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Rai, Renzi: Conte senza dignità, per fare nomine lui legge era ok

Rai, Renzi: Conte senza dignità, per fare nomine lui legge era okRoma, 29 gen. (askanews) – “Giuseppe Conte è un uomo senza dignità. Quella che doveva diventare la bandiera della sinistra italiana, si conferma una banderuola che cambia idea a seconda delle convenienze. Lo abbiamo visto firmare i decreti Salvini e poi diventare l’icona della sinistra. Si considera progressista ma non riesce a schierarsi contro Trump e contro Le Pen. Sulla Rai: se ritiene che la riforma del 2015 fosse sbagliata, perché l’ha utilizzata per fare le nomine quando è toccato a lui governare?E perché continua a fare la stampella alla Meloni anche sul servizio pubblico dopo averlo fatto sul Mes? Quanto al conflitto di interessi, io rilancio la sua legge: totale trasparenza, dei parlamentari ma anche dei loro congiunti, compagni e suoceri inclusi. Accetterà Conte? E vediamo se il più incredibile trasformista italiano scappa ancora, come sempre, dal confronto pubblico”. Lo dichiara via social il leader Iv Matteo Renzi.

Tajani all’Ungheria: rispettare i diritti di Ilaria Salis

Tajani all’Ungheria: rispettare i diritti di Ilaria SalisRoma, 29 gen. (askanews) – “Chiediamo al governo ungherese di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie, della cittadina italiana Ilaria Salis detenuta in attesa di giudizio”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

La donna, originaria di Monza, è accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti. E’ comparsa in un’aula di tribunale in catene, con le manette ai polsi, e i piedi legati da ceppi di cuoio con dei lucchetti, trascinata per una catena da una rappresentante delle forze dell’ordine.

Spionaggio, Walter Biot condannato a 29 anni

Spionaggio, Walter Biot condannato a 29 anniRoma, 29 gen. (askanews) – Condanna a 29 anni e due mesi di reclusione per Walter Biot, il capitano di fregata arrestato il 30 marzo 2021 con l’accusa di spionaggio per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro.

Dopo una camera di consiglio di quasi cinque ore i giudici della I sezione della corte d’appello militare di Roma hanno in sostanza confermato la penale responsabilità dell’imputato, così come era stato stabilito nel processo di primo grado dove Biot aveva preso però 30 anni. La lieve riduzione è dovuta alla assoluzione rispetto ad una singola cessione di fotografie che non è stata riconosciuta.

Teatro Roma, Conte: amichettismo destra vale quanto quello sinistra

Teatro Roma, Conte: amichettismo destra vale quanto quello sinistraRoma, 29 gen. (askanews) – “Siamo seri! L’amichettismo di destra vale quanto l’amichettismo di sinistra. I cittadini non sono sciocchi. L’allarme democratico lanciato dal Pd per la nomina da parte di FdI del nuovo direttore del Teatro di Roma è appena rientrato: la figura è stata sdoppiata e Pd e FdI avranno, ciascuno, il proprio direttore di riferimento”. Lo scrive Giuseppe Conte, leader M5s, in un post su facebook in cui parla anche di quanto sta accadendo in Rai e annuncia che M5s non sarà insieme al Pd al sit-in del 7 febbraio.

“Questo non vuol dire che io non sia preoccupato: il duo Meloni-Fazzolari non sta dimostrando verso il mondo dell’informazione un’adeguata cultura democratica. Agiscono maldestramente, in maniera ruvida e arrogante, per esercitare influenza politica su quante più testate giornalistiche possibili e, quando non ci riescono, utilizzano armi non convenzionali persino contro noti siti di informazione”, spiega l’ex premier.

Rai, Conte al Pd: il 7 non ci saremo, governance frutto legge Renzi

Rai, Conte al Pd: il 7 non ci saremo, governance frutto legge RenziRoma, 29 gen. (askanews) – “No, caro Pd, il 7 febbraio noi non ci saremo. Se davvero si vuole lavorare con noi per costruire una seria alternativa di governo, di cui l’Italia ha dannatamente bisogno, dobbiamo mettere da parte l’ipocrisia su quelle che sono battaglie sicuramente giuste, come quelle su Rai e libertà di informazione”. Lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte, in un lungo post su facebook in cui spiega le ragioni per cui non condivide la mobilitazione promossa da Elly Schlein.

Abbiamo partecipato ai sit-in per la tutela del giornalismo d’inchiesta, a fianco di Report. Saremo sempre a fianco di chi nel nostro Paese difende la libertà di stampa. Ma – puntualizza l’ex premier – non ci sembra risolutivo né credibile un sit-in lanciato da un Pd indignato, che chiama a raccolta le altre forze politiche e finge di non sapere quello che tutti sanno da anni, e cioè che la governance Rai è assoggettata al controllo del Governo oltreché della maggioranza di turno grazie alla riforma imposta dal Pd renziano nel 2015″. “Ai partiti non serve un sit-in, basta impegnarsi seriamente nelle commissioni parlamentari per una riforma. Io stesso, a inizio legislatura, ho lanciato l’idea di lavorare, attraverso un ampio confronto in Stati generali, a una organica riforma della Rai, da attuare però nella prossima legislatura, indipendentemente da chi sarà il vincitore – insiste Conte -. Perché è, ad un tempo, furbo e illusorio imporre un cambiamento normativo al governo di turno, che delle norme attuali si sta avvantaggiando. In Commissione di vigilanza la Presidente Floridia sta lavorando proprio a questo progetto, con Stati Generali da tenersi subito dopo le elezioni europee, al fine di promuovere un più ampio pluralismo e una maggiore qualità dell’informazione, rendendo la Rai sempre più digitalizzata e sostenibile, accrescendone la competitività rispetto alle ormai predominanti piattaforme digitali”.

Per Conte “mettere da parte l’ipocrisia significa partecipare costruttivamente a questo progetto per pervenire a una riforma quanto più condivisa, che tenga la Rai al sicuro dall’influenza dei governi e delle maggioranze di turno. Combattiamo questa battaglia senza infingimenti. Lanciare allarmi democratici a giorni alterni e prendere di mira il singolo servizio giornalistico non può essere la soluzione. Perché serve solo ad alimentare la reazione di chi oggi può facilmente opporre che – per quanto siano poco commendevoli servizi adulatori dei politici oggi al potere – non sarà facile eguagliare il record dei servizi accortamente confezionati negli anni per soffiare il vento del consenso a favore del Pd”.

Sinner protagonista de “Il manuale illustrato del tennis” (Panini)

Sinner protagonista de “Il manuale illustrato del tennis” (Panini)Roma, 29 gen. (askanews) – Panini Comics presenta Piccoli grandi campioni – Il manuale illustrato del tennis di Jannik Sinner, disponibile in libreria, fumetteria e online su Panini.it.

Jannik Sinner è il protagonista assoluto di questo volume che, oltre a dispensare consigli tecnici per approcciare il campo, racconta alcuni degli aneddoti più curiosi dei suoi primi strabilianti anni di carriera e svela una versione inedita del campione: grazie alle illustrazioni realizzate magistralmente da Alessandra Patanè (CTRL-Z, Contrast), Jannik Sinner diventa un personaggio illustrato, accompagnato dalle inseparabili Racchetta e Pallina. Perfetto per i ragazzi che si sono appena avvicinati a questo sport ma anche per chi vuole iniziare a giocare e ha bisogno di consigli e motivazioni, ideale per gli appassionati, Piccoli grandi campioni – scritto con Diego Cajelli (Zagor, Dylan Dog) – racconta tutto quello che serve sapere sul tennis con un linguaggio semplice e chiaro. Senza dimenticare le divertenti strisce a fumetti con protagonisti Sinner, Racchetta e Pallina.

Come afferma Jannik Sinner, Piccoli grandi campioni è “un manuale per giocare, per andare in campo con gli amici, con le racchette e le palline e passare delle ore divertenti. Gioco, divertimento e allo stesso tempo impegno!”.

La panchina d’oro a Spalletti, che rivela: vorrei parlare con Sinner

La panchina d’oro a Spalletti, che rivela: vorrei parlare con SinnerRoma, 29 gen. (askanews) – “In cosa sono migliorato? Non saprei, ma mi sono sempre svegliato presto la mattina e alzato dal letto. Sono andato a vedere i colleghi da cui ho imparato tanto e ho dedicato molto tempo al calcio. La chiave d’accesso è essere in evoluzione continua, sistemare cose fatte da altri e metterle nelle caselle giuste. Dobbiamo mettere i giocatori a proprio agio ma noi non vinciamo niente, sono loro che buttano la palla dentro”. Così Luciano Spalletti che ha conquistato la seconda Panchina d’Oro a distanza di 18 anni dalla prima. Un traguardo mai raggiunto prima da nessun allenatore italiano.

La dedica è per il Napoli e Napoli, poi un pensiero per Gigi Riva “Le mie panchine d’oro sono già troppe, spero che in futuro possano vincerle i miei colleghi. Questo premio mi impone di migliorare ancora”. “Ringrazio chi mi ha permesso di vincere, i giocatori, il direttore Giuntoli, i miei collaboratori, la società con in testa il presidente De Laurentiis e ovviamente la città con tutti i tifosi. Durante il video della premiazione mi sono emozionato rivedendo le immagini dello scorso anno, è stata una festa senza confini, tutti hanno partecipato”. Spalletti ha voluto dedicare anche un nuovo messaggio a Gigi Riva, scomparso una settimana fa: “Era perfetto, il personaggio non personaggio, usava il suo essere personaggio per donare agli altri, non per sé stesso”. Spalletti si è soffermato a parlare anche di Jannik Sinner. “Vorrò parlare con Sinner, ha quella semplicità, umanità, quell’essere un ragazzo tranquillo che ha fatto del lavoro e dell’umiltà la sua forza maggiore. Ci vorrò parlare con questo ragazzo, ci saranno cose da assorbire da lui dalle quali uscire poi tutti più forti”.

Fabio Grosso, al momento rimasto senza panchina dopo la fine dell’avventura al Lione, è stato premiato con la Panchina d’Argento per la fantastica promozione con il Frosinone, con tanto di campionato di Serie B vinto: “Un premio che mi fa molto piacere ricevere. Ogni volta che lo vedrò mi riporterà agli anni di Frosinone, un percorso lunghissimo e bellissimo che si è concluso in maniera splendida. Stirpe e Angelozzi ci hanno permesso di cogliere questa occasione. Grazie ancora, spero ci saranno altre occasioni”. Vincenzo Vivarini ha vinto invece la Panchina d’Oro per il campionato di Serie C: “Una grossa soddisfazione e c’è solo da ringraziare, innanzitutto i miei colleghi. Lo scorso anno c’è stato un campionato di livello davvero alto e noi ci siamo comportati nel modo giusto. Un ringraziamento speciale va alla città di Catanzaro che ci ha supportato. Abbiamo disputato un campionato importante, ma soprattutto c’è stata l’unione tra città e squadra, una simbiosi che ci ha dato davvero tanto coraggio. Ringrazio innanzitutto la città, poi a ruota ci sono il presidente, i direttori, il mio staff e poi i miei ragazzi che hanno disputato un anno sopra le righe”.

Frase su Mattarella al corteo di Milano, carabiniere trasferito. Pd: intervenga Crosetto

Frase su Mattarella al corteo di Milano, carabiniere trasferito. Pd: intervenga CrosettoRoma, 29 gen. (askanews) – “Con riferimento ai contenuti di un video che circola sui social media e siti d’informazione riportante uno scambio di battute tra una manifestante e un carabiniere impegnato in un servizio di ordine pubblico nel corso di un corteo svoltosi a Milano lo scorso sabato, è stata già informata l’Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo”. E’ quanto riferisce in una nota il Comando generale dell’Arma dei carabinieri.

Secondo le frasi captate nel video in questione, il Cc avrebbe detto in sintesi: Mattarella non è il mio presidente, non lo riconosco. A stretto giro è arrivato il commento del Pd, con una dichiarazione del deputato Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera: “Prima il generale Vannacci, poi il tenente colonnello Cati ed ora un carabiniere che in una manifestazione pubblica si permette di dire che non riconosce il presidente della Repubblica, perché non l’ha votato. Si passa indistintamente dalle accuse omofobe e razziste ai presunti atti persecutori e agli abusi per finire, clamorosamente, con una certa ignoranza e strafottenza che rasenta il vilipendio verso il Capo dello Stato, da parte di una persona che – continua Vaccari – in forza di una divisa, dovrebbe essere al servizio del Paese con rigore e lealtà. È proprio sfortunato il ministro Crosetto. Succedono tutte nel corso del suo mandato da ministro. Non si può nemmeno affidare all’eccezionalità di un evento visto che ormai succedono a ripetizione. A pensar male si fa peccato però verrebbe da dire che quanto si sta verificando è frutto di una certa leggerezza nel guidare il dicastero della Difesa. La domanda successiva è se ingenuamente o volutamente. Nel frattempo – conclude – però il ministro Crosetto intervenga con sollecitudine”.

Proteste degli agricoltori, Lollobrigida: rispetto le manifestazioni, ma è ingiustificato ogni atto di violenza

Proteste degli agricoltori, Lollobrigida: rispetto le manifestazioni, ma è ingiustificato ogni atto di violenzaRoma, 29 gen. (askanews) – “Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente”, ma “considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto oggi a Viterbo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“In Italia, sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all’agricoltura e si è schierato nel contesto dell’UE a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca. C’è bisogno – è l’appello del ministro – di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l’Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono”. A Coldiretti, la cui bandiera è stata bruciata a Viterbo in segno di protesta, “si deve la battaglia contro il cibo sintetico che l’Italia sta guidando anche in Europa con risultati eccezionali. Non ha alcun senso – aggiunge Lollobrigida – che il fronte degli agricoltori diventi quello di combattere altri agricoltori che si sentono rappresentati dalle associazioni. Ed è per questo che, consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo, esprimo la solidarietà alla Coldiretti, auspicando che nessun uomo e donna, nessun imprenditore agricolo svilisca il proprio impegno per difendere il lavoro, la terra, la produzione, con azioni che nulla hanno a che fare con i principi di rispetto, libertà e democrazia che mai devono mancare e dei quali, proprio gli agricoltori, sono il simbolo più rilevante”, conclude il ministro.

Italia-Africa, Meloni elenca le priorità del piano Mattei: ci sono 5,5 miliardi

Italia-Africa, Meloni elenca le priorità del piano Mattei: ci sono 5,5 miliardiRoma, 29 gen. (askanews) – Al vertice Italia-Africa a Palazzo Madama, di fronte ai rappresentanti delle principali istituzioni mondiali (dall’Onu al Fmi), dei vertici europei e di 46 Stati africani, la premier Giorgia Meloni punta a spiegare la logica alla base del ‘piano Mattei’ per l’Africa, evidenziare le risorse sul tappeto ed elencare le cinque priorità su cui concentrare l’azione superando la “logica di risorse su micro-interventi che non producono risultati significativi”.

Gli “interventi strategici di medio e lungo periodo” saranno focalizzati su istruzione e formazione, sanità, agricoltura, acqua ed energia. E dovranno essere finalizzati ad “aiutare il continente a crescere e prosperare partendo dalle sue immense risorse”, ha esordito Meloni. Un Piano “non calato dall’alto” ma che si baserà su una “piattaforma programmatica condivisa”, fuori da “un’impostazione predatoria o caritatevole”. E che dovrà vedere l’impegno dell’Italia con “tutto il sistema-Paese, a partire dalla cooperazione allo sviluppo e dal settore privato”. Quanto al finanziamento, ha detto, si potrà “contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro: 3 miliardi sono destinati dal fondo italiano per il clima e il resto dal fondo cooperazione e sviluppo”. Con l’intenzione di coinvolgere “le istituzioni finanziarie internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l’Unione Europea e altri stati donatori” e creare “entro l’anno un nuovo strumento finanziario per agevolare insieme a Cassa depositi e prestiti gli investimenti del settore privato”.

I primi progetti riguardano alcune nazioni africane “nel quadrante sub-sahariano e in quello nordafricano con l’obiettivo di estendere progressivamente” l’iniziativa “seguendo una logica incrementale”, ha puntualizzato. ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Il capitolo “istruzione e formazione è decisivo”, ha sottolineato Meloni ricordando che “qualsiasi investimento per portare ricchezza ha bisogno di un’adeguata istruzione e formazione per costruire ponti, ferrovie e impianti fotovoltaici, strade, scuole, ospedali”. La premier ha citato un progetto in Marocco “dove puntiamo a organizzare un centro d’eccellenza per la formazione professionale sul tema delle rinnovabili”. Il Piano promuoverà lo scambio, la formazione e l’aggiornamento dei docenti, nuovi corsi di professionali, l’adeguamento dei curricula ispirandosi al ‘modello’ italiano di Pmi. Un progetto in Tunisia per la “riqualificazione infrastrutturale delle scuole nel 2024”.

SALUTE. Si vogliono rafforzare i sistemi sanitari. In questo ambito la prima nazione che sarà coinvolta è la Costa d’Avorio, “dove il nostro obiettivo – ha spiegato – è migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi primari con un’attenzione ai più piccoli, alle loro mamme, alle persone più fragili”. Tra le iniziative che verranno messe in cantiere, secondo quanto riferito, lo sviluppo di strategie e sistemi di prevenzione e contenimento delle minacce alla salute, in particolare pandemie e disastri naturali. AGRICOLTURA. “Non siamo impegnati solamente sulla food security, non solo food safety: la sfida non è solo garantire cibo per tutti ma cibo di qualità per tutti. Ed è fondamentale in questo il ruolo della ricerca che non deve servire per produrre cibo in laboratorio e andare verso un mondo in cui chi è ricco mangia cibo naturale e chi è povero mangia cibo sintetico con effetti sulla salute che non possiamo prevedere: il mondo che vogliamo è un mondo che viene mantenuto il legame millenario tra uomo e terra e la ricerca garantisce quel legame”, ha osservato Meloni, la quale ha evidenziato l’importanza di cogliere le possibilità che offrono le tecnologie “in termini di osservazione terrestre e raccolta dei dati per avere informazioni su fenomeni come la deforestazione, sugli sprechi dell’acqua e lo stato di salute delle agricolture”.

ACQUA. L’Italia, ha tenuto a sottolineare la presidente del Consiglio, vuole offrire il suo contributo per migliorare la gestione e l’accesso all’acqua, che è “sempre più scarsa” e la cui mancanza è uno dei principali fattori di insicurezza alimentare, conflitti, immigrazione”. Tra i progetti uno in Tunisia, “dove stiamo lavorando per potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di 8mila ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agro-alimentare”, in Congo dove “intendiamo impegnarci in pozzi e reti di distribuzione dell’acqua soprattutto a fini agricoli alimentati da energia rinnovabile” e in Etiopia con il “recupero ambientale di alcune aree e portare avanti interventi risanamento delle acqua anche attraverso la formazione e il sostegno tecnico alle università locali”. ENERGIA. Centrale sarà il “nesso clima-energia”. Meloni ha ribadito che l’Italia ha le “carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa”. Per Meloni le nazioni africane devono essere aiutate a “produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e ad esportare in Europa la parte in eccesso mettendo insieme due necessità, quella africana di generare ricchezza e quella europea di garantirsi nuove rotte di forniture energetica”. Con lo sviluppo in loco di tecnologie applicate all’energia attraverso l’istituzione di centri dove le aziende italiane potranno selezionare start-up locali e sostenere così l’occupazione e la valorizzazione del capitale umano. “Questo scambio funziona se ci sono grandi infrastrutture di connessione tra i due continenti e lavoriamo su questo insieme all’Ue”, ha osservato la premier citando l’interconnessione elettrica Elmed tra Italia e Tunisia e il nuovo corridoio H2Sud per il trasporto di idrogeno dal Nord Africa all’Europa centrale passando per l’Italia. Meloni ha “voluto parlare di progetti concreti, la cui realizzazione e i cui sviluppi intendo seguire personalmente”, ha assicurato. “Per quelli non avviati i nostri esperti sono pronti a partire immediatamente per la definizione della parte operativa”, ha precisato.