Balneari, la Ue invia all’Italia un parere motivato sulla violazione della direttivaMilano, 16 nov. (askanews) – La Commissione europea oggi ha inviato all’Italia un parere motivato sulla procedura di infrazione legata al regime delle concessioni balneari. Nel registro delle infrazioni si legge che il parere è stato inviato per la violazione della direttiva dei servizi e del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. L’Italia ha due mesi per rispondere e adottare le misure necessarie. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Assegno unico, Commissione Ue invia parere motivato a ItaliaRoma, 16 nov. (askanews) – La Commissione europea annuncia di aver deciso di proseguire la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sull’assegno unico inviando un parere motivato all’Italia per il mancato rispetto delle norme dell’UE sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori. Nel marzo 2022, l’Italia ha introdotto un nuovo assegno familiare per figli a carico: hanno diritto a ricevere questo beneficio solo le persone che risiedono da almeno due anni in Italia, e solo se vivono in stessa famiglia dei loro figli. Secondo la Commissione, questa norma viola il diritto dell’UE poiché non tratta i cittadini dell’UE in modo equo, il che si configura come una discriminazione. Inoltre, il regolamento sul coordinamento della sicurezza sociale vieta qualsiasi requisito di residenza per ricevere prestazioni di sicurezza sociale come gli assegni familiari. Il parere motivato fa seguito a una lettera di messa in mora inviata all’Italia nel febbraio 2023 a cui l’Italia ha risposto nel giugno 2023. La Commissione ha ritenuto non soddisfacente la risposta e ora deciso di inviare un parere motivato.
Manovra, Cgil-Uil: domani al via sciopero e manifestazioniRoma, 16 nov. (askanews) – Domani, 17 novembre, otto ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. A scioperare, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, sciopereranno dalle ore 9 alle ore 13.
Sarà la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le Regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre. Saranno le lavoratrici e i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia domani insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si asterranno dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma.
Nella Capitale, interverranno dal palco di Piazza del Popolo i segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, sei lavoratrici e lavoratori e due studenti. L’appuntamento è per le ore 9.30 e si potrà seguire in diretta sui siti istituzionali, sulle pagine social e sulle piattaforme di Cgil e Uil. La mobilitazione è stata promossa dalle due Confederazioni “per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Adesso basta!”.
Lollobrigida spera che anche la Ue vieti la “carne sintetica”Roma, 16 nov. (askanews) – “Abbiamo grande rispetto dell’Ue e in Agrifish, nella commissione competente, abbiamo consegnato la nostra proposta a tutti i colleghi perchè possano riflettere nei loro Parlamenti. Oggi l’Italia è la prima ma non è detto non arrivino altri. Abbiamo chiarito che i nostri parlamentari italiani insieme ai colleghi in Europa hanno bocciato tutti gli emendamenti che autorizzano produzioni di questa natura, questo mi fa presuppore si possa arrivare in Ue a un divieto”. Così il ministro per la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in aula alla Camera ha ribadito la bontà della proposta di vietare il cibo sintetico.
“Qualora invece l’autorità europea ci ponga questo tema, ce lo porremo – ha aggiunto – nel frattempo possiamo fare le nostre proposte come Italia tenendo conto del peso specifico dei partiti in Parlamento”.Quanto all’accusa rivolta dal deputato Angelo Bonelli sugli Ogm Lollobrigida ha replicato: “I nuovi Ogm sono processi diversi, la accelerazione evolutiva non modifica la specie di riferimento, perciò riteniamo che gli effetti portino risultati estremamente diversi rispetto ai pesticidi che tutti vogliamo eliminare”.
Salvini: la mia scelta di precettare è condivisa dall’intero governoRoma, 16 nov. (askanews) – La posizione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sullo sciopero proclamato da Cgil, e Uil per domani che è stato precettato “è condivisa” dall’intero governo”. Lo assicura lo stesso ministro intervistato su Rtl 102.5.
“Non è che un ministro si alzi la mattina e decida cosa fare senza informarne gli altri. Quindi la linea è condivisa non solo non solo dal governo e ma anche dalla stragrande maggioranza dei lavoratori italiani”, ha detto Salvini. Quello della Cgil nei confronti del governo è un “approccio pregiudiziale”. “La stragrande maggioranza dei sindacati fa delle critiche al governo come è giusto, fa delle proposte migliorative, come è giusto, ma non sciopera un giorno sì e uno no. Penso alla Cisl alla Ugl, a iniziative a favore dei lavoratori da includere nelle gestione delle aziende che la Lega ha proposto e porta avanti. La stragrande maggioranza dei sindacati dei lavoratori ha un approccio critico quando serve ma non pregiudiziale. Io dalla Cgil in questo anno al governo ho avuto solo no, no al Ponte, no alle riforme, no all’Alta velocità, no alla Tav. Non è che puoi dire sempre no a tutto”.
Calderone: nessuna lesione del diritto di sciopero, occore rispettare anche i cittadiniRoma, 16 nov. (askanews) – Nessuna lesione da parte del governo del diritto allo sciopero dopo la precettazione da parte del ministro dei Trasporti Matteo Salvini per domani. Per il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una intervista rilasciata alla Stampa, “il diritto allo sciopero va tutelato e guardato con senso di responsabilita. Ma non strumentalizzato, nel rispetto anche di quei cittadini e lavoratori a cui vanno garantiti i servizi essenziali. Proprio per questo motivo esistono delle regole e una commissione di garanzia”.
In merito alle norme in metaria di pensioni contenute in Manovra e su cui il governo pensa di intervenire con delle modifiche, il ministro spiega: “Ci sono varie ipotesi di lavoro che vanno dall’applicazione delle nuove aliquote di rendimento solo per chi, tra le categorie di dipendenti del settore pubblico, sceglie di andare in pensione anticipatamente conservando l’assetto attuale per le pensioni di vecchiaia al differiento dell’entrata in vigore della norma”.
Landini: Meloni ritiri la precettazione, è un attacco alla democraziaRoma, 16 nov. (askanews) – “La precettazione, se non rispettata, espone non solo i sindacati ma anche i lavoratori dei trasporti a sanzioni economiche e penali. E non possiamo permettercelo. Il grave atto di Salvini è un attacco al diritto di sciopero che non ha precedenti nell’Italia democratica. Abbiamo un motivo in più per confermare lo sciopero generale di 4 ore nel settore dei trasporti e di 8 ore negli altri settori. Con un percorso di mobilitazione che coinvolge tutto il Paese da domani al primo dicembre. Il modo migliore di difendere i diritti è praticarli. Lo dimostreranno le piazze piene”. E’ quanto ha detto in un’intervista a Repubblica, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che domani mattina sarà in piazza del Popolo con il leader Uil Pierpaolo Bombardieri, per la prima giornata di sciopero proclamato contro la manovra.
“Vedo il tentativo reiterato di questo governo di delegittimare i sindacati, rifiutando il confronto”, ha sottolineato Landini. “Noi scioperiamo anche per le promesse fatte da Salvini e mai realizzate: dalle pensioni all’aumento dei salari. Anziché vivere su Marte, vada a fare la spesa e a sentire la sfiducia e la delusione di chi l’ha votato”. Intanto, la premier Meloni ha detto che non toccherà il diritto allo sciopero. “Se la premier pensa davvero di non mettere in discussione il diritto allo sciopero, allora faccia ritirare l’atto di precettazione”, ha insistito Landini. “Altrimenti quello che si configura è un attacco alla Costituzione, già in opera con il progetto dell’autonomia differenziata e del premierato che ridimensiona il ruolo del Parlamento e del presidente della Repubblica. Nei fatti, un anno di governo ha aumentano le divisioni nel Paese e le diseguaglianze sociali”.
Il segretario della Cisl sostiene che gli scioperi regionali sono una scelta sbagliataRoma, 16 nov. (askanews) – La Cisl guidata da Luigi Sbarra domani non sciopera con Cgil e Uil. Ma il 25 novembre sarà in piazza contro la manovra economica. “Avevamo proposto agli amici di Cgil e Uil un percorso comune di mobilitazione con una grande manifestazione di sabato. Hanno scelto la strada degli scioperi regionali, per noi sbagliata e controproducente in questa fase. Saremo in piazza in autonomia il 25 a Roma. Bisogna pensare a come migliorare la manovra economica e rilanceremo il tema di un patto sociale che dia risposte concertate alla politica di sviluppo”, afferma Sbarra in un’intervista al Corriere della Sera.
“Riteniamo sia sbagliato caricare di ulteriori sacrifici i lavoratori con l’astensione di una giornata lavorativa in questa fase già difficile, causando tra l’altro disagi ai cittadini. Bisogna poi evitare di riversare nelle aziende tensioni e conflitti che nulla hanno a che vedere con il mondo delle imprese, che invece andrebbero coinvolte in un complessivo fronte riformista sociale. Sulla manovra i nostri interlocutori sono governo e Parlamento: a loro ci rivolgiamo con la nostra giornata di mobilitazione nazionale”, commenta Sbarra.
Milano Cortina 2026 al Festival della Cultura Paralimpica di TarantoRoma, 15 nov. (askanews) – Promuovere lo sport come veicolo d’inclusione e strumento per il superamento dei propri limiti fin dalla giovane età: è questo lo spirito con il quale Fondazione Milano Cortina 2026 partecipa al Festival della Cultura Paralimpica a Taranto (in programma fino al 17 novembre), al fine di trasmettere, attraverso prove pratiche degli sport, i valori che caratterizzano i Giochi Paralimpici.
La partecipazione di Milano Cortina 2026 all’evento organizzato dal Comitato Italiano Paralimpico è stata impreziosita da una visita d’eccezione. Nella giornata inaugurale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico e Vicepresidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Luca Pancalli, ha onorato lo stand di Milano Cortina 2026 con la sua presenza, sostando per un cortese saluto ai rappresentanti del Comitato Organizzatore e al suo amministratore delegato, Andrea Varnier. Nella quattro giorni del Festival, gli oltre 1.000 studenti delle scuole secondarie pugliesi potranno così cimentarsi presso gli spazi allestiti da Fondazione Milano Cortina 2026 nella prova di alcuni sport Paralimpici invernali, come il Para Ice Hockey, il Wheelchair Curling e il Para Alpine Skiing. Sarà inoltre possibile sperimentare il Wheelchair Parkour, un circuito ad ostacoli in carrozzina fornito da Ottobock. Celebrare i valori Olimpici e Paralimpici con l’energia della cultura italiana contemporanea e del suo Spirito unico è al cuore della visione della Fondazione Milano Cortina 2026. Un modo per educare i giovanissimi agli sport Paralimpici. Far toccare loro la forza prorompente dello sport quale strumento fondamentale per superare qualsiasi tipo di barriera sociale ancora esistente verso le disabilità.
Allo stand della Fondazione Milano Cortina 2026, le ragazze e i ragazzi potranno competere e battere un rigore su uno sledge di Para Ice Hockey – lo slittino a due lame che si utilizza sul ghiaccio -, gareggiare bendati attraverso le porte di un circuito di Para Alpine Skiing sotto la guida di un compagno di squadra, vivendo in prima persona l’importanza della cooperazione quale fattore essenziale, insieme alla concentrazione, per avere successo anche nel Wheelchair Curling. 2 L’iniziativa rientra nell’ambito di Adaptive Winter Sport, il progetto del Programma Education GEN26 attraverso cui Milano Cortina 2026, in collaborazione con il CIP e le Federazioni sportive, intende promuovere l’inclusione attraverso lo sport e dare un supporto attivo nella promozione degli sport Paralimpici. “Milano Cortina 2026 vuole dare un segnale concreto del suo impegno per l’inclusione e per la promozione dei valori Paralimpici”, ha dichiarato Andrea Varnier, Chief Executive Officer di Milano Cortina 2026, presente alla giornata inaugurale. “Le Olimpiadi e ancor di più le Paralimpiadi – ha aggiunto Varnier – rappresentano una grande occasione per favorire, attraverso lo sport, una vera e propria rivoluzione culturale e promuovere dunque una società più inclusiva per tutti, non solo quando si parla di agonismo ma anche nelle scuole, nelle palestre e a tutti i livelli della pratica sportiva. In questo senso – ha concluso – sono sicuro che la Fondazione Milano Cortina 2026 insieme al CIP, alle Federazioni e ai territori possa fare un importantissimo lavoro per lasciare un’eredità significativa per il nostro Paese”.
Dl migranti avanti a rilento per ostruzionismo, si va verso fiduciaRoma, 15 nov. (askanews) – Prosegue a rilento l’esame del dl migranti in commissione Affari costituzionali della Camera. Lo scontro tra maggioranza e opposizione in Parlamento sul protocollo Italia-Albania non accenna a stemperarsi e i deputati vanno avanti con l’ostruzionismo su ogni emendamento. In due giorni ne è stata esaminata e bocciata una sola manciata sugli oltre 200 presentati. Tanto che è stato deciso il rinvio di due giorni dell’approdo in Aula, dal 22 al 24 novembre, ed è stata già annunciata la fiducia.
I gruppi di minoranza insistono nel chiedere che venga trasferita al Parlamento l’intesa raggiunta tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro d’Albania, Edi Rama, per la costruzione di due centri gestiti dall’Italia nello stato extra-Ue che aspira ad entrare nell’Unione europea e che venga varato un ddl di ratifica. E il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dopo diverse insistenze e una lettera delle opposizioni, ha annunciato che chiederà dettagli al governo. “La nostra lettera è servita a ottenere i dettagli di un accordo che secondo noi richiede la ratifica da parte del Parlamento. Il testo verrà trasmesso per conoscenza alle Camere”, ha spiegato la capogruppo Pd Chiara Braga al termine della riunione. Intanto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni per il governo e il relatore, Francesco Michelotti (di Fratelli d’Italia) hanno detto ‘no’ a tutte le richieste di modifica depositate in commissione, tranne a quattro testi di Fdi (qualche proposta della Lega è stata accantonata). Uno di questi prevede che nel caso di espulsione di un migrante “a titolo di misura di sicurezza”, il giudice non avrà più la facoltà di valutare se espellere o meno il migrante in questione ma dovrà farlo se questo risulti “socialmente pericoloso”. Una previsione che, sottolinea Filiberto Zaratti (Avs), “entra nelle prerogative della magistratura. La norma attualmente in vigore prevede che il magistrato ‘può ordinare’ l’espulsione. Invece l’emendamento della maggioranza sopprime ‘può ordinare’ e lo sostituisce con ‘ordina’, creando quindi un automatismo e rendendo inutile il giudizio del giudice”. Il relatore ha poi annunciato che arriverà, a sua firma, una modifica all’articolo 5 sui minori stranieri non accompagnati.
Nel frattempo è arrivato, da una parte, lo stop della Corte Suprema britannica all’invio di persone in centri di asilo in Ruanda, voluto dal primo ministro britannico Rishi Sunak, e dall’altra parte la commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson, invece, ha fatto sapere che il protocollo siglato con gli albanesi “non viola il diritto Ue”. Così se il presidente M5S, Giuseppe Conte, invita al “rispetto dei diritti fondamentali della persona e anche dei migranti” e il Pd auspica che la decisione inglese funga da monito, da Fdi si plaude alle dichiarazioni di Johansson attaccando il “disfattismo di sinistra”.