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Milleproroghe, la riunione di maggioranza trova la quadra sull’Irpef agricola (e la pensione dei medici)

Milleproroghe, la riunione di maggioranza trova la quadra sull’Irpef agricola (e la pensione dei medici)Roma, 12 feb. (askanews) – Sarà depositato domani l’emendamento sull’Irpef agricola per la quale è stata trovata la quadra con l’esenzione totale fino a 10mila euro e al 50% tra 10 e 15mila.


In arrivo anche una nuova misura sui medici con il via libera allo scudo penale e alla possibilità di restare al lavoro fino a 72 anni. E’ quanto riferiscono fonti parlamentari a margine della riunione di maggioranza sul Milleproroghe il cui esame dovrebbe entrare nel vivo domani alla Camera.

Bitcoin torna sopra quota 50.000 dollari dopo oltre 2 anni

Bitcoin torna sopra quota 50.000 dollari dopo oltre 2 anniRoma, 12 feb. (askanews) – Giornata di forti aumenti per le varie cripto valute, in un quadro esuberante dei mercati finanziari mentre a Wall Street progressi moderati sono stati sufficienti a portare due dei maggiori indici a nuovi massimi storici. In serata il Bitcoin si attesta in rialzo del 3,25% dopo che nel corso della seduta ha superato la soglia psicologica dei 50.000 dollari, per la prima volta dal dicembre del 2021. Nel frattempo l’Ethereum guadagna un 4,76% a 2.623 dollari e il Litecoin sale dell’1,13% a 72,79 dollari.

Meloni:Ilva,Stellantis,Ita dossier complessi trascurati per anni

Meloni:Ilva,Stellantis,Ita dossier complessi trascurati per anniRoma, 12 feb. (askanews) – I dossier come Ilva, Ita, Stellantis, sono “tutti complessi” e “stiamo lavorando moltissimo e sono complessi, diciamo la verità, anche perchè sono stati trascinati e trascurati per anni. Però li stiamo affrontando con grande serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti. Penso che i lavoratori lo vedano e cerchiamo di fare le scelte migliori per il nostro sistema economico”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg5.


Per la premier non c’è il rischio che questi dossier si blocchino per le europee “perchè io penso che il modo migliore per fare campagna elettorale sia governare e governare bene. Per cui continuerò a fare il mio lavoro e continueremo a fare il nostro lavoro”.

Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutere

Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutereRoma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche finisce Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “Mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po’… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuotoRoma, 12 feb. (askanews) – Nicolò Martinenghi conquista la medaglia d’argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto di Doha. La gara è stata vinta dallo statunitense Nic Fink, che ha dominato fin dall’inizio chiudendo la prova in 58″57. L’italiano ha ottenuto il secondo posto in 58″84. Podio completato dal britannico Adam Peaty, che ha peggiorato la prestazione del giorno precedente in semifinale con 59″10.


“Prima della gara ho pensato che sarebbe stato bello prendere la terza medaglia di fila in tre mondiali diversi -racconta Nicolò Martinenghi- E’ stata una gara molto strana, molto nervosa. Non tanto per me, quanto per gli altri. Io sapevo di valere questo tempo, magari qualche decimo in meno. Volevo passare 27″4, anche un pochino più forte, per questo ho lavorato. Ero qua per guadagnare la qualificazione olimpica con questo tempo e ci sono riuscito in semifinale. Oggi sarebbe era importante mettere la mano davanti perché bisogna dimostrare di esserci sempre quando conta, non quando non serve. Magari potevo anche andare a vincerla, ma va bene così. Mi aspettano sei mesi di allenamenti per arrivare all’Olimpiade al top. Quando si vince non è mai semplice ripetersi e trovare nuovi stimoli. Io provo a cogliere ovunque per migliorare sempre. E’ una lotta con se stessi, a tratti sfiancante, ma anche entusiasmante. Lo si fa per medaglie come queste e prospettive ancora più importanti”. (Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM)

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euro

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – “Il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef”. Lo riferiscono fonti parlamentari di maggioranza a margine del vertice sul decreto milleproroghe.


“Una norma – proseguono le stesse fonti – che prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice”. “Una dimostrazione dell’impegno massimo del governo Meloni e della vicinanza agli agricoltori in questi 16 mesi. – si sottolinea dalla maggioranza – Un risultato, al di sopra delle aspettative, che certifica il raggiungimento dell’accordo all’interno della maggioranza, che si deve al lavoro congiunto dei Ministri Giorgetti, Lollobrigida e Ciriani e del viceministro Leo, che si sono prodigati per reperire le risorse necessarie a coprire i costi della misura”.

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”Roma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche c’è Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euro

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – Incrementare l’esenzione Irpef (sopra i 10mila euro), approvare la proposta della Lega su controllo dei prezzi e costi di produzione, accelerare i provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica. Sono alcune delle proposte della Lega emerse durante il vertice presieduto da Matteo Salvini.


Nell’occasione – spiega il Carroccio – la Lega ha confermato la “netta contrarietà ai negoziati” dell’Europa con il Sudamerica. L’intesa con i Paesi del Mercosur, “a cui sta lavorando ancora Bruxelles senza vere garanzie sul rispetto degli standard simili ai nostri, rappresenterebbe un pericolo per i produttori italiani con l’arrivo sulle nostre tavole di prodotti che non danno le nostre stesse garanzie. E poi manca ancora una valutazione complessiva dell’impatto di queste misure sul nostro mercato”. Per la Lega si tratta “dell’ennesimo tentativo di favorire le multinazionali danneggiando il made in Italy.

Patto stabilità, Cavallari (Upb): clausola deficit morde da 2030

Patto stabilità, Cavallari (Upb): clausola deficit morde da 2030Roma, 12 feb. (askanews) – Le nuove clausole sul deficit di bilancio del Patto di stabilità e di crescita “inizieranno a ‘mordere’ e diventeranno rilevanti all’inizio prossimo decennio, questo comporterà uno sforzo maggiore di quello che sarebbe necessario sulla base di una analisi di rischio”. Lo ha affermato Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, durante un dibattito organizzato a Roma dalla Rappresentanza in Italia della Ue.


Cavallari ha spiegato che a marzo l’Upb completerà uno studio sugli effetti della revisione delle regole del Patto per le prospettive dei conti pubblici italiani. Il senso delle clausole di rafforzamento del taglio del deficit è “assicurare una discesa più rapida: l’idea è di creare un margine di sicurezza” nelle fasi economiche postitive (da utilizzare semmai nelle situazioni opposte). Più in generale,s econdo la presidente dell’Upb “un altro ingrediente da stimolare nell’Ue è creare uno standard per le autorità indipendenti di vigilanza sul bilancio, oggi sono molto diverse tra Paesi e avere uno standard uniforme – ha concluso – sarebbe invece importante”

Italia-Argentina, Meloni: con Milei discusso di nuovi partenariati

Italia-Argentina, Meloni: con Milei discusso di nuovi partenariatiRoma, 12 feb. (askanews) – “Oggi ho accolto a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica Argentina Javier Milei. Un incontro positivo nel quale abbiamo dialogato sullo sviluppo di nuovi partenariati in settori chiave per le nostre economie come l’energia, le infrastrutture e l’agroalimentare”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Italia e Argentina vantano un profondo legame storico e culturale che auspichiamo possa proseguire per una rinnovata cooperazione in diversi ambiti”, aggiunge.