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Istat, nel 2022 nuovo record negativo della natalità: 393mila (-1,7%)

Istat, nel 2022 nuovo record negativo della natalità: 393mila (-1,7%)Roma, 18 dic. (askanews) – I nati residenti in Italia sono 393mila nel 2022, con un tasso di natalità del 6,7 per mille. Si rilevano quasi 7mila nascite in meno rispetto al 2021 (-1,7%), e ben 183mila in meno (-31,8%) rispetto al 2008, anno in cui il numero dei nati vivi registrò il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila. Lo rileva l’Istat nel censimento 2022 della popolazione residente.

I nati da genitori entrambi stranieri sono 53mila e costituiscono il 13,5% del totale dei nati. L’incidenza è più elevata nelle Regioni del Nord (19,3%) dove la presenza straniera è più radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (15,1%); nel Mezzogiorno è invece inferiore (5,4%). I nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero (20,9% del totale dei nati) continuano a decrescere nel 2022, attestandosi a 82mila unità. La diminuzione delle nascite – nota l’Istat – è in gran parte determinata dal calo della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni), oltre che dalla continua diminuzione della fecondità.

Nel 2022 il numero medio di figli per donna è pari a 1,24, valore in lieve calo rispetto all’anno precedente (1,25) e in linea con il trend decrescente in atto dal 2010, anno in cui si registrò il massimo relativo di 1,44 figli per donna. Il Centro presenta la fecondità più bassa, pari a 1,15 figli per donna; era 1,19 nel 2021 (Figura 3). Il Nord e il Mezzogiorno registrano nel 2022 un uguale livello di fecondità (1,26), risultato di due variazioni opposte rispetto all’anno precedente: un calo nel Nord (da 1,28 nel 2021) e un aumento nel Mezzogiorno (da 1,25). Nel Nord, dove la fecondità negli anni Duemila era aumentata, i livelli di fecondità continuano la loro discesa; al contrario, il Mezzogiorno presenta nell’ultimo anno un lieve aumento, dovuto a un recupero di progetti familiari rinviati dal biennio pandemico. Il massimo valore di fecondità (1,64), si registra nella provincia autonoma di Bolzano/Bozen, mentre la Sardegna continua a detenere il valore minimo (0,95).

Per il totale delle donne residenti, l’età media al parto rimane stabile rispetto al 2021, pari a 32,4 anni, mentre l’età media alla nascita del primo figlio si attesta a 31,6 anni. L’età media al parto è più alta nel Centro e nel Nord (32,8 e 32,5) rispetto al Mezzogiorno (32,0). In quest’ultima ripartizione si rileva sia la Regione con le madri mediamente più giovani d’Italia, la Sicilia (31,4), ma anche le Regioni con quelle più mature, la Basilicata (33,1) e la Sardegna (32,9). Queste ultime registrano anche il più basso tasso di fecondità, la cui diminuzione è legata anche alla continua posticipazione dell’esperienza della maternità che si tramuta sempre più in una definitiva rinuncia. Con riferimento alla cittadinanza, si confermano le differenze tra italiane e straniere: le prime hanno in media 1,18 figli per donna e un’età media al parto pari a 32,9 anni, le seconde hanno invece una fecondità più alta (1,86) e un’età media al parto più bassa (29,5).

Centrosinistra, fonti Pd: Schlein mai attaccato altre opposizioni

Centrosinistra, fonti Pd: Schlein mai attaccato altre opposizioniRoma, 18 dic. (askanews) – Il Pd non intende replicare al leader del M5s Giuseppe Conte. Fonti del Pd interpellate rispondono così a chi loro chiede un commento sulle parole del leader M5s: “Noi siamo impegnati a contrastare il governo di Giorgia Meloni, non rispondiamo agli attacchi di Giuseppe Conte in conferenza stampa. Da Schlein mai sono venute parole contro altre forze di opposizione, il Pd sente la responsabilità di unire. Schlen si è sempre occupata di trovare un terreno comune dei temi come accaduto sul salario minimo”.

In conferenza stampa Conte aveva detto di augurarsi che “Elly Schlein sia una grande federatrice delle correnti del Pd. Per quanto riguarda il M5s noi non abbiamo bisogno di federatori”, aggiungendo di augurarsi anche “nel Pd si possa fare chiarezza sulla questione morale, con tanti padri nobili non ho visto una posizione chiara”.

Europee, La Russa: Meloni candidata Fdi?Probabile ma deciderà lei

Europee, La Russa: Meloni candidata Fdi?Probabile ma deciderà leiRoma, 18 dic. (askanews) – Se candidarsi o meno alle elezioni europee la presidente del consiglio Giorgia Meloni “lo deciderà lei. Se le devo dare un consiglio glielo do in privato, non avrebbe senso che il presidente del Senato dicesse da qui cosa deve fare”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia dello scaldino per gli auguri alla stampa parlamentare.

“L’unica cosa che ho da dire è che qualunque sia la sua scelta non può essere criticata, è legittima sia la scelta di candidarsi, che io ritengo più probabile, sia quella di non candidarsi”, ha aggiunto.

Mes, Conte: Meloni ha mentito, chiedo di istituire un giurì d’onore

Mes, Conte: Meloni ha mentito, chiedo di istituire un giurì d’onoreRoma, 18 dic. (askanews) – “E’ successo un fatto molto grave, la premier e deputata Giorgia Meloni ha scelto di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini: ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare, con il favore delle tenebre, quando il governo era dimissionario…. La presidente Meloni ha mentito consapevole di mentire, lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020 c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione…”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte in una conferenza stampa in diretta sui suoi canali social.

La premier, ha rilanciato Conte, “disonora la massima istituzione del governo così facendo” e quindi “ho appena consegnato al presidente della Camera una richiesta di istituire un giurì d’onore, per accertare le menzogne denigratorie della premier e deputata Giorgia Meloni”, “in base all’articolo 58 del regolamento della Camera”. La premier “ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare”, ha sottolineato Conte. “L’Istituzione del governo non è di Giorgia Meloni o del premier di turno e tutti noi dobbiamo lavorare per conservare il prestigio massimo di questa istituzione”, ha aggiunto Conte, rilevando che Meloni “si è resa colpevole di condotte gravi”, capaci di “irridere il Parlamento”.

L’obiettivo del giurì d’onore “è ristabilire la verità dei fatti, abbiamo bisogno di chiarezza, non può passare il principio che in Parlamento si può dire di tutto e le menzogne più denigratorie possano passare”, ha aggiunto Conte. Sul Mes, ha spiegato, “è stato fatto tutto alla luce del sole con pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini” ha proseguito Conte dato che “come premier mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e cresciita” e rivendicando la “logica a pacchetto”.

Mes, Conte: Meloni ha mentito, ho chiesto il giurì d’onore per accertare le menzogne

Mes, Conte: Meloni ha mentito, ho chiesto il giurì d’onore per accertare le menzogneRoma, 18 dic. (askanews) – “E’ successo un fatto molto grave, la premier e deputata Giorgia Meloni ha scelto di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini: ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare, con il favore delle tenebre, quando il governo era dimissionario…. La presidente Meloni ha mentito consapevole di mentire, lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020 c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione…”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte in una conferenza stampa in diretta sui suoi canali social.

La premier, ha rilanciato Conte, “disonora la massima istituzione del governo così facendo” e quindi “ho appena consegnato al presidente della Camera una richiesta di istituire un giurì d’onore, per accertare le menzogne denigratorie della premier e deputata Giorgia Meloni”, “in base all’articolo 58 del regolamento della Camera”, “ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare”. “L’Istituzione del governo non è di Giorgia Meloni o del premier di turno e tutti noi dobbiamo lavorare per conservare il prestigio massimo di questa istituzione”, ha aggiunto Conte rilevando che Meloni “si è resa colpevole di condotte gravi”, capaci di “irridere il Parlamento”. L’obiettivo del giurì d’onore “è ristabilire la verità dei fatti, abbiamo bisogno di chiarezza, non può passare il principio che in Parlamento si può dire di tutto e le menzogne più denigratorie possano passare”, ha aggiunto Conte. Sul Mes, ha spiegato, “è stato fatto tutto alla luce del sole con pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini” ha proseguito Conte dato che “come premier mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e cresciita” e rivendicando la “logica a pacchetto”.

Istat, il censimento 2022: le donne sono il 51,2% della popolazione

Istat, il censimento 2022: le donne sono il 51,2% della popolazioneRoma, 18 dic. (askanews) – Le donne, superando gli uomini di 1.367.537 unità, rappresentano il 51,2% della popolazione residente. Il rapporto di mascolinità (che esprime il rapporto percentuale tra le componenti maschile e femminile della popolazione) è pari a 95,5 uomini ogni 100 donne. Lo rileva l’Istat.

Il peso della componente femminile è progressivamente maggiore man mano che cresce l’età, per via della maggior longevità femminile. Se nelle classi di età più giovani (fino alla classe 35-39 anni) si registra una leggera prevalenza della componente maschile, si raggiunge l’equilibrio tra i sessi nella classe 40-44 e, progressivamente, si rileva una presenza sempre maggiore di donne a partire dalla classe 45-49 che esplode tra i grandi anziani: nella classe 80-84 anni le donne sono il 58,0%, fino ad arrivare al 69,9%, al 77,9% e all’83,3%, rispettivamente, nelle classi 90-94, 95-99 e 100 e più. Come nel 2021, tra le Regioni il rapporto di mascolinità più alto si registra in Trentino-Alto Adige (97,7), quello più basso in Liguria (92,9) che è anche la Regione con il più alto indice di vecchiaia.

A livello locale il rapporto di mascolinità può risultare superiore a 100. Tale circostanza si verifica in poco più di un terzo dei Comuni (contro il 23,5% del 2011), perlopiù in piccoli e piccolissimi centri. È il caso, ad esempio, di Salza di Pinerolo che, con appena 67 residenti, ha il rapporto di mascolinità più alto di Italia (191,3).

Musica, Silvia Manco Xmas Special Trio all’Alexanderplatz Jazz Club

Musica, Silvia Manco Xmas Special Trio all’Alexanderplatz Jazz ClubRoma, 18 dic. (askanews) – L’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, presenta, martedì 19 dicembre, Silvia Manco Xmas Special trio. L’irresistibile e suggestivo repertorio internazionale legato al Natale viene declinato in chiave jazz dal trio della pianista e vocalist Silvia Manco. La scelta dei brani è il risultato di un’accurata e ampia ricerca all’interno di diverse tradizioni musicali, non solo quella degli Standard Song americani ma anche quella più esotica del nord-est del Brasile, quella britannica dei Christmas Carols, quella europea di origine folk e quella soulful del soul jazz e del gospel afroamericano.

Nastri d’Argento, “C’è ancora domani” di Cortellesi film dell’anno

Nastri d’Argento, “C’è ancora domani” di Cortellesi film dell’annoRoma, 18 dic. (askanews) – “C’è ancora domani” è il “Film dell’anno” dei Nastri d’Argento: con questa notizia il Direttivo dei giornalisti cinematografici chiude una stagione straordinaria per i film #soloalcinema, festeggiando il valore di un successo e l’exploit sorprendente di Paola Cortellesi che ha conquistato il pubblico e la stampa a tempo di record, con un consenso che continua ad aumentare di giorno in giorno, accendendo inoltre un prezioso dibattito di attualità che va oltre il senso e l’effetto di un film speciale.

“Anticipare questa decisione è il modo migliore per esprimere i nostri auguri al cinema italiano” spiega la presidente Laura Delli Colli a nome del Direttivo Nazionale. Si legge nella motivazione del “Nastro dell’anno”: “L’esordio di Paola Cortellesi dietro la macchina da presa, oltre i titoli che saranno votati a maggio, ha già dimostrato di meritare una particolare sottolineatura di eccellenza con un riconoscimento che premia – oltre il clamoroso risultato degli incassi – l’originalità e il valore di un film che continua a far parlare un Paese. ‘C’è ancora domani’ ha dimostrato fin dal debutto una vera e propria svolta non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un nervo scoperto nella società e nella tragica quotidianità di un tempo che per le donne non sembra aver cancellato violenza di genere né discriminazione”. Il Nastro dell’anno, come tradizione, andrà alla regista, anche co-autrice del soggetto e della sceneggiatura e protagonista del film. Con Paola Cortellesi, Nastri d’Argento al cast dei protagonisti – con Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni – ai co-sceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda, ai produttori Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa. E come ogni anno, nella serata dei Nastri d’Argento sarà premiata anche la creatività dell’intera squadra di talento che ha lavorato, nel segno della qualità, per un grande risultato collettivo.

“Sono felice che il Nastro d’Argento per il ‘Film dell’anno’ sia stato assegnato a ‘C’è ancora domani’ – sottolinea Paola Cortellesi – ringrazio la presidente Laura Delli Colli e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per questo prestigioso riconoscimento che, oltre a me, celebra tutta la squadra artistica e tecnica e riconosce il valore di ogni singolo contributo. Un Nastro che dedico a tutte le persone che mi hanno dato fiducia sin dal primo giorno e che hanno lavorato al mio fianco con passione e gentilezza”.

Il 22 dicembre su Rai3 il docufilm di Mario Martone su Mimmo Jodice

Il 22 dicembre su Rai3 il docufilm di Mario Martone su Mimmo JodiceRoma, 18 dic. (askanews) – Il 22 dicembre, andrà in onda su Rai 3 in seconda serata, il documentario “Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice” di Mario Martone, una produzione Mad Entertainment in collaborazione con Rai Documentari con il sostegno di Caronte, prodotta da Maria Carolina Terzi, Lorenza Stella, Luciano Stella, Carlo Stella, un racconto di uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi.

“È un film in cui protagoniste sono le fotografie, un viaggio all’interno delle opere di questo grande artista, di cui ho lasciato parlare le immagini – ha dichiarato Mario Martone- a differenza di una volta, oggi viviamo sommersi da una moltitudine di immagini che ci sovrastano. È importante ragionare sul loro senso, sul loro valore, sul gesto che c’è dietro e sul rapporto con lo sguardo. Osservare un gigante come Mimmo Jodice è importante non solo da un punto di vista estetico, ma anche filosofico. In me ha fatto ritrovare il gusto di respirare un’immagine”. Mimmo Jodice nello sguardo di Mario Martone: un racconto che si dipana attraverso immagini e parole, ricordi e testimonianze del grande fotografo e di artisti, galleriste e intellettuali di diverse generazioni che in vario modo sono entrati in contatto con il suo lavoro: da Francesco Vezzoli, a Antonio Biasiucci, da Marino Niola a StefanoBoeri, da Lucia e Laura Trisorio a Lia Rumma, fino alla moglie Angela Jodice che con lui ha diviso la vita e che per prima ha visto e sostenuto le sue potenzialità di artista.

Seguiamo Mimmo Jodice nel suo studio, dove i ricordi si affollano e si sommano alle straordinarie immagini dell’archivio, sono decenni di lavoro e di ricerca che rivivono nelle sue parole e nei movimenti lenti e precisi delle mani, mentre ci mostra i segreti della camera oscura, ci racconta il suo modo di procedere: le prime fotografie, le sperimentazioni degli anni sessanta e poi settanta, i lavori di carattere politico e sociale, i nudi, la passione per l’architettura e le antichità classiche, il suo perdersi a guardare la natura, il mare, ad aspettare una luce per lasciare affiorare visioni che vanno oltre la realtà. Ed è proprio in questo modo di vedere, in questo sguardo che sente l’assenza e raffigura il tempo che la fotografia di Mimmo Jodice si fa arte. Presentato Fuori Concorso alla 41esimo Torino Film Festival, il documentario è scritto da Mario Martone e Ippolita Di Majo, fotografia di Elio Di Pace, montaggio di Jacopo Quadri con Elio Di Pace, suono di Silvia Moraes e Luigi Petrazzuolo, prodotto da Maria Carolina Terzi, Lorenza Stella, Luciano Stella, Carlo Stella per Mad Entertainment, Rai Documentari, Caronte S.P.A. Al documentario partecipano Mimmo Jodice, Angela Jodice, Antonio Biasiucci, Stefano Boeri, Marino Niola, LiaRumma, Laura Trisorio, Lucia Trisorio, Francesco Vezzoli, Andrea Renzi.

Mattarella: l’intelligenza artificiale va governata, espone a rischi la democrazia

Mattarella: l’intelligenza artificiale va governata, espone a rischi la democraziaRoma, 18 dic. (askanews) – “L’Intelligenza Artificiale è un avanzamento scientifico che apre all’umanità opportunità di affrontare e risolvere problemi che credevamo al di là delle nostre possibilità, ma che espone al tempo stesso al rischio di pericolosi condizionamenti nell’informazione, di intrusioni nella sfera privata dell’individuo, di mutamenti radicali degli assetti produttivi, di potenziale crescita del già rilevante divario fra ricchi e poveri, fra forti e deboli. In ultima analisi a un rischio di tenuta per i sistemi democratici. Si tratta di una prospettiva di grande valore che andrà adeguatamente governata per trarne tutta la portata positiva”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.