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Giustizia, Mantovano: concorso esterno? Altri i temi da affrontare

Giustizia, Mantovano: concorso esterno? Altri i temi da affrontareRoma, 13 lug. (askanews) – “Io affronterei i problemi determinati dalla giurisprudenza dell’oggi” e “nella direzione di rendere sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa”. Risponde così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a una domanda sull’intenzione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di rimettere mano al concorso esterno in associazione mafiosa. Cosa che ha sollevato allarme da più parti, non ultima la richiesta a Nordio di fermarsi arrivata da Maria Falcone e Salvatore Borsellino.

“Non riaprirei altri discorsi”, aggiunge Mantovano ricordando che “sul concorso esterno la giurisprudenza è consolidata”, mentre bisognerebbe prestare attenzione alla “recentissima” sentenza della Corte di Cassazione che “mette in discussione il concetto di criminalità organizzata”. Spiega il sottosegretario: “c’è una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione il concetto di criminalità organizzata. Mettere in discussione questa nozione significa creare un certo allarme in tutto il sistema perché ci sono le aggravanti speciali, i benefici penitenziari, le pene e così via. Probabimente interverranno le Sezioni Unite perché la sentenza è un po’ distonica rispetto a quanto era consolidato ma prima che intervengano le Sezioni Unite, nel frattempo, a livello di applicazione delle norme nei tribunali c’è un notevole disorientamento. Quindi io mi occuperei più di questo, non riaprirei altri discorsi”.

“Su quest’ultima sentenza, che non c’entra con concorso esterno ma c’entra molto con il concetto di criminalità organizzata, è da valutare cosa fare perché al momento c’è grande incertezza tra gli operatori” quindi, ha concluso Mantovano, “io aprirei un approfondimento di questo tipo però nella direzione sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa”.

Un francobollo celebra il terzo scudetto del Napoli

Un francobollo celebra il terzo scudetto del NapoliRoma, 13 lug. (askanews) – La vignetta raffigurante un tipico vicolo di Napoli addobbato con striscioni e bandiere della squadra partenopea, con tifosi che indossano la maglia del club in festa per lo scudetto conquistato. E’ il disegno del francobollo emesso da Poste Italiane, che omaggia il Napoli campione d’Italia. Si tratta di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport”, dedicato alla Squadra vincitrice del Campionato di calcio di serie A, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20 euro. La tiratura è di un milionecinquecentomila esemplari in minifogli da dodici. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Il bozzetto è a cura di Gaetano Ielluzzo. In alto, rispettivamente a sinistra e a destra, sono riprodotti il logo del Napoli e lo scudetto tricolore. Completano il francobollo la legenda “SSC Napoli Campione d’Italia 2022-2023” la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia di Napoli.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it. Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a quattro ante, contenente il minifoglio da 12 francobolli, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione, una tessera filatelica e il bollettino illustrativo, al prezzo di 30 euro.

Immobiliare, Idealista: rendimento delle abitazioni sale all’8,4%

Immobiliare, Idealista: rendimento delle abitazioni sale all’8,4%Milano, 13 lug. (askanews) – Passa dal 7,9% all’8,4% il rendimento lordo delle abitazioni alla fine del secondo trimestre del 2023, mentre rimangono stabili quelli degli altri prodotti del real estate. I titoli di Stato decennali offrono un rendimento inferiore del 4,2%, in forte ascesa nell’ultimo anno ma ancora inferiori a tutte le tipologie immobiliari. E’ quanto emerge da uno studio di Idealista che mette in relazione i prezzi di vendita e affitto di diversi prodotti immobiliari per calcolarne la redditività lorda.

I negozi rimangono il segmento più redditizio su cui investire. Acquistare un locale commerciale in Italia per affittarlo offre un rendimento lordo stabilmente fermo al 12%, lo stesso di dodici mesi fa. Gli uffici offrono un rendimento del 9,3% (contro il 9% di un anno fa) e nel caso dei garage il rendimento atteso sale al 7,4%, dal 7,2% del secondo trimestre del 2022. Tra i capoluoghi italiani, Ragusa (11,8%) si rivela il più redditizio davanti a Biella con il 9,8%. Alle loro spalle rendimenti al sopra la media italiana dell’8,4% anche per Trapani (9,7%), Siracusa (9,5%) e Catanzaro (9,1%) seguite da Brindisi, Pesaro, Massa (8,8% nei tre casi) e Andria (8,7%).

Al contrario è Cuneo (4,5%) il capoluogo meno remunerativo per i proprietari. Il centro piemontese precede Venezia, Siena e Trento (4,8% per le 3 città). Nei grandi mercati la Napoli e Roma promettono ritorni nell’ordine del 5,8%, Milano si ferma al 5.4%. Per i locali commerciali, esclusi i capannoni, il rendimento più alto si ottiene a Milano (15,8%), che precede Como (15,5%), Napoli e Genova (entrambe 15%). I ritorni a doppia cifra interessano oltre l’80% dei capoluoghi analizzati, dal 14,9% di Bologna al 10% di Lucca e L’Aquila. I quattordici centri con la redditività più bassa sono compresi una forchetta che va dal 9,8% di Ragusa e Ascoli Piceno e l’8% di Vibo Valentia.

Dopo Cerbero sarà l’anticiclone Caronte ad infiammare l’Italia

Dopo Cerbero sarà l’anticiclone Caronte ad infiammare l’ItaliaRoma, 13 lug. (askanews) – L’anticiclone africano Cerbero sta concedendo una pausa sulle regioni settentrionali dove si stanno abbattendo violenti temporali con forti raffiche di vento, come accaduto in provincia di Como, Varese e Treviso. Dopo questa temporanea debacle dell’anticiclone ci penserà l’alta pressione sub-tropicale Caronte a riportare la tranquillità atmosferica e una nuova e più potente fiammata africana. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna la coda di una perturbazione atlantica riuscirà a raggiungere il Nord dove scoppieranno temporali a tratti molto forti. Le precipitazioni, a macchia di leopardo, impattando con le varie zone, potranno provocare intense grandinate con chicchi di grosse dimensioni e forti raffiche di vento (anche a oltre 100 km/h, i cosiddetti down burst, da non confondere con le trombe d’aria). Sul resto d’Italia continuerà a fare caldo e anche molto dato che in Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna i valori massimi supereranno i 40°C! Dopo questa passata temporalesca la pressione tornerà ad aumentare e sarà ancora l’anticiclone africano a dominare la scena meteorologica su tutta l’Italia. Ma Cerbero, nel corso del weekend, passerà il testimone al più rovente anticiclone Caronte che, come il personaggio dell’inferno dantesco, ci traghetterà nel cuore dell’estate.

Sarà da domenica che con Caronte le temperature avranno un’improvvisa impennata e così i 38-39°C saranno facilmente raggiungibili in Toscana e Lazio come a Firenze e a Roma, oltre i 42°C in Sardegna. Ma non è finita qui. Nei primi 3-4 giorni della prossima settimana l’anticiclone africano Caronte raggiungerà la massima potenza di calore. Per alcune città potrebbero cadere degli storici record di caldo, come a Roma. I dati attuali prevedono una temperatura massima di 43°C nella capitale (il record è di 40°C), 42 a Firenze, 41 a Bologna, 38-40°C sulla Pianura Padana, lungo le coste adriatiche, e fino a 47-48°C in Sardegna. Come sempre oltre al caldo intenso diurno si dovrà fare i conti pure con l’afa che renderà insopportabili le notti di molti italiani.

Il tutto e l’incontrollato: manifesto Cannibale a Santarcangelo

Il tutto e l’incontrollato: manifesto Cannibale a SantarcangeloSantarcangelo di Romagna, 13 lug. (askanews) – Si parte dall’idea di una relazione con l’essere piante, con il radicamento del vegetale in opposizione alla mobilità dell’animale, ma poi lo spettacolo cresce, cresce, attraversa il tempo, lo spazio e la stessa idea di teatro e danza per arrivare a qualcosa di enorme, di incandescente e inedito. Francesca Pennini è una coreografa e artista fondatrice di CollettivO CineticO che al Santarcangelo festival ha portato il suo “Manifesto Cannibale”, opera totale articolata su due macro momenti, ma attraversata da una serie di rimandi e suggestioni quasi sconfinata.

“La questione – ha detto Francesca Pennini ad askanews – è che per me questo lavoro ha a che fare con tutto. E con tutto soprattutto nel senso del reale, cioè di un mondo, dello sconfinamento del mondo. E in qualche modo il rettangolo, il ritaglio di mondo che è lo spettacolo, è un punto di vista che però ingurgita effettivamente, cioè dove vale tutto. Non ho pensato di spingermi verso gli estremi, ho pensato di toccare qualcosa che per me era essenziale. E quindi anche in questo senso è una ricerca per me veramente su ogni secondo in scena e sul fatto che è una presa di posizione anche politica, sul tipo di patto e di relazione che si instaura e che si inventa con lo spettatore”. In una luce fantascientifica, con momenti in cui l’azione sembra addirittura cinematografica, ma con una costate e seminale presenza dei corpi, “Manifesto cannibale” a un certo punto pare spingere lo spettatore sull’orlo di un grande Buco nero, talmente potente da inglobare tutta la realtà, non solo quella della messa in scena. Sembra portarci sull’orizzonte degli eventi, come dicono i fisici, quel confine dove il tempo rallenta fino quasi a fermarsi, prima di scivolare nell’incontrollabile. E tutto lo spettacolo ha questo elemento decisivo di incontrollabilità per la stessa autrice, che lo rende meraviglioso e potentissimo. Come se a essere cannibale fosse proprio lo spettacolo in sé e il suo pasto tutto ciò che sta oltre il palco.

“Io – ha aggiunto la coreografa – ho sempre avuto tantissima necessità di controllare le cose, e forse proprio per questo non è che così interessante psicanalizzarlo, però per questo forse artisticamente ho sempre cercato di boicottare questa cosa, cioè di creare dei piani perfetti con delle valvole che li rendevano irrealizzabili. Però questo uscire dalla possibilità di controllo per me è la meraviglia”. Una meraviglia che assume forme sempre diverse, fino a spingersi sul terreno della simbiosi pressoché totale tra l’opera e il pubblico, fino a superare ogni idea di unità di luogo e di tempo, nel senso che, teoricamente, lo spettacolo non ha una fine, ma si propaga, si diffonde. È danza, è azione, è anche altro. Il pubblico può andarsene a un certo punto, o può scegliere di restare. E chi resta è come se davvero si radicasse, come una pianta, dentro qualcosa di bellissimo, ma che non sappiamo, nessuno sa, cosa sia. “Mi piace pensare di essere attraversata – ha concluso Francesca Pennini – cioè di fare delle scelte anche molto radicali, molto forti, in cui credo. Però è come vederle crescere da sole poi, cioè rimanere di lato e guardare cosa succede”.

E quello che succede è tanto, potrebbe essere tutto, ma in fondo, per fortuna restiamo nel terreno del dubbio, della nebbia, delle possibilità. Così accade l’arte, ecco, forse questa è la cosa meglio approssimata che possiamo dire. (L.M.)

Giustizia, M.Falcone-S.Borsellino: Nordio sbaglia su concorso esterno

Giustizia, M.Falcone-S.Borsellino: Nordio sbaglia su concorso esternoRoma, 13 lug. (askanews) – Maria Falcone e Salvatore Borsellino, lanciano un allarme sulla ipotesi che il reato di concoso esterno in associazione mafiosa venga ridimensionato come annunciato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“Uno schiaffo alla memoria e al lavoro di Giovanni. Mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi”, dice la sorella del giudice ucciso dalla mafia in un’intervista a Repubblica. “La considero un’offesa gravissima perché ricordo bene il grande lavoro di Giovanni per arrivare a questo primo passo importantissimo per poter indagare sui fatti di mafia. Nordio forse non conosce, o forse non ricorda le tante sentenze della Cassazione che hanno consolidato il reato rendendolo uno strumento fondamentale per tutti coloro che indagano sulla mafia – spiega -. Mi auguro che il Guardasigilli ci ripensi e si fermi” Modificare adesso il concorso esterno significa terremotare i processi. E sarebbe un segnale negativo rispetto ai risultati raggiunti con tanti sacrifici in questi anni”..Mi auguro che Nordio faccia la sua, perché anche lui deve dare il suo contributo nella lotta alla mafia”. “Smantellare il concorso esterno in associazione mafiosa, come annunciato da Nordio, vuole dire sconfessare apertamente la legislazione voluta da Falcone e Borsellino”, prosegue in una intervista a Repubblica il fratello del giudice Paolo, Salvatore. “Depotenziare il concorso esterno vuol dire colpire i nostri martiri, quelli che il governo di destra dice di voler commemorare”. “E’ l’ennesimo segnale di un gravissimo attacco all’indipendenza della magistratura e alla ricerca della verità – prosegue – l’annunciata riforma sulle intercettazioni porterà un grave danno anche alla lotta alla mafia. Partendo da un reato minore si possono ad esempio scoprire le mosse dei nuovi mafiosi. La questione è semmai relativa a registrazioni riguardanti terze persone che finiscono sui giornali. Credo che questo reato abbia rappresentato uno strumento fondamentale per ottenere condanne importanti, poi passate in giudicato. Voglio ricordare i processi che hanno portato alle condanne degli ex senatori Marcello Dell’Utri e Antonino D’Alì. Il concorso esterno resta fondamentale per colpire i colletti bianchi che colludono con l’organizzazione mafiosa”.

Santanchè: passo indietro? Non c’è motivo, ad oggi nessun avviso di garanzia. Mi arricchirò con le querele

Santanchè: passo indietro? Non c’è motivo, ad oggi nessun avviso di garanzia. Mi arricchirò con le quereleRoma, 13 lug. (askanews) – “Io fare un passo indietro? Non capisco per quale motivo. Oggi, in questo momento in cui sto parlando, non ho ancora ricevuto alcun avviso di garanzia”, lo ha detto la ministra Daniela Santanchè nel corso del suo intervento alla assemblea di Confagricoltura. “Mio nonno mi ha insegnato a non aver paura se non fai niente di male – ha continuato – vado avanti, nessuno mi ha mai accusato nelle mie funzioni di ministro, non partecipo ai processi mediatici e mi difendo nei tribunali”. “Mi arricchirò con le querele”, ha poi detto la ministra Daniela Santanchè, rispondendo a una domanda dei cronisti in merito all’inchiesta della procura di Milano su alcune società a lei riferibili.

Sciopero dei treni, i sindacati: altissima adesione, cancellazioni già programmate. Il Mit ha creato confusione

Sciopero dei treni, i sindacati: altissima adesione, cancellazioni già programmate. Il Mit ha creato confusioneRoma, 13 lug. (askanews) – “Altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che circolano”, a riferirlo in una nota è la Filt Cgil sullo sciopero di oggi nel trasporto ferroviario.

“I ferrovieri di Trenitalia e Italo hanno risposto in massa alla protesta indetta a seguito dell’incapacità di due aziende di chiudere due vertenze aperte da mesi – spiega Filt Cgil – ma anche contro un’ordinanza vergognosa del ministero dei Trasporti che penalizza lavoratori e lavoratrici e osteggia pesantemente il diritto di sciopero previsto dalla costituzione”. L’ordinanza del Ministro Matteo Salvini, che ha limitato alle 15 di oggi la durata dello sciopero “oltreché essere illegittima e sbagliata – sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil – ha creato più confusione e maggiori disagi, illudendo alla vigilia gli utenti che lo sciopero fosse revocato e mandando in tilt il sistema della circolazione dei treni visto che erano state già programmate le cancellazioni”.

“Dopo questa nuova ed alta risposta di adesione di lavoratrici e lavoratori delle ferrovie – conclude la Filt Cgil – siamo in attesa di sapere come proseguirà il tentativo di mediazione del ministro per far uscire le due aziende dal torpore di questi ultimi mesi di trattative e per riavviare un confronto costruttivo con Trenitalia su turni di lavoro e assunzioni e con Italo sul rinnovo del contratto”.

Grillo: capitalismo sul burrone, ma non riusciamo a immaginare fine

Grillo: capitalismo sul burrone, ma non riusciamo a immaginare fineMilano, 13 lug. (askanews) – “La globalizzazione, per gran parte dei paesi del mondo, per come è stata gestita, assomiglia ad un patto col diavolo. Nel mondo, meno di 30 persone posseggono le ricchezze di quasi 4 miliardi di persone. Stiamo prosciugando il pianeta e consentendo che milioni di persone muoiano di fame per mantenere in vita un modello che non sembra dare più nessun frutto”. Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog. “Dicono che io sia un sognatore, ma i sognatori veri sono quelli che credono che si possa andare avanti con questa crescita all’infinito. Io sono un sognatore che si è risvegliato. Siamo come Willy il Coyote, sospesi senza guardare in basso, perché in basso c’è il burrone. Dobbiamo costringere questo sistema a guardare in basso… è sospeso lì e non guarda. Oggi l’economia del mondo è la coda che muove il cane e non il contrario. Tutto è possibile, e l’impossibile è diventato possibile. Possiamo immaginare la fine del mondo coi film apocalittici di qualsiasi genere, ma non riusciamo a immaginare la fine di questo tipo di capitalismo”.

Per Grillo “non ci rendiamo conto di vivere in una nuova forma di povertà collettiva, che scaturisce da un tipo di risorse che ha cambiato il cittadino in cliente; per la prima volta nella storia, l’uomo si sta trasformando in una materia prima che viene lavorata, plasmata, immagazzinata, venduta e trasformata in dati. La velocità della tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno erodendo milioni di posti di lavoro a livello globale, rendendo il fattore umano superato. Le fabbriche sono sempre più automatizzate e si riesce a mantenere la produzione mondiale senza l’apporto umano. Ogni paese, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’India al Giappone, deve partecipare e ogni settore, dall’energia ai trasporti, dal cibo alla tecnologia, deve essere trasformato”.

Diritti tv del campionato di Serie A, l’Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 milioni

Diritti tv del campionato di Serie A, l’Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 milioniRoma, 13 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. In base ai ricavi derivanti alle due società dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim per 760.776,82 euro e Dazn per 7.240.250,84 euro. Si ricorda che, per il triennio 2021-2024, a seguito della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, il titolare dei diritti tv è Dazn.

Secondo l’Autorità l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle TLC nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento. In virtù dell’accordo, infatti, Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività. Si trattava, inoltre, di un’offerta suscettibile di sottrarre ai concorrenti di Tim, attivi nei mercati delle comunicazioni elettroniche, la possibilità di associare ai propri servizi di connettività contenuti di particolare pregio, come i diritti per la visione delle partite del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024, limitando la capacità di esercitare una pressione concorrenziale nei confronti della stessa Tim. Peraltro alcune clausole risultavano idonee a limitare le opzioni commerciali di Dazn in relazione allo sviluppo di offerte di contenuti audiovisivi su altre piattaforme tecnologiche. Gli effetti dell’accordo, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto sterilizzati dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità avvenuto il 6 luglio 2021. Il contestuale sub-procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, ha infatti impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate. L’originario accordo è stato poi sostituito da un nuovo contratto, stipulato il 4 agosto 2022, che ha eliminato del tutto l’esclusiva.

In tal modo, si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con Dazn e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A.