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La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori


La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it



La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – L’Aula della Camera ha approvato all’unanimità con 245 voti a favore e nessun contrario l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Alla seduta erano presenti i familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

I familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori hanno seguito dalla tribuna della Camera le dichiarazioni di voto sull’istituzione della commissione bicamerale d’inchiesta sulle due ragazze scomparse. “Oggi sono presenti in Aula ed è forse giunto il momento in cui questo Parlamento rivolgesse le scuse per il tanto, troppo tempo per arrivare fino qui” e per esprimere un “grande abbraccio per il dolore senza risposta che hanno avuto” e “un forte ringraziamento per la fiducia che continuano ostinatamente a riporre nelle istituzioni” e che più che “mai abbiamo il dovere di ripagare”, ha detto il capogruppo del M5S Francesco Silvestri, tra gli applausi dei parlamentari.

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti


Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La posizione della Lega sull’Ucraina “francamente non mi preoccupa. Non sono preoccupata perchè guardo ai fatti e sulla linea italiana, che è molto chiara, non ho mai avuto problemi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Al di là delle posizioni espresse e del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, sul quale tutti lavoriamo il punto è capirsi su cosa sia utile per arrivare alla fine del conflitto. Ho detto – ha ricordato – come la penso: nell’attuale contesto non c’è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo, è l’unico modo per costringere a una negoziazione giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e chi l’aggredito”.

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti


Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Dal Consiglio europeo “mi aspetto passi avanti, il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Io – ha aggiunto – sono soddisfatta della bozza di conclusioni che sta girando che chiede alla commissione di procedere spedita e rimanda sullo stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio. Possiamo confermare il fatto che il tema delle migrazioni è considerato centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa e che viene seguito passo passo dal Consiglio, un’ottima notizia”.

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda


Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it



Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – Helmut Newton è uno di quei fotografi dei quali pensiamo di avere visto tutto, di conoscere tutti gli aspetti del suo lavoro, così noto e pubblicato. Ma in realtà non è così. Per questo ha senso addentrarsi nella retrospettiva che gli dedica Palazzo Reale a Milano, a cento anni dalla nascita: una mostra con 250 immagini, ma anche riviste, video e documenti che ricostruisce, alla fine, un grande ritratto di Newton, un ritratto per tanti versi inatteso.

“Abbiamo iniziato cronologicamente partendo dai primi anni del suo lavoro – ha spiegato ad askanews Mattihas Harder, curatore della Helmut Newton Foundation e della mostra -. Nella prima sala ci sono foto degli anni Quaranta, prima ancora che aprisse uno studio a Melbourne. Queste prime foto vengono dall’Australia, da Parigi e ci permettono di vedere come si è poi formato il suo stile negli anni Sessanta e Settanta”. In mostra ci sono ovviamente le celeberrime immagini di donne statuarie e potenti, ma c’è anche molto altro. Guardate le scelte estreme di molti reportage di moda fuori dagli schemi classici, oppure il modo in cui usa gli specchi, per esempio in una straordinaria triplice fotografia di Karl Lagerfeld. O ancora gli sguardi di Catherine Deneuve in almeno due ritratti: sono più larghi della fotografia stessa.

“C’è un momento importante – ha aggiunto Denis Curti, anch’egli curatore della mostra – sono gli anni Settanta e Ottanta, nel quale Newton riesce a tracciare in modo indelebile una linea fortissima di demarcazione sulla fotografia di moda. Il suo contributo è la sua capacità di introdurre il tema del racconto, del nudo, della provocazione dentro il linguaggio della fotografia di moda”. Una provocazione che, come quasi sempre accade, per le parti più strillate sta soprattutto nell’occhio di chi guarda, mente lo sguardo del fotografo si manifesta nella radicale volontà di scardinare i codici del servizio di moda. “Lui dice che bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione – ha aggiunto Curti – e in questa fotografia Newton decide di indossare lui l’impermeabile che era il soggetto di un servizio di moda. Lui dice: sono io il modello e le donne le faccio vedere come voglio io. Questa mostra, nella quale ci sono molti nudi, in realtà è una celebrazione delle donne, della loro autonomia, del loro potere di seduzione, della loro presenza su questa terra dove gli uomini fanno una figura un po’ debole”.

Giocando tra realtà e finzione, costruendo le sue fotografie perché diventino effettivamente vere, Helmut Newton definisce la sua eredità. La mostra si intitola infatti “Legacy” e quello che lascia allo spettatore è la sensazione, imperfetta quanto volete, forse anche venata di ambiguità, di avere incontrato una lezione artistica più grande e sovversiva di quella che, magari, immaginavamo.

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg


Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa alle 11 all’Europa Building a Bruxelles dove prende il via oggi un Consiglio europeo che si preannuncia complicato, in particolare per l’Italia. Il summit, che si aprirà con una sessione speciale alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha all’ordine del giorno vari temi: Ucraina; competitività; mercato unico ed economia; energia. Non è invece prevista una discussione sul tema, caro all’Italia, dei migranti, su cui ci sarà una “breve informativa” della presidenza svedese e della Commissione europea sul progresso nell’attuazione delle conclusioni del summit dello scorso 9 febbraio.

Sull’Ucraina i 27 leader riaffermeranno la condanna della guerra di aggressione russa, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il pieno sostegno europeo a Kiev. Particolarmente rilevante e complesso – per la diversità di vedute – il tema dell’economia e della competitività, con un gruppo di Paesi (Germania in testa) che spingono per un ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato e altri, come l’Italia, contrari. Meloni ribadirà la convinzione che l’allentamento dei vincoli e i sostegni che ne deriveranno non devono “creare disparità tra Stati membri”. Gli aiuti devono quindi essere “mirati e temporanei” in modo da garantire parità di condizioni e “pieno funzionamento” del mercato unico. Per l’Italia l’obiettivo principale è invece assicurare da parte europea la “piena mobilitazione” dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, compresi quelli del Pnrr. La discussione sulla competitività si intreccia con il negoziato in corso per la revisione del Patto di stabilità e crescita. Per Meloni servono “nuove regole e principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post-Covid” con un “equilibrio effettivo tra stabilità e crescita”. Una battaglia, quella del governo, complessa tanto che ieri, parlando alla Camera, Meloni ha sottolineato che rispetto alla proposta della Commissione, già considerata non sufficiente, adesso “si rischia anche di tornare indietro”.

Per quanto riguarda l’energia, l’Italia sostiene l’importanza di una risposta a 27 con “strumenti e obiettivi comuni” tesi a rafforzare il sistema energetico nel suo complesso: la diversificazione delle fonti, in particolare del gas naturale; la lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, volta a ripristinare un livello di prezzi ragionevole per famiglie e aziende europee; la riduzione della domanda energetica; l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili; il rapido riempimento degli impianti di stoccaggio. Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. Infine il tema delle migrazioni, centrale per l’Italia, a cui Meloni ha dedicato la maggior parte delle sue comunicazioni alle Camere. La questione non è stata posta all’ordine del giorno perché, fanno notare fonti europee, nel corso del Consiglio del 9 febbraio “è stato già approvato un piano di intervento che deve essere solo attuato”. Sullo stato di avanzamento dell’implementazione ci sarà dunque un “breve aggiornamento”. Meloni proverà a sollevare un confronto più approfondito, perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”, vista anche la situazione di difficoltà in cui versa la Tunisia. Difficile, però, che trovi sponde per ottenere qualche ulteriore intervento.

Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva

Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva


Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva – askanews.it



Canova a Possagno: il potere e la Collezione Sommariva – askanews.it


















Possagno, 23 mar. (askanews) – Le lunghe celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova continuano a Possagno, paese natale dell’artista e sede del Museo Gypsotheca a lui dedicato, con una mostra ideata da Vittorio Sgarbi centrata sul rapporto tra Canova e il potere, in particolare in relazione alla collezione di Giovanni Battista Sommariva.

La direttrice del museo di Possagno, Moira Mascotti, ha co-curato l’esposizione. “Canova – ha spiegato ad askanews – entra in dialogo con i potenti dell’epoca, Canova si confronta con Napoleone e con tanti membri della famiglia Bonaparte, però l’artista era anche in dialogo con il mondo culturale, e quindi questo rapporto speciale con Giuseppe Bossi, che era un pittore, un amico, ma anche il segretario dell’Accademia di Brera. Poi ancora abbiamo la possibilità di vedere il rapporto tra Canova e Giovanni Battista Sommariva, il collezionista che è stato uno di quei personaggi che si sono avvalsi dell’arte per cercare di dare lustro al proprio nome e così diventando uno dei più grandi collezionisti dell’artista”. In mostra, per la prima volta dopo un’importante operazione di restauro, l’Apollino che proviene dalle Collezioni Comunali d’arte di Bologna, ma anche dipinti e opere di altri artisti che ricostruiscono il clima dell’epoca, così come le comuni matrici iconografiche che poi sono alla base di molti capolavori canoviani. L’esposizione vive comunque in relazione al luogo che la ospita, ovviamente la casa natale, ma soprattutto alla spettacolare Gypsotheca, somma e resoconto di un neoclassicismo che con Canova ha raggiunto i suoi apici. E nella luce perfetta dell’ala del museo progettata da Carlo Scarpa si possono anche ammirare due versioni di Amore e Psiche, sotto lo sguardo di Napoleone, l’individuo cosmico-storico che ha saputo, nel bene e nel male, incarnare per un paio di decenni lo spirito del tempo. Quel tempo nel quale Canova ha vissuto e creato la propria arte, partendo da qui.

Roma, domenica evento benefico a favore onlus ‘Insieme a Giordano’

Roma, domenica evento benefico a favore onlus ‘Insieme a Giordano’


Roma, domenica evento benefico a favore onlus ‘Insieme a Giordano’ – askanews.it



Roma, domenica evento benefico a favore onlus ‘Insieme a Giordano’ – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – L’evento di beneficenza “Uniti nel sociale”, quadrangolare di calcio a otto che si terrà domenica 26 marzo, alle 10.30, all’Orange Futbolclub di via degli Olimpionici 71, all’Acqua Acetosa a Roma, sarà aperto ufficialmente dalla Banda della Guardia di Finanza e chiama a raccolta il Roma Club e il Lazio Club del Campidoglio. Presenti – si legge in una nota – i consiglieri di Roma Capitale della Roma e della Lazio, insieme ai colleghi dei Municipi, per giocare con la selezione dei Grifoni Gialloverde del Generale Mariano La Malfa, del comando generale della Guardia di Finanza.

La Nazionale Italiana Calcio Olimpionici del presidente Italo Lapenna si presenta in campo con Michele Lapenna, tra i numeri uno della pallanuoto, il judoka Emanuele Bruno, lo schermidore Stefano Pantano, il pentatleta Daniele Masala. Tutti grandi campioni come Fabrizio Donati nell’atletica, Stefano Maniscalco nel karate, Carlo Molfetta nel taekwondo e gli indimenticabili calciatori della Lazio e della Roma, Bruno Giordano, Massimo Piscedda e Ubaldo Righetti. Fuoriclasse di nuoto, canottaggio, rugby, pugilato, e ancora calcio, judo e taekwondo a cui si aggiungeranno anche i campioni Emanuele Blandamura, Stefano Battistelli, Luca Massaccesi, Andrea Lo Cicero, Bruno Mascarenhas. Il ricavato delle donazioni raccolte durante la festa, organizzata anche con la partecipazione della Fondazione Ss Lazio, va a favore dell’associazione “Insieme a Giordano”, che si occupa di assistenza ai minori. I consiglieri capitolini tutti condividono un momento di gioia per ribadire ancora una volta l’impegno di Roma Capitale a fianco di tutta la società civile per la piena tutela dei minori. Lo hanno dichiarato in una nota Fabrizio Santori e Claudia Pappata, consiglieri capitolini rispettivamente vice e presidente del Lazio Club Campidoglio, e Federico Rocca, consigliere capitolino e presidente del Roma Club Campidoglio che prenderanno parte all’evento. Il sisma che ha sconvolto il centro Italia il 24 agosto 2016 ha colpito, tra le tante famiglie, anche quella del piccolo Giordano, un bimbo di 4 anni che ha perso la vita a Pescara del Tronto insieme alla nonna Amelia. La sua famiglia, mamma Manuela, papà Massimo, la sorella Giorgia e il fratello Santiago hanno deciso di trasformare quel dolore in un atto d’amore profondo. Per questo motivo – ricorda la nota – hanno scelto di fondare una onlus che si occupa di dare assistenza a favore dei minori svantaggiati per problemi di ordine fisico, sociale, economico e familiare, attraverso la realizzazione di eventi sportivi, raccolta fondi e iniziative solidali.

L’Associazione N.I.C.O. – Nazionale Italiana Calcio Olimpionici – affonda le sue radici nel 2007, quando è stata fondata da Vincenzo Maenza, per poi rinnovarsi nell’agosto 2022 con il rinnovamento voluto dall’attuale presidente Italo Lapenna. A dare forma alla N.I.C.O. sono le vecchie glorie del calcio e gli atleti olimpionici che hanno dato lustro allo sport azzurro in diverse discipline. Lo scopo della onlus è quello di raccogliere fondi per iniziative solidali attraverso l’organizzazione di partite ed eventi di beneficenza.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin dice che “l’Italia è tra le aree a rischio siccità”

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin dice che “l’Italia è tra le aree a rischio siccità”


Il ministro Gilberto Pichetto Fratin dice che “l’Italia è tra le aree a rischio siccità” – askanews.it



Il ministro Gilberto Pichetto Fratin dice che “l’Italia è tra le aree a rischio siccità” – askanews.it


















New York, 22 mar. (askanews) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in apertura della Conferenza sull’acqua, ha aperto il suo discorso con un richiamo ai paesi del mondo. “E’ evidente che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che, ancora oggi, resta una delle più gravi emergenze planetarie”, ha detto Fratin ricordando che “nessuno può sentirsi estraneo a questa tragedia”.

Il ministro non ha fatto mistero che “in Italia sono sempre più ricorrenti i periodi di siccità, come accade nel più ampio contesto mediterraneo, che secondo il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è una delle aree più a rischio” e ha ribadito con forza “l’urgenza di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi se vogliamo evitare danni irreversibili”. Ha poi continuato con un richiamo al multilateralismo per rispondere alle sfide che l’acqua pone anche in termini di migrazione. “Sostenibilità vuol dire anche lavorare insieme per evitare che intere popolazioni siano costrette a spostarsi in cerca di acqua e condizioni di vita accettabili”, ha detto Fratin. “Nel Piano di Ripresa e Resilienza abbiamo mobilitato fondi per le risorse idriche pari a 4,38 miliardi di euro in 5 anni”, ha detto il ministro.

Il ministro ha spiegato che si è dotata di vari strumenti per rispondere alla crisi energetica tra cui “un tavolo di coordinamento” e “nuovi strumenti di legge”. Fratin ha spiegato che tra le priorità dell’Italia c’è il “potenziamento – con un investimento di 600 milioni di Euro al 2026 – della capacità di monitoraggio delle acque e di prevenzione dei rischi” e un progetto di “Rinaturazione del Fiume Po” per cui si sono investiti 357 milioni di euro, con un focus su qualità delle acque e biodiversità.

“Sulla finanza climatica ci siamo dotati di un nuovo strumento, il Fondo Italiano per il Clima, che sarà operativo a breve e potrà contare su 840 milioni all’anno fino al 2026”, ha dichiarato il ministro. Il ministro nel suo intervento ha illustrato alcuni progetti finanziati dall’Italia soprattutto in alcune regioni del mondo particolarmente vulnerabili. “Sono stati approvati oltre 50 progetti bilaterali con una priorità su Sahel, Africa Subsahariana, Mediterraneo e piccoli stati insulari”, ha detto Fratin spiegando che “nel Sahel, con la Convenzione sulla Desertificazione, stiamo realizzando progetti per recuperare terre degradate e creare opportunità economiche per le comunità locali”.

Il ministro ha poi annunciato che “poche settimane fa Italia e Etiopia hanno firmato un accordo da oltre 30 milioni di euro per un progetto per migliorare la gestione di acqua e suolo e creare opportunità di impiego”.

Onu Water Conference, Fratin: Italia tra aree a rischio siccità

Onu Water Conference, Fratin: Italia tra aree a rischio siccità


Onu Water Conference, Fratin: Italia tra aree a rischio siccità – askanews.it



Onu Water Conference, Fratin: Italia tra aree a rischio siccità – askanews.it



















New York, 22 mar. (askanews) – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite in apertura della Conferenza sull’acqua, ha aperto il suo discorso con un richiamo ai paesi del mondo. “E’ evidente che non abbiamo fatto abbastanza per combattere quella che, ancora oggi, resta una delle più gravi emergenze planetarie”, ha detto Fratin ricordando che “nessuno può sentirsi estraneo a questa tragedia”.

Il ministro non ha fatto mistero che “in Italia sono sempre più ricorrenti i periodi di siccità, come accade nel più ampio contesto mediterraneo, che secondo il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è una delle aree più a rischio” e ha ribadito con forza ” l’urgenza di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi se vogliamo evitare danni irreversibili”. Ha poi continuato con un richiamo al multilateralismo per rispondere alle sfide che l’acqua pone anche in termini di migrazione. “Sostenibilità vuol dire anche lavorare insieme per evitare che intere popolazioni siano costrette a spostarsi in cerca di acqua e condizioni di vita accettabili”, ha detto Fratin.

Salvini: nell’estate del 2024 avviamo i cantieri del ponte sullo stretto di Messina

Salvini: nell’estate del 2024 avviamo i cantieri del ponte sullo stretto di Messina


Salvini: nell’estate del 2024 avviamo i cantieri del ponte sullo stretto di Messina – askanews.it



Salvini: nell’estate del 2024 avviamo i cantieri del ponte sullo stretto di Messina – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “L’obiettivo è questo”, quello della prima pietra entro due anni. “Prevediamo estate 2024, inizio cantieri”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervistato da Bruno Vespa nella trasmissione 5 Minuti in cui è stato presentato il plastico del Ponte.

“Gli italiani hanno pagato un sacco senza che sia stata posata una pietra. Perchè farlo, primo perchè a ponte fatto e ad alta velocità completata sia in Calabria sia in Sicilia, Palermo-Roma in 5 ore e mezza. Centomila posti di lavoro veri nell’arco di 5 anni, un risparmio ambientale unico al mondo con 140mila tonnellate di CO2 non emesse nell’aria e poi un gioiello dell’ingegneria italiana nel mondo”. Quanto ai 7 miliardi di costi per Salvini “innanzi tutto costa meno di un anno di reddito di cittadinanza ed è un’opera che rimane per anni. I soldi li prende lo Stato e se i privati vorranno dare una mano saranno i benvenuti”.