Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Danza, è mistero sulla morte del “bellissimo” Vladimir Shklyarov

Danza, è mistero sulla morte del “bellissimo” Vladimir ShklyarovMilano, 18 nov. (askanews) – Troppo bravo e bello per essere vero, Vladimir Shklyarov, premier dancer del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo è morto all’età di 39 anni lasciando due figli meravigliosi che ogni tanto apparivano sui suoi profili social insieme con i suoi virtuosismi. Nel 2020 era diventato Artista meritevole di Russia, titolo dal retaggio sovietico e imperiale ma comunque indicante risultati eccezionali nelle arti e nel suo caso nella danza. “Il mio bellissimo Romeo e coraggioso principe di Cenerentola”, ha scritto la superstar internazionale del balletto Diana Vishneva sui social, definendo la scomparsa “una terribile tragedia”.


Il servizio stampa del teatro pietroburghese ha confermato la notizia del decesso, senza entrare nei particolari di esso, ma definendo Shklyarov “un attore espressivo, assolutamente inimitabile e un ballerino virtuoso, accademicamente impeccabile, in grado di padroneggiare tutti gli stili: è così che sarà ricordato dal pubblico”, si legge. “Questa è una perdita enorme per l’intero staff del Teatro Mariinsky”, continua il messaggio. Secondo i dati delle indagini preliminari, la causa della morte è stato un incidente. Ovvero la caduta da una finestra del quinto piano (di un condominio di lusso), ha detto l’ex ballerina Irina Bartnovskaya. Gli investigatori hanno avviato un’indagine. “Volodya era a casa, sotto terapia antidolore e in preparazione per l’intervento chirurgico al piede. È uscito sul balcone per prendere aria e fumare, ha perso l’equilibrio (su balcone molto stretto) ed è caduto (dal quinto piano). Un incidente stupido e insopportabile. Amava la vita, la famiglia, adorava i figli e il suo pubblico”, ha scritto Bartnovskaya sui social.


Come riportato dal media pietroburghese Fontanka, il corpo di Shklyarov è stato trovato all’una e mezza della notte tra venerd’ e sabato vicino all’argine sull’isola Vasilyevskij. Numerose le illazioni emerse sulla carta stampata russa sulla morte del bellissimo ballerino, compreso il suicidio. Difficile sicuramente ricostruire gli ultimi attimi di vita. In suo ricordo in molti hanno iniziato a portare fiori presso l’edificio del Teatro Mariinsky: Shklyarov non era un’icona ma godeva di grande popolarità. In particolare gli scatti di una spettacolare danza sui tetti di San Pietroburgo lo ha reso celebre tra i più giovani. Il suo repertorio comprendeva le più famose produzioni di balletto del Mariinsky, come La Sylphide, Giselle, Corsair, La Bayadère, La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Raymonda, Don Chisciotte, Lo Schiaccianoci, “Romeo e Giulietta” e decine di altri, dove ha spesso interpretato nel ruolo principale. Era stato inoltre tra le stelle del balletto “Don Chisciotte” del Teatro Mariinsky rappresentato per la prima volta in un quarto di secolo sullo storico palcoscenico del Teatro accademico statale Bolshoi di Mosca.


Anche la società calcistica Zenit ha espresso il suo cordoglio. Il servizio stampa dell’FC ha osservato che Shklyarov “era un ospite frequente della Gazprom Arena, ha sempre sostenuto sinceramente il popolo di San Pietroburgo ed era amico dei giocatori e degli allenatori dello Zenit”. (Di Cristina Giuliano)

Regionali, seggi riaperti fino alle 15 in Umbria ed Emilia Romagna. Stasera i nuovi Governatori

Regionali, seggi riaperti fino alle 15 in Umbria ed Emilia Romagna. Stasera i nuovi GovernatoriRoma, 18 nov. (askanews) – Seggi riaperti in Emilia-Romagna e Umbria per la seconda e ultima giornata di votazione per le elezioni regionali. Chiuderanno alle 15 e a seguire senza soluzione di continuità saranno aperte le urne per effettuare lo scrutinio dei voti e arrivare al risultato. Il verdetto sui nomi dei nuovi Presidenti di Emilia Romagna ed Umbria sono attesi nel tardo pomeriggio. L’affluenza alle urne è risultata nella prima giornata di voto ieri, in calo.


In Umbria a chiusura seggi alle 23 è stata del 37,8% a fronte del 64,7% del 2019 quando però si votò nella sola giornata domenicale. Nella Provincia di Perugia, in particolare ha votato ieri il 38,4% degli aventi diritto, in di quella di Terni il 35,9%. In Emilia Romagna anche meno. Fra le 7 e le 23 di ieri sono infatti andati a votare il 35,7% degli avento diritto, a fronte del 67,2% che nella sola domenica di votazione nelle Regionali 2019 andò a votare.. In dettaglio, hanno votato ieri il 40,5% degli elettori della Provincia di Bologna, il 38,5% di quella di Ravenna, il 36,6% di quella di Modena, il 35,2% di quella di Reggio Emilia, il 34,6% di quella di Forlì-Cesena, il 32,2% di quella di Parma, il 31,9% di quella di Ferrara, il 31,5% di quella di Piacenza, il 30,1% di quella di Rimini. In Emilia-Romagna sono complessivamente chiamati al voto per le Regionali, secondo la rilevazione del Ministero dell’Interno, complessivamente 3.576.412 elettori di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini. Si sfidano quattro candidati presidente e liste: il candidato del centrosinistra Michele de Pascale, la candidata del centrodestra Elena Ugolini, Luca Teodori, candidato della lista “Lealtà, coerenza, verità”, Federico Serra, candidato di Potere al Popolo, Pci e Rifondazione comunista.


In Umbria sono chiamati al voto 704.338 elettori. Si sfidano ben nove candidati: la governatrice uscente Donatella Tesei, sostenuta dal centrodestra; Stefania Proietti, candidata del centrosinistra. E poi Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente; Marco Rizzo, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare e Alternativa riformista; Moreno Pasquinelli, sostenuto da Fronte del Dissenso; Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l’Italia; Elia Francesco Fiorini, sostenuto da Alternativa per l’Umbria; Giuseppe Paolone, sostenuto da Forza del Popolo; Giuseppe Tritto, candidato dalla lista Umani Insieme Liberi.

L’allarme della Consob, le frodi finanziarie corrono anche su Whatsapp

L’allarme della Consob, le frodi finanziarie corrono anche su WhatsappRoma, 18 nov. (askanews) – Le frodi finanziarie corrono anche su Whatsapp. Il più diffuso sistema di messaggistica può diventare veicolo di offerte illecite che, entrando negli smartphone del pubblico indifferenziato e facendo leva impropriamente su nomi ben noti della finanza internazionale come “Morgan Stanley” o “Blackrock”, possono trarre in inganno i risparmiatori e indurli a cadere in una trappola, in cui rischiano di perdere i loro soldi. È l’ultima avvertenza della Consob che, dopo aver messo in guardia contro le insidie dei “videogiochi” di trading on line e delle truffe in circolazione sui social network, adesso evidenzia anche i rischi connessi con i messaggi diffusi tramite Whatsapp.


Lo schema è sempre lo stesso: operatori non autorizzati promuovono sul web offerte illecite apparentemente vantaggiosissime, dietro le quali, però, può celarsi una truffa. Nel caso specifico vengono usati come specchietto per le allodole i marchi di Morgan Stanley e di Blackrock, due grandi investitori istituzionali di cui si propone di replicare le strategie di investimento. La Consob richiama ancora una volta l’attenzione dei risparmiatori, affinchè nel valutare le offerte finanziarie prendano tutte le precauzioni del caso, avvalendosi innanzi tutto della sezione “Occhio alle truffe!” sul sito www.consob.it, dove sono indicate le regole di base per evitare le trappole.

Seggi riaperti fino alle 15 in Umbria ed Emilia Romagna, stasera i nuovi Governatori

Seggi riaperti fino alle 15 in Umbria ed Emilia Romagna, stasera i nuovi GovernatoriRoma, 18 nov. (askanews) – Seggi riaperti in Emilia-Romagna e Umbria per la seconda e ultima giornata di votazione per le elezioni regionali. Chiuderanno alle 15 e a seguire senza soluzione di continuità saranno aperte le urne per effettuare lo scrutinio dei voti e arrivare al risultato. Il verdetto sui nomi dei nuovi Presidenti di Emilia Romagna ed Umbria sono attesi nel tardo pomeriggio. L’affluenza alle urne è risultata nella prima giornata di voto ieri, in calo.


In Umbria a chiusura seggi alle 23 è stata del 37,8% a fronte del 64,7% del 2019 quando però si votò nella sola giornata domenicale. Nella Provincia di Perugia, in particolare ha votato ieri il 38,4% degli aventi diritto, in di quella di Terni il 35,9%. In Emilia Romagna anche meno. Fra le 7 e le 23 di ieri sono infatti andati a votare il 35,7% degli avento diritto, a fronte del 67,2% che nella sola domenica di votazione nelle Regionali 2019 andò a votare.. In dettaglio, hanno votato ieri il 40,5% degli elettori della Provincia di Bologna, il 38,5% di quella di Ravenna, il 36,6% di quella di Modena, il 35,2% di quella di Reggio Emilia, il 34,6% di quella di Forlì-Cesena, il 32,2% di quella di Parma, il 31,9% di quella di Ferrara, il 31,5% di quella di Piacenza, il 30,1% di quella di Rimini. In Emilia-Romagna sono complessivamente chiamati al voto per le Regionali, secondo la rilevazione del Ministero dell’Interno, complessivamente 3.576.412 elettori di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini. Si sfidano quattro candidati presidente e liste: il candidato del centrosinistra Michele de Pascale, la candidata del centrodestra Elena Ugolini, Luca Teodori, candidato della lista “Lealtà, coerenza, verità”, Federico Serra, candidato di Potere al Popolo, Pci e Rifondazione comunista.


In Umbria sono chiamati al voto 704.338 elettori. Si sfidano ben nove candidati: la governatrice uscente Donatella Tesei, sostenuta dal centrodestra; Stefania Proietti, candidata del centrosinistra. E poi Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente; Marco Rizzo, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare e Alternativa riformista; Moreno Pasquinelli, sostenuto da Fronte del Dissenso; Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l’Italia; Elia Francesco Fiorini, sostenuto da Alternativa per l’Umbria; Giuseppe Paolone, sostenuto da Forza del Popolo; Giuseppe Tritto, candidato dalla lista Umani Insieme Liberi.

G20, sherpa al lavoro su dichiarazione. Distanze su Ucraina e M.O.

G20, sherpa al lavoro su dichiarazione. Distanze su Ucraina e M.O.Rio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Sherpa ancora al lavoro a Rio de Janeiro, alla vigilia del summit G20, per trovare un “minimo comune denominatore” sulla parte della dichiarazione finale relativa alle crisi globali, Ucraina e Medio Oriente innanzi tutto. La trattativa è complicata per la presenza di soggetti direttamente coinvolti nelle crisi – la Russia, ma anche l’Arabia saudita e la Turchia per quanto riguarda Gaza – e anche, nelle ultime ore, dal duro attacco russo alle infrastrutture ucraina.


Il testo di dichiarazione su cui si sta lavorando, sottolineano fonti diplomatiche italiane, “cerca di mantenere un equilibrio” tra le diverse posizioni, un equilibrio che “parte dai principi e dalle risoluzioni dell’Onu” e anche – per quanto riguarda Kiev – dal testo adottato al G20 indiano. Da parte loro, viene ricordato, il G7, su iniziativa della premier Giorgia Meloni, in questi giorni ha ribadito il “sostegno” a Kiev, in occasione dell’avvicinarsi del millesimo giorno di conflitto. Nonostante le difficoltà, comunque, la prospettiva è quella di riuscire a sottoscrivere un documento unico. Per il resto, l’impostazione data dalla Presidenza brasiliana, è quella di attenzione al “Global South”, in linea con le precedenti presidenze (Indonesia e India) e con la prossima (Sud Africa). Una prospettiva che l’Italia condivide: “Come Presidenza del G7 – spiegano le fonti diplomatiche – c’è stata un’interlocuzione molto costante, molto costruttiva e molto forte con la presidenza G20. Meloni aveva dato tra gli obiettivi del vertice G7 quello di non essere una ‘fortezza’ ma un un foro di dialogo con i Paesi emergenti per cercare punti di convergenza. Per questo c’è stata facilità di dialogo”.


Altri temi contenuti nella dichiarazione sono la sicurezza alimentare, la questione del debito e della tassazione internazionale. “La global minumum tax che la Presidenza italiana ha avanzato al G7 di Borgo Egnazia viene ripresa a livello G20”, sottolineano le fonti italiane. Sul questo tema, il summit vede però il ‘conflitto’ tra il presidente brasiliano Lula e quello argentino Javier Milei, con un’impostazione ‘turbo-liberista’, che si riflette anche nell’opposizione argentina a dare nuovi strumenti per l’empowerment femminile. Sarà inserito un capitolo su clima ed energia, “tema che vede non sempre allineati i Paesi più industrializzati e quelli emergenti, che chiedono finanziamenti e mezzi per implementare gli impegni”. Per quanto riguarda la riforma della governance globale “c’è il riconoscimento dell’urgenza di una riforma” ma non si entra nel dettaglio delle ipotesi di revisione del funzionamento dell’Onu.


Un altro tema è quello dell’Intelligenza artificiale. “Nella dichiarazione – spiegano le fonti – sono ripresi tutti i punti inseriti nel G7 di Borgo Egnazia e forse si fa un passo avanti sulla necessità di rendere etica, ‘human centric’ l’IA. Abbiamo ottenuto che ci fosse un chiaro focus sull’esigenza di salvaguardare il mondo del lavoro e sulla necessità di evitare che l’IA crei un ulteriore gap tra Paesi industrializzati e meno industrializzati”. C’è infine, tra i punti di maggiore interesse dell’Italia, “un riferimento alle migrazioni, con una chiara affermazione che può essere solo regolare”. Pur non essendoci stato un focus specifico sull’Africa, viene precisato, negli scambi l’Italia ha potuto portare avanti “una valorizzazione del piano Mattei”.


Dunque, concludono le fonti, “se si riesce a portare avanti” la bozza attualmente sul tavolo “l’Italia è soddisfatta” in particolare perchè “viene rafforzata l’idea di apertura tra G7 e G20” e di dialogo tra Nord e Sud del mondo.

Regionali, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 31,07%

Regionali, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 31,07%Roma, 17 nov. (askanews) – In netto calo l’affluenza alle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria. Secondo quanto riportato dal portale Eligendo del Viminale alle 19 nelle 5.529 sezioni totali aveva votato il 31,07% degli aventi diritto.


In Emilia Romagna il dato delle 19 è del 30,85%, quasi 30 punti in meno della precedente tornata del 2020 quando alla stessa ora aveva votato il 58,83% degli aventi diritto. E’ stata del 31,22% l’affluenza alle 19 per le elezioni regionali in Umbria. Il dato evidenzia un calo rispetto al 52,78% della precedente consultazione che però si svolse solo nella giornata di domenica mentre questa volta si voterà anche domani dalle 7 alle 15.

Tennis, Sinner vince le Atp Finals, Fritz battuto 6-4, 6-4

Tennis, Sinner vince le Atp Finals, Fritz battuto 6-4, 6-4Roma, 17 nov. (askanews) – Jannik Sinner sempre più nella storia: trionfa per la prima volta alle Atp Finals battendo in finale Taylor Fritz 6-4, 6-4. Partita ancora perfetta per il n°1, che chiude il torneo senza nemmeno perdere un set: è bastato un break per set e una resa al servizio pazzesca (14 ace e il 75% di prime in campo). Per Sinner è il 18° titolo in carriera, l’ottavo stagionale e il primo nel torneo dei ‘maestri’ dopo la finale persa 12 mesi fa con Djokovic. Jannik allunga nel ranking (+4mila punti sul 2° Zverev), diventa il 3° giocatore nell’Era Open a vincere Aus Open, Flushing Meadows e Atp Finals dopo Federe e Djokovic e dà appuntamento alla prossima settimana con l’Italia in Coppa Davis.

Padel, all’Open Fitp di Como trionfano Abbate e Graziotti

Padel, all’Open Fitp di Como trionfano Abbate e GraziottiRoma, 17 nov. (askanews) – Giulio Graziotti e Flavio Abbate hanno vinto la tappa finale della Mediolanum Padel Cup, a Como, bissando il successo ottenuto a Roma a inizio ottobre. Seconda vittoria anche per Chiara Pappacena, che dopo il successo nella capitale insieme a Giorgia Marchetti, si è ripetuta stavolta con Giulia Sussarello, compagna di nazionale e originaria proprio di Como. Abbate e Graziotti – si legge in una nota – hanno vinto il duello con gli argentini Fabian Oviedo e Santino Giuliani, in una finale altamente spettacolare per valore tecnico, chiusa in due set (6-3 6-4). Una conferma per la talentuosa coppia italiana, in una stagione in cui hanno centrato cinque successi nel circuito internazionale Cupra Fip Tour. Poco prima, la forza di Pappacena e Sussarello si era sprigionata in una finale vinta con un doppio 6-0 su Giaquinta-Pasini che, oltre al valore tecnico delle avversarie, hanno pagato la maratona di due ore e mezza in semifinale contro Zanchetta-Petrelli. Perfette in ogni soluzione Pappacena e Sussarello, che hanno giocato un padel particolarmente preciso e aggressivo. Alla fine, Sussarello è l’immagine della felicità: “Bellissimo vincere qui a Como, a casa mia, con mio figlio Andrea lì fuori, mia mamma e il mio compagno Francesco a fare il tifo per me – ha detto Sussarello – Quando sei numero uno del tabellone c’è sempre un po’ di pressione ma qui ce n’era un po’ di più per il fatto di giocare a casa mia”. Felice anche Pappacena: “Con Giulia ci intendiamo a occhi chiusi, dentro e fuori dal campo”. Poi il microfono è per Abbate e Graziotti. Il primo: “Torneo perfetto: bello vincere in un ambiente così e con tutto questo pubblico”. Graziotti racconta l’anno ‘on fire’ con il compagno: “Pronti via, abbiamo cominciato a giocare insieme e sono arrivati subito i risultati, questo ci ha dato fiducia e abbiamo vissuto un 2024 fantastico che fa da trampolino per il futuro. Vero, abbiamo vinto due tappe della Mediolanum e aspettiamo l’anno prossimo per fare ‘non c’è due senza tre”, ha concluso l’azzurro.

Meloni a Lula: imprese italiane investiranno 40 miliardi in Brasile

Meloni a Lula: imprese italiane investiranno 40 miliardi in BrasileRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso dell’incontro bilaterale con il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato che “le imprese italiane hanno intenzione di investire 40 miliardi di euro in Brasile” e ha parlato di “aggiornare gli accordi di partenariato e di cooperazione economica tra i due Paesi”. È quanto si legge in una nota del governo brasiliano.


Meloni e Lula “hanno parlato anche del tema dell’Enel, società a capitale misto a partecipazione dello Stato italiano, e della necessità di progredire nel miglioramento del servizio fornito dall’azienda, soprattutto a San Paolo”. Lula, prosegue la nota, ha spiegato le priorità della presidenza brasiliana nel G20 e ha invitato la Meloni, dopo la sua partecipazione al G20, a compiere una nuova visita in Brasile nel prossimo futuro, promuovendo un incontro d’affari tra i due Paesi.


Meloni ha ricordato che in Brasile ci sono 800.000 cittadini italiani e 30 milioni di discendenti di italiani e, quindi, “questo primo viaggio in America Latina non esaurisce la necessità di una nuova visita in Brasile”.

G20, Meloni-Lula: si lavora a piano azione partenariato strategico

G20, Meloni-Lula: si lavora a piano azione partenariato strategicoRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso del bilaterale di oggi a Rio de Janeiro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva hanno discusso sull’opportunità di concludere un nuovo Piano d’Azione del Partenariato Strategico Italia-Brasile per il quinquennio 2025-2030.


Nel congratularsi per il lavoro portato avanti dalla Presidenza brasiliana, informa Palazzo Chigi, Meloni ha espresso apprezzamento per la sinergia e la continuità assicurata dalle due Presidenze, quella italiana del G7 e quella brasiliana del G20, “sancita dalla condivisione delle priorità tematiche affrontate, a partire da sviluppo, transizione energetica e sicurezza alimentare”. Sul piano bilaterale, è stata manifestata la “comune volontà di continuare a lavorare per rafforzare il partenariato tra Roma e Brasilia, individuando i settori prioritari sui quali focalizzare l’attenzione, a partire da quello economico-commerciale, avvalendosi anche della collaborazione della storica presenza della numerosa Comunità italiana in Brasile. In questo ambito, sono state messe in luce le importanti opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo infrastrutturale”.