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ONU, Alessandro Benetton Global Advocate 2023 per sostenibilità

ONU, Alessandro Benetton Global Advocate 2023 per sostenibilitàMilano, 17 dic. (askanews) – L’UNCA, Associazione dei Corrispondenti presso le Nazioni Unite, ha assegnato ad Alessandro Benetton il premio come Global Advocate of the Year 2023 per la sua “dedizione e leadership nella promozione di politiche sostenibili in qualità di presidente di Edizione SpA, una delle principali holding industriali europee”.

Alessandro Benetton è stato premiato dal Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha rimarcato l’impegno dell’imprenditore italiano, dal 2022 al vertice di Edizione SPA, nel promuovere la cultura dei principi ESG dell’ONU all’interno di un ampio portafoglio di attività che impiega oltre 70 mila persone e che spazia in tutto il mondo dalle infrastrutture per la mobilità con Mundys al food retail (Avolta), dall’abbigliamento (United Colors), all’agricoltura, al digitale, raccogliendo la sfida di uno sviluppo che non generi disuguaglianze, ma sia equamente distribuito tra donne e uomini e tra generazioni. Il premio è un riconoscimento all’approccio strategico che Alessandro Benetton ha maturato negli anni applicando gli insegnamenti ricevuti ad Harvard da Michael Porter nelle attività di 21Invest, gruppo europeo di investimenti da lui fondato nel 1992, con cui ha poi aderito, come prima società di private equity al mondo, alla Shared Value Initiative. Un percorso di costante impegno che lo ha visto utilizzare la sostenibilità come parte integrante del processo di creazione di valore investendo, sempre con 21Invest, in aziende che sono cresciute e divenute competitive migliorando le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui operano.

Il premio valorizza inoltre l’introduzione, da parte di Benetton, di una nuova cultura di impresa sostenibile in Edizione, attraverso iniziative portate avanti da società come Mundys, Capogruppo infrastrutturale le cui asset companies presenti in 24 Paesi dimezzeranno le emissioni proprie entro il 2030, per azzerarle al più tardi entro il 2040, e a cui il World Economic Forum ha affidato la leadership del tavolo per indirizzare il processo di decarbonizzazione del trasporto aereo mondiale. Un risultato ottenuto anche sulla base dei risultati raggiunti da Aeroporti di Roma che con l’aeroporto di Fiumicino sta giocando un ruolo di primo piano a livello globale non solo in termini di qualità del servizio, riconosciuto con le 5 stelle Skytrax e per il 6 anno consecutivo valutato come migliore scalo in Europa, ma anche per progetti strategici di decarbonizzazione. Un risultato che arriva dopo la fine di COP28 e a seguito degli obiettivi e degli impegni assunti da Mundys per le iniziative attivate da ADR sul fronte della decarbonizzazione all’aeroporto di Fiumicino. La cerimonia di consegna degli UNCA Awards si è svolta venerdì 15 dicembre presso Casa Cipriani a New York, in un evento che ha visto tra i protagonisti anche Sharon Stone, scelta come Global Citizen of the Year e Sofia Carson, Global Advocate of the Year per le sue attività come ambasciatrice Unicef.

Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a personalità di alto profilo che lavorano su soluzioni a questioni globali, che vanno dalla risoluzione dei conflitti agli aiuti umanitari, dal controllo delle malattie al cambiamento climatico. Tra gli insigniti, negli anni, anche il presidente Bill Clinton, Richard Branson, Ted Turner, il professor Jeffrey Sachs, Nicholas Cage, Stevie Wonder e Michael Douglas. “Sono onorato di ricevere questo riconoscimento per l’impegno sullo sviluppo sostenibile, proprio nei giorni in cui è stato raggiunto l’importante accordo di Cop28 per rinunciare ai combustibili fossili entro il 2050. Ora è compito di ciascuno di noi lavorare perché questo accada – ha commentato Alessandro Benetton – Per quanto mi riguarda, farò di tutto per onorare un riconoscimento che mi viene attribuito da chi svolge un inesausto e quotidiano lavoro di informazione e fact-checking, senza cui sarebbe difficile cogliere la reale portata delle grandi sfide che abbiamo di fronte e trovare le giuste strategie per reagire”.

“Grazie all’incontro con Michael Porter – ha continuato Benetton – ho sempre considerato il fare business come generazione di valore non solo per l’azienda che opera ma anche per la comunità di cui fa parte, assicurando sviluppo stabile e sostenibile a tutti gli attori coinvolti”. “Per prosperare le imprese hanno bisogno di pace. Oggi più che mai, il lavoro delle Nazioni Unite è perciò essenziale per realizzare condizioni di stabilità in ogni angolo del globo, favorendo la comprensione reciproca in un mondo sempre più interconnesso”.

Mario Venuti festeggia 60 anni e 40 anni di carriera

Mario Venuti festeggia 60 anni e 40 anni di carrieraMilano, 17 dic. (askanews) – Dopo il grande successo della tournée estiva e l’uscita dei due brani “Napoli-Bahia” e “Segui i tuoi demoni”, il cantautore MARIO VENUTI si prepara a festeggiare un doppio traguardo nei teatri e nei club italiani con il tour 60 + 40 100% MARIO VENUTI promosso da Barley Arts, che debutta domenica 17 dicembre a Milazzo (Messina) al Teatro Trifiletti.

«Non vado matto per i compleanni e gli anniversari ma stavolta non posso sottrarmi a due ricorrenze concomitanti: i miei 60 anni e 40 di carriera – afferma Mario Venuti – Li festeggerò insieme a voi con un tour nei teatri e nei club. Con il contributo di musicisti di grande versatilità rileggerò alcuni brani del mio repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale delle canzoni. Sarà un concerto più vicino al jazz che al pop rock, e ovviamente non mancherà una spruzzata di Brasile. It has to be a very cool night». Accompagneranno Mario Venuti i musicisti Pierpaolo Latina al pianoforte, Giuseppe Tringali alla batteria e Vincenzo Virgillito al contrabbasso.

Le note calde e coinvolgenti del jazz si fonderanno con la voce unica dell’artista, creando un’atmosfera intima e allo stesso tempo travolgente. Con la sua versatilità, Venuti proporrà concerti caratterizzati dalle calde sonorità jazz e con uno sguardo al suo amato Brasile e interpreterà i suoi brani più celebri, oltre a tante canzoni italiane, facendo rivivere emozioni e ricordi legati a brani intramontabili. Queste le date di 60 + 40 100% Mario Venuti (calendario in aggiornamento): Domenica 17 dicembre 2023, ore 19.00 – Teatro Trifiletti, Milazzo (Messina) Venerdì 22 Dicembre 2023, ore 21.00 – Teatro Comunale, Eschilo Gela (Caltanissetta) SOLD OUT Sabato 23 Dicembre 2023, ore 21.00 – Teatro Pirandello, Agrigento Mercoledì 27 dicembre 2023, ore 22.00 – Locri on Ice, Festival “Ai Confini del Sud”, Locri (Reggio Calabria) Sabato 6 gennaio 2024, ore 19.00 – Piazza della Resistenza, Praia A Mare (Cosenza) Giovedì 18 gennaio 2024, ore 21.30 – Biella Jazz Club, Biella Per info e biglietti: info@biellajazzclub.it Venerdì 19 gennaio 2024, ore 21.00 – Blue note Milano Sabato 20 gennaio 2024, ore 21.00 – Diavolo Rosso, Asti Domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024, ore 21.00 – Lambic, Torino Sabato 9 marzo 2024, doppio set: ore 19.00, ore 21.30 – Teatro Santa Cecilia, Palermo Sabato 23 marzo 2024, ore 21.00 – Teatro Fusco, Taranto Oltre al tour, da martedì 19 dicembre in radio e disponibile in digitale “Paradiso”, il nuovo brano di Mario Venuti (etichetta Microclima, distribuzione Artist First). Online dallo stesso sul canale YouTube dell’artista il video del singolo firmato da Lino Costa. Musica: Tony Canto – Mario Venuti. Testo: Mario Venuti – Kaballà. Produzione artistica e arrangiamento: Tony Canto.

Nel brano, dalle sonorità dolci e avvolgenti che richiamano l’atmosfera natalizia, il cantautore si chiede a cosa serva rimandare la felicità e suggerisce di non aspettare il Paradiso per realizzarla. «Vale la pena vivere il nostro presente e il nostro mondo, per quanto difficile e pieno di contraddizioni, senza bisogno di sperare in un fantomatico regno dei cieli – spiega Mario Venuti – Il paradiso può attendere, recita il titolo di un vecchio film. Cerchiamo di rendere migliore e ricca di senso la permanenza sul nostro caro, vecchio pianeta terra».

E’ naufragato un gommone al largo della Libia, 61 dispersi

E’ naufragato un gommone al largo della Libia, 61 dispersiMilano, 16 dic. (askanews) – Un gommone con a bordo 86 migranti è naufragato al largo della Libia. Lo ha riferito sui social il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura citando come fonte l’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni. I dispersi sono 61, i superstiti 25 e sono stati sbarcati a Tripoli dal rimorchiatore “Vos Triton”. L’imbarcazione era partita circa due giorni fa da Zuara, località della costa libica situata 120 chilometri a ovest della capitale Tripoli. (Foto di repertorio). (Asa/San)

Schlein apre a confronto con Meloni e lancia corsa Pd a europee

Schlein apre a confronto con Meloni e lancia corsa Pd a europeeRoma, 16 dic. (askanews) – Elly Schlein lancia la volata per le europee e incassa anche la benedizione di Romano Prodi come possibile federatrice delle opposizioni. La segretaria Pd chiude la due giorni dedicata a ‘L’Europa che vogliamo’ anticipando quello che sarà il copione dei prossimi mesi: alle europee, spiega, “sono in gioco due visioni alternative”. Visioni che già oggi di fatto si sono confrontate a distanza, nel ping-pong inevitabile tra il palco di Atreju dove è salito anche Elon Musk e quello degli “studios” di via Tiburtina su cui sono sfilati i big del Pd. Schlein da una parte, Meloni dall’altra, la prima con Prodi, Letta e Gentiloni (intervenuto ieri), la seconda a fianco di uno degli uomini più ricchi del mondo, il “gigamiliardario che sogna un futuro distopico” come lo ha definito la leader Pd. E la segretaria democratica apre persino ad una sfida Tv con la leader di Fdi: “Non ho paura di nessun confronto”, risponde ai giornalisti che le chiedono se tema il faccia a faccia.

La giornata inizia con Prodi che parla a lungo, quasi un’ora, e spiega in maniera cruda che o l’Ue fa un salto di qualità, andando verso “un’Europa federale” o il rischio è il declino per tutti i paesi dell’Unione. “Dobbiamo completare un progetto che ci ha portato tanti benefici, tanti vantaggi e che è ancora incompiuto”. E tocca proprio ai progressisti questo compito: “La sfida di noi riformisti è completare l’Europa, fare l’Europa federale”. In particolare, bisogna cominciare da “politica estera e di difesa comuni” e farla finita con il meccanismo dell’ “unanimità, perché con l’unanimità non si governa neanche un condominio”. Ma Prodi non si sottrae nemmeno al “ring” con la Meloni. Spiega che ad Atreju non si può andare: “Io non sono mai stato ad Atreju. Forse un tempo ci si poteva anche andare. Oggi no. Quando chiamate Musk o Vox vuol dire che vivete in un mondo diverso. Statevene nel mondo diverso”. Parole alle quali fa eco la Schlein, strappando l’applauso più fragoroso della giornata: “Per la mia cultura politica non avrei potuto mai calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez andrebbe appeso per i piedi, con Abascal. Con i nostalgici del franchismo e del fascismo io il palco non lo divido”.

La piattaforma Pd per le europee parte da tre concetti, quelli dello slogan dell’iniziativa di oggi: “Sociale, verde, giusta”, è questa l’Europa che la segretaria ha in mente. Nel suo intervento cita più volte Prodi, Gentiloni, Letta, anche Veltroni. Quasi una riabilitazione dei “padri nobili” rottamati da Matteo Renzi, un modo per riconciliare il “nuovo Pd” nato dopo le primarie dello scorso anno con “l’esperienza” di chi l’Europa ha contribuito a costruirla. “Un bel mix con le nuove leve”, commenta soddisfatta alla fine. Le parole d’ordine sono quelle ormai collaudate: “Giustizia sociale e climatica sono inscindibili”, la “difesa della sanità pubblica dai tagli del governo Meloni”, l’impegno per i diritti Lgbtq, la determinazione a lavorare per “riformare i trattati Ue e superare l’unanimità perché è impossibile pensare di fare avanzamenti sociali quando qualunque paese può mettere un veto come fa Orban”, l’obiettivo di una “politica estera e di difesa comune”, un “green deal con il cuore rosso”.

La contrapposizione con la Meloni è costante, la leader Pd tiene sempre nel mirino la rivale-premier: attacca il “governo arrogante” sul salario minimo, definisce “marginale e ininfluente” la linea di palazzo Chigi alla Cop28 di Dubai, accusa la Meloni di voler “decidere tutto lei” con il premierato, rinfaccia al centrodestra il “negazionismo climatico”. Di fatto, la corsa verso il voto di giugno è già iniziata e fin d’ora pare di capire che sarà polarizzata dalle due donne alla guida dei due principali partiti. Certo, il fronte dell’opposizione è diviso e la Schlein manda di nuovo qualche messaggio anche ai riottosi alleati: da un lato ribadisce la “generosità” del Pd nella costruzione delle alleanze, dall’altra precisa che “non esiste alcuna alternativa senza il Partito democratico. Siamo in campo con le nostre proposte e i nostri valori, perno imprescindibile di qualunque progetto alternativo”. E, appunto, Prodi le riconosce un ruolo da “federatrice” di questa variegata area: “Ogni momento ha il suo federatore e credo che (la Schlein, ndr) lo possa benissimo essere”. Anche se, chiude evidentemente riferendosi alle ritrosie di M5s e centristi, “il problema è di farsi federare”.

Domani a Fiumicino celebrazioni per i 50 anni della strage del ’73

Domani a Fiumicino celebrazioni per i 50 anni della strage del ’73Roma, 16 dic. (askanews) – Cinquanta anni fa, il 17 dicembre 1973, nella strage di Fiumicino ad opera di un commando di terroristi perdevano la vita trentadue persone. Tra le vittime sei italiani, la famiglia De Angelis, con Giuliano, Emma e la figlia Monica, Raffaele Narciso, Domenico Ippoliti e il finanziere Antonio Zara, ucciso mentre cercava di opporre resistenza ai terroristi e per questo insignito della medaglia d’oro al valor militare. Domani, a 50 anni dalla strage compiuta all’aeroporto di Fiumicino, nello scalo romano verranno ricordate tutte le vittime nell’ambito di una serie di celebrazioni istituzionali, della Guardia di Finanza e di Aeroporti di Roma, che si concluderanno quando i familiari dei sei caduti italiani si riuniranno, alle 11.30, presso la targa commemorativa collocata nelle vicinanze del luogo dell’attentato.

Processo Vaticano, Becciu condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione

Processo Vaticano, Becciu condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusioneCittà del Vaticano, 16 dic. (askanews) – Cinque anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dei pubblici uffici e 8 mila di multa. Questa la condanna comminata al cardinale Angelo Becciu dal Tribunale vaticano dopo la Camera di consiglio che ha concluso il processo per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo di Londra e ai fondi della Santa Sede. Inoltre, confisca di 200 milioni e 500 mila di dollari americani “quale profitto dal delitto di peculato”.

Atreju, Schlein:palco con nostalgici fascismo io non lo divido

Atreju, Schlein:palco con nostalgici fascismo io non lo dividoRoma, 16 dic. (askanews) – “Io sarò sempre disponibile al confronto nel merito con tutti, anche con la Presidente Giorgia Meloni. Ma quello che ho declinato non è un invito al confronto con lei, è un invito alla sua festa di partito nel giorno in cui ci negavano il confronto nel luogo deputato, il Parlamento, affossando con un sotterfugio la nostra proposta sul salario minimo. E poi, vorrei fosse chiaro, per la mia cultura politica non avrei potuto mai calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez andrebbe appeso per i piedi, con Abascal. Con i nostalgici del franchismo e del fascismo io il palco non lo divido”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, all’evento sull’Europa.

Pd,Schlein: siamo perno imprescindibile qualunque progetto Italia

Pd,Schlein: siamo perno imprescindibile qualunque progetto ItaliaRoma, 16 dic. (askanews) – “Lavoreremo sempre con generosità e responsabilità per far maturare alleanze e convergenze, con le altre forze politiche e nella società, insieme a tutti coloro che non si riconoscono nella deriva di questa destra. Allo stesso tempo però, abbiamo dimostrato quanto non esista alcuna alternativa senza il Partito Democratico. Siamo in campo con le nostre proposte e i nostri valori, perno imprescindibile di qualunque progetto alternativo per l’Italia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein all’evento sull’Europa organizzato dai Dem.

“Noi non siamo un comitato elettorale permanente – ha attaccato – siamo una forza che vuole far vivere il dibattito nella società, e costruire un’alternativa di governo, che coniuga valori e proposte. Un partito che ascolta i bisogni e le aspettative delle persone e offre risposte concrete, risposte che in gran parte passano da ciò che decidiamo in Europa”.

Ue,Schlein: pagina nuova Pse, sia grande alleanza contro odio destre

Ue,Schlein: pagina nuova Pse, sia grande alleanza contro odio destreRoma, 16 dic. (askanews) – “Dobbiamo scrivere una pagina nuova e dobbiamo farlo insieme alle altre forze del Partito Socialista Europeo, rendendolo il perno di una nuova, grande alleanza fra socialisti, progressisti, democratici ed ecologisti per contrastare una destra sempre più reazionaria e sovranista”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, nel suo intervento all’evento sull’Europa dei Dem.

“Non lasceremo l’internazionalismo ai nazionalisti, con il loro cinico soffiare sulla rabbia e sul rancore”, che invece di “cercare soluzioni ai problemi, li alimentano. Cercano scorciatoie e cercano un nemico al giorno”, ha aggiunto. “Dobbiamo evidenziare le loro contraddizioni, perché chi grida ‘prima gli olandesi’ o ‘prima gli ungheresi’ o ‘prima gli italiani’ danneggia, nel reciproco egoismo, gli interessi nazionali degli altri. Quella stessa retorica dell’odio e dell’intolleranza che li accomuna, paradossalmente, portata agli estremi, li metterebbe gli uni contro gli altri, ai lati opposti dei muri che vogliono costruire. Del resto sappiamo quale è il modo di operare delle destre”, ha sottolineato Schlein.

Premierato, Schlein: Meloni lo vuole per decidere tutto lei

Premierato, Schlein: Meloni lo vuole per decidere tutto leiRoma, 16 dic. (askanews) – Il premierato è “una proposta scellerata che non esiste in nessun altro Paese al mondo, perché scardina l’euqilibrio fra poteri dello Stato”, un modo per consegnare tutto il potere nelle mani di Giorgia Meloni. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schelin parlando all’assemblea del partito.

“Quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del Capo dello Stato mentono sapendo di mentire”, il premierato ridurrebbe il presidente della Repubblica ad un ruolo “meramente marginale e non certo di garante super partes della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale. Vogliono colpire l’autorevolezza e la legittimazione dell’unica figura che, anche nelle fasi più difficili della vita del Paese, ha sempre rappresentato un punto di riferimento e di stabilità fondamentale”. Insomma, “dietro al furbo slogan ‘decidete voi’ si cela un colossale ‘decido io per voi’, che sarete al massimo chiamati ogni 5 anni ad acclamare il capo. Ma la democrazia è altra cosa”.