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Calcio, Milan-Monza 3-0, rossoneri volano con Baby Simic

Calcio, Milan-Monza 3-0, rossoneri volano con Baby SimicRoma, 17 dic. (askanews) – Il Milan batte il Monza 3-0 con i gol di Reijnders, Simic, Okafor e scaccia la crisi rilanciandosi in campionato. Quarantacinque minuti di marca rossonera a San Siro nel primo tempo. Pronti, via e arriva il vantaggio siglato da Reijnders che va in slalom tra la difesa del Monza e fa 1-0. Le due squadre provano a rispondersi colpo su colpo, l’infortunio di Pobega porta al debutto di Jan-Carlo Simic (classe 200, pilastro della Primavera rossonera) e il serbo si regala la rete del raddoppio al suo esordio assoluto che permette al Milan di andare al riposo avanti di due reti. Nel finale anche una traversa per Pulisic, uscito dolorante dal campo all’intervallo per un pestone ricevuto. Nella ripresa, al 61′ Maignan super su Colpani. La manovra offensiva nasce sul cross di Pedro Pereira per Pessina che controlla in area e calcia: sulla ribattuta la palla diventa comoda per Colpani che cerca di piazzarla col mancino, ma Maignan vola e para anche questa. Al 66′ Ciurria manca il gol. Cross insidioso che attraversa tutta l’area, Ciurria sul secondo palo riesce a deviare ma non a centrare la porta. Il 3-0 porta la firma di Okafor che entra al 67′ al posto di Leao e va in gol. Altra grande giocata di Reijnders che supera Akpa Akpro e scucchiaia in avanti per Giroud: il francese offre la sponda di prima per il piazzato di Okafor che fa 3-0 e chiude il match.

Sci, Brignone: “Mi sono fatta dei regali di Natale”

Sci, Brignone: “Mi sono fatta dei regali di Natale”Roma, 17 dic. (askanews) – “Sicuramente mi son fatta dei regali di Natale – le prime parole di Federica Brignone dopo il successo di Val d’Isere – L’ho detto che avevo fatto la mia miglior preparazione estiva sugli sci. Sono riuscita a spingere quasi sempre, e questo è più facile renderlo in gara se non ti metti pressione addosso. In questo momento sto riuscendo in giornate come oggi, o a St. Moritz o al Mont Tremblant, a concentrarmi sul mio sci e fare le cose che ho provato per tutta l’estate. Non succederà tutte le volte, io sono una molto umana, vivo di emozioni. Ci siamo detti di rimanere su ok, sto sciando bene, devo giocarmi le gare ma anche fare le cose giuste e dimenticare tutto il resto, che verrà dopo”.

Rimarca poi come l’obiettivo non sia poi tanto legato alla Sfera di Cristallo: “Sarebbe un sogno la Coppa del Mondo di nuovo, ma cerco di godermi le gare. Se non mi sentirò però di fare una cosa, non la farò. Sono qui per godermela e fare tutto il massimo. Voglio sciare a modo mio, dare il massimo e vedere cosa succede”. Torna l’argomento degli anni d’oro dello sci alpino femminile: “Negli ultimi 8 anni abbiamo fatto dei risultati incredibili. Tutti gli anni tante gare, medaglie mondiali, olimpiche, CdM, podi, abbiamo fatto degli anni veramente forti. Sono orgogliosa di essere parte di questo movimento e che le ragazze continuino a crescere”.

C’è anche il ricordo di anni complessi anche in relazione al suo carattere: “Gli anni del Covid sono stati pesanti. Come per tutti, per carità. Io ho questo lato molto socievole, che mi piace condividere, fare, stare con gli amici, tra la gente, mi piace condividere. Questa cosa mancava un po’. L’anno scorso ero in stile ‘non so quante stagioni farò ancora’. Quest’anno invece è bellissimo”. Un’annotazione tecnica sulle curve, lanciata da Paolo de Chiesa: “Quando faccio le curve sono concentrata su quello che devo fare, ma sono consapevole di poter girare gli sci dove voglio. Questo quando sono in fiducia, come in questo momento. Poi anche io ho i periodi no. So di poter fare quella curva in quel modo lì e la faccio in quel modo lì”.

In riferimento al terzo posto di Sofia Goggia: “Una cosa fantastica per noi, perché stiamo vincendo, siamo sempre lì, stiamo facendo stagioni incredibili. Non guardo ai record, ma a quello che ho fatto oggi. Ogni gara è una storia a sé e ogni gara al momento quest’anno è a modo suo qualcosa di fantastico”. E non manca il pensiero per i suoi genitori, che sono sulle tribune: “Ha riaperto il tunnel e sono venuti tutti e due. C’è la famiglia. Sono contenta di essere riuscita a fare un bel risultato davanti a loro, è ancora più bello”.

Sci, fantastica Brignone vince il SuperG di Val d’Isere

Sci, fantastica Brignone vince il SuperG di Val d’IsereRoma, 17 dic. (askanews) – Strepitosa Federica Brignone, alla vittoria numero 24 in carriera, ottima Sofia Goggia, terza: per la seconda volta in stagione le due azzurre condividono il podio di Coppa del Mondo (Foto internet Federsci) con la valdostana che conquista il superG della Val d’Isere che vede la bergamasca sul terzo gradino.

Brignone in Val d’Isere disegna una prova ai limiti della perfezione, completando il tracciato francese disegnato dal tecnico azzurro Paolo Stefanini in 1’21″58 per garantirsi la nona vittoria personale in superG, la ventiquattresima complessiva per allungare nuovamente nei confronti della stessa Goggia in vetta alla graduatoria delle azzurre plurivincitrici nel massimo circuito. Per Brignone si tratta della terza perla stagionale dopo la doppietta in gigante di Mont Tremblant. La prova di Sofia Goggia è leggermente meno pulita, specie nella parte superiore della Oreiller-Killy: la bergamasca, vincitrice del primo superG stagionale, arriva sul traguardo con 0″59 di ritardo dalla compagna di squadra per un terzo posto che le consente di mantenere il pettorale di leader della specialità. Il computo dei podi per Goggia sale così a quota 51.

Tra le due azzurre, sul secondo gradino del podio, si inserisce la norvegese Kajsa Vickhoff Lie che paga un divario di 0″44 da Brignone, per la scandinava si tratta del quarto podio in carriera. Molto positiva anche la prova di Laura Pirovano, settima a 1″80: la trentina affronta per prima il tracciato francese e pur senza aver riferimenti riesce a disegnare linee positive che la portano al miglior risultato della carriera nella specialità, dove non era mai stata meglio di nona in Coppa del Mondo. Ventunesimo posto quindi per Roberta Melesi con 3″39 di ritardo da Brignone con Teresa Runggaldier che con il 24esimo posto saluta il proprio debutto in zona punti in Coppa del Mondo; 30esimo posto quindi per Nicol Delago.

Finisce invece prematuramente la gara di Marta Bassino, uscita dal tracciato nella parte alta della pista, sorte che la accomuna a Monica Zanoner e Nadia Delago, oltre alle big Lara Gut Behrami, e Mikaela Shiffrin.

Atreju, Meloni: Superbonus regalo dello Stato ai criminali

Atreju, Meloni: Superbonus regalo dello Stato ai criminaliRoma, 17 dic. (askanews) – “L’auto-proclamatosi partito dell’onestà ha finito per arricchire solo i disonesti e non ci stupisce perché su qualsiasi cosa hanno sempre fatto esattamente il contrario di quello che avevano promesso”. Così la Premier Giorgia Meloni, dal palco di Atreju, parlando delle “truffe” del Superbonus che è stato il “più grande regalo mai fatto dallo Stato italiano a criminali e sfruttatori mentre aziende per bene affogano in debiti che non riescono a cedere”.

Schlein: mentre fa festa ad Atreju governo lascia 900mila famiglie in povertà

Schlein: mentre fa festa ad Atreju governo lascia 900mila famiglie in povertàRoma, 17 dic. (askanews) – “Mentre fa festa ad Atreju il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. E date solo uno spettacolino di terz’ordine con eversori che vorrebbero appendere le persone a testa in giù. La misura è colma, tornate al lavoro e occupatevi del lavoro povero: perché è a voi che è mancato il coraggio di venire in parlamento a votare contro il salario minimo, avete preferito annullare la discussione. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show” . Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo agli attacchi di Giorgia Meloni mossi dal palco di Atreju.

”Pot Pourrì d’Amore”, Gabriele Cirilli al Teatro Golden di Roma

”Pot Pourrì d’Amore”, Gabriele Cirilli al Teatro Golden di RomaRoma, 17 dic. (askanews) – Parliamo d’Amore. Questo sconosciuto. Sì, perché se ne parla tanto ma ce n’è così poco in giro. Mai come ora abbiamo bisogno di Amore. Ed eccolo servito, almeno sul palcoscenico, dagli allievi de “La Factory” di Gabriele Cirilli, scuola di recitazione e di alta formazione professionale. “Pot Pourrì d’Amore” è in scena lunedì 8 gennaio 2024 al Teatro Golden di Roma (in via Taranto 36). Uno spettacolo ideato e diretto da Gabriele Cirilli con gli allievi (o meglio, gli attori) della Factory e la simpatica collaborazione di Valter Lupo.

L’idea nasce dall’estro e dal talento di un attore protagonista da oltre 30 anni del panorama artistico italiano. Riprendere i brani più famosi, e anche quelli meno noti, di opere teatrali, di opere tragiche greche, di film cult, di cartoon di Walt Disney, di musical e farne una miscela, anzi un pot pourrì avvincente ed emozionante, che coinvolge dall’inizio alla fine lo spettatore che si trova ad esplorare tutte le sfaccettature di un sentimento tanto nobile e gentile quanto potente e distruttivo: l’Amore, appunto. Amore tra due innamorati, come i due amanti per antonomasia: Romeo e Giulietta, nella scena del balcone. L’Amore non ricambiato, quello di Rossana verso Cyrano. L’Amore filiale di Mrs Doubtifire e di Filumena Marturano. L’Amore premiato, di Admeto e Alcesti. L’Amore eterno e incorruttibile di Penelope che incontra la Bisbetica Domata di Shakespeare. L’Amore di Sally ed Harry. E tanti altri spunti, dal teatro classico alle opere più moderne.

Insomma, uno spettacolo nel quale vengono ‘scomodati’ Shakespeare, Brecht, Omero, ma anche Stefano Benni e Alda Merini. I personaggi si avvicendano con una successione incalzante che non lascia spazio a pause. Il risultato è uno spettacolo brillante travolgente e poetico e a tratti anche commovente. Non mancano canzoni e balletti tratti da Musical famosi che fanno da colonna sonora allo spettacolo, gag e tormentoni che colorano questo quadro così ricco e variopinto.

Meloni contro Ferragni: panettoni in beneficenza per aumentare il compenso

Meloni contro Ferragni: panettoni in beneficenza per aumentare il compensoRoma, 17 dic. (askanews) – Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è il modello di chi quella eccellenza italiana la inventa, la disegna, la produce, e tiene testa a tutti nel mercato globale solo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.

Atreju, Meloni a Schlein: non insultare chi ha il coraggio che non hai

Atreju, Meloni a Schlein: non insultare chi ha il coraggio che non haiRoma, 17 dic. (askanews) – “Ho letto che Elly Schlein ha dichiarato che ‘in altri palchi vedo persone che sono lì solo per accreditarsi con chi comanda’. Potrei fare l’elenco delle persone che hanno sfilato su questo palco in 25 anni” ma “quello che le voglio dire è che puoi anche decidere di non partecipare ma non per questo devi insultare chi ha accettato questo invito perché hanno avuto un coraggio che a voi difetta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.

Meloni cita Tolkien: anello insidioso, ma la compagnia è più forte

Meloni cita Tolkien: anello insidioso, ma la compagnia è più forteRoma, 17 dic. (askanews) – “Tutti sanno che amo Tolkien e la straordinaria metafora che è. Qualcuno dice che è l’unico libro che ho letto e io continuo a citarlo per non toglierge alla sinistra una delle poche certezze che ha. Lo amo ora ancora di più ora perché Tolkien aveva ragione, quell’anello è insidioso, cerca di farti perdere il senso della realtà. Una cosa è più forte di quell’anello e si chiama compagnia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.

“Quell’anello non ci avrà mai: siamo le stesse persone che eravamo ieri e saremo domani le stesse persone che siamo oggi e porteremo a termine il nostro lavoro”, ha aggiunto.

Mattarella ricorda l’attentato di Fiumicino: l’odio colpisce la convivenza

Mattarella ricorda l’attentato di Fiumicino: l’odio colpisce la convivenzaRoma, 17 dic. (askanews) – “Cinquant’anni sono trascorsi dall’attentato terroristico all’Aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, che si inseriva in un contesto di instabilità medio-orientale che generò attacchi, in particolare, a numerosi Paesi occidentali. La efferatezza dei terroristi provocò la morte di trentadue persone, tra cui sei connazionali: il giovane finanziere Antonio Zara, ucciso nel tentativo di sventare l’attentato, Raffaele Narciso, Domenico Ippoliti, Giuliano De Angelis insieme alla moglie, Emma Zanghi e alla figlia Monica”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario dell’attentato all’aeroporto di Roma Fiumicino.

“La pretesa della violenza come mezzo di affermazione delle proprie ragioni ha radici profonde. Le manifestazioni di odio a cui ancora oggi siamo costretti ad assistere – prosegue il capo dello Stato – seminano ulteriore contrapposizione e colpiscono al cuore la convivenza civile. Il terrorismo offende i valori dell’umanità, a partire dal diritto alla vita, lede l’incolumità individuale e collettiva, viola i diritti umani, minaccia la pace e la sicurezza universale”. “Occorre saper dare risposte costruttive – aggiunge il capo dello Stato – alle sofferenze di chi ritiene di non avere vie di uscita dalla propria condizione, attuando le necessarie misure di contrasto alle organizzazioni che agiscono con l’obiettivo di soggiogare le popolazioni con il terrore, di esercitare forme di costrizione sui pubblici poteri, di destabilizzare le strutture cardine degli Stati”.

“Una sempre più capillare diffusione dei principi di tolleranza, di rispetto dei diritti umani e della pacifica convivenza tra i popoli può alimentare la realizzazione di una pace duratura, nella stabilità internazionale”, conclude Mattarella.