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Risultati e classifica serie A, Fiorentina sesta

Risultati e classifica serie A, Fiorentina sestaRoma, 28 feb. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Fiorentina-Lecce 1-0


27esima GIORNATA Fiorentina-Lecce 1-0, sabato 1° marzo ore 15 Atalanta-Venezia, ore 18 Napoli-Inter, ore 20.45 Udinese-Parma, domenica 2 marzo ore 12.30 Monza-Torino, ore 15 Bologna-Cagliari, Genoa-Empoli, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona. Classifica: Inter 57, Napoli 56, Atalanta 54, Juventus 49, Lazio 47, Fiorentina 45, Bologna 44, Milan 41, Roma 40, Udinese 36, Torino 31, Genoa 30, Como 28, Cagliari, Lecce 25, Verona, Parma 23, Empoli 21, Venezia 17, Monza 14.


28ª GIORNATA: Venerdì 7 marzo ore 20.45 Cagliari-Genoa, sabato 8 marzo ore 15 Como-Venezia, Parma-Torino, ore 18 Lecce-Milan, ore 20.45 Inter-Monza, domenica 9 marzo ore 12.30 Napoli-Fiorentina, ore 18 Empoli-Roma, ore 20.45 Juventus-Atalanta, lunedì 10 marzo ore 20.45 Lazio-Udinese.

Ucraina, Meloni: divisioni ci indeboliscono, subito vertice Usa-Ue

Ucraina, Meloni: divisioni ci indeboliscono, subito vertice Usa-UeRoma, 28 feb. (askanews) – “Ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno. È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Ucraina, Schlein: Trump ha scelto Putin.Meloni solidarizzi con Zelensky

Ucraina, Schlein: Trump ha scelto Putin.Meloni solidarizzi con ZelenskyRoma, 28 feb. (askanews) – “Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore in un’imboscata che è puro bullismo istituzionale contro il Presidente Zelensky.


Il governo italiano esprima solidarietà e sostegno al popolo ucraino e al suo presidente. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa.” Così la segretaria del Pd Elly Schlein

Preoccupa tensione Trump-Zelensky, Meloni vola a Londra e Bruxelles

Preoccupa tensione Trump-Zelensky, Meloni vola a Londra e BruxellesRoma, 28 feb. (askanews) – Volodymyr Zelensky un “irrispettoso”, “o fate un accordo o noi ce ne tiriamo fuori”. I toni usati da Donald Trump oggi alla Casa Bianca nei confronti del presidente ucraino fanno alzare ancora la tensione intorno ai negoziati per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina. Parole che sono state lette con preoccupazione anche a Palazzo Chigi dove la premier Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei ministri, si è concentrata sulla preparazione della missione di domenica a Londra e sul Consiglio europeo straordinario in programma per il 6 marzo a Bruxelles con all’ordine del giorno Ucraina e difesa europea.


Per cercare di arrivare a un accordo tra i 27, oggi nella capitale belga si è riunito il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri). Le bozze di conclusioni, sottolineano fonti diplomatiche, sono considerate una “buona base” su cui però occorre ancora lavorare. Per questo gli sherpa torneranno a riunirsi martedì prossimo, a 48 ore dal vertice. Dal confronto di oggi, spiegano le fonti, è emersa la necessità di mantenere la “massima unità” dell’Ue, come “prerequisito” per continuare a sostenere l’Ucraina e contribuire in modo efficace a tutte le prossime fasi, in stretto coordinamento (come sostiene l’Italia) con i partner extra europei, a partire dagli Usa. E’ anche necessario iniziare a discutere delle garanzie di sicurezza – tema più volte sottolineato nei giorni scorsi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni – e definire tutti gli aspetti del contributo Ue per una pace che deve essere “giusta e duratura”. In quest’ottica è stato ribadito che non ci possono essere negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina e che la sicurezza dell’Ucraina è tema anche di sicurezza globale. Per quanto riguarda la difesa europea, dopo il ‘retreat’ del 3 febbraio scorso è stata ribadito – spiegano ancora le fonti – il “senso d’urgenza” di fare passi avanti, tenendo insieme “ambizione e concretezza”, nel considerare le varie opzioni che saranno portate sul tavolo in vista delle successive tappe operative, a partire dall’atteso Libro Bianco della Commissione. Il lavoro deve procedere in due direzioni. Da un lato c’è la necessità di un rafforzamento delle spese nazionali, anche grazie alle flessibilità fornite dal Patto. Su questo il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già svolto delle simulazioni e l’obiettivo – secondo indiscrezioni – potrebbe essere quello di portare le spese per la difesa fino al 2,5% del Pil. Però – ha precisato oggi il ministro Giancarlo Giorgetti – va fatta anche una stima di “quello che ne può derivare in termini di crescita economica”. Sul piano europeo, a parte lo scorporo delle spese dal Patto di stabilità, sono all’esame “varie opzioni” per assicurare finanziamenti addizionali, più volte sollecitati da Meloni ma anche da altri leader.


Prima di Bruxelles, però, domenica Meloni sarà a Londra, dove vedrà in un incontro bilaterale il primo ministro Keir Starmer e parteciperà poi al “Leaders’ Summit on Ukraine”. Sarà il momento, quello, per ascoltare da Emmanuel Macron e dallo stesso Starmer l’esito degli incontri avuti con Donald Trump e capire l’impegno che può essere assicurato dai partner “volenterosi”. I leader di Francia e Gran Bretagna hanno proposto al presidente Usa, tra le altre cose, una forza europea di 30 mila uomini per sorvegliare su un eventuale cessate il fuoco. Un’ipotesi che Meloni non apprezza: per lei servirebbe un “cappello” Onu, o almeno Nato, mentre soluzioni come quelle prospettate da Londra e Parigi sono “più complesse e meno efficaci”. E comunque, come ha ribadito in tutti gli incontri, ogni iniziativa deve vedere la collaborazione con gli Usa. La premier questo vorrebbe dirlo direttamente a Trump, ma dalla Casa Bianca al momento – secondo quanto si apprende – non è stata ancora fissata una data per un incontro a Washington.

Fazzolari: Trump più frizzante del previsto ma stare ai fatti

Fazzolari: Trump più frizzante del previsto ma stare ai fattiRoma, 28 feb. (askanews) – “Sono sorpreso, come un po’ tutti” dai primi giorni di questa seconda presidenza Trump, “non solo sull’aspetto diciamo scenografico delle dichiarazioni, insomma”, è un quadro “molto più frizzante di quello che avremmo immaginato”, ma “credo che in questa fase sia importante per tutti riuscire a fare le valutazioni solamente sugli atti concreti e non sulle dichiarazioni. In questa fase l’errore più grande che chiunque di noi può fare è quello di inseguire le dichiarazioni”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intervistato da Bruno Vespa “a Forum in masseria”.


Sui dazi, ha proseguito Fazzolari, “aspettiamo di vedere che cosa accadrà concretamente. Adesso la cosa che preoccupa di più è l’annuncio di ieri di ipotesi di dazi per l’Europa del 25%. Andiamo a vedere in realtà quale sarà la dinamica che andrà a seguire a queste parole. Stati Uniti ed Europa sono legate da una serie di interessi anche commerciali, ma non solo, e quindi confido che si troverà un accordo di buon senso”.

Fazzolari: estendere a Kiev art. 5 Nato senza che entri

Fazzolari: estendere a Kiev art. 5 Nato senza che entriRoma, 28 feb. (askanews) – Sull’Ucraina “Giorgia Meloni suggerisce saggiamente di estendere le garanzie dell’articolo 5 nella Nato all’Ucraina senza farla entrare nella Nato”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intervistato da Bruno Vespa “a Forum in masseria”.


“L’ingresso nella Nato – ha spiegato Fazzoalri – può essere reputato dalla Russia un atto ostile o di pericolo ai confini russi e questo è in parte vero, anche se non lo è pienamente perché la Nato è un’alleanza difensiva. Ma poniamo che questo sia il problema, estendere le garanzie di sicurezza ha solamente il vantaggio di dire che l’Ucraina non può essere attaccata e sotto questo aspetto sarebbe importante quello di porlo con forza perché sarebbe anche un modo di scoprire il bluff russo sulla questione delle garanzie ucraine”.

Conte: serve Europa più forte, mai subalterna a nessuno

Conte: serve Europa più forte, mai subalterna a nessunoRoma, 28 feb. (askanews) – “È un momento delicato per l’Europa, in un contesto internazionale di profonda crisi e continua evoluzione. Il tema non è quindi tanto è solo la chiamata alla piazza quanto la domanda, ineludibile: quale Europa vogliamo? Il M5s vuole una Europa più forte, che riesca a esprimere una leadership politica in linea con i valori dello stato di diritto e del multilateralismo. Un’Europa che non sia mai subalterna a nessuno, neppure ai suoi storici alleati. Vogliamo l’Europa del Next Generation EU, che ha risposto in maniera solidale e mutualistica all’emergenza pandemica, vogliamo un’Europa che investa nell’istruzione, nel capitale umano, nella sanità e contro il carovita – non certo l’Europa tutta protesa a realizzare una ‘transizione militare’”. Così Giuseppe Conte, leader M5s, raggiunto dai cronisti in serata nei pressi della sua abitazione.

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complesso

Crisi isolata per Papa Francesco, il quadro resta complessoCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco nel primo pomeriggio di oggi, “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”. E’ quanto riferisce il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco, diffuso questa sera dalla Sala stampa della Santa Sede, giunto al suo quindicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.


“Il Santo Padre – prosegue la nota – è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche”. La prognosi, continua il bollettino medico, “permane pertanto ancora riservata”. Dopo la crisi respiratoria, Bergoglio “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Una mascherina, riferiscono fonti vaticane, che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”. La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.


Quello di Papa Francesco, pertanto, resta “un quadro clinico complesso” che non ha mai portato a far dichiarare ai medici “che è fuori pericolo”. Serviranno ora 24-48 ore, concludono le fonti vaticane, per “valutare se questo nuovo episodio ha avuto una incidenza sul quadro clinico complessivo e se ci sono stati peggioramenti”.

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisi

Papa, usa ventilazione meccanica non invasiva dopo nuova crisiCittà del Vaticano, 28 feb. (askanews) – Papa Francesco, dopo la crisi respiratoria di questo pomeriggio, “usa la ventilazione meccanica non invasiva” che ha permesso di “tornare ad uno scambio gassoso precedente alla crisi”. Lo riferiscono fonti vaticane dopo il bollettino medico di questa sera. Una mascherina che il Papa sta usando “e che porta al momento con regolarità”.


La stessa fonte precisa che si è trattato di una crisi respiratoria “che è stata diversa da quella di sabato scorso”.

Nucleare, Fazzolari: possibile avere mini centrali tra 5-10 anni

Nucleare, Fazzolari: possibile avere mini centrali tra 5-10 anniRoma, 28 feb. (askanews) – “Abbiamo dato l’avvio al ritorno al nucleare in Italia, che è una cosa fondamentale ed è molto meno lontano di quello che si possa immaginare. Sto parlando della possibilità di vedere delle mini centrali di ultima generazione”, dei reattori trascabili che “possono essere messi su una qualunque nave, che possono diventare diciamo il reattore per una piccola città, insomma potremmo averli nell’arco di 5, massimo 10 anni quindi è molto meno lontano di quello che si possa immaginare”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, intervistato da Bruno Vespa “a Forum in masseria”.


Secondo Fazzolari “è una svolta incredibile e magari anche” l’occasione per “piano piano correggere degli errori che sono stati fatti in passato, magari con un po’ di eccesso di buona fede, mettiamola così. Gli incentivi green ci sono costati 170 miliardi di euro, noi attualmente paghiamo grosso modo, ogni anno sulla bolletta, circa 10 miliardi l’anno solamente dei vari incentivi che si sono andati ad accumulare. Adesso speriamo che gradualmente questo meccanismo possa invece invertirsi”.