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Cortei degli studenti, Schlein: basta manganellate, Piantedosi si prenda le sue responsabilità

Cortei degli studenti, Schlein: basta manganellate, Piantedosi si prenda le sue responsabilitàRoma, 24 feb. (askanews) – “Basta manganellate sugli studenti, Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento e davanti al Paese e a prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti al suo arrivo alla convention “Per gli Stati Uniti d’Europa con Emma Bonino”.


“Le manganellate sui minori, trattenuti e immobilizzati a terra, sono inaccettabili, non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, Napoli e Bologna” ha sottolineato. Schlein ha quindi accusato che “c’è un clima di repressione, di cui abbiamo chiesto conto già la settimana scorsa al ministro Piantedosi, è necessario che venga a chiarire”. La segretaria ha quindi espresso “tutta la solidarietà del Pd agli studenti che sono stati feriti e alle famiglie”.

Cortei studenti,Schlein:basta manganellate,Piantedosi si prenda responsabilità

Cortei studenti,Schlein:basta manganellate,Piantedosi si prenda responsabilitàRoma, 24 feb. (askanews) – “Basta manganellate sugli studenti, Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento e davanti al Paese e a prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti al suo arrivo alla convention “Per gli Stati Uniti d’Europa con Emma Bobino”.


“Le manganellate sui minori, trattenuti e immobilizzati a terra, sono inaccettabili, non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, Napoli e Bologna” ha sottolineato. (Segue)

Diodato quest’autunno live per la prima volta nei teatri italiani

Diodato quest’autunno live per la prima volta nei teatri italianiMilano, 24 feb. (askanews) – Sono già sold out le date di Bari e Mestre (VE) del tour di Diodato, che quest’autunno per la prima volta sarà protagonista di un tour nei più prestigiosi teatri italiani. La tournée si arricchisce di cinque nuovi live che si terranno a Lecce (2 ottobre, Teatro Politeama Greco), Assisi (20 ottobre, Teatro Lyrick), Schio (VI – 31 ottobre, Teatro Astra), Genova (25 novembre, Teatro Politeama Genovese) e Parma (27 novembre, Teatro Regio).


Il tour, prodotto e organizzato da Magellano Concerti, partirà il 28 settembre da Grosseto (Teatro Moderno – Data zero), per poi proseguire il 1 ottobre a Bari (sold out – Teatro Petruzzelli), il 2 ottobre a Lecce (Teatro Politeama), il 5 ottobre a Mestre (sold out – VE, Teatro Toniolo), il 6 ottobre a Milano (Teatro Arcimboldi), il 9 ottobre a Roma (Auditorium Parco Della Musica), l’11 ottobre a Napoli (Teatro Augusteo), il 18 ottobre a Civitanova Marche (Teatro Rossini), il 19 ottobre a Pescara (Teatro Massimo), il 20 ottobre ad Assisi (Teatro Lyrick), il 23 ottobre a Palermo (Teatro Golden), il 24 ottobre a Catania (Teatro Metropolitan), il 26 ottobre a Rende (CS, Teatro Garden), il 29 ottobre a Firenze (Teatro Verdi), il 30 ottobre a Bologna (Europaditorium), il 31 ottobre a Schio (VI, Teatro Astra), il 14 novembre a Torino (Teatro Colosseo), il 16 novembre a Mantova (Teatro Sociale) e il 17 novembre a Trento (Auditorium Santa Chiara). Gli ultimi appuntamenti si terranno il 25 novembre a Genova (Teatro Politeama Genovese) e il 27 novembre a Parma (Teatro Regio). I biglietti sono disponibili su Ticketone e sui circuiti di vendita abituali (https://www.ticketone.it/artist/diodato/; https://www.magellanoconcerti.it/tour/119/diodato-nei-teatri). Per info: www.magellanoconcerti.it


Dopo la partecipazione alla 74° edizione del Festival di Sanremo con “Ti muovi” – ballad intensa ed energica che, anche attraverso il videoclip ufficiale, rappresenta il concept del movimento attraverso le emozioni – e in occasione dell’annuncio del tour nei teatri, il cantautore è pronto per un nuovo capitolo musicale che racchiude e celebra proprio la dimensione live. Il palco è da sempre per il cantautore un porto sicuro ed è proprio lì che finalmente si libera l’energia di ogni brano, creando una connessione unica con il pubblico in un momento di condivisione. È per questo che il cantautore ha annunciato che questa primavera pubblicherà un album realizzato attraverso il processo inverso, che si distingue dal metodo classico: Diodato, infatti, ha scelto di registrare in presa diretta un disco che coglie e cristallizza le emozioni dei live e tutta l’energia che ha vissuto sui palchi di tutta Italia negli ultimi anni, donando nuova vita ad alcuni brani del suo repertorio. A gennaio 2024 Diodato ha vinto il Rockol award per il miglior album con “Così speciale” e il Ciak d’Oro per la categoria “Miglior canzone originale” con il brano “La mia terra”, parte della colonna sonora del film Palazzina Laf, diretto da Michele Riondino con cui condivide la direzione artistica dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante.

Selena Gomez è tornata con il nuovo singolo “Love On”

Selena Gomez è tornata con il nuovo singolo “Love On”Milano, 24 feb. (askanews) – Selena Gomez, artista multiplatino nominata ai GRAMMY®, è tornata con il nuovo singolo “Love On”. Si tratta della prima uscita dell’anno dell’artista musicale e attrice di fama mondiale, che sta lavorando duramente al nuovo album che seguirà il precedente “Rare”, disco acclamato da critica e pubblico.


“Love On” è un brano pop, un inno gioioso e divertente, ispirato al periodo trascorso da Selena a Parigi l’anno scorso. La Gomez, all’interno del testo del brano, enfatizza l’aria romantica della vita parigina e l’eccitazione del condividere un nuovo amore. La canzone è prodotta da The Monsters & Strangerz e Isaiah Tejada.


“Love On” è anche un videoclip diretto dal regista francese pluripremiato Greg Ohrel. Nel video di 3 minuti e 10 secondi, Selena indossa vari outfit, tra cui un vestito verde e un accappatoio bianco, mentre canta la sua canzone. Alcune coppie si scambiano baci intorno a lei, mentre la superstar si muove in diversi ambienti. “Wait ‘til I turn my love on. I’m no cheap thrill. I’m a rollercoaster ride, baby jump on” – canta Selena invitando all’amore e garantendo che le sue non sono emozioni di poco conto.


“LOVE ON” arriva dopo l’incredibile successo del precedente singolo “SINGLE SOON”, arrivato alla seconda posizione della classifica radio in Italia (EarOne) e tra i 20 brani più trasmessi dai network del 2023. Selena Gomez è una delle popstar più famose di sempre: ha venduto oltre 210 milioni di singoli in tutto il mondo e accumulato oltre 50 miliardi di stream globali con la sua musica. Ha ricevuto una nomination ai Grammy per il suo primo EP in Spagnolo, “Revelación” e una agli Emmy per la sua interpretazione all’interno dell’acclamata serie televisiva “Only Murders in the Building”, dove recita assieme a Steve Martin e Martin Short. Nel 2022 è uscito il documentario “My Mind & Me” su Apple TV+ diretto da Alek Keshishian (A letto con Madonna), uno sguardo intimo, sorprendente e commuovente sulla vita di Selena.


È seguito poi il remix di “Calm Down” di Rema, che ha dominato le classifiche mondiali nel 223 e che ha raggiunto la posizione n.1 della Billboard Global Chart. La canzone ha raggiunto il record per la più lunga permanenza nella classifica radio Billboard Pop Airplay. Il singolo ha ottenuto oltre 3 miliardi e mezzo di stream nel mondo. Selena Gomez è la donna più seguita su Instagram con oltre 430 milioni di followers.

Ucraina, Meloni presiederà G7 da cattedrale di Santa Sofia a Kiev

Ucraina, Meloni presiederà G7 da cattedrale di Santa Sofia a KievRoma, 24 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni presiederà dal complesso di Santa Sofia a Kiev la riunione del G7 in video collegamento. Il summit, il primo a guida italiana, è in programma dalle 17 alle 18.30 ora locale (16-17.30 in Italia). Parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


A Kiev con Meloni questa mattina sono arrivati anche la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro belga Alexander De Croo, presidente di turno dell’Ue. La cattedrale di Santa Sofia, la cui costruzione iniziò poco dopo l’anno mille, è stato il primo sito ucraino ad essere inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco e dallo scorso anno è nella lista dei patrimoni in pericolo a causa della guerra.

Ue, Draghi: servono enormi investimenti pubblici e privati

Ue, Draghi: servono enormi investimenti pubblici e privatiGand, 24 feb. (askanews) – A causa dei profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nell’ordine mondiale sono necessari enormi investimenti in Europa sia di denaro pubblico che del risparmio privato, ed è ora importante capire come potranno essere finanziati e mobilizzati questi investimenti. Lo ha affermato oggi a Gand, in Belgio, l’ex premier italiano Mario Draghi, incaricato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di elaborare un rapporto sulla competitività dell’economia dell’Ue.


Draghi è stato inviato oggi alla riunione informale di Gand dell’Ecofin, con i ministri delle Finanze dei Ventisette, per un primo scambio sull’impostazione del suo rapporto, che sarà pubblicato in estate, dopo le elzioni europee. “Siamo qui – ha detto Draghi ai giornalisti, al suo arrivo alla riunione dei ministri – nel quadro di un primo scambio di vedute che sto avendo con diversi stakeholder sulla preparazione del rapporto sulla competitività in Europa. Come sappiamo tutti – ha osservato -, molti profondi cambiamenti sono avvenuti negli ultimi anni nell’ordine economico mondiale”.


“Questi cambiamenti – ha rilevato – hanno una grande varietà di conseguenze. Una di queste conseguenze è chiara: dovremo investire un enorme ammontare di denaro in un tempo relativamente breve”. “Non vedo l’ora – ha continuato Draghi – di avere questa discussione per sapere che cosa i ministri delle finanze pensano, e come sono preparati per finanziare questi bisogni di investimenti. E non mi riferisco solo al denaro pubblico, ma anche – ha precisato – al risparmio privato: come possiamo mobilizzare questo risparmio privato, su una scala molto più grande che in passato”, ha concluso l’ex premier, che non ha accettato domande dalla stampa.

Prato entra nell’anno del Drago, corteo e festa il 2 e 3 marzo

Prato entra nell’anno del Drago, corteo e festa il 2 e 3 marzoRoma, 24 feb. (askanews) – Prato entra nell’anno del Drago, preparandosi ai festeggiamenti del Capodanno cinese in programma nel mese di febbraio e la cui sfilata si svolge sabato 2 e domenica 3 marzo. L’evento coinvolge la comunità pratese e quella cinese e attira migliaia di turisti per il colorato corteo e la grande festa in centro storico.


Le celebrazioni a Prato erano iniziate il 9 febbraio, alle 17, la mezzanotte di Pechino, con il suono della campana al tempio buddista Pu Hua il primo giorno del nuovo anno del Drago (10 febbraio). Sabato 2 e domenica 3 marzo saranno dedicati alle sfilate (inizialmente programmate il 17 e 18 febbraio e rinviate a marzo in segno di rispetto per i gravi lutti sul lavoro nella vicina Firenze).


Il 2 marzo, in particolare, il corteo si muoverà nel quartiere Macrolotto 1, con un’iniziativa rivolta principalmente alle tante aziende tessili in attività in questa zona della città. Domenica 3 marzo sarà la volta della consueta sfilata del Drago, che per tre ore attraverserà l’area del Macrolotto Zero, per arrivare in centro tra i danzatori. Nel cuore della città, sullo sfondo del Palazzo Pretorio, si terranno le esibizioni, sotto alla statua di Marco Datini, storico mercante trecentesco e nume tutelare di Prato. Il Capodanno cinese (o Festa della Primavera) è festeggiato da milioni di persone in tutto il mondo. Non ha un giorno fisso, perché l’inizio dell’anno deve coincidere con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, una data che, seguendo il calendario gregoriano, cade tra il 21 gennaio e il 19 febbraio.


Il 10 febbraio 2024 si è dunque entrati nell’anno del Drago, sinonimo di potere magnanimo, forza ed armonia. I festeggiamenti durano due settimane, con numerose iniziative pubbliche. Molto famosa è la danza del Leone, con dei danzatori che muovono leoni di diverse dimensioni, ballando a ritmo di musica per le vie delle città. Il leone è simbolo di forza e coraggio e per questo offre felicità e sicurezza per il nuovo anno.

Meloni a Kiev:Italia-Europa-G7 avanti al fianco Resistenza Ucraina

Meloni a Kiev:Italia-Europa-G7 avanti al fianco Resistenza UcrainaRoma, 24 feb. (askanews) – “Che l’Italia, l’Europa e l’Occi- dente devono continuare ad essere al fianco di Kiev, perché difendere l’Ucraina non vuol dire amare la guerra, ma esattamente il contrario. Vuol dire allontanare la guerra, tutelare il nostro interesse nazionale e impedire che il sistema interna- zionale fondato sulle regole vada definitivamente in frantumi. Non conviene a nessuno, a noi europei per primi, un mondo nel quale vige il caos e non la forza del diritto”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, in arrivo a Kiev da presidente del G7 insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, al premier belga presidente di turno del Consiglio Ue Alexander De Croo e al premier canadese Justin Trudeau per incontrare il presidente ucraino Vlodomir Zelesnky a due anni dall’invasione russa dell’Ucraina.


“Quando il 24 febbraio di due an-ni fa la Russia ha invaso l’Ucraina – afferma Meloni intervistata da il Giornale- in molti hanno pensato che fossimo davanti ad un ‘cigno nero’ della storia, ovvero un evento del tutto imprevedibile. In realtà, l’invasione russa era la naturale e prevedibile conseguenza della visione neoimperialista di Putin, già manifestata da molti anni e su vari fronti. Ma due anni fa le ambizioni di Mosca si sono infrante contro un vero ‘cigno nero’: l’incredibile resi- stenza del popolo ucraino. Nei piani di Putin la guerra sarebbe dovuta durare pochissimo e, una volta capitolata l’Ucraina, l’attenzione si sarebbe rivolta ad altri Stati confinanti, non solo europei. Ciò non è successo. L’Ucraina non è capitolata in pochi giorni. Ha liberto gran parte del territorio occupato, ha reso inimmaginabile ogni ipotesi di invasione totale e ha inferto alla Russia perdite estremamente ingenti. Obiettivi strategici che la disinformazione russa cerca di nascondere”. “Il desiderio di pace dei nostri cittadini – sottolinea ancora la presidente del Consiglio- è sacrosanto. Comprendo perfettamente. Ma ciò che sta accadendo in Ucraina non è qualcosa di lontano da noi nello spazio e nel tempo: è qualcosa di molto più vicino di quanto si possa credere. . La guerra in Ucraina ci riguarda tutti: e ci tocca da vicino. Molto di più di quello che si possa pensare. Non solo dal punto di vista umano, ma ancor di più da quello geo-politico e di sicurezza”.


“La fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura – assicura Meloni- sono i nostri obiettivi. Dobbiamo spendere ogni energia in questa direzione. Ma Putin può essere convinto a sedersi al tavolo dei negoziati solo se viene garantito l’equilibrio delle forze in campo. E questo può essere assicurato solo se l’Italia, l’Europa e l’Occidente continueranno ad aiutare l’Ucraina. Questo è un fattore decisivo. E sono orgogliosa del contributo che questo governo ha dato in Europa per raggiungere l’accordo in Consiglio europeo sul sostegno all’Ucraina per i prossimi quattro anni. Non era affatto scontato”. Quanto al futuro prossimo dell’Ucraina, “noi crediamo nel futuro euroeo dell’Ucraina perché l’Ucraina è un pezzo d’Europa e come diceva Giovanni Paolo II il nostro continente per respirare, ha bisogno dei suoi due polmoni: quello occidentale e quello orientale. Il sostegno italiano al processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea non è mai mancato e siamo molto soddisfatti dei progressi che si stanno facendo in questa direzione”.

Schlein replica su terzo mandato, minoranza Pd insiste: chiarimento

Schlein replica su terzo mandato, minoranza Pd insiste: chiarimentoRoma, 23 feb. (askanews) – Elly Schlein prova a chiudere le polemiche sul terzo mandato, anche se la minoranza del partito ancora reclama un “chiarimento” per la prossima settimana. La leader Pd va in Tv a La7 e racconta di avere già sentito Stefano Bonaccini, invitandolo ad “andare avanti”, perché le polemiche su questo argomento a poche ore dal voto in Sardegna le avrebbe evitate volentieri e certo non accetta l’accusa di aver violato i patti. Se i bonacciniani attaccano rinfacciando il mancato rispetto dell’accordo raggiunto in direzione – quello che ha dato vita al tavolo interno sul terzo mandato e sulla riforma degli enti locali – la leader Pd replica rilanciando proprio le intese raggiunte. Il no pronunciato ieri all’emendamento della Lega non cancella la decisione di trovare insieme una “sintesi” nel Pd.


“L’impegno a discutere internamente al Pd proseguirà” assicura. Ma, precisa, “in direzione abbiamo provato a trovare una sintesi immaginando una riforma complessiva che, oltre al numero dei mandati, preveda i necessari pesi e contrappesi. Ma ieri non si stava parlando di questo, non si parlava di una riforma complessiva, ma di un emendamento della Lega ‘salva Zaia’”. Parole che per il momento non placano la minoranza. “Serve un chiarimento”, ribadisce uno dei parlamentari di ‘Energia popolare’. “Ci hanno fregato. Non hanno rispettato l’accordo pensando che non potevamo più dire niente perché c’era la Sardegna”. E proprio per evitare l’accusa di remare contro alla vigilia del voto la minoranza ha deciso di rimandare alla prossima settimana “il chiarimento. Sennò questi sono anche capaci di dire che è colpa nostra se perdiamo la Sardegna”.


Altri esponenti, vicini alla segretaria, sono convinti che le cose si appianeranno, magari dopo un nuovo colloquio tra la Schlein e Bonaccini: “Si stanno rendendo conto che fare casino sul terzo mandato è fare casino su una questione personale, Bonaccini altri che vorrebbero ricandidarsi…Queste cose fatte per ragioni personali sono antipatiche, la gente se ne accorge”. Senza contare che molti dei sindaci che spingono per il terzo mandato sono anche probabili candidati alle europee e “non è nel loro interesse tirare troppo la corda”, aggiunge la stessa fonte. Si vedrà la prossima settimana. Di sicuro Dario Nardella prova a suggerire una ricucitura: “Sul terzo mandato l’indicazione della Direzione Pd era quella dell’astensione, poi credo si sia voluto dare la priorità alla posizione unitaria delle opposizioni ma il tema rimane aperto: spero che nel partito ci sia l’occasione per ridiscuterne e per trovare una sintesi”. Vincenzo De Luca, intanto, sferza la segretaria come sua abitudine: quello sul terzo mandato è “un dibattito demenziale”, è “sconcertante” che i “parassiti a livello centrale” vogliano decidere chi deve essere eletto, ma “la Campania è del tutto indifferente a questo dibattito, perché la Campania il terzo mandato lo può fare tranquillamente non avendo recepito a legge nazionale sui due mandati”.

Congresso Forza Italia con vista Europee.Tajani: Berlusconi come Maradona

Congresso Forza Italia con vista Europee.Tajani: Berlusconi come MaradonaRoma, 23 feb. (askanews) – Il repertorio della mozione degli affetti – e non potrebbe essere altrimenti – c’è tutto. C’è la commozione di Antonio Tajani nell’intervento di oltre un’ora e mezza con cui si candida, in una corsa senza rivali, a fare il segretario di Forza Italia. C’è il ricordo costante e ricorrente di Silvio Berlusconi: la proiezione del suo ultimo discorso in Senato, l’applauso e la standing ovation della platea, il fratello Paolo che arriva a sorpresa in rappresentanza della famiglia (grande assente Marta Fascina).


Tajani lo omaggia, cominciando quello che definisce “il discorso più difficile e importante” della sua vita, con un riferimento calcistico. “Ti senti come un giocatore della squadra di Maradona che deve fare la finale di Champions, ma Maradona non c’è più. E tu hai una sola possibilità, chiedere aiuto a tutta la squadra e alla curva perché ti sostenga. Voi siete la squadra, Berlusconi era Maradona”. Il congresso del partito azzurro che si celebra all’Eur era un passaggio obbligato: dopo la morte del fondatore su cui erano plasmate tutte le regole interne, era inevitabile costruire il nuovo vertice in punta di statuto. E così domani Tajani sarà eletto ufficialmente come segretario, ruolo che ricopre “pro tempore” da luglio, quando fu indicato da quel consiglio nazionale che ha cancellato la carica di presidente, associandola per sempre al solo nome di Berlusconi.


E’ un congresso senza colpi di scena, anche perché il ministro degli Esteri si è preoccupato di sminare ogni possibile fronte di tensione nelle fasi precedenti all’appuntamento. Per esempio, nella corsa al ruolo di vice: ci sono quattro candidati per quattro poltrone (Deborah Bergamni, Stefano Benigni, Roberto Occhiuto e Alberto Cirio) e nessun vicario, anche se il più votato (o a parità di voti il più anziano) sarà un po un primus inter pares. Ed è probabilmente anche per questo che il congresso, più che essere un momento di democrazia interna, si trasforma quasi in un appuntamento elettorale con vista sulle Europee di giugno. Tajani ricorda che dopo la morte di Berlusconi in tanti davano il movimento per spacciato, ora si presenta davanti alla platea dei 1300 delegati con dei sondaggi che fanno sperare addirittura in un sorpasso sulla Lega. Ed è proprio la competizione con Salvini, pur apertamente negata, a fare da sfondo alla due giorni. Il segretario rimarca l’appartenenza al popolarismo europeo che in apertura del congresso è rappresentato dal presidente Manfred Weber e che domani vedrà la presenza di Roberta Metsola e Antonio Lopez. Ripete che non c’è nessuna corsa ai danni degli alleati. “Noi possiamo in questo momento tornare a essere i grandi protagonisti della politica italiana, c’è un grande spazio tra Elly Schlein e Giorgia Meloni e quello spazio noi abbiamo il dovere di occuparlo”, sottolinea.


E tuttavia mentre la liturgia del congresso mostra con evidenza la sintonia che in questo momento regna con Fratelli d’Italia, altrettanto non si può dire dei rapporti con il Carroccio. La presidente del Consiglio non può essere presente per impegni internazionali, ma invia un messaggio di sostegno. “Antonio e la classe dirigente del partito hanno saputo raccogliere l’eredità politica e Forza Italia continua a rappresentare una parte significativa dell’elettorato di centrodestra”, dice. La delegazione dei meloniani è rappresentata dai capigruppo, oltre che dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Alla premier Tajani dedica un passaggio molto affettuoso: “Io ho grande stima di Giorgia Meloni che considero un alleato leale, soprattutto perché rispetta l’identità di Forza Italia, non mi ha mai chiesto di fare qualcosa che andasse contro quello che noi pensiamo”. Nessun riferimento esplicito, invece, a Matteo Salvini che in rappresentanza della Lega ha scelto di inviare solo la deputata Simonetta Matone. Lo scontro diventa esplicito anche per una dichiarazione del governatore Occhiuto che fa infuriare i leghisti. “Io vedo che c’è tanto entusiasmo, forse più da noi che nei luoghi dove si riunisce la Lega”, sostiene il presidente della Regione Calabria.”Affermare di avere imparato la lezione impartita da Berlusconi, grande amico della Lega e promotore di un centrodestra unito, per poi attaccare gli alleati lo troviamo davvero sgradevole”, la replica affidata a due deputati salviniani.