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Euro torna a calare: 1,0726 dollari a nuovi minimi quasi 3 mesi

Euro torna a calare: 1,0726 dollari a nuovi minimi quasi 3 mesiRoma, 6 feb. (askanews) – Nuova scivolata dell’euro, a 1,0726 dollari a tarda mattina, dopo una leggera risalita nelle ore precedenti, la valuta condivisa si attesta ai minimi da metà novembre. Da ieri il dollaro è tornato a apprezzarsi energicamente dopo che nel fine settimana Jay Powell, il presidente della Federal Reserve, la Banca centrale statunitense, ha rilasciato dichiarazioni che hanno nuovamente ridimensionato le aspettative sulla portata dei tagli dei tassi di interesse attesi per quest’anno.


Nell’area euro intanto i dati sugli ordinativi dell’industria della Germania hanno mostrato una forte ripresa a dicembre, che in prospettiva fa sperare in un miglioramento del quadro. Ma intanto l’ultima indagine condotta dalla Bce ha registrato che le aspettative di inflazione dei consumatori nell’area euro sui prossimi 12 mesi sono scese ai minimi da due anni a questa parte. Sono all’opposto leggermente risalite le aspettative dei consumatori sull’inflazione più a lungo termine, sull’insieme dei prossimi tre anni. Ma generalmente il quadro che si trova davanti l’istituzione europea sembra quello di una economia meno solida rispetto agli Stati Uniti, quindi la prospettiva di riduzioni del costo del danaro potrebbe avere meno ostacoli.

Fontana: l’intelligenza artificiale è un progresso ma crea preoccupazioni per la tutela dei minori

Fontana: l’intelligenza artificiale è un progresso ma crea preoccupazioni per la tutela dei minoriRoma, 6 feb. (askanews) – “L’Intelligenza Artificiale potrebbe costituire un’opportunità di progresso in diversi settori, tra cui la ricerca scientifica. Al tempo stesso, però, sussistono preoccupazioni sui rischi che ne potrebbero derivare, in special modo per quel che riguarda la protezione dei minori”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in un messaggio inviato in occasione del “Safer internet day 2024” organizzato a Roma dalla “Fondazione S.O.S. – il Telefono Azzurro Ets”.


“L’ampia condivisione dei dati personali, che può conseguire dall’utilizzo di servizi digitali, rappresenta, infatti, una minaccia al diritto alla loro riservatezza – sottolinea -. È, dunque, sempre più urgente l’acquisizione di una piena consapevolezza delle conseguenze e dei pericoli nell’ambiente digitale, soprattutto se si tratta di utenti vulnerabili come i bambini e gli adolescenti. In un’epoca in cui l’accesso a Internet avviene sempre più precocemente, la tutela dei loro diritti fondamentali anche nel mondo virtuale è una priorità assoluta”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sottolineato che “a questo scopo, occorre sensibilizzare i responsabili delle piattaforme ad aumentare gli standard di sicurezza, i controlli e i meccanismi di segnalazione di anomalie e di abusi per garantire un’esperienza sicura e adeguata alla minore età”. “Inoltre, è indispensabile promuovere un uso della tecnologia digitale in grado di sostenere il pieno e armonioso sviluppo della personalità del minore e della sua crescita sociale, culturale e civile. Occorre uno sforzo collettivo per sostenere e valorizzare l’opera di educazione alla cittadinanza digitale. In questo contesto, ritengo cruciale il ruolo della scuola e delle famiglie nella formazione e nell’educazione digitale dei minori”, ha concluso.

Ubs rosso II trim con costi Credit Suisse, Ermotti: enormi progressi

Ubs rosso II trim con costi Credit Suisse, Ermotti: enormi progressiRoma, 6 feb. (askanews) – Il colosso bancario svizzero Ubs ha chiuso l’ultimo trimestre del 2023 di nuovo perdita, per 751 milioni di dollari a riflesso dei continui costi della fusione-salvataggio del Credit Suisse. L’utile operativo di fondo è però stato positivo per 592 milioni, precisa il comunicato sui risultati di bilancio diffuso dalla banca.


Il terzo trimestre aveva visto una perdita operativa di 184 milioni. L’intero 2023 si è chiuso con un risultato operativo ante imposte positivo per quasi 30 miliardi di dollari – 29,916 miliardi su cui però pesano prevalentemente 28,925 miliardi di “negative goodwill” (potenziali oneri da avviamento negativo) – a fronte di 9,6 miliardi nel 2022. il fatturato totale ha raggiunto 40,8 miliardi, da 34,5 nel 2022. “Il 2023 è stato un anno di svolta nella storia di Ubs con l’acquisizione del Credit Suisse, grazie agli sforzi straordinari di tutti i nostri colleghi abbiamo stabilizzato il quadro e abbiamo fatto enormi progressi nell’integrazione. Inoltre i clienti ci hanno dato fiducia con 77 miliardi di nuovi asse da quando è stata effettuata l’acquisizione in un contesto geopolitico e macroeconomico impegnativi”, ha commentato l’amministratore delegato Sergio Ermotti, secondo quanto riporta il comunicato.


“Nella prossima fase ci focalizzeremo sulla ristrutturazione e l’ottimizzazione delle attività combinate. La nostra strategia è chiara – ha spiegato -: con le accresciute economie di scala porteremo crescita sostenibile di lungo termine e migliori rendimenti”.

L’Istat: a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatori

L’Istat: a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatoriRoma, 6 feb. (askanews) – A gennaio si stima un complessivo miglioramento del clima di opinione degli operatori economici: l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1. Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati ad una maggior cautela. Più in dettaglio: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8 e il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0).

Bce: inflazione attesa da consumatori eurozona a minimi da 2 anni

Bce: inflazione attesa da consumatori eurozona a minimi da 2 anniRoma, 6 feb. (askanews) – Continua a calare l’inflazione percepita dai consumatori nell’area euro e ora le aspettative che hanno su quella che sarà la dinamica del carovita sui prossimi 12 mesi sono scese ai livelli più bassi da quasi due anni: al 3,2% risultano ai valori più contenuti dal febbraio del 2022. Lo riferisce la Banca centrale europea sulla base dei risultati della sua indagine sulle aspettative dei consumatori (ECB Consumer Expectations Survey) effettuata a dicembre.


L’istituzione monetaria osserva attentamente le attese che imprese, analisti finanziari e anche i cittadini hanno su quelle che sono le prospettive dei prezzi, perché vuole che restino fermamente ancorate al suo obiettivo di inflazione del 2% sul medio termine. Secondo l’ultima rilevazione effettuata, l’inflazione percepita dai consumatori dell’eurozona sui passati 12 mesi si è attestata al 6,9%, dal 7,6% registrato a novembre. Il 3,2% di attesa mediana sui prossimi 12 mesi è quindi meno della metà del livello di inflazione percepita sui passati 12 mesi. Secondo l’indagine condotta della Bce l’aspettativa di inflazione più a lungo termine, cioè sulla media dei prossimi tre anni, è invece invece flebilmente risalita al 2,5%, dal precedente 2,4%.


Quest’ultimo dato risente anche dell’allargamento della stessa indagine a cinque nuovi paesi, ovvero Irlanda, Grecia, Austria, Portogallo e Finlandia, che si aggiungono ai sei già monitorati fin dall’inizio (Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia e Olanda) con cui ora il campione copre il 96% del Pil dell’area euro e il 94% della popolazione. Dato che alcuni dei nuovi paesi hanno dei livelli di inflazione percepita e prevista leggermente più alti da parte dei consumatori, nei consegue un ritocco a rialzo della media generale, che tuttavia non distorce la tendenza generalizzata delle aspettative. Passando alle altre voci dell’indagine, le aspettative dei consumatori sulla crescita dei redditi nominali sono rimaste invariate all’1,2%; la percezione di crescita della spesa nei passati 12 mesi si è attenuata al 6,8%, dal 6,9% di novembre e dal 7% di ottobre. Le aspettative sulla crescita della spesa nominale per i prossimi 12 mesi sono rimaste stabili al 3,6%, prosegue la Bce.


Sulla crescita economica le aspettative dei consumatori mediane sui prossimi 12 mesi sono rimaste invariate ad un valore negativo dell’1,3% (una attesa, quindi, che risulta decisamente peggiore delle stime di leggera crescita delle principali istituzioni europee e internazionali). Tuttavia le aspettative sulla disoccupazione dei consumatori sempre sui prossimi 12 mesi sono migliorate all’11,2%, dall’11,4% di un mese prima. Comunque indicano una attesa a livelli leggermente peggiori rispetto alla disoccupazione percepita nei precedenti 12 mesi, che risulta del 10,8%. Va ribadito che questi sono dati percepiti o attesi dai consumatori, non quelli misurati dagli istituti di statistica. Infine su credito e mercato immobiliare va rilevato che la percezione di accesso ai prestiti sui passati 12 mesi risulta inasprita da parte dei consumatori al livello più elevato finora registrato, mentre ci si attende che nei prossimi 12 mesi l’accesso al credito mostri un marginale miglioramento. Una dinamica che potrebbe riflettere il fatto che anche tra i consumatori si percepisce come sia stato raggiunto il picco sui tassi di interesse.


Sempre secondo l’indagine della Bce in media i consumatori prevedono che i prezzi delle case aumentino del 2,2% sui prossimi 12 mesi, un livello più basso del 2,4% registrato nell’indagine di novembre. Su queste poste la Bce precisa che si registrano ampie di divergenze tra paesi (che ovviamente riflettono le situaizoni dei rispettivi mercati immobiliari). Le aspettative sulle rate dei mutui sui prossimi 12 mesi si sono attenuate al 5,3% dal 5,5% di novembre. Il sondaggio ha coinvolto 19.000 consumatori, a fronte dei circa 16.000 di prima dell’ampliamento. L’istituzione di Francoforte conclude annunciando che dopo l’allargamento dell’indagine a partire da marzo i risultati verranno pubblicati con maggiore rapidità rispetto al mese di riferimento.

Istat, a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatori

Istat, a gennaio in aumento la fiducia delle imprese e dei consumatoriRoma, 6 feb. (askanews) – A gennaio si stima un complessivo miglioramento del clima di opinione degli operatori economici: l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1. Il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati ad una maggior cautela. Più in dettaglio: il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti (il primo passa da 99,7 a 103,1 e il secondo da 96,4 a 97,2); il clima corrente aumenta da 95,4 a 95,8 e il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nella manifattura e nel commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente da 87,3 a 88,3 e da 104,0 a 106,6) mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 e da 106,7 a 107,0).

Per carnevale arriva il ciclone Pulcinella con pioggia e neve

Per carnevale arriva il ciclone Pulcinella con pioggia e neveRoma, 6 feb. (askanews) – Ultima settimana con temperature miti poi torna l’inverno con pioggia e neve. E da venerdì, per carnevale, arriva il ciclone “Pulcinella”.


Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la previsione modellistica con altri 5 giorni ‘caldi’ oltre la media del periodo su gran parte del Paese. L’anticiclone subtropicale prima e venti meridionali poi, riusciranno a mantenere la colonnina di mercurio oltre i valori medi tipici di questo periodo, normalmente uno dei più freddi dell’anno. In particolare, nonostante nel weekend siano attese delle precipitazioni, i venti di Scirocco e di ‘Libeccio caldo’ manterranno ancora il sapore primaverile degli ultimi giorni. Ma, dalla prossima settimana, dal 12 febbraio fino al 10 marzo, le previsioni sub-stagionali e i vari indici meteorologici prevedono un generale ritorno all’Inverno con valori non particolarmente rigidi, ma comunque non caldi o anomali come negli ultimi giorni. Le temperature dal 12 febbraio al 10 marzo saranno nella media e con tempo vario. Intanto, le prossime ore saranno comunque caratterizzate da valori termici straordinari per questo periodo dell’anno: il mese di Febbraio prende il nome dalla frequente febbre da raffreddore tipica di questa fase normalmente gelida. Martedì 6 febbraio ci accompagneranno un po’ più di nubi al Nord e lungo tutta la fascia tirrenica, ma il termometro toccherà comunque i 25°C in modo diffuso tra Sardegna e Sicilia. Tra le due isole maggiori il valore normale di inizio febbraio è di circa 16 gradi: saremo ancora 9 gradi oltre la media, anche al Sud. Mercoledì e giovedì saranno la fotocopia delle prossime ore con nubi più compatte tra Liguria e versante tirrenico, addensamenti a tratti anche al Nord-Est con al più locale pioviggine. Le temperature, inutile dirlo, continueranno ad essere miti.


Un primo cambiamento si paleserà venerdì 9 febbraio con l’arrivo di un ciclone denominato ‘Pulcinella’, in pieno stile carnevalesco (martedì grasso quest’anno cade il 13 febbraio e le Ceneri il 14 in concomitanza con San Valentino): con il ciclone Pulcinella sono attese piogge diffuse al Nord, moderate tra Liguria e Lombardia ed il ritorno della neve sulle Alpi a quote medie, oltre i 1500 metri. Localmente le piogge interesseranno anche il versante tirrenico. Da sabato la situazione diverrà instabile anche al Centro-Sud e un po’ ‘sciroccata’ ovunque: soffieranno venti miti di Scirocco dal Nord-Africa e quindi il freddo sarà ancora lontano. Domenica, infine, il ciclone Pulcinella si approfondirà dal Mar Tirreno Centrale verso la Campania, verso il luogo di nascita della maschera (Acerra, Napoli) e porterà piogge e rovesci quasi ovunque da Nord a Sud: arriverà la prima giornata di maltempo dopo tante settimane, accompagnata da venti occidentali, ancora non freddi.


Il clima meno caldo, come detto, arriverà poi la prossima settimana ad iniziare da lunedì 12 febbraio: meglio tardi che ma. Molto probabilmente ritroveremo anche la neve fresca sugli Appennini e questa sarà già una grande notizia, anche se le temperature non scenderanno su valori particolarmente freddi.

Germania, forte balzo ordini industria a dicembre: +8,9% su mese

Germania, forte balzo ordini industria a dicembre: +8,9% su meseRoma, 6 feb. (askanews) – Forte risalita degli ordinativi dell’industria in Germania: a dicembre sono aumentanti dell’8,9% rispetto al mese precedente, secondo i dati diffusi da Destatis, l’agenzia di statistica federale. E nel confronto su base annua risultano ora in aumento del 2,7%.


A novembre gli ordinativi dell’industria tedesca avevano registrato una crescita nulla su base mensile e un calo del 4,7% su base annua. Gli ultimi sviluppi fanno sperare che dopo mesi di debolezza e un 2023 leggera recessione ora si stia aprendo una fase di risalita per l’economia tedesca.

Stop alla presentazione del libro di Amato a San Vittore, Flick: di Costituzione meglio non parlare

Stop alla presentazione del libro di Amato a San Vittore, Flick: di Costituzione meglio non parlareRoma, 6 feb. (askanews) – La decisione di annullare la presentazione del libro di Amato e Stasio sulla Costituzione, al carcere di San Vittore, rappresneta uno “sgarbo” al presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex primo ministro ma “è soprattutto diretto ai detenuti che avrebbero dovuto ascoltare i due autori, e finisce per essere un messaggio che di Costituzione è meglio non parlare”. E’ quanto ha detto l’ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick in un’intervista a Repubblica.


Forse in via Arenula e al Dap qualcuno ha avuto paura che le parole di Amato potessero mettere ancora più in crisi di quanto non sia la gestione delle patrie galere? “È proprio questo che mi sconcerta”, commenta Flick. “Che il carcere venga visto in una dimensione burocratica e che ci si illuda, non parlandone, di nascondere i suoi drammatici problemi. E che vi sia uno scollamento tra la consapevolezza dei vertici e la realtà quotidiana, rivelata soprattutto dalla drammaticità dei rincorrenti suicidi”.

Sgarbi: aspetto il giudizio del Tar, per ora mi autosospendo

Sgarbi: aspetto il giudizio del Tar, per ora mi autosospendoRoma, 6 feb. (askanews) – Vittorio Sgarbi aspetta di consegnare “nelle mani di Giorgia Meloni” le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. “Però sia ben chiaro una cosa”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. “Non mi dimetto per il parere dell’Antitrust che è antinomico e contraddittorio. Per adesso comunque è più preciso dire che mi autosospendo”.


“Aspetto il giudizio del Tar”, precisa Sgarbi. Ma “qualsiasi sia l’esito, le dimissioni non le revoco”, insiste. D’altra parte, ritiene che il pronunciamento dell’Antitrust sia “contraddittorio”. “Perché prima, in un documento del 16 maggio, dice che la mia carica è compatibile con le mie diciannove tra attività e funzioni. Poi cambia idea e le trova incompatibili”, commenta. La premier però ha detto che ha accolto le sue dimissioni perché aveva dati oggettivi. “Ha ragione”, risponde Sgarbi. “Del resto l’Antitrust ha fatto una scelta politica proprio per questo”, “ha voluto sollevare Giorgia Meloni dal dover scegliere sulla mia posizione”.