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L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembre

L’Orchestraccia al “con-vivere Carrara Festival” il 9 settembreRoma, 8 set. (askanews) – Al con-vivere Carrara Festival, sabato 9 settembre, alle 22.00 sul Sagrato Chiesa del Suffragio, l’Orchestraccia, un gruppo di musica folk-rock ispirato alla tradizione e cultura romana. Fondata nel 2011 da attori e musicisti con la comune idea di unire le proprie esperienze reciproche alla ricerca di una forma innovativa di spettacolo, una forma che comprendesse musica e teatro ispirato alla grande eredità del folklore romanesco ma con uno sguardo attuale e contemporaneo. Lo spunto di partenza di questo progetto è stato quello di riproporre il repertorio degli autori romani tra Ottocento e Novecento e tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. A questa idea si è aggiunta una produzione di canzoni e testi originali che, affiancati ai primi, ne testimoniano l’attualità e freschezza.

L’Orchestraccia rivisitando gli arrangiamenti e lo stile ha dato nuova luce a canzoni come “Alla renella”, “Te possino da’ tante coltellate”, “Ritornelli antichi” che sembrano scritte oggi; così come le poesie di Trilussa (“L’elezzione del Presidente” o “Le cose come stanno”) musicate in chiave rock-folk delineano ancora oggi il ritratto di un paese che nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in maniera prevaricatrice ed arrogante. Partendo da Roma, l’Orchestraccia abbraccia l’Italia intera e tutte le sue tradizioni stabilendo legami tra Belli e Sciascia, tra Dario Fo e Petrolini, tra la Pizzica salentina e lo stornello da osteria, tra i drammi delle società patriarcali del sud e i medesimi esempi nelle canzoni romane e così via percorrendo in lungo e in largo tutto lo stivale. A tutto questo si aggiungono i brani inediti della banda che s’ispirano all’attualità, alle storie dei giovani che oggi come allora hanno difficoltà a integrarsi nella società contemporanea, nella famiglia e nel mondo del lavoro, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti. Nel suono della banda coesistono vari elementi musicali e sonori: dal Rock ai ritmi latini, dallo Ska al Punk-rock e alla Patchanka, dal folk rock americano a delicati momenti classici e pop. L’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere e comusica mmuovere. L’Orchestraccia è composta da: Marco Conidi (cantautore/attore), Giorgio Caputo (attore), Luca Angeletti (attore), Guglielmo Poggi (attore), Salvatore Romano (chitarra), Angelo Capozzi (chitarra/ukulele), Gianfranco Mauto (pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece (violino), Mario Caporilli (tromba), Claudio Mosconi (basso) e Fabrizio Fratepietro (batteria).

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie sociale

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore Buzzi

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore BuzziRoma, 7 set. (askanews) – Torna in libertà Salvatore Buzzi, l’operatore sociale del terzo settore al centro dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’. Dopo quasi un anno di reclusione – secondo quanto si è appreso – Buzzi ha lasciato da poche ore il carcere di Catanzaro.

La decisione in favore di Buzzi è seguita al provvedimento della Cassazione che ha riconosciuto l’illegittimità dell’ordine di esecuzione sul quale si era fondato il suo arresto. Dopo la sentenza della Suprema corte la corte d’appello di Roma e la procura generale della Capitale hanno stabilito la scarcerazione. Buzzi – si ricorda – deve scontare ancora quasi cinque anni di carcere. Comunque suoi legali hanno un mese di tempo per chiedere al tribunale di sorveglianza di Roma l’esecuzione della pena nella misura alternativa dell’affidamento terapeutico. In particolare la Cassazione aveva riconosciuto come la permanenza in cella di Buzzi era ingiusta e l’ordine di esecuzione fosse stato eseguito “senza titolo”.

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui test

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui testRoma, 7 set. (askanews) – “Allarmata no, perché dobbiamo affrontare la cosa in maniera professionale. Per questo abbiamo subito avviato un’indagine, abbiamo convocato i rettori e abbiamo convocato il Consorzio Cisia che gestisce i test di medicina. Proprio adesso ho visto che è uscito un comunicato del Consorzio in cui assicurano, come hanno comunicato anche a noi, che non sono state violate le banche dati e che i test sono avvenuti in maniera regolare”. Lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervento a Zapping su Rai Raio1 parlando dei Tolc di Medicina e Chirurgia. “Abbiamo ereditato i Tolc che stanno dimostrando adesso se sono efficaci o meno. Al netto di questa cosa, che non attiene al contenuto dei Tolc, ma al modo in cui viene gestito il servizio, noi dobbiamo sempre vigilare. I rettori, il Mur devono controllare se i Tolc funzionano e se non funzionano dovremo cambiarli”, ha aggiunto il Ministro. “Quello che dobbiamo garantire è la serenità degli studenti e dare loro la certezza di cominciare l’anno accademico in maniera efficiente. Senza avere incertezze sul loro status di studente. Per quanto ci riguarda quindi la vicenda è certificata, però terremo sempre molto molto alta la guardia”, ha concluso il Ministro Bernini.

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la faccia

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la facciaRoma, 7 set. (askanews) – Un decreto per Caivano. Con fondi per ripristinare la piscina abbandonata e nuovi docenti in arrivo per le scuole del paese dell’hinterland di Napoli. Il provvedimento varato dal Governo e presentato in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio Giorgia Meloni è – come spiegato da Alfredo Mantovano – “frutto del lavoro corale di più ministri”. E’ una risposta alla situazione di emergenza emersa dopo il grave episodio di violenza registrato e comprende anche misure urgenti “di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Il premier ha spiegato: “Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci la faccia poteva essere pericoloso. Invece penso che quello di oggi sia un segno di uno Stato che decide di metterci la faccia”. Il presidente poi sottolinea: “Abbiamo stanziato i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Attenzione ai minori con la scuola e provvedimenti per quei genitori che hanno dimenticato il ruolo educativo. “Siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie”, dice il ministro della giustizia, Carlo Nordio, spiegando che con il Dl Caivano è stata “rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”. Insomma “abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo”. E si è “intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”.

Il Daspo urbano verrà esteso ai minori sopra i 14 anni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, spiega che si tratta “dell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamrnti che aggravano il disordine urbano, sarà valido anche per minorenni ultra 14enni – dice – si interviene anche sull’altro provvedimento del Daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi: sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il Daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presuposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti ad offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra14enni”. Il responsabile del Viminale ha spiegato come contro il fenomeno delle “cosiddette baby gang” è stato modificato il codice antimafia ed esteso alla fascia minorile ed “estendiamo l’ammonimento del questore per i casi di cyberbullismo anche a minorenni al di sotto dei 14 anni, ossia tra i 12 e i 14 anni”. Il decreto interviene anche sulla “sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori ampliando la platea di intervento nei confronti del minore e con la riduzione della soglia edittale da 9 a 6 anni per l’arresto facoltativo dei minori, possibilità di arresto facoltativo che prima non esisteva”, ha spiegato il ministro Piantedosi.

Per Caivano sono stati stanziati “i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”, ha detto il premier Giorgia Meloni. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunità

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunitàRoma, 7 set. (askanews) – Con Agenda Sud “vogliamo riunire l’Italia, che al momento è spaccata in due sui numeri della formazione dei giovani e sulle opportunità scolastiche e lavorative”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa per presentare il Dl Caivano che si tiene a palazzo Chigi. Lo stanziamento iniziale – ha continuato Valditara – sarà di 265 milioni di euro. “Si potenzia l’attività didattica in oltre 2mila scuola, 245 che sono caratterizzate della maggiore criticità saranno oggetto di interventi particolari, speciali”.

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivo

Dl Caivano, Nordio: per i minori un percorso non solo punitivoRoma, 7 set. (askanews) – “Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento alla conferenza stampa per la presentazione del Dl Caivano.

“Siamo intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”. Nav

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a Macron

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”. Gal

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a Macron

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”.

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzione

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzioneRoma, 7 set. (askanews) – “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione”. Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano ha difeso la linea scelta dal governo.

“Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perchè non ci sono conseguenze. Per tutelarli abbiamo finito per esporli di più – ha osservato -, si è fatto scudo dell’utilizzo di minori sempre più giovani e dobbiamo porre un freno. Così come sul ruolo dei genitori: se si scopre che un minore partecipa alla riunione dei capimafia o al confenzionamento di droga, penso che si deve segnalare al giudice minorile e togliere la potestà genitoriale a queste persone, come accade sulla dispersione scolastica”. “Il terzo grande filone riguarda l’educazione – ha proseguito Meloni -: offrire alternative, potenziare il ruolo degli educatori, dobbiamo compensare questa assenza ma funziona se i bambini a scuola ci vanno, a Caivano ho scoperto che in caso di violazione dell’obbligo scolastico la pena era pagare 30 euro: ora diventa delitto, ti fai fino a due anni di carcere e la revoca della potestà genitoriale”.

Infine la premier ha parlato del tema della dispersione scolastica sempre più elevata per le bambine che crescono in famiglie islamiche: “In Italia è previsto l’obbligo scolastico e deve essere garantito”.