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Bonomi: su costi energia Germania aiuta imprese. Italia in ritardo

Bonomi: su costi energia Germania aiuta imprese. Italia in ritardoRoma, 23 nov. (askanews) – In un’intervista a Repubblica, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, accoglie con favore il rafforzamento delle relazioni tra Roma e Berlino ma sottolinea che mentre la Germania aiuta le sue aziende nell’ambito dell’aumento del costo dell’energia, l’Italia è in riotardo: “Purtroppo mentre altri paesi tagliano il prezzo dell’energia, in Italia è la quarta volta che slitta il decreto su gas ed energy release. Potrebbe farci recuperare un po’ di competitività”.

“Vediamo con favore il rafforzamento delle relazioni politiche tra Italia e Germania. In realtà l’integrazione tra le imprese è avvenuta da anni. La Germania resta il nostro principale mercato di sbocco. Anche se le cose stanno cambiando: prima beneficiavamo molto di più del suo traino. Ora questa correlazione si è rafforzata anche con la Francia e la Spagna”, aggiunge Bonomi parlando di un cambio di paradigma e di sistemi di mercato. “Una volta era automatico dire ‘se la Germania va male noi andiamo male’. Adesso meno” e dopo la pandemia “tutto sta cambiando – anche a causa dell’Inflation Reduction Act americano”. “La Germania non è sola” che ha deciso di tagliare le bollette per le imprese, “anche la Francia lo ha fatto e la Spagna aveva deciso subito un price cap. Questi interventi stanno rendendo estremamente competitiva l’industria francese, tedesca e spagnola rispetto a quella italiana. Che sconta decenni di errori sulla politica energetica ma anche la mancanza di spazio fiscale per fare la stessa cosa. O l’Europa lavora a strumenti volti ad assicurare prezzi non troppo divergenti dell’energia per le imprese energivore, oppure, se ogni Paese affronta la questione da solo, rischiamo che si spacchi il mercato unico”.

“Purtroppo mentre altri paesi tagliano il prezzo dell’energia, in Italia è la quarta volta che slitta il decreto su gas ed energy release – sottolinea Bonomi – Potrebbe farci recuperare un po’ di competitività. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina avevamo messo in campo misure per uno sviluppo forte delle rinnovabili, ma il più resta fermo per intoppi sui permessi. Una follia. Cosa stiamo aspettando, la prossima crisi? Non possiamo subire troppo a lungo la concorrenza sleale di chi ha spazi fiscali per abbassare i prezzi. L’Europa si mostri solidale e intervenga. Quando lo fa, gli effetti sono enormi. Nel momento in cui l’Europa ha lanciato il Next Generation Eu, la Cina e gli Stati Uniti sono corse ai ripari”.

Schlein lancia “contromanovra” e avverte alleati: Pd è il perno

Schlein lancia “contromanovra” e avverte alleati: Pd è il pernoRoma, 22 nov. (askanews) – Elly Schelin lancia la sua “contromanovra”, un piano alternativo a rispetto alle “scelte scellerate” del governo Meloni per la legge di bilancio. La leader democratica riconosce che le risorse erano poche, “la coperta era corta”, poi però affonda: “Ma loro gli hanno dato fuoco…”. Ecco allora le controproposte democratiche, dai congedi parentali obbligatori per entrambi i genitori al trasporto pubblico locale gratuito per i giovani, fino al piano casa da finanziare con i soldi che il governo mette sul ponte di Messina, senza scordare la sanità e la difesa delle pensioni pubbliche. Una “manovra ombra” che M5s ha deciso di anticipare di qualche ora presentando le proprie proposte, in una ormai costante gara con il Pd.

La Schlein non commenta, ma un messaggio agli alleati-concorrenti del Movimento parlando in direzione lo manda: “Non esiste alcuna alternativa senza il Pd: stiamo in campo come forza portante del campo progressi, perno imprescindibile dell’alternativa alla destra, senza tentazioni egemoniche ma senza complessi di subalternità”. Perché, aggiunge, “tanto pazientemente quanto tenacemente ci ritroverete sempre dalla parte di chi, piuttosto che ai distinguo e alla competizione, preferisce dedicarsi con spirito costruttivo al dialogo, alla ricerca e alla valorizzazione delle ragioni che ci uniscono nel contrasto alle scelte scellerate del governo di Giorgia Meloni”. Quello è l’avversario, insomma, e tutte le altre opposizioni farebbero bene a metterselo in testa. Bisogna “riallacciare i fili con quei settori della società che non si sentono più rappresentati, per recuperare la fiducia di chi oggi è deluso e rassegnato, per affrontare quello che deve rappresentare per noi un rovello, un’ossessione: mi riferisco all’astensionismo, un dato sempre più preoccupante che sembra assumere caratteristiche strutturali”. Altro che competizione tra opposizioni.

E la Schlein infatti attacca il “governo di destra” che “è rimasto sostanzialmente inerte sul fronte del carovita e della politica dei redditi e non ha messo in campo le scelte di politica industriale necessarie per salvaguardare alcuni settori produtti strategici (dalla siderurgia alle telecomunicazioni e all’automotive)”. Quindi, appunto, delinea l’impianto della sua contromanovra: innanzitutto, dopo la nascita di un figlio o di una figlia cinque mesi di congedo obbligatori pagati al 100% a entrambi i genitori e salario minimo. Poi, il trasporto pubblico locale gratuito per i giovani e pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici commerciali e industriali .

Insiste sul “piano casa. I soldi destinati al Ponte sullo stretto di Messina li utilizziamo per il recupero delle case popolari” e allo stesso modo bisogna rimpolpare il “fondo per gli affitti, che portiamo a un miliardo nel 2026”. Previsti poi “200 milioni sulle borse di studio universitarie” e “quattro miliardi in più sulla sanità pubblica per sbloccare assunzioni e accorciare liste d’attesa”. Bisogna inoltre “finanziare la non autosufficienza”, prevedere misure a tutela della “salute mentale”, “sopprimere i tagli alle pensioni pubbliche”. Senza dimenticare la transizione ecologica, sulla quale il governo non fa “niente”. Bisognerebbe invece investire in pannelli sui tetti degli edifici pubblici e industriali, favorire le comunità energetiche”. Di nuovo un passaggio per gli alleati, per rimarcare il “successo della manifestazione di Piazza del Popolo. È stato un momento importante di mobilitazione e partecipazione, la dimostrazione che l’alternativa c’è se la facciamo vivere insieme e tra la gente. Non è un punto di arrivo ma di ripartenza”.

Meloni firma Piano con Scholz, (piccoli) passi avanti su Patto Ue

Meloni firma Piano con Scholz, (piccoli) passi avanti su Patto UeBerlino, 22 nov. (askanews) – Giorgia Meloni torna da Berlino con la firma del Piano d’Azione italo-tedesco e con qualche piccolo passo avanti nella complessa trattativa sul nuovo Patto di stabilità e crescita, da approvare entro il 31 dicembre per evitare il ritorno alle vecchio regole.

Proprio la posizione della Germania sui parametri per il rientro dal deficit è uno degli “scogli” più difficili da superare per l’Italia e Meloni ne ha parlato oggi a quattr’occhi con il cancelliere Olaf Scholz. Un confronto che ha dato “frutti” per la premier, con il cancelliere che conferma: “Siamo vicini come mai prima d’ora a un risultato”. Il concetto che la presidente del Consiglio ha espresso al collega è che l’Italia non vuole una “politica di bilancio allegra” perché “siamo un governo serio”, però chiede “la protezione degli investimenti: secondo noi è importante che i parametri tengano conto degli sforzi per favorire le transizioni e le scelte strategiche”. Da parte sua per Scholz “il criterio di stabilità deve avere un ruolo importante” ma “non vogliamo che un Paese debba seguire un programma di austerity”. Per parlare di cifre e parametri è presto, ma per il cancelliere “sono in corso buone discussioni” e sono stati fatti “passi avanti” sulla “buona strada”. In realtà però la strada, spiegano fonti a conoscenza del dossier, è ancora in salita. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ne ha parlato con il collega tedesco Lindner ed è tornato a chiedere che la riduzione di debito e deficit sia “graduale, realistica e sostenibile” ma c’è ancora molto lavoro da fare da qui all’Ecofin dell’8 dicembre. Al centro del bilaterale anche il tema delle migrazioni. In conferenza stampa Meloni dice di condividere con Scholz “la necessità che vada implementato il lavoro relativo al cambio di visione dell’Ue” concentrandosi sulla “dimensione esterna”. Da parte sua il cancelliere ‘promuove’ l’accordo con l’Albania, “che è tutto all’interno del diritto e delle regole europee”. Accordo che – garantisce la premier – “faremo di tutto perché possa essere pioneristico”.

Prima dell’inizio del vertice intergovernativo Meloni e Scholz hanno partecipato insieme alla conference call che ha chiuso il G20 a presidenza indiana, a cui si è collegato – per la prima volta dall’inizio della guerra – Vladimir Putin. Il presidente russo ha espresso la convinzione che occorra “pensare a come fermare” la “tragedia” della guerra in Ucraina. La Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina – gli ha replicato Meloni – “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. Sia lei che il cancelliere hanno poi ribadito, in conferenza stampa, il “pieno sostegno a Kiev” a 360 gradi, anche con un impegno per la ricostruzione: proprio in Germania e Italia si terranno le prossime conferenze sul tema. Per quanto riguarda il Medio Oriente, ha assicurato Meloni, tra Italia e Germania c’è “piena convergenza sulla crisi medio-orientale fin dall’inizio. Sosteniamo Israele e il suo diritto a difendere la sua sicurezza, i suoi cittadini, i suoi confini” e “siamo concordi” nel sottolineare la necessità di “rispettare il diritto internazionale e tutelare i civili. Crediamo che Hamas si faccia scudo dei civili e per svelare il bluff” serve una “soluzione strutturale” con “due popoli due Stati”.

Nell’ambito del vertice intergovernativo (a cui hanno partecipato i ministri italiani a Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università e gli omologhi tedeschi), Meloni e Scholz hanno firmato il Piano d’Azione che definisce Italia e Germania come “partner strategici” che “condividono la visione comune di un’Europa forte, solidale e sovrana”. Per questo prevede il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo su cinque capitoli tematici: economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura. “La nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Il piano di azione innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello. È una buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa”, ha detto Meloni. A margine dei lavori anche un Business Forum con i vertici di varie imprese di entrambi i Paesi, nell’ottica di promuovere la cooperazione economica. A questo proposito, nel corso del loro incontro Meloni e Scholz hanno parlato tra le altre cose del dossier Ita-Lufthansa. “Siamo pronti la settimana prossima – ha annunciato Meloni – ad inviare la notifica alla Commissione Ue. Auspichiamo una soluzione immediata e velocità nel chiudere il dossier perchè credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro”. La stessa rapidità chiesta anche dal cancelliere che auspica “un trattamento veloce, giusto ed equo”.

Mattarella: la violenza sulle donne è un ignobile fenomeno

Mattarella: la violenza sulle donne è un ignobile fenomenoRoma, 22 nov. (askanews) – La violenza sulle donne è un ignobile fenomeno. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione di partecipanti al “Women Economic Forum” che si svolge a Roma.

Il capo dello Stato ha richiamato la strategia per la parità di genere dell’Unione europea che “pone l’accento su tre azioni chiave: richiamo soprattutto quella sullo stop alla violenza sulle donne, ignobile fenomeno tuttora tristemente presente e sabato ne ricorrerà la Giornata internazionale. Vi si affiancano quelle sulle pari possibilità per il raggiungimento di posizioni di vertice nel mondo del lavoro e in politica e quella per la adozione di una prospettiva di genere in tutte le politiche europee”.

Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con Roma

Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con RomaBerlino, 22 nov. (askanews) – “Con il vertice di oggi la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo in relazioni già eccellenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Abbiamo firmato – ha aggiunto – un piano di azione che innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello, esplorando anche nuovi ambiti di dialogo. E’ buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa” perchè Italia e Germania “riaffermano la volontà di rafforzare il partenariato e di dialogare in un momento cruciale per il nostro continente” che richiede di “prendere decisioni e assumersi responsabilità”. Tra gli obiettivi del Piano d’azione siglato tra Italia e Germania c’è quello di migliorare l’integrazione tra i due Paesi nei settori della difesa, delle infrastrutture e dell’energia, ha spiegato Meloni. Il piano d’azione vuole “promuovere la crescita economica e investimenti bilaterali per garantire tutela sociale, una transizione ecologica sostenibile, garantire approvvigionamenti energici, la cooperazione nel settore della Difesa, sviluppare relazioni culturali, lavorare insieme per progredire nell’agenda Europea. Una sfida importante e significativa, a partire dai nostri sistemi produttivi: siamo le due principali realtà manifatturiere d’Europa, interconnesse e complementari. Ci sono settori che da anni hanno sviluppato un’integrazione profonda, penso all’automotive e alla meccanica avanzata, altri in cui la collaborazione deve essere valorizzata: Difesa, infrastrutture, energia”, ha aggiunto Meloni. “Abbiamo firmato un Piano d’azione in 5 punti” che riguardano cinque settori “la tecnologia, la tutela ambientale, l’Europa, i rapporti culturali e sociali”, ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che Italia e Germania hanno ha “collaborazione di lunga data e un’amicizia che ci unisce da tanti anni” e il Piano d’azione “porterà nuovi piani di cooperazione e nuovi partenariati”.

Uno dei punti importanti è quello che riguarda “il settore tecnologico e della sicurezza della difesa” e “siamo d’accordo che dobbiamo ampliare la cooperazione nel settore digitale e in quello climatico”. In particolare sulla questione migranti, Meloni incassa il sostegno del cancelliere. “Siamo d’accordo che è necessario avere un adeguamento a livello europeo sulla situazione dei migranti”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando del colloquio con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della visita a Berlino.

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeri

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeriRoma, 22 nov. (askanews) – “Il treno che ho preso per arrivare (a Caivano, ndr), ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”, lo precisa in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, spiegando che questo tipo di fermata straordinaria “è avvenuta per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato”. “Ho continuato con l’auto di servizio – ha quindi aggiunto – assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica”.

Anche in base alle dichiarazioni formali fatte in una nota da Trenitalia, la fermata di Ciampino “non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri”, ha quindi specificato il ministro Lollobrigida. “Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione – ha quindi ricordato – Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto. L’unico privilegio che ho ricevuto – ha quindi spiegato è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche”.

“Anche oggi – ha poi sottolineato il ministro – ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali”. “Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado – ha concluso il ministro Lollobrigida – Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini”.

”Il Cercasuoni”, Crescentini narratrice di una serie inclusiva

”Il Cercasuoni”, Crescentini narratrice di una serie inclusivaRoma, 22 nov. (askanews) – Una serie innovativa per l’animazione, inclusiva e delicata, che i più piccoli e le loro famiglie possono guardare e soprattutto ascoltare, immergendosi in un universo sonoro. Dal 23 novembre (alle 16) arriva in prima tv su Rai Yoyo e su RaiPlay “Il Cercasuoni” (regia di Chris Tichborne, affiancato da Andy Burns e Barry Purves), che, combinando i pupazzi in stop motion e le riprese della natura dal vivo, racconta la storia di un bambino parzialmente sordo che va alla scoperta di nuovi suoni e rumori della natura con la sua amica talpa Mole.

Ad accompagnare il piccolo Cercasuoni c’è la voce narrante di Carolina Crescentini. “Insieme si aiutano e vanno a scoprire il mondo fuori, il mondo della natura, della città, e vanno a rubare i suoni attraverso un registratore per poi tornare a casa e comporre musica”, ha detto l’attrice. “Questa serie non solo racconta il tenerissimo rapporto fra loro ma anche quello che c’è fuori, che spesso dimentichiamo; spesso i bambini sono rintanati in casa quando fuori c’è un mondo da scoprire che può essere stupefacente per loro, non solo la natura, anche la città, quindi a me è piaciuta molto”. La serie – una coproduzione tra la società Enanimation di Torino e la britannica Eagle vs Bat per Rai Kids e il canale inglese ITV – è un’esperienza audiovisiva immersiva che stimola la curiosità; alla realizzazione tecnica hanno partecipato i premi Oscar Mackinnon and Saunders che hanno lavorato con Tim Burton, Wes Anderson e con Guillermo del Toro in “Pinocchio”. Nel Regno Unito, dove è già in onda, la narratrice è Keira Knightley. “L’abbiamo fatta un po’ diversa, perché lei è molto tranquilla, evidentemente perché è madre e ha bisogno di addormentare il figlio, io invece mi sono fatta prendere e partecipo alle loro avventure, mi sono divertita” ha raccontato Carolina Crescentini.

La serie è composta da 60 episodi da cinque minuti e si propone di parlare a tutti i bambini in età prescolare, favorendo una visione inclusiva e positiva ed educando al rispetto dell’ambiente. Si è anche avvalsa della supervisione scientifica di consulenti di audiologia, come il Dr.Edward Killan, professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Leeds, e dell’appoggio della British Society of Audiology. Il video su www.askanews.it

Dal Senato via libera unanime al ddl contro violenza donne. E’ legge

Dal Senato via libera unanime al ddl contro violenza donne. E’ leggeRoma, 22 nov. (askanews) – Il Senato ha dato via libera all’unanimità al ddl contro la violenza sulle donne. Il provvedimento ha ottenuto 157 sì, zero contrari e zero astenuti.

L’approvazione è stata salutata con un applauso dall’emiciclo. “Stiamo vivendo giornate terribili e dolorosissime – ha commentato il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani – per la tragica morte di Giulia che ha sconvolto noi e l’Italia intera. Siamo tutti quanti consapevoli che la violenza di genere è un fenomeno radicato a cui servono risposte ferme e decise, serve un lavoro diversificato e stratificato su vari livelli per arrivare a debellarlo, per poter finalmente dire: mai più. Le norme approvate oggi sono un segnale importante, un messaggio forte che Governo e Parlamento hanno voluto dare proprio in questi giorni, a ridosso del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma anche per Giulia e per tutte le altre donne”.

M.O., Meloni: condanna Hamas, diritto Israele a difendersi

M.O., Meloni: condanna Hamas, diritto Israele a difendersiBerlino, 22 nov. (askanews) – In merito al conflitto tra Israele e Hamas, la premier Giorgia Meloni – nel corso della videoconferenza dei Leader G20, a cui ha partecipato collegata da Berlino – ha sottolineato in particolare tre concetti: La “ferma condanna” di Hamas per l’”ignobile e sanguinario” assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, il “diritto all’autodifesa” di Israele e la convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Ucraina, Meloni a G20: se Russia vuole pace si ritiri

Ucraina, Meloni a G20: se Russia vuole pace si ritiriBerlino, 22 nov. (askanews) – Nel corso della videoconferenza dei Leader G20, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, collegata da Berlino, ha nuovamente “condannato” le azioni di Mosca, anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere, e ha sottolineato che la Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.