Formula1, Leclerc e Sainz guidano le Fp2 a Las VegasRoma, 17 nov. (askanews) – Charles fa sue le Libere 2 a Las Vegas, penultimo appuntamento del mondiale di Formula1. Il monegasco chiude in 1:35.265 dimostrando un ottimo stato di forma. Leclerc aveva chiuso al comando anche le FP1 durate solo 9′ prima dell’interruzione causata dalla presenza di un tombino che ha danneggiato alcune monoposto. Su tutte la Ferrari di Sainz: lo spagnolo – secondo nelle FP2 – ha dovuto sostituire la batteria senza ottenere una deroga dalla FIA e sconterà 10 posizioni in griglia. Dietro le due Rosse si piazza l’Aston Martin di Fernando Alonso, mentre la migliore delle Red Bull è quella di Sergio Perez che chiude quarto. Max Verstappen, che ha chiuso col sesto tempo, ha prima litigato un po’ col tracciato, poi si è concentrato sul passo gara.
Fdi, Meloni: no Schlein ad Atreju? Bertinotti non aveva timoreZagabria, 17 nov. (askanews) – Il no di Elly Schlein all’invito ad Atreju “l’ho appreso da voi, non mi occupo del programma di Atreju, festa aperta per antonomasia, la prima festa ad immaginare confronti tra leader molto diversi. Bertinotti non aveva timore a presentarsi e dialogare, prendo atto che le cose sono cambiate”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria.
“Non so – ha aggiunto – come interpretare la decisione, io mi sono sempre presetata quando invitata e sono stata io ad aprire gli inviti alla sinistra. Sono venuti quasi tutti, Gentiloni, Letta… E’ una delle primissime volte in cui qualcuno dice di no, ma non mi sento di giudicarla”.
Sciopero, Landini: il governo smetta di fare cavolate. Ci ascolti, noi non ci fermiamoRoma, 17 nov. (askanews) – La precettazione è stato un atto grave che mette in discussione il diritto delle persone a scioperare. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione in piazza del Popolo. “Questa cosa non l’accettiamo – ha detto – la risposta della piazza è che non Landini, ma le persone non vogliono rinunciare alla democrazia e ai diritti. Se il Governo vuole ascoltare, cambi idea, smetta di fare cavolate, ritiri la precettazione e apra le trattative con noi. Se pensa di continuare così e non ascoltarci, noi continueremo. Non ci fermiamo finché non avremo portato a casa i risultati”.
Landini ha poi detto che “non personalizzo” con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Quando uno si fa del male non c’è bisogno, se lo sta facendo da solo – ha affermato – non capisce una cosa fondamentale: se il diritto di sciopero è stato inserito nella Costituzione, non da una legge ordinaria, vuol dire che è un diritto di ogni cittadino poter aderire o no a uno sciopero. Quando si mette in discussione questa cosa non si sta facendo una cosa contro il sindacato e i sindacalisti, ma contro i cittadini. Quando proclamo lo sciopero non è un obbligo, quando si limita questo diritto si limita il diritto di un cittadino”. Il numero uno della Cgil ha aggiunto: “Hanno fatto un atto che parla da solo, nella storia repubblicana quando un governo di fronte a uno sciopero generale ha precettato i lavoratori? Non è mai stato fatto da nessun governo. Queste cose si facevano prima della Costituzione, quando questo Paese non era democratico. Non succede in Europa, forse Salvini dovrebbe vedere come funziona la mobilità in Europa. Non c’è solo il ponte sullo Stretto. Hanno fatto sciopero in Germania, in Francia. Nessuno l’ha bloccato”. In piazza del Popolo hanno partecipato 60mila persone per la manifestazione nazionale di Cgil e Uil, fanno sapere gli organizzatori (Cgil e Uil di Roma e Lazio). “Questa piazza è bellissima. Tutte le altre sono strapiene. Questa non è semplicemente una piazza del Popolo strapiena, ma è la piazza del popolo dei lavoratori. E’ la risposta più intelligente e ferma che potevamo dare a chi mette in discussione il diritto di sciopero. Questo è un attacco alla democrazia”, ha sottolineato il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione in piazza del Popolo. “Non ci possiamo e non vogliamo fermare finché non portiamo a casa i risultati”, ha aggiunto, ricordando che “la legge di bilancio contiene delle “porcherie” e “non una delle promesse fatte sono stati capaci di rispettare. Anche chi li ha votati è in piazza”. E’ tranchant il giudizio del leader della Cgil, Maurizio Landini.
“Adesso basta, siamo la maggioranza di questo Paese e vogliamo essere ascoltati. Per questo continueremo con gli scioperi”, ha annunciato il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di piazza del Popolo ricordando che sono state programmate altre quattro di giornate di mobilitazione sul territorio fino al 1 dicembre. “Non bisogna avere paura né abbassare la testa – ha aggiunto – siamo sulla strada giusta e non ci fermiamo”.
Sciopero, la ministra del lavoro Calderone: non preclude il dialogo, c’è volontà di ascoltoGenova, 17 nov. (askanews) – “Credo che sia legittimo che i sindacati esprimano le loro preoccupazioni anche attraverso uno sciopero perché è un diritto che è affermato dal nostro ordinamento. Questo non preclude il dialogo. Da parte del governo in questi mesi c’è stata una volontà di ascolto che dovrà caratterizzare anche i mesi e gli anni futuri”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, parlando dello sciopero di oggi a margine del Festival Orientamenti di Genova. “Chiunque – ha aggiunto – può pensare di essere in grado di scrivere meglio la manovra di bilancio, ma voglio sottolineare che in una manovra complicata dal fatto che è necessario mantenere uno stretto equilibrio dei conti, comunque la maggior parte delle risorse sono andate sul lavoro”.
Meloni da Zagabria: l’Ue deve ripensarsi. E difende l’accordo “intelligente” sui migranti con l’Albania)Zagabria, 17 nov. (askanews) – “L’Europa deve ripensarsi per affrontare le grandi sfide” ma anche per cogliere “le opportunità” che questioni come “l’allargamento ci pone di fronte”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte con il premier croato Andrej Plenkovic a Zagabria.
E da Zagabria la premier torna a difendere l’accordo sui migranti con l’Albania: “Penso che l’accordo con l’Albania sia molto innovativo, intelligente e mi pare sia stato colto con molto interesse dai partner. Dipenderà dalla nostra capacità di farlo funzionare nel miglior modi” ma “penso che possa essere un esempio da replicare se funziona. L’Italia ha scelto di essere pioniera. Penso sia un accordo intelligente e innovativo nel momento in cui abbiamo bisogno di immaginare strade nuove per un problema che non abbiamo gestito nel migliore dei modi”.
Accordo di collaborazione tra askanews e l’agenzia WAMRoma, 17 nov. (askanews) – Accordo di cooperazione, in ambito editoriale, siglato tra l’agenzia di stampa italiana askanews e quella emiratina WAM. La partnership prevede lo scambio dei rispettivi contenuti giornalistici tra le due redazioni, con l’obiettivo di stimolare i rapporti bilaterali sul piano politico, economico e culturale, così come di sviluppare nuovi ambiti di collaborazione transnazionale per offrire un effettivo servizio informativo ai cittadini italiani ed emiratini.
Lo scorso marzo, i due Paesi hanno annunciato una Dichiarazione d’intenti sul rafforzamento della cooperazione nell’ambito della Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP28) e dell’azione per il clima. Inoltre, il 2023 è stato dichiarato, dagli Emirati Arabi Uniti, Anno della sostenibilità. L’accordo siglato rappresenta un esempio concreto di come i media possano lavorare insieme nel fornire un’informazione certificata su sfide, processi e buone pratiche della transizione verso un’economia verde e sostenibile. Il direttore responsabile di askanews, Gianni Todini, sottolinea come “l’intesa con WAM si sia perfezionata in preparazione della 28a sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) – ospitata dagli Emirati Arabi Uniti -, sulla base di un mutuo riconoscimento di expertise giornalistica e di copertura informativa delle due agenzie in materia”.
Il consigliere delegato di askanews, Marco Di Marco, che ha sottoscritto il patto di collaborazione, evidenzia come quest’ultimo sia stato firmato, ad Abu Dhabi, nel contesto della seconda edizione del Congresso Globale dei Media, riconoscendo il valore di questa piattaforma internazionale, in termini “di connessione, dialogo e di approfondimento tematico”, nel tentativo di dare “forma al futuro dell’industria dei media”. Il direttore generale di WAM, Mohammed Jalal Al Rayssi, ha affermato che questo protocollo è espressione della volontà di costruire “ponti di cooperazione”, di “stabilire amicizie”, migliorando lo scambio di notizie tra media internazionali in “modo obiettivo, accurato e completo”; rafforzando la collaborazione nell’organizzazione di conferenze stampa, nella realizzazione di progetti comuni, e nel “progresso dell’industria dei media a livello globale”.
Migranti, Meloni: accordo con Albania intelligente e innovativoZagabria, 17 nov. (askanews) – “Penso che l’accordo con l’Albania sia molto innovativo, intelligente e mi pare sia stato colto con molto interesse dai partner. Dipenderà dalla nostra capacità di farlo funzionare nel miglior modi” ma “penso che possa essere un esempio da replicare se funziona. L’Italia ha scelto di essere pioniera. Penso sia un accordo intelligente e innovativo nel momento in cui abbiamo bisogno di immaginare strade nuove per un problema che non abbiamo gestito nel migliore dei modi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte con il premier croato Andrej Plenkovic, a Zagabria.
Formula1, Sainz prende un tombino rotto nelle libere di Las Vegas: Ferrari distrutta. Vasseur: inaccettabileRoma, 17 nov. (askanews) – Non è cominciato nel migliore dei modi il venerdì di libere della F1 a Las Vegas: la prima sessione di libere è infatti durata poco (nove minuti) per i danni causati alla Ferrari di Sainz (fondo) e all’Alpine di Ocon (telaio sostituito) dopo il passaggio su un tombino rotto. La vettura è andata a impattare contro un tombino rotto a 320 km/h: distrutto il telaio e parecchi danni. Il pilota spagnolo è stato costretto a fermarsi subito e, dopo la bandiera rossa, è stato deciso di chiudere anzitempo la sessione per sistemare il tombino incriminato e tutto il resto del tracciato. In corso verifiche sul tracciato e danni anche per l’Alpine di Ocon e l’Alfa di Zhou. “Abbiamo danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. Penso che sia semplicemente inaccettabile. Non penso nemmeno Sainz prenderà parte alla FP2” le parole del team principal del Cavallino Rampante, Frédéric Vasseur. “Dobbiamo curare più l’aspetto sportivo – ha proseguito Vasseur – Sono frustrato e spaventato, perché Sainz ha colpito un tombino a 320 km/h e sarebbe potuta andare molto peggio”. La beffa è che nessuna deroga è arrivata per Sainz per la sostituzione della batteria senza penalità. Anche se il danno è stato causato da un oggetto esterno, il regolamento deve essere comunque applicato per come è scritto. Gli steward sostengono di non avere l’autorità per dare la deroga. Sarà penalità per Sainz: 10 posizioni in griglia.
In conferenza stampa, affiancato dagli altri team principal Toto Wolff (Mercedes) e Zak Brown (McLaren), ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto una FP1 molto dura, ci costerà una fortuna. Abbiamo rovinato la sessione di Sainz, non faremo parte della seconda sessione di libere perché dobbiamo cambiare il telaio e due terzi della macchina. Ok lo spettacolo, sta andando bene qui, ma quello che è successo è inaccettabile per la F1. Avremo modo e tempo per discuterne”.
Meloni: sospensione Schengen transitoria, pronti a rivederlaZagabria, 17 nov. (askanews) – “Siamo consapevoli delle difficoltà dei transfrontalieri per il ripristino dei controlli ai confini per far fronte a problemi contingenti di sicurezza. Abbiamo fatto una scelta transitoria che siamo pronti a riconsiderare in ogni momento quando le condizioni di sicurezza saranno più chiare e tranquille ma stiamo lavorando per rafforzare una cooperazione già ottima con la Croazia e la Slovenia per i controlli alle frontiere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte con il premier croato Andrej Plenkovic a Zagabria.
Formula1, Vasseur furioso sull’incidente di Sainz: “Inaccettabile”Roma, 17 nov. (askanews) – Furia Ferrari dopo l’incidente alla SF-23 di Carlos Sainz nelle libere di Las Vegas, vettura andata a impattare contro un tombino rotto a 320 km/h: distrutto il telaio e parecchi danni. “Abbiamo danneggiato completamente la monoscocca, il motore, la batteria. Penso che sia semplicemente inaccettabile. Non penso nemmeno Sainz prenderà parte alla FP2” le parole del team principal del Cavallino Rampante, Frédéric Vasseur. “Dobbiamo curare più l’aspetto sportivo- ha proseguito Vasseur-. Sono frustrato e spaventato, perché Sainz ha colpito un tombino a 320 km/h e sarebbe potuta andare molto peggio”. La beffa è che nessuna deroga è arrivata per Sainz per la sostituzione della batteria senza penalità. Anche se il danno è stato causato da un oggetto esterno, il regolamento deve essere comunque applicato per come è scritto. Gli steward sostengono di non avere l’autorità per dare la deroga. Sarà penalità per Sainz: 10 posizioni in griglia.
In conferenza stampa, affiancato dagli altri team principal Toto Wolff (Mercedes) e Zak Brown (McLaren), ha poi aggiunto: “Abbiamo avuto una FP1 molto dura, ci costerà una fortuna. Abbiamo rovinato la sessione di Sainz, non faremo parte della seconda sessione di libere perché dobbiamo cambiare il telaio e due terzi della macchina. Ok lo spettacolo, sta andando bene qui, ma quello che è successo è inaccettabile per la F1. Avremo modo e tempo per discuterne”.