Roma, 23 mar. (askanews) – E’ carico, determinato a confermare il titolo conquistato nel 2022 Pecco Bagnaia alla vigilia del primo Gp di stagione. “Sono molto contento di ricominciare – ha detto il ducatista alla vigilia del GP del Portogallo a Portimao -. Un anno fa eravamo nei guai, mentre quest’anno i test sono andati alla perfezione. La nuova moto va meglio per il mio stile di guida, tutto è andato bene, abbiamo migliorato anche il passo gara. Siamo in una posizione migliore rispetto agli altri, ma credo che la Yamaha di Quartararo e la Honda di Marquez saranno davanti, proprio come Bastianini”. Bagnaia ha ricordato il difficile esordio della scorsa stagione: “Nel 2022 mi mancava un po’ di aderenza in curva, quest’anno gli ingegneri hanno lavorato sodo per darmi quello che mi mancava. Nei test in Malesia la moto mi è sembrata subito buona, poi nei test di Portimao la GP-23 ha fatto un passo avanti enorme rispetto all’anno scorso: abbiamo più velocità in curva e riesco a piegare meglio la moto nelle curve più veloci”.
Bagnaia è consapevole di avere le capacità per difendere il titolo, ma allo stesso tempo sa che confermarsi a certi livelli non è mai scontato. “Ricordo delle gare di Marquez e Rossi, che hanno vinto tanti titoli ripetendosi – ha proseguito il pilota Ducati -. Bisogna lavorare come loro per riuscire a ripetersi. Tutti i piloti vorranno rubarmi il numero 1 sul cupolino, ma se lavoriamo nel modo giusto sono sicuro che potremo difendere il titolo, anche se non sarà semplice”. Nel 2023 ci sarà la spettacolare quanto imprevedibile Sprint Race a mischiare le carte. “La strategia del weekend cambierà un po’ con la gara sprint – ha concluso Pecco -. L’ho provata nei test e mi sono sentito bene, però serve un approccio diverso perché devi spingere da subito come un pazzo senza considerare il consumo della gomma. Ma è un cambiamento positivo, mi piace”. Poi, come da tradizione, ha compilato la lavagnetta insieme con gli altri piloti scrivendo i pronostici per il 2023. E per la vittoria in MotoGP Pecco ha votato… se stesso!”.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Sostegno alla riforma del Patto di stabilità più flessibile che la Commissione proporrà a breve, contro chi vorrebbe ‘tornare indietro’ ai tempi dell’austerità, dopo l’esperienza positiva del piano di Recovery ‘NextGenerationEU’, di cui semmai andrebbero resi strutturali, permanenti, alcuni meccansimi, come lo ‘Sure’, soprattutto per sostenere la riqualificazione professionale e la riconversione delle imprese, per evitare che aziende e lavoratori rimangano indietro nella transizione ecologica e digitale.
E soprattutto dimostrare che l’Italia è in grado di cogliere in pieno le opportunità e spendere bene i fondi del Pnrr, che oggi il governo Meloni vuole in parte modificare, ma che non deve essere stravolto nelle sue finalità principali: il Green Deal, la transizione digitale, e anche ‘il contrasto alle disuguaglianze sociali e imprenditoriali’ e tra Nord e Sud del Paese, tenendo conto del grande potenziale del Mezzogiorno per la produzione di energie rinnovabili. Sono i temi, in estrema sintesi, dei colloqui che la segretaria del Pd Elly Schlein ha avuto questo pomeriggio a Bruxelles, con il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni e con il vicepresidente esecutivo della Commissione per il Green Deal, Frans Timmermans, così come la stessa Schlein li ha riferiti nel pomeriggio in un punto stampa sotto la sede della Commissione.
Riforma del Patto di stabilità. ‘Sosteniamo fortemente – ha detto la segretaria del Pd – il tentativo di riforma del Patto di Stabilità, ‘di introdurre elementi di maggiore flessibilità; ‘sarebbe assurdo tornare indietro dopo quello che è accaduto durante la pandemia, dove invece il grande impegno della Commissione, e naturalmente dei commissari che abbiamo incontrato oggi, ha fatto sì che si aprisse una nuova fase dell’Unione europea. L’innovazione del ‘NextGenerationEU’. Schlein ha detto di essere stata ‘colpita’ dal fatto ‘che in un momento di crisi come la pandemia, che ha colpito tutti i paesi europei, ci sia stato un risveglio, ci siano stati alcuni avanzamenti per la prima volta significativi sul terreno della salute, dell’Unione sociale, di uno strumento importante come il meccanismo Sure per il sostegno ai meccanismi di cassa integrazione negli Stati membri, ‘e di uno strumento straordinario di investimento nella giusta direzione come il ‘NextGenerationE.
Rendere permanenti alcuni meccanismi del piano di Recovery. ‘Una delle cose discusse questa mattina con altri leader socialisti durante il pre-vertice del Pse che si è svolto prima del Consiglio europeo in corso a Bruelles ‘è il fatto che noi pensiamo che questo debba diventare uno strumento permanente: dovremo puntare a rendere strutturali questi meccanismi di investimento che permetteranno ai paesi di creare nuovo lavoro di qualità, buona impresa’, al tempo stesso ‘recuperando un equilibrio con il Pianeta, e investendo anche nella trasformazione digitale’, ha detto la segretaria del Pd. Opportunità per il Mezzogiorno. Inoltre, ha continuato, una parte degli investimenti che stiamo facendo è ‘fondamentale per quanto riguarda il Sud del nostro paese. Quello che ho voluto discutere sia con Paolo Gentiloni che con Frans Timmermans è come alcune di queste direttrici di sviluppo sarebbero fondamentali per il Sud, dove abbiamo un potenziale di energia pulita e rinnovabile molto significativo.
Pieno supporto al Green Deal e più sostegno per le Pmi. ‘Voglio rimarcare – ha aggiunto Schlein – il pieno supporto che diamo alla Commissione europea sulle misure che ha intrapreso con il Green Deal e anche con il piano ‘Fit for 55’, e naturalmente su questo chiediamo anche che ci siano ulteriori risorse ammesse, perché è importante che continuiamo ad accompagnare tutta la società, e anche le imprese, specialmente le Pmi in questa conversione, che non sarà banale. Attuazione Pnrr italiano essenziale per prospettive future. Riguardo al fatto che anche tra i socialisti vi sia però chi non è d’accordo con l’idea di rendere permanenti i meccanismi del Recovery, la segretaria del Pd ha osservato: ‘Sicuramente c’è un dibattito interno, e non da oggi, anche nella famiglia socialista; ma io credo che la credibilità per andare avanti in questa direzione passerà anche dalla capacità dell’Italia di sfruttare queste opportunità, di spendere bene e nei tempi previsti questi investimenti. Io credo – ha sottolineato – che sia fondamentale perché è da lì che passa il nostro futuro. E penso che, spendendo bene quelle risorse, riusciremo a dimostrare anche agli altri paesi europei che tutto questo può avere un vantaggio se non si lascia indietro nessuno, e soprattutto i territori che sono più affaticati, non solo nel nostro paese, ma anche negli altri; e quindi anche sulla questione sociale, territoriale, c’è uno sforzo importante da fare. A questo proposito, ha notato Schlein, ‘mi ha fatto piacere ritrovare la commissaria Elisa Pereira’, responsabile europea per le Politiche regionali, ‘che su questo versante è molto impegnata, e che durante la pandemia – ha ricordato – ha introdotto elementi di flessibilità sull’uso dei fondi strutturali, che per noi sono stati determinanti; e lo dico anche da ex amministratrice regionale. Vigilanza attenta su modifiche al Pnrr chieste dal governo. A chi chiedeva se con Gentiloni si sia parlato delle richieste del governo di poter modificare il Pnrr, Schlein ha risposto: ‘Sì, io credo che il Pnrr sia un’occasione straordinaria per il rilancio del nostro paese. E’ un Pnrr di cui la destra che governa sembra dimenticare le direzioni, che sono giuste, che sono quelle della conversione ecologica, con almeno il 37% degli investimenti, e poi ‘quelle della trasformazione digitale e anche quelle, non dimentichiamolo, del contrasto alle diseguaglianze, sociali e imprenditoriali, che purtroppo dividono molto il nostro paese’. Noi vigileremo attentamente – ha avvertito la segretaria del Pd – sull’attuazione di questo Pnrr. Abbiamo elementi di preoccupazioni, lo voglio dire, perché ad ora questo governo, oltre a chiedere flessibilità e margini di cambiamento, non si capisce ancora dove voglia portare questo strumento. Abbiamo – ha rilevato – delle scadenze importanti: noi responsabilmente ci interessiamo affinché l’Italia non manchi quegli gli obiettivi, e soprattutto ci interessa accompagnare le amministrazioni locali nell’attuazione di questi investimenti, e nel raggiungimento degli obiettivi che sono previsti. Necessità di investire in risorse per amministrazion locali Faccio un esempio: mi capita spesso di incontrare sindaci di comuni piccoli o medio-piccoli, che hanno difficoltà perché non hanno nemmeno le risorse umane, il personale che serve per poter attuare effettivamente i progetti, a volte addirittura per poter scrivere i progetti e partecipare ai bandi. Quindi servirebbe anche una grande iniezione di risorse e di nuovo personale nella pubblica amministrazione, in modo da affrontare e accompagnare queste sfide, altrimenti rischiamo di non riuscire a mettere a terra nei tempi previsti e in modo positivo queste risorse fondamentali per il nostro paese. Essenziale riconversione di imprese e lavoratori per transizione A un giornalista che chiedeva se con Gentiloni si sia parlato della possibilità di un nuovo meccanismo del tipo di ‘Sure’ (prestiti agli Stati membri finanziati con emissione di debito comune da parte dell’Ue) per poter finanziare il grande sforzo di riqualificazione professionale e riconversione economica necessario per la transizione energetica (ad esempio per il settore italiano della componentistica nell’automotive), Schlein ha replicato: ‘Abbiamo parlato di come rendere strutturali alcuni strumenti che dopo la pandemia sono stati messi in campo. Io personalmente sarei favorevole ad andare in questa direzione’. In altre parole, ha spiegato la segretaria del Pd, ‘la sfida delle conversioni ecologica e digitale la vinciamo soltanto con un grande investimento nelle competenze, nei saperi, nell’innovazione, nella ricerca; perché soltanto così, a partire dall’educazione, dall’istruzione a scuola e poi dall’università e anche dall’istruzione professionale e tecnica, si può riuscire a dotarsi delle professionalità adeguate ad affrontare queste sfide, che sono obiettivamente nuove: nessuno vuole banalizzare la complessità di questa conversione. Il governo non vede le imprese Green e non parla con loro ‘Ma io mi stupisco – ha detto ancora Schlein – che la politica non veda come in Italia ci sono già 400.000 imprese green che innovano, che aumentano il proprio fatturato, che contribuiscono a ritrovare un equilibrio con il Pianeta, e che danno lavoro di qualità. Sono realtà importanti e innovative che vengono a studiare in Italia dal resto d’Europa; è strano – ha concluso – che il governo italiano non le veda e non voglia parlare con loro.
Roma, 23 mar. (askanews) – Va avanti il cantiere del partito unico messo in campo da Italia Viva e Azione. “La prossima settimana il comitato politico darà il via a tutto il percorso” costituente con i componenti dei due gruppi che lavoreranno sul Manifesto dei valori e sul vademecum delle regole per il congresso dove sarà scelto il futuro leader in vista delle europee del 2024. A fare il punto con Askanews la vicepresidente della Federazione, Elena Bonetti, di Italia Viva.
“Oggi abbiamo un leader chiaro che è Carlo Calenda e continueremo a sostenerlo anche nel prossimo congresso; Renzi ha già detto che la leadership di Calenda è un’ottima leadership, io ne sono convinta altrettanto”, precisa Bonetti, che aggiunge: “è evidente che in questo momento Renzi ha deciso di fare un passo di lato per mandare avanti la leadership di Carlo Calenda ma in un gioco di squadra profondamente condiviso” ed “è chiaro che poi ci saranno altri nomi che vorranno candidarsi. Dopodiché – puntualizza – Matteo Renzi è, è stato e sarà un protagonista della proposta riformista e del partito unico che andremo a costruire”. La Bonetti, ex ministra della pari opportunità e della famiglia nei governo Conte II e Draghi, ha rivendicato come nel terzo polo ci siano “leadership femminili molto forti e significative” e “quello che auspico e per il quale mi batterò è che nel terzo polo non debba accadere quello che invece la premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno detto e cioè che una donna ha il vantaggio di arrivare non vista, io vorrei che nel terzo polo le leadership femminili potessero entrare, viste da tutti, dalla porta principale”.
Importante per Iv è ribadire come il percorso di costruzione del partito unico debba essere “allargato a chi con noi vorrà costruire un soggetto politico unitario di forze liberali, popolari e riformiste in vista di una proposta forte per l’anno prossimo alle elezioni europee: il mondo giovanile, sicuramente una rappresentanza del partito democratico europeo dove noi siamo inseriti nella famiglia di Renew Europe, le culture e proposte politiche che si ispirano al cattolicesimo democratico”. Intanto si parte dai territori in vista delle prossime tornate elettorali. “Noi siamo una forza di baricentro e per nostra natura ci apriamo al dialogo con le esperienze territoriali che possano riconoscersi in una proposta riformista, che possa essere sintesi anche di sensibilità diverse. Nei singoli territori scegliamo le alleanze migliori per perseguire l’obiettivo che abbiamo per quel territorio. Nel Friuli Venezia Giulia sosteniamo un nostro candidato, Maran, insieme non solo ad Azione ma anche con +Europa che è per la prima volta nel simbolo unitario. Nelle scelte della varie città per maggio, ci sono contesti diversi, da quelli civici a quelli in cui andremo con il nostro simbolo”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Il Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin aderisce alla campagna #noFakefood proprio durante evento di rilancio della pizza napoletana come simbolo del Made in Italy proprio in USA promossa da Alfonso Pecoraro Scanio già ministro dell’agricoltura e promotore della vittoriosa petizione #pizzaUnesco e di questa campagna per contrastare italian sounding. “Ringrazio il ministro Pichetto perché sulla difesa delle nostre produzioni agroalimentari occorre la massima convergenza di tutte le istituzioni e degli operatori pubblici e privati e rilanciare qui in USA i falsi cibi italiani sono diffusi e realizzano una concorrenza sleale ancora diffusa” dichiara Pecoraro Scanio.
In occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’Unesco UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno altresì promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità.
Roma, 23 mar. (askanews) – Gli aiuti pubblici allo sviluppo impegnati ed erogati a favore dell’acqua hanno raggiunto l’importo, secondo le stime più recenti al 2020, di 8,7 miliardi di dollari in tutto il mondo, in crescita rispetto ai 2,7 miliardi di dollari del 2002. Tuttavia, i progressi verso il conseguimento di tutti i traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030 (“Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti”) risultano insufficienti. Secondo i dati, il 26% della popolazione mondiale (2 miliardi di persone) non ha accesso a una fornitura di acqua potabile, mentre circa il 46% (3,6 miliardi) non ha accesso a impianti igienico-sanitari gestiti in sicurezza. A livello mondiale, l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua è cresciuta del 9% nel periodo compreso tra il 2015 e il 2018: i progressi sono stati più consistenti nel settore industriale (con un incremento del 15%), seguito dal settore dei servizi idrici e igienico-sanitari e da quello agricolo (+8%).
Sono questi alcuni dei punti messi a fuoco nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano, curata dalla Fondazione UniVerde e dall’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA), con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima, è stata presentata oggi a New York nel corso del seminario “Water and cultural heritage in Italy”, che si è svolto all’Italian Academic Center, ospitato presso il TATA Innovation Center della Cornell Tech Campus, nell’ambito della 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite inaugurata nella giornata di ieri. Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Le moderne società hanno dato l’acqua per scontata, considerandola un mero bene disponibile su richiesta. Ma poiché il privilegio di un’acqua pulita, abbondante e accessibile per i bisogni delle persone è minacciato da siccità prolungate, aumento della domanda e inquinamento persistente, ci troviamo di fronte all’urgenza di ripensare il nostro rapporto con la risorsa idrica. Così come si stanno diffondendo le comunità energetiche rinnovabili, veri presidi per l’autoproduzione di energia pulita contro il fenomeno della povertà energetica, allo stesso modo è importante pensare anche a modelli di ‘comunità dell’acqua’ che possano concorrere ad un uso più razionale, rispettoso e democratico della risorsa. Gli obiettivi di queste realtà devono puntare alla tutela dagli inquinamenti, garantire l’accesso ad un’acqua potabile di qualità per tutti i cittadini e contrastare lo spreco idrico”.
Michela Miletto, Direttore UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme: “Come principale pubblicazione di riferimento delle UN sull’acqua, il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, nella sua edizione 2023, illustra come la costruzione di partenariati e il rafforzamento della cooperazione, in tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, siano essenziali per accelerare i progressi verso il conseguimento dell’Obiettivo 6 e garantire i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. I partenariati e la cooperazione sono presenti in quasi tutte le attività legate all’acqua. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”. Lucio Ubertini e Chiara Biscarini, Co-titolari della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma: “L’approccio integrato tra scienza e cultura è indispensabile nello studio dell’acqua. L’evento di oggi ha creato una importante possibilità di confronto tra scienziati, amministratori e imprenditori italiani ed americani, nella promozione di nuove visioni che prevedono una riorganizzazione della conoscenza per affrontare la sfida ambientale e sociale nella reciproca interdipendenza, nella prestigiosa sede dell’Italian Academy Center”.
La presentazione del World Water Development Report (WWDR) 2023 in italiano rappresenta il prosieguo di quella svoltasi ieri, nella versione in inglese e francese presso il Palazzo di Vetro, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua 2023 (22 marzo), nell’ambito del side event “Partnership and cooperation for water” promosso dal MASE con la partecipazione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Il seminario odierno, ideato dal Prof. Lucio Ubertini e dalla Prof.ssa Chiara Biscarini, titolare e co-titolare della Cattedra UNESCO ‘Gestione delle risorse idriche e Cultura’ presso l’Università per Stranieri di Perugia, è stata un’occasione di confronto che ha visto la partecipazione di tanti accademici da prestigiose università italiane e straniere, nel corso del quale è intervenuto, tra gli altri, il Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele. L’edizione italiana del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2023 è stata curata da Maurizio Montalto, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali. Secondo i dati, l’utilizzo dell’acqua è aumentato in tutto il mondo di circa l’1% all’anno nel corso degli ultimi quarant’anni e continuerà ad aumentare a un ritmo simile fino al 2050, in ragione di una combinazione di fattori quali crescita demografica, sviluppo socioeconomico e cambiamenti nei modelli di consumo. In base alle proiezioni, la domanda di acqua nelle zone urbane crescerà dell’80% entro il 2050.
La scarsità idrica sta diventando un fattore endemico in conseguenza dell’impatto locale dello stress idrico fisico: a questo vanno ad aggiungersi la sempre maggiore diffusione dell’inquinamento delle acque dolci. In media, il 10% della popolazione mondiale vive in Paesi che registrano uno stress idrico elevato o grave: “allo stato attuale, i ritmi inadeguati del progresso verso il conseguimento dei traguardi dell’Obiettivo 6, sottolineano la necessità di esaminare ulteriori opportunità attraverso partenariati e cooperazione. La cooperazione migliora la governance dell’acqua e il processo decisionale, stimola lo sviluppo di soluzioni innovative e permette una maggiore efficienza. Promuovendo l’impegno, la partecipazione e il dialogo, così come il coinvolgimento di coloro che altrimenti non verrebbero ascoltati, i partenariati fanno sì che nessuno venga lasciato indietro e che vengano rispettati i diritti umani all’acqua e ai servizi igienico-sanitari”, si legge nel Rapporto. Per quanto riguarda gli insediamenti umani, i partenariati dei gestori dei servizi idrici permettono di collegare gestori consolidati ed efficienti con altri che necessitino di supporto o di guida. I conseguenti miglioramenti in termini di capacità e di prestazioni possono agevolare l’accesso a finanziamenti per investimenti infrastrutturali, sostenendo un miglioramento dei servizi forniti. Tali partenariati costituiscono un valido strumento per estendere i servizi anche alle popolazioni che ne sono sprovviste, sia nei contesti rurali, sia in quelli urbani. Con riferimento all’ambiente, le misure di protezione e di recupero dei bacini idrografici sono al centro delle più tradizionali forme di partenariato in materia di risorse idriche. Numerosi programmi si concentrano sull’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo della resilienza (come, ad esempio, la riduzione delle inondazioni e la conservazione della biodiversità). Guardando al settore agricolo, le opportunità di mitigazione scaturiscono dalla gestione delle risorse idriche – dal recupero dei biogas per mezzo dei sistemi di trattamento delle acque reflue, fino alla generazione di energia geotermica – meritando indubbiamente maggiore attenzione da parte di chi pianifica le misure in materia di clima e aprendo a nuove possibilità di collaborazione con le parti interessate nel settore idrico. Per il settore industriale, le azioni collettive richiedono alle imprese di sviluppare nuove conoscenze e competenze, quali ad esempio una maggiore comprensione dei valori e dei bisogni delle rispettive comunità, oltre a rafforzare le proprie capacità di interscambio con enti pubblici e Ong. Negli ultimi anni è emersa con chiarezza una sempre maggiore considerazione dei criteri ambientali, sociali e di governance, nonché della gestione responsabile delle risorse idriche, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche nel contesto più ampio della sostenibilità idrica. Capitolo sanità. Gli sforzi compiuti durante la pandemia da Covid-19 hanno svolto un ruolo importante ai fini del rafforzamento delle politiche, delle norme e degli investimenti nei servizi idrici e igienici. Questi progressi richiederanno la cooperazione tra un’ampia gamma di parti interessate e l’analisi delle acque reflue può costituire un’utile integrazione ai test diagnostici nell’attività di sorveglianza sanitaria. La traduzione ufficiale del WWDR2023, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il volume è stato tradotto in italiano grazie al supporto di Menowatt Ge, G.M.T. S.p.A., EPM, AVR federata ANIMA Confindustria. Due le best practice presentate al seminario: Adriano Maroni, Presidente Menowatt Ge: “Riteniamo sempre più importante il passaggio al metering allo scopo di controllare in maniera efficace la gestione della risorsa idrica. Indubbiamente il partenariato a tutti i livelli sembra essere l’inizio di una nuova stagione, quella della cooperazione tecnologica. Noi siamo pronti a investire in questo processo ormai fondamentale per garantire il bene più prezioso che abbiamo, l’acqua”. Gianfranco Nicolè, Presidente G.M.T. S.p.A.: “Riteniamo importante individuare strumenti che permettano di incentivare interventi di risparmio della risorsa idrica nel settore industriale. Al giorno d’oggi l’incidenza delle spese per la risorsa idrica non supera l’1% dei costi aziendali motivo per il quale interventi di efficientamento sono rari e con tempi di rientro molto lunghi”. G.M.T. ha sviluppato un progetto per la rivalutazione del meccanismo dei ‘certificati blu’ che aiuterà la realizzazione, in tempi ragionevoli, di interventi per il risparmio di acqua. In occasione dell’evento, tra le varie attività, è stato proiettato lo short movie “The water landscapes: natural protected areas in Italy” con le più rappresentative immagini dei paesaggi d’acqua selezionate dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra”, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, che ogni anno celebra la Giornata Mondiale della Terra. Lo short movie riunisce ben 63 scatti che raccontano lo splendore dei contesti naturali italiani, in termini di peculiarità ambientali e ricchezza di biodiversità, nonché il valore che essi rappresentano come ineguagliabili ecosistemi ed elementi identitari dei territori regionali della nostra Penisola. Meraviglie che sono custodite nei parchi, nelle riserve nazionali e regionali e nelle aree marine protette, cui assicurare la salvaguardia e la tutela dei delicati equilibri minacciati dal degrado e dall’inquinamento. Dalle località di alta montagna a quelle costiere e subacquee, passando per le aree rurali e umide, i borghi e gli specchi d’acqua: le immagini che caratterizzano lo short movie sono parti di un ricco mosaico che riflette i colori, la varietà e la meraviglia dei paesaggi d’acqua d’Italia. Nella giornata di ieri, 22 marzo, in occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità. Per Roberto Caporuscio (titolare della pizzeria Kesté) e Antimo Caputo (Amministratore delegato di Mulino Caputo) l’iscrizione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” nella RLICHH ha rappresentato un momento di rivalutazione di un’antica professione, quella del vero pizzaiuolo napoletano e l’affermazione di una maggiore consapevolezza e conoscenza della straordinaria qualità dei prodotti italiani diventando non solo uno strumento di contrasto all”Italian Sounding’ ma anche di valorizzazione, tutela e internazionalizzazione del vero ‘Made in Italy’. La Fondazione Univerde ha inoltre collaborato alla realizzazione della mostra “The Walk of Water: an intergenerational journey” che evidenzia come l’arte, l’acqua e la scienza possono interagire fruttuosamente per generare nuovi messaggi volti a migliorare l’utilizzo della risorsa in prospettiva intergenerazionale. La mostra è ospitata fino a domani, 24 marzo, nel Corridoio 1B del Palazzo di Vetro, dove è in corso la 2° Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, ed è stata sviluppata da WWAP-UNESCO e dal Joint Research Centre della Commissione europea, in collaborazione con la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (UNESCO-IHE), l’IHE Delft Institute for Water Education e la Arts Coalition for Water. La versione online è disponibile al link: https://walkofwater.com.
Roma, 23 mar. (askanews) – “Se c’è qualcuno che specula sui bambini e usa la gravidanza per bieca ideologia è proprio il Pd. E’ una vergogna che Schlein, Serracchiani e tutto il partito preferiscano salvare le borseggiatrici dal carcere usando i bambini come scudo. Obiettivo primario della Lega, invece, è salvare questi bimbi dall’isolamento e dal degrado sociale”. Lo dichiaranoi i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, a proposito della denuncia del Pd sul comportamento della maggioranza rispetto alla nuova legge sulle detenute madri.
Roma, 23 mar. (askanews) – La minoranza del Pd è in fibrillazione per l’elezione dei nuovi capigruppo del partito e in queste ore era salita la tentazione di una autoconvocazione dei sostenitori di Stefano Bonaccini. L’idea di due presidenti di gruppo scelti dalla maggioranza sta facendo saltare lo schema della gestione unitaria e le tensioni rischiano di mettere alla prova la stessa tenuta dell’area che ha sostenuto Bonaccini alle primarie. Tanto che lo stesso presidente Pd ha deciso di convocare i parlamentari della sua area per sabato, per fissare la linea e mantere unita la minoranza.
Una parte dei ‘bonacciniani’, assicurano fonti dell’area Schlein, sembra pronta a sostenere l’indicazione Boccia-Braga decisa dalla segretaria, ma altri – a cominciare da larga parte di Base riformista – chiedono allora di andare alla conta, contrapponendo alla candidata della maggioranza magari la stessa capogruppo uscente Debora Serracchiani. Non manca, però, chi propone una soluzione intermedia: evitare di contrapporre un nome a quello della maggioranza, ma chiedere comunque un voto e non la semplice acclamazione, in modo da poter contare le schede e verificare la tenuta della linea della segretaria. Bonaccini, raccontano, per ora resta un passo indietro: il presidente Pd vuole insistere a chiedere che un capogruppo venga assegnato alla minoranza e per il momento non si pronuncia sui nomi dei possibili candidati da contrapporre, né sull’opportunità di dare vita ad una conta.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “Oggi non eravamo qui per parlare di assetti interni, ci prendiamo questi giorni per proseguire un confronto assolutamente sereno, e poi faremo le valutazioni”. E’ la risposta che la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha dato oggi a un giornalista che chiedeva se durante il suo incontro con gli eurodeputati del Partito si fosse deciso di confermare il capodelegazione al Parlamento europeo, Brando Benifei.
Schlein ha parlato in un punto stampa sotto la sede della Commissione europea questo pomeriggio a Bruxelles, dopo aver incontrato i commissari Frans Timmermans e Paolo Gentiloni, e dopo che ieri aveva incontrato la delegazione degli europarlamentari del Pd. A quanto si apprende, durante la discussione è emerso che la decisione sul nuovo capodelegazione sarà presa dopo quella realtiva ai capgruppo del Partito alla Camera e al Senato in Italia.
Roma, 23 mar. (askanews) – “I primi dati disponibili sull’andamento dell’economia nazionale per l’anno in corso evidenziano tendenze positive che, pur in un contesto ancora caratterizzato da incertezza, lasciano ritenere che gli obiettivi stabiliti nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza dello scorso autunno potrebbero essere raggiunti, se non superati”. Lo ha affermato il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al Question Time al Senato.
Il governo, ha detto ancora il Ministro, è impegnato in Europa in un “difficile negaziato” per modificare il Patto di Stabilità e Cresacita, affinchè siano “valorizzati” gli investimenti indispensabili per la crescita economica. “Tutti condividiamo che è il momento di promuovere la crescita attraverso gli investimenti. Di questa consapevolezza il governo si fa carico, anche nel negoziato che si sta svolgendo in queste settimane sul Patto di Stabilità e Crescita. Siamo al lavoro – ha sottolinearto – in un difficile negoziato per valorizzare la dimensione degli investimenti, pubblici e privati”. Ma “dobbiamo anche impegnarci a sbloccare le risorse che sono stanziate da tempo nei bilanci dello Stato e non riescono ad essere messe a terra. Cito tra tutti – sono ancora le parole di Giorgetti – i programmi di edilizia sanitaria, decine di miliardi di interventi che non riescono ad essere realizzati”. Comunque, a fronte di una domanda pubblica “enorme” di infrastruture, anche generata dal Pnrr “il problema è la capacità di rispondere, da parte di un sistema di imprese solido, con offerte adeguate”.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “È curioso che Giorgia Meloni rivendichi una nuova centralità del tema immigrazione” nel dibattito Ue “quando per ora, dalle bozze che circolano sulle conclusioni del Consiglio europeo” in corso a Bruxelles, su questo punto “ci sono poche righe senza misure concrete”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in un punto stampa sotto la sede della Commissione europea questo pomeriggio a Bruxelles, dopo aver incontrato i commissari Frans Timmermans e Paolo Gentiloni.
“Perché – ha chiesto Schlein – questa destra fa sempre domande sbagliate, qui nell’Unione europea? Perché non ha il coraggio di affrontare i suoi alleati nazionalisti e chiedere maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità sull’accoglienza, a Orban e ai suoi alleati?”. “Io non li ho mai visti quando ero qui – ha ricordato, in riferimento alla sua esperienza di parlamentare europea – a negoziare la riforma del regolamento di Dublino, che blocca centinaia di migliaia di richiedenti asilo nel primo paese dove mettono piede”.
“Quindi – ha insistito la segretaria del Pd – vorrei che questo governo si battesse, dopo le tragedie, e da ultimo quella di Crotone, per una vera missione di ricerca e soccorso istituzionale europea”. Insomma, ha sottolineato, “una ‘Mare Nostrum’ europea, cioè una missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo che abbia il mandato operativo per salvare le vite, quando di questo c’è bisogno. Perché, come vedete, purtroppo le tragedie continuano ad accadere, e siamo ormai a molti anni – ha concluso – sia da ‘Mare Nostrum’ che dalle operazioni europee che erano state messe in mare” pur senza un fine umanitario.