Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tennis, con vittoria doppio Italia in finale di Davis dopo 25 anni

Tennis, con vittoria doppio Italia in finale di Davis dopo 25 anniRoma, 25 nov. (askanews) – Un leggendario Jannik Sinner trascina l’Italia in finale di Coppa Davis dopo 25 anni, eliminando la Serbia di Novak Djokovic. Sotto 1-0 dopo il ko di Musetti con Kecmanovic, gli azzurri ribaltano il match trascinati dall’altoatesino che prima batte il n. 1 al mondo in singolare (annullando tre match point consecutivi da 0-40 nel terzo set), poi ha regolato la coppia Djokovic/Kecmanovic in doppio insieme a uno straordinario Lorenzo Sonego. L’Italia ritrova così una finale che mancava dal 1998, quando gli azzurri affrontarono la Svezia a Milano. L’avversaria per l’insalatiera sarà l’Australia: appuntamento domani alle 16.

Jannik e Lorenzo conquistano il primo parziale in 35 minuti con lo score di 6-3. Un primo set perfetto nella gestione del servizio da parte degli azzurri che hanno conquistato il break nel sesto game sul servizio di Djokovic, recuperando da 0-30. Ottimo il gioco a rete dei due italiani che hanno approfittato soprattutto delle difficoltà nel gioco di volo di Kecmanovic. Secondo parziale che si apre con un break e un controbreak (2-2 al quarto gioco). Al sesto game l’Italia annulla quattro palle break, 3-3 con la Serbia. Dal rischio break subito al servizio strappato al serbi: in poco tempo cambia tutto per Sinner e Sonego che conquistano il break di vantaggio dopo 12 punti giocati sul servizio di Kecmanovic. Decisivo lo smash di Sonny sulla seconda palla break. Gli azzurri mantengono i turni di servizio e non sbagliano il match point: 6-4 e finale di Davis dopo 25 anni.

Gaza, la “vendetta” di Netanyahu agita il congresso di Si

Gaza, la “vendetta” di Netanyahu agita il congresso di SiPerugia, 25 nov. (askanews) – Sinistra italiana nel suo congresso che si concluderà domani a Perugia fa il punto su se stessa senza frizioni interne troppo significative visto il risultato schiacciante dei congressi locali a favore del segretario Nicola Fratoianni; e si confronta con sindacati e altre forze di opposizione su temi che sono in parte condivisi, anche se non hanno portato, come aveva auspicato nella sua relazione il leader uscente, a impegni convergenti di Pd e M5S per una manifestazione nazionale comune. Fra i temi messi al centro del dibattito in primo luogo la rivolta contro la violenza sulle donne, nella Giornata internazionale dedicata a questo tema, poi il timore per la crescita in Europa delle destre nazionaliste e razziste, l’opposizione alla manovra e alle riforme del governo Meloni, premierato e autonomia regionale differenziata. Ma c’è un altro tema che accomuna ospiti e delegati, e che rimane per tutta la giornata fra i più citati e i più coinvolgenti per la platea dei militanti: il dramma in corso in Medio Oriente e il destino del popolo palestinese.

Ricordando la condanna immediata pronunciata dal suo partito rispetto agli attacchi di Hamas in Israele, era stato Fratoianni nella sua relazione di apertura di venerdì a denunciare la “terribile vendetta collettiva nei confronti del popolo palestinese” messa in atto dal governo di Netanyahu. “Non abbiamo esitato – rivendica oggi il presidente del partito della Sinistra europea Walter Bayer – a condannare i massacri dei civili israeliani, le vite degli israeliani sono importanti, ma allo stesso modo condanniamo i massacri ordinati da Netanyahu e dal suo governo di destra, perché le vite dei civili palestinesi sono ugualmente importanti”. Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina, condivide con la platea il dolore per gli amici pacifisti israeliani “che venivano con noi a proteggere i pastori di Masafer Yatta” uccisi nell’attacco di Hamas al kibbutz del 7 ottobre ma anche l’orrore per “i bambini maciullati” a Gaza. “Ma come diceva Guterres -aggiunge – la storia non comincia il 7 ottobre, neppure nel 2007 quando Hamas prese il potere con la violenza a Gaza. L’assedio di Gaza, della Cisgiordania, di Gerusalemme Est è cominciato nel 1967, nell’occupazione che dura da così tanti anni e nella politica di apartheid che non denunciano solo Human Rights Watch e Amnesty International ma anche l’organizzazione israeliana B’Tslem”. Uno scenario che il deputato Marco Grimaldi esponente di Si e vicepresidente del gruppo AVS alla Camera, sintetizza con parole durissime: “Un genocidio alle porte del Mediterraneo perpetrato dall’indifferenza e da una occupazione interminabile”.

Sulla Palestina anche gli ospiti di maggiore spicco fanno eco alla sensibilità della platea. Anche Elly Schlein, segretaria del Pd, ricorda di aver “condannato la brutalità di Hamas” ma avverte che questa non può giustificare la brutalità sui civili palestinesi” e nell’ottica del progetto di pace basato sull’idea di “due popoli, due Stati” lamenta il fatto che “per il popolo palestinese il diritto internazionale per troppi anni è stato poco più che un miraggio”. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, dal canto suo, denuncia “una catastrofe umanitaria inaccettabile che va fermata con un cessate fuoco immediato, non con una tregua di qualche giorno o qualche ora”.

Festival Dottrina Sociale. Moser, Pantano, Mihai:”Sport scuola vita”

Festival Dottrina Sociale. Moser, Pantano, Mihai:”Sport scuola vita”Roma, 25 nov. (askanews) – Lo sport come messaggero di valori autentici, quali l’inclusione, l’integrazione, la socialità, il rispetto delle regole e dell’avversario, e mezzo per diffondere i sani e corretti stili di vita. In occasione del Festival della Dottrina Sociale, in programma fino a domenica alla Fiera di Verona, è andato in scena il panel “Relazione, accoglienza, passione: lo sport come scuola di vita”. Una tavola rotonda tra grandi atleti italiani di ieri e di oggi, moderata dal giornalista Valerio Cassetta, in cui sono intervenuti Alexandrina Mihai, vice-campionessa europea U23 di marcia, Francesco Moser, icona del ciclismo italiano, e Stefano Pantano, ex campione di scherma, oggi Legend di Sport e Salute S.p.A. “Gli insegnamenti dello sport ti restano per sempre e sono utilissimi. Ci sono delle regole da rispettare, dentro e fuori dal campo o dalla pista, se vuoi raggiungere degli obiettivi. Bisogna saper accettare anche le sconfitte”, ha detto Moser, raccontando del suo saldo rapporto con la fede cristiana. “Fare sport fa bene, arreca benefici psico-fisici importanti. Questo vale per tutti, per i più grandi e i più giovani. E poi lo sport è un portatore di valori universali che abbiamo il dovere di custodire e tramandare”, ha dichiarato Pantano, che ieri sera ha partecipato alla cerimonia di illuminazione di Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Dallo sport e dagli sportivi possono partire messaggi forti e importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica e non far sentire sole le donne”, ha sottolineato Mihai, marciatrice, appassionata di arte e iscritta alla facoltà di psicologia, convinta che “sport e istruzione siano un binomio vincente e debbano coesistere”.

Tennis, immenso Sinner, recupera tre match point e batte Djokovic

Tennis, immenso Sinner, recupera tre match point e batte DjokovicRoma, 25 nov. (askanews) – Un leggendario Jannik Sinner batte Novak Djokovic con il punteggio di 6-2, 2-6, 7-5 in 2 ore e 33 minuti e regala all’Italia il punto che trascina la semifinale al doppio. Una prestazione monumentale dell’altoatesino che gioca la partita più bella della sua carriera, annullando tre match point al n. 1 al mondo. Un risultato storico perché Djokovic non perdeva in Coppa Davis da 12 anni. Ora il doppio. Le coppie previste sono Bolelli/Sonego e Djokovic/Lajovic, ma Jannik dovrebbe prendere il posto di Bolelli. Attesa l’ufficialità.

Fantastico Jannik Sinner nel primo parziale. L’azzurro vince il primo set con lo score di 6-2 in 37 minuti di gioco. Un parziale perfetto giocato dall’altoatesino (il migliore dei sei giocati negli ultimi 12 giorni contro il serbo) che ha vinto cinque game di fila, strappando il servizio due volte a un Djokovic in confusione. Djokovic “restituisce” il 6-2 subito nel primo set, trascinando la sfida al terzo. Nole si è acceso in un attimo, conquistando cinque giochi su sei dal 1-1. Sinner è sceso nel rendimento al servizio, faticando a impensierire un Djokovic imperioso. Terzo set in equilibrio ma è all’undicesimo gioco che si compie l’impresa. Jannik Sinner è monumentale. L’azzurro strappa il servizio a Djokovic, dopo aver salvato tre match point, con un meraviglioso passante sul tentativo di serve and volley di Nole. Dopo il cambio di campo l’altoatesino serve per il match e chiudere 7-5 contro Djokovic è quasi formalità. 

Violenza donne, Schlein: investire in prevenzione, risorse subito

Violenza donne, Schlein: investire in prevenzione, risorse subitoMilano, 25 nov. (askanews) – “Siamo qui per fare la nostra parte ogni giorno non solo sulla repressione della violenza di genere, ma anche sulla prevenzione che è il messaggio più importante su cui il Paese è più scoperto. Bisogna investire risorse sulla formazione degli operatori e delle operatrici, delle forze dell’ordine, delle pubbliche amministrazioni, dell’autorità giudiziaria e bisogna che non manchino queste risorse a partire da queste settimane in cui discutiamo di manovra”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante la manifestazione a Roma contro la violenza sulle donne.

“Siamo qui per contrastare ogni violenza di genere, femminicidi, stupri, la cultura dello stupro e la cultura patriarcale che produce quotidianamente discriminazione in ogni sfera di vita delle donne. Dobbiamo contrastare quell’idea violenta, inaccettabile, di possesso e di controllo sulla vita e sul corpo delle donne” ha aggiunto. “Serve un grande investimento sull’educazione all’affettività, al rispetto delle differenze, in tutti i cicli scolastici, in maniera strutturale e obbligatoria, coinvolgendo i saperi dei centri antiviolenza perché se non agiamo già lì, prima che si radichi questa idea violenta e criminale del possesso, sarà sempre troppo tardi e non vogliamo più che lo sia perché è il momento di dire ‘ora basta’”, ha concluso.

In migliaia alla manifestazione al Circo Massimo contro la violenza sulle donne

In migliaia alla manifestazione al Circo Massimo contro la violenza sulle donneMilano, 25 nov. (askanews) – Sono almeno 50 mila le persone scese in piazza a Roma per partecipare alla manifestazione promossa da “Non Una di Meno” per dire no a femminicidi. I manifestanti, in arrivo da ogni parte d’Italia, si sono riuniti al Circo Massimo.
Da lì è partito il corteo diretto in piazza San Giovanni. “Per Giulia, per tutte: un urlo di battaglia”, è uno dei cori urlati dai manifestanti determinati a “fare rumore” per la studentessa veneta e per tutte le altre vittime di femminicidio.
Molto rumore ma nessuna bandiera alla manifestazione che vede anche la partecipazione di delegazioni in arrivo dai Paesi dove è più forte l’oppressione nei confronti delle donne. Il corteo sfilerà lungo le vie del centro della Capitale per approdare in Piazza San Giovanni.

Manovra, la Cisl in piazza: la responsabilità va ricambiata

Manovra, la Cisl in piazza: la responsabilità va ricambiataRoma, 25 nov. (askanews) – In questi mesi la Cisl ha cercato il confronto e il dialogo con il Governo, adoperandosi con “grande senso di responsabilità” per assicurare relazioni costruttive e propositive. Ha offerto “serietà e affidabilità”, che l’esecutivo deve però “ricambiare con altrettanta responsabilità”. Il messaggio che il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha lanciato al premier Giorgia Meloni da piazza Santi Apostoli è stato chiaro e sarà ribadito martedì prossimo all’incontro in programma a Palazzo Chigi.

Sbarra, che sulla manovra ha espresso un giudizio articolato con luci e ombre, dal palco della manifestazione nazionale cui, secondo la Cisl, hanno partecipato 13mila persone, ha voluto mettere in risalto soprattutto le parti che non vanno bene, a partire dal tema delle pensioni. Un modo per continuare ad esercitare il pressing sul capo del governo in vista dell’appuntamento di martedì. “Vogliamo un chiaro e deciso riferimento a una pensione contributiva per i giovani e per le donne – ha detto – bisogna ritirare l’articolo 33 che restringe e penalizza aliquote e rendimenti per alcune categorie della P.A. Pensiamo ai medici e gli infermieri, al personale degli enti locali, alle maestre di asilo e agli ufficiali giudiziari. Non si può continuare a fare cassa con le pensioni dei lavoratori. Vanno eliminate le restrizioni su Ape sociale e Opzione donna e bisogna investire di più sull’indicizzazione e la perequazione delle pensioni”.

Secondo la confederazione di via Po ci sono ancora le condizioni per discutere, cambiare e migliorare la legge di bilancio con l’obiettivo di realizzare un nuovo e moderno patto sociale e un’Agenda 2024 che mettano al centro crescita, sviluppo sostenibile, rilancio degli investimenti, recupero di produttività, qualità e stabilità del lavoro, investimenti sulla formazione e competenze. Sbarra ha avvertito Meloni anche sulle privatizzazioni: “Se l’idea è quella di svendere, ci metteremo di traverso. No a una stagione di saldi di Stato”. Infine, un messaggio anche per Cgil e Uil: “Smettiamola di pensare a un’egemonia che è finita con il ‘900. Serve condivisione, responsabilità e il rispetto tra di noi. Abbiamo assistito a provocazioni, insulti e ingiurie. Noi rispettiamo, anche se non condividiamo molte volte le scelte e le strategie di Cgil e Uil, ma il sindacato deve restare unito, compatto con grandi obiettivi strategici. Si prenda atto, laicamente, dell’esistenza di differenti sensibilità, di modi diversi di intendere l’azione sindacale e il ruolo del sindacato. Non accettiamo lezioni da nessuno”. Intanto, la Cisl continua la sua battaglia sulla partecipazione. Lunedì consegnerà alla Camera le firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare.

La Cisl in piazza contro la manovra: la responsabilità va ricambiata

La Cisl in piazza contro la manovra: la responsabilità va ricambiataRoma, 25 nov. (askanews) – In questi mesi la Cisl ha cercato il confronto e il dialogo con il Governo, adoperandosi con “grande senso di responsabilità” per assicurare relazioni costruttive e propositive. Ha offerto “serietà e affidabilità”, che l’esecutivo deve però “ricambiare con altrettanta responsabilità”. Il messaggio che il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha lanciato al premier Giorgia Meloni da piazza Santi Apostoli è stato chiaro e sarà ribadito martedì prossimo all’incontro in programma a Palazzo Chigi.

Sbarra, che sulla manovra ha espresso un giudizio articolato con luci e ombre, dal palco della manifestazione nazionale cui, secondo la Cisl, hanno partecipato 13mila persone, ha voluto mettere in risalto soprattutto le parti che non vanno bene, a partire dal tema delle pensioni. Un modo per continuare ad esercitare il pressing sul capo del governo in vista dell’appuntamento di martedì. “Vogliamo un chiaro e deciso riferimento a una pensione contributiva per i giovani e per le donne – ha detto – bisogna ritirare l’articolo 33 che restringe e penalizza aliquote e rendimenti per alcune categorie della P.A. Pensiamo ai medici e gli infermieri, al personale degli enti locali, alle maestre di asilo e agli ufficiali giudiziari. Non si può continuare a fare cassa con le pensioni dei lavoratori. Vanno eliminate le restrizioni su Ape sociale e Opzione donna e bisogna investire di più sull’indicizzazione e la perequazione delle pensioni”.

Secondo la confederazione di via Po ci sono ancora le condizioni per discutere, cambiare e migliorare la legge di bilancio con l’obiettivo di realizzare un nuovo e moderno patto sociale e un’Agenda 2024 che mettano al centro crescita, sviluppo sostenibile, rilancio degli investimenti, recupero di produttività, qualità e stabilità del lavoro, investimenti sulla formazione e competenze. Sbarra ha avvertito Meloni anche sulle privatizzazioni: “Se l’idea è quella di svendere, ci metteremo di traverso. No a una stagione di saldi di Stato”. Infine, un messaggio anche per Cgil e Uil: “Smettiamola di pensare a un’egemonia che è finita con il ‘900. Serve condivisione, responsabilità e il rispetto tra di noi. Abbiamo assistito a provocazioni, insulti e ingiurie. Noi rispettiamo, anche se non condividiamo molte volte le scelte e le strategie di Cgil e Uil, ma il sindacato deve restare unito, compatto con grandi obiettivi strategici. Si prenda atto, laicamente, dell’esistenza di differenti sensibilità, di modi diversi di intendere l’azione sindacale e il ruolo del sindacato. Non accettiamo lezioni da nessuno”. Intanto, la Cisl continua la sua battaglia sulla partecipazione. Lunedì consegnerà alla Camera le firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare.

Rugby Old, per Autumn Roma ennesima conferma al Trofeo Primavera

Rugby Old, per Autumn Roma ennesima conferma al Trofeo PrimaveraMilano, 25 nov. (askanews) – L’edizione 2023 del Trofeo Primavera di rugby Old, che vede competere tre squadre capitoline nel ricordo di Gianfranco Primavera, protagonista nella storia delle partecipanti e fondatore dei Barbarians de Noantri, ha visto l’ennesimo successo degli Autumn Roma che per la quarta volta consecutiva portano in club house l’ambito piatto.

Il quindici allenato da Tiziano Boccacci si è imposto in entrambe le sfide del triangolare mostrando compattezza e prontezza soprattutto nei punti di incontro e nei placcaggi. Protagonista di giornata il capitano Mauro Corsini autore di due mete ed esempio per i compagni. Bene anche Lollo Trizza all’esordio in questo trofeo. Il trofeo Primavera rappresenta anche l’occasione per la raccolta fondi in favore dei bambini malati oncologici

Meloni: l’Italia sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario

Meloni: l’Italia sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessarioRoma, 25 nov. (askanews) – L’Italia garantisce “sostegno a 360° gradi, militare, finanziario e umanitario” all’Ucraina “dal primo giorno dell’invasione” e “sarà al vostro finché sarà necessario. Perché il futuro dell’Ucraina è un futuro di pace, è un futuro di libertà, è un futuro europeo. Il popolo ucraino può contare sull’Italia. Ci siamo sempre stati, e ci saremo sempre”. Lo ribadisce la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio al vertice ‘Grain from Ukraine’ in corso a Kiev.

Meloni, rivolgendosi al presidente Volodymyr Zelensky, sottolinea che “non stiamo vivendo giornate come altre. Sono giornate particolari, per l’Ucraina e per tutti noi” perchè “oggi è 25 novembre e insieme commemoriamo le vittime dell’Holodomor, lo sterminio per fame perpetrato novant’anni fa dal regime sovietico ai danni del vostro popolo e che causato milioni di morti”. Ed è anche “il 640° giorno di eroica resistenza del popolo ucraino alla guerra di aggressione russa. È il 640° giorno di resistenza a chi avrebbe voluto piegare il vostro popolo con le bombe, il buio, il freddo e la fame. Non ci sono riusciti, grazie al vostro eroismo e al vostro amore per la vostra libertà e la vostra indipendenza”. “L’Italia accoglie con grande favore la volontà del Governo di Kiev di dare continuità” all’iniziativa ‘Grain from Ukraine’ e “intende offrire un contributo ulteriore di due milioni di euro. In questo contesto, torniamo a chiedere alla Russia di rinnovare la sua adesione alla Black Sea Grain Iniziative per garantire che i prodotti agricoli ucraini possano raggiungere i mercati internazionali e aiutare, in particolare, le Nazioni più fragili e che soffrono di più in termini di sicurezza alimentare”. Meloni sottolinea che l’iniziativa oggi assume “una valenza simbolica estremamente potente” nel giorno in cui si commemorano “le vittime dell’Holodomor, lo sterminio per fame perpetrato novant’anni fa dal regime sovietico ai danni del vostro popolo e che causato milioni di morti”.