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Cinema, al via terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italiano

Cinema, al via terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italianoRoma, 20 dic. (askanews) – Fino al 22 dicembre a Ostia si celebra l’arte cinematografica con la terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italiano. La rassegna omaggia il cinema nazionale in tutte le sue forme con un programma di proiezioni e anteprime di film, documentari e videoclip, con un’attenzione particolare per il sociale, l’ambiente, lo sport, la romanità e un omaggio ai grandi del passato. Tanti gli artisti, registi, produttori, talenti del territorio e ospiti illustri che parteciperanno. Oltre agli incontri con il pubblico (ingresso libero), è prevista la consegna di premi speciali nelle varie categorie.

L’evento inizia oggi al Cineland: alle ore 19 con la proiezione del film evento “Giorni Felici”, diretto da Simone Petralia e interpretato da Franco Nero ed Anna Galiena. Il Festival continua il 21 e 22 dicembre al Teatro del Lido di Ostia. Giovedì, alle ore 19, ad aprire il Festival sarà Caffa, il rapper romantico di Ostia scoperto da Claudio Cecchetto con il suo videoclip “Testacoda”, regia di Flavio Remedia. Si prosegue con il cortometraggio “L’inutilità della bellezza” di Domiziano Piscolla e il trailer del docufilm presentato in anteprima nazionale “Gotico Padano – Sulle tracce di Buono Legnani il Pittore delle Agonie” dei registi Roberto Leggio e Gabriele Grotto, presenti in sala. Sarà poi la volta del cortometraggio “Bob and Weave”, regia di Adelmo Togliani, che vede la presenza del regista, del campione di pugilato Emanuele Blandamura, insieme ai giovani Simone Casanica e Roberto Manieri. Doppietta per Alessio Di Cosimo: verrà proiettato il suo Docufilm “Come un padre” dedicato a Carletto Mazzone e il documentario “Barber Ring”, la storia di sport e riscatto del campione di boxe di Ostia Manuel Ernesti, dal disagio delle periferie ai ring di tutto il mondo. Tra i presenti, anche il giovanissimo enfant prodige di Ostia Tiziano Menichelli e il regista Davide Gentile per il suo “Denti da Squalo”, la pellicola con Virginia Raffaele e Claudio Santamaria.

Venerdì, a partire dalle ore 17, serata conclusiva con la proiezione e la premiazione di opere prime, documentari, cortometraggi e videoclip. Tantissimi i partecipanti, tra cui: “My wonderland” il videoclip di Claudio Orfei, i cortometraggi “Dive” di Aldo Iuliano, “Chi è” di Francesco De Marinis e “Grazie le faremo sapere” di Roberto Di Fabio. In gemellaggio con Filmare, anche i cortometraggi vincitori del Festival a tutela dell’ambiente: “La Pescatora” di Lucia Lorè, “Anche il riccio respira” di Domenico Pietropaolo con Andrea Pannofino e “Asfissia” di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco. E ancora, “Happyhour” di Fabrizio Benvenuto, “Il Provino” di Pierfrancesco Campanella con protagonista Francesca Nunzi. Presentato anche il promo della serie “Fake” per la regia di Mariano Lamberti. Alle ore 19, a dieci anni dalla sua scomparsa, il festival renderà omaggio a Franco Califano, alla presenza di tanti amici e personalità che hanno conosciuto il grande artista, tra cui Gianfranco Butinar e Alberto Laurenti. A seguire, la proiezione del documentario “Tutto in un tempo piccolo” presentato dai registi Roberto Cipullo, Massimo Cinque e l’attore Francesco Montanari. A chiudere la kermesse sarà la presentazione del libro Per fortuna e purtroppo, il successo alla quarta ristampa dell’autore e giornalista Emanuele Carioti. Immancabili gli omaggi alle donne nell’arte che vedrà alcune grandi artiste premiate.

La direzione artistica di OFFI, Ostia Film Festival italiano è affidata a Francesca Piggianelli, Presidente dell’associazione culturale Romarteventi, e Giampietro Preziosa di Inthelfilm. La manifestazione è realizzata con il contributo della Direzione Cultura e Lazio Creativo della Regione Lazio e gode del patrocinio della Direzione SIAE, Roma Lazio Film Commission, Panalight, FPI, oltre al riconoscimento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. L’ingresso a tutte le proiezioni è libero per il pubblico.

Borsa, Consob: nel primo semestre torna a salire numero delle quotate

Borsa, Consob: nel primo semestre torna a salire numero delle quotateMilano, 20 dic. (askanews) – Nel primo semestre 2023 torna a salire il numero delle quotate a Piazza Affari – 7 società in più fra Euronext Growth Milan e listino principale -, come non accadeva dal 2019, e la capitalizzazione è in crescita del 13,1%, ma non ancora ai livelli pre-Covid. E’ il quadro che risulta dalla fotografia della Borsa italiana scattata nell’ultimo bollettino statistico della Consob relativo al primo semestre 2023, in una congiuntura economica incerta fra guerra in Ucraina, impennata dell’inflazione, tassi in rialzo.

Le società negoziate sul mercato italiano aumentano nel semestre di 7 unità, frutto non solo del saldo netto positivo dell’Egm (+3) e Vorvel (+1) ma anche di quello (+3) dell’Exm, il principale mercato di Piazza Affari. Per l’Exm, prendendo il solo secondo trimestre, il saldo netto fra ammissioni a quotazione e delisting è positivo (+2) come non accadeva dal secondo trimestre 2022 (+1), prendendo invece il dato semestrale il saldo netto torna per la prima volta positivo (+3) dal secondo semestre 2019 (+1). I dati del Bollettino tratteggiano un mercato mobiliare in ripresa rispetto ai valori registrati a fine 2022 ma ancora al di sotto del livello pre-Covid. La crescita dei prezzi dei titoli azionari, al 30 giugno, aveva fatto aumentare la capitalizzazione complessiva delle società italiane quotate del 13,1% rispetto a fine 2022.

Gli utili delle imprese industriali quotate sul mercato principale e sull’Egm registrano, al 30 giugno, un calo rispetto al primo semestre 2022, rispettivamente a 13,1 miliardi (-21%) e 179 milioni (-13%). In netto miglioramento gli utili delle banche (12,8 mld, +61%), delle assicurazioni (3 mld, +110%) e delle altre società finanziarie (374 mln, +9%). In crescita il portafoglio dei titoli detenuti presso intermediari italiani (+6,1%) di famiglie e imprese. In crescita il peso dei titoli di stato italiani. Diminuisce, invece, l’incidenza degli investimenti in Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) e dei titoli di capitale italiani.

Tim: in luce in Borsa (+4%) con fermento tlc, oggi cda F2i su rete

Tim: in luce in Borsa (+4%) con fermento tlc, oggi cda F2i su reteMilano, 20 dic. (askanews) – Tim in luce a Piazza Affari in avvio di giornata con un rialzo del 4% a 0,29 euro. Il titolo è spinto sia dal fermento nel settore delle tlc in Europa, dopo l’offerta di Iliad per le attività italiane di Vodafone e l’ingresso dello Stato spagnolo in Telefonica con una quota del 10%, sia dalle attese per gli sviluppi del dossier rete fissa. Oggi si riunisce il cda di F2i per approvare la costituzione del fondo Rete Digitale, destinato ad affiancarsi con una partecipazione del 10% a KKR e Mef nel capitale della cosiddetta Netco.

Europee, Conte: obiettivo costruire alternativa, non superare Pd

Europee, Conte: obiettivo costruire alternativa, non superare PdRoma, 20 dic. (askanews) – La appassiona il dibattito sul “federatore” del centrosinistra? “Mi appassiona molto – ha risposto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato a Radio24 Mattino – il lavoro che stiamo facendo giorno dopo giorno nel dialogo con le altre forze di opposizione per costruire una alternativa alle forze di governo e un progetto utile per i cittadini: sperando di non trovare troppe macerie, troppi disastri quando arriverà il momento di governare”.

“Mi appassionano di più i temi, le materie – ha ribadito l’ex presidente del Consiglio – che stiamo affinando per una convergenza seria: la cosa importante è farsi trovare pronti il giorno dopo. Ma la convergenza richiede metodo di lavoro e un impegno, una fatica per mettere a punto obiettivi condivisi. La convergenza è un risultato, non può essere un punto di partenza, una federazione che decidiamo oggi, come una sorta di alchimia di laboratorio”. Nelle elezioni europee, ha precisato Conte, “superare il Pd non è un obiettivo: si parla di noi gomito a gomito nei sondaggi, ma io sono molto contento del percorso che stiamo facendo come M5S, di chiarezza politica, siamo coerenti, manteniamo le posizioni. Un riscontro alle elezioni europee sarebbe molto auspicabile ma mi interessa la traiettoria futura, guardo più avanti”, ha concluso.

M.O., Conte: fregata nel mar Rosso? L’Italia ora è turboatlantista

M.O., Conte: fregata nel mar Rosso? L’Italia ora è turboatlantistaRoma, 20 dic. (askanews) – “L’Italia si sta caratterizzando come turboatlantista ma non lo siamo mai stati”: lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato a Radio24 Mattino, a proposito della partecipazione dell’Italia alla missione militare promossa dagli Stati Uniti contro gli Houthi yemeniti nel mar Rosso.

“Siamo sempre stati – ha affermato l’ex premier – nel quadro dell’alleanza che non metto assolutamente in discussione, un avamposto del dialogo. Con tutti i governi abbiamo recitato il ruolo di artefici del dialogo, promotori di una prospettiva di convivenza pacifica e abbiamo giovato moltissimo all’Alleanza atlantica”. “Non mi sembra – ha concluso Conte – che farci coinvolgere in un ulteriore conflitto sia il nostro obiettivo, ma siccome bisogna essere ossequiosi a Washington, manderemo una fregata e forse ne manderemo delle altre”.

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus auto

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus autoMilano, 20 dic. (askanews) – “Tra risorse del nuovo Pnrr e legge di bilancio mettiamo in campo 15 miliardi per la crescita delle imprese”. Lo annuncia il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al Sole 24 Ore. “Gli investimenti di Transizione 5.0 saranno incentivati fino al 40%”, il doppio dell’attuale incentivo, spiega il ministro che annuncia anche una nuova tornata di ecobonus per il settore auto: da 1500 fino a 11mila euro.

Sull’ecobonus auto, ha sottolineanto, “pensiamo di essere pronti con il Dpcm entro gennaio”. Il fondo automotive “ha una disponibilità totale di 6 miliardi fino al 2030: per il prossimo anno potremmo utilizzare 610 milioni cui aggiungere 320 milioni di avanzi, arrivando quindi a quasi 1 miliardo. Il nuovo ecobonus premierà in misura crescente l’acquisto delle vetture dalla fascia 61-135 grammi di Co2 per chilometro alle meno inquinanti, elettriche e ibride plug-in, prevedendo maggiorazioni per chi rottama vetture più vecchie, a partire dalle Euro 0 e Euro 1, fino a un massimo di 11mila euro”.

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-Germania

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-GermaniaBruxelles, 19 dic. (askanews) – “Questa sera raggiungeremo un accordo al 100% tra Francia e Germania” sul testo per la riforma del Patto di stabilità dell’Ue. Lo ha affermato il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, durante conferenza stampa congiunta con il suo collega tedesco Christian Lindner, a margine di un incontro bilaterale a Parigi. La conferenza stampa è stata ritrasmessa via l’account X (ex Twitter) del ministero delle Finanze francese.

La presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue ha convocato per domani pomeriggio alle 16 una riunione in videoconferenza dell’Ecofin per cercare di risolvere gli ultimi punti in sospeso e dare il proprio accordo al testo della riforma del Patto, che dovrà poi essere negoziato con il Parlamento europeo. La riunione bilaterale di Parigi mira a facilitare il compromesso che si spera di raggiungere domani. Le Maire ha detto anche di aspettarsi il sostegno del ministro italiano dell’Econmia e Finanza, Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo lavorato molto con l’Italia, con il ministro Giorgetti. Siamo sulla stessa linea con l’Italia”, ha riferito, dicendosi poi “totalmente convinto” che l’accordo “convincerà anche gli altri Stati membri”.

Lindner, da parte sua, ha affermato che “comparate con le vecchie regole, le nuove regole porteranno a livelli di debito più bassi, in modo affidabile. Le vecchie regole erano severe sulla carta, ma non nella loro applicazione”, ha aggiunto. “Ci sarà un ‘deal’ stasera”, ha dichiarato ancora Le Maire. “Non un ‘deal’, una soluzione’, l’ha interrotto Lindner. “Ci sarà una soluzione stasera – ha ripreso il ministro francese – ma ci sono ancora delle questioni tecniche da risolvere riguardo al ‘braccio preventivo’” del Patto.

Le questioni in sospeso, secondo quanto riferito stasera da fonti Ue, riguardano le regole per gli Stati membri con debito/Pil oltre la soglia del 60%, e in particolare due elementi, per i quali le cifre nel testo di compromesso, che restano da negoziare, sono presentate entro parentesi quadre: “Da un lato, la velocità con cui i paesi devono convergere verso ciò che viene chiamato ancoraggio del deficit, o salvaguardia del deficit; e l’altro elemento è la soglia del conto di controllo, ovvero la deviazione massima consentita dalle soglie di spesa netta annuale”, hanno precisato le fonti Ue. Il primo punto riguarda la cosiddetta “clausola di salvaguardia” per il deficit (inserita nel regolamento sul “braccio preventivo” del Patto di stabilità), che richiede ai paesi con debito/Pil sopra il 90% di continuare a ridurre il loro disavanzo anche dopo aver raggiunto la soglia del 3%, portandolo fino all’1,5%; per i paesi con debito/Pil è tra il 60 e il 90 per cento, la riduzione deve continuare invece fino al 2%. Nella proposta di compromesso che l’ultimo Consiglio Ecofin aveva discusso, la settimana scorsa, si indicava anche la velocità di riduzione del deficit, con un un obbligo di “miglioramento annuale del bilancio strutturale primario” pari allo 0,3% nei percorsi di aggiustamento di quattro anni, che sarà ridotto allo 0,2% in caso di prolungamento del percorso a sette anni. E’ sul valore numerico di queste due percentuali che si sta discutendo.

Il secondo punto riguarda la deviazione massima consentita dal tetto annuale fissato per la spesa primaria netta, nei percorsi di aggiustamento (da quattro a sette anni) fissati dal Consiglio, su proposta della Commissione, per i paesi in procedura per deficit eccessivo. Tra parentesi quadre, la deviazione massima dell’ultima proposta di compromesso era di 0,5 punti percentuali del Pil all’anno, oppure di 0,75 punti percentuali del Pil cumulativamente. Anche su questi numeri, continua il negoziato. Infine, c’è un terzo elemento ancora controverso. Se la Germania sembra disponibile ad accettare, anche se solo temporaneamente (per gli anni 2025, 2026 e 2027), la clausola di flessibilità chiesta dalla Francia (e appoggiata dall’Italia) sulla spesa per gli interessi del debito, manca ancora l’accordo su questo punto degli altri paesi “frugali”, Austria, Finlandia, Svezia, Olanda e Danimarca). La “flessibilità” consisterà nel considerare l’aumento della spesa per gli interessi sul debito contratto per finanziare gli investimenti e le riforme, come fattore mitigante per i paesi impegnati nel percorso di aggiustamento della procedura per deficit eccessivo. Questo dovrebbe permettere di diminuire di uno o due decimi di punto la correzione annuale di 0,5 punti percentuali di Pil prevista per i paesi con deficit/Pil superiore al 3%.

Centrosinistra, Conte: M5s non è cespuglio e non si fa federare

Centrosinistra, Conte: M5s non è cespuglio e non si fa federareRoma, 19 dic. (askanews) – “Un seme per l’alternativa lo abbiamo depositato con la proposta sul salario minimo, il M5s non vuole recitare, per suo dna, la parte di un cespuglio, vuole piena dignità e riconoscimento della reciproca autonomia: serve un metodo di lavoro, abbiamo tempo per costruire questo obiettivo. Non diciamo dateci il voto e poi vedremo”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte intervistao a diMartedì su La7 nella puntata in onda questa sera.

Un federatore? “E’ importante un dialogo chiaro con il Pd su obiettivi condivisi, come non faremo i cespugli non accetteremo di essere federati da nessuno”, ha concluso.

Conte: Meloni teme M5s e si scusa su Draghi,deve entrare nel club…

Conte: Meloni teme M5s e si scusa su Draghi,deve entrare nel club…Roma, 19 dic. (askanews) – “Evidentemente teme la forza del Movimento Cinquestelle e la coerenza con cui abbiamo governato, mentre lei sta deludendo il suo stesso elettorato”. Così il leader M5s Giuseppe Conte ha risposto a Giovanni Floris che a diMartedì su La7 gli chiedeva degli attacchi della premier Giorgia Meloni al Movimento,

“Ma questo governo una misura da proporre ce l’ha? E’ possibile che sia concentrato ad attaccare i governi precedenti, peraltro tenendo fuori Draghi come non ci fosse stato, una volta l’ha citato e poi si è subito tirata indietro e si è scusata… evidentemente deve entrare nel club dei privilegiati, si deve accreditare a Bruxelles” ha rilanciato Conte.

Meloni: Piano Mattei piattaforma aperta, presentazione 28-29 gennaio

Meloni: Piano Mattei piattaforma aperta, presentazione 28-29 gennaioRoma, 19 dic. (askanews) – Il Piano Mattei “sarà una piattaforma programmatica aperta, che intendiamo scrivere insieme ai protagonisti di questo processo: le nazioni africane”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori, a cui non ha potuto partecipare perchè influenzata.

“L’Africa – sottolinea – per essere capita nel profondo, ha bisogno di uno sguardo d’insieme e di una regia ad ampio spettro. Noi vogliamo offrire tutto questo con un grande Piano di cooperazione, sviluppo e partenariato paritario che porta il nome di un nostro grande connazionale, Enrico Mattei. La ‘formula Mattei’ ha avuto successo in passato perché ha saputo coniugare l’esigenza di una Nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso. Noi siamo ripartiti da quella formula per dire che noi, in Africa, non vogliamo fare la carità, ma vogliamo aiutarla a prosperare su ciò di cui dispone. E l’Africa non è un continente povero, ma ricchissimo, in particolare di risorse strategiche”. “L’Italia – ha ribadito – si candida a diventare un ponte tra l’Africa e il resto d’Europa, uno snodo di energia pulita, sviluppando le infrastrutture (un esempio su tutti il progetto di interconnessione elettrica ELMED tra Italia e Tunisia) e la capacità di generazione necessarie, sia in Patria sia nel Mediterraneo. Temi di cui abbiamo discusso anche nella recente COP28 a Dubai – come sapete in quel forum abbiamo posto l’Italia come primo contributore al Fondo Perdite e Danni con 100 milioni di euro e annunciato che il 70% del Fondo Italiano per il Clima sarà destinato all’Africa -, e che torneremo ad affrontare nella prossima Conferenza Italia-Africa, in agenda per il 28 e 29 gennaio a Roma. In quell’occasione presenteremo la cornice politica e le grandi direttrici di intervento del Piano Mattei: cultura e formazione; salute; agricoltura; energia; sviluppo economico e infrastrutturale; contrasto al terrorismo e ai trafficanti di esseri umani”.