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Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveri

Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveriMilano, 22 lug. (askanews) – “Dobbiamo stare in guardia e spiegare bene che se non guidate queste grandi trasformazioni” del clima e dell’ambiente “che stanno spaventando le nostre società non è che non avverranno perché c’è chi le nega, avverranno comunque, stanno già avvenendo, e le pagheranno sempre i soliti, i più fragili, i più poveri”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo intervento in videocollegamento agli Stati generali del socialismo italiano, organizzati dal Psi, in corso a Roma.

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli Usa

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli UsaRoma, 22 lug. (askanews) – Un ottavo di finale affrontato col piglio giusto per provare a ribaltare il mondo. Il Setterosa doppia l’Australia 14-7 (4-1, 6-2, 1-3, 3-1) e si regala un quarto da brivido ai campionati del mondo di pallanuoto contro le tricampionesse olimpiche degli Stati Uniti, nonché quadricampionesse iridate in carica. Si giocherà lunedì 24 luglio alle 16.00 locali (le 9 italiane).

“C’è ancora un po’ di lavoro da fare perché oggi abbiamo lavorato bene in difesa per i primi due tempi – il pensiero di coach Silipo – Poi c’è stato un piccolo cedimento ma non è ancora il Setterosa che conosco e che si è imposto per gioco dall’europeo in poi. Oggi hanno lavorato bene i centri davanti, facendo dei buoni movimenti e liberando sempre le nostre tiratrici. Ora ci siamo regalati un quarto di finale contro gli Stati Uniti dove dovremo far sentire a loro la pressione di un match da dentro o fuori. Loro partono favoriti e dovremo esser bravi a contrastare le loro controfughe e limitare le loro tiratrici. Senza paura però, giocare come nelle ultime due partite n World Cup: a Rotterdam ed ad Atene abbiamo giocate bene fronteggiandole sino alla fine. Bisogna voltar pagina dopo la la brutta sconfitta con la Grecia, dove la tensione cio ha giocato un brutto scherzo. Anche io ho sbagliato perché potevo legger meglio alcune fasi di gioco e utlizzare meno la zona e più il contatto fisico che meglio si addice alle caratteristiche difensive delle mie ragazze.”

Le critiche di Prodi alla Ue

Le critiche di Prodi alla UeCesena, 22 lug. (askanews) – “Sull’Ucraina non abbiamo alcuna capacità propositiva, l’Ue non esiste, questa non è l’Europa che noi vogliamo”. Lo ha detto Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione europea, nel suo intervento alla kermesse di Energia popolare, l’area politico-culturale del partito che fa capo al presidente del partito e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in corso alla fiera di Cesena.

“La Cina – ha aggiunto Prodi – vuole l’alleanza con la Russia ma neanche lei condivide la folle guerra che Putin ha iniziato, la tiene come alleata ma non le fornisce armi. In questo quadro abbiamo una Ue sbandata, abbiamo una forte alleanza con gli Usa” ma “ci stiamo comportando come vassalli che non contano niente”.

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%Milano, 22 lug. (askanews) – Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ondata di afa che investe l’Italia con conseguenze sulle persone ma anche sugli allevamenti e sulle coltivazioni risparmiate dal maltempo e dalla grandine che ha colpito a macchia di leopardo il Nord Italia con milioni di euro di danni nelle campagne.

Lungo tutto lo Stivale la morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. In Piemonte, nel Pinerolese, il distretto frutticolo più importante della provincia di Torino, il caldo afoso – rileva la Coldiretti – sta letteralmente “scottando” la frutta, come pere e mele, ancora verde che presenta una colorazione dapprima gialla e rossa da frutto maturo ma poco dopo marcisce con perdite stimate pari al 15%. In Sardegna in provincia di Cagliari – continua la Coldiretti – i campi di angurie e meloni sono stati completamente compromessi dall’elevato colpo di calore delle ultime settimane che ha danneggiato i frutti ancora crudi e che non matureranno più con una perdita che in certe aziende tocca il 90% della produzione ma è grido d’allarme anche sul fronte dei pomodori e degli altri ortaggi che al sole deperiscono e per questo è stato necessario terminare la produzione quasi un mese prima rispetto al solito con un relativo calo dei raccolti. Ma situazioni di difficoltà si registrano in tutte le Regioni dove il caldo – evidenzia Coldiretti – favorisce la rapida maturazione delle produzioni agricole nei campi che devono essere raccolte tempestivamente per garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione come frutta e verdura necessarie a combattere l’afa.

Un impegno che si scontra con le alte temperature che ostacolano le operazioni agronomiche in campagna che vede occupate in questo periodo quasi mezzo milione di persone. Per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori sono state adottate – precisa la Coldiretti – strategie ad-hoc, dall’utilizzo dei dispositivi di protezione allo stop alla raccolta nelle ore più calde fino al lavoro notturno. Nella provincia di Verona ad esempio attraverso un accordo tra le parti sociali agricole è stato stabilito che durante il periodo estivo in caso di “allerta temperature” è prevista una diversa distribuzione dell’orario di lavoro giornaliero per le diverse attività agricole anticipando (prima delle ore 6:00) e posticipando (dopo le ore 22:00) l’inizio ed il termine della prestazione lavorativa. Una misura che consente di garantire le forniture alimentare alla popolazione, salvare i raccolti di prodotti deperibili e tutelare la salute dei consumatori. Il caldo africano di questi giorni – continua la Coldiretti – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Se nei pollai si registra un netto calo della produzione di uova, le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 10% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna. “Servono accordi tra le parti sociali per garantire flessibilità degli orari di lavoro evitando i momenti più caldi della giornata a tutela la salute dei lavoratori senza perdere i raccolti cosi importanti per gli approvvigionamenti alimentari del Paese in un momento di grandi tensioni negli scambi commerciali e sui prezzi”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che “l’agricoltura è l’attività economica più legata ai cicli stagionali che vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

“I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”, continua Prandini precisando che si tratta di un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. “Stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l’adattamento climatico – conclude Prandini – è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr”.

Caronte bis sta per arrivare

Caronte bis sta per arrivareMilano, 22 lug. (askanews) – Arriva Caronte Bis, una nuova fiammata africana con l’anticiclone che porterà temperature oltre i 45 gradi anche in Puglia e picchi di 48 gradi, di nuovo, in Sardegna. E tutto questo calore scalderà anche i nostri mari: il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici prevede per fine luglio una temperatura dell’acqua di 32°C, più calda anche di quella del Mar dei Caraibi. Nel prossimo futuro, con il riscaldamento globale, avremo un cambiamento degli ecosistemi, della fauna ittica e anche della vegetazione marina, oltre a tutte le conseguenze ‘terrene’ che stiamo vivendo in questi giorni.

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ricorda infatti che le conseguenze ‘terrene’, cioè quelle che colpiscono le terre emerse, sono più evidenti di quelle marine, ma non per questo dobbiamo dimenticare il gravissimo problema delle ‘Mhw’, le ‘Ondate di Calore Marino’, sempre più frequenti con l’acqua del mare che ‘bolle’. Ce ne accorgiamo facendo il bagno in Italia ormai da anni, ma questo 2023 sembra ancora peggio del 2022. Sulla terraferma, oltre al calore (al caldo asfissiante per essere precisi), viviamo anche il disastro degli eventi estremi provocati dal riscaldamento globale: mai come in questo mese abbiamo capito che, dopo una fase di Anticiclone Africano a 40-48 gradi, arrivano sempre puntuali i nubifragi, la grandine distruttiva e le alluvioni. Questi fenomeni estremi, infatti, sono collegati strettamente al caldo ed all’umidità: più una massa d’aria è calda e maggiore è l’umidità contenuta, umidità che va a formare gocce di pioggia, chicchi di grandine e rovesci temporaleschi. Inoltre, più è calda l’aria e più è leggera: in questo modo il vapore sale fino a 10 km di altezza dentro i cumulonembi, gela e causa grandine grossa anche 10 cm come successo negli ultimi giorni in Pianura Padana.

Insomma, caldo africano, grandinate record, venti tempestosi: è il nuovo clima con il Riscaldamento Globale, un’Italia sempre più tropicale. E l’emergenza non è finita: è in arrivo Caronte Bis, con l’inizio della nuova settimana che sarà ancora più rovente. Per quanto riguarda le prossime ore, intanto, è previsto comunque un sabato temporalesco al Nord-Est, un leggero calo termico al Centro e ancora tantissimo sole e caldo al Sud. Domenica il tempo sarà più stabile e soleggiato e le temperature torneranno a salire anche al Nord. Come detto, poi, la nuova settimana vivrà il Bis di Caronte e, per adesso, non vediamo la fine di questo caldo bestiale: d’altronde Caronte, il traghettatore delle anime, sta compiendo il suo lavoro come da previsione, portandoci dentro al picco dell’inferno meteorologico.

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelleMilano, 22 lug. (askanews) – Con l’esplosione degli affitti brevi piccoli alberghi in crisi: in dieci anni scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle. È quanto emerge da un’analisi sul sistema ricettivo italiano condotto da CST per Assohotel, l’associazione che riunisce le imprese della ricettività turistica alberghiera Confesercenti.

Nel 2011 in Italia c’erano 10.266 hotel a 1 e 2 stelle che offrivano il 13,3% dei posti letto del settore alberghiero. Oggi ne restano 7.476 e garantiscono il 9,6% dei posti letto del comparto. Il loro ridimensionamento non è legato alle difficoltà del periodo pandemico, visto che dal 2011 il calo medio annuo è stato del 3%. Dieci anni fa gli hotel a 1 stella in Italia erano 3.612 e nel 2022 sono scesi a 2.385. Stesso trend per i 2 stelle che nel 2011 contavano 6.654 imprese e nel 2022 si sono ridotti a 5.091. In termini percentuali il calo dei primi è stato del 34% e la diminuzione dei secondi si ferma al -23,5%. Una situazione particolare, dalla quale non sfuggono nemmeno i 3 stelle che in 10 anni hanno registrato una diminuzione del -2,5%. Nel 2022 il maggior numero di hotel a 1 e 2 stelle era concentrato nelle regioni del Nord Est (43,7%), mentre nelle regioni del Sud e Isole erano distribuite solo il 13,5% del totale. Proprio in queste aree negli ultimi 10 anni si è registrata la diminuzione percentuale più elevata, a differenza delle regioni del Centro dove la diminuzione si è fermata al -20%.

“La deregulation di fatto in cui si è sviluppato il mercato degli affitti brevi in Italia sta portando a gravi squilibri nel comparto ricettivo”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assohotel Confesercenti. “Stiamo favorendo le non-imprese a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali, che sono sottoposte ad un prelievo fiscale più oneroso e sostengono costi maggiori per essere in regola con la normativa, ad esempio per le questioni di sicurezza. Condividiamo dunque pienamente l’obiettivo principale della proposta di legge sulle locazioni brevi del Governo, ossia quello di regolamentare il fenomeno, auspicando che vada effettivamente nella direzione di eliminare ogni incertezza normativa ed ogni forma di concorrenza sleale”.

Le parole del presidente Usa Biden in ricordo di Tony Bennett

Le parole del presidente Usa Biden in ricordo di Tony BennettRoma, 22 lug. (askanews) – “Per oltre 70 anni Tony Bennett non ha soltanto cantato i classici, lui stesso è stato un classico americano. Non c’è dubbio, la sua vita è stata leggendaria. E i suoi contributi alle arti in America resisteranno. Jill ed io siamo stati fan della musica di Tony per un lungo tempo, non solo per la sua bellissima voce ma anche per la gioia che ha portato in ogni cosa che ha fatto. Mandiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai fan in tutto il mondo”. E’ quanto si legge sull’account Twitter del presidente Usa Joe Biden.

Premio Loano 2023, 3 giorni di musica tradizionale italiana

Premio Loano 2023, 3 giorni di musica tradizionale italianaRoma, 22 lug. (askanews) – Un viaggio musicale di tre giorni che attraversa il meglio della musica tradizionale italiana: dal Molise alla Puglia, passando per la Campania e la Calabria, attraverso l’Appennino bolognese fino alle montagne del Piemonte. Dal 26 al 28 luglio a Loano (SV), affacciato lì su quel Mar Ligure, crocevia di incontri, influenze e scoperte, si rinnova l’appuntamento con il Premio Loano. Ospiti dell’edizione 2023 sono: Rachele Andrioli (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022), Peppe Barra, Giuseppe “Spedino” Moffa, Ettore Castagna, Placida Staro (Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023) e Teres Aoutes String Band. Tre giorni di concerti e incontri con il pubblico celebrano gli artisti che meglio raccontano – con originalità e freschezza – un’idea di musica di tradizione nel 2023. L’anno scorso celebravamo l’edizione della maggiore età del Premio Loano nel segno del ‘ritorno al futuro’, con l’auspicio di trovare – nell’epoca del culto del passato – una musica che fosse ‘tradizionale’ e ‘nuova’ insieme, in grado di immaginare vie di fuga lontane dalla nostalgia e dalla retromania. È questa, e lo è da sempre, la scommessa del Premio Loano. Una scommessa – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – che ci pare vinta anche per questo 2023: basta dire che la vincitrice del Premio Giovani, Rachele Andrioli, si è aggiudicata anche quello per il Miglior album in assoluto”. Per la sua diciannovesima edizione il Premio celebra l’arte del raccontare, quell’ “istinto di narrare” che accompagna gli esseri umani fin dalla notte dei tempi. Lo fa presentando alcuni dei migliori progetti musicali pubblicati nel 2022, tutti accomunati dalla volontà e dall’urgenza di raccontare storie: quelle della propria terra, della propria lingua, delle proprie radici. Storie di Storia di tradizione, che attraverso il passato finiscono per dire qualcosa anche sul presente, come dev’essere, e rivolgono le orecchie verso il futuro. Ad aprire la nuova edizione del Premio  – mercoledì 26 luglio in Piazza Italia, ore 21,30  – sarà Giuseppe “Spedino” Moffa. Fra blues e dialetto molisano, fra chitarra e zampogna, Moffa è uno dei più interessanti autori di canzoni della nuova musica italiana «di tradizione». A Loano, con Lorenzo Mastrogiuseppe al basso, presenta il suo nuovo disco Uauà (Squilibri 2022) che omaggia una figura fondamentale del suo Molise: il folklorista e poeta Eugenio Cirese. Nel pomeriggio, alle 18, in un incontro con il pubblico, il musicista molisano racconta il progetto insieme ai giornalisti musicali Enrico de Angelis e Ciro De Rosa. La serata prosegue con il Maestro riconosciuto della scena napoletana Peppe Barra – già Premio Loano alla carriera nel 2014 – che tornerà sul palco, alla soglia degli ottant’anni, per presentare il suo nuovo album doppio Cipria e caffè (Enjoy All Music/Soundfly/Self). Un album che mancava, nella sua pur ricchissima produzione, per come riesce a far dialogare passato e presente, tradizione e innovazione. Giovedì 27 luglio gli appuntamenti con i concerti continuano, sempre in Piazza Italia, con Ettore Castagna (ore 21,30) e Rachele Andrioli (ore 22,30), vincitrice del Premio Miglior Album e Premio Giovani del 2022. Ettore Castagna ha attraversato gli ultimi quarant’anni di folk in Italia da protagonista, prima con Re Niliu e Nistanimèra e poi, tra gli altri, con il progetto Antiche Ferrovie Calabro-Lucane. Al Premio Loano presenta il suo nuovo album ???µ?a / Eremìa (Alfa Music 2022), al secondo posto tra gli album più votati dalla giuria del Premio: un viaggio che parte dalla Calabria alla scoperta del Mediterraneo, fra Grecia e mondo arabo, lire calabresi e chitarre battenti, fra suoni della tradizione e innovazioni. Con lui sul palco Peppe Costa Yosonu alle percussioni e Carmine Torchia al basso. Nel pomeriggio (ore 17,30) dialogherà con il giornalista musicale Guido Festinese. Fra le migliori voci del nuovo Salento, Rachele Andrioli presenta in un set solista il suo nuovo disco Leuca pubblicato da Finisterre, il più votato dalla giuria del Premio Loano (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022). In Leuca l’artista salentina volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Nel pomeriggio  (ore 18,30) l’artista dialogherà con il giornalista Sergio Albertoni per raccontare il suo debutto da solista. Apre l’ultima giornata della rassegna venerdì 28 luglio (ore 18) l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023 (nato dalla fusione del Premio alla Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà che si sono distinte nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Placida Staro. Ricercatrice ed etnomusicologa, esperta di danza e musicista con i Suonatori della Valle del Savena, Placida “Dina” Staro ha attraversato da protagonista gli ultimi decenni della musica e della ricerca sulle tradizioni popolari in Italia. In occasione della consegna del Premio si racconterà al pubblico con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Il premio le verrà consegnato la sera (ore 21,30) sul palco dove, insieme alle percussioni di Riccardo Tomba,  condurrà il pubblico nel repertorio da ballo dell’Appennino Bolognese. Infine chiude l’edizione 2023 del Premio, il folk rock acustico e gli eroi popolari delle montagne del Piemonte, narrati attraverso le corde di una string band un po’ anomala, ovvero Teres Aoutes String Band (ore 22,30). Il progetto di Mario Poletti (mandolino e mandola, anche membro fisso di Lou Dalfin) e Fabrizio Carletto (basso e contrabbasso) con Diana Imbrea (violino e voce) e Oreste Garello (chitarre e voce) mette insieme musica occitana e piemontese con suoni della musica americana, Bob Dylan con il bal folk, la canzone d’autore con la courenta. Cantano in franco-provenzale, in occitano, in piemontese e (occasionalmente) in italiano. “Musica selvaggia”, dunque, che rivendica con orgoglio le proprie radici “grezze” e selvatiche, come le montagne da cui proviene. Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato diciannove anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.

Twitter ha annunciato che limiterà il numero dei messaggi diretti

Twitter ha annunciato che limiterà il numero dei messaggi direttiRoma, 22 lug. (askanews) – E’ in arrivo su Twitter un’altra novità, di certo non da tutti apprezzata. L’ha descritta nella notte l’account “Twitter Support”: “Implementeremo presto alcuni cambiamenti per ridurre lo spam nei Dm, i messaggi diretti. Gli account non verificati (leggi “chi non paga”, Ndr.) avranno limiti giornalieri sul numero dei messaggi diretti che potranno inviare”. Quindi niente più chat private che siano troppo lunghe per i gusti di Elon Musk, in una mossa che a taluni appare autolesionista: infatti, perché pagare per la verifica per potere utilizzare i messaggi privati quando il mondo è pieno di app di messaggistica gratuite?

Awake, arriva il primo festival di Simone Cristicchi e Amara

Awake, arriva il primo festival di Simone Cristicchi e AmaraRoma, 22 lug. (askanews) – Una giornata dedicata a teatro, musica dal vivo e yoga in totale immersione nella natura, a 1300 metri di altezza, circondati dalla magia dei monti della Val di Cembra e con una spettacolare vista sulla Valle dell’Adige. È AWAKE, Yoga, Musica e Spiritualità, il festival ideato da Simone Cristicchi e Amara in programma sabato 29 luglio al Rifugio Potzmauer, in Trentino, ai margini del Parco Naturale del Monte Corno. Reduci dal successo del tour “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, i due artisti sono per la prima volta protagonisti e allo stesso tempo ideatori di un evento unico nel suo genere e aperto a tutti: un ideale ritrovo di anime in cammino che – attraverso varie forme d’arte – possa riconnettere l’umano alle sue emozioni, alla sua essenza irriducibile e sacra. Il festival risponde al bisogno di uno slancio, di scuoterci dal torpore e riconoscerci come comunità in un abbraccio collettivo, una nuova ripartenza. AWAKE, appunto. Un vero risveglio. La giornata inizia alle ore 14,:0: Simone Cristicchi accompagna il pubblico tra musica, canzoni e racconti nel suo personale viaggio “Alla ricerca della felicità”: un progetto che con sensibilità e fuori da ogni retorica prova a spiegare cosa si nasconde dietro questa parola tanto abusata, equivocata e distorta. Si prosegue alle ore 16 con la lezione di yoga “Be-Water home”, aperta a tutti e adatta ad ogni livello di preparazione. “Sun-Set – concerto per il tramonto” è la performance musicale e poetica che chiude la giornata alle ore 17: Amara trasporta i presenti in un’esperienza spirituale di connessione alla sacralità della Natura tra sonorità tribali-elettroniche, mantra e canzoni del suo repertorio (da Che sia benedetta a Il peso del coraggio, fino a Padroni di Niente). AWAKE intercetta il bisogno di riconnessione alla natura, favorendo la consapevolezza delle proprie potenzialità, la riflessione sull’interdipendenza e il rispetto per il pianeta e tutte le sue forme di vita.  Il progetto ha il patrocinio del Comune di Altavalle, il sostegno di Fiemme Cembra Dolomiti e di Vivi Grumes Trentino. Ideato e prodotto da Simone Cristicchi e Amara, è realizzato con la collaborazione di Dueffelmusic e IMARTS.