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Schillaci: entro 15 giorni i nuovi vaccini anti Covid, e saranno gratuiti per tutti coloro che vorranno farlo

Schillaci: entro 15 giorni i nuovi vaccini anti Covid, e saranno gratuiti per tutti coloro che vorranno farloRoma, 14 set. (askanews) – “Entro 15 giorni ci saranno le dosi del nuovo vaccino anti Covid e poi man mano aumenteranno le dosi disponibili per i cittadini”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al Tg1, specificando che “il vaccino sarà gratuito per tutti coloro che vorranno farlo”.

“Nessun obbligo – ha specificato il ministro – ma vaccino raccomandato soprattutto per gli ultra 60enni, per i pazienti fragili e per le persone che appartengono a determinate categorie che sono incluse in una recente circolare del ministero della Salute”. “Al momento – ha sottolineato – non c’è nessun allarme Covid”.

La Bce alza i tassi per la decima volta a nuovi massimi

La Bce alza i tassi per la decima volta a nuovi massimiRoma, 14 set. (askanews) – Per la decima volta consecutiva, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse di riferimento dell’eurozona. 25 punti base in più con cui, al 4,50 per cento e al 4 per cento, rispettivamente, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento e quello sui depositi parcheggiati dalla banche presso l’istituzione segnano nuovi massimi storici.

La decisione ha deluso le attese di chi sperava che i continui indebolimenti dell’economia avrebbero convinto il direttorio a una pausa. Ma la Bce ha accompagnato la decisione con rimodulazioni della sua retorica in cui molti hanno visto un segnale di picco dei tassi. Alcuni analisti dicono senza mezzi termini che quello di oggi è stato l’ultimo aumento. La reazione è stata particolarmente evidente sul mercato dei cambi: l’euro ha invertito la rotta ed è rapidamente calato sotto quota 1,07 dollari, segnando i minimi da 6 mesi. “In base alla sua attuale valutazione – recita infatti il comunicato della Bce – il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”.

Il resto del documento non contiene, stavolta, indicazioni esplicite che preludano a altri aumenti (posto che ovviamente non sono nemmeno esclusi, ma l’ipotesi va semmai inquadrata nella possibilità che si creino sorprese negative sul versante inflazionistico, al momento non particolarmente probabili). Per parte sua la presidente Christine Lagarde non ha voluto “ufficializzare” il raggiungimento del tetto: “non possiamo ancora dire che siamo al picco” sui tassi, tuttavia “il focus” delle prossime decisioni “sarà probabilmente più sulla durata” del mantenimento dei livelli raggiunti. Una formula in cui si potrebbe leggere ancora una sfumatura da “falco” ma che potrebbe anche essere semplicemente un tentativo di allontanare le ipotesi di tagli dei tassi, che invece inevitabilmente si sono già create attorno a una possibile prima riduzione verso la primavera del 2024.

D’altra parte Lagarde non ha voluto sbilanciarsi sul quanto sia il concetto di “abbastanza a lungo”. “Non lo abbiamo discusso – ha detto – perché dipenderà dai dati. Quello che vogliamo fare è mettere alla prova le nostre valutazioni attuali, rispetto alle future previsioni, con la determinazione di raggiungere il 2% di inflazione in maniera tempestiva. Il focus sarà probabilmente più sulla durata (dei tassoi retrittivi), ma non possiamo ancora dire che siamo al picco”. L’economia, intanto, effettivamente peggiora. La stessa Bce ha consistemente rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita economica per l’area euro sul triennio in corso: ora stima un più 0,7% nel 2023 del Pil, un più 1% nel 2024 e più 1,5% nel 2025. Tre mesi fa invece prevedeva 0,9% quest’anno, 1,5% nel 2024 e 1,6% nel 2025.

Lagarde nega che vi sia una recessione – circostanza che invece la Commissione europea ha appena previsto per la Germania, prima economia dell’area euro, nella misura del meno 0,4% di Pil quest’anno – ma parla di “crescita molto debole”. Debolezza che è anche effetto diretto della stretta della stessa Bce. Tanto che proprio la presidente ha rimarcato come negli ultimi tre mesi i prestiti bancari alle famiglie dell’eurozona, con un calo dello 0,8 per cento su base annua abbiano segnato la contrazione più forte dal lancio dell’euro. Al tempo stesso, però, “l’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Per questo oggi si è deciso di innalzare ancora i tassi. Stavolta la presidente ha dovuto ammettere in modo più esplicito che in passato la presenza di una divisione in seno al direttorio. “Alcuni governatori – ha raccontato – avrebbero preferito fare una pausa e riservarsi future decisioni quando ci fosse più certezza in base al trascorrere del tempo”. Alla fine “c’è stata una solida maggioranza” per il rialzo. Da notare ha utilizzato l’aggettivo “solida” in riferimento a questa maggioranza invece di quello “ampia” o “molto ampia” usato in altre occasioni, che significa che il fronte dei “falchi” potrebbe veder calare l’appoggio ottenuto finora. La Bce ha anche ha ritoccato al rialzo le previsioni di inflazione per l’area euro su quest’anno e il prossimo, mentre ha limato quelle sul 2025. Ora i tecnici dell’istituzione pronosticano 5,6% nel 2023, 3,2% nel 2024 e 2,1% nel 2025 (quasi in linea con il target della stessa istituzione). “La correzione al rialzo riflette principalmente l’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia”. Per l’inflazione di fondo, l’indice al netto di energia alimentari e altre componenti volatili ora la Bce prevede 5,1% nel 2023, 2,9% nel 2024 e 2,2% nel 2025.

Covid, Schillaci: entro 15 giorni nuovi vaccini, saranno gratuiti

Covid, Schillaci: entro 15 giorni nuovi vaccini, saranno gratuitiRoma, 14 set. (askanews) – “Entro 15 giorni ci saranno le dosi del nuovo vaccino anti Covid e poi man mano aumenteranno le dosi disponibili per i cittadini”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al Tg1, specificando che “il vaccino sarà gratuito per tutti coloro che vorranno farlo”.

“Nessun obbligo – ha specificato il ministro – ma vaccino raccomandato soprattutto per gli ultra 60enni, per i pazienti fragili e per le persone che appartengono a determinate categorie che sono incluse in una recente circolare del ministero della Salute”. “Al momento – ha sottolineato – non c’è nessun allarme Covid”.

Migranti, Salvini: difenderemo i confini con ogni mezzo democratico. Schlein: politiche del governo fallite

Migranti, Salvini: difenderemo i confini con ogni mezzo democratico. Schlein: politiche del governo falliteRoma, 14 set. (askanews) – “Penso che Giorgia abbia fatto un lavoro straordinario a livello internazionale, andando ovunque e raccogliendo consensi. Poi se a Berlino, Parigi e Bruxelles si voltano dall’altra parte, dobbiamo prenderne atto e difendere i nostri uomini e le nostre donne e le nostre frontiere con ogni mezzo necessario che la democrazia permette. Lampedusa e l’intera Sicilia non possono accogliere mezzo continente africano”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intervenuto a Caltanissetta per la prima festa del partito in Sicilia.

Dall’altro lato, la segretaria del Pd Elly Schlein a Palestrina, alla Festa dell’unità della provincia di Roma attacca: quello che sta accadendo a Lampedusa “è il fallimento delle politiche di esternalizzazione” dei problemi migratori. E rilancia: sui migranti, secondo la segretaria dem, “serve una regia nazionale per l’accoglienza diffusa”, mentre “il governo sta facendo il contrario”. Inoltre, l’esecutivo Meloni “ha reso più difficile i soccorsi in mare… Invece la strada da seguire è una Mare nostrum europea in ricordo di David Sassoli”, ha sottolineato Schlein.

Migranti, Schlein: fallite politiche del governo

Migranti, Schlein: fallite politiche del governoPalestrina (Roma), 14 set. (askanews) – Quello che sta accadendo a Lampedusa “è il fallimento delle politiche di esternalizzazione” dei problemi migratori. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a Palestrina, alla Festa dell’unità della provincia di Roma.

Sui migranti, secondo la segretaria dem, “serve una regia nazionale per l’accoglienza diffusa”, mentre “il governo sta facendo il contrario”. Inoltre, l’esecutivo Meloni “ha reso più difficile i soccorsi in mare… Invece la strada da seguire è una Mare nostrum europea in ricordo di David Sassoli”, ha sottolineato Schlein.

Migranti, Salvini: difenderemo confini con ogni mezzo democratico

Migranti, Salvini: difenderemo confini con ogni mezzo democraticoCaltanissetta, 14 set. (askanews) – “Penso che Giorgia abbia fatto un lavoro straordinario a livello internazionale, andando ovunque e raccogliendo consensi. Poi se a Berlino, Parigi e Bruxelles si voltano dall’altra parte, dobbiamo prenderne atto e difendere i nostri uomini e le nostre donne e le nostre frontiere con ogni mezzo necessario che la democrazia permette. Lampedusa e l’intera Sicilia non possono accogliere mezzo continente africano”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, intervenuto a Caltanissetta per la prima festa del partito in Sicilia.

Conte: difendere Dio? Meloni non eletta per sostituire papa Francesco

Conte: difendere Dio? Meloni non eletta per sostituire papa FrancescoRoma, 14 set. (askanews) – “Mentre l’Italia è in crisi per il carovita e gli sbarchi dei migranti ormai raddoppiati, Meloni corre in Ungheria ad abbracciare Viktor Orbán – proprio lui, il presidente che ha sbattuto la porta in faccia all’Italia sulla redistribuzione dei migranti. Meloni ha però individuato la vera emergenza. La guerra? Il caroprezzi? Le migrazioni? Niente affatto. ‘Serve una grande battaglia per… difendere Dio’”. Lo ha scritto in un post su Facebook il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Mi sbaglierò. Ma non credo – ha aggiunto – che gli elettori l’abbiano votata per sostituire papa Francesco. Lo dico da cattolico: smettiamola di strumentalizzare la religione soprattutto quando si rivestono alte cariche istituzionali. Smettiamo di scimmiottare un lontano passato quando la religione era intesa come ‘instrumentum regni’. Il principio della laicità dello Stato e la libertà religiosa sono cardini del nostro ordinamento democratico”. “Giorgia Meloni – ha concluso l’ex premier – inizia a preoccuparti delle emergenze economiche e sociali delle famiglie e delle imprese italiane”.

Eolo potenzia la rete: più veloce e stabile anche per partite in streaming

Eolo potenzia la rete: più veloce e stabile anche per partite in streamingMilano, 14 set. (askanews) – Eolo, società benefit e B Corp nel campo della banda ultra-larga wireless (Fwa), potenzia la sua rete. Grazie a questo aggiornamento, potrà offrire velocità di download fino a 300 Mbps, in evoluzione rispetto ai 200 Mbps precedenti. Questo significa che potrà erogare servizi di qualità non solo in termini di velocità ma anche di stabilità nei momenti di grande carico, spiega l’azienda, a partire dallo streaming delle partite di calcio più seguite.

Questo potenziamento è il frutto del lavoro di ricerca e sviluppo, svolto su apparati che operano su frequenze a onde millimetriche (mmWave), tecnologia sulla quale l’azienda investe dal 2018.  “Prosegue l’impegno di Eolo nel contrasto del digital speed divide, attraverso l’upgrade della nostra infrastruttura che permetterà di raggiungere fino a 300mbps in download – ha dichiarato Guido Garrone, Ceo della divisione network Eolo – Troppo spesso, chi vive nei piccoli comuni italiani, nelle aree montane o in zone di periferia non ha accesso alla banda ultra larga. In Eolo da quasi 20 anni, lottiamo contro questa situazione e siamo arrivati a connettere oltre 7 mila comuni italiani”.

L’annuncio dell’upgrade tecnologico è stato dato durante la convention annuale con tutti i partner in Italia, tenutasi a Lugo, nel Ravennate. Fra le principali novità c’è la prosecuzione della collaborazione con Open Fiber per offrire Ftth, in modo da fornire il servizio migliore possibile in ogni paese.

Sprint delle Borse europee dopo la Bce, Milano guadagna l’1,37%

Sprint delle Borse europee dopo la Bce, Milano guadagna l’1,37%Milano, 14 set. (askanews) – Sprint delle Borse europee, che dopo quanto emerso dal meeting della Bce hanno spinto con decisione sull’ecceleratore arivvando a concludere la seduta con rialzi consistenti, mentre anche Wall Street appariva tonica. Milano ha messo a segno un progresso dell’1,37% del Ftse Mib, Francoforte ha guadagnato lo 0,97%, Londra l’1,95%, Parigi l’1,19%, Madrid l’1,39%.

Calmo in area 175 punti base lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%. In netto calo l’euro, scambiato intorno alle 18.00 a 1,0663 con il dollaro (-0,61% sulla vigilia). Dall’Eurotower sono arrivate in sintesi due importanti notizie per i mercati. Una “cattiva”, ovvero un nuovo rialzo dei tassi di 25 punti base. Ma anche una “buona”, ovvero la segnalazione da parte della Bce che i tassi potrebbero aver raggiunto ormai il loro picco massimo, e che quindi non dovrebbero esserci ulteriori aumenti in questo ciclo. Una prospettiva, quest’ultima, della quale il mercato appare convinto.

“Un rialzo da falchi ma un messaggio scritto da super colomba”, ha commentato a caldo Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte. “La Bce – spiega – ha risolto il compromesso tra falchi e colombe concedendo ai falchi il rialzo dei tassi e concedendo però alle colombe il richiamo esplicito ad una guidance molto vicina all’ipotesi di ultimo rialzo, accompagnato da tassi fermi per un periodo di tempo lungo”. (segue)

Meloni-Orbàn: i migranti sono una sfida comune dell’Ue, prevenire le partenze

Meloni-Orbàn: i migranti sono una sfida comune dell’Ue, prevenire le partenzeMilano, 14 set. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbßn, “hanno ribadito la necessità di agire con rapidità e con determinazione” sulla questione migranti.

“La migrazione è una sfida comune per l’Unione europea – si sottolinea nella nota di palazzo Chigi diffusa al termine del colloquio di Budapest – che richiede una risposta collettiva”. Meloni e Orbàn “hanno ribadito la necessità di concentrarsi sulla dimensione esterna per prevenire le partenze, soprattutto attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti, un maggiore impegno nella lotta alle reti di trafficanti di esseri umani ed un’efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa. Dovrebbero essere attuati anche meccanismi di condizionalità per garantire la cooperazione dei Paesi di origine”. Meloni e Orbßn, hanno fatto fronte comune ribadendo il sostegno all’Ucraina e “hanno condannato l’aggressione russa” all’Ucraina “e auspicato una pace giusta”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del colloquio di Budapest. Meloni e Orbàan “hanno ricordato il sostegno fornito finora a Kiev e hanno sottolineato l’importanza di mantenere la forte unità degli Stati membri dell’UE in un sostegno ampio e multidimensionale all’Ucraina”.