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Morto a 92 anni il pianista jazz statunitense Ahmad Jamal

Morto a 92 anni il pianista jazz statunitense Ahmad JamalRoma, 17 apr. (askanews) – E’ morto, all’età di 92 anni, Ahmad Jamal, celebre pianista jazz e compositore statunitense. A lungo trascurato dalla critica e considerato poco più che un artista da piano bar, e successivamente rivalutato come uno dei principali innovatori nel campo del piano jazz, è morto nella sua casa ad Ashley Falls, nel Massachusetts. Era affetto da tumore alla prostata, la sua scomparsa è stata resa nota dalla famiglia al Washington Post. Amico di grandi della musica come il pianista McCoy Tyner e un gigante come Miles Davis – che lo considerava uno dei suoi punti di riferimento – era nato a Pittsburgh sotto il nome di Frederick Russell Jones. Cambiò il nome all’anagrafe nel 1950 dopo la conversione all’Islam. Jamal contribuì a far superare al piano jazz il cosiddetto “stile boppistico” introdotto da Bud Powell negli anni Quaranta, privilegiando un approccio più minimalista. Tra i premi ricevuti l’Ordre des Arts and des Lettres francese nel 2007 e un Grammy Lifetime Achievement Award nel 2017. Dal 1958 anno di “Ahmad Jamal at the Pershing: But Not for Me” è rimasto nelle classifiche della rivista Billboard per più di 100 settimane. Il New York Times scrisse che è diventato uno dei dischi strumentali più venduti del suo tempo. Ne seguirono altre decine, in quello che lo stesso Times definì “un catalogo cosparso di gemme”.

Nella sua autobiografia, Davis ha scritto di Jamal: “Mi ha sbalordito con il suo concetto di spazio, la sua leggerezza di tocco, il suo eufemismo e il modo in cui esprimeva note, accordi e passaggi”. In un’intervista alla fine dell’anno scorso con The Times, Jamal – all’epoca, 92 anni – disse senza un filo di autocompiacimento: “Mi sto ancora evolvendo, ogni volta che mi siedo al pianoforte. Ho ancora alcune nuove idee”.

Migranti, Mattarella: Sudan allarma, da Wagner pressione in Africa

Migranti, Mattarella: Sudan allarma, da Wagner pressione in AfricaVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Ci sono pressioni e iniziative destabilizzanti in Africa. Quanto avviene in queste ore in Sudan è allarmante, l’azione della Wagner in tanti paesi africani richiama un grande allarme della Nato e dell’Ue e richiede un’azione attiva e protagonista dell’Ue che si impegni fortemente su questi fronti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il colloquio con il presidente polacco Andrezej Duda, primo incontro istituzionale della visita di Stato in Polonia.

Dl Cutro, al via voti in commissione. Opposizioni sul piede di guerra

Dl Cutro, al via voti in commissione. Opposizioni sul piede di guerraRoma, 17 apr. (askanews) – In commissione Affari costituzionali del Senato al via le votazioni sugli emendamenti presentati al dl sui migranti, varato dopo la tragedia di Cutro. Bocciate le prime proposte delle opposizioni sulle procedure semplificate di rilascio del nulla osta al lavoro per gli stranieri, subito dopo si è cominciato a votare i sub-emendamenti ai testi del governo, su cui il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha espresso tutti pareri negativi.

L’opposizione è sul piede di guerra, con interventi a raffica sulle singole proposte e più in generale sulla politica messa in campo dall’esecutivo contestata per la “poca umanità”, “incapacità di cogliere come questa politica diventi negativa per l’economia nazionale” e in direzione contraria alle “esigenze del Paese” e “dannoso per l’intera collettività” con “un aumento dell’irregolarità”. La minoranza interviene sulle proposte che vanno dal potenziamento delle strutture di accoglienza governative e degli hotspot alla gestione da parte della Croce Rossa dell’hotspot di Lampedusa, dal servizio di trasporto marittimo aggiuntivo per il traferimento dei migranti al ‘dirottamento’ di chi è in attesa della risposta sulla domanda di protezione internazionale dal sistema di accoglienza e integrazione (Sai) degli enti locali ai centri governativi.

Poi si passa al secondo emendamento del governo e al subemendamento della maggioranza che, di fatto, punta ad azzerare la protezione speciale e su cui il parere di governo e relatore è positivo.

Mattarella: sui migranti serve una nuova politica di asilo nell’Ue

Mattarella: sui migranti serve una nuova politica di asilo nell’UeVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Nessuno Stato da solo può affrontare il problema delle migrazioni, va affrontato insieme. Questo richiama la responsabilità dell’Unione europea per una nuova politica di asilo superando le vecchie regole ormai della preistoria”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente polacco Duda a Varsavia.

“Le migrazioni sono un fenomeno che la Polonia conosce bene – ha ricordato il capo dello Stato – non solo per i milioni di profughi dall’Ucraina, una accoglienza che ammiriamo, ma anche quelli che arrivano dai confini della Bielorussia. Tutto questo richiede, lo sappiamo bene in Italia, che venga affrontato come problema Ue”.

Migranti, Mattarella: serve una nuova politica di asilo in Ue

Migranti, Mattarella: serve una nuova politica di asilo in UeVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Nessuno Stato da solo può affrontare il problema delle migrazioni, va affrontato insieme. Questo richiama la responsabilità dell’Unione europea per una nuova politica di asilo superando le vecchie regole ormai della preistoria”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente polacco Duda a Varsavia.

“Le migrazioni sono un fenomeno che la Polonia conosce bene – ha ricordato il capo dello Stato – non solo per i milioni di profughi dall’Ucraina, una accoglienza che ammiriamo, ma anche quelli che arrivano dai confini della Bielorussia. Tutto questo richiede, lo sappiamo bene in Italia, che venga affrontato come problema Ue”.

Duda e Mattarella: sostenere l’Ucraina finchè sarà necessario

Duda e Mattarella: sostenere l’Ucraina finchè sarà necessarioVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Daremo sostegno finchè occorre e sotto ogni profilo, militare, finanziario e per la ricostruzione”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il colloquio con il presidente polacco Andrezej Duda, primo incontro istituzionale della visita di Stato in Polonia. “C’è l’esigenza di sostenere l’Ucraina e su questo – ha aggiunto Mattarella – c’è stata piena sintonia nei colloqui con Duda, con la convinzione che questo riguardi non solo l’Ucraina ma tutti i paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli. Tutto questo è messo in pericolo dall’aggressione russa”, se non la fermassimo “altre ne seguirebbero, se l’Ucraina venisse lasciata sola. Noi la garantiamo in pieno sotto ogni profilo e siamo tutti inorriditi da alcuni comportamenti disumani delle forze armate russe”. “Chiunque chieda di sospendere gli aiuti all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, opera nell’interesse della Russia e cerca di far sì che la Russia vinca sull’Ucraina” ha detto poco prima il presidente della Polonia Andrzej Duda, durante le dichiarazioni alla stampa dopo il suo incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita nel Paese.

“La supremazia della Russia è ovvia. Se l’Ucraina non ottiene aiuto, la Russia riuscierà a vincere la guerra e inizierà il periodo della sua supremazia su questa parte dell’Europa”, ha commentato ancora Duda, aggiungendo: “conosciamo questa avidità russa, la tentazione di soggiogare altri popoli, conosciamo questo atteggiamento e capiamo i nostri vicini ucraini che cercano di difendere la loro sovranità”. “Quindi ci appelleremo a tutto il mondo affinché aiuti l’Ucraina per evitare una vittoria della Russia. La Russia non può vincere questa guerra”, ha concluso.

Ucraina, Mattarella: sostegno sotto ogni profilo finchè necessario

Ucraina, Mattarella: sostegno sotto ogni profilo finchè necessarioVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Daremo sostegno finchè occorre e sotto ogni profilo, militare, finanziario e per la ricostruzione”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il colloquio con il presidente polacco Andrezej Duda, primo incontro istituzionale della visita di Stato in Polonia.

“C’è l’esigenza di sostenere l’Ucraina e su questo – ha aggiunto Mattarella – c’è stata piena sintonia nei colloqui con Duda, con la convinzione che questo riguardi non solo l’Ucraina ma tutti i paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli. Tutto questo è messo in pericolo dall’aggressione russa”, se non la fermassimo “altre ne seguirebbero, se l’Ucraina venisse lasciata sola. Noi la garantiamo in pieno sotto ogni profilo e siamo tutti inorriditi da alcuni comportamenti disumani delle forze armate russe”.

Piantedosi: lo stato d’emergenza serve per avere gli strumenti per gestire il fenomeno migratorio

Piantedosi: lo stato d’emergenza serve per avere gli strumenti per gestire il fenomeno migratorioRoma, 17 apr. (askanews) – “Si chiama emergenza perché la legge la chiama così, ma non qualifica il fenomeno in quanto tale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto a un convegno del sindacato di polizia Coisp.

“So è fatto ricorso, in tempi recenti, allo stato di emergenza anche per l’Ucraina. Semplicemente per avere degli strumenti di gestione del fenomeno, che possano essere anche ai fini degli aspetti umanitari dell’accoglienza, adeguati al forte impatto, concentrato dall’arrivo di persone”, ha aggiunto il ministro. “Quando nel fine settimana arrivano 4-5-6mila io sfido chiunque che si possa, con strumenti ordinari, trovare una adeguata sistemazione. La legge la chiama così ma non è una qualificazione in quanto tale del fenomeno immigratorio” e “nella discussione – ha concluso – c’è il rischio qualche volta di ideologizzare il concetto”.

Il San Raffaele conferma che Berlusconi è uscito dalla terapia intensiva

Il San Raffaele conferma che Berlusconi è uscito dalla terapia intensivaMilano, 17 apr. (askanews) – “Al momento lo stato clinico e la risposta alle cure hanno consentito il trasferimento del presidente Silvio Berlusconi in un reparto di degenza ordinaria. Proseguono le cure e il monitoraggio dei parametri funzionali”. Questo lo scarno bollettino medico con il quale i medici che hanno in cura Silvio Berlusconi al San Raffaele, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, hanno confermato l’uscita del leader di Forza Italia, 86 anni, dal reparto di terapia intensiva dove si trovava dal 5 aprile in seguito ad una polmonite, complicanza di una leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo. L’ex premier resta ricoverato in un’area di degenza ordinaria.

Schifani: la Sicilia è “sommersa” dagli sbarchi di migranti

Schifani: la Sicilia è “sommersa” dagli sbarchi di migrantiRoma, 17 apr. (askanews) – “L’emergenza sbarchi esiste e in Sicilia la viviamo già da un mese: siamo sommersi da migliaia di sbarchi. Dispiace che in questo frangente possano esserci polemcihe di carattere squisitamente politico. A situazioni straordinarie bisogna rispondere con scelte altrettanto straordinarie”. Lo ha detto il governatore siciliano, Renato Schifani, ospite di Tgcom24.

“La situazione è straordinaria e occorre replicare con mobilitazioni e scelte straordinarie: occorre potenziare i centri per il rimpatrio, credo che il Paese non sia pronto a recepire i flussi che aumenteranno tendenzialmente. Gli sbarchi aumenteranno: non dico che ci sarà una invasione – ha precisato Schifani – ma comunque registreremo un fortissimo aumento. Ok l’accoglienza, quindi, ma deve esserci anche una politica di controllo e gestione. Dobbiamo essere pronti ad accogliere ma anche a raccordarci con l’Europa e fare in modo che i rimpatri avvengano” ha concluso il presidente della Regione Siciliana.