guidata hanno lo stesso effetto di questo cappio”, ha detto Ciocca, sventolando una corda con un cappio che ha estratto dalla giacca, di fronte a una Lagarde impassibile. Cappio “che strangola la gente, che strangola le famiglie, le imprese e la nostra economia. Fermiamo l’aumento dei tassi di interesse, abbassiamo i tassi di interesse”. Altre contestazioni, da vari eurodeputati, hanno riguardato le recenti dichiarazioni di Frank Eldersom, componente del Comitato esecutivo della Bce, contro il personale non allineato con le policy climatiche dell’istituzione.