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”The Other Son” è il Miglior film di Alice nella Città

”The Other Son” è il Miglior film di Alice nella CittàRoma, 27 ott. (askanews) – Annunciati i premi di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. “The Other Son” di Juan Sebastián Quebrada è il Miglior Film del Concorso Internazionale; il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di trentacinque ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni con questa motivazione: “Un pugno nello stomaco per la sua dirompente potenza emotiva. Pellicola intensa e di pregiata fattura capace di scavare un solco nell’animo più profondo dello spettatore, suscitando un fecondo processo di immedesimazione. Per l’originale trattazione di temi universali come amore, dolore e lutto”.

A “Desiré” di Mario Vezza è andato il Premio Raffaella Fioretta come miglior film del Panorama Italia, assegnato da una giuria composta da Tarak Ben Ammar, Francesco Motta, Ivan Silvestrini, Yle Vianello, Alessandra De Tommasi, Riccardo Milani (Presidente onorario). Il riconoscimento di 3.000 euro sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore. Premio speciale della giuria a “Bangarang” di Giulio Mastromauro. “L’unico documentario in concorso merita un’attenzione e una menzione speciale per la capacità emotiva di aver colto le sfumature del vissuto dei bambini di Taranto, raccontate dalle loro stesse parole. A volte confuse, tendono a imitare gli atteggiamenti degli adulti e quindi vivono il caos, il “bangarang” del titolo, che il regista ha saputo raccogliere così bene. Giulio Mastromauro non lo ha trasformato in altro, non lo ha edulcorato né ha forzato la spontaneità dei giovanissimi interlocutori. Anzi ha saputo fare un passo indietro con grande incisività” si legge nella motivazione. Inoltre, il Premio The Hollywood Reporter Roma per la migliore opera prima è andato a “To Leslie” di Michael Morris. É stato assegnato dalla giuria composta dalla direttrice di The Hollywood Reporter Roma, Concita De Gregorio, dalla giornalista Paola Natalicchio, dalla regista Francesca Mazzoleni, dalla cantante Noemi e dall’attrice e regista Michela Cescon. Menzione speciale per il miglior attore a Miguel Gonzalez per “The Other Son”; Menzione speciale per la miglior attrice a Mia Mckenna-Bruce per “How To Have Sex”. Menzione speciale uno sguardo sul futuro per la regia a Gianluca Santoni per “Io e il secco”.

Il Premio RB Casting per il miglior attore emergente è andato a ad Amanda Campana per “Suspicious Mind”. È stato assegnato da una giuria composta da Marina Marzotto (produttrice), Pino Pellegrino (casting director), Stefano Chiappi (agente). Infine, il Premio Pubblico Onde Corte è andato a “Fake shot” di Francesco Castellaneta. Il premio Siae a “Chiedo Scusa” di Francesco Piras, assegnato nell’ambito degli Shorts Film Days al miglior progetto presentato nel corso del laboratorio Unbox.

Libri, in uscita “Oltre il fango” di Mario Tozzi

Libri, in uscita “Oltre il fango” di Mario TozziRoma, 27 ott. (askanews) – Un’Italia geologicamente giovane e instabile, un territorio che l’emergenza climatica e scelte dell’uomo, spesso poco incisive o sbagliate, hanno reso ancor più fragile e pericolosa. Se il dissesto idrogeologico mette a rischio quasi il 94 per cento dei comuni italiani, e frane e alluvioni sono sempre più causa di devastazione e morte, è evidente la necessità di un deciso e repentino cambio di passo. Ma in quale direzione? Analizzando cause e false cause, soluzioni e false soluzioni, in “Oltre il fango” Mario Tozzi riflette su quali comportamenti virtuosi possano tamponare le manifestazioni della natura e su quali siano, invece, i comportamenti sbagliati, che possono solo peggiorare condizioni già al limite.

“Oltre il fango” di Mario Tozzi, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 31 ottobre 2023 (Euro: 19,00). Mario Tozzi è geologo e ricercatore del CNR, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo. È membro del consiglio scientifico del WWF ed è Cavaliere della Repubblica Italiana. Dal 2013 al 2023 è stato presidente del Parco dell’Appia Antica. Tra le numerose trasmissioni che ha condotto ricordiamo: “Gaia – Il pianeta che vive”, in onda su Rai 3 dal 2001 al 2006; “Terzo Pianeta”, sempre su Rai 3, dal 2007 al 2008; “La gaia scienza” (insieme al Trio Medusa), in onda su La7 dal 2009 al 2010; “Fuoriluogo”, in onda su Rai 1 dal 2014 al 2017. Dal 2019 conduce su Rai 3 “Sapiens – Un solo pianeta”. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: L’Italia intatta. Viaggio nei luoghi italiani non alterati dagli uomini e fermi nel tempo (2018), Come è nata l’Italia. All’origine della grande bellezza (2019), Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie (2021), Mediterraneo inaspettato (2022), editi da Mondadori. Nel 2023, per Einaudi Ragazzi, ha pubblicato Perché il clima sta cambiando?. Per Rai Libri è autore di Un’ora e mezzo per salvare il mondo (con Lorenzo Baglioni, 2020).

Mes, Donohoe: ratifica Italia serve perché altri paesi lo usino

Mes, Donohoe: ratifica Italia serve perché altri paesi lo usinoBruxelles, 27 ott. (askanews) – “Continuerò a sostenere la causa della ratifica del trattato del Mes”, il Fondo salva-Stati, da parte dell’Italia. “Questo trattato è un elemento davvero importante per il modo in cui possiamo approfondire l’Unione bancaria; in particolare garantirà che l’Esm, che è il nostro strumento di gestione delle crisi, avrà accesso a nuovi fondi per molte decine di miliardi di euro in futuro, se necessario”. Lo ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio europeo, stamattina a Bruxelles, per partecipare alla riunione dell’Eurosummit.

“È nell’interesse di tutti – ha continuato Donohoe – che il Mes venga ratificato, e su questo continuerò a lavorare in stretto contatto con il ministro Giancarlo Giorgetti. Continuo a rendermi conto del fatto che si tratta di una questione delicata in seno alla politica italiana. So che la cosa è stata molto discussa all’interno del Parlamento italiano, e ho pieno rispetto” per questa discussione. “Ma la priorità che dobbiamo tutti affrontare – ha sottolineato il presidente dell’Eurogurppo – è che, se il Trattato non sarà ratificato da tutti, nessun paese potrà accedervi in futuro, se dovessimo trovarci in una situazione di crisi”.

“Penso che tutti i leader siano consapevoli dell’importanza del trattato”, anche se è un tema che “viene discusso principalmente a livello di ministri delle Finanze, nell’Eurogruppo. Ho un rapporto eccellente con il ministro Giorgetti. Ma anche se l’Italia decidesse di non voler comunque utilizzare il Mes in futuro, una decisione che assolutamente le appartiene, penso che tutti capirebbero; d’altro canto, ci sono forse altri paesi che potrebbero decidere di utilizzare questo strumento in futuro, e questo trattato serve a renderlo possibile”, ha concluso Donohoe.

Manovra, Leo: non ci sarà pignoramento conti

Manovra, Leo: non ci sarà pignoramento contiRoma, 27 ott. (askanews) – “Nessun problema sul pignoramento, queste cose non ci sono assolutamente”. Lo ha assicurato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine dell’assemblea di Confitarma.

“C’erano cose che andavano affinate. Come ha detto il presidente Meloni c’erano cose che dovevano essere chiarite – ha spiegato – e oggi e domani possiamo farlo”. Quanto alle pensioni, “il ministro Giorgetti se ne sta occupando, ma anche lì si trova una soluzione”, ha concluso Leo.

Istat: a ottobre cala il clima di fiducia di imprese e consumatori

Istat: a ottobre cala il clima di fiducia di imprese e consumatoriRoma, 27 ott. (askanews) – Cala ad ottobre sia il clima di fiducia dei consumatori (l’indice passa da 105,4 a 101,6) sia l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che passa da 104,9 a 103,9. Lo rende noto l’Istat. “Si segnala – spiega l’istituto di statistica – un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale”.

Coerentemente, i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti segnano dinamiche negative: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti (il primo passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7); il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il clima personale scende da 102,2 a 98,6. Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia. Nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento. Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale (da 160,9 a 163,8).

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre crescono le attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in lieve decumulo. Nelle costruzioni tutte le componenti migliorano. Passando ai servizi di mercato, sia i giudizi sugli ordini sia quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre le attese sugli ordini aumentano. Per quanto attiene al commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite sono improntati all’ottimismo in presenza, tuttavia, di un accumulo di scorte di magazzino e di un deterioramento delle attese sulle vendite.

Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva rivolte alle imprese manifatturiere, nel terzo trimestre 2023 si stima una diminuzione del grado di utilizzo degli impianti.

Fisco, Leo: non ci sarà pignoramento conti

Fisco, Leo: non ci sarà pignoramento contiRoma, 27 ott. (askanews) – “Nessun problema sul pignoramento, queste cose non ci sono assolutamente”. Lo ha assicurato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine dell’assemblea di Confitarma.

“C’erano cose che andavano affinate. Come ha detto il presidente Meloni c’erano cose che dovevano essere chiarite – ha spiegato – e oggi e domani possiamo farlo”. Quanto alle pensioni, “il ministro Giorgetti se ne sta occupando, ma anche lì si trova una soluzione”, ha concluso Leo.

Bce, lieve peggioramento attese esperti settore privato su inflazione

Bce, lieve peggioramento attese esperti settore privato su inflazioneRoma, 27 ott. (askanews) – Negli ultimi tre mesi le aspettative medie di economisti e esperti del settore privato su crescita economica e inflazione sono leggermente peggiorate nell’eurozona, senza però mostrare fluttuazioni rilevanti. Sono invece maarginalmente migliorate le attese sul mercato del lavoro. E’ quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale condotta dalla Banca centrale europea (Survey of Professional Forecasters).

Indicata come relativa al quarto trimestre di quest’anno mostra che per il 2023 le attese medie di inflazione sono salite di un decimale di punto rispetto all’indagine precedente, al 5,6%; sono invariate al 2,7% sul 2024 e salite di un decimale sul 2025 al 2,1%. Il dato del 2025 è quasi in linea perfetta con l’obiettivo della Bce che vuole una infrazione al 2% simmetrico. Ieri l’istituzione dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi ha finalmente deciso di arrestare la sua manovra, confermando il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50%.

Per la crescita economica l’attesa su quest’anno degli analisti del settore privato si è indebolita di un decimale allo 0,5%, per il 2024 è scesa dei due decimali di punto allo 0,9% e per il 2025 è confermata all’1,5%. Infine per la disoccupazione, secondo quanto riportano le tabelle pubblicate dalla Bce, l’attesa media per quest’anno si è limata di un decimale di punto al 6,5%, quella sul 2024 è confermata al 6,7% mentre quella sul 2025 si è limata sempre di un decimale al 6,6%.

Questa indagine è stata condotta tra il 29 settembre e il 5 ottobre con 63 tra analisti finanziari e esperti consultati.

Alice nella città, a Oliver Trevena il “Breakout Actor of the year”

Alice nella città, a Oliver Trevena il “Breakout Actor of the year”Roma, 27 ott. (askanews) – Ad Alice nella Città, che ospiterà Paradox Effect (film prodotto da ILBE), il 29 ottobre Oliver Trevena sarà premiato come “Breakout Actor of the year” sul palco dell’Auditorium della Conciliazione. Presente anche il regista Scott Weintrob e parte del cast del film insieme ai produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi.

La premiazione si terrà in occasione dello special screening di Paradox Effect, action movie diretto da Scott Weintrob con protagonisti Olga Kurylenko e Harvey Keitel, nel contesto della 21esima edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Un riconoscimento, questo, che incarna i valori di ILBE sempre alla ricerca e promozione di nuovi talenti.

“Siamo fieri di consegnare questo premio ad un artista di altissimo livello come Oliver Trevena nella cornice di Alice nella Città, appuntamento di riferimento del cinema italiano – ha commentato Andrea Iervolino, ceodi ILBE – siamo sicuri che insieme a Oliver potremo continuare a promuovere e valorizzare attori di talento ancora sconosciuti allo star system mondiale, così come abbiamo sempre fatto”. Monika Bacardi: “Oliver ha dato prova di grande talento in Paradox Effect, film che rispecchia tutti i classici canoni dell’action movie portando all’attenzione del pubblico internazionale il valore del territorio italiano, in questo caso la Puglia e delle maestranze che ne fanno parte, in linea con la nostra mission di raccontare storie coinvolgenti che, partendo dall’Italia, possano affascinare il pubblico a livello internazionale”.

Paradox Effect porta sul grande schermo la vita di Karina (Kurylenko), una donna costretta ad affrontare Silvio (Keitel), pericoloso gangster che ha rapito la giovane figlia, Lucy. Per aumentare le possibilità di successo, Karina fa squadra con Covek (Trevena), agente corrotto dell’Interpol.

Ognissanti, Assoturismo: per il Ponte attesi 4,8 mln di pernottamenti

Ognissanti, Assoturismo: per il Ponte attesi 4,8 mln di pernottamentiRoma, 27 ott. (askanews) – Il fine settimana lungo di Ognissanti dà una spinta al turismo. Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 4,8 milioni di pernottamenti, 200mila in meno rispetto allo scorso. A pesare sugli arrivi è l’incertezza meteo di ottobre, ma la domanda straniera – che conferma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva – traina i mesi di settembre e ottobre, soprattutto nelle principali città d’arte.

È quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sulle principali piattaforme di prenotazione online. Dalle rilevazioni emerge, inoltre, un tasso medio di occupazione dell’offerta turistica disponibile del 67%, un valore più basso rispetto a quello rilevato lo scorso anno. In ogni caso, per il Ponte di Ognissanti la parte più consistente del movimento turistico italiano e straniero è attesa verso le principali città d’arte, i borghi, ma un certo interesse è stato rilevato anche per le aree di montagna, le are rurali e di collina. Richieste di prenotazione per tipologia turistica.

Dai dati emerge un andamento differenziato per le diverse tipologie di prodotti turistici. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città e centri d’arte si attesta al 78%, con punte molto al di sopra dell’80% nelle principali città italiane. Decisamente più contenute, invece, risultano le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi, con una saturazione rispettivamente del 54% e del 55%. Leggermente in salita, inoltre, il trend per le località termali che registrano un tasso medio del 59%, mentre per le località di montagna e quelle rurali e di collina la saturazione media aumenta, rispettivamente, al 68% e al 67%.

Nel complesso, il tasso di saturazione più elevato dell’offerta è stato registrato per le strutture ricettive attive nelle regioni del Nord: il Piemonte conquista il primo posto con il 75% delle prenotazioni, seguito da Veneto ed Emilia- Romagna entrambe con il 72% delle richieste, dalla Lombardia (71%), dal Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con il 70% di occupazione delle camere ed infine dalla Liguria la cui percentuale scende al 57%. Risulta, invece, mediamente in calo nelle regioni del Centro: il Lazio è il primo in classifica con il 73% delle prenotazioni, seguito da Toscana ed Umbria (69%), dalle Marche (64%), Abruzzo (52%) ed infine dal Molise (48%). Mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano ancora più contenuti: la Campania registra il 62% di occupazione delle camere, la Sicilia e la Sardegna rispettivamente il 61% il 59%, la Basilicata il 58%, la Calabria il 55% e la Puglia il 53%.

La musica inevitabile del presente: gli Autechre alla Biennale

La musica inevitabile del presente: gli Autechre alla BiennaleVenezia, 27 ott. (askanews) – Prima una nebbia bianca, talmente luminosa da sembrare accecante, poi il buio pressoché totale, quando lo spettacolo inizia a imporre il suo ritmo al Teatro alle Tese dell’Arsenale. Il resto è una possibile storia dell’evoluzione della musica elettronica, nonché una forma di riflessione – potremmo scrivere anche di meditazione, se non sembrasse troppo ossimorico – sulla “necessità”, in senso filosofico, dei suoni che per 75 minuti hanno riportato sul palco gli Autechre, il duo inglese composto da Ron Brown e Sean Booth che ha lasciato un’impronta profondissima nel mondo della IDM. La Biennale Musica 2023, dedicata al suono elettronico e alla “Micro-music”, dopo il Leone d’Oro Brian Eno ospita quindi un altro concerto di grande richiamo, e le aspettative non sono andate deluse.

Nell’oscurità, senza particolari punti di riferimento spaziali, la musica ha la forza e l’occasione di prendersi tutto lo spazio possibile, ed è uno spazio ampio, profondo, carico di possibilità e opportunità. La linea musicale degli Autechre è pulita, elegante, i suoni, anche i meno convenzionali, trovano il modo di inserirsi nella struttura dei pezzi, che è complessa, ma spesso riesce a mantenere una vocazione di accessibilità. Cosa le prime sensazioni che arrivano al pubblico sono quelle di un grande affresco elettronico che si appoggia molto di frequente al ritmo, ai bassi, alla ripetizione. Come se fossero i rumori a mostrarsi come possibile materia prima di un risultato che, a tutti gli effetti, è musica, anzi, la sensazione è che ci sia proprio un desiderio di fare sì che questa musica sia per quanto possibile sciolta dagli accidenti del mondo. La seconda sensazione è che la musica che esce dai computer degli Autechre sia quella di una grande indagine su tutti i possibili suoni, quindi i suoni del mondo, per come li conosciamo e non li conosciamo. Da qui al sentire che questa musica sia un’espressione della necessità, ossia che diventi in un certo senso musica inevitabile, il passo è breve e naturale da compiere. Più ci sia addentra nello spettacolo, più ci si accorge del progressivo formarsi di qualcosa di più riconoscibile, più ballabile. Che però non rinuncia alla vocazione di essere terreno fertile per l’idea di una musica assoluta, per certi versi piacevolmente aliena. Come se quella che viene suonata a Venezia possa essere una versione meno allucinata e più inclusiva della colonna sonora del film “2010 – Odissea nello spazio”, quando l’astronauta Bowman parte per il suo viaggio tra le stelle verso una nuova forma di vita. Ecco gli Autechre sembrano agire le stesse dinamiche di viaggio e perdita dei confini dello spettacolo, salvo poi, dopo avere lasciato respiro al pubblico, tornare a spingere su quella forma si accelerazione che è un po’ il loro marchio di fabbrica ed è anche una sorta di tappetino musicale per tutto il nostro tempo di continua digitalizzazione e costante incertezza. Una musica che, da questo punto di vista, diventa anche una forma di conoscenza diretta, quella basata sul corpo e sulle prime sensazioni che certi contatti possono provocare. Per questo, anche se non siamo esattamente in un contesto dance – ma ci si arriva anche lì, nella preziosa bulimia creativa dello spettacolo -, ballare a un certo punto sembra l’unica cosa da fare, l’unico modo per mettersi in allineamento con la narrazione ambiziosa dei due musicisti e la dimensione di mondo chiuso che il concerto ha creato.

Eppure la musica degli Autechre non è fatta per ignorare il mondo fuori, le sue sconvolgenti tragedie e violenze, oltre che la catastrofe climatica incombente, bensì per il contrario, per fare da sfondo a tutte queste situazioni insostenibili o estreme e fornirci una sorta di strumento per affrontarle senza infingimenti, ma anche senza nascondersi. Perché insieme con i pezzi che attraversano lo spazio della grande sala immersa nel buio, arrivano anche le angosce, i dilemmi, le guerre. C’è una musica per il nostro tempo insomma, che parla di noi senza mai citarci, quasi senza mai neppure guardarci – come noi in sala non possiamo vedere i due artisti – ma provando a prendersi cura lo stesso di tutti. Questo sembra dire il finale del concerto e noi possiamo, anzi vogliamo, crederci con tutte le forze. (Leonardo Merlini)