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Mattarella: Ue è scelta valori, sterile contrapporre sovranità Stati

Mattarella: Ue è scelta valori, sterile contrapporre sovranità StatiRoma, 18 dic. (askanews) – “All’Unione si appartiene, anzitutto, per una scelta di valori: pace, libertà, coesione sociale, democrazia, Stato di diritto. Contrapporvi un’affermazione di esclusivo esercizio di sovranità solitaria – che sarebbe sempre più soltanto apparente – risulta illusorio e sterile”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.

“Appare del tutto incoerente vedere – nel dibattito europeo – per chi ha scelto liberamente di appartenere all’Unione, agitare una inconsistente contrapposizione tra Europa degli Stati ed Europa sempre più integrata”, ha aggiunto.

L’Anatra all’arancia, al Teatro Quirino con Solfrizzi e Natoli

L’Anatra all’arancia, al Teatro Quirino con Solfrizzi e NatoliRoma, 18 dic. (askanews) – Dal 23 dicembre al 7 gennaio, al Teatro Quirino, va in scena”L’Anatra all’Arancia”, classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla.

“L’Anatra all’Arancia” è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

Ferrari in corteo a Roma: all’Ospedale Isola Gemelli per beneficenza

Ferrari in corteo a Roma: all’Ospedale Isola Gemelli per beneficenzaRoma, 18 dic. (askanews) – Il centro di Roma si è tinto di rosso a pochi giorni dal Natale. Un corteo di 30 Ferrari ha sfilato nelle zone più famose della Capitale, sotto gli occhi meravigliati di tanti turisti, per partecipare all’evento di beneficenza organizzato dal Ferrari Club Passione Rossa, il club di proprietari di vetture Ferrari più attivo e più conosciuto in Italia con il suo presidente, Fabio Barone, titolare di cinque record mondiali di velocità, in collaborazione con l’Ospedale Isola Gemelli.

Le vetture, dopo aver completato il tour nel centro di Roma, scortate dai corpi di Polizia Penitenziaria e di Polizia di Roma Capitale, toccando i luoghi più caratteristici della città, tra i quali, Trinità dei Monti e Piazza del Popolo, hanno raggiunto l’Isola Tiberina per far visita e portare doni ai bambini ricoverati all’Ospedale Isola Gemelli. Barone, al timone del club Passione Rossa da 25 anni e con oltre 800 raduni Ferrari alle spalle, ha espresso grande soddisfazione per la piena riuscita dell’evento a scopo benefico: “Siamo davvero onorati e felici per aver potuto regalare emozioni e sorrisi ai bambini, ringrazio la direzione dell’Ospedale Isola Gemelli, il Comune di Roma e le FF.OO. per aver collaborato ed essere state a fianco del Ferrari Club Passione Rossa in questa giornata memorabile”.

Lavoro, Inps: al via l’assegno d’inclusione, da oggi le domande

Lavoro, Inps: al via l’assegno d’inclusione, da oggi le domandeRoma, 18 dic. (askanews) – Da oggi è possibile presentare domanda per l’Assegno di Inclusione, la nuova misura prevista dal decreto-legge n. 48/2023, che “offre alle persone fragili o in condizione di grave disagio un sostegno economico e soprattutto un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa”. Lo ha comunicato l’Inps.

La domanda di Adi si può presentare nella sezione dedicata del sito Inps utilizzando Spid, Cns e Cie oppure rivolgendosi a un patronato. A partire dal primo gennaio 2024 le domande potranno essere inoltrate anche attraverso i Caf.   Direttamente dal portale Inps oppure con il supporto degli intermediari, “il richiedente, dopo aver presentato la domanda, deve accedere al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare (Pad)”.   La natura di misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e lavorativa rivolta ai nuclei familiari con persone fragili comporta infatti la necessità di iscriversi alla piattaforma Siisl e di sottoscrivere il Pad del nucleo familiare.   In presenza di esito positivo dell’istruttoria della domanda, il beneficio economico dell’Adi decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad del nucleo familiare da parte del richiedente.   In fase di prima applicazione, per le sole domande complete della sottoscrizione del Pad e presentate entro gennaio 2024, la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta dallo stesso mese di gennaio, ferma restando la necessità dell’esito positivo del controllo dei requisiti.  

Manovra, ok emendamento opposizioni: 40 mln contro violenza donne

Manovra, ok emendamento opposizioni: 40 mln contro violenza donneRoma, 18 dic. (askanews) – Nell’ambito dell’esame della manovra finanziaria, via libera della Commissione bilancio del Senato all’emendamento unitario delle opposizioni che prevede 40 milioni di euro per interventi contro la violenza sulle donne.

Pd, Avs, M5S, Iv e Azione hanno deciso di destinare l’intera loro quota del fondo per le modifiche dei parlamentari a misure contro la violenza di genere. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione. Anche la maggioranza ha detto sì all’emendamento e la votazione si è conclusa con un applauso.

Manovra, ok in Commissione Bilancio agli emendamenti del governo

Manovra, ok in Commissione Bilancio agli emendamenti del governoRoma, 18 dic. (askanews) – Va avanti dalla tarda serata di ieri la ‘maratona’ in Commissione Bilancio al Senato per l’esame degli emendamenti alla Manovra. Obiettivo, chiudere in mattinata con il voto sul mandato al relatore.

Approvato il pacchetto di emendamenti del governo, quattro proposte di modifica che riguardano le pensioni di medici, maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari, la rimodulazione del finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina, fondi alle Regioni. Ok anche alla norma chiarificatrice sulla cedolare secca sugli affitti brevi aumentata al 26%: si applicherà a partire dal secondo immobile locato. Sul primo immobile, che sarà scelto dal propietario in sede di dichiarazione dei redditi, continua ad applicarsi il 21%.

Non ci saranno tagli alle pensioni di vecchiaia (quelle a cui si accede con 67 anni di età) per medici e operatori sanitari, per maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari. Ma per queste categorie, ad esclusione dei medici e del comparto sanità, resta il taglio già previsto nel ddl di bilancio se i lavoratori vanno in pensione anticipatamente(42 anni di contributi senza avere 67 anni di età). In ogni caso, non sono previsti tagli alle pensioni anticipate per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Per finanziare il Ponte sullo Stretto una quota di risorse pari a circa 2,3 miliardi di euro viene attinta dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027, liberando risorse dal bilancio dello Stato per un analogo ammontare.

La Commissione Bilancio ha dato infine il via libera all’emendamento unitario delle opposizioni che prevede 40 milioni di euro per interventi contro la violenza sulle donne. Pd, Avs, M5S, Iv e Azione hanno deciso di destinare l’intera loro quota del fondo per le modifiche dei parlamentari a misure contro la violenza di genere. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione. Anche la maggioranza ha detto sì all’emendamento e la votazione si è conclusa con un applauso.

Manovra, pensioni medici e maestri: no tagli a quelle di vecchiaia

Manovra, pensioni medici e maestri: no tagli a quelle di vecchiaiaRoma, 18 dic. (askanews) – Non ci saranno tagli alle pensioni di vecchiaia (quelle a cui si accede con 67 anni di età) per medici e operatori sanitari, per maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari. Ma per queste categorie, ad esclusione dei medici e del comparto sanità, resta il taglio già previsto nel ddl di bilancio se i lavoratori vanno in pensione anticipatamente( 42 anni di contributi senza avere 67 anni di età). In ogni caso, non sono previsti tagli alle pensioni anticipate per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra approvato in Commissione bilancio al Senato.

Per medici, infermieri e operatori sanitari viene invece previsto un meccanismo di tutela che, in caso di pensione anticipata, porta ad una decurtazione del trattamento che diminuisce quanto più si ritarda il pensionamento. In particolare, “al fine di assicurare un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute – è scritto nell’emendamento – e di garantire i livelli essenziali di assistenza” per sanitari e inferieri è previsto che la decurtazione del trattamento sia ridotta “in misura pari a un trentaseiesimo per ogni mese di posticipo dell’accesso al pensionamento rispetto alla prima decorrenza utile”. In pratica il tagliO si annulla se si ritarda il pensionamento di tre anni. L’emendamento approvato rivede anche le finestre di uscita per le pensioni di anzianità dei medici e delle altre categorie del pubblici impiego interessate dall’intervento. E’ previsto, rispetto alla legislazione vigente, il posticipo di un mese se si maturano i requisiti nel 2025, di 2 mesi se si maturano i requisiti nel 2026, di 4 mesi se si maturano i requisiti nel 2027 e di 6 mesi se si maturano i requisiti dal primo gennaio 2028.

Meloni-Frodo contro tutti ad Atreju. “Non vi libererete di me”

Meloni-Frodo contro tutti ad Atreju. “Non vi libererete di me”Roma, 17 dic. (askanews) – Il registro è sempre quello del fortino assediato. O per dirla con l’amato Tolkien, di una perenne battaglia per la difesa di Minas Tirith. Davanti alla platea della festa di Atreju, Giorgia Meloni rispolvera ancora una volta l’immaginario del suo libro preferito, ‘Il signore degli anelli’, per tracciare un bilancio di questi primi 14 mesi di governo, identificare (talvolta senza nominarli) gli avversari, gratificare un pubblico di sostenitori che, 25 anni dopo la prima edizione, si ritrova anche a celebrare il conquistato ‘potere’.

E’ un discorso molto identitario quello che la presidente del Consiglio pronuncia in chiusura della festa che si è svolta nei guardini di Castel Sant’Angelo. Premette che ha un problema di voce ma poi parla per 70 minuti, mettendosi nei panni di un novello Frodo Baggins per ammettere che, certo, l’anello del potere è “insidioso” ma la “compagnia è più forte”. “Quell’anello non ci avrà mai: siamo le stesse persone che eravamo ieri e domani saremo le stesse persone che siamo oggi”, dice.

Ma il suo è anche un discorso all’attacco. Prima di tutto della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. È stata un po’ la convitata di pietra di questi quattro giorni dopo la sua decisione di non accettare l’invito a prendere parte a un dibattito. Non c’è esponente di Fratelli d’Italia che non l’abbia criticata per questo e Giorgia Meloni non è da meno. “Quello che le voglio dire è che puoi anche decidere di non partecipare, ma non per questo devi insultare chi ha accettato questo invito perché ha avuto un coraggio che a voi difetta”. Non manca una stoccata anche a Giuseppe Conte che si è “auto invitato”. Per i due leader dei partiti di opposizione Meloni cita l’Ecce Bombo di Nanni Moretti e il famoso “mi si nota di più…”. La presidente del Consiglio però, pur attaccando a testa bassa su Superbonus e reddito di cittadinanza, non chiama mai per nome il leader del M5s. A dimostrare, ancora una volta, che ritiene più utile politicamente alimentare il dualismo con la segretaria dem. Critica, senza nominarlo, anche Roberto Saviano che scrive di camorra “perché fa vendere di più”. Ma anche Chiara Ferragni che “fa credere che si farà beneficenza” con i panettoni solo per avere “cachet milionari”. La premier ripercorre questi 14 mesi di governo prendendola alla lontana, difendendo il primo criticatissimo decreto anti rave. Ammette che magari sull’immigrazione non si stanno avendo ancora i risultati attesi ma è solo perché, dice, invece di prendere una “scorciatoia” preferisce cercare una “soluzione definitiva” anche a costo di “perdere in termini di consenso”. Critica anche la gestazione per altri perché “i bambini non si vendono” e “la maternità non è un business”, dichiarandosi fiera della legge che lo porterà in Italia a essere considerato reato universale. Parole che offrono, di fatto, su un piatto d’argento la possibilità per l’opposizione di farle sommessamente notare che forse avrebbe dovuto parlarne con il suo super ospite, Elon Musk.

Sparisce, nelle parole della premier, qualsiasi attrito con gli alleati di governo Matteo Salvini e Antonio Tajani, intervenuti poco prima di lei. Concede, en passant, che saranno fatte sia l’autonomia differenziata (cara alla Lega) che la riforma della giustizia (cavallo di battaglia di Forza Italia) ma è sul ‘suo’ premierato che si sofferma. Per garantire che andrà in porto ma anche che lei non farà l’errore di Matteo Renzi “perché il referendum non è su di me, ma sul futuro”. La presidente del Consiglio dice anche che il prossimo sarà un anno con “sfide imponenti”: tra queste anche le elezioni Europee di giugno che definisce un “memorabile appuntamento con la storia”. Quello che non fa è annunciare, come in molti si aspettavano facesse, la sua intenzione di candidarsi per guidare le truppe di Fratelli d’Italia.

Dal fortino, Meloni intravede all’orizzonte anche tentativi di disarcionarla “con ogni mezzo anche non proprio legittimo”. Ma il messaggio che manda da quella che definisce la sua “casa” è che la sua legittimazione è nelle mani degli elettori e per lei è tutto ciò che conta. “Solo gli italiani – sostiene – possono decidere quando sia ora di dire basta, fin quando io saprò che ho alle spalle il consenso del popolo italiano non c’è verso di liberarsi di me”.

Geppi Cucciari torna a teatro con “Perfetta”

Geppi Cucciari torna a teatro con “Perfetta”Roma, 17 dic. (askanews) – Riparte la tournée teatrale di Geppi Cucciari in scena con “Perfetta”, l’ultimo monologo teatrale scritto da Mattia Torre, drammaturgo e sceneggiatore tra i più influenti della scena italiana, scomparso nel 2019. Lo spettacolo prenderà il via a Roma con tre appuntamenti il 19, 20 e 21 dicembre presso il Teatro Ambra Jovinelli alle 21:00.

Il tour, prodotto da ITC2000, toccherà diciotto città differenti e teatri: dopo gli appuntamenti romani, lo spettacolo arriverà il 20 gennaio 2024 a Novara, il 23 gennaio a Torino, il 3 febbraio a Mantova, il 4 febbraio a Varese, il 23 febbraio a Belluno e il 24 e 25 febbraio a Ferrara. Si prosegue poi l’8 marzo a Bologna, il 9 marzo a Firenze, il 10 marzo a Genova, il 22 marzo a Biella, il 23 marzo a Ivrea, il 5, 6 e 7 aprile a Fano, il 19 aprile a Vigevano, il 20 e 21 aprile a Milano, il 3 e 4 maggio a Napoli e, per chiudere, Geppi tornerà nella sua terra, con uno spettacolo il 16 maggio a Macomer e altri due appuntamenti il 17 e 18 maggio a Cagliari. Con le musiche originali di Paolo Fresu, il coinvolgente one-woman-show racconta un mese della vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, aspetto naturale dell’esistenza tuttavia spesso percepito un argomento tabù (non solo dagli uomini).

Protagonista assoluto dello spettacolo è il talento poliedrico di Geppi Cucciari, in grado di spaziare dalla satira alla commedia ai toni più malinconici di una realtà che riesce a far sorridere ma non risparmia al contempo un’amara riflessione sul presente. Sul palco l’artista interpreta una venditrice d’automobili, moglie e madre, che conduce una vita regolare nella quale trovano posto il lavoro, la famiglia, gli impegni e moltissime responsabilità.

In una routine fitta di abitudini e impegni, le giornate scorrono identiche nei ritmi ma sono diverse nella percezione. Nei martedì di quattro settimane differenti, cambiano infatti gli stati d’animo, le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista che vorrebbe provare a essere perfetta ma intuisce dentro di sé delle variazioni che non dipendono dal suo controllo. Una performance che nella forma di un diario intimo invita lo spettatore a una presa di coscienza su uno dei temi più delicati e complessi dell’universo femminile e rende omaggio alla scrittura di un autore che ha saputo decifrarlo con semplicità e ironia.

Calcio, Fiorentina-Verona 1-0: decide Beltran

Calcio, Fiorentina-Verona 1-0: decide BeltranRoma, 17 dic. (askanews) – La Fiorentina batte uno sfortunato Verona 1-0 e aggancia il Napoli al 4° posto. Decide un destro deviato di Beltran al 78′ in una partita difficile per i viola. Dopo 36” Terracciano regala un rigore al Verona addormentandosi su un retropassaggio. Si riscatta però parando il tiro di Djuric e la ribattuta di Suslov. Il portiere è ancora protagonista su Ngonge nel primo tempo e Hien nella ripresa. Italiano rivoluziona la squadra all’intervallo e trova la vittoria con l’argentin