Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mantovano: sforzarsi per spegnere la miccia a Gaza prima possibile

Mantovano: sforzarsi per spegnere la miccia a Gaza prima possibileRoma, 28 ott. (askanews) – “Se fosse possibile riassumere in un disegno la situazione attuale del mondo sarebbe quello di una bomba con una miccia installata a Gaza e lo sforzo di tutti deve essere quello di spegnerla il prima possibile e poi a disinnescare la bomba”. Così il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano, intervenendo all’assemblea nazionale di Azione.

“Lo sforzo di tutti, e dell’Italia, sono perchè la miccia venga spenta il prima possibile e la presenza di Meloni al Cairo, unico leader del G7, testimonia lo sforzo dell’Italia in questa direzione. Uno sforzo che non deve trascurare nessuno dei paesi di quell’area del mondo”, ha sottolineato. “La reazione in corso è una reazione prevista, annunciata e giustificata da quello che è accaduto il 7 ottobre. Il popolo palestinese è una delle vittime di quell’attacco terroristico. Dalle modalità della reazione di Israele dipende molto da quello che accadrà non solo nella striscia di Gaza ma negli altri confini di Israele, dal Libano al Golan, alla Cisgiordania”, ha concluso.

Arriva il vortice di Halloween con vento e piogge. Il 1 novembre il tempo sarà stabile

Arriva il vortice di Halloween con vento e piogge. Il 1 novembre il tempo sarà stabileRoma, 28 ott. (askanews) – Un weekend tutto sommato gradevole con una decisa attenuazione del vento, assenza di precipitazioni significative e temperature massime in aumento anche al Nord. Ma all’orizzonte ci sono nuvole nere.

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un miglioramento durante l’ultimo weekend di ottobre, ma intravede per la nuova settimana un periodo turbolento. Intanto nelle prossime ore avremo qualche rovescio residuo su Friuli Venezia Giulia, Umbria meridionale, Lazio e Campania con quantitativi cumulati comunque deboli. Dopo un risveglio decisamente più frizzante al Nord, le massime saliranno ovunque, i venti, come detto, saranno ancora tesi ma in graduale attenuazione.

L’ultima domenica di un mese di ottobre molto caldo, specie al Centro-Sud, vedrà la prevalenza di sole, ad eccezione del settore di Nord-Ovest e della Toscana: su queste zone arriveranno le prime piogge associate al Ciclone di Halloween. Il Ciclone di Halloween porterà piogge diffuse per il 31 ottobre, ovviamente, ma i fenomeni più intensi sono previsti in anticipo, già da lunedì 30 ottobre: si tratterà di piogge potenzialmente alluvionali su Liguria di Levante ed Alta Toscana, si prevedono oltre 100 mm in 24 ore con punte massime di 200 mm sui rilievi di questa zona. Per la festa delle zucche, il Ciclone di Halloween porterà soprattutto tantissimo vento mentre le piogge dal primo pomeriggio lasceranno gradualmente il nostro Paese: ombrelli aperti comunque al mattino con fenomeni anche forti, soprattutto al Nord-Est e sul versante tirrenico, le stesse zone colpite da frequenti precipitazioni negli ultimi giorni.

In tendenza, il primo novembre è previsto con tempo stabile, non freddo, non ventoso e non piovoso: in sintesi una discreta giornata, anche con momenti soleggiati, disturbati solo a tratti da qualche banco di nebbia notturno e mattiniero. Per la Festa dei Morti si preparerà invece la tempesta perfetta tra Inghilterra, Francia e Spagna con un ciclone di 955 hPa in espansione graduale verso l’Italia: se la tendenza venisse confermata, da venerdì 3 novembre l’Italia verrebbe colpita da venti di burrasca molto intensi per almeno un paio di giorni.

Ci aspetta dunque un periodo molto movimentato dalla prossima settimana: lunedì 30 piogge torrenziali al Centro-Nord e caldo al Sud, Halloween con pioggia e tanto vento su buona parte dell’Italia, ma 32°C in Sicilia, una tregua il primo novembre ed un nuovo graduale ma intenso peggioramento tra il 2, il 3, il 4 e il 5 novembre. L’Autunno italiano quest’anno fa sul serio, godiamoci le schiarite del weekend prima di entrare nella galleria del vento e della pioggia.

Mediobanca: all’assemblea su rinnovo cda affluenza record al 76,8%

Mediobanca: all’assemblea su rinnovo cda affluenza record al 76,8%Milano, 28 ott. (askanews) – Affluenza record degli ultimi 10 anni per l’assemblea annuale degli azionisti di Mediobanca che dovrà, tra le altre cose, rinnovare il nuovo consiglio di amministrazione da 15 componenti. Presenti 2.701 azionisti, pari al 76,82% del capitale.

La parola passa ora ai soci che saranno chiamati a scegliere tra la lista di maggioranza presentata dal cda uscente, che conferma alla guida dell’istituto Renato Pagliaro e Alberto Nagel, e la lista di minoranza lunga da 5 nomi di Delfin, la cassaforte degli eredi di Leonardo Del Vecchio, primo socio della banca, e appoggiata dal gruppo Caltagirone. Un posto sarà ad appannaggio della lista espressamente di minoranza dei fondi e Sgr riuniti in Assogestioni. Delfin al 19,74% e gruppo Caltagirone al 9,98% sono le quote dei due principali azionisti di Mediobanca ufficializzate in apertura dell’assemblea. Gli altri soci rilevanti con partecipazioni superiori al 3% sono: il fondo BlackRock al 4,15% e Banca Mediolanum al 3,43%.

M.O, Tajani: Italia astenuta a Onu perchè mancava condanna Hamas

M.O, Tajani: Italia astenuta a Onu perchè mancava condanna HamasRoma, 28 ott. (askanews) – “L’Italia si è astenuta sulla risoluzione Onu perchè non conteneva la condanna di Hamas e non era chiara sul diritto di Israele all’autodifesa, alcuni punti non coincidevano con la posizione italiana”. Lo ha spiegato questa mattina ad Agorà su RaiTre il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Ci siamo astenuti perchè vogliamo ci sia una sospensione e una pausa umanitaria per permettere di far uscire i civili e far entrare gli aiuti umanitari ma non possiamo non tutelare il diritto di Israele ad esistere”, ha aggiunto.

Il ritorno del fenomeno Rockets con l’album “Time machine”

Il ritorno del fenomeno Rockets con l’album “Time machine”Milano, 28 ott. (askanews) – Il viaggio nella storia della musica dell’album “Time machine” (Etichetta Intermezzo / RocketsGalactica), composto da 10 brani cult della musica italiana e internazionale coverizzati dai ROCKETS, prosegue con un ottimo successo in termini sia di download digitale (https://orcd.co/rockets-timemachine) sia di vendite delle versioni fisiche. Gli streaming complessivi del progetto discografico su Spotify hanno raggiunto 1.540.000 streams e la prima tiratura di vinili e cd è in esaurimento. Il brano più ascoltato dell’album è “Jammin’”, il cui video ironico e scanzonato è online sul canale YouTube della band da venerdì 27 ottobre. Il videoclip è stato realizzato interamente con l’intelligenza artificiale, che ha creato ad hoc anche un “cameo” di Bob Marley.

«Voglio ringraziare a nome di tutta la band i nostri fan più affezionati che aspettavano il ritorno dei Rockets – sottolinea il tastierista e frontman del gruppo Fabrice Quagliotti – ma anche tutte le persone che stanno dimostrando di averci scoperti ed apprezzati di recente. Soprattutto durante i nostri live e showcase mi rendo conto che anche i più giovani ballano e cantano nelle prime file. Un pubblico trasversale che ci sorprende e lusinga ogni giorno di più!» Tracklist “Time machine”: “Jammin’”, “Walk on the Wild Side”, “On the Road Again” (versione Originale del 1978 – Special Edit), “Piccola Katy”, “Sex Machine”, “Riders on the Storm”, “Rebel Yell” (promo single del 2003), “Rock’n’ Roll Robot” (feat. Alberto Camerini – guest vocalist), “Doot Doot” (versione originale del 2019 – tratto dall’album dei Rockets “Wonderland”) e “Last Train to London”.

La produzione musicale e l’arrangiamento dei brani di “Time machine” sono a cura di Fabrice Quagliotti e l’executive producer del progetto è Roy Tarrant. La band dei ROCKETS ha raggiunto fama a livello Italiano e mondiale tra gli anni Settanta e gli Ottanta vendendo milioni di dischi con brani come Future Woman, Space Rock, One More Mission, Electric Delight e soprattutto la reinterpretazione di On the Road Again (cover del brano omonimo dei Canned Heat) e Galactica, tormentone del 1980 che ha permesso loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero.

Papa: smarrita la via della pace, il mondo è in pericolo

Papa: smarrita la via della pace, il mondo è in pericoloCittà del Vaticano, 27 ott. (askanews) – “In questi tempi lacerati dai conflitti e devastati dalle armi”, Papa Francesco ha rivolto questa sera una preghiera a Maria perché conceda uno “sguardo di misericordia sulla famiglia umana, che ha smarrito la via della pace, che ha preferito Caino ad Abele e, perdendo il senso della fraternità, non ritrova l’atmosfera di casa”. Lo ha fatto nella sua orazione pronunciata nella Basilica Vaticana, nel corso della Preghiera per la pace, con la recita del Rosario e l’Adorazione Eucaristica, annunciata nei giorni scorsi. “Intercedi per il nostro mondo in pericolo e in subbuglio. – ha quindi aggiunto Francesco nella sua orazione mariana – Insegnaci ad accogliere e a curare la vita, ogni vita umana!, e a ripudiare la follia della guerra, che semina morte e cancella il futuro”.

Papa Bergoglio, ha parlato “di ora buia” per l’umanità chiedendo alla “Regina della pace” di aiutare i “tanti tuoi figli provati dai conflitti e angosciati dalle guerre che dilaniano il mondo”. “Scuoti l’animo di chi è intrappolato dall’odio, converti chi alimenta e fomenta conflitti. Asciuga le lacrime dei bambini, assisti chi è solo e anziano, sostieni i feriti e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari, consola gli sfiduciati, ridesta la speranza”, è stata la preghiera di Papa Francesco che ha voluto poi “consacrare” proprio alla Madonna, la Chiesa tutta, perchè “sia segno di concordia e strumento di pace”, e i paesi in guerra nel mondo.

“Tu, aurora della salvezza, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. – ha concluso la sua orazione Papa Francesco – Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione. Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio”. Il momento di preghiera e di digiuno era stato annunciato da Papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì 18 ottobre scorso. Il Papa sta presiedendo la funzione mariana rivolto ad una icona della Madonna posta presso l’altare della Cattedra.

Meloni da Bruxelles: manovra pronta, ora ok veloce per prova compattezza

Meloni da Bruxelles: manovra pronta, ora ok veloce per prova compattezzaBruxelles, 27 ott. (askanews) – La legge di bilancio è “in dirittura d’arrivo” e ora serve una approvazione rapida per dare una prova di “compattezza” della maggioranza. Giorgia Meloni lascia il Consiglio europeo di Bruxelles dopo due giorni in cui nonostante una fitta agenda europea – Medio Oriente, Ucraina, migranti, revisione del Patto di stabilità e del Quadro finanziario pluriennale – non ha potuto distrarsi dai fatti al centro della politica italiana, a partire dalla manovra.

Giovedì sera era dovuta intervenire per ‘stoppare’ la misura che avrebbe consentito all’Agenzia delle Entrate l’accesso diretto ai conti correnti dei contribuenti in debito con l’erario, contro cui si era subito mossa la Lega. Ma pure Forza Italia aveva fatto filtrare il suo malcontento, chiedendo anche di rivedere la cedolare secca al 26% sugli affitti brevi. Meloni ostenta tranquillità, ma da Roma, anche questa mattina, sono arrivati segnali di fibrillazioni. A testimoniarlo gli interventi, a breve distanza, dei due vice premier: abbiamo “chiuso” la manovra, aveva detto Matteo Salvini poco prima delle 13; “la manovra non è chiusa”, aveva invece twittato Antonio Tajani appena un’ora dopo. Ancora un’ora e il Mef annunciava l’invio del disegno di legge a Palazzo Chigi. “Nelle prossime ore la manovra sarà inviata in Parlamento, siamo in dirittura d’arrivo”, conferma da Bruxelles Meloni, che smentisce categoricamente di avere “problemi” con Tajani e Salvini. Proprio a proposito dei rapporti con il leader della Lega, Meloni apostrofa – nel doorstep alla sala della Lanterna – un cronista: “Posso approfittare per dire ai colleghi che l’articolo che lei ha scritto questa mattina era un tantino inventato? Non ho fatto nessuna sfuriata contro Salvini ieri”. Comunque sia, dopo una gestione delle bozze che ha creato più di qualche confusione e (sua) arrabbiatura, la premier sente di dover inviare un nuovo richiamo alla sua maggioranza. L’obiettivo – scandisce – è dare un “segnale di compattezza”, approvando la manovra “compatibilmente con il dibattito parlamentare, in tempi rapidi”. Dunque rilancia quanto aveva già concordato, ovvero la richiesta al centrodestra di non presentare emendamenti, una “buona idea” per dare “un segnale che lavoriamo velocemente, compatti”.

Ancor prima della manovra però, a fine novembre, la maggioranza dovrà superare uno scoglio non semplice, quando in Parlamento arriverà il Mes, che solo l’Italia non ha ratificato. Del Meccanismo salva Stati si è parlato questa mattina all’Eurosummit, ma senza entrare – secondo quanto si apprende da fonti europee – nel “caso” italiano. A margine, però, dal presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe è arrivato l’ennesimo richiamo a Roma perchè “è nell’interesse di tutti che il Mes venga ratificato”. A lui Meloni replica affermando, ancora una volta, di ritenere il via libera al Mes “secondario rispetto alla prima trattativa che è quella sul Patto di stabilità”. Dall’Italia arrivano anche gli strascichi del “caso” Giambruno: secondo rumor e analisi, dopo la diffusione dei fuori onda di ‘Striscia la notizia’ i rapporti di Meloni con Mediaset (dunque con Marina e Pier Silvio Berlusconi) sarebbero ai minimi termini. Quello tra governo e Mediaset, garantisce però la premier, “è un rapporto tra il governo e una grande azienda italiana. Ho letto moltissime ricostruzioni, compreso il fatto che io non sarei soddisfatta di quello che Marina Berlusconi ha detto su di me. Io penso che una cosa sia raccontare i problemi un’altra cosa è crearli: non ci sono problemi con Mediaset”.

Al ritorno a Roma la presidente del Consiglio dovrà prendere in mano anche il caso del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, al centro delle polemiche per un presunto debito con il fisco e per i cachet ottenuti per suoi interventi. A chi le chiede se le deleghe a Sgarbi saranno ritirate, la premier risponde ammettendo di non aver avuto il tempo di esaminare la questione, ma “il ministro Sangiuliano ha scritto all’Antitrust, aspettiamo le risposte dell’Antitrust e poi valuteremo nel merito”. Per quanto riguarda il summit, Meloni si dice “soddisfatta” perchè nelle conclusioni “c’è una forte presenza degli interessi italiani”. Tra le altre cose, nella trattativa sul nuovo Patto di stabilità pur partendo da posizioni “divergenti” sono stati fatti “passi avanti”. Anche sui migranti, definisce “impensabile” un anno fa il risultato raggiunto di dare “attuazione pratica di una strategia fortemente promossa dall’Italia”. Sul Medio Oriente, ieri, il Consiglio aveva raggiunto non senza qualche difficoltà un’intesa. “L’Ue – sottolinea la premier – ha le stesse priorità dell’Italia: fare del nostro meglio per evitare un’escalation, lavorare sul fronte umanitario e su una soluzione strutturale di lungo periodo” sulla base del principio “due popoli due Stati”. La guerra tra Israele e Hamas, però, non deve far dimenticare l’aggressione all’Ucraina, a cui “abbiamo confermato il pieno sostegno”.

The Beatles: esce l’ultima canzone inedita “Now And Then”

The Beatles: esce l’ultima canzone inedita “Now And Then”Milano, 27 ott. (askanews) – Insieme o singolarmente, i Beatles hanno sempre avuto il talento di sorprendere. E ora, il 2023 ci porta una delle uscite più attese della loro storia, lunga e ricchissima di eventi. “Now And Then” è l’ultima canzone dei Beatles, scritta e cantata da John Lennon, sviluppata e lavorata da Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr e ora finalmente finita da Paul e Ringo oltre quattro decadi dopo.

“Now And Then” uscirà in contemporanea mondiale alle ore 15.00 (ora italiana) di giovedì 2 novembre via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, “Love Me Do”, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos® mentre la copertina originale è stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha. Il nuovo videoclip musicale di “Now And Then” debutterà venerdì 3 novembre. Ulteriori dettagli sulla première globale saranno annunciati a breve. Un film documentario della durata di 12 minuti, “Now And Then – The Last Beatles Song”, scritto e diretto da Oliver Murray avrà la sua première il 1° novembre. Sarà inoltre caricato sul canale ufficiale YouTube dei Beatles alle ore 20.30 (ora italiana). Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson. Il trailer è disponibile qui: link Il documentario “Now And Then – The Last Beatles Song” sarà disponibile per la visione sul profilo ufficiale YouTube dei Beatles.

La storia dietro “Now And Then” inizia alla fine degli anni ’70, quando John ha registrato una demo con voce e piano nella sua casa, il Dakota Building a New York. Nel 1994 sua moglie, Yoko Ono Lennon, ha consegnato la registrazione a Paul, George e Ringo, assieme ad altre demo di John, “Free As A Bird” e “Real Love”, che sono state successivamente completate come nuove canzoni dei Beatles e pubblicate come singoli rispettivamente nel 1995 e nel 1996, come parte del progetto The Beatles Anthology. Nel frattempo Paul, George e Ringo hanno anche registrato nuove parti e completato un primo mix di “Now And Then” con il produttore Jeff Lynne. All’epoca le limitazioni della tecnologia hanno impedito di separare la voce e il piano di John per ottenere un mix pulito e limpido necessario a completare la canzone. “Now And Then” è stata così scartata, nella speranza di poterla rivisitare un giorno. Poi nel 2021 è uscita la docu-serie “The Beatles: Get Back”, diretta dal regista Peter Jackson, che ha sbalordito gli spettatori con l’acclamato lavoro di restauro della pellicola e dell’audio. Utilizzando la tecnologia audio MAL della WingNut Films, il team di Jackson ha ‘de-mixato’ la colonna sonora mono del film, riuscendo ad isolare gli strumenti e i vocals e tutte le singole voci all’interno delle conversazioni dei Beatles. Questo traguardo ha aperto le porte al nuovo mix di Revolver del 2022, tratto direttamente dai master tape originali a 4 tracce. Ciò ha portato alla domanda su cosa poter fare con la demo di “Now And Then”. Peter Jackson e i suoi tecnici del suono, guidati da Emile de la Rey, hanno applicato la stessa tecnologia alla registrazione originale casalinga di John, preservando la limpidezza e l’integrità della performance vocale originale, separandola dal pianoforte.

Nel 2022 Paul e Ringo hanno incominciato a completare il brano. Oltre alla voce di John Lennon, “Now And Then” contiene la chitarra elettrica e acustica registrata nel 1995 da George, una nuova parte di batteria di Ringo e il basso, la chitarra e il piano di Paul, che si accorda alla suonata originale di John. Paul ha aggiunto un assolo di chitarra slide ispirato a George; lui e Ringo hanno anche contribuito al pezzo realizzando i cori nel ritornello. A Los Angeles, Paul ha supervisionato una sessione di registrazione ai Capitol Studios per un arrangiamento d’archi nostalgico e squisitamente Beatles, scritto da Giles Martin, Paul e Ben Foster. Paul e Giles hanno anche aggiunto un ultimo, meraviglioso tocco: i backing vocals provenienti dalle registrazioni originali di “Here, There And Everywhere”, “Eleanor Rigby” e “Because”, intessuti nella nuova canzone utilizzando le tecniche perfezionate durante la lavorazione dello show e dell’album LOVE. La traccia finita è prodotta da Paul e Giles e mixata da Spike Stent.

Paul ha raccontato: “Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante. E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”. Ringo ha affermato: “È stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”. Olivia Harrison ha detto: “Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Se fosse qui oggi, Dhani ed io sappiamo che si sarebbe unito a Paul e Ringo mettendoci tutto il cuore per completare la registrazione di ‘Now And Then’”. Sean Ono Lennon ha raccontato: “È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”. C’è stato fermento e attesa per “Now And Then” fin da giugno, quando Paul ha annunciato per la prima volta una nuova canzone dei Beatles in un’intervista. Giovedì 2 novembre “Now And Then” sarà finalmente svelata al mondo. Quest’ultimo capitolo nella storia discografica dei Beatles sarà seguito dalle nuove edizioni dei due album-compilation da sempre viste come l’introduzione definitiva al loro lavoro.

Calcio, Zaniolo per tre ore davanti ai pm

Calcio, Zaniolo per tre ore davanti ai pmRoma, 27 ott. (askanews) – E’ durata tre ore l’audizione di Nicolò Zaniolo in Procura a Torino, davanti al pm Manuela Pedretta titolare dell’inchiesta sulle scommesse illegali. l calciatore è arrivato intorno alle 14.30. Al calciatore è contestato l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, previsto all’art. 4 della legge 401 del 1989.

Zaniolo ha ammesso di aver utilizzato delle piattaforme illegali di scommesse, ma solo per giocare a blackjack e poker. Ha sempre negato di aver scommesso sul calcio. Se dimostrerà di aver non aver mai scommesso su partite di calcio, rischia solamente una multa per aver scommesso su siti illegali, mentre dal punto di vista sportivo non incorrerebbe in alcuna squalifica.

Manovra, resta quota 103 per andare in pensione ma stretta su assegno

Manovra, resta quota 103 per andare in pensione ma stretta su assegnoRoma, 27 ott. (askanews) – Salta quota 104 per accedere al pensionamento anticipato. Per il 2024 resta in vigore quota 103, ossia 41 anni di contributi e 62 di età anagrafica, ma con una stretta sul trattamento economico che sarà calcolato esclusivamente con il sistema contributivo fino a quando non si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia e comunque non potrà superare quattro volte il trattamento minimo, ossia circa 2.250 euro lordi al mese. Lo prevede l’ultima bozza del ddl di bilancio che introduce anche una modificha per la finestra di uscita dei lavoratori del settore privato con il prolungamento di un ulteriore mese. Dal momento della maturazione dei requisiti dovranno passare sette mesi per andare in pensione, mentre le bozze precedenti prevedevano sei mesi e attualmente sono richiesti tre mesi.

Per i dipendenti pubblici resta confermata la finistra di uscita di nove mesi già prevista nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Attualmente è di 6 mesi. Limatura al ribasso per l’indicizzazione 2024 delle pensioni tra quattro e cinque volte il minimo (fino a circa 2.800 euro lordi al mese) che si riduce all’85%. Nelle bozze dei giorni scorsi l’adeguamento per pensioni fino a quell’importo era previsto al 90%.

Restano confermate le percentuali di indicizzazione per le altre fasce di pensioni, percentuali che scendono con l’aumentare degli importi: 100% per i trattamenti non superiori a 4 volte il minimo (circa 2.250 euro lordi a mese), 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (fino a circa 2.800 euro), 47% per quelle tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.500 euro), 37% per quelle tra 8 e 10 volte (fino a 5.600 euro) e 22% per pensioni sopra 10 volte il minimo (superiori a 5.600 euro).