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Sinner perfetto batte per la prima volta Djokovic

Sinner perfetto batte per la prima volta DjokovicMilano, 15 nov. (askanews) – Uno Jannik Sinner praticamente perfetto batte per la prima volta Novak Djokovic e lo fa nel secondo match delle Atp Finals di Torino. Finisce 7-5, 6-7, 7-6 al termine di una battaglia durata oltre tre ore di gioco (3h11′). L’azzurro macina gioco sin dal primo set. Immacolati nei turni di servizio i primi cinque game. Al sesto Sinner salva una palla break e siamo 3-3. Stessa cosa per Djokovic che mantiene il servizio al settimo game (4-3). Il break all’undicesimo game. Con la prima di servizio (90% di punti vinti) Nole costruisce un rapido 30-0, il 6° ace lo manda 40-0. Sinner prende mezza riga con un colpo da maestro e fa impazzire il pubblico, poi passa il serbo per il 40-30. Con lo schiaffo al volo lo trascina ai vantaggi. Il doppio fallo e l’esultanza del pubblico (applausi polemici di Nole) regalano a Jannik la palla break: va a segno per il 6-5 che diventa 7-5: al primo colpo va a segno dopo 57′. E’ un Sinner spaziale, con 6 ace, 81% di prime e una sola palla break concessa.

Grande equilibrio nel secondo parziale con Sinner che dimostra di essere sempre sul pezzo. All’undicesimo gioco un doppio fallo di Sinner non spaventa l’azzurro che dal possibile 15-40 va 40-30. Djokovic non molla ma un suo gratuito manda Sinner al tie break dopo 1h53′ di gioco. Una seconda di servizio a quasi 200 kmh manda Sinner sul 2-0. Djokovic recupera: 2-2. Nole prova a sorprendere con una discesa a rete ma mette la smorzata fuori: 3-2 Sinner con due turni di servizio. Passaggio a vuoto dell’altoatesino che regala il 4-3 a Djokovic. Tie-break deciso da pochi colpi: Sinner annulla il primo set-point, ma Djokovic va a segno al 2°. Poi fa il gesto polemico dell’orecchio al pubblico. Si va al 3° set dopo oltre 2 ore di lotta. Nel terzo set al quinto gioco Sinner fenomenale a mettere in campo due smash complicati per il 30-0, poi il passante del 40-15 strappa gli applausi anche di Nole. Jannik resta avanti dopo aver ‘vinto’ anche un falco (3-2). Al sesto arriva il break per l’azzurro: Due risposte pazzesche di Jannik, che lascia attonito un Djokovic confuso nelle discese a rete per il 15-30. Un’altra risposta sulla riga gli regala due palle break, un vincente di dritto sulla risposta gli dà il break. Bolgia al Pala Alpitour. Al settimo gioco arriva il controbreak di Djokovic. Tutto da rifare e 4-3 Sinner. Nole tiene il servizio ed è 4-4. Nono gioco da favola che lascia Djokovic a 0. Si va al tie break che Sinner domina: 5-0, 6-1 e poi chiude 6-2.

Antitrust, sanzioni a sei società energia per modifiche a prezzi

Antitrust, sanzioni a sei società energia per modifiche a prezziRoma, 15 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.

Secondo l’Autorità, si legge in una nota, le sei società “hanno adottato pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in contrasto con la protezione normativa derivante dall’articolo 3 del Decreto Aiuti bis”. Infatti, “in un contesto caratterizzato da gravi criticità nel settore energetico con significativi aumenti dei costi per i consumatori finali, questa norma aveva vietato aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023. Invece, Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia hanno inviato agli utenti lettere con le quali inducevano ad accettare modifiche dei prezzi nel periodo citato, con conseguenti significativi incrementi delle bollette per i loro clienti”.

In particolare, prosegue l’Autorità, Enel ed Eni, cui sono state irrogate sanzioni di 10 milioni e di 5 milioni, “hanno modificato unilateralmente i prezzi di fornitura a oltre 4 milioni di consumatori sulla base delle clausole contrattuali che consentono alle stesse società di decidere a propria discrezione se e quando modificare le tariffe, una volta scaduti i prezzi dell’offerta economica scelta. Così, i clienti, anche diversi anni dopo la scadenza dell’offerta economica, si sono visti recapitare lettere con cui Enel ed Eni aumentavano i prezzi in assenza di una scadenza nota al consumatore finale”. L’Antitrust evidenzia, “nel caso della sanzione ad Enel pari a 10 milioni, che è la prima volta che si applica il massimo edittale da quando è stato modificato il Codice del Consumo”.

Acea e Dolomiti, prosegue l’Autoritò, “hanno ritenuto che le comunicazioni di modifica unilaterale dei prezzi, inviate prima dell’entrata in vigore del divieto, si sarebbero perfezionate dopo 10 giorni dall’invio delle stesse senza rispettare il preavviso di 90 giorni. Queste società hanno quindi aumentato i prezzi prima della scadenza corretta e, nel caso di Acea, anche con modifiche unilaterali in violazione della norma. Per tali ragioni sono state irrogate, rispettivamente, sanzioni pari a 560 mila euro e 50 mila euro”. Iberdrola, “cui è stata irrogata la sanzione di 25 mila euro, da maggio a ottobre 2022 ha inviato comunicazioni con cui minacciava la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta in caso di mancata accettazione di un nuovo contratto di fornitura con condizioni economiche peggiorative. Anche questa condotta era volta ad aggirare l’articolo 3 del decreto, facendo pressione sui consumatori ad accettare la modifica unilaterale per aumentare i prezzi”.

Edison, infine, “ha applicato l’incremento dei prezzi prima della scadenza delle tariffe prevista dal contratto. Visto che la società ha ristorato i propri clienti e dato il numero marginale di consumatori coinvolti, è stato irrogato il minimo edittale di 5.000 euro”.

Landini: è di una gravità assoluta limitare il diritto di sciopero, andremo avanti

Landini: è di una gravità assoluta limitare il diritto di sciopero, andremo avantiRoma, 15 nov. (askanews) – “Nella storia del nostro Paese non è mai successo che si arrivi ad una limitazione del diritto di sciopero: è di una gravità assoluta” e “abbiamo intenzione di andare avanti”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, ad Agorà su Rai Tre.

“Lo sciopero è uno strumento per migliorare la condizione di questo Paese”, ha aggiunto. “Per il settore dei trasporti, in particolare, valuteremo cosa fare e come affrontare” la situazione “senza voler mettere in difficoltà i lavoratori perchè le sanzioni possono riguardare anche il singolo lavoratore”.”Su pensioni, su salute e sicurezza, sul lavoro, sono incontri finti” e “ad oggi non c’è la volontà del governo di confrontarsi e di riconoscere al sindacato il diritto di negoziare”.

Sbarra: lo scontro con il governo sullo sciopero si poteva evitare

Sbarra: lo scontro con il governo sullo sciopero si poteva evitareRoma, 15 nov. (askanews) – Lo scontro col governo sullo sciopero “si poteva sicuramente evitare. La legislarizone sulla regolazione del diritto di sciopero è molto chiara, non lascia molto all’immaginazione”, le deroghe per lo sciopero generale “richiedono una piena adesione di tutte le organizzazioni più rappresentative e di tutte le categorie”. Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervistato a Radio Anch’io su Rai Radio 1.

“La legge fissa vincoli precisi per contemperare il diritto costituzionale allo sciopero con quello delle persone a usufruire dei diritti essenziali” ha aggiunto il leader della Cisl “mi sembra che c’è una interpretazione della Commissione che non essendo uno sciopero convocato dalle tre grandi centrali confederali, le sigle più rappresentative, ed essendo spalmato su più giornate, quindi venerdì molte categorie sono esonerate dallo sciopero, non può vedervi applicate alcune regole”. Cisl e Uil “non dico che sbagliano, hanno avviato una procedura. Noi siamo sempre stati rispettosi come Cisl dei contenuti della legge, si tratta di rispettare le norme nella consapevolezza che le deroghe concesse per gli scioperi generali richiedono una piena adesione di tutte le organizzazioni più rappresentative e di tutte le categorie. Lo sciopero generale non si può proclamare a puntate”.

Garante: questo sciopero non ha i requisiti della generalità, è ‘à la carte’

Garante: questo sciopero non ha i requisiti della generalità, è ‘à la carte’Roma, 15 nov. (askanews) – “A fine ottobre abbiamo esaminato il documento di proclamazione della protesta e da subito ci è parso che non corrispondesse a uno sciopero generale, ma fosse uno sciopero solo di alcune categorie”. Lo afferma la presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi Paola Bellocchi in un’intervista al Corriere aggiungendo che “così come è stato proclamato sembra uno sciopero ‘à la carte’”.

“Non tutto il mondo del lavoro è stato chiamato a scioperare venerdì 17 novembre – spiega – sono state escluse 16 categorie del settore privato. Manca quindi il requisito della generalità”. “Gli scioperi di settore hanno una disciplina diversa, più restrittiva rispetto a quella per gli scioperi generali” ricorda Bellocchi “Per gli scioperi di settore, i limiti sono molto più stretti, massimo 4 ore per la prima azione di sciopero ad esempio per il trasporto pubblico locale”.

“Noi il ministro non lo abbiamo sentito e io non l’ho mai incontrato. C’è stata un po’ di strumentalizzazione. Do una data: la nostra decisione è dell’8 novembre, quindi prima delle parole del ministro, ed è arrivata dopo un’accuratissima istruttoria” afferma Bellocchi rispondendo, in un’intervista al Corriere della Sera, alla domanda se avesse parlato con Matteo Salvini. “Abbiamo deliberato che non c’erano i requisiti e lo abbiamo comunicato alle confederazioni proclamanti – aggiunge – il nostro è stato quindi un intervento precedente. Le dinamiche politiche non hanno in alcun modo condizionato la nostra decisione che non è stata né arbitraria né capricciosa”. ugli scioperi indetti il venerdì “ci proponiamo una riflessione” perché “in effetti la maggior parte delle proteste è prima del fine settimana. Stiamo facendo un’istruttoria per capire meglio come affrontare questo argomento e semmai intervenire”.

Schlein annuncia: presenteremo a breve una contro manovra

Schlein annuncia: presenteremo a breve una contro manovraRoma, 15 nov. (askanews) – “Bisognava essere veramente creativi per riuscire a fare una manovra che viene criticata sia dai sindacati sia da Confindustria. Ma do una notizia: noi stiamo preparando una contro manovra e la presenteremo a breve La stiamo preparando. Sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita. Visto che il governo non ha un piano industriale, perché non incentiviamo la posa dei pannelli solari su edifici commerciali e industriali?”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un’intervista al Corriere della Sera.

Salvini: sì alla precettazione e sanzioni a chi la vìola

Salvini: sì alla precettazione e sanzioni a chi la vìolaRoma, 15 nov. (askanews) – “In caso di violazione, scatteranno le sanzioni previste dalla legge”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un’intervista a Libero, a proposito dei lavoratori che venerdì 17 novembre, in occasione dello sciopero generale, violeranno il precetto. “Mi dispiace che i leader sindacali per scelta politica mettano a rischio i loro stessi iscritti”, ha aggiunto sottolineando che al ministero, ieri, non si sono presentati né Landini né Bombardieri ma hanno mandato delle rappresentanze. Il ministro c’era, i due leader no”.

“Come ministro consentirò lo sciopero dalle 9 alle 13 di venerdì 17 per tutto il settore trasporti ad eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già confermato un ripensamento”, ha spiegato. “La mobilità di almeno venti milioni di lavoratori compete a me e al ministero che presiedo. Penso al bene di chi verrebbe privato della sua libertà di lavorare e circolare. Se questo comporta una presa di posizione forte non mi spaventa essere il primo a farlo. Credo sia una decisione di buon senso nell’interesse della maggioranza dei cittadini”, ha aggiunto. “Il diritto allo sciopero è sacrosanto e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori non si toccano. Detto questo, come tanti ex sindacalisti di sinistra stanno ricordando in queste ore, esiste anche un diritto al lavoro e alla mobilità della maggioranza degli italiani che deve essere tutelato e garantito”, ha detto ancora.

“La commissione di garanzia, confermando ciò che ho proposto io, non ha detto ai sindacati di non scioperare ma di ridurre le fasce orarie. Un compromesso di buon senso che non lede il diritto allo sciopero e allo stesso tempo non lede quello al lavoro e alla mobilità”, ha spiegato sottolineando di essere “determinato affinché l’Italia non sia ostaggio di una minoranza politicizzata”.

Tennis, Sinner: Non esiste cosa più bella che battere il numero 1

Tennis, Sinner: Non esiste cosa più bella che battere il numero 1Milano, 15 nov. (askanews) – “Non esiste cosa più bella che battere il numero uno al mondo”. Jannik Sinner è al settimo cielo dopo aver battuto per la prima volta alle Atp finals di Torino Novak Djokovic. “Una storia molto simile a quella di Medvedev che non riuscivo mai a battere – continua – A Wimbledon dicevamo che ero molto vicino ma non avevo vinto neanche un set. Qui sono riuscito a giocare in modo migliore i punti più importanti. C’è stata un po’ di tensione all’inizio del secondo set ma abbiamo vinto insieme” e il pubblico del PalaAlpitour va in delirio. “Per me è stato un privilegio giocare in questa atmosfera, non solo vostro di guardare ma il mio di giocare. E’ stata una partita molto tattica anche se non ci sono stati scambi molto lunghi. Ci sono stati dei punti in cui non ho ragionato molto bene ma nel terzo set è andato eglio nei momenti importanti. Sono stato sulle montagne russe ma oggi siamo riusciti a uscirne”.

Tennis, Sinner perfetto batte per la prima volta Djokovic

Tennis, Sinner perfetto batte per la prima volta DjokovicMilano, 15 nov. (askanews) – Uno Jannik Sinner praticamente perfetto batte per la prima volta Novak Djokovic e lo fa nel secondo match delle Atp Finals di Torino. Finisce 7-5, 6-7, 7-6 al termine di una battaglia durata oltre tre ore di gioco (3h11′). L’azzurro macina gioco sin dal primo set. Immacolati nei turni di servizio i primi cinque game. Al sesto Sinner salva una palla break e siamo 3-3. Stessa cosa per Djokovic che mantiene il servizio al settimo game (4-3). Il break all’undicesimo game. Con la prima di servizio (90% di punti vinti) Nole costruisce un rapido 30-0, il 6° ace lo manda 40-0. Sinner prende mezza riga con un colpo da maestro e fa impazzire il pubblico, poi passa il serbo per il 40-30. Con lo schiaffo al volo lo trascina ai vantaggi. Il doppio fallo e l’esultanza del pubblico (applausi polemici di Nole) regalano a Jannik la palla break: va a segno per il 6-5 che diventa 7-5: al primo colpo va a segno dopo 57′. E’ un Sinner spaziale, con 6 ace, 81% di prime e una sola palla break concessa.

Grande equilibrio nel secondo parziale con Sinner che dimostra di essere sempre sul pezzo. All’undicesimo gioco un doppio fallo di Sinner non spaventa l’azzurro che dal possibile 15-40 va 40-30. Djokovic non molla ma un suo gratuito manda Sinner al tie break dopo 1h53′ di gioco. Una seconda di servizio a quasi 200 kmh manda Sinner sul 2-0. Djokovic recupera: 2-2. Nole prova a sorprendere con una discesa a rete ma mette la smorzata fuori: 3-2 Sinner con due turni di servizio. Passaggio a vuoto dell’altoatesino che regala il 4-3 a Djokovic. Tie-break deciso da pochi colpi: Sinner annulla il primo set-point, ma Djokovic va a segno al 2°. Poi fa il gesto polemico dell’orecchio al pubblico. Si va al 3° set dopo oltre 2 ore di lotta. Nel terzo set al quinto gioco Sinner fenomenale a mettere in campo due smash complicati per il 30-0, poi il passante del 40-15 strappa gli applausi anche di Nole. Jannik resta avanti dopo aver ‘vinto’ anche un falco (3-2). Al sesto arriva il break per l’azzurro: Due risposte pazzesche di Jannik, che lascia attonito un Djokovic confuso nelle discese a rete per il 15-30. Un’altra risposta sulla riga gli regala due palle break, un vincente di dritto sulla risposta gli dà il break. Bolgia al Pala Alpitour. Al settimo gioco arriva il controbreak di Djokovic. Tutto da rifare e 4-3 Sinner. Nole tiene il servizio ed è 4-4. Nono gioco da favola che lascia Djokovic a 0. Si va al tie break che Sinner domina: 5-0, 6-1 e poi chiude 6-2.

Sciopero, Salvini invia lettera di precettazione. Landini: atto gravissimo

Sciopero, Salvini invia lettera di precettazione. Landini: atto gravissimoMilano, 14 nov. (askanews) – La precettazione dello sciopero per il settore dei trasporti venerdì 17 novembre è ufficiale. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha inviato la lettera con cui riduce a 4 ore dalle 8 iniziali lo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil, che si svolgerà dalle 9 alle 13.

Per il segretario della Cgil, Maurizio Landini, la precettazione “è un atto politico gravissimo perchè non c’è nessuna ragione oggettiva nè di urgenza che motiva questo intervento e intacca il diritto di sciopero che non è un diritto dei sindacati ma un diritto delle singole persone che lavorano nel nostro Paese”, ha detto ai microfoni de Il cavallo e la torre su Rai3.