Treni, il Mit notifica ai sindacati la riduzione dello scioperoMilano, 12 lug. (askanews) – È stato inviato dal Mit ai sindacati “un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per domani, giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero terminerà alle ore 15”.
Il ministro, informa un comunicato del Mit, ha deciso di prendere questa misura “anche alla luce dell’assicurazione – maturata durante il tavolo convocato al dicastero di Porta Pia e di cui Salvini si fa garante – dell’immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell’agitazione. Non solo. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi”.
Giustizia, Schlein: Meloni difende l’indifendibileMilano, 12 lug. (askanews) – Quello offerto da Giorgia Meloni dal Vilinius è “un brutto spettacolo per il Paese: difende l’indifendibile e riesce a dire tutto e il suo contrario. Questo abbiamo sentito nelle contraddittorie dichiarazioni sulla giustizia della premier Giorgia Meloni. È evidente dalla conferenza stampa di oggi che ci sono due Meloni. Una che rivendica con orgoglio le note di Palazzo Chigi che accusano la magistratura di fare opposizione. E l’altra che nega qualsiasi scontro con la magistratura”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein
“Sulla questione di Santanchè – aggiunge Schlein – dice che non si tratta di una questione politica ma attacca frontalmente magistratura e stampa. E non risponde una parola sulle gravi accuse nel merito di quello che sta emergendo attorno a Daniela Santanché. Credo invece che non si possa affermare che non è una questione politica quando una ministra afferma il falso dentro il Parlamento, davanti all’Aula”.
Fisco, alla Camera primo giro di boa per delega. Governo acceleraRoma, 12 lug. (askanews) – Primo giro di boa oggi alla Camera per il disegno di legge delega sulla riforma fiscale. I sì (182) sono giunti oltre che dai gruppi di maggioranza anche da Azione-Italia Viva, che vede continuità con la delega del governo Draghi. I deputati di +Europa si sono astenuti.
L’esecutivo vuole accelerare l’iter parlamentare per giungere all’approvazione definitiva prima della pausa estiva, questo almeno l’auspico del vice ministro dell’economia, Maurizio Leo, che però non si è sbilanciato sui tempi della fase attuativa. “Faremo previsioni quando avremo certezza sulle risorse disponibili – ha detto interpellato da Askanews -. Dobbiamo aspettare di valutare l’andamento dei conti del 2023 e la Nadef”. Intanto però dal 2024 “potranno entrare il vigore le misure che non comportano copertura, come quelle sui procedimenti e gli adempimenti”. Il disegno di legge delega disegna la cornice della riforma foscale, ne delinea i principi, precisa che la riforma non dovrà comportare oneri per le casse dello Stato, nè aggravi della pressione fiscale. In buona parte si finanzierà con la revisione delle tax expenditure, che sono proliferate a oltre 600 e hanno un costo di 165 miliardi, ma serviranno ulteriori risorse.
La delega tocca tutti i tributi, diretti e indiretti, degli enti territoriali, doganali e sui giochi. Per l’irpef si prevede la revisione di aliquote e scaglioni con la prospettiva dell’aliquota unica (flat tax). Ma questo è un obiettivo graduale di legislatura. L’Ires, che versano le società di capitali, sarà più bassa sulla quota di reddito che viene destinata a investimenti o assunzioni. Una parte importante della delega è riservata alla semplificazione dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso. I decreti delegati che conterranno le norme attuative dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega.
Quanto alle procedure di accertamento, il nuovo fisco punta sul potenziamento della cooperative compliance e sull’istituzione del concordato preventivo biennale per i contribuenti, titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomi, di minori dimensioni. Con quest’ultimo istituto, in sostanza, i contribuenti avranno la possibilità di aderire alla proposta che formula l’Agenzia delle Entrate sulla base delle informazioni contenute nelle banche dati, per il pagamento delle imposte sui redditi per due anni. Eventuali maggiori o minori redditi imponibili rispetto a quelli proposti dall’Agenzia diventano irrilevanti ai fini del pagamento delle imposte, fermi restando gli obblighi contabili e dichiarativi. L’esame della Camera non ha apportato modifiche significative al testo. Tra le principale figurano l’aliquota agevolata per le tredicesime, gli straordinari sopra una certa soglia e i premi di produttività e la possibilità di rateizzare il pagamento degli acconti e del saldo irpef per gli autonomi e gli imprenditori individuali.
Casa, Rixi (Infrastrutture):Una direzione nel riordino del ministeroRoma, 12 lug. (askanews) – “Nel riordino del nostro ministero che faremo, penso, in ottobre, prevediamo di creare una nuova direzione sulla casa che dovrà coordinarsi con gli altri ministeri coinvolti in questa che è una competenza trasversale, compreso quello dei beni culturali”: lo ha detto oggi a Roma il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, nel contesto di un dibattito alla Luiss sulle prospettive del settore immobiliare promosso da Economy Group con Assoimmobiliare, Scenari Immobiliari e alcuni operatori di rilievo, da Invimit a Gabetti Property, da Elettrolazio a Renovars a Svicom.
“La direttiva Ue sulla casa green – ha aggiunto il viceministro secondo quanto riporta un comunicato – pone problemi rilevanti in un Paese in cui la casa è un bene di proprietà per la stragrande maggioranza degli italiani. Evidentemente collegare l’efficientamento energetico della casa alla possibilità, o meno, di vendere il proprio immobile, comporta rischi non indifferenti per i proprietari. Dall’altra parte è anche un’opportunità per poter spingere sul rinnovamente immobiliare, ma modificando alcune norme. Bisogna si parta immediatamente con provvedimento forte sulla rigenerazione urbana, che vada a individuare i provvedimenti necessari per rigenerare anche tutte le abitazioni che sono in sofferenza energetica ma hanno basso valore immobiliare. Se in un quartiere dove oggi le case vengono scambiate a 1500 euro a metro quadrato, per recupare l’investimento sull’efficienza energetica le si dovrebbe realizzare a 5000, difficilmente ci si riuscirà. Il problema oggi è capire se si riescono a fare le necessarie mediazioni in sede europea per aprire un processo di confronto sul tema sena concentrare i provvedimenti in tempi troppo brevi, che non saremmo in grado di rispettare”.
Meloni: sul Pnrr sono ottimista, l’allarmismo dell’opposizione non aiutaRoma, 12 lug. (askanews) – “Io ho ottimismo sulla terza rata e sulle modifiche quarta. Ne ho parlato con la Commissione e con la stessa von der Leyen, il ministro Fitto sta facendo un ottimo lavoro. Se posso dire vedo molto più allarmismo sul fronte italiano che all’esterno, e non so quanto aiuti questa posizione. L’opposizione fa il suo lavoro, ne ho rispetto, ma noi lavoriamo su un piano che non avevamo scritto noi, ci sono alcune cose che per la Commissione non vanno bene, ma non possono essere imputate e noi. Ci piacerebbe avere una mano invece di fare allarmismo che non aiuta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius.
Giustizia,Meloni: per me nessuno scontro con magistraturaMilano, 12 lug. (askanews) – “Spero di aver chiarito il mio punto di vista su questa materia per evitare di mandare avanti soprattutto presunti scontri che dal mio punto di vista non esistono. Cerco di fare solamente il mio lavoro nel migliore dei modi e per me il migliore dei modi è realizzare il programma che gli italiani ci hanno chiesto di realizzare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine di una lunga risposta – nella conferenza stampa a Vilnius – sui casi giudiziari che stanno scuotendo governo e maggioranza.
Su Prime Video show di De Luigi, coppia De Sica-Sermonti, Lillo elfoRoma, 12 lug. (askanews) – Ci sarà il one man show di Fabio De Luigi, la serie con De Sica e Sermonti in veste di gigolò, Lillo che si trasforma in Elfo, nella nuona stagione di Prime Video, presentata questa mattina a Roma. Tra le novità, la serie in sei puntate di “Gigolò per caso” vedrà accanto a De Sica-Sermonti un cast di donne che va da Ambra Angiolini a Stefania Sandrelli, Asia Argento e Isabella Ferrari. Una donna, questa volta una trentenne ideata e interpretata da Chiara Martegiani, è la protagonista di “Antonia”: una serie in sei episodi scritti e diretti da giovani donne, dove con ironia si segue la crisi del personaggio e il suo percorso per affrontare l’endometriosi e la propria vita.
“No activity – Niente da segnalare” mette insieme un cast che si misura con un poliziesco a puntate tutto da ridere: i criminali sono Rocco Papale e Fabio Balsamo, gli altri Luca Zingaretti, Alessandro Tiberi, Carla Signoris, Emanuela Fanelli. Per i più giovani ci sarà la serie di “Sul più bello”, mentre torneranno per la seconda stagione “Monterossi” interpretato da Fabrizio Bentivoglio e “Sono Lillo”. Per quanto riguarda i nuovi show, in “Amazing” Fabio De Luigi per una sera diventerà vittima degli scherzi di amici come Virginia Raffaele e Abatantuono. Mentre in 4 puntate si potranno seguire le performance canore dei concorrenti in “Karaoke Night”, con la guida di Dargen D’Amico. Tra i film in arrivo la commedia diretta da Michela Andreozzi “Pensati sexy”, con Diana Del Bufalo a lezione dalla pornostar Valentina Nappi. Particolarmente interessante il progetto di Natale, “Elf me” un film scorretto e con tanti effetti speciali, con Lillo, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti. Una produzione che punta al pubblico internazionale, come “Everybody Loves Diamonds”, la serie che sarà su Prime dal 13 ottobre con Kim Rossi Stuart protagonista del più grande furto di diamanti della storia.
Quello che ha detto Meloni a Vilnius sulle ultime vicende giudiziarie che hanno scosso il centrodestraVilnius, 12 lug. (askanews) – “Ho letto cose curiose. Non c’è nessun conflitto con la magistratura, sicuramente da parte mia. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura temo che rimarrà deluso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius. “Non c’è alcuna volontà del governo di aprire un conflitto, intendiamo mantenere gli impegni presi con gli italiani, non vogliamo farlo contro i magistrati, speriamo di farlo con il contributo dei magistrati perchè penso che la stragrande maggioranza dei magistrati sia consapevole che sono necessari correttivi e vuole dare contributi e dare una mano come acccade nelle nazioni normali”.
“Comprendo molto bene da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda. Io tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che ritiene di denunciare e non mi pongo il problema dei tempi” ha detto Meloni, rispondendo ad una domanda sulla accusa di stupro nei confronti del figlio di Ignazio La Russa. “Ma anche qui bisogna andare nel merito di cosa accaduto, mi auguro che la politica possa starne fuori. Noi abbiamo approvato un ddl che è passo avanti per la tutela delle vittime. Spero di aver chiarito mio punto di vista su materia per evitare di mandare avanti presunti scontri che dal mio puinto di vista non esistono”, ha aggiunto. Poi ha detto che “mi hanno sorpreso alcune dichiarazioni dell’Anm” che hanno visto “collegati gli obiettivi dichiarati e scritti nel nostro programma a un presunto scontro tra governo e magistratura, quasi che queste posizioni avessero un intento punitivo nei confronti della magistratura e non capisco. Rafforzare la terzietà del giudice è un modo per aggredire la magistratura? Non sono d’accordo è modo per garantire maggiore efficienza”. L’inchiesta a carico di Daniela Santanchè “è una questione extrapolitica, non riguarda il suo ruolo di ministro che sta svolgendo molto bene. La questione è complessa, va vista nel merito e il merito compete alle aule di tribunale non alle trasmissioni tv” ha detto Meloni, sottolineando “l’anomalia” nella vicenda che a suo giudizio “sta nel fatto che al ministro non viene notificata l’indagine che viene però notificata a un quotidiano nel giorno in cui Santanchè va a riferire in Aula. Chiedo a voi se questo è normale, perchè se fosse normale avremmo un problema in termini di stato di diritto”. A giudizio di Meloni “quando qualcosa non funziona sul piano della procedura diventa più difficile valutare il merito, quando un ministro si trova un’indagine non notificata su un quotidiano, sul quotidiano di un imprenditore non nelle condizioni di fare la morale sul piano dei debiti”, ha aggiunto. “Un avviso di garanzia non determina in automatico le dimissioni di un ministro, soprattutto con queste modalità” ha detto Meloni rispondendo a chi le chiedeva se in caso di avviso di garanzia la ministra Daniela Santanchè dovrebbe dimettersi. Poi, sul caso Delmastro, Meloni ha detto “credo che il giudice non dovrebbe sostitursi al Pm formulando l’imputazione quando il Pm non intende esercitare l’azione penale”. A proposito di Delmastro “mi sono limitata a prendere atto di quelle che mi sono sembrate anomalie, ma sono tre casi diversi, vanno valutati ciascuno a sè”; ha detto Meloni, per poi entrare nello specifico della questione Delmastro che “mi ha molto colpito: è sicuramente una questione politica, riguarda un esponente del governo nell’esercizio del suo mandato, nei suoi confronti viene disposta l’imputazione coattiva contro il parere del Pm, tra l’altro di una Procura non abituata a fare sconti e per come la vedo io – ho chiesto quanti sono i casi di imputazione coattiva mi è stato risposto che sono irrilevanti sul piano statistico – credo che il giudice non dovrebbe sostitursi al Pm formulando l’imputazione quando il Pm non intende esercitare l’azione penale”, ha detto Meloni.
“Mi riconosco nelle fonti di Palazzo Chigi” ha poi detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius “Il tema della nota di Palazzo Chigi” dei giorni scorsi “è riferibile al combinato disposto tra l’imputazione coattiva Delmastro, che guardo con stupore” perchè “è giuridicamente legittia ma è una scelta, che non avviene quasi mai” e “all’avviso di garanzia di Santanchè” perchè per Meloni è sbagliato che “chi è indagato scopre prima dei giornali di esserlo. Consideriamo normali cose che non dovrebbero essere normali in uno stato di diritto. Se saltano le regole uno si deve interrogare del perchè Se il tema di una questione di merita diventa politico non aiuta nessuno”.
Giustizia, Meloni: mi riconosco nelle “fonti di Palazzo Chigi”Vilnius, 12 lug. (askanews) – “Mi riconosco nelle fonti di Palazzo Chigi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius
“Il tema della nota di Palazzo Chigi” dei giorni scorsi “è riferibile al combinato disposto tra l’imputazione coattiva Delmastro, che guardo con stupore” perchè “è giuridicamente legittia ma è una scelta, che non avviene quasi mai” e “all’avviso di garanzia di Santanchè” perchè per Meloni è sbagliato che “chi è indagato scopre prima dei giornali di esserlo. Consideriamo normali cose che non dovrebbero essere normali in uno stato di diritto. Se saltano le regole uno si deve interrogare del perchè Se il tema di una questione di merita diventa politico non aiuta nessuno”.
Pnrr, Meloni: sono ottimista, allarmismo opposizione non aiutaRoma, 12 lug. (askanews) – “Io ho ottimismo sulla terza rata e sulle modifiche quarta. Ne ho parlato con la Commissione e con la stessa von der Leyen, il ministro Fitto sta facendo un ottimo lavoro. Se posso dire vedo molto più allarmismo sul fronte italiano che all’esterno, e non so quanto aiuti questa posizione. L’opposizione fa il suo lavoro, ne ho rispetto, ma noi lavoriamo su un piano che non avevamo scritto noi, ci sono alcune cose che per la Commissione non vanno bene, ma non possono essere imputate e noi. Ci piacerebbe avere una mano invece di fare allarmismo che non aiuta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius