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Migranti, Meloni vede commissario Ue Brunner: sì a nuove norme su rimpatri

Migranti, Meloni vede commissario Ue Brunner: sì a nuove norme su rimpatriRoma, 18 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Commissario Europeo per gli Affari Interni, Magnus Brunner, nel quadro della sua prima visita in Italia.


Al centro del colloquio – fa sapere una nota di Palazzo Chigi -, le prossime iniziative di politica migratoria della Commissione europea a partire dal rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti e dall’attuazione del Patto Migrazione e Asilo, incluso il possibile anticipo del nuovo concetto di Paese sicuro di origine. La presidente Meloni ha, inoltre, ribadito il suo sostegno per un nuovo e più efficace quadro normativo europeo in tema di rimpatri in vista dell’imminente presentazione da parte della Commissione di una specifica proposta legislativa.

Titoli Stato, Btp più raccoglie altri 3,7 mld. Adesioni a 9,3 mld

Titoli Stato, Btp più raccoglie altri 3,7 mld. Adesioni a 9,3 mldRoma, 18 feb. (askanews) – Il Btp più raccoglie altri 3,7 miliardi di euro con circa 113mila contratti al termine del secondo giorno di collocamento, portando il totale delle adesioni dall’apertura delle sottoscrizioni a circa 9,3 miliardi di euro.


Il titolo, dedicato al mercato retail, ha una cedola minima del 2,80% per i primi 4 anni che sale al 3,60% per i successivi 4 anni ed un’opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno, dell’intero capitale investito o anche solo di una sua quota. Il collocamento del titolo proseguirà fino a venerdì alle 13, salvo chiusura anticipata.

”Kindeswohl”, film su madre che ha sfidato lo Jugendamt in Germania

”Kindeswohl”, film su madre che ha sfidato lo Jugendamt in GermaniaRoma, 18 feb. (askanews) – “Kindeswhol, Il bene del bambino”, il film ideato da Livia Bonifazi, scritto e diretto da Franco Angeli è disponibile dal 18 febbraio, in streaming sulla piattaforma CGtv.it e su Prime Video Italia, distribuito on demand da CG Entertainment.


Il film prodotto da Francesco Siciliano PANAMAFILM e presentato in anteprima alla XIII edizione del BIF&ST – Bari International Film Festival come Evento Speciale, vede nel cast la stessa Livia Bonifazi, Giovanni Guardiano e Mario Patane’, racconta la storia vera e coraggiosa di una madre, Marinella Colombo, diventata paladina dei diritti genitoriali. In una stanza del carcere di San Vittore a Milano, si affrontano Marinella Colombo, accusata di aver rapito i suoi stessi figli e il procuratore che ha l’obiettivo di farle dire dove li tiene nascosti. In quest’ultimo interrogatorio, Marinella ripercorre i suoi anni in balia del sistema familiare tedesco e la sua battaglia contro lo Jugendamt, ente di controllo della famiglia e della gioventù, che le ha sottratto i figli. Il film denuncia così questo dramma inquietante e ancora vivo nel cuore dell’Europa. Lo Jugendamt è stato più volte riconosciuto responsabile di aver violato i diritti fondamentali dell’uomo.


Lo Jugendamt è un ente fondato in Germania alla fine della Prima Guerra mondiale e riformato da Himmler nel 1939. Letteralmente amministrazione per la gioventù. È un ente con poteri molto estesi e non parificabili a quelli dei nostri servizi sociali. Ad esempio, lo Jugendamt interviene d’ufficio in ogni separazione e fa in modo che i figli di coppie bi-nazionali che si separano vengano sempre affidati al genitore tedesco e che nessuno di questi bambini lasci la Germania.

Cinema, a Roma si gira “Permafrost”, opera prima di Lucia Calamaro

Cinema, a Roma si gira “Permafrost”, opera prima di Lucia CalamaroRoma, 18 feb. (askanews) – Sono in corso a Roma le riprese di “Permafrost”, opera prima di Lucia Calamaro, una delle più apprezzate e autorevoli voci del teatro e della prosa italiana, vincitrice di importanti riconoscimenti per la drammaturgia, come tre Premi UBU, il Premio Enriquez e il Premio Hystrio.


Il film, come scrive la regista, autrice anche del soggetto e della sceneggiatura insieme a Marco Pettenello, si svolge in un’ipotetica base antartica italiana, Sidera, in cui si intrecciano e scontrano aspirazioni e nevrosi di un gruppo di scienziati. E sarà proprio il gran carnevale della conoscenza a scuotere con tutta la sua forza sovvertitrice i 10 abitanti della base Sidera e la vita dei due protagonisti del film: Fulvio e Maria. Il film racconterà di una piccola comunità di scienziati, irraggiungibile per otto mesi l’anno, che guarda al futuro della specie umana, cercando cose che ancora non capisce, non conosce, non sa. Cose sopra e sottoterra. L’arrivo di Maria Medri (Barbara Ronchi), genio forastico e cocciuto, nella base più isolata dell’Antartide, metterà in crisi i progetti del capomissione Fulvio Cadorna (Silvio Orlando), suo mentore. Fulvio e Maria sono simili, sono legati, sono complici. Ma come spesso capita, tutti vogliono la stessa cosa, fino al giorno in cui ognuno vuole la sua. Un conflitto scientifico, ideologico, affettivo.


“Abbiamo pensato che Permafrost fosse il progetto giusto per trasferire in un linguaggio cinematografico l’universo creativo di una voce unica come quella di Lucia Calamaro capace di raccontare la realtà contemporanea toccando temi universali con un tratto ironico e al tempo stesso molto umano” ha aggiunto la produzione. Nel cast Silvio Orlando, Barbara Ronchi, Valentina Bellè, Simone Liberati, Lorenzo Balducci, Enrico Borello.


Il film è prodotto da Sonia Rovai con Ludovica Damiani per Wildside, società del gruppo Fremantle, da Francesca Cima, Nicola Giuliano e Carlotta Calori per Indigo Film, da Vision Distribution, ed è finanziato con il supporto dell’Unione Europea. Il film uscirà nelle sale italiane distribuito da Vision Distribution.

Cinema, torna “Taxi driver” di Scorsese in versione restaurata in 4K

Cinema, torna “Taxi driver” di Scorsese in versione restaurata in 4KRoma, 18 feb. (askanews) – A quasi cinquant’anni dall’uscita, il capolavoro di Martin Scorsese, “Taxi driver”, torna sul grande schermo in una straordinaria versione restaurata in 4K. Dal 31 marzo al 2 aprile, gli spettatori italiani potranno rivivere la potenza visiva e narrativa di un film che ha segnato la storia del cinema. L’elenco delle sale sarà a breve disponibile su nexostudios.it e le prevendite apriranno il giorno 27 febbraio.


Uscito nel 1976, il film racconta la discesa nella follia di Travis Bickle, ex marine e tassista notturno, alienato da una New York corrotta e violenta. Tra insonnia, solitudine e una crescente ossessione per la violenza, Travis precipita in una spirale di follia che lo conduce a pianificare un atto estremo. Firmato da Paul Schrader alla sceneggiatura e accompagnato dalla colonna sonora di Bernard Herrmann, il film esplora i temi dell’alienazione, della violenza e della redenzione in una metropoli oscura e soffocante. Palma d’Oro a Cannes e candidato a quattro Oscar, “Taxi driver” è divenuto un’icona culturale grazie alla regia visionaria di Scorsese e alla straordinaria interpretazione di Robert De Niro, affiancato da una giovanissima Jodie Foster e da Harvey Keitel e Cybill Shepherd.


Questa edizione restaurata in 4K offre un’esperienza visiva e sonora senza precedenti, permettendo al pubblico di riscoprire ogni dettaglio di un film che ha definito un’epoca. L’opera in versione restaurata è distribuita al cinema da Nexo Studios in collaborazione con il media partner MYmovies.

Russia, La Russa: inaccettabili parole Zakharova, piena solidarietà a Mattarella

Russia, La Russa: inaccettabili parole Zakharova, piena solidarietà a MattarellaRoma, 18 feb. (askanews) – “Nella giornata di ieri, il Capo dello Stato è stato al centro di nuovi e gravissimi minacciosi attacchi da parte” della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Nel respingere e condannare con fermezza – sia nel metodo che nel merito – le inaccettabili parole di Maria Zakharova è altresì sentito e doveroso da parte mia rinnovare piena solidarietà e vicinanza al Presidente della Repubblica, custode dei valori democratici della nostra Patria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aprendo la seduta dell’aula del Senato.


“Il Presidente Matterella aveva più volte ricordato quali siano gli elementi alla base della convivenza civile tra i popoli e che l’Italia è per una pace giusta e non fittizia o fragile. Ed è a queste sue parole che le Istituzioni e tutti noi ci rifacciamo”, ha ricordato La Russa, sottolineando di aver “già avuto modo pubblicamente nei giorni scorsi di esprimere la mia piena solidarietà al Presidente della Repubblica per gli attacchi pretestuosi, offensivi e inopportuni rivolti a lui dalla portavoce del ministero degli esteri russo”.

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question time

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question timeRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo non risponderà alle interrogazioni presentate dalle opposizioni su Paragon, l’azienda produttrice di spyware finita sotto i riflettori per essere stata utilizzata per spiare giornalisti e attivisti. Lo dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in una lettera inviata ai gruppi in cui spiega che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il 18 febbraio gli ha inviato una missiva in cui comunica che “deve intendersi classificato” “ogni altro aspetto” della vicenda che non sia stato già trattato nelle audizioni presso il Copasir e nel question time del 12 febbraio scorso. In quell’occasione il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, spiega Mantovano, “ha fornito le uniche informazioni pubblicamente divulgabili”.


“Ogni altro aspetto delle vicende deve intendersi classificato” e “non potrà formare oggetto di informativa da parte del governo se non nella sede del Copasir”, spiega Mantovano.

Cinema, “Queer” di Luca Guadagnino nelle sale dal 17 aprile

Cinema, “Queer” di Luca Guadagnino nelle sale dal 17 aprileRoma, 18 feb. (askanews) – Presentato in concorso ufficiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Queer” di Luca Guadagnino, uscirà in Italia distribuito da Lucky Red dal 17 aprile.


Protagonisti Daniel Craig e Drew Starkey che portano in scena una storia d’amore universale. Le ossessioni, le dipendenze, le paure, lo svelarsi dei sentimenti, le solitudini, le seduzioni, gli attimi di inspiegabile e impareggiabile gioia si susseguono nel racconto intimo e profondo del film basato sull’omonimo romanzo di William S. Burroughs. È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.


Basato sul romanzo di William S. Burroughs e scritto da Justin Kuritzkes, ha nel cast Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.

Draghi insiste: emissioni di debito comune necessarie per l’Ue

Draghi insiste: emissioni di debito comune necessarie per l’UeBruxelles, 18 feb. (askanews) – L’Ue ha bisogno di nuove emissioni di debito comune per finanziare gli investimenti che sono necessari per la propria economia nei prossimi anni; e ha bisogno allo stesso tempo anche di liberare tutta la potenzialità di finanziamento delle imprese attraverso gli investimenti dei capitali privati, invece di continuare ad affidarsi soprattutto ai prestiti bancari. E per questo deve completare il mercato unico nelle aree in cui non è stato ancora completamente realizzato, in particolare con l’Unione nei mercati dei capitali.


Sono tra i punti più importanti su cui ha insistito Mario Draghi durante il suo intervento oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, per la Settimana parlamentare europea 2025, e poi durante le sue repliche ai deputati nel dibattito che ne è seguito. “Le esigenze di finanziamento” dell’Ue nei prossimi anni “sono enormi: 750-800 miliardi di euro all’anno è una stima prudente”, ha indicato Draghi, riportando le conclusioni del suo Rapporto sul futuro della Competitività europea, pubblicato nel settembre scorso. “Per aumentare la capacità di finanziamento, la Commissione propone una razionalizzazione degli strumenti di finanziamento dell’Ue, che è benvenuta. Ma – ha lamentato nel suo primo intervento – non ci sono piani per nuovi fondi Ue”.


La questione dei finanziamenti necessari è stata sollevata da molti deputati durante il dibattito. “Ci sono diverse cose che si possono dire a riguardo. Lasciatemi premettere – ha detto Draghi nella sua replica – che la cifra che ho indicato, di 750-800 miliardi di euro di investimenti necessari è una stima prudente. In realtà potrebbe essere ancora maggiore, se pensiamo che non ci sono investimenti per la mitigazione del cambiamento climatico e per altri obiettivi importanti”. “Ma quella cifra viene stimata in base a come stanno le cose oggi. E in questo caso – ha sottolineato -, dobbiamo emettere debito comune. Questo è ciò che dice il Rapporto. E questo debito comune deve essere, per definizione, sovranazionale, perché alcuni paesi avranno spazio di bilancio, ma non abbastanza per perseguire questi obiettivi”, e questo vale “anche per i paesi più grandi, mentre altri paesi non hanno affatto spazio di bilancio”.


Purtroppo però, com’è noto diversi Stati membri sono contrari all’emissione di nuovo debito comune. “Si dice no al debito pubblico. Si dice no al mercato unico. Si dice no alla creazione di un’Unione dei mercati dei capitali”, ha constatato Draghi. Ma, ha continuato, “non si può dire no a tutto. Altrimenti, si deve anche ammettere, per essere coerenti, che non si è in grado di realizzare i valori fondamentali per cui questa Unione europea è stata creata. Quindi quando mi si chiede che cosa è meglio, cosa è meglio fare ora, io dico: non ne ho idea, ma fate qualcosa”. “Riguardo alla paura di creare debito pubblico – ha aggiunto l’ex presidente della Bce rivolto ai deputati della Settimana parlamentare europea -, lasciate che vi ricordi un’altra cosa. Se guardate agli ultimi 15, 20 anni, il governo degli Stati Uniti ha iniettato nell’economia più di 14 mila miliardi di dollari, e noi sette volte meno. Questo deve aver prodotto qualche differenza. E mostra anche che, se si vuole crescere di più, forse a volte c’è bisogno anche di denaro pubblico; e si devono anche creare le condizioni affinché il denaro privato sia produttivo. Questa è l’essenza del Rapporto”.


E proprio su questo punto, Draghi ha insistito sulla necessità di realizzare le riforme necessarie per unificare davvero il mercato unico nei settori in cui non è ancora stato realizzato, e in particolare con l’Unione dei mercati dei capitali. “È molto importante che la realizziamo”, ha detto. E poi ne ha precisato le ragioni: “Siamo abituati a discutere dell’Unione dei mercati dei capitali da un punto di vista bancario, perché le banche vogliono consolidarsi e pensano che sia difficile nell’attuale situazione di mercati dei capitali frammentati. Ma in realtà non è il motivo principale per cui dovremmo preoccuparci dell’Unione dei mercati dei capitali. Ci sono almeno due altri motivi”.Il primo motivo, ha spiegato, “è finanziare l’innovazione. Il motivo per cui i prestiti bancari non sono adatti a finanziare l’innovazione è che di solito i progetti innovativi hanno un lungo periodo di gestazione e rendimenti altamente incerti. Quindi è molto difficile finanziare questi progetti con il debito” bancario. “E per di più, le Pmi di nuova creazione non hanno soldi per ripagare i debiti. Pensiamo alle più grandi aziende nel settore digitale, negli Stati Uniti, che non hanno nemmeno avuto dividendi per molti, molti anni. Pensiamo ad Amazon. Quindi c’è bisogno di capitale (‘equity’, ndr) per avere l’innovazione”. “A questo proposito – ha indicato Draghi -, abbiamo alcuni paesi in Europa, come la Svezia, in cui effettivamente la maggior parte del finanziamento è fornita dai mercati dei capitali, il 70%, e solo il 30% è fornito dai prestiti bancari. Ma poi, quando si arriva ai grandi paesi centrali in Europa, come Germania, Francia, Italia, Spagna, allora si vede l’opposto: il 70% da prestiti bancari, il 30% dai mercati dei capitali. Insomma, l’Unione del mercato dei capitali è molto importante per questo motivo, perché si vuole anche cambiare la composizione dei finanziamenti” delle imprese. “E poi c’è un altro motivo, che non ha necessariamente a che fare con le banche: se si guarda alle famiglie, la loro ricchezza media è cresciuta tre volte più velocemente negli Stati Uniti” rispetto all’Europa. “In altre parole – ha rilevato l’ex premier italiano -, siamo più poveri, molto più poveri, ma risparmiamo il doppio di quanto fanno negli Stati Uniti. Quindi – ha ribadito – risparmiamo molto di più e siamo più poveri. Ecco perché si vuole creare una situazione in cui le persone possano risparmiare e ottenere un tasso di rendimento più elevato. I nostri risparmi vanno negli Stati Uniti perché lì hanno un tasso di rendimento più elevato. Quindi cosa possiamo fare se non cercare di aumentare il tasso di rendimento di questo continente?”. Draghi infine, ha ricordato che il suo rapporto “è stato pubblicato all’inizio di settembre; e l’ultima volta che mi sono rivolto al Parlamento europeo ne ho sostanzialmente delineato le linee principali. Oggi, cinque mesi dopo, che cosa è cambiato? Abbiamo discusso: cosa ricaviamo da questa discussione? Che quello che c’è nel Rapporto è ancora più urgente di quanto non fosse cinque mesi fa. E questo è tutto”. “Spero che la prossima volta, se mi inviterete – ha continuato rivolto ai deputati -, potremo discutere di ciò che è stato fatto, effettivamente attuato” riguardo alle raccomandazioni del Rapporto. “Siamo in una situazione molto difficile ora, abbiamo i nostri valori, abbiamo opinioni diverse. Ma non è il momento di sottolineare queste differenze. Ora è il momento di sottolineare il fatto che dobbiamo lavorare insieme, sottolineare ciò che ci accomuna. E ciò ci accomuna sono i valori fondanti dell’Unione europea. E dobbiamo sperare, e dobbiamo lavorare per questi valori”, ha concluso.

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli Stati

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli StatiCetinje, 18 feb. (askanews) – “La Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo nella comunità internazionale nel rispetto dei principi di sovranità di ogni Stato”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica del Montenegro, Jakov Milatovic. Il capo dello Stato ha ribadito che fin dall’inizio della guerra in Ucraina da parte dell’Italia è stato espresso “l’auspicio di tornare al rispetto del diritto internazionale, della carta dell’Onu, della sovranità di ogni Stato e di rispetto degli impegni bilaterali”. “L’auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”, ha detto il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda sul vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina.