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Conti pubblici, Mef: a luglio avanzo provvisorio di 16 mld

Conti pubblici, Mef: a luglio avanzo provvisorio di 16 mldRoma, 1 ago. (askanews) – Il ministero dell’economia e delle finanze comunica che a luglio il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria e in linea con le previsioni, con un avanzo di 16 miliardi. Il mese di luglio 2022 si era chiuso con un avanzo di 8.401 milioni. L’avanzo registrato a luglio determina, come già annunciato lo scorso 24 luglio, una minore emissione di titoli di Stato a medio e lungo termine nel mese di agosto 2023. La spesa relativa agli interessi sui titoli di Stato è aumentata di circa 1.500 milioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Nel confronto con il corrispondente mese del 2022, spiega il Mef, il saldo beneficia di un aumento degli incassi fiscali dovuti all’autoliquidazione e di una riduzione dei pagamenti, cui contribuisce anche la minore spesa previdenziale che lo scorso anno risentiva del pagamento del cd. bonus 200 euro ai pensionati. Si segnala, tra gli incassi fiscali, il versamento del contributo di solidarietà, ai sensi del comma 115 della legge di bilancio 2023, da parte delle imprese energivore per un importo di 2.801 milioni e il versamento al bilancio dello Stato di 489 milioni da parte di CSEA per compensare i minori incassi da IVA, come previsto dal decreto-legge 79 del 2023.

Atletica, Jacobs: “Riaccendere il fuoco della sfida”

Atletica, Jacobs: “Riaccendere il fuoco della sfida”Roma, 1 ago. (askanews) – Sono passati due anni dall’1 agosto 2020: Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi nell’Olimpo trionfando ai Giochi di Tokyo nei 100 metri e nel salto in alto. “Due anni dopo la mia vittoria nei 100 metri alle Olimpiadi, rivivo un’emozione ineguagliabile, un trionfo che ha riscritto la mia storia – le parole sui social di Marcell Jacobs – Oggi, l’eco di quel successo risuona dentro di me. Mi chiede di tornare sulla pista, di risentire l’energia del traguardo, la passione della competizione. Non vedo l’ora di rispondere a quella chiamata, di riaccendere il fuoco della sfida”. L’obiettivo i Mondiali di Budapest: “Non so quale sarà il risultato. Ma so che sono pronto a dare tutto me stesso, a provarci di nuovo. Sono pronto per la corsa, per riassaporare quelle emozioni indimenticabili. Il mondo mi guarda. E io sono qui, affamato, desideroso di dare il meglio di me, perché correre è quello che amo fare”.

Mondiali ciclismo, Trentin la punta azzurra. Ganna per la crono

Mondiali ciclismo, Trentin la punta azzurra. Ganna per la cronoRoma, 1 ago. (askanews) – Oltre 150 atleti (153) e in oltre 100 gare, per una trasferta che si annuncia impegnativa dal punto di vista sportivo e logistico. E’ l’impegno della Federciclismo per i mondiali di Glasgow 2023, i primi multievent della storia del ciclismo: dal 3 al 13 agosto verranno assegnate le maglie iridate di tutte le discipline, comprese quelle del paraciclismo.

Tra i primi titoli che verranno assegnati sono quelli Downhill, il 4 agosto, nella località di Fort Williams, con le categorie juniores. La mattina del 3 agosto comincia il torneo della pista, con le qualifiche dell’inseguimento a squadre maschile, nel quale l’Italia correrà per i titoli e il ranking olimpico. Obiettivo ripetere quanto realizzato lo scorso anno con ben 4 titoli conquistati. Il torneo strada parte il 5 agosto con le prove in linea juniores e si concluderà il 13 agosto con la prova Donne Elite. Il 6 agosto, oltre alla prova in linea elite, si assegneranno anche i titoli marathon, primi appuntamenti del MTB in località Tweed Valley (il 12 agosto le prove XCO per elite). Di scena, come ricordato, anche il paraciclismo, con il torneo di pista in contemporanea con il ciclismo, e cronometro e strada, dal 9 al 13 agosto in località Dumfries & Galloway. Il settore paraciclismo lo scorso anno ha portato in dote ben sei titoli mondiali. Il 12 e 13 agosto si terranno le gare del BMX Race, disciplina olimpica, così come il Freestyle (titolo assegnato il 6 agosto). Trentin la punta azzurra, Ganna in strada solo per la crono. Daniele Bennati, ct della nazionale di ciclismo, ha ufficializzato la lista dei convocati per la prova in linea del mondiale, al via giovedì a Glasgow (Scozia), che si disputerà domenica. Si tratta di Andrea Bagioli, Filippo Baroncini, Alberto Bettiol, Daniel Oss, Andrea Pasqualon, Lorenzo Rota, Kristian Sbaragli, Matteo Trentin, Simone Velasco. Ganna parteciperà invece alla cronometro. “Non partiamo favoriti, ma nelle gare di un giorno tutto è possibile. L’Italia ha sempre avuto una grande tradizione ai campionati del mondo: l’obiettivo è vincere”, le parole di Bennati.

Tra le donne assente Elisa Longo Borghini. “Una assenza che pesa – ha sottolineato il ct azzurro Paolo Sangalli – Abbiamo anteposto la sua salute prima di tutto, come credo sia giusto. Andremo ancora più motivati, perché avremo lei che da casa tiferà ancora più forte”. Le convocate azzurre: Elena Balsamo, Elena Cecchini, Chiara Consonni, Eleonora Gasparrini, Barbara Guarischi, Vittoria Guazzini, Silvia Persico, Ilaria Sanguinetti.

Alla Camera mercoledì l’ordine del giorno sul “dress code”

Alla Camera mercoledì l’ordine del giorno sul “dress code”Roma, 1 ago. (askanews) – “La forma è anche un po’ sostanza e spero che nuove norme di abbigliamento alla Camera ridiano anche un po’ di senso e di rispetto per le istituzioni”. Salvatore Caiata, deputato di Fratelli d’Italia, arrivato in Parlamento sei anni fa nelle file del Movimento 5 stelle spiega così cosa lo ha spinto a depositare un ordine del giorno al bilancio della Camera per introdurre un dress code per i deputati e le deputate. Il documento verrà discusso e votato nella seduta di domani che esaminerà appunto il bilancio di Montecitorio.

“A differenza del Senato qui non è codificato un codice per l’abbigliamento perciò con questo ordine del giorno ho chiesto che l’ufficio presidenza normasse in favore di un atteggiamento consono sia per il comportamento che per l’abbigliamento come avviene in tutte le istituzioni, poi le modalità i tempi e le fattispecie le stabilirà il collegio dei questori”, spiega Caiata che dice di aver ricevuto privatamente tanti messaggio di appoggio “bipartisan” alla sua iniziativa. “Del resto non ci capisce come mai per assistere ai lavori bisogna essere giacca e cravatta e in aula no”, insiste. Andando a guardare sul regolamento per i visitatori del Palazzo in effetti si legge: “Agli uomini è inoltre richiesto di indossare giacca e cravatta”. Anche il comportamento dei deputati è stabilito da un codice di condotta che ogni deputato deve sottoscrivere all’atto della elezione. Questo stabilisce al primo articolo che “nell’esercizio delle loro funzioni, i deputati agiscono con disciplina e onore, rappresentando la Nazione e osservando i principi di integrità, trasparenza, diligenza, onestà, responsabilità e tutela del buon nome della Camera dei deputati. Non ottengono né cercano di ottenere alcun vantaggio finanziario diretto o indiretto o altre gratifiche”.

Caiata che assicura di aver avuto da solo l’idea del dress code e di non avere ricevuto indicazioni “da nessuna musa” sostiene che era necessario “mettere un freno a una caduta libera” dei costumi che ha visto crescere in questi sei anni di esperienza parlamentare. “E poi avere un dress code rende anche più facile ambientarsi in questo Palazzo, se uno sa come presentarsi si sente più a suo agio”, dice ancora non nascondendo che oltre alla richiesta della cravatta per gli uomini bisognerà stabilire qualche regola anche per le deputate che a volte si concedono dei look eccessivamente frivoli. Nell’ordine del giorno si legge: “si invita l’ufficio di presidenza e il collegio dei questori” a introdurre norme per “il rispetto del decoro formale, tramite il divieto indistinto per chiunque – parlamentare, collaboratore, dipendente o visitatore – dell’utilizzo di scarpe da ginnastica ogni qualvolta acceda nelle sedi della Camera; b) l’obbligo per i deputati, collaboratori, dipendenti e visitatori di sesso maschile di indossare sempre la cravatta”.

Auto, Mit: a luglio nuovo rallentamento immatricolazioni +8,75%

Auto, Mit: a luglio nuovo rallentamento immatricolazioni +8,75%Roma, 1 ago. (askanews) – A luglio nuovo rallentamento delle immatricolazioni auto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunica infatti che nel mese scorso sono state immatricolate 119.207 autovetture a fronte delle 109.611 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 8,75%. A giugno le immatricolazioni erano cresciute del 9,19%.

I trasferimenti di proprietà sono stati 498.970 a fronte di 376.716 passaggi registrati a luglio 2022, con un aumento del 32,45%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 617.677, ha interessato per il 19,30% vetture nuove e per il 80,70% vetture usate.

Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 31.7.2023, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di luglio 2023.

America’s Cup di vela, i defender Nzl vestono il marchio italiano Slam

America’s Cup di vela, i defender Nzl vestono il marchio italiano SlamRoma, 1 ago. (askanews) – Emirates Team New Zealand ha ricevuto l’abbigliamento tecnico di ultima generazione di SLAM, il fornitore ufficiale di abbigliamento del team, in vista della difesa della 37esima America’s Cup nel 2024. La gamma di abbigliamento SLAM realizzata su misura per il team presenta l’iconico logo di Emirates Team New Zealand ed è pensata espressamente per soddisfare le esigenze delle diverse attività: dal kit hi-tech per l’equipaggio a bordo, a quello per i tecnici che lavorano a terra, fino ai capi per l’utilizzo quotidiano nel tempo libero, mentre una versione replica con le stesse caratteristiche tecniche sarà commercializzata in tutto il mondo.

L’abbigliamento, che beneficia tra l’altro della tecnologia seamless di SLAM, è il risultato di un approfondito processo di condivisione tra SLAM ed Emirates Team New Zealand, focalizzato sui materiali, sul design e sulle performance. Emirates Team New Zealand ha messo subito alla prova con successo l’abbigliamento ricevuto nel corso gli allenamenti in mare la scorsa settimana al largo di Barcellona – sede dello svolgimento dell’America’s Cup del prossimo anno – rimanendo entusiasta del kit da regata utilizzato dai velisti a bordo, che risponde alle esigenze del team e rispecchia i valori condivisi da Emirates Team New Zealand e SLAM sull’importanza delle performance e l’eccellenza. “Per SLAM questa è una vera e propria partnership – ha dichiarato Enrico Chieffi, CEO di SLAM – Con questo intendo dire che faremo tutto il possibile per sostenere Emirates Team New Zealand nella sua difesa dell’America’s Cup. Entrambi i team conoscono perfettamente la ricetta per il successo. Noi siamo assolutamente determinati a collaborare e a sostenere il percorso di eccellenza che sta scrivendo Emirates Team New Zealand. Con loro condividiamo l’impegno a ottenere risultati attraverso l’innovazione, l’eccellenza e la qualità, insieme a una filosofia votata alla competitività e la determinazione costante verso il successo”.

La partnership con Emirates Team New Zealand costituisce un’ulteriore importante pietra miliare nella missione di SLAM di confermare il suo posizionamento tra i migliori brand di vela agonistica del mondo, insieme alla collaborazione già in corso con la Federazione Italiana Vela e alla creazione di un ‘Dream Team’ di campioni. Così Kevin Shoebridge, COO di Emirates Team New Zealand: “L’abbigliamento che abbiamo ricevuto rispecchia esattamente quello che speravamo e che ci aspettavamo da un brand come SLAM, che da oltre 40 anni ricopre un ruolo fondamentale nel mondo della vela sportiva. Per noi è importantissimo che l’abbigliamento soddisfi le aspettative di ogni membro del team nell’ambito del ruolo che svolge, dai velisti all’equipaggio ai tecnici che lavorano a terra, dai progettisti allo staff dell’amministrazione. Il marchio SLAM è tra le eccellenze mondiali della vela ad alte prestazioni, tutto il team è orgoglioso di avere SLAM a bordo nella difesa dell’America’s Cup”. La collezione per i sostenitori di Emirates Team New Zealand e per il pubblico sarà disponibile online sul sito www.slam.com e presso l’America’s Cup store a Barcellona.

Hacker filorussi attaccano 16 banche, “massima attenzione” Acn

Hacker filorussi attaccano 16 banche, “massima attenzione” AcnRoma, 1 ago. (askanews) – L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (acn) monitora con la massima attenzione le minacce all’operatività dei siti istituzionali – ministeri, autorità, agenzie, organi costituzionali – e delle organizzazioni che gestiscono servizi essenziali per la collettività anche in relazione ai recenti avvenimenti che hanno prodotto una breve indisponibilità di alcuni di loro.

Nel corso delle quotidiane attività di monitoraggio, il Csirt Italia (Computer security incident response team – Italia) dell’agenzia ha identificato il riattivarsi di campagne di attacchi di tipo ‘distributed denial of service (ddos)’ da parte di gruppi di hacktivisti filorussi ai danni di soggetti istituzionali nazionali. Non risulta comunque che gli attacchi – di carattere “dimostrativo” – abbiano intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati. i soggetti interessati dagli attacchi ddos di questi giorni – segnatamente aziende di trasporto pubblico, banche ed enti finanziari – sono stati prontamente avvisati insieme alle autorità competenti come parte di una metodologia di contrasto e prevenzione ormai consolidata. Anche nella giornata di oggi in cui gli attivisti di ‘Noname057’ hanno attaccato 16 bersagli di cinque banche italiane il csirt italia ha fornito dai primi minuti dell’attacco istruzioni specifiche alla realtà interessate per mitigare gli effetti degli attacchi. L’Agenzia, in una nota, raccomanda di mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche, di verificare e aumentare le misure di protezione relative agli attacchi ddos.

Tennis, Svitolina non stringe mano ad Azarenka (ma il pubblico lo sa)

Tennis, Svitolina non stringe mano ad Azarenka (ma il pubblico lo sa)Roma, 1 ago. (askanews) – I maxi schermi del Centrale del “Mubadala Citi DC Open” (WTA 500 – montepremi 780.637 dollari) sul cemento di Washington avvisano: “Alla fine della partita non ci sarà alcuna stretta di mano tra le giocatrici. Apprezziamo il vostro rispetto per entrambe le atlete durante e dopo la partita, e la vostra comprensione in questa situazione difficile”. Messaggio mostrato anche dopo il primo set. E dopo la vittoria dell’ucraina Elina Svitolina, n.27 WTA (in gara con una wild card), che si è imposta 76(2) 64, in un’ora e 47 minuti di una partita segnata da ben 17 break, sulla bielorussa Viktoria Azarenka, n.19 del ranking. A fine match Svitolina e Azarenka si sono dirette verso la linea laterale per salutare il giudice di sedia. La gente sugli spalti ha applaudito mentre sventolavano diverse bandiere ucraine. Informati gli spettatori della situazione, non si è ripetuta la scena di Wimbledon negli ottavi quando Vika, sconfitta anche in quel caso da Elina, era stata fischiata dal pubblico per non essersi avvicinata alla rete sapendo già che Svitolina non le avrebbe stretto la mano.

La 28enne di Odessa – arrivata nelle semifinali ai “The Championships” appena tre mesi dopo il rientro dalla maternità – nell’occasione disse che pensava che sarebbe stato meglio i tornei iniziassero a informare il pubblico sulla situazione. Alla vigilia del “500” di Washington “madame Monfils” aveva detto di essere stata assicurata dal presidente e CEO della WTA Steve Simon che ci sarebbe stato un messaggio per il pubblico prima della sua partita contro Azarenka, e così è stato. “Era la cosa giusta da fare – ha detto Svitolina -. Avevo chiesto alla WTA di rispettare la decisione degli ucraini, e lo hanno fatto”. L’ex numero uno del mondo e due volte campionessa degli Australian Open Azarenka si è limitata a commentare: “Non mi interessa. Voglio dire, per quanto tempo ne parleremo? È interessante per le persone continuare a scrivere la stessa cosa più e più volte?”.

I tecnici delle Camere: definire le coperture per le misure definanziate del Pnrr

I tecnici delle Camere: definire le coperture per le misure definanziate del PnrrRoma, 1 ago. (askanews) – Il rapporto del Governo “individua una serie di misure che si propone di definanziare, totalmente o parzialmente, dal Pnrr, per un ammontare complessivo di 15,9 miliardi di euro” ma non specifica “quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la fonte di finanziamento”.

Ma “la determinazione di tali strumenti e modalità appare opportuna soprattutto con riguardo ai progetti che si trovano in stadio più avanzato”. E’ quanto rilevano i tecnici del servizio studi di Camera e Senato in un dossier su “Le proposte del governo per la revisione del Pnrr e il capitolo RepowerEU”. Determinazione opportuna, proseguono i tcnici, “in ragione dei rischi di rallentamenti o incertezze attuative che potrebbero conseguire al mutamento del regime giuridico e finanziario e del sistema di rendicontazione cui tali misure sarebbero sottoposte”.

“Tale determinazione – secondo i tecnici – appare fondamentale, inoltre, al fine di verificare che le fonti alternative di finanziamento dispongano di una adeguata dotazione di competenza e di cassa nell’ambito del bilancio dello Stato”.

Calcio femminile, Bertolini: “Voglio cattiveria e attenzione”

Calcio femminile, Bertolini: “Voglio cattiveria e attenzione”Roma, 1 ago. (askanews) – Superare l’ostacolo Sudafrica per conquistare la qualificazione agli ottavi di finale con le proprie forze, senza dover sperare nella vittoria o nel pareggio della Svezia contro l’Argentina. È questa la missione della Nazionale di Milena Bertolini, che questa mattina ha salutato Auckland per fare ritorno a Wellington, dove domani (ore 9 italiane, diretta su Rai 1) proverà a ottenere i tre punti e il biglietto aereo per l’Australia: l’obiettivo è quello di arrivare a Melbourne o, con tutta probabilità, a Sydney, che il 6 agosto ospiterà l’ottavo di finale delle Azzurre in caso di arrivo al secondo posto. Si è già concluso il Gruppo E, quello da cui uscirebbe l’avversaria dell’Italia: i Paesi Bassi hanno chiuso al primo posto con 7 punti (e incrocerebbero le Azzurre, eventualmente seconde, nella rivincita dei quarti del 2019), con le campionesse del mondo degli Stati Uniti seconde a 5.

“Domani sarà una partita da dentro o fuori – ha dichiarato la Ct in conferenza stampa – l’aspetto della tensione sarà quello prevalente, chi riuscirà a gestirla meglio porterà a casa il match. Rispetto all’ultima gara dobbiamo migliorare dal punto di vista della tenuta mentale. Ci stiamo lavorando e sono certa che quanto successo con la Svezia ci servirà da lezione”. Per battere la selezione sudafricana, cinquantaquattresima nel Ranking FIFA, l’Italia dovrà ripartire da quanto mostrato in avvio di gara contro le scandinave. “Chiederò alle ragazze di portare in campo i primi 35′ di gioco – ha aggiunto – però mettendo in campo più cattiveria, agonismo e attenzione ai momenti della partita. Sarà una battaglia e mi aspetto di vedere una squadra determinata. Affronteremo un avversario molto forte nelle transizioni e di grande intensità fisica. Bisognerà stare attente e dimostrare di avere grande voglia di raggiungere il risultato per il quale stiamo lavorando da tanto tempo”. Per raggiungere la fase a eliminazione diretta per la seconda volta consecutiva potrebbe risultare decisiva l’esperienza di determinate calciatrici, perché saranno loro “a guidare il gruppo nei momenti di difficoltà”, ha specificato il tecnico azzurro, che però non si sbilancia sul possibile impiego dal primo minuto di Cristiana Girelli e delle altre senatrici. Bertolini non è preoccupata dalla mancanza di concretezza sotto porta e si affida ai principi su cui insieme allo staff ha insistito negli ultimi mesi. “Stiamo provando a portare avanti un gioco propositivo basato su valori sia estetici che tattici – ha concluso – ultimamente abbiamo avuto difficoltà a riempire l’area, anche perché il nostro è un attacco formato da giocatrici molto brave nell’attacco della profondità, meno nel duello fisico. Ma stanno lavorando tanto per la squadra e sono certa che si sbloccheranno presto”.

Per raggiungere grandi traguardi è necessario prendersi delle responsabilità ed Elena Linari, ovviamente, non si tira indietro. Il difensore della Roma non ha dormito dopo il ko di sabato, ma smaltita la delusione ha immediatamente rivolto lo sguardo verso quella che considera una finale anticipata, che si giocherà di fronte a circa 14mila spettatori. “Vogliamo arrivare prontissime all’appuntamento di domani, che sarà fondamentale – ha sottolineato, seduta accanto alla Ct, la numero 5 – avremo bisogno di tanto cuore, tanta grinta e tanta voglia di portare a casa un risultato che, nonostante tutto, sarebbe storico e molto importante per tutto il movimento. Per ottenere quello per cui siamo arrivate qua dovremo stare attente per 100 minuti, evitare di disunirci, controllare il pallone e sbagliare il meno possibile nei passaggi”.