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Urso: riaprire miniere? Sì, dobbiamo estrarre materie prime critiche

Urso: riaprire miniere? Sì, dobbiamo estrarre materie prime criticheRoma, 21 ago. (askanews) – L’Italia deve produrre materie prime critiche, come il cobalto, anche riavviando un’attività estrattiva, per garantirsi autonomia strategica e contribuire a quella europea. L’ha affermato il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso intervenendo oggi al Meeting di Rimini.

“Dobbiamo puntare a renderci sempre più autonomi sul piano dell’autonomia strategica dell’Unione europea. Questo vale per le materie prime critiche”, ha detto Urso. “Qualcuno ha titolato: ‘(Urso) vuole riaprire le miniere in Italia’. Sì certo, perché meglio una miniera di cobalto in Italia, e noi siamo tra i più grandi possessori di giacimenti di cobalto in Europa, rispettando le regole del mercato del lavoro, la tecnologia, l’ambiente, meglio estrarre il cobalto in Italia per raggiungere la nostra autonomia strategica, che importare il cobalto realizzato in Congo, 63% del cobalto mondiale, lavorato in Cina e poi esportato in Italia”, ha affermato il ministro. “Perché io credo – ha detto ancora – che l’Italia sia più capace di rispettare le regole del lavoro, le regole dei diritti sociali e ambientali, di quanto lo possa fare il Congo nelle condizioni in cui è. E l’impatto per l’ambiente è lo stesso”. Urso ha anche detto: “Se vogliamo evitare di passare dalla subordinazione al carbon fossile russo, che c’è costato carissimo, alla subordinazione alla tecnologia green cinese, dobbiamo produrre materie prime critiche che ci servono in Italia: il litio, il cobalto, il manganese, il titanio. Siamo pieni di materie prime critiche. Dobbiamo lavorarlo in Italia e in Europa, per poi realizzare la tecnologia green e digitale che ci serve. In questa economia globale, l’Italia può diventare una potenza leader d’Europa. A livello globale”.

Urso: mano invisibile mercato insufficiente, serve lo Stato

Urso: mano invisibile mercato insufficiente, serve lo StatoRoma, 21 ago. (askanews) – L’epoca della “mano invisibile del mercato” è finita: oggi anche paesi come gli Stati uniti si sono resi conto che non è sufficiente di fronte a sfide come quella del sistema cinese e si sono dotati di una politica industriale. Lo ha affermato il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso parlando oggi al Meeting di Rimini.

“Mi dicono che io sia diventato improvvisamente da reaganiano convinto quasi un fautore del socialismo di stato. Chi lo dice non ha capito i cambiamenti della storia dell’economia”, ha attaccato Urso. “Gli Stati uniti, che sono la patria del liberalismo, sin con la presidenza Trump e ancor più con la presidenza Biden, hanno fatto scendere in casmpo lo stato con una chiara politica finanziaria, energetica e industriale per rilanciare la produzione industriale negli Stati uniti. Perché gli Stati uniti, e parlo degli Usa, si sono resi conto che la mano invisibile del mercato, da sola, non può garantire condizioni di sviluppo a fronte di fenomeni quali quelli che sono realizzati in Asia, e non soltanto, in cui una pessima capacità di mettere insieme capitalismo di stato e Partito comunista hanno creato un sistema distorto. Che ora tra l’altro manifesta le sue crisi”, ha continuato il ministro.

“Ci siamo accorti di questo – ha detto ancora – durante la pandemia, quando si sono bloccate le fabbriche le auto di automobili perché mancava un chip. Quando le fabbriche farmaceutiche non potevano produrre un vaccino, un farmaco, perché mancavano gli elementi primari. Ci siamo accorti di come fosse vulnerabile la filiera produttiva”.

Urso: intervenire su cuneo fiscale per aumentare salari

Urso: intervenire su cuneo fiscale per aumentare salariRoma, 21 ago. (askanews) – Il cuneo fiscale è la leva che il governo intende muovere per aumentare i salari “in maniera strutturale” e intaccare la platea dei giovani che non lavorano e non cercano lavoro. L’ha affermato oggi il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso intervendo al Meeting di Rimini.

“I salari in Italia sono effettivamente troppo bassi. E la forma migliore per aumentare i salari in maniera strutturale è il taglio del cuneo fiscale. Lo abbiamo già fatto con la scorsa manovra economica. Lo abbiamo continuato a fare incrementandola col decreto del primo maggio. Lo faremo nella prossima legge finanziaria, in cui concederemo le risorse proprio per rendere strutturale e semmai incrementare per quanto possibile il taglio del cuneo fiscale”, ha detto Urso. Questo, ha detto ancora il ministro, “per incrementare i salari e invogliare i nostri giovani a cercare lavoro. Perché il problema principale che abbiamo davanti sono quei quasi tre milioni di giovani che in Italia, anche come frutto nefasto del reddito di cittadinanza, non studia, non lavora e non cerca lavoro. Quei tre milioni di giovani dobbiamo portarli a formarsi, cioè a studiare, a cercare lavoro e a trovarlo, perché il lavoro in realtà c’è, in Italia, nelle filiere strategiche del Made in Italy”.

Libro Vannacci, Tajani: idee personali non coinvolgano istituzione

Libro Vannacci, Tajani: idee personali non coinvolgano istituzioneRoma, 21 ago. (askanews) – “Io credo che in Italia tutti abbiano diritto di esprimere le proprie idee. Bisogna però essere prudenti quando si occupano incarichi di grande responsabilità perché le opinioni legittime, personali, rischiano di diventare opinioni dell’istituzione che si rappresenta. Da qui è nata una incomprensibile polemica sulle Forze armate che vanno tutelate, difese, protette e rispettate per il lavoro che svolgono ogni giorno in Italia e all’estero per tutelare l’interesse nazionale”. Lo ha detto, a proposito delle polemiche sollevate dal libro del generale Vannacci, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, parlando a Fondi (Lt) a margine della presentazione dell’ultimo libro di Andrea Riccardi.

Mattarella (Invitalia): sistema Italia da sostenere

Mattarella (Invitalia): sistema Italia da sostenereRoma, 21 ago. (askanews) – Il sistema delle imprese italiano è “vivace” ma “va sostenuto in un momento importante, che è quello della fiammata inflattiva, cioè della crescita dei tassi”. L’ha detto oggi Bernando Mattarella, numero uno d’Invitalia intervenendo al Meeting di Rimini.

“Le imprese hanno bisogno che si esca dall’approccio emergenziale, che ha aiutato ma ha creato interventi una tantum, alle volte sovrapponibili tra loro”, ha detto ancora Mattarella. Servono “incentivi alle imprese, con una certezza dei tempi e con un approccio amichevole”. Per questo, ha aggiunto, “nel nuovo piano strategico contiamo di essere non solo gestori di incentivi, attuatori di programmi complessi”.

Monacelli (Generali): mondo lavoro sfidante, innovare welfare

Monacelli (Generali): mondo lavoro sfidante, innovare welfareRoma, 21 ago. (askanews) – “Il mondo del lavoro, oggi, si trova ad affrontare un contesto sfidante in cui il welfare è destinato sempre più a indirizzarne le traiettorie di sviluppo e le aziende sono in prima linea nel produrre innovazione sociale, a fianco delle famiglie e dei territori in cui operano. Il welfare è un tema sul quale si possono avviare azioni importanti e innovative in settori chiave come: salute, nuovi modi di lavorare, formazione e digitalizzazione e sicurezza sul lavoro. Generali è un grande produttore, fornitore e promotore della cultura di welfare: abbiamo sperimentato in prima persona la sua validità, che conferma quanto il benessere dei dipendenti sia uno strumento chiave per essere competitivi e attraenti sul mercato, generando un impatto sociale concreto e positivo in diversi aspetti della vita delle persone e di tutti gli stakeholder dell’impresa” così Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, al meeting di Rimini.

Salario minimo, Calderone: parlare di reddito adeguato e giusto

Salario minimo, Calderone: parlare di reddito adeguato e giustoRoma, 21 ago. (askanews) – “Si deve parlare di salario adeguato e giusto. Si deve fare davvero una lotta al lavoro povero, che deve essere inteso anche come lotta al sommerso e al caporalato”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo al meeting di Rimini.

“Quando sento dire che le persone lavorano per pochi euro l’ora, attenzione: non ci sono contratti collettivi che prevedono una paga oraria di 3 euro – ha sottolineato – ci sono certamente situazioni in cui qualcuno non applica il contratto e non assicura le persone. Ma per quello abbiamo gli ispettori del lavoro da mettere in campo”. Secondo Calderone “non è solo un importo orario a fare la differenza, ma la fa un sistema aziendale in cui si lavora e si hanno una serie di servizi. La scelta di sostenere la buona contrattazione, e soprattutto la contrattazione di prossimità e il welfare aziendale, risponde alle esigenze di dare risposte concrete ai bisogni reali. Aver un sostegno anche alla genitorialità, con un asilo nido aziendale o di distretto, sarà un tema collegato con altri interventi che faremo sul welfare e che si troverà in un futuro prossimo”.

Migranti, Baturi (Cei): rischio emergenza, serve concertazione

Migranti, Baturi (Cei): rischio emergenza, serve concertazioneRimini, 21 ago. (askanews) – “Mettere assieme le istituzioni nazionali, gli enti locali, le organizzazioni della Chiesa e del Terzo settore per sperimentare un modo concertato di affrontare una situazione che rischia di essere d’emergenza se non affrontata in modo concertato”. Lo ha detto il segretario della Conferenza episcopale italiana, mons. Giuseppe Baturi, in merito all’emergenza legata all’incremento del numero di migranti arrivati in alcune città italiane e all’allarme lanciato dai sindaci sul tema.

“Il primo intento è quello di salvare vite, quindi quello di accogliere chiunque venga nel nostro territorio per cercare un futuro migliore – ha precisato mons. Baturi a margine di un incontro al Meeting di Rimini -. La Chiesa mette a disposizione, come ha sempre fatto, con generosità attraverso le strutture della Caritas, delle diocesi e delle congregazioni religiose la propria possibilità di accoglienza – ha aggiunto l’arcivescovo di Cagliari -. Il secondo passo è quello dell’integrazione: non è un sostantivo molto felice ma significa aiutare le persone che accogliamo a sentirsi parte di questa società, a sentirsi parte di questo popolo, significa un’attenzione alla cultura, alla lingua, al rispetto e alla possibilità di espressione delle tradizioni sociali”. Questo “permettere a loro di esprimere la propria identità e al popolo italiano di avere meno paura, perché la conoscenza a questo livello può diventare motivo di ricchezza”. “Non neghiamo che tutto ciò richiede certamente una politica un po’ più concertata almeno da parte dell’Europa – ha concluso mons. Baturi -. Ma almeno nell’Europa perché il fenomeno è globale: come può la risposta non essere altrettanto coordinata e globale?”.

Di Paolo Tomassone

Pnrr, Cipollone(Bankitalia): non abbiamo abbastanza studenti Stem

Pnrr, Cipollone(Bankitalia): non abbiamo abbastanza studenti StemRoma, 21 ago. (askanews) – Il Pnrr richiederà “45mila lavoratori altamente istruiti in più come matematici, ingegneri e fisici che sono tantissimi rispetto al dato storico” mentre “oggi laureiamo nelle facoltà di matematica e fisica circa 8.000 persone l’anno e in ingegneria intorno a 40mila l’anno. Avremo un boost di domanda estremamente forte e saremo in grado di soddisfare con questi iscritti questa domanda?”. Lo ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia Piero Cipollone nel corso di un dibattito al Meeting di Rimini.

“La trasformazione della società richiederà sempre di più figure di questo tipo – ha sottolineato – ma le iscrizioni alle facoltà STEM non sono molto cambiate negli utlimi anni. Creare lavoro è importante ma è altrettanto importante aggiustarsi ai trend”.

Lavoro, Calderone: su domanda-offerta puntiamo su sussidiarietà

Lavoro, Calderone: su domanda-offerta puntiamo su sussidiarietàRoma, 21 ago. (askanews) – “Si parla di incrocio tra domanda e offerta di lavoro da oltre vent’anni. Perché oggi il nostro lavoro dovrebbe essere diverso se non è cambiato l’assetto costituzionale? Perché abbiamo lavorato sulla sussidiarietà e la capacità di collaborare tra soggetti che hanno competenze specifiche che sono state inserite nelle norme”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo al meeting di Rimini parlando della piattaforma Siisl, gestita dall’Inps, che dal primo settembre consentirà dell’accesso alla nuova misura di supporto per la formazione e il lavoro per gli occupabili che non avranno più il reddito di cittadinanza.

“Ci sono due soggetti che le informazioni ce l’hanno: il ministero del Lavoro e l’Inps – ha aggiunto – non è un dato di poco conto. Abbiamo messo a sistema la banca dati Inps, integrandola con tutte le altre banche dati, portando a bordo le agenzie per il lavoro, che hanno il polso delle richieste di lavoro, e le agenzie di somministrazione, che hanno il polso delle attività di lavoro temporaneo. Non guardiamo alla piattaforma solo ed esclusivamenbte come a quella che gestirà il passaggio dal reddito di cittadinanza al supporto per la formazione e il lavoro dei soggetti occupabili”. Calderone ha sottolineato che “gestirà anche la formazione e riqualificazione di questo soggetti, ma li metterà nelle condizioni di guardare le offerte di lavoro e intercettare le proposte a disposizione. Il nostro obiettivo è di farne il luogo di incontro e incrocio di tutte le occasioni di lavoro e formazione che possiamo mettere a disposizione. Il bilancio lo dovremo fare molto prima di un anno, ci dirà in che modo possiamo lanciare altre sfide”.