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Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondiali

Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondialiMilano, 2 mar. (askanews) – È vero che la guerra in Ucraina “è una guerra in Europa”, e tuttavia in gioco ci sono “i valori comuni per la coesistenza di tutte le nazioni nel mondo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inaugurazione del Raisina Dialogue, la conferenza geopolitica che si apre oggi a Nuova Delhi.
“Mentre ci riprendevamo dalla pandemia, ripristinando i flussi del commercio mondiale, l’invasione Russa ha fatto impennare l’inflazione in tutto il mondo a scapito dei più vulnerabili e ha messo a rischio anche la sicurezza mondiale, la pace basata sul diritto internazionale”, ha ricordato Meloni. “La settimana scorsa ero a Kiev e ho visto la dura realtà sul terreno, lo spirito del popolo ucraino. La guerra è una guerra in EUropa, distante da altre parti del mondo che stanno affrontando altre sofferenze. Ma questo non deve mettere in ombra la posta in gioco. L’invasione russa è un atto contro l’integrità territoriale di una nazione sovrana, in violazione del diritto internazionale che consente allla comunità internazionale di prosperare. E non possiamo consentire che le fondamenta del diritto internazionale vengano minate. Non ci sono in gioco solo interessi europei ma i valori della coesistenza di tutti i Paesi del mondo”.
Dunque, ha sottolineato Meloni, “non possiamo restare seduti e fermi di fronte a questa provocazione al cuore della Carta dell’Onu che minaccia la stabilità in tutto il mondo. Non può essere la legge del più forte a prevalere, ma la forza della legge”.

Aerospazio, Console Generale degli Stati Uniti in visita al Cira

Aerospazio, Console Generale degli Stati Uniti in visita al CiraRoma, 2 mar. (askanews) – Il CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali ha ricevuto oggi la visita della Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, accompagnata da una delegazione del consolato e un rappresentante della Camera di Commercio Americana nella Regione Campania. La Console è stata accolta dal presidente, Antonio Blandini, e dal corpo dirigente del CIRA che hanno illustrato le principali competenza e capacità del Centro, soffermandosi in particolare sulle numerose attività di collaborazione scientifica in corso con enti, aziende e istituzioni statunitensi, quali Nasa e Federal Aviation Administration.
L’incontro – informa il CIRA – ha rappresentato soprattutto l’occasione per discutere di nuovi possibili temi per collaborazioni future, basate sulla nuova offerta scientifica e tecnologica che il CIRA sta portando avanti in risposta alle attuali sfide del settore aerospaziale che richiedono un sempre maggior sviluppo di tecnologie orientate a sostenibilità ambientale e sicurezza.
“Siamo davvero onorati di aver ricevuto la visita della Console. I rapporti tra il CIRA e gli enti statunitensi sono rilevanti, consolidati e di reciproca soddisfazione, hanno dato luogo a importanti risultati per lo sviluppo del settore aerospaziale e sono certamente destinati nel prossimo futuro ad ampliarsi e rafforzarsi” ha dichiarato il presidente Blandini.
Da parte sua, la Console Tracy Roberts-Pounds ha dichiarato: “È stato un vero piacere visitare il CIRA – luogo di eccellenza in un campo, quello dell’aerospazio, che ha già prodotto importanti partnership commerciali e di ricerca tra gli Stati Uniti e l’Italia. Sono le realtà come il CIRA a dimostrare l’enorme potenziale del Mezzogiorno in settori strategici come l’innovazione e le alte tecnologie”.
Al termine dei colloqui, la delegazione del Consolato è stata accompagnata a visitare le strutture del Centro che vanta la presenza di impianti e laboratori tecnologicamente all’avanguardia e di interesse internazionale, come il Plasma Wind Tunnel per lo sviluppo di tecnologie del rientro in atmosfera, l’Icing Wind Tunnel per i test sull’efficacia dei sistemi di protezione dal ghiaccio, e il Laboratorio di Qualifica Spaziale per il collaudo di componenti elettronici e meccanici di sistemi spaziali.

Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di Cybertech

Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di CybertechMilano, 2 mar. (askanews) – Roberto Pignani è il nuovo direttore generale di Cybertech, società della cybersecurity del gruppo Engineering con oltre 450 clienti, 300 specialisti e una presenza in oltre 20 paesi. Pignani opererà a diretto riporto di Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering, a cui fanno capo tutte le attività di cybersecurity e Cloud del Gruppo.
Pignani avrà la responsabilità di progettare le strategie di cybersecurity per un monitoraggio costante sulla continua evoluzione degli attacchi e per il controllo della migliore esecuzione delle strategie attraverso lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni e servizi di sicurezza.
“La sicurezza informatica è una parte centrale di tutti i processi di transizione digitale, un fattore essenziale per garantire alle aziende di governare i rischi massimizzando il valore”, ha detto Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering. “Nel nostro ruolo di Digital Transformation Company al servizio del Paese sentiamo ancora più forte l’impegno e la responsabilità sociale verso tutti i nostri stakeholder che intraprendono questo percorso e ai quali vogliamo garantire, grazie alle competenze di Cybertech, una ‘digitalizzazione sicura’”, ha aggiunto.
Laureato in economia aziendale e amministrazione presso l’università Roma Tre, Pignani nel corso della sua carriera di oltre 20 anni ha guidato team di consulenza in contesti ed aziende nazionali ed internazionali, ad alto contenuto tecnologico. Pignani ha maturato le proprie competenze in molte grandi realtà fino al suo approdo nel 2017 in Accenture Italia dove ha lavorato negli ultimi cinque anni in qualità di Managing Director.

Salute, Luiss: equità di genere lontana in posizioni apicali

Salute, Luiss: equità di genere lontana in posizioni apicaliRoma, 2 mar. (askanews) – E’ stato presentato, nell’ambito di un evento organizzato a Villa Blanc, il primo Rapporto dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in sanità nato dalla collaborazione tra la Luiss Business School e l’associazione Leads – Donne Leader in Sanità – con l’obiettivo di monitorare e favorire la parità di genere nella leadership partendo dal concetto di equa rappresentanza, per chi ricopre ruoli di primo piano nel settore pubblico o in quello privato, come elemento fondante di equità e sviluppo sostenibile degli operatori del settore e della società più in generale.
L’Osservatorio elabora il Gender Leadership Index in Health che misura il rapporto tra la distribuzione di genere nelle posizioni apicali e la distribuzione di genere sull’occupazione totale in sanità.
Ad introdurre l’evento Andrea Prencipe, rettore della Luiss Guido Carli e i saluti di Raffaele Oriani, Dean della Luiss Business School e di Patrizia Ravaioli, presidente Leads e direttore generale Formez PA. Maria Isabella Leone, professoressa Associata della Luiss Business School; e Marina D’Artibale, socia fondatrice di Leads, hanno illustrato i risultati del Rapporto. Hanno partecipato alla tavola rotonda, moderata da Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera: Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero della Salute; Anna Maria Moretti, presidente della Società Internazionale di Medicina di Genere e Responsabile della Struttura Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Ospedale Santa Maria GVM Bari; Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza Università di Roma e Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
L’evento – si si spiega – è stato l’occasione per presentare il Rapporto annuale dell’Osservatorio che fotografa lo stato attuale e l’evoluzione della equità di genere nella leadership nel settore sanitario italiano fornendo, per la prima volta, una panoramica completa che include l’ambito pubblico e quello delle aziende farmaceutiche e dei dispositivi medici.
Il settore pubblico ha storicamente una maggiore partecipazione femminile: si è passati, infatti, dal 59% delle donne occupate nel 2001 al 68% del 2020. Il livello di occupazione complessivo, invece, è diminuito nel tempo come conseguenza delle politiche di razionalizzazione del sistema sanitario pubblico. Questa riduzione ha avuto un impatto maggiore sugli uomini, mentre il numero delle donne è continuato a crescere: nel 2020 a seguito della pandemia il numero di occupati è aumentato di più di 13000 unità, quasi esclusivamente di genere femminile. Lo studio rileva che a fronte di una maggiore partecipazione nel mercato del lavoro della sanità pubblica, però, non corrisponde una maggiore rappresentanza di donne nei ruoli apicali. Il Gender Leadership Index in Health, mostra – infatti – una forte sottorappresentanza nelle posizioni di leadership, con un trend che – ceteris paribus – porterebbe all’equi-rappresentanza tra 150 anni. Un giovane che entra, oggi, nel settore pubblico incontra 7 dirigenti dello stesso sesso, se è uomo, e meno di 2 se è donna. Sempre con riferimento al settore pubblico, il report evidenzia, poi, delle differenze riconducibili al tema della progressione di carriera: nel 2020 è donna il 34,7% dei direttori di struttura semplice e solo il 18% di quella complessa.
Il focus sulla situazione delle regioni italiane, realizzato disaggregando il Gender Leader Index in Health, restituisce la fotografia di un Paese con grandi discrepanze: se infatti in Campania, Sicilia, Calabria e Lazio siamo a metà strada verso l’equi-rappresentanza, in Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle D’Aosta, ci si allontana molto. Allo stesso tempo, però, i dati riflettono forti diversità nella percentuale di donne occupate e nella quota di leader rispetto al numero di occupati.
Con riferimento al settore privato, la situazione è generalmente migliore rispetto al settore pubblico. I dati per il comparto farmaceutico evidenziano un miglior bilanciamento fra uomini e donne nella forza lavoro: nel 2011 il 41,78% degli occupati erano donne, nel 2020 il 43,36%. L’indice raggiunge l’equi-rappresentanza nel 2020 per coloro che rivestono posizioni di quadro mentre a livello dirigenziale le donne sono ancora sottorappresentate. Per le aziende dei dispositivi medici si evidenzia la prevalenza della leadership maschile: nell’ultimo anno di rilevazione, fatto cento il totale degli occupati, ha ruoli di responsabilità il 14% degli uomini contro il 4,83% delle donne.

Ministro giapponese snobba G20 per parlare 53 secondi in parlamento

Ministro giapponese snobba G20 per parlare 53 secondi in parlamentoRoma, 2 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha “snobbato” la riunione ministeriale del G20 a Nuova Delhi per partecipare l’audizione parlamentare sul bilancio che si è tenuta oggi a Tokyo presso la Dieta. Si tratta di una scelta che – secondo quanto scrive il Nikkei – ha suscitato critiche perché rischia di mettere in dubbio il peso internazionale del Giappone proprio nell’anno in cui presiede il G7.
E’ la prima volta in assoluto che un capo della diplomazia giapponese diserta il G20 dal 2017, quando la riunione ministeriale del G20 è diventato un evento regolare.
Il compito di presentare la posizione giapponese – preeoccupazione sulla guerra in Ucraina, sviluppi nelle relazioni con la Cina, ecc. – è ricaduto sul viceministro per gli affari esteri Kenji Yamada, considerata una figura troppo esile per questo contesto internazionale.
Hayashi ha deciso di non andare alla riunione ministeriale del G20 per la conremporaneità con l’inaugurazione della sessione di audizioni di budgetarie presso la Camera dei consiglieri, tra oggi e domani. Si tratta di un’occasione che solitamente prevede la presenza di tutti i membri del governo nipponico.
“Le sessioni iniziali tenute dal primo ministro e dall’intero governo sono estremamente importanti” ha giustificato il segretario generale del Partito liberaldemocratico di governo Hiroshige Seko. “Molti consiglieri e cittadini – ha continuato – vogliono sentire direttamente il ministro degli Esteri”.
Tuttavia nell’intera audizione odierna, durata ben sette ore, ad Hayashi è stata fatta un’unica domanda, che ha richiesto una risposta cronometrata in 53 secondi.
“E’ incredibile per il ministro degli Esteri non essere presente all’inizio delle deliberazioni budgetarie”, ha ammesso due giorni fa il segretario del Partito democratico costituzionale d’opposizione. “Ma – ha aggiunto – come è possibile che incontri così importanti siano messi in programma in contemporanea?”
Hayashi si recherà comunque in India per prendere parte domani alla riunione dei ministri degli Esteri del Quad, il raggruppamento di sicurezza che include anche gli Usa, l’Australie l’India. Nel secondo giorno di audizioni budgetarie è prevista solo la partecipazione di ministri a cui sono state chieste delucidazioni e Hayashi non è tra questi.
L’India, padrona di casa, ha reagito con sportività all’assenza del ministro nipponico. “Comprendiamo che il ministro degli Esteri giapponese in persona sia forse impossibilitato a venire a causa di obblighi interni, ma noi speriamo in un’attiva partecipazione, sostegno e dialogo con la delegazione giapponese”, ha detto il ministro degli Esteri indiano Vinay Kwatra. Meno serena la stampa. L’Hindustan Times ha definito “incredibile” l’assenza del ministro nipponico.

Giorgetti: calo debito deve essere realistico e graduale

Giorgetti: calo debito deve essere realistico e graduale

“Altrimenti non ci sono spazi per migliorare la competitività e affrontare le emergenze”

Roma, 2 mar. (askanews) – “L’Italia ha tutto l’interesse a mantenere una gestione ordinata della finanza pubblica”. La riduzione del debito pubblico deve però essere “realistica e graduale” per permettere al Paese di avere spazi di bilancio per investimenti e per affrontare le emergenze. Lo ha detto il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, in una audizione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla propsta di riforma della governance economia dell’Unione europea presentata dalla Commissione Ue.
“La riduzione realistica, graduale e duratura dello stock di debito pubblico è indispensabile per liberare l’Italia da una situazione cronica di assenza di spazi fiscali – ha spiegato – da utilizzare per il perseguimento di politiche che consentano di tenere il passo degli altri partner europei, affrontare le sfide della competitività in un e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza”.

Huppert ospite d’onore del Rendez-Vous Festival cinema francese

Huppert ospite d’onore del Rendez-Vous Festival cinema franceseRoma, 2 mar. (askanews) – Dal 29 marzo al 3 aprile 2023 torna in Italia Rendez-vous, il festival dedicato al cinema francese. Ospite d’onore della XIII edizione sarà un’icona del cinema internazionale: Isabelle Huppert. Pluripremiata dai festival di tutto il mondo, dal 1970 a oggi ha interpretato oltre cento film, lavorando con alcuni tra i più importanti registi di sempre, l’attrice sarà a Roma con due film: “La syndicaliste” di Jean-Paul Salomé e “Mon Crime” di François Ozon.
Huppert, al fianco del regista Jean-Paul Salomé, presenterà “La syndicaliste”, film selezionato nella sezione Orizzonti di Venezia 79, che trae ispirazione dall’affaire di Maureen Kearney e racconta la storia vera di una battagliera rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese. Isabelle Huppert, al suo secondo film per Salomé dopo “La Daronne”, incarna il ruolo di una donna tenace e fragile che, sola contro il mondo, si batte contro i poteri forti per salvare migliaia di posti di lavoro.
Il Rendez-Vous Festival apre i battenti a Roma il 29 marzo, come ogni anno al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, farà poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Milano e di Palermo.
La XIII edizione del Festival Rendez-vous nasce all’insegna di un cinema libero e umanista: è proprio la libertà il motore delle scelte stilistiche dei suoi autori e insieme il messaggio trasmesso dalle opere presenti nella selezione.
Il cinema francese, da sempre fucina di una grande ecletticità di talenti, in questi ultimi anni sembra attraversato da un bisogno radicale di rinnovarsi nella forma per dar meglio voce all’inquieto corpo sociale contemporaneo. Il programma di quest’anno vede opere che mescolano intimo e politico, storie dai grandi personaggi, per lo più femminili, che sono motore e acceleratore del cambiamento.
Al cinema etereo e documentaristico insieme di Alice Winocour è dedicato il focus di quest’anno. La regista sarà a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, per presentare – in anteprima italiana – “Revoir Paris”, il suo quarto lungometraggio, selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, insignito del premio Alice Guy 2023 per il miglior film realizzato da una donna, premiato con il César per la miglior attrice alla protagonista, Virginie Efira.
Al suo quarto lungometraggio, dopo Augustine (2012), Maryland (2015) e il futuristico Proxima (2019), tutti presentati al Festival Rendez-vous, Alice Winocour torna a offrire al pubblico un potente ritratto femminile, un’opera luminosa sul delicato processo di ricostruzione di una donna sopravvissuta a un attentato. Creando un parallelo tra memoria intima ed esperienza collettiva, Winocour racconta il risveglio di una comunità e di una città, Parigi, e firma così il suo film più personale, ispirato alla tragedia vissuta dal fratello, scampato all’attentato del Bataclan del 2015.
Alain Guiraudie, il regista più libero e audace del cinema francese, sarà al Festival Rendez-vous con il suo ultimo lungometraggio “Viens Je T’emmène”, presentato in apertura a Panorama della 72ema Berlinale e al Torino Film Festival. Il regista de L’Inconnu du lac torna con una commedia corale, dove spiccano le figure di un adorabile antieroe e una prostituta che fa della sua sessualità un atto sociale. Dissacrante, poetico e politico, il cinema di Guiraudie si prende gioco con intelligenza delle nostre paure e delle più recondite paranoie della nostra società, della follia del nostro vivere insieme, per firmare un film che è un’ode alla vita e al piacere.
Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organismo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. La direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini.
Il festival beneficia come sempre del sostegno di BNL BNP Paribas, di Borsalino, della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea -, dell’Hotel Sofitel Rome Villa Borghese, di France 24, la chaîne d’information internationale e della SACEM.
Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano. Per maggiori informazioni: rendezvouscinemafrancese.it o sacherfilm.eu

Enea, supercomputer CRESCO: 150 mln di ore di calcolo in un anno

Enea, supercomputer CRESCO: 150 mln di ore di calcolo in un annoRoma, 2 mar. (askanews) – Il supercomputer CRESCO dell’ENEA ha fornito 150 milioni di ore di calcolo in un anno a supporto di attività di ricerca e sviluppo di 150 utenti tra istituzioni di ricerca e imprese. È quanto emerge dal report “High Performance Computing on CRESCO Infrastructure: research activity and results 2021”, che ha raccolto i principali risultati disponibili nei diversi campi di ricerca coinvolti, quali scienza dei materiali, energia, clima, tecnologie nucleari, dinamica molecolare, fisica del plasma e biotecnologie. Tra i principali utilizzatori dei servizi di CRESCO: Cnr, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e le università Sapienza e Tor Vergata di Roma, Federico II di Napoli, della Calabria, di Firenze e Politecnico delle Marche e di Madrid.
“Il contributo di CRESCO alla ricerca nazionale è sempre in aumento, come dimostra il trend in crescita rilevato dal primo report del 2008 a oggi. L’ultimo rapporto conta 33 articoli peer-reviewed che illustrano i principali risultati ottenuti dai gruppi di ricerca nel 2021 utilizzando ENEAGRID e i cluster HPC CRESCO, a testimonianza dell’importanza delle strutture HPC dell’ENEA per la comunità di ricerca nazionale e internazionale” sottolinea Giovanni Ponti, responsabile ENEA della Divisione per lo Sviluppo Sistemi per l’Informatica e l’ICT.
“Il grande impegno dell’ICT nelle attività progettuali in corso, anche e soprattutto in relazione alla partenza del PNRR, lascia spazio a ulteriori collaborazioni scientifiche e a future esigenze di calcolo. Per far fronte alle nuove necessità abbiamo già in programma upgrade di CRESCO, in grado di mettere l’ENEA in prima linea fra le infrastrutture di calcolo ad alte prestazioni a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale” conclude Ponti.
Il rapporto – si legge nella notizia pubblicata nell’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – mostra l’ampio spettro di applicazioni del calcolo ad alte prestazioni, che è diventato una tecnologia abilitante a tutto tondo per la scienza e l’ingegneria. Dal 2008 le principali risorse computazionali dell’ENEA si trovano presso il Centro Ricerche di Portici, vicino a Napoli.

Brembo: ricavi 2022 a 3,6 mld (+31%), dividendo di 0,28 euro

Brembo: ricavi 2022 a 3,6 mld (+31%), dividendo di 0,28 euro

Piano buy back fino a 144 mln. Tiraboschi: Conti record

Milano, 2 mar. (askanews) – Brembo chiude il 2022 con ricavi pari a 3,63 miliardi (+30,7%) e un utile netto di 292,8 milioni (+36%). L’Ebitda è pari a 625 milioni (+24%), pari a un margine del 17,2%, l’Ebit a 383 milioni (+33% margine del 10,5%). Gli investimenti sono stati pari a 319,6 milioni. In calo di 128,6 milioni l’indebitamento finanziario netto a quota 502 milioni. La forza lavoro, inclusi i lavoratori interinali, è cresciuta di 1.369 unità a 14.996.
Il cda proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,28 euro per azione e chiederà l’autorizzazione a un piano di buy back per 18 mesi fino a 144 milioni di euro (massimo 8 mln di azioni).
I primi mesi del 2023 “si sono avviati positivamente per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacità produttiva; salvo mutazioni significative dell’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, Brembo si attende per l’anno in corso ricavi in crescita mid-single digit rispetto all’anno precedente”.
“Brembo chiude con soddisfazione il 2022; in termini di ricavi, margini e utile netto, abbiamo registrato i valori più alti di sempre nella storia dell’azienda. Tutti i segmenti di riferimento in cui operiamo hanno contribuito a questo risultato. Un traguardo raggiunto pur nelle complessità di un anno caratterizzato in particolare dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dal perdurare di dinamiche inflazionistiche sui mercati delle materie prime. La strategia delineata in questi anni si sta dimostrando efficace per mantenere la competitività di Brembo ai massimi livelli, in un contesto che rimane sfidante”, afferma il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi.

Migranti, Feltri: partire è un po’ morire… Majorino: “Indegno”

Migranti, Feltri: partire è un po’ morire… Majorino: “Indegno”Milano, 2 mar. (askanews) – “Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire. State a casa vostra”. È il tweet con cui il giornalista Vittorio Feltri, eletto consigliere regionale in Lombardia con Fratelli d’Italia, commenta il naufragio di Crotone in cui hanno perso la vita almeno 67 persone, tra cui molti bambini.
Affermazione che provoca la reazione del consigliere del Pd Pierfrancesco Majorino: “Non ci sono attenuanti per lo schifo, lo sconcerto e la vergogna che le parole di Feltri generano. Non è questione di essere provocatorio o corrosivo. È questione di mostrarsi umani. E Feltri dimostra di non esserlo. C’è da provare vergogna che Feltri sia stato eletto consigliere regionale. È non solo inadatto. È indegno di ricoprire quel ruolo. La Presidente Meloni deve intervenire e non continuare a girare la testa dall’altra parte. È lei che ha fortemente voluto questo provocatore alla guida della lista di Fratelli d’Italia a Milano. Non accampi scuse dicendo che si trova all’estero. Se tace vuol dire che è complice e che condivide il pensiero di Feltri”.