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Alfa in attesa di Sanremo annuncia il suo primo tour nei palazzetti

Alfa in attesa di Sanremo annuncia il suo primo tour nei palazzettiMilano, 19 dic. (askanews) – Alfa annuncia oggi “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato tour”, il suo primo tour nei palazzetti.

Nuove date, la partecipazione al Festival di Sanremo, un nuovo progetto discografico, fanno presagire che il 2024 sarà un anno molto importante per Alfa, un cantautore che nella musica ha trovato il suo modo di crescere, mettendo sempre l’amore al centro delle sue canzoni. Prodotto da Artist First, “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato tour” partirà con il concerto già annunciato al Milano Mediolanum Forum, e toccherà successivamente le città di Padova, Torino, Napoli, Bari e Firenze. I biglietti del tour saranno disponibili in prevendita dalle ore 14.00 di domani mercoledì 20 dicembre su TicketOne al link https://www.ticketone.it/artist/alfa/ . Di seguito le date del tour:

24 febbraio 2024 – Milano – Mediolanum forum 05 aprile 2024 – Padova – Kioene arena 06 aprile 2024 – Torino – Pala Alpitour 16 aprile 2024 – Napoli – Palapartenope 19 aprile 2024 – Bari – Palaflorio 21 aprile 2024 – Firenze – Nelson Mandela forum Alfa sta lavorando con Artist First da mesi per rendere indimenticabile questo tour e, promette, “sarà uno show con un’idea e un concept mai visti prima in Italia. Una sorpresa assoluta!”.

Radio Zeta sarà la radio ufficiale di “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato tour”.

Calcio, Latellier rapinato in casa: è il quarto giocatore del Psg

Calcio, Latellier rapinato in casa: è il quarto giocatore del PsgRoma, 19 dic. (askanews) – Ancora un giocatore del Paris Saint Germain vittima di una aggressione in casa. Nella notte tra lunedì e martedì, quattro persone sono entrate nell’abitazione di Hardricourt (Yvelines) del portiere francese Alexandre Letellier, uno dei portieri di riserva del Paris Saint Germain. Gli aggressori hanno minacciato il portiere e la sua famiglia con un coltello per estorcere loro gioielli e contanti. Latellier si aggiunge a Gianluigi Donnarumma vittima di una rapina lo scorso luglio, al brasiliano Marquinhos ed al francese Presnel Kimpembe.

Rete Tim, Fondazione Crt aderisce con 15 milioni al fondo F2i

Rete Tim, Fondazione Crt aderisce con 15 milioni al fondo F2iMilano, 19 dic. (askanews) – Fondazione Crt investirà 15 milioni di euro nel fondo F2i-Rete Digitale. Lo ha deliberato il cda dell’ente che sottoscriverà, insieme ad altri investitori istituzionali, una quota del fondo infrastrutturale promosso da F2i che parteciperà all’acquisizione della rete fissa di Tim.

“La Fondazione Crt conferma il proprio ruolo di investitore istituzionale per rafforzare lo sviluppo e la crescita del Paese su un asset strategico come l’infrastruttura delle telecomunicazioni”, ha dichiarato il presidente Fabrizio Palenzona.

Crosetto: prorogata di un anno la fornitura di armi all’Ucraina

Crosetto: prorogata di un anno la fornitura di armi all’UcrainaRoma, 19 dic. (askanews) – Su iniziativa del ministro della Difesa, Guido Crosetto, degli Affari esteri, Antonio Tajani, e del ministro all’Economia, Giancarlo Giorgetti, e con il consenso dell’intero governo, nel cdm di oggi è stata decisa la proroga, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, dell’autorizzazione al governo, previo atto di indirizzo di Camera e Senato, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti alle Autorità governative dell’Ucraina.

Il prolungamento del conflitto russo-ucraino, in uno scenario internazionale aggravato dalla crisi mediorientale e dalla guerra tra Israele Hamas, impone al Governo Meloni una scelta di coerenza, di sostegno e, dunque, di proroga degli aiuti all’Ucraina, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia in sede UE e Nato. Il decreto-legge in questione consentirà al governo, per un ulteriore anno e previo obbligatorio mandato del Parlamento, di supportare la popolazione ucraina, impegnata a difendere la libertà e sovranità della sua nazione, mettendo loro a disposizione, come è stato fatto finora, non solo armi, ma anche equipaggiamenti, gruppi elettrogeni e quanto necessario a sostenere le operazioni militari a difesa di civili inermi. “Ancora una volta, dunque, l’Italia sceglie di essere dalla parte della libertà delle nazioni e del rispetto del diritto internazionale, con l’obiettivo di arrivare, in linea con la posizione assunta dagli alleati NATO e UE, a una pace giusta e duratura” è il commento del Ministro della Difesa Crosetto.

“Abbiamo scelto – continua Crosetto – come dicastero e come governo di prorogare un atto di indirizzo, deciso ormai già un anno fa, dal governo precedente, lasciando immutato il dettato del decreto e decidendo di ottemperare, appena ve ne saranno le condizioni, a un passaggio parlamentare, e abbiamo scelto di farlo senza utilizzare strumenti secondari come il decreto Mille Proroghe o altri provvedimenti non omogenei per materia, come pensavano alcuni. Segnalo che, sul sostegno all’Ucraina, non esiste alcun problema politico all’interno della maggioranza di Governo che intende invece rispettare il ruolo e il vaglio del Parlamento”.

Finite le riprese di “E se mio padre” con Ghini, Gerini e Abbrescia

Finite le riprese di “E se mio padre” con Ghini, Gerini e AbbresciaRoma, 19 dic. (askanews) – Sono appena terminate le riprese di “E se mio padre”, opera prima diretta da Solange Tonnini, interpretata da Massimo Ghini, Claudia Gerini, Dino Abbrescia, Renato Marchetti, Margherita Pantaleo, Theodore Max Gravina, Teresa Campus, Leonardo Ghini, Aurora Calabresi, Marco Valerio Montesano, Luca Scapparone, Sara Sartini, Filippo Laganà e Michele Bevilacqua. Le riprese si sono svolte tra il litorale laziale, in particolare le città di Anzio e Nettuno, e Roma.

Metà anni Ottanta. La dodicenne Aida ha capito già da tempo che c’è qualcosa di oscuro sul conto di suo padre Adriano: le sue ripetute e prolungate assenze, i frequenti viaggi in giro per l’Europa e il lavoro in una ditta di import-export non meglio specificato non gliela contano giusta. Ma solo quando arriva in prima media e incontra Daniel, il suo nuovo compagno di banco aspirante fotoreporter, capisce che forse è il caso di approfondire la questione. Chiedere spiegazioni, però, non servirebbe a nulla: troppe volte le è stato detto che è ancora piccola per capire. I due ragazzini si improvvisano, dunque, investigatori e cominciano un’indagine minuziosa che coinvolge a loro insaputa tutti i parenti di Aida, in una ricerca che unisce a doppio filo le vicende familiari con quelle di cronaca nera di cui è stato protagonista il nostro paese tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Adriano, nella mente dei ragazzi, diventa così una volta un terrorista rosso, poi un killer, un massone della P2, una spia, un latitante… Finché un giorno le indagini arrivano al dunque. Il film, prodotto da Giovanni Amico e Twister Film con A.B. Film, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di Lazio Cinema International nell’ambito del PR FESR+ Lazio 2021-2027, si avvale della sceneggiatura firmata dalla stessa regista con Gianni Cardillo e Mario Cambi.

Gas, Pichetto: l’Italia ha ottenuto il rinnovo del price cap

Gas, Pichetto: l’Italia ha ottenuto il rinnovo del price capMilano, 19 dic. (askanews) – “L’Italia ha ottenuto dall’Europa il rinnovo di un anno del price cap sul gas. Il via libera è arrivato oggi in Consiglio europeo Energia”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

“Come MASE e come Governo – ha spiegato – abbiamo sostenuto il prolungamento del suo periodo di applicazione: nel corso del 2023 ha rappresentato, sui mercati del gas, uno strumento deterrente utile per scongiurare rischi speculativi, aumentando la resilienza e la stabilità dei sistemi energetici del Continente”, ha aggiunto. “A nome del nostro Paese, che ne era stato il promotore – ha concluso Pichetto – abbiamo chiesto e ottenuto il rinnovo per un anno della clausola sul tetto al prezzo del gas: i prezzi odierni non sono quelli di un anno fa, ma le tensioni restano e dobbiamo tenere sempre attivi i nostri meccanismi di difesa”.

Crosetto pubblica le foto dei lavori nell’appartamento: mi sono stufato

Crosetto pubblica le foto dei lavori nell’appartamento: mi sono stufatoRoma, 19 dic. (askanews) – “Mi disgusta doverlo fare ma mi sono stufato.”Come mai si è trasferito da 2 mesi in un appartamento (non utilizzando l’alloggio di servizio a disposizione, gratuitamente, alla difesa) e pagherà da gennaio?” Semplicemente perché i lavori (a carico a locatore) sono a questo punto”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto su X, messaggio corredato da una serie di fotografie ad attestare lo stato dell’appartamento, con lavori in corso. Oggi il Fatto Quotidiano ha scritto del superattico dove il ministro vivrebbe da mesi senza pagare l’affitto, abbonato dal proprietario in attesa del completamento della ristrutturazione.

Amadeus: è mio ultimo Sanremo, facciamo che riesca bene e poi ne parleremo

Amadeus: è mio ultimo Sanremo, facciamo che riesca bene e poi ne parleremoMilano, 19 dic. (askanews) – Durante la conferenza stampa di Sanremo giovani non poteva mancare la domanda se sarà il suo ultimo Sanremo come direttore artistico o se ci sarà Sanremo sei. “Questo è l’ultimo Sanremo, facciamo che riesca bene, poi ne parleremo” ha aggiunto spiegando che i superospiti saranno i cantanti nella serata e i co presentatori, non ci saranno altri esterni, ma comunque l’orario non cambia, faremo le due di notte”. Rispetto ai social network Amadeus e alle polemiche sugli influencer ha detto. “Tutti noi siamo influencer, io ho oltre 1 milione e 800 mila followerà Penso che Sanremo abbia bisogno dei social per avvicinarsi ai giovani. Arrivare dai social non è una vergogna, non è sbagliato, non è un problema. Instagram e i social esistono, e toglierli significa non riconosce la realtà. Ho scelto Stanga e Cabras proprio perché sono tiktoker”.

Sanremo, Amadeus: le polemiche ci saranno, difendo i cantanti

Sanremo, Amadeus: le polemiche ci saranno, difendo i cantantiMilano, 19 dic. (askanews) – Sanremo scalda i motori con la conferenza stampa di Sanremo Giovani 2023. Il programma, condotto da Amadeus, è in onda sempre il 19 dicembre, in prima serata su Rai 1, che sceglierà tra i dodici cantanti in gara, i primi tre classificati che saranno in gara al Festival di Sanremo 2024 a febbraio.

Sono Clara, Santi Francesi, Vale LP, Dipinto, Tancredi, Nausica, Fellow, Omini, Bnkr44, Lor3n, Jacopo Sol e Grenbaud. Tra di loro saranno proclamati i tre vincitori che si esibiranno in gara all’Ariston. Mattatore Amadeus, al quinto anno alla guida del Festival. “Sono stato inviato delle radio a Sanremo per tanto tempo, vedo una gioia nella città, nei big, nei ragazzi che vogliono esserci. Sarà una settimana di grandissima gioia – dice Ama -. Nella prima serata farò esibire tutti e 30 i concorrenti, per poi spezzare i cantanti in gara tra il secondo e il terzo giorno. Ma in questo modo il primo giorno tutti avranno la possibilità di essere in radio. Nessuno conoscerà le classifiche generali, la prima sera darò la top 10, e la seconda e la terza la top 5, nella serata delle cover la top 10, poi all’inizio dell’ultima serata darò tutta la classifica, tutto questo per garantire la suspance ma anche per dare al pubblico la possibilità di rivoluzionare l’esito col televoto”, ha aggiunto il conduttore e direttore artistrico.

Sulle polemiche che da sempre accompagnano il Festival ha detto: “Pippo Baudo mi disse: ‘Se non ci sono polemiche hai fatto un festival di m…. Io chiesi come si fa e lui replicò tu le attiri, ma fa parte della storia il fatto che ci siano polemiche, ma ciò che vince è la musica. Io vivo solo la parte bella e anche le polemiche fanno parte di Sanremo, io vado avanti per il mio obiettivo, io devo proteggere e difendere i cantanti che sono sul palco”. Amadeus ha voluto puntualizzare la sua visione della musica: “Si tende sempre a dire che la nuova musica dei giovani ci fa rimpiangere quella di anni passati, la musica che portano i giovani e la musica che piace a me adesso, con tutte le novità che portano. Il livello di quest’anno tra i giovani è eccelso. Tutti e 12 hanno un grandissimo talento. Inevitabilmente qualcuno non passerà, ma invito comunque tutti a non smettere mai di crederci” ha detto Amadeus descrivendo con attenzione le caratteristiche e le doti dei concorrenti di Sanremo Giovani.

Questionario 2023 di Adei fa il punto sugli editori indipendenti

Questionario 2023 di Adei fa il punto sugli editori indipendentiRoma, 19 dic. (askanews) – A novembre Adei, l’Associazione degli Editori Indipendenti, ha proposto un questionario ai suoi soci per fare il punto sul mercato editoriale, esigenze e criticità degli editori indipendenti. L’indagine è stata condotta attraverso un questionario anonimo diffuso a un campione di 108 case editrici indipendenti, attive principalmente nei settori narrativa, saggistica e bambini-ragazzi, con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 15 e un numero di novità pubblicate nel corso dell’anno 2023 compreso tra 1 e 100.

Il questionario è servito a valutare l’impatto sulle case editrici indipendenti delle principali criticità che interessano il settore. Tra i problemi più sentiti c’è quello della insufficiente marginalità a causa dei costi di produzione e distribuzione: nella ripartizione della “torta” che compone il prezzo del libro, una volta pagati cliente (libreria, portale web o grossista), distribuzione, rete promozionale e autori, quello che resta alla casa editrice non basta nemmeno a coprire i costi di produzione. Spiega Andrea Palombi, presidente Adei: “Le risposte di oltre 100 editori, in una consultazione interna fra i soci Adei, dicono una cosa chiara. Raccontano di una situazione molto difficile, se si va oltre le apparenze, e di una sostanziale assenza del governo, che invece di ampliarli taglia anche i pochi provvedimenti a sostegno del libro e della lettura. Di certo, sembra sempre più difficile il lavoro dell’editore indipendente in Italia. Di quegli operatori, cioè, che non possono contare sulle sinergie dei grandi gruppi che accentrano proprietà di marchi, distribuzione e catene di librerie. Operatori che però, va ricordato, fanno la ricchezza, la pluralità e la varietà dell’offerta editoriale ai lettori”.

Se il 2023 si chiude infatti con fatturati in crescita per oltre il 50% degli editori che hanno partecipato al sondaggio, con una sostanziale parità per il 33% e un calo per quasi il 16%, quello che allarma è la crescita dei costi di produzione e distribuzione. Il 92,6% degli intervistati lamenta l’aumento dei costi di produzione, segnalando in particolare quelli della carta. Per far fronte, si è ricorsi a strategie di vario tipo, dalla riduzione del numero di novità pubblicate (il 36,1%), alla riduzione delle tirature (il 59,3%), agli aumenti del prezzo di copertina (il 58,3%, ma non in misura tale da colmare gli aumenti dei costi), alla rinuncia ad alcune ristampe (34,2%), o alla riduzione della partecipazione alle fiere editoriali (31,5%). Ma il 24,1% degli editori, vale a dire quasi un quarto degli intervistati, dichiara ancora oggi di essere rimasto senza soluzioni e di vedere a rischio il futuro stesso della casa editrice. Nell’anno 2023, il numero di novità pubblicate dagli editori indipendenti è rimasto invariato rispetto all’anno precedente per il 36,1%, è diminuito per il 34,3% e aumentato per il 29,6%. In un contesto di mercato in cui, per entrare in libreria, si concedono non solo sconti più alti ma anche tempi di pagamento sempre più lunghi (in editoria possono arrivare anche oltre un anno), l’allungamento dei tempi medi di pagamento ha coinvolto la maggioranza degli intervistati. Un numero importante di intervistati, l’83,3%, lamenta mancanza di potere contrattuale nei confronti di distributori e promotori, con un 41,7% per cui questo problema non riesce a essere risolto e condiziona gravemente l’operato della casa editrice. Un quadro indubbiamente legato all’anomalia della situazione italiana, dove la distribuzione è concentrata in pochi grandi gruppi, controllati da grandi marchi editoriali.

Alcuni temi vedono la concordia della quasi totalità delle case editrici intervistate: la sofferenza per l’aumento dei costi di produzione, la difficoltà maggiore di fare l’editore in Italia rispetto ad altri paesi europei per la mancanza di programmi strutturali di supporto al settore. Molto scarse per tutti le possibilità di accedere ai bandi di finanziamento per le imprese (per mancanza di requisiti o per il tipo di investimenti finanziati). La vendita dei diritti esteri dei libri italiani non è adeguatamente sostenuta, come avviene invece in altri paesi Rispetto a tutte queste emergenze, la mancanza di interventi a sostegno dell’editoria di libri da parte del governo, e anzi il taglio o la riduzione di alcune misure esistenti, sono molto preoccupanti per gli editori indipendenti italiani.

“Ad aggravare il quadro, -conclude Andrea Palombi- c’è la mancanza di provvedimenti pubblici a sostegno dell’editoria e anzi la cancellazione o riduzione di quelli esistenti. Per il 91,7% degli intervistati avrà ad esempio ripercussioni negative sull’intera filiera, e sull’offerta ai lettori, la cancellazione del “decreto biblioteche” che da alcuni anni consentiva acquisti di nuovi libri da parte delle biblioteche, con l’obbligo di rivolgersi in gran parte a librerie del territorio di appartenenza. Il 93,5% degli editori Adei chiede che il credito d’imposta per le spese di carta sia introdotto anche per gli editori di libri, oltre che per quelli di quotidiani e periodici. E quasi la totalità degli editori che hanno partecipato al sondaggio chiede che venga ripresa con urgenza la bozza di legge sul libro definita al termine della passata legislatura, collegata alla legge di bilancio, ma oggi ferma in Parlamento su un binario morto”.