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Mattarella: il pluralismo delle voci e idee sostanzia la libertà di espressione

Mattarella: il pluralismo delle voci e idee sostanzia la libertà di espressioneRoma, 30 nov. (askanews) – Il “pluralismo di voci e di idee” sostanzia “la libertà di espressione declinata in ogni sua forma”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente Francesco Angelo Siddi in occasione dell’Assemblea generale e nel decennale di costituzione di Confindustria Radio Televisioni.

“Desidero unirmi alla celebrazione di un traguardo significativo – afferma il capo dello Stato – per una associazione di imprese rappresentativa del sistema dell’emittenza italiana al quale aderiscono sia le realtà private sia l’azienda concessionaria del servizio pubblico”.“La radio e la televisione – osserva – sono state straordinari veicoli di innovazione e di promozione culturale del Paese e sono finestra dalla quale ognuno di noi può affacciarsi per partecipare alla vita della propria comunità e di quella globale, anche dai nuovi dispositivi mobili che hanno cambiato radicalmente le modalità di fruizione”.

Per Mattarella “nella odierna stagione, caratterizzata dagli straordinari cambiamenti innescati dalle innovazioni tecnologiche, gli operatori della radio e della televisione continuano a offrire una rappresentazione della realtà con professionalità e rispondenza alla verità”.“La proposta che viene da ciascun protagonista del comparto concorre – sottolinea il presidente della Repubblica – alla realizzazione di quel pluralismo di voci e di idee che sostanzia la libertà di espressione declinata in ogni sua forma. Si tratta di una grande responsabilità e di una grande sfida”.

“L’emittenza – spiega Mattarella – costituisce uno dei motori dell’industria creativa e culturale del Paese e assolve a funzioni fondamentali per garantire la vivacità della vita democratica della Repubblica. La ricerca di modelli imprenditoriali sostenibili che sappiano far fronte all’impatto indotto dalle grandi trasformazioni digitali dell’economia e della società e determinato dai grandi operatori globali – che vede l’Unione europea al lavoro per definire gli opportuni ambiti regolatori – rappresenta una prova per tutti i soggetti coinvolti. Un appuntamento che interpella, altresì, le istituzioni impegnate a garantire la piena attuazione dei principi richiamati in più parti della nostra Costituzione e in particolare negli articoli 2, 21 e 41”. 

Il cardinale Parolin dice che in Medio oriente quella dei ‘due popoli-due Stati’ è l’unica soluzione

Il cardinale Parolin dice che in Medio oriente quella dei ‘due popoli-due Stati’ è l’unica soluzioneCittà del Vaticano, 30 nov. (askanews) – “La soluzione ‘due popoli-due Stati’ è la soluzione politica più urgente da percorrere, non appena le condizioni lo permettano, perché risponde alla legittima aspirazione degli israeliani e dei palestinesi: avere una propria nazione e vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e stabilità”. A ribadire la posizione della Santa Sede sul conflitto in corso in Medio Oriente è stato il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin in una intervista alla rivista di Cl “Tracce” della quale sono stati anticipati alcuni stralci.

Il porporato ha aggiunto che la pace fondata sul reciproco riconoscimento anche territoriale “naturalmente non può essere improvvisato”, visto che “c’è bisogno sia di un quadro normativo chiaro che entrambe le parti devono rispettare, come anche gli Accordi di Oslo cercavano di promuovere, ma anche della fiducia reciproca, che purtroppo ora è ai minimi storici, se non azzerata completamente”. “Ora più che mai la liberazione di tutti gli ostaggi e il cessate il fuoco potrebbe aiutare a che la situazione non precipiti ulteriormente, scongiurando un allargamento del conflitto che lo renderebbe ancor più inaccettabile”, ha quindi detto il capo della diplomazia vaticana, aggiungendo che che la “grande sofferenza” che si sta vivendo dopo l’attaccodi Hamas del 7 ottobre scorso, “certamente renderà molto difficile qualsiasi negoziato, qualsiasi soluzione. Ma se si potesse ripartire dal concetto della sacralità della vita, – ha concluso – allora si potrebbe recuperare il senso dell’umanità e della fraternità necessaria”.

Papa Francesco dice alla Commissione Teologica che occorre “smaschilizzare la Chiesa”

Papa Francesco dice alla Commissione Teologica che occorre “smaschilizzare la Chiesa”Milano, 30 nov. (askanews) – Papa Francesco ha oggi invitato i membri della Commissione Teologica Internazionale a “smaschilizzare la Chiesa” e ha osservato che “la Chiesa è donna” ma è stata “maschilizzata”.

“La Chiesa è donna. E se noi non sappiamo capire cos’è una donna, cos’è la teologia di una donna, mai capiremo cos’è la Chiesa. Uno dei grandi peccati che abbiamo avuto è ‘maschilizzare’ la Chiesa”. Questo uno dei passaggi del discorso di Papa Francesco rivolto stamane ai membri della Commissione Teologica Internazionale ricevuti in Udienza. “E questo – ha proseguito il Papa – non si risolve per la via ministeriale, questa è un’altra cosa. Si risolve per la via mistica, per la via reale. A me ha dato tanta luce il pensiero balthasariano: principio petrino e principio mariano. Si può discutere questo, ma i due principi ci sono. È più importante il mariano che il petrino, perché c’è la Chiesa sposa, la Chiesa donna, senza maschilizzarsi.

“E voi vi domanderete: dove porta questo discorso? Non soltanto per dirvi che abbiate più donne qui dentro – questo è uno -, ma per aiutare a riflettere. La Chiesa donna, la Chiesa sposa. E questo è un compito che vi chiedo, per favore. Smaschilizzare la Chiesa”, ha affermato il Papa, che ha concluso: “E grazie per quello che fate. Scusatemi, ho parlato troppo e mi ha fatto male, ma adesso seduti come siamo, possiamo pregare un Padre Nostro insieme, ognuno nella propria lingua e poi darò la benedizione”.

Bce, Panetta: tassi restrittivi meno a lungo se calo prezzi accelera

Bce, Panetta: tassi restrittivi meno a lungo se calo prezzi acceleraRoma, 30 nov. (askanews) – I tassi di interesse attuali della Bce appaiono a livelli “sufficienti” a riportare l’inflazione ai livelli obiettivo, e se la moderazione del caro vita dovesse accelerare, la fase di mantenimento della linea monetaria restrittiva “potrebbe essere più breve”, mentre bisogna “evitare danni inutili” all’economia. E’ il messaggio lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al congresso per il 60esimo anniversario di Iccrea, a Roma.

Ieri e oggi i dati sull’inflaizone di Germania e Francia hanno segnato indebolimenti più marcati del previsto. Secondo Panetta l’inflazione media nell’area euro “è in forte calo”. E “in base alle proiezioni diffuse dalla Bce in settembre e ai dati divenuti successivamente disponibili, l’attuale livello dei tassi sarebbe sufficiente a riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, ha detto.

“Le condizioni monetarie dovranno rimanere restrittive per il tempo necessario a consolidare la disinflazione. La durata di questa fase dipenderà dall’evoluzione delle variabili macroeconomiche; potrebbe essere più breve – ha detto il governatore – qualora la persistente debolezza dell’attività produttiva accelerasse il calo dell’inflazione”. Perché secondo Panetta “occorre evitare inutili danni per l’attività economica e rischi per la stabilita finanziaria, che finirebbero oltretutto per mettere a rischio la stessa stabilità dei prezzi”. E su questo, il numero uno di bankitalia ha rilevato come “la trasmissione degli impulsi monetari alle condizioni di finanziamento si stia rivelando più forte di quanto era stato previsto. I costo dei prestiti bancari è considerevolmente aumentato. La dinamica della moneta e del credito è rapidamente scesa su valori simili o inferiori a quelli registrati in seguito alla crisi finanziaria e a quella dei debiti sovrani nell’area dell’euro”.

Papa Francesco a Commissione Teologica: smaschilizzare la Chiesa

Papa Francesco a Commissione Teologica: smaschilizzare la ChiesaMilano, 30 nov. (askanews) – Papa Francesco ha oggi invitato i membri della Commissione Teologica Internazionale a “smaschilizzare la Chiesa” e ha osservato che “la Chiesa è donna” ma è stata “maschilizzata”.

“La Chiesa è donna. E se noi non sappiamo capire cos’è una donna, cos’è la teologia di una donna, mai capiremo cos’è la Chiesa. Uno dei grandi peccati che abbiamo avuto è ‘maschilizzare’ la Chiesa”. Questo uno dei passaggi del discorso di Papa Francesco rivolto stamane ai membri della Commissione Teologica Internazionale ricevuti in Udienza. “E questo – ha proseguito il Papa – non si risolve per la via ministeriale, questa è un’altra cosa. Si risolve per la via mistica, per la via reale. A me ha dato tanta luce il pensiero balthasariano: principio petrino e principio mariano. Si può discutere questo, ma i due principi ci sono. È più importante il mariano che il petrino, perché c’è la Chiesa sposa, la Chiesa donna, senza maschilizzarsi.

“E voi vi domanderete: dove porta questo discorso? Non soltanto per dirvi che abbiate più donne qui dentro – questo è uno -, ma per aiutare a riflettere. La Chiesa donna, la Chiesa sposa. E questo è un compito che vi chiedo, per favore. Smaschilizzare la Chiesa”, ha affermato il Papa, che ha concluso: “E grazie per quello che fate. Scusatemi, ho parlato troppo e mi ha fatto male, ma adesso seduti come siamo, possiamo pregare un Padre Nostro insieme, ognuno nella propria lingua e poi darò la benedizione”.

Istat: l’infalzione a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021

Istat: l’infalzione a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021Roma, 30 nov. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato, a novembre, una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

“A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione – è il commento dell’Istat – risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre)”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021

Inflazione, Istat: a novembre crolla allo 0,8%, ai minimi dal 2021Roma, 30 nov. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. A novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato, a novembre, una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua, da +1,7% del mese precedente. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,8%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,8%).

“A novembre, secondo le stime preliminari, l’inflazione scende a 0,8%, valore che non si registrava da marzo 2021. L’ulteriore calo del tasso di inflazione – è il commento dell’Istat – risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione del ritmo di crescita dei prezzi dei beni alimentari (+6,1%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,8%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (dal +4,2% di ottobre)”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così alto

Istat: ad ottobre tasso occupazione record al 61,8%, mai così altoRoma, 30 nov. (askanews) – Tasso di occupazione record, al 61,8%, nel mese di ottobre. Dal 1977, anno d’inizio delle serie storiche dell’Istat, non si era mai registrato un tasso così alto.

Record positivo anche per il numero degli occupati che si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64 mila unità. Ad ottobre l’occupazione, dunque, continua a crescere. Rispetto al mese precedente, l’aumento riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila.

Mlp

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a Isybank

Antitrust blocca passaggio correntisti da Intesa a IsybankRoma, 30 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver adottato un provvedimento cautelare nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank per impedire il passaggio alla banca digitale dei correntisti che non forniscano il proprio consenso espresso.

Questa operazione al momento ha riguardato circa 300 mila clienti su un totale di 2,4 milioni che Intesa Sanpaolo intenderebbe trasferire a Isybank. Sono stati oltre 5.000 i consumatori (di cui più di 3.000 dopo l’avvio dell’istruttoria) che hanno chiesto l’intervento dell’Autorità. Per l’Autorità il trasferimento è stato previsto con modalità non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo.

Per effetto del trasferimento – ha spiegato l’Autorità – i correntisti interessati non avrebbero potuto più accedere in filiale né all’internet banking tramite personal computer e avrebbero dovuto svolgere le operazioni bancarie solo tramite App. Inoltre, i nuovi conti correnti prevedono condizioni economiche differenti e la perdita di servizi prima disponibili (ad esempio: carte virtuali per effettuare acquisti online in sicurezza, assegni bancari, accesso ai contratti di mutuo). Tali essenziali modifiche dei contratti in precedenza stipulati sono state unilateralmente imposte senza che fosse stato richiesto il previo consenso dei clienti al trasferimento. Inoltre, le comunicazioni relative al passaggio ad Isybank sono state trasmesse ai clienti nella sezione archivio dell’App di Intesa Sanpaolo senza adottare accorgimenti che ne sollecitassero la lettura (ad esempio, notifiche push e pop-up) e non lasciavano capire che in tal modo i clienti si sarebbero potuti opporre al passaggio. Infine, nelle comunicazioni non erano state adeguatamente indicate le modifiche relative alle condizioni economiche previste dal nuovo conto corrente e ai servizi non più inclusi.

Pertanto, l’Autorità ha previsto che le due banche, previa informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo termine per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. In tal modo, coloro che si dichiareranno contrari avranno la facoltà di mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni. Entro 10 giorni Intesa Sanpaolo e Isybank dovranno comunicare all’Autorità le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare.

Red/Mos

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%

Lavoro, Istat: disoccupazione ottobre sale al 7,8%, per giovani a 24,7%Roma, 30 nov. (askanews) – Ad ottobre il tasso di disoccupazione totale sale al 7,8% (+0,1 punti), quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti). E’ la stima dell’Istat.

La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+2,3%, pari a +45mila unità) coinvolge sia gli uomini sia le donne e riguarda tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49 che registrano un lieve calo. Il calo del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -69mila unità) si registra tra uomini e donne e per tutte le classi d’età tranne gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività scende al 32,9% (-0,2 punti).

Rispetto a ottobre 2022, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +17mila unità) e cala il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -531mila).