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+Manovra, Conte: propaganda contro fatti, Meloni non vede il Paese

+Manovra, Conte: propaganda contro fatti, Meloni non vede il PaeseRoma, 5 dic. (askanews) – “Ultimo appello a Giorgia Meloni per mettere l’interesse del Paese al primo posto”. E’ questo il titolo di un post su Facebook del leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, secondo il quale “la propaganda di Giorgia Meloni sbatte contro i fatti e i numeri. Loda il suo lavoro a Palazzo Chigi, ma ha smesso anche solo di affacciarsi alla finestra, per guardare alla realtà del Paese”.

“Oggi i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari – ha scritto l’ex presidente del Consiglio – stanno scioperando, con punte che arrivano all’85%. Giorgia Meloni vuole farci credere che queste persone sono uscite di senno? Meloni farebbe bene ad ammettere che le scelte del suo Governo sono disastrose fra tagli alla sanità, stipendi e condizioni di lavoro inaccettabili e tagli alle pensioni di quelli che fino a due anni fa erano gli ‘eroi’ della pandemia”. “Oggi – ha proseguito – sono stati diffusi i dati dell’Istat. Rappresentano un quadro devastante contro cui si disintegrano tutte le favole patriottiche di Meloni e soci. Crollo del contributo della domanda interna alla crescita del Pil, crollo della spesa delle famiglie, martoriate da mutui alle stelle, caro-carrello e bollette. Crollo degli investimenti che passano dal +20,7% di due anni fa a un misero +0,6% di oggi. Crolla anche la crescita del Paese: dal +12% nel biennio 2021-2022 a uno striminzito zero virgola sia per quest’anno che per l’anno prossimo”.

“Consapevoli del disastro a cui Meloni e soci ci stanno portando, ci siamo rimboccati le maniche – ha rivendicato Conte – e abbiamo presentato una contro-manovra, con emendamenti molto seri e puntuali. Lanciamo un ultimo, disperato appello al Governo: discutiamo in Parlamento sulle proposte emendative. Stop ai tagli alla Sanità e alle pensioni; facciamo ripartire le imprese con massicci investimenti e tendiamo la mano alle fasce della popolazione in difficoltà per caro-bollette, caro-prezzi, caro-mutui”. “Giorgia Meloni, non chiuderti nella tua arroganza, metti l’interesse del Paese al primo posto”, ha concluso il leader del M5S.

Salario minimo, le opposizioni pronte alla battaglia (con un emendamento unitario)

Salario minimo, le opposizioni pronte alla battaglia (con un emendamento unitario)Roma, 5 dic. (askanews) – Opposizioni pronte alla battaglia nell’aula della Camera sul salario minimo. La maggioranza in commissione ha affossato la proposta di legge unitaria (eccetto Iv) che introduceva una retribuzione minima di 9 euro lordi per legge e ora i gruppi di minoranza hanno presentato una serie di proposte di modifica.

Il primo emendamento, dal titolo “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo”, ricalca la proposta di legge unitaria ed è stata firmata dai leader dell’opposizione: Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Avs), Matteo Richetti (Azione), Elly Schlein (Pd), Angelo Bonelli (Avs), Riccardo Magi (+Europa) e altri tra cui Evi, Francesco Silvestri, Zanella, Sottanelli, Braga, Guerra, Barzotti, Mari, D’Alessio, Scotto, Aiello, Carotenuto, Fossi, Gribaudo, Laus, Sarracino, Tucci, Grimaldi, Serracchiani, Orlando. I firmatari dell’emendamento sono gli stessi presentatori della pdl unitaria. Obiettivo delle opposizioni è quello di costringere il governo, dopo i ripetuti rinvii, a prendere posizione in Aula, dovendo l’esecutivo dare il parere sul testo prima che venga messo ai voti. Sono sei le proposte di modifica all’articolo 1 del provvedimento che ora prevede la delega al governo senza la previsione di un salario minimo per legge (come certifica la modifica introdotta dal centrodestra in commissione che ha interamente sostituito la Pdl). Un paio di emendamenti sono stati presentati anche all’articolo 2 (uno dei firmatari della Proposta di legge dove si chiede di sopprimerlo e l’altro, firmato da Chiara Tenerini (Fi), dove di propone di non applicare alla contrattazione del pubblico impiego le misure che il governo sarà delegato ad adottare.

Secondo quanto si apprende, i lavori dell’Aula dovrebbero comunque interrompersi per le 19 per consentire ai parlamentari di partecipare alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica romana. Si riprenderebbe dopo la manifestazione, ma le dichiarazioni di voto e il voto finale dovrebbero svolgersi domani.

Ue, Tajani: sovranisti? Scelte velleitarie rafforzano sinistra

Ue, Tajani: sovranisti? Scelte velleitarie rafforzano sinistraMilano, 5 dic. (askanews) – Il tentativo di Matteo Salvini di organizzare un campo sovranista per spostare a destra la maggioranza europea “è velleitario” e “rafforza la sinistra”, perchè “nessuno si alleerà mai con Le Pen e Alternative fur Deutschland”. Lo ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, in visita a Catanzaro.

Rispondendo ad una domanda sull’iniziativa di domenica scorsa a Firenze, Tajani ha detto: “Noi siamo parte del Ppe, andiamo avanti per la nostra strada, siamo cristiani, liberali, moderati, vogliamo sconfiggere la sinistra con una maggioranza formata da popolari, liberali e conservatori: la stessa maggioranza che mi ha portato a sconfiggere il candidato di sinistra quando nel 2017 mi sono candidato presidente del Parlamento europeo. Scelte velleitarie – ha aggiunto – sono destinate alla sconfitta e anzi rafforzano la sinistra, perchè nessuno si alleerà mai con la signora Le Pen e con Alternative fur Deutschland. Questo è quello che accadrà”.

Premierato, Amato: alterazione sistema, corrode poteri capo Stato

Premierato, Amato: alterazione sistema, corrode poteri capo StatoRoma, 5 dic. (askanews) – “Io condivido la finalità della ipotizzata riforma costituzionale che è quella di rafforzare i poteri del primo ministro. Ho fatto l’esperienza di quel mestiere e so che la disciplina della figura è inadeguata al ruolo che il presidente del Consiglio sempre più si è trovato a svolgere”, “deve essere una figura più forte non un primus inter pares”. Lo ha detto l’ex premier e presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato, nel corso delle audizioni in commissione al Senato sui ddl di riforma della Costituzione.

“Devo anche dire che trovo naturale che il rafforzamento del presidente Consiglio possa toccare, riducendoli, alcuni dei poteri dell’attuale capo dello Stato. E’ a mio avviso sbagliato – ha aggiunto – dire che lo si deve rafforzare ma non si può toccare nulla di ciò che attiene alle prerogative del capo dello Stato. Questo non è possibile”. “Io questo lo do per acquisito e scontato e, tuttavia, penso che l’elezione diretta del primo ministro – ha spiegato Amato – sia una tale alterazione degli equilibri di fondo del nostro sistema costituzionale da incidere negativamente sul capo dello Stato in relazione a quello che è il ruolo complessivo dello stesso capo dello Stato” ovvero “in relazione all’efficacia di quel potere di influenza, più che di quello di decidere che è molto limitato, che il capo dello Stato è venuto esercitando riempiendo in modo efficacie con il passare degli anni quella figura di garanzia unitaria che era poi quella con cui i costituenti dettero corpo al presidente della Repubblica ben diverso dal capo dello Stato del regime statutario di prima”.

“Il potere di influenza del capo dello Stato – ha osservato – è quello che ne ha fondamentalmente costruito anche l’immagine davanti agli italiani e che ne ha reso indiscutibile la figura più rispettata e più amata dagli italiani”. L’elezione diretta del presidente del Consiglio, secondo Amato, “va a corrodere proprio la piattaforma su cui si colloca la figura del capo dello Stato” perché “nel sistema costituzionale attuale l’unico organo a derivazione diretta popolare è il Parlamento, gli altri hanno tutti una legittimazione che tutta, o parzialmente, deriva dal Parlamento”.

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. Madame

”Io ti conosco”, il video del nuovo brano di gIANMARIA feat. MadameRoma, 5 dic. (askanews) – É uscito oggi alle 14 su YouTube il videoclip del nuovo brano “Io ti conosco feat. Madame” di Gianmaria Volpato, in arte “gIANMARIA”, ideato insieme a fratelli D’Innocenzo, che per la prima volta collaborano ad un video musicale.

“Per il video di ‘Io ti conosco’ avevo tante idee e confuse. – Racconta l’artista veneto, 21 anni – Sicuramente la principale era quella di creare qualcosa che avesse una vita propria, qualcosa di non convenzionale e che non seguisse la canzone. Ho chiamato i fratelli D’Innocenzo, con cui da tempo ci lega un’amicizia bellissima, e mi hanno aiutato a sviluppare una delle idee che avevo in testa: quella di trovare un ragazzo con un lavoro manuale che si filmasse durante la sua giornata lavorativa. Dopo aver selezionato Carlo, il ragazzo protagonista del videoclip, ci siamo trovati per montare le riprese a Roma. Carlo Patron non è un regista, un attore o uno sceneggiatore, ma è tutte e tre le cose in questo video”. “Io ti conosco” vede insieme l’inedita coppia gIANMARIA e Madame. La canzone, prodotta da Antonio Filippelli e Bias, esalta le personalità dei due artisti, in uno scambio fra due anime che si incontrano e si comprendono, e in cui una è il rifugio dell’altra: “Il brano è un dialogo tra noi due, molto intimo, in cui ci diciamo cose che non ci saremmo mai detti se non in una canzone”, ha spiegato gIANMARIA.

“Io ti conosco” arriva dopo un anno importante per gIANMARIA, tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2023, dove ha presentato il suo primo album “Mostro”, e reduce da un lungo tour nei principali club e festival italiani.

Pirelli HangarBicocca: 2 anni di mostre da Tinguely a Nan Goldin

Pirelli HangarBicocca: 2 anni di mostre da Tinguely a Nan GoldinMilano, 5 dic. (askanews) – Otto mostre, quattro artiste e quattro artisti, per raccontare nei prossimi due anni storie dal mondo e dalla contemporaneità, con una chiusura nel segno di una delle più grandi interpreti della scena del presente come Nan Goldin. Pirelli HangarBicocca a Milano ha presentato il programma espositivo del biennio 2024-25 alla presenza del presidente del museo e vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera. “L’Hangar – ha detto – è nato con le torri di Kiefer e rischiava di restare legato esclusivamente a esse. Da lì è nata l’idea di allargare le prospettive, con la direzione artistica di Vicente Todolì abbiamo tenuto in vita le torri nascondendole e abbiamo fatto di questo luogo un posto molto speciale, che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Un’azienda cresce se cresce la società intorno a essa e in questo senso la cultura è centrale. Noi fondiamo il futuro della Pirelli sulla cultura in tutte le sue manifestazioni”.

Le nuove mostre di HangarBicocca si inaugurano a metà febbraio 2024 con la personale di Chiara Camoni che nello spazio dello Shed porterà “un’architettura di collettività e raccoglimento ispirata ai giardini all’italiana tardo-rinascimentali e agli anfiteatri antichi”. A marzo 2024 invece il grande spazio delle Navate accoglierà una retrospettiva su Nari Ward, importante artista caraibico, che sarà focalizzata sulle performance e sui progetti collaborativi. La terza e la quarta mostra del 2024 saranno dedicate alla filmaker post-sovietica Saodat Ismailova e a uno dei pionieri del XX secolo modernista come Jean Tinguely, che proprio nella dimensione post industriale colloca la dimensione della sua arte. Inoltre, nell’ambito del progetto speciale “Outside the Cube” rivolto alle forme espressive di Street Art, è previsto il nuovo intervento dell’artista eL Seed sulla parete esterna dell’edificio di Pirelli HangarBicocca come specifica commissione legata al contesto urbano (da luglio 2024). Sempre nel 2024, le mostre attualmente in corso in Pirelli HangarBicocca dedicate a James Lee Byars e Thao Nguyen Phan saranno portate rispettivamente in due istituzioni internazionali: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (9 maggio – 1 settembre 2024) e alla Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen (13 marzo – 11 agosto 2024) che presenteranno due adattamenti dei progetti espositivi, realizzati entrambi in collaborazione con l’istituzione italiana. Il 2025 sarà inaugurato da un artista e compositore elettroacustico, Tarek Atoui, che creerà musica attraverso strumenti-scultura, e poi da due artisti provenienti dal Giappone: dalle grandi installazioni di Yukinori Yanagi alle creazioni cinetiche di Yuko Mohri, l’artista donna che rappresenterà il Giappone alla prossima Biennale Arte. Per poi arrivare, da ottobre 2025 e fino a febbraio 2026, quando le Navate ospiteranno la mostra “This Will Not End Well”, dedicata alle opere video che Nan Goldin proiettava nei club durante i suoi DJ set, immagini in slideshow che rappresentano l’inizio della sua carriera di artista visiva e che già contenevano il senso della sua importante lezione poi come fotografa.

“Ho preso parte a più della metà del percorso di Pirelli HangarBicocca – ha detto Todolì – sono in carica dal 2012 e l’obiettivo in questi anni è sempre stato quello di produrre conoscenza, rendendo l’arte contemporanea accessibile a tutti. Le mostre continueranno a essere per i visitatori uno strumento di esperienza che permetta loro di costruirsi una propria storia dell’arte. Non credo che esista una Storia dell’arte con la S maiuscola, ma molteplici storie. Per questo continuiamo a immaginare retrospettive site-specific, perché siano uniche in relazione a questi spazi, ma raccontino il presente in tanti modi diversi”. Alla presentazione del programma ha partecipato anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha sottolineato l’importanza di portare la cultura nei quartieri della città, come elemento di sviluppo. “Qui – ha aggiunto il sindaco – abbiamo la dimostrazione migliore del rapporto tra pubblico e privato nel promuovere lo sviluppo della città. Il destino di Milano è quello di cercare di rimanere in tutti modi nella contemporaneità”.

Una contemporaneità che passa anche dalla stessa natura di HangarBicocca, luogo post industriale convertito a spazio nel quale gli artisti sono chiamati a pensare la loro stessa pratica in relazione all’architettura. E se Tronchetti ha sottolineato che qui agli artisti viene chiesto un “coinvolgimento speciale”, Todolì ha chiosato: “Le nostre mostre, per la simbiosi con l’architettura, sono irripetibili”.

Lamborghini, Fim e Fiom: raggiunto accordo su settimana corta

Lamborghini, Fim e Fiom: raggiunto accordo su settimana cortaRoma, 5 dic. (askanews) – Firmata l’ipotesi d’accordo tra la Rsu, i sindacati Fiom e Fim e Automobili Lamborghini sul contratto integrativo aziendale, dopo un anno di trattative, che con il traguardo della settimana corta. Nei prossimi giorni l’ipotesi sarà presentata alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’azienda e sarà sottoposto al referendum confermativo.

Caratteristiche di questo “storico accordo sono: una importante riduzione dell’orario di lavoro, aumento del salario annuale, 500 nuove assunzioni, un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito, consolidamento e implementazione dei diritti e la tutela delle differenze”. La riduzione dell’orario di lavoro “sarà così composta: l’alternarsi di una settimana da 5 giorni e una da quattro per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su due turni (mattina e pomeriggio) e turno centrale per una riduzione complessiva di 22 giornate di lavoro all’anno; una settimana da 5 giorni e due da 4 per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte) per una riduzione complessiva di 31 giornate di lavoro all’anno; 16 giorni in meno all’anno per il personale operaio non collegato a produzione, mentre 12 giornate in meno per il personale impiegatizio. Per quest’ultima categoria sarà possibile usufruire fino a 12 giorni di smart-working al mese”.

Inoltre “si è ottenuto – comunicano i sindacati – un aumento sostanziale del premio di continuità di risultato annuale, che passerà dai 332 euro del 2022 a 2.200 euro nel 2026. Il nuovo Premio di Risultato sarà pari 4.000 euro. In aggiunta è previsto un aumento di varie indennità legate alla produzione e per la valorizzazione delle competenze dei dipendenti”. E ancora: “un’altra importante vittoria è l’impegno dell’azienda per un concreto miglioramento delle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto. Questo si articolerà tramite la il contrasto ai contratti pirata e incentivando accordi integrativi di secondo livello all’interno della comunità del sito produttivi”.

Infine, “la trattativa ha portato all’introduzione di vari strumenti per il sostegno alla genitorialità e per il contrasto alla violenza di genere. Per quanto riguarda il primo, verranno creati dei permessi retribuiti in caso di adozione e affido di un bambino e per l’inserimento dei figli al nido o alla scuola materna, oltre che un aumento del 10% del contributo aziendale per il congedo parentale che arriva all’80% della retribuzione. Per quanto riguarda il contrasto alla violenza di genere, viene resa obbligatoria la formazione, in collaborazione con le associazioni che operano nel territorio sul tema, viene altresì costituito un gruppo di lavoro sull’”innovazione sociale” con l’obiettivo di conquistare nuovi diritti civici”. L’intesa è storica perché vede per la prima volta un’industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro, “non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione. Lavorare meno e lavorare meglio, questo è il principio che ha guidato questa trattativa, e che si pone all’interno di un ragionamento più complessivo. In un momento dove si attacca il potere di acquisto di chi lavora, mentre non vengono toccati i grandi patrimoni e gli extraprofitti, la trattativa in Lamborghini pone alcuni punti cardine: ridurre l’orario, alzare il salario, tutelare chi lavora in condizioni peggiori e dare sempre più strumenti per il contrasto alla violenza di genere”.

Sbarra: patto sociale con chi ci sta, sindacato non vende sogni

Sbarra: patto sociale con chi ci sta, sindacato non vende sogniRoma, 5 dic. (askanews) – La Cisl rilancia l’idea di un nuovo e moderno patto sociale per unire il Paese su obiettivi strutturali non più rinviabili. Un accordo tra istituzioni, sindacati e imprese per sciogliere quei nodi di sistema che frenano qualità e quantità dell’occupazione, aumento di salari e pensioni, sicurezza sul lavoro, formazione e politiche attive, nuove strategie e relazioni industriali, investimenti e produttività. Una linea, quella dettata dal segretario generale Luigi Sbarra in apertura dell’assemblea organizzativa della confederazione, che deve fare i conti con la diversità di vedute, sempre più marcata, di Cgil e Uil.

Per Sbarra, però, l’intesa “non può più aspettare. Questa è la sfida – ha detto – questa è la visione se volgiamo aiutare questo Paese a risollevarsi dall’emergenza pandemica, dell’inflazione e dell’impatto forte di due guerre. Dobbiamo costruire insieme, lavorare insieme. E la via è quella di un grande patto con chi ci sta”. Con Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri “mi sento, ma ci sono valutazioni diverse”. A partire dalla manovra, ma anche sul salario minimo. “Non è la prima volta che in questo Paese ci sono posizioni articolate – ha ricordato – è successo nel 1984 con l’accordo di San Valentino. Ci sono state discussione molto articolate ai primi anni ’90 con i grandi accordi di concertazione. Il tema oggi è quale modello sindacale serve a questo Paese per sostenere la transizione e stare dentro il cambiamento”.

La Cisl, dunque, continua a ritenere che “la via del dialogo e del confronto, che non esclude il conflitto quando serve, è quella da praticare per il bene comune. Secondo me il sindacalista non può vendere sogni, ma deve fare i conti con la realtà e nella difficile realtà di questa stagione costruire risultati e conquiste per le persone che rappresenta”. Sbarra ha ribadito “il rifiuto categorico di sottostare a una supposta egemonia di aree sindacali movimentiste o di partiti che cercano sostegni e cinghie di trasmissione”, anche perché la Cisl è un sindacato che “non si parla addosso – ha sottolineato – non si rifugia in nessuna comfort zone ideologica, politica e neanche organizzativa. Invece, sfida se stessa con il coraggio e l’ambizione di chi vuole esserci per cambiare”.

Il leader sindacale ha parlato a una platea tutta interna senza invitati esterni, né politici né sindacali. Ha annunciato che la federazione dei medici della Cisl scenderà in piazza “con uno sciopero il 18 dicembre insieme con altre sigle” per impegnare il Governo a migliorare il capitolo sanità della legge di bilancio. E dopo le affermazioni del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha avvertito a non mettere in discussione il diritto di sciopero, anche se “non ci siamo mai sottratti al confronto” sugli scioperi nel trasporto pubblico locale. “Siamo aperti a ogni prospettiva di migliorare, rafforzare la legislazione”, ha aggiunto, che in Italia è “abbastanza chiara”. La Cisl intanto continua a crescere. Nel triennio 2020-2022 sono stati superati i 4 milioni di iscritti (+49mila attivi). C’è stato inoltre un aumento nelle pratiche Inas e nell’attività fiscale del Caf, che quest’anno ha superato il tetto dei 2.500.000 di modelli 730. L’assemblea organizzativa si chiuderà domani con le conclusioni di Sbarra.

Salvini chiama gioielliere condannato: “giustizia sarà riformata”

Salvini chiama gioielliere condannato: “giustizia sarà riformata”Roma, 5 dic. (askanews) – Il segretario della Lega Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ha espresso “vicinanza umana” a Mario Roggero e alla sua famiglia. Si tratta del gioielliere accusato di aver ucciso due rapinatori che avevano assaltato la sua attività a Grinzane Cavour il 28 aprile 2021, ed è stato condannato in primo grado a 17 anni di carcere per omicidio volontario.

“Il leader della Lega, nel corso di una telefonata -riferisce la Lega- gli ha promesso di restare in contatto e di non dimenticare il suo caso, aggiungendo la determinazione affinché venga approvata la riforma della giustizia”.

Dal 21 dicembre su Rakuten Tv il docufilm ‘Rumeysa: A Testa Alta’

Dal 21 dicembre su Rakuten Tv il docufilm ‘Rumeysa: A Testa Alta’Roma, 5 dic. (askanews) – Rakuten tv, una delle principali piattaforme di streaming europee, sta per lanciare “Rumeysa: A Testa Alta”, un documentario che segue il viaggio ispiratore della donna più alta del mondo. Sarà disponibile nella sezione Free di Rakuten Tv dal 21 dicembre in tutta Europa e sarà un’esclusiva della piattaforma. “Rumeysa: A Testa Alta” fa parte della collezione Rakuten Originals e celebra la diversità sensibilizzando sulla normalizzazione delle differenze visibili.

La notevole altezza di 215,16 cm di Rumeysa Gelgi riflette la sua straordinaria forza interiore. Nata con la rara mutazione genetica della sindrome di Weaver, la vita non è stata facile per lei. Il documentario racconta come un intervento chirurgico che le ha cambiato la vita le abbia permesso di viaggiare per la prima volta in America, consentendole di incontrare alcune delle donne più straordinarie del mondo. In questo viaggio unico, Rumeysa condivide la sua storia e impara da altre incredibili detentrici del titolo Guinness world records. Diretto da Matthew Musson, pluripremiato documentarista con una vasta esperienza nel Guinness World Records, “Rumeysa: A Testa Alta” permette ai detentori del record mondiale di raccontare le loro storie con la loro voce. Il film è allo stesso tempo una rfilessione sul trattamento delle persone con differenze visibili e una celebrazione della loro unicità nel quadro di una società inclusiva di cui c’è grande bisogno.

Rumeysa Gelgi, attivista e ricercatrice turca, riconosciuta come la donna vivente più alta del mondo con più titoli Guinness world records, conduce il documentario. A lei si affiancano Samantha Ramsdell, che detiene il record della bocca più larga, Wildine Aumoithe, la donna vivente più bassa, e Savvi Trapp, membro della famiglia più alta del mondo. Nel racconto non mancano momenti notevoli, come la rimozione di sei posti in economy sulla Turkish Airlines per ospitare Rumeysa sul suo primo volo, l’epico incontro tra la donna più alta e quella più bassa del mondo e la relazione tra la famiglia, la modella e l’attrice più alte del mondo durante una seduta di manicure. Girato in luoghi iconici della Turchia e degli Stati Uniti, il documentario culmina con un commovente discorso di Rumeysa a un gruppo di persone con capacità diverse, che trovano ispirazione nei suoi successi e nella celebrazione della diversità.