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Primo sì al ddl Nordio: dalla cancellazione dell’abuso d’ufficio alla stretta sulle intercettazioni, ecco cosa prevede

Primo sì al ddl Nordio: dalla cancellazione dell’abuso d’ufficio alla stretta sulle intercettazioni, ecco cosa prevedeRoma, 13 feb. (askanews) – Primo sì dal Senato al ddl Nordio di riforma della giustizia penale. Il testo che si compone di nove articoli. Ha ricevuto 104 voti a favore e 56 contrari. Il reato d’abuso d’ufficio spazzato via, il perimetro del traffico di influenze illecite notevolmente ridimensionato e un giro di vite sulla pubblicazione delle intercettazioni. Sono queste le principali misure introdotte dal ddl Nordio che ha incassato il via libera dell’aula del Senato e che ora passa all’esame della Camera.


E’ l’articolo 1 del disegno di legge firmato dal Guadasigilli a contenere la modifica al codice penale più discussa del provvedimento: l’abolizione dell’abuso d’ufficio, reato commesso da chi abusa del proprio potere mentre ricopre un incarico pubblico e proprio per questo finito da anni nel mirino di sindaci e amministratori locali di tutti gli schieramenti colori politici.Particolarmente contestato dalle opposizioni anche l’articolo 2, quello che introduce una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni, ammessa “solo nel caso in cui il contenuto delle stesse sia stato riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento e venga utilizzato nel corso del dibattimento”, si legge sul portale Altalex. Pertanto per la polizia giudiziaria sarà vietato “riportare nei verbali d’intercettazione i dati relativi a soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini”, così come “per il giudice è vietato acquisire nello stralcio le registrazioni e i verbali di intercettazione che coinvolgano soggetti diversi dalle parti, salva la dimostrazione della loro rilevanza” e pure per il pubblico ministero “è vietato indicare nella richiesta di misura cautelare i dati personali di soggetti diversi dalle parti coinvolti in conversazioni intercettate, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione. Stesso divieto è previsto per il giudice nell’ordinanza di misura cautelare”.


Il disegno di legge introduce sempre all’articolo 1 una modifica del reato del traffico di influenze illecite: da un lato sono esclusi tutti casi di “millanteria”, dall’altro viene aumentato il minimo della pena che sale a 1 anno e 6 mesi. Nella nuova configurazione, riporta sempre Altalex, il reato prevede “che le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale debbano essere effettivamente sfruttate e non solo vantate, e debbano essere esistenti e non solo asserite”. Inoltre “l’utilità data o promessa deve essere di natura economica, il denaro o altra utilità deve essere data o promessa per remunerare il pubblico ufficiale o per far realizzare al mediatore una mediazione illecita”.Il testo approvato dal consiglio dei ministri a fine giugno scorso prevedeva anche una ‘stretta’ sulla custodia cautelare in carcere: a stabilirla non sarà più un unico gip, ma un collegio di tre giudici. La misura resterà tuttavia “congelata” per due anni perchè legata all’assunzione straordinaria di 250 nuovi magistrati. Novità anche sull’avviso di garanzia, che dovrà limitarsi a una “descrizione sommaria del fatto” e dovrà essere notificato con modalità a tutela dell’indagato. Per la pubblica accusa, inoltre, non sarà possibile ricorrere in appello contro sentenza di assoluzione per reati a citazione diretta. Infine scatta l’obbligo per il pm di “interrogatorio preventivo” prima che scatti l’arresto dell’indagato.


 

Aula Senato approva in prima lettura il ddl Nordio

Aula Senato approva in prima lettura il ddl NordioRoma, 13 feb. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato il disegno di legge Nordio di riforma della giustizia (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare). I voti favorevoli sono stati 104, 56 i contrari, nessun astenuto. Il provvedimento era in prima lettura, passa quindi all’esame della Camera.


L’assemblea è quindi passata al voto degli emendamenti alla legge di delegazione europea 2022-2023.

Bebe Vio lancia WEmbrace Awards 2024: a marzo Charity Gala Dinner

Bebe Vio lancia WEmbrace Awards 2024: a marzo Charity Gala DinnerRoma, 13 feb. (askanews) – Mancano ormai poche settimane ai WEmbrace Awards 2024, la Charity Gala Dinner destinata a tutte le company e le media company che ogni giorno operano per rendere il mondo un posto migliore. Un’occasione unica che mira a far convergere, unire e rafforzare – ricorda una nota – le voci che parlano di inclusione e cura, esaltandone le qualità e abbracciandone le diversità.


L’appuntamento di quest’anno è in programma giovedì 21 marzo alla Fabbrica del Vapore di Milano, uno dei siti più interessanti di archeologia industriale milanese. Uno spazio prestigioso riservato a eventi pensati e realizzati per promuovere valori che rendono il luogo un vero e proprio centro acceleratore del linguaggio della contemporaneità. Il tema centrale sarà “WHYNOT?!”, che qui rappresenta una domanda che tutti noi ci poniamo, un atteggiamento di apertura verso il mondo e a possibilità inedite, intorno al quale ruota lo spirito della serata. WEmbrace Awards è l’annuale kermesse con le storie che ispirano il mondo, cinque delle quali vengono premiate come WEmbracer in base ai rispettivi ambiti di appartenenza, dalla tecnologia, al mondo del lavoro, dalle iniziative personali alle organizzazioni internazionali. Queste “sfere d’interesse” coprono ogni aspetto della problematicità contemporanea e propongono al loro interno un modo diverso di operare, facendo la differenza, ogni giorno.


Grazie al lavoro attento portato avanti da un Osservatorio stabile composto da professionisti della comunicazione che ruotano da diversi anni attorno all’universo di art4sport, sono state indicate oltre 100 esperienze di persone, associazioni, organizzazioni, che si sono distinte per aver condiviso questa filosofia di pensiero. Dal confronto interno dell’Osservatorio, sono emerse poi 15 tra le 100 storie che più di altre hanno colpito per la loro unicità e capacità di ispirazione. Queste sono state poi sottoposte alla Giuria degli Awards per una valutazione finale, dalla quale sono emerse le cinque vincitrici, che verranno annunciate durante la serata. La Giuria è composta da personalità d’eccezione del panorama italiano e internazionale che hanno avuto il compito di individuare le storie dei WEmbracer da celebrare. WEmbrace Awards 2024 è ideato e realizzato da art4sport, associazione onlus fondata nel 2009 da Beatrice “Bebe” Vio Grandis, campionessa paralimpica di fioretto, insieme ai genitori Teresa Grandis e Ruggero Vio. Il ricavato della serata dei WEmbrace Awards sarà devoluto al sostegno nei confronti dei bambini e ragazzi portatori di protesi di arto che l’Associazione art4sport onlus segue e supporta sin dalla sua nascita. L’obiettivo – conclude la nota – è quindi fornire un aiuto concreto nella pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi.

Ex-Ilva, Riondino-Diodato a Conte-Schlein: delusi da tutti

Ex-Ilva, Riondino-Diodato a Conte-Schlein: delusi da tuttiRoma, 13 feb. (askanews) – Vicini ma lontani. Alla proiezione del film di Michele Riondino sull’ex Ilva, ‘Palazzina Laf’, la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente M5S Giuseppe Conte, sono seduti in prima fila, distanti di qualche sedia, ma non si scambiano neanche uno sguardo. L’occasione è la proiezione del film di Michele Riondino, nella sala capitolare della biblioteca del Senato, su una delle vicende legate all’ex Ilva di Taranto. Una vicenda dalle sfaccettature devastanti sul fronte del lavoro, della salute, dell’ambiente, e che richiama anche le responsabilità dei partiti che rappresentano.


Entrambi arrivano a film cominciato. Conte mezz’ora dopo. Schlein a proiezione quasi finita. Entrambi ascoltano le parole di Riondino e di Diodato (che per ‘Palazzina Laf’ ha scritto il brano ‘La mia terra’) che esprimono tutta la loro delusione per una politica che non è stata in grado di trovare nessuna soluzione per l’ex Ilva e per il territorio tarantino. “Dovrò condizionare il mio intervento per non renderlo troppo politico. Perché altrimenti dovrei dire quanto in qualità di cittadino sono deluso di essere stato sedotto e abbandonato dal M5S e quanto sono deluso di essere stato deriso dal Pd con diversi decreti Salva-Ilva prodotti dai suoi governi. Come sono deluso di essere totalmente ignorato dal governo di destra”, afferma Riondino, davanti a Schlein e Conte. ‘Palazzina Laf’ racconta una vicenda che risale ai tempi dei Riva quando l’azienda mise in atto un feroce mobbing nei confronti di chi, ingegneri o amministrativi, si era opposto alla richiesta di essere demansionato e trasformato in operaio e fu confinato in una palazzina in disuso senza alcun compito da svolgere. “Oggi – dice Riondino – i confinati sono i circa 5mila cassintegrati a cui è stata tolta la dignità” del lavoro. “Il reddito di cittadinanza non andava bene, non sono d’accordo ma posso capire il dibattito attorno al suo uso. Ma allora non capisco perché non si può gridare allo scandalo anche per tutti questi cassintegrati”. E poi: “ci sono discorsi che vanno affrontati con coraggio, quella fabbrica non può più produrre acciaio, non ci sono le condizioni perché quegli impianti possano produrre senza ammazzare gente. Non accetto che non si fa minimanene cenno al fatto che quegli impianti sono sotto sequestro. Il futuro di Taranto – conclude – sta nelle bonifiche”. Al termine del suo intervento, Schlein gli riserva un breve applauso, Conte invece resta immobile.


Nessun rappresentante dell’esecutivo Meloni è presente e quando tocca a Diodato le sue parole sono: “porto la mia testimonianza da cittadino tarantino che ha visto amici e parenti morire e che si è sentito sempre abbandonato e umiliato anche dalle istituzioni. Non vedere ora nessuno del governo qui non può che confermare la mia disillusione”. L’invito di Diodato è quello di sostenere i protagonisti della “rivoluzione in atto a Taranto” che puntano “sulla cultura, l’accoglienza, valori che portano luce in una città offuscata da nubi che ci ammazzavano. E chiederei a chi è presente di fare qualcosa per questi giovani che lottano e che credono nella loro terra. C’è tanto dolore, ma incredibilemnte tanta speranza. Consideratela questa speranza, per favore”. “Michele Riondino oggi ha voluto mettere la politica tutta di fronte alle proprie responsabilità. Diverse forze politiche di opposizione a partire da noi del M5s hanno deciso di metterci la faccia. Sorprende e rammarica la totale assenza di membri del governo e dei colleghi di maggioranza, puntualmente invitati. Ascoltare quanto si è detto oggi non avrebbe fatto loro male”, tiene a sottolineare il senatore tarantino del M5s Mario Turco che ha organizzato l’evento.


“A Taranto si muore di lavoro, non si vive di lavoro”, precisa l’attore e regista. E sul palco sono chiamati coloro che si sono spesi per il futuro della popolazione di Taranto, per il futuro del territorio: da Alessandro Marescotti di Peacelink al primario di oncologia della Asl di Taranto Salvatore Pisconti che riporta i dati dei tumori e delle morti premature causate in questi decenni dall’acciaieria. La Schlein non finisce di ascoltarli. Ha una conferenza stampa con i leader di Avs sul Ponte sullo Stretto di Messina e deve andare, va a stringere le mani a Riondino, con cui scambia qualche parola, e a Diodato. Con Conte una stretta di mano e due baci sulle guance.

Nuoto, Simona Quadarella campionessa del mondo nei 1500sl

Nuoto, Simona Quadarella campionessa del mondo nei 1500slRoma, 13 feb. (askanews) – Simona Quadarella compie l’impresa, approfitta, come avvenne a Gwangju 2019 quando portò il record italiano a 15’40″89, dell’assenza della statunitense e campionessa olimpica ed uscente Katie Ledecky, e vince l’oro nei 1500 stile libero. Strepitosa la finale della 24enne romana e tricampionessa europea in carica – tesserata per CC Aniene, allenata da Christian Minotti – che conduce trenta vasche a 31″8-31″9 di media e nuota in 15’46″99 nettamente sotto al tempo limite olimpico (15’55″0). Annientate le avversarie con la cinese Li Bingjie argento in 15’56″62 e la tedesca Isabel Gose terza in 15’57″55. Il risultato odierno ha consentito alla Quadarella di salire sul podio per la quinta edizione consecutiva, primeggiando in due occasioni, dei Campionati mondiali in vasca lunga, fatto che in ambito nazionale vanta i soli due illustri precedenti: Federica Pellegrini che è salita otto volte consecutive sul podio iridato nei 200 stile libero tra il 2005 e il 2019 vincendo in quattro occasioni e Gregorio Paltrinieri in cinque nei 1500 stile libero tra il 2013 e il 2022 imponendosi tre volte. (Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM)

Protesta trattori, Salvini: su Irpef agricola vittoria Lega

Protesta trattori, Salvini: su Irpef agricola vittoria LegaMilano, 13 feb. (askanews) – “Irpef per gli agricoltori, vittoria Lega”. Lo scrive il vicepremier, Matteo Salvini, su Instagram, a corredo di un fotomontaggio con un trattore verde davanti al Colosseo. “Inserita nel decreto Milleproroghe la norma per l’esenzione dell’Irpef agraria per i redditi fino a 10mila euro e il dimezzamento per quelli fino a 15mila euro. Una vittoria per agricoltori, allevatori e produttori – aggiunge -. È un risultato importante, soprattutto perché fino a pochi giorni fa sembrava impossibile. La Lega è e sarà sempre al fianco di chi porta i sani prodotti italiani sulle nostre tavole”, conclude il segretario leghista.

Pallanuoto, Grecia-Italia 14-12: azzurre fuori dalla zona medaglie

Pallanuoto, Grecia-Italia 14-12: azzurre fuori dalla zona medaglieRoma, 13 feb. (askanews) – Ancora fatale la Grecia che batte l’Italia 14-12 negli ottavi dei mondiali di pallanuoto ed esclude dalla zona medaglie il Setterosa bronzo in carica. Partita di grande sofferenza. Le azzurre subiscono la maggiore freschezza atletica e mentale delle avversarie, che un mese fa le avevano anche escluse dalla qualificazione olimpica vincendo il bronzo europeo ad Eindhoven. Cinquina di una strepitosa Ninou che trova sempre la soluzione giusta nei momenti più difficili quando l’Italia prova ad accorciare fino al -2. Per il quinto posto si giocherà domani alle 12:30 italiane contro le campionesse in carica e d’Europa dell’Olanda che hanno perso contro l’Ungheria ai rigori. Magiare qualificate alle Olimpiadi. Per il Setterosa ancora un lumicino per la conquista dell’ultimo pass in palio con il Canada come competitor che affronterà l’Australia nell’altra semifinale per il quinto posto.


“Il torneo ancora non finisce per la qualificazione – le dichiarazioni del ct Silipo – Ora dobbiamo recuperare le energie e pensare alla prossima partita. La Grecia è più forte del nostro immaginario piuttosto di quello che può esprimere in acqua. Abbiamo rivisto la partita di Eindhoven. È una squadra buona, sicuramente ben messa in campo, però la subiamo più mentalmente che come gioco. Arbitraggio? No comment. Abbiamo sempre questo problema dell’inizio: le stiamo provando tutte per cercare di scuoterci, ma non siamo riusciti a trovare evidentemente la soluzione giusta, corretta. Abbiamo ancora la possibilità di giocarci il pass olimpico e ora dobbiamo pensare solo a quello”. (Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM)

Sgarbi, Mattarella ha accolto le sue dimissioni dal Governo

Sgarbi, Mattarella ha accolto le sue dimissioni dal GovernoMilano, 13 feb. (askanews) – Il poresidente della Repubblica ha accettato le dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di sottosegretario alla Cultura. Lo ha comunicato in Aula la presidenza della Camera, leggendo una lettera inviata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Il presidente della Repubblica con proprio decreto, adottato su mia proposta di concerto con il ministro della Cultura, ha accettato le dimissioni rassegnate dal professor Vittorio Sgarbi dalla carica di sottosegretario di Stato per la Cultura”. Il presidente di turno dell’assemblea Giorgio Mulè ha fatto quindi cancellare dall’ordine del giorno della Camera perchè decaduta la mozione parlamentare delle opposizioni per la revoca di Sgarbi, in programma per la seduta della Camera di domani.

Fuori il 15 marzo “Fuoco Sacro”, il nuovo album dei Cor Veleno

Fuori il 15 marzo “Fuoco Sacro”, il nuovo album dei Cor VelenoRoma, 13 feb. (askanews) – I Cor Veleno hanno annunciato l’uscita del loro nuovo disco, “Fuoco Sacro” il prossimo 15 marzo.


“Fuoco Sacro” – l’ottavo album della loro carriera – arriva al termine di un percorso musicale intenso, segnato da progetti come “Lo spirito che suona” (2018) e la collaborazione con i Tre Allegri Ragazzi Morti per “Meme K Ultra” (2022): un viaggio nel cuore dell’Hip-Hop italiano, per celebrare i 50 anni del movimento, raccontando l’evoluzione della scena italiana. Numerosi gli ospiti, tra leggende del rap e nuovi protagonisti, tra cui i già annunciati Colle Der Fomento e Mostro. Alla produzione Squarta e Gabbo.


L’album è stato anticipato dall’uscita del singolo e video della title track “Fuoco Sacro” feat. Colle Der Fomento e dal singolo “La Novità” feat. Mostro. Con oltre 25 anni di carriera, i Cor Veleno sono un simbolo dell’hip hop italiano e fonte d’ispirazione per la nuova scena musicale. Grazie ai loro dischi-manifesto, hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo del movimento nel Paese, con i loro campionamenti taglienti, i testi impegnati, le ritmiche incisive e un mix di influenze che spaziano dall’hip hop alle sonorità urbane fino al rap hardcore. Nel corso degli anni, il gruppo ha esplorato varie direzioni musicali, integrando elementi del jazz, del funk e del rock, ma conservando intatte l’identità possente e la passione incrollabile.

M.O. Schlein: importante sì Parlamento al cessate il fuoco del Pd

M.O. Schlein: importante sì Parlamento al cessate il fuoco del PdRoma, 13 feb. (askanews) – “Un momento importante, il Parlamento ha approvato il primo punto della mozione del Pd, così come riformulato, per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario. Di questo siamo molto felici”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein conversando con i giornalisti alla Camera dopo il voto sulle mozioni sul Medio oriente.


“Avevamo presentato questa mozione proprio per scuotere il dibattito nel Paese e ottenere un avanzamento, che su questo è arrivato”. (segue)