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General Motors, intenta causa da 121 mln a San Francisco su tasse

General Motors, intenta causa da 121 mln a San Francisco su tasseNew York, 28 dic. (askanews) – La casa automobilista General Motors ha intentato una causa contro la città di San Francisco per recuperare 108 milioni di dollari di tasse e 13 milioni di dollari di interessi che secondo la società sarebbero stati ingiustamente imposti a partire dal 2016. Lo riporta l’agenzia di notizie Bloomberg.

Il caso, depositato presso la Corte Superiore della California e nella contea di San Francisco, sostiene che la città ha addebitato a GM tasse più elevate collegandole ad un possibile fatturato globale di 3 miliardi di dollari della sua divisione di auto a guida autonoma Cruise. Il colosso automobilistico con sede a Detroit chiede anche quasi 13 milioni di dollari tra interessi e sanzioni, più interessi per le questioni fiscali dal 2016 al 2022.

Sebbene Cruise abbia sede in città e sia stata acquistata da GM nel 2016, la società ha dichiarato che le sue operazioni e i suoi modelli di fatturato sono diversi e che ha una presenza limitata in città senza dipendenti, impianti di produzione, sedi fisiche o concessionarie.

Superbonus, resta 110% per redditi bassi, sanatoria ma no Sal a 31/12

Superbonus, resta 110% per redditi bassi, sanatoria ma no Sal a 31/12Roma, 28 dic. (askanews) – Il superbonus al 110% resta per le famiglie con Isee basso (15.000 euro per un single), che potranno proseguire e concludere i lavori di ristrutturazione nel 2024. I nuclei con Isee più alto potranno proseguire i lavori il prossimo anno ma con lo sgravio fiscale ridotto al 70% (come previsto a legislazione vigente). Viene poi introdotta una sanatoria che mette in sicurezza coloro che non hanno completato i lavori al 31 dicembre 2023: non dovranno restituire le somme già ottenute usufruendo del 110% per i lavori già effettuati ma, appunto, non completati. Le misure, frutto dell’accordo di maggioranza raggiunto nel vertice di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, sono contenute in un decreto legge ad hoc che è ora all’esame del Consiglio dei Ministri. All’incontro, convocato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, su richiesta del vice premier e ministro degli esteri, Antonio Tajani (Fi), entrambi presenti, hanno partecipato anche Giovanbattista Fazzolari, l’altro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti con i suoi tecnici e il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli. Niente da fare per il Sal (stato avanzamento lavori) straordinario al 31/21/2023, ipotesi circolata in ambienti della maggioranza che avrebbe consentito di beneficiare del 110% anche per i lavori effettuati entro la fine dell’anno ma non compresi nei Sal precedenti. La misura avrebbe avuto costi giudicati non compatibili con il bilancio dello Stato.

Fisco, Leo: con nuovi dlgs sistema più semplice, equo e dinamico

Fisco, Leo: con nuovi dlgs sistema più semplice, equo e dinamicoRoma, 28 dic. (askanews) – “Il 2023 si chiude con un bilancio più che positivo per quel che riguarda il processo di attuazione della riforma fiscale. Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente, oltre i due della scorsa settimana, altri quattro decreti legislativi: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma IRPEF che riduce gli scaglioni da 4 a 3. Si tratta di provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico”. È quanto dichiara in una nota Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nel dettaglio, spiega Leo, “viene anzitutto semplificato il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, ovvero quelle più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale”. “Interveniamo poi – prosegue – anche sul contenzioso tributario con l’obiettivo di velocizzare e semplificare i procedimenti, potenziando l’udienza da remoto, la digitalizzazione del processo nonché l’istituto della conciliazione giudiziale per deflazionare il contenzioso in cassazione”.

“Per le imprese – sottolinea Leo – vengono modificate anche le soglie di accesso al regime dell’adempimento collaborativo (dal 2028 verranno coinvolte anche quelle con fatturato non superiore a 100 milioni di euro). Così facendo, verrà rinsaldato il rapporto di fiducia tra Amministrazione finanziaria e contribuente, con un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti”. “Infine – aggiunge il Viceministro – abbiamo previsto anche delle modifiche allo statuto del contribuente, con l’introduzione di una nuova disciplina dell’autotutela tributaria, con la previsione dell’obbligo, per l’Amministrazione, di procedere all’annullamento dei suoi atti in specifici casi di manifesta illegittimità”.

“Prosegue dunque a ritmo incessante l’azione di governo su questo fronte. Stiamo rispettando gli obiettivi temporali che ci eravamo dati subito dopo l’approvazione della legge delega, in agosto. L’obiettivo che ci poniamo nel 2024 è quello di dare continuità alla nostra azione di governo, completando l’attuazione di una riforma che l’Italia aspetta da oltre mezzo secolo” conclude.

Fisco, ok Cdm a tre scaglioni irpef, aliquota 23% fino a 28.000 euro

Fisco, ok Cdm a tre scaglioni irpef, aliquota 23% fino a 28.000 euroRoma, 28 dic. (askanews) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo, attuativo della delega, con il primo modulo della riforma dell’irpef che si applica, al momento, solo per il 2024.

Il testo è sostanzialmente uguale a quello approvato in esame preliminare: riduzione degli scaglioni di reddito dagli attuali quattro a tre con l’accorpamento dei primi due in un unico scaglione fino a 28.000 euro, cui si applica l’aliquota al 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro rimane l’aliquota del 35%; oltre 50.000 euro confermata l’aliquota è dl 43%. Per i redditi sopra 50.000 euro, però, il beneficio derivante dalla revisione delle aliquote viene neutralizzato prevedendo una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19%, escluse quelle relative alle spese sanitarie.

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesi

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesiRoma, 28 dic. (askanews) – Respinto in Aula alla Camera l’emendamento del Pd alla manovra che proponeva il congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori e che la segretaria dem, Elly Schlein, aveva invitato a votare “in modo trasversale”. “A qualcuno sembra normale che in Italia il tasso di occupazione delle donne sia il più basso in Ue? Votiamo insieme il congedo paritario di cinque mesi per entrambi i genitori pagato al 100% – ha detto Schlein rivolgendosi ai banchi della maggioranza -. Aiuterebbe subito l’occupazione femminile. Su questo ci dovrebbe essere un sostegno trasversale. Il carico nelle famiglie grava sulle donne in modo sproporzionato. E’ inutile riempirsi la bocca di sostegni alla famiglia se poi non si approvano i congedi parentali, se si approva una manovra che taglia le pensioni per le donne e le risorse per i disabili”.

Arera: dal primo gennaio bollette della luce in calo del 10,8%

Arera: dal primo gennaio bollette della luce in calo del 10,8%Roma, 28 dic. (askanews) – Bolletta elettrica in calo del 10,8% per la famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) in tutela nel primo trimestre 2024. Lo ha stabilito l’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente che ha aggiornato le tariffe a partire dal primo gennaio prossimo.

In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo aprile 2022- 31 marzo 2023).

Bollette, Arera: dal primo gennaio luce in calo del 10,8%

Bollette, Arera: dal primo gennaio luce in calo del 10,8%Roma, 28 dic. (askanews) – Bolletta elettrica in calo del 10,8% per la famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) in tutela nel primo trimestre 2024. Lo ha stabilito l’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente che ha aggiornato le tariffe a partire dal primo gennaio prossimo.

In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo aprile 2022- 31 marzo 2023). “Un andamento dei prezzi gas stabilmente in riduzione e l’attenuarsi delle criticità su altre fonti ci consegnano un primo trimestre in riduzione per l’elettricità. Giova però ricordare come i valori assoluti dei prezzi siano ancora circa il doppio di quelli pre-crisi e il sistema energetico europeo non sia scevro da rischi”, ha spiegato il presidente di Arera, Stefano Besseghini.

Il presidente ha ricordato inoltre che “con l’inizio dell’anno entriamo anche in una importante fase di cambiamento, con il superamento dei servizi di tutela. Riduzione dei consumi e attenzione ai costi rimangono le parole d’ordine. La recente crisi dei prezzi ci ha abituato ad una maggiore attenzione ai temi dell’energia e l’Autorità sta continuando a mettere a disposizione dei consumatori strumenti utili a indirizzare le scelte, come recentemente avvenuto con i codici offerta dei contratti Placet fine tutela gas per una comparazione su ilportaleofferte.it”. Sul fronte delle materie prime l’Autorità ha spiegato che tuttavia “sul finire dell’anno, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale. La domanda di gas si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile”.

“Inoltre, la contrazione dei consumi di gas soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo dell’energia elettrica (Pun) che, secondo le stime, nel primo trimestre del 2024 è atteso su valori intorno ai 114 euro/MWh”. Arera ha chiarito poi che “terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale in vigore negli ultimi 2 anni, che ne aveva esteso la platea dei beneficiari, da gennaio la soglia Isee per ottenerlo sarà pari a 9.530 euro, che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli). Viene, inoltre, confermato il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024 in fase di approvazione”.

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei Nazioni

Rugby, Quesada convoca 35 azzurri per raduno in vista del Sei NazioniRoma, 28 dic. (askanews) – Gonzalo Quesada, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile (foto federugby), ha ufficializzato la lista degli atleti convocati per il raduno di Verona in programma giovedì 4 e venerdì 5 gennaio in preparazione del Guinness Sei Nazioni 2024. Trentacinque gli Azzurri convocati in un raduno – il primo sul campo dopo le riunioni dello scorso 11 dicembre – che vedrà il coinvolgimento solo di atleti che giocano in Italia. Sono otto gli esordienti presenti nel gruppo tra cui Giulio Marini, terza linea in forza al Mogliano Veneto, sceso in campo con la Selezione Italiana Under 23 che in due occasioni ha superato la Selezione delle Academies Irlandesi a Noceto a metà dicembre. Gli allenamenti sono in calendario a partire dalle 10 del 4 gennaio presso il Payanini Center di Verona. “Iniziamo a trasferire sul campo i principi condivisi nel primo raduno di dicembre. Avremo a disposizione tutti gli atleti che giocano in Italia facendo un primo step, importante, verso il Sei Nazioni. Saranno due giorni intensi con l’obiettivo di mettere le basi del lavoro che ci accompagnerà nei prossimi mesi” ha dichiarato Quesada.

Questa la lista degli atleti convocati: Piloni Danilo FISCHETTI (Zebre Parma, 36 caps) Matteo NOCERA (Zebre Parma, esordiente) Luca RIZZOLI (Zebre Parma, esordiente) Mirco SPAGNOLO (Benetton Rugby, esordiente) Giosuè ZILOCCHI (Benetton Rugby, 16 caps)

Tallonatori Gianmarco LUCCHESI (Benetton Rugby, 17 caps) Marco MANFREDI (Zebre Parma, 3 caps) Giacomo NICOTERA (Benetton Rugby, 18 caps) Seconde Linee Niccolò CANNONE (Benetton Rugby, 36 caps) Riccardo FAVRETTO (Benetton Rugby, 1 cap) Edoardo IACHIZZI (Benetton Rugby, 6 caps) Federico RUZZA (Benetton Rugby, 49 caps) Andrea ZAMBONIN (Zebre Parma, 3 caps)

Terze Linee Lorenzo CANNONE (Benetton Rugby, 16 caps) Giacomo FERRARI (Zebre Parma, esordiente) Toa HALAFIHI (Benetton Rugby, 12 caps) Alessandro IZEKOR (Benetton Rugby, esordiente) Michele LAMARO (Benetton Rugby, 33 caps) Giulio MARINI (Mogliano Veneto Rugby, esordiente) Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 52 caps) Manuel ZULIANI (Benetton Rugby, 17 caps) Mediani di Mischia Alessandro GARBISI (Benetton Rugby, 7 caps) Alessandro FUSCO (Zebre Parma, 17 caps)

Mediani di Apertura Giacomo DA RE (Benetton Rugby, 2 caps) Leonardo MARIN (Benetton Rugby, 6 caps) Giovanni MONTEMAURI (Zebre Parma, esordiente) Centri Juan Ignacio BREX (Benetton Rugby, 30 caps) Filippo DRAGO (Benetton Rugby, esordiente) Tommaso MENONCELLO (Benetton Rugby, 12 caps) Marco ZANON (Benetton Rugby, 16 caps) Ali/Estremi Pierre BRUNO (Zebre Parma, 15 caps) Simone GESI (Zebre Parma, 1 cap) Edoardo PADOVANI (Benetton Rugby, 44 caps) Lorenzo PANI (Zebre Parma, 5 caps) Jacopo TRULLA (Zebre Parma, 8 caps) Questi i prossimi appuntamenti della Nazionale Italiana Maschile: Raduno 4-5 gennaio, Verona Raduno dal 22 gennaio a Verona Dal 27 gennaio Italia in raduno a Roma 03.02.24 – ore 15.15 Italia v Inghilterra 11.02.24 – ore 15 locali (16 ITA) Irlanda v Italia 25.02.24 – ore 16 Francia v Italia 9.03.24 – ore 15.15 Italia v Scozia 16.03.24 – ore 14.15 locali (15.15 ITA) Galles v Italia

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascisti

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascistiRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertà

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertàRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.