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Mattarella: piena solidarietà a Meloni, l’effige bruciata è una violenza intollerabile

Mattarella: piena solidarietà a Meloni, l’effige bruciata è una violenza intollerabileRoma, 23 feb. (askanews) – “Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale un gruppo di studenti e rispondendo ad alcune loro domande.


“Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale – ha spiegato il Capo dello Stato -, ne risultano mortificate e distorte. Ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione”. “Mi auguro – ha concluso Mattarella – che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori”.

Meloni, “piena solidareietà” Mattarella: effige bruciata violenza intollerabile

Meloni, “piena solidareietà” Mattarella: effige bruciata violenza intollerabileRoma, 23 feb. (askanews) – “Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale un gruppo di studenti e rispondendo ad alcune loro domande.


“Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale – ha spiegato il Capo dello Stato -, ne risultano mortificate e distorte. Ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione. “Mi auguro – ha concluso Mattarella – che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori”.

Ecofin, Giorgetti ricorda calciatore di Gand, ma sbaglia squadra

Ecofin, Giorgetti ricorda calciatore di Gand, ma sbaglia squadraGand, 23 feb. (askanews) – Siparietto con equivoco calcistico per il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, a Gand, in Belgio, a margine delle riunioni informali, in corso, dell’Eurogruppo e dell’Ecofin.


Accolto dal presidente di turno dell’Ecofin, il ministro belga delle Finanze, Vincent van Peteghem, all’ingresso dello stadio di Gand in cui si svolgono le riunioni, quando gli è stata offerta una sciarpa del tipo di quelle usate dai tifosi di calcio, con la scritta “Ecofin”, Giorgetti ha ricordato che “qui c’era un giocatore altissimo, Paul Onuachu”. In realtà, il nigeriano Ebere Paul Onuachu, alto più di due metri, ha giocato dal 2019 al 2023 un un’altra squadra belga, quella di Genk, una città fiamminga come Gand (o Ghent, il nome è molto simile), a est di Bruxelles (mentre Gand è a Nord-Ovest della capitale). Onuachu è poi stato ceduto nel 2023 alla squadra britannica del Southampton.

Nastro d’argento a Bellucci: intensa la sua interpretazione di Callas

Nastro d’argento a Bellucci: intensa la sua interpretazione di CallasRoma, 23 feb. (askanews) – È Monica Bellucci la “Protagonista dell’anno” nei Documentari 2024, premiata dai Giornalisti Cinematografici per l’interpretazione intensa di “Maria Callas: lettere e memorie” diretto da Tom Volf e Yannis Dimolitsas.


Il direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo annuncia alla vigilia della premiazione dei Nastri d’Argento per i Documentari 2024 che saranno consegnati, con i Premi speciali, a Roma, lunedì 26 febbraio al Cinema Barberini, partner di quest’edizione del Premio. “È un riconoscimento per un’interpretazione intensa e toccante”, sottolinea a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Laura Delli Colli, Presidente, che ricorda come “nell’empatia di Monica Bellucci sia la chiave di lettura più sorprendente del racconto cinematografico, in uno splendido bianco e nero, nel quale il film sintetizza le emozioni più intime del lungo tour internazionale dell’omonimo spettacolo teatrale, ideato dallo stesso Volf e magistralmente interpretato dall’attrice, che l’ha portata nel mondo dal novembre 2019 al gennaio 2023, nel centenario della nascita della Callas.


Un omaggio alla Divina, nel film, ma anche e soprattutto l’incontro fra due donne unite dall’amore per l’arte – in palcoscenico e dietro le quinte, tra emozioni reali e materiali d’archivio – in un affascinante gioco di specchi fra il presente e un passato che continua a rappresentare un’inesauribile fonte di ispirazione. “Con la sua interpretazione Monica Bellucci ha saputo restituire, a cuore aperto e con vibrante intensità e delicatezza – continua la nota dei Nastri d’Argento – la grandezza artistica di un’icona del nostro tempo ma anche l’arte di una Divina dal cuore semplice, una donna dal talento inarrivabile e di una struggente fragilità umana”. E dall’attrice, che per impegni professionali a Parigi non potrà essere lunedì a Roma per la premiazione, è arrivato l’entusiasmo di un “Grazie! Vi sono profondamente grata per questo Nastro d’Argento speciale per la mia interpretazione nel docufilm Maria Callas: lettere e memorie”. “Ringrazio la Presidente e il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici che hanno scelto di onorarmi con questo importante riconoscimento. Grazie ai registi Tom Volf e Yannis Dimolitsas, insieme ci siamo permessi di raccontare la grande Maria Callas, con la sua dualità tra la donna e l’artista, tra l’icona pubblica e la sua femminilità intima e sensibile che solo pochi conoscevano. Abbiamo cercato di farlo con estremo rispetto e grande umiltà. Grazie a IBLA Film, Sic Pictures, Faliro House Productions, Rai Cinema, Lupin Film, INA France e Maison Cartier per aver creduto in questo progetto”.


Presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Storia del Cinema, è un film di Tom Volf e Yannis Dimolitsas, da una sceneggiatura dello stesso Volf, una produzione (Sic) Pictures, IBLA Film, Musa Production e Volf Production in co-produzione con Faliro House Productions e Lupin Film in collaborazione con Rai Cinema e in associazione con INA France. Monica Bellucci è anche fra i produttori insieme a Samy Boudiaf, Charles Benoin, Stanslas Wicker, Eleonora Pratelli, Riccardo Neri è co-produttore. Si concludono lunedì 26 Febbraio con un palmarès che comprende la premiazione dedicata al ‘Cinema del reale’ ai film su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ e Arte. La selezione ufficiale – 55 titoli scelti tra 150 documentari visionati – è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.


Lunedì 4 e martedì 5 Marzo, dopo la Premiazione del 26 febbraio, una selezione dei film premiati sarà in programmazione nella rassegna dedicata ai Documentari premiati al Cinema Barberini di Roma, partner di quest’edizione dei Nastri d’Argento.

Schnabel (Bce): in Italia crescita tiene e calo inflazione rapido

Schnabel (Bce): in Italia crescita tiene e calo inflazione rapidoRoma, 23 feb. (askanews) – Nelle fasi più recenti l’Italia ha mostrato di disporre di “una crescita economica relativamente solida” mentre al tempo stesso il processo disinflazionisto si è mosso in maniera “più rapida” rispetto alla media dell’area euro. I differenziali (spread) sui rendimenti dei sui titoli di Stato “sono a un livello moderato, ma persistono vulnerabilità a livello di conti pubblici”. Sono alcuni dei messaggi chiave sulla Penisola illustrati da Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce durante un intervento all’università Bocconi, a Milano.


Secondo Schnabel “in Italia la perdita di produttività dal 1990 è in parte dovuta all’alta quota di piccole imprese”. E nelle slide del suo intervento, diffuse dall’istituzione, ha anche citato il livello sostenuto di investimenti pubblici e privati favorito anche dal Pnrr. Nell’area euro sono stati fatti molti progressi sul processo di disinflazione, ha poi rilevato, ma l’ultimo miglio del ritorno ai livelli obiettivo si conferma “difficile” e la forte crescita dei salari in un quadro di produttività in calo “crea pressione rialzo sui costi del lavoro unitari”. Gli ampi margini che molte imprese hanno a disposizione sui loro profitti dovrebbero consentire di assorbire i rialzi dei costi del lavoro “ma permangono rischi”. E “ancorare le aspettative di inflazione è cruciale per mantenere la stabilità dei prezzi”, ha detto l’economista tedesca sul se si possa dichiarare vinta la lotta all’inflazione.


E per Schnabel, considerata una degli esponenti più intransigenti sulla linea monetaria, ovviamente la risposta è no. Ma non ha mancato di riconoscere i progressi compiuti. Nell’area euro le pressioni dovute allo shock dei prezzi dell’energia e dalle catene di appprovvigionamento sono svaniti, mentre l’inflazione sui beni sta caLAndo rapidamente laddove sui servizi “si dimostra più persistente”. L’ultimo miglio per riportare l’inflazione al livello obiettivo “risulta più difficile”. La trasmissione della politica monetaria si sta dimostrando “forte” in termini di aumento dei costi di finanziamento e di calo sul livello di erogazione di credito bancario. Il rallentamento dell’immobiliare mostra una dinamica differenziata tra paesi. Schnabel ha spiegato che la politica monetaria sta lavorando creando un freno alla crescita della domanda aggregata. Ma la resilienza dei mercati del lavoro ha un effetto indebolente sulla trasmissione monetaria mentre persistono penurie di persone disponibili a occupare i posti di lavoro vacanti.

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella prevista

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella previstaRoma, 23 feb. (askanews) – A gennaio l’inflazione percepita dai consumatori nell’area euro ha mostrato una ulteriore attenuazione, al 6% mediano sugli ultimi 12 mesi rispetto al 6,9% registrato nella rilevazione precedente. Al tempo stesso, tuttavia, le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi hanno segnato un lieve incremento al 3,3%, dal 3,2% registrato a dicembre.


Le aspettative di inflazione sul più lungo termine, 3 anni, sono rimaste invariate al 2,5%. Lo riporta la Bce sulla base della sua inchiesta mensile, precisando che l’incertezza che i consumatori attribuiscono all’inflazione resta elevata. Secondo la stessa indagine, le aspettative sulla crescita dei redditi dei reali da parte dei consumatori sono rimaste invariate all’1,2%, mentre la percezione sulla crescita della spesa degli ultimi 12 mesi si è limata 6,6%, dal 6,8% registrato a dicembre. La Bce sottolinea che si tratta del valore più contenuto dall’ottobre del 2022.


Per quanto riguarda l’andamento dell’economia le aspettative dei consumatori sono meno negative ma restano di contrazione e indicando un meno 1,1% sui prossimi 12 mesi, a fronte del meno 1,3% di dicembre. Le aspettative sul tasso di disoccupazione si sono limate al 10,9% dall’11,2% di dicembre.

La Roma passa ai rigori, Feyenoord ko

La Roma passa ai rigori, Feyenoord koRoma, 23 feb. (askanews) – La Roma stacca il pass per gli ottavi di finale di Europa League superando il Feyenoord ai rigori.


All’Olimpico – dopo l’1-1 dell’andata – segna subito Gimenez dopo meno di cinque minuti, dunque il pari di Pellegrini al 15′ con una magia da fuori. Dopo 120′ di gioco servono i rigori. Lukaku sbaglia il suo tiro, dopo aver avuto una clamorosa chance (super parata di Wellenreuther) per il gol partita al 120′. Due parate decisive di Svilar e l’ultimo tiro di Zalewski. Esplode la goia dell’Olimpico, De Rossi abbraccia i suoi. Bella scena con Azmoun che consola il connazionale iraniano Jahanbakhsh. Venerdì alle 12 i sorteggi per conoscere l’avversaria. Nel ritorno dei playoff di Europa League, oltre alla Roma e al Milan (ko a Rennes) si qualifica agli ottavi anche il Benfica di Di Maria (0-0 col Tolosa). Dopo i supplementari, passano Friburgo e Qarabag, che eliminano Lens e Braga. Unica francese non eliminata il Marsiglia che rimonta lo Shakthar. Lo Sporting Lisbona pareggia con lo Young Boys e passa. Fuori il Galatasaray di Icardi e Mertens, ko 1-4 in casa dello Sparta Praga.

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi record

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi recordMilano, 22 feb. (askanews) – Chiusura sprint per Wall Street, che tocca nuovi record spinta dai sorprendenti risultati trimestrali di Nvidia (+16,4%), ben superiori alle attese. L’indice S&P 500 si è portato a 5,085.96 punti (+2,09%), il Dow Jones ha guadagnato l’1,18%, il Nasdaq il 2,96%.


Seduta boom per il gruppo che produce schede grafiche e chip per l’intelligenza artificiale: il titolo Nvidia ha chiuso con un balzo del 16,4% a 785,38 dollari, aumentando di 277 miliardi di dollari il valore della propria capitalizzazione, il più grande guadagno in un solo giorno nella storia del mercato. Con il balzo odierno, Nvidia scavalca Amazon e Alphabet, diventando la terza società statunitense di maggior valore dopo Microsoft e Apple, sottolinea l’Ft. La sua capitalizzazione di Borsa sfiora i 2mila miliardi di dollari.

Calcio, il Milan perde 3-2 a Renns ma passa il turno

Calcio, il Milan perde 3-2 a Renns ma passa il turnoRoma, 22 feb. (askanews) – Il Milan perde la gara di ritorno degli spareggi di Europa League, ma grazie al 3-0 dell’andata approda agli ottavi. Protagonista della sfida è Bourigeaud, autore di una tripletta (due su rigore) per il Rennes. Per i rossoneri il momentaneo pareggio è firmato prima da Jovic e poi da Leao con una grande azione personale.


Domani, nel sorteggio di Nyon (alle 12) i rossoneri scopriranno il nome della loro avversaria. Il sorteggio determinerà l’avversaria del Milan agli ottavi. I rossoneri saranno inseriti in seconda fascia e potranno pescare una squadra di prima fascia tra: Atalanta, Brighton, Leverkusen, Liverpool, Rangers, Slavia Praga, Villarreal, West Ham.

Maggioranza divisa boccia terzo mandato, Lega: non è finita qui

Maggioranza divisa boccia terzo mandato, Lega: non è finita quiRoma, 22 feb. (askanews) – Uniti sul palco elettorale di Cagliari, divisi in Parlamento: la maggioranza si spacca sull’emendamento della Lega al decreto elezioni e il terzo mandato dei governatori di Regione viene sonoramente bocciato in commissione Affari Costituzionali in Senato col voto contrario di Fdi, Fi, Pd, M5s e Avs. Non ci saranno ripercussioni sul governo, dicono tutti gli esponenti di centrodestra anche se il Carroccio chiarisce immediatamente che “la partita non è chiusa” e la questione verrà riproposta in futuro. La stessa premier Giorgia Meloni osserva che “il terzo mandato non era nel programma, non è una materia di iniziativa di governo”, quindi, “ci sono state visioni diverse ma ne abbiamo discusso in massima serenità”. La questione, insomma, ribadisce Meloni, “non crea problemi al governo e alla maggioranza”.


Fibrillazioni anche in casa dem. Il no al terzo mandato viene accolto con “disappunto” dalla minoranza che fa riferimento al presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. La giornata inizia con una parziale marcia indietro della Lega che annuncia il ritiro dell’emendamento sul terzo mandato per i sindaci delle grandi città: sia il relatore Alberto Balboni (Fdi) che il governo hanno dato parere contrario. Va bene insistere su una battaglia ma non al punto di andare contro alla posizione dell’esecutivo. Sulla ricandidatura dei governatori di regione, invece, il governo, come annunciato nei giorni scorsi, decide di non esprimersi (“Si rimette alla Commissione”, è la formula magica), quindi il Carroccio sceglie di andare fino in fondo. Incontro a una bocciatura annunciata. Più sonora del previsto (16 no, 4 sì, un astenuto) perché al no degli alleati si aggiungono quelli – annunciati – di Avs e M5s – ma anche del Pd che, visto il dibattito al suo interno, fino a ieri aveva valutato il non voto. Ai tre sì della Lega si somma solo quello della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino (l’appello dei renziani alle opposizioni per fare un fronte compatto e mandare sotto la maggioranza cade nel vuoto). Azione non partecipa, Meinhard Durnwalder delle Autonomie si astiene.


“Ci riproveremo: per noi la partita non è chiusa. Il governo ha lasciato libertà di voto correttamente, non c’è frattura né ripercussione sulle attività di governo, riproporremo il tema in futuro in altri provvedimenti”, annuncia il senatore veneto della Lega Paolo Tosato, vicepresidente della commissione Affari costituzionali. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, dire no al terzo mandato “è un errore perché trovare un buon sindaco e un buon governatore di questi tempi non è facilissimo, quindi se te lo trovi buono i cittadini, se lo vogliono eleggere, hanno il diritto di farlo”. Fdi e Fi minimizzano. Maurizio Gasparri, dopo aver preso parte al voto, ribadisce che “non ha creato nessuna lacerazione nella maggioranza. Non c’è alcuna conseguenza di natura politica. Alcuni hanno enfatizzato sui mezzi di comunicazione questo tema che, invece, forse non meritava tutto questo spazio. Non ci sono state sorprese, né fibrillazioni”. Tuttavia, che la Lega avrebbe potuto evitare di arrivare fino a questo punto, non lo nasconde il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “Non posso che ribadire che sarebbe stato meglio ritirare l’emendamento, perché il tema è molto complesso, molto difficile, secondo noi meritava un contesto più ordinato in cui fare questa discussione. Il testo unico sugli enti locali o comunque un disegno di legge per consentire un approfondimento”.


Ora diventa più complicato: “Il Parlamento può sempre decidere di riaprire la discussione, certo, ma il dato politico che abbiamo registrato in commissione è piuttosto netto”, osserva Ciriani. Possibilista la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro (Fdi): “Ognuno di noi ha opinioni differenziate che si potranno ridiscutere nel testo unico degli enti locali per il quale stiamo lavorando e la tabella di marcia è veloce”. Le opposizioni sottolineano la spaccatura della maggioranza. “Ieri abbiamo visto Meloni, Salvini e Tajani affiancati sul palco e oggi si spaccano sul terzo mandato. E fanno bene da tutto il giorno a chiedersi se ci saranno ripercussioni sulla tenuta del governo. Loro lo smentiscono ma il fatto che se lo chiedano fa capire che hanno un bel problema con le loro divisioni”, commenta la segretaria Pd Elly Schlein che tace invece sul fronte aperto all’interno del partito sulla questione terzo mandato. Il voto contrario dei senatori democratici in commissione, infatti, non è andato giù alla minoranza del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che fa trapelare “profondo disappunto”. Secondo la sua area “Energia Popolare” il voto dei senatori che ha contribuito alla bocciatura dell’emendamento del Carroccio al decreto elezioni “ha disatteso l’accordo unanime raggiunto in Direzione lunedì”, infrangendo l’unanimità raggiunta sulla decisione di creare un tavolo sugli enti locali per discutere della questione, riferisce la stessa fonte aggiungendo che “dopo il voto di domenica in Sardegna bisognerà parlarne”.


Protesta anche l’Anci con il presidente Antonio Decaro. Nel mirino “la partita sul terzo mandato per tutti i Comuni” che, promette, “non si chiude qui perché l’Anci non lascerà cadere questa battaglia, che abbiamo condotto sempre in maniera unitaria. Riteniamo che ci siano le condizioni per sollevare una questione di legittimità costituzionale delle norme attuali e chiederemo ai Consigli delle autonomie locali di proporre alle proprie Regioni impugnativa alla Corte costituzionale”. Per il presidente dell’Anci, “la permanenza del limite solo sopra la soglia dei 15mila abitanti è irragionevole e crea situazioni insostenibili, come quelle di Comuni di popolazione quasi identica, magari distanti pochi chilometri uno dall’altro, i cui elettori non avranno però lo stesso diritto di confermare o meno il proprio sindaco”.