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Ucraina,Lavrov: Berlusconi leader ragionevole,non intensifica tensioni

Ucraina,Lavrov: Berlusconi leader ragionevole,non intensifica tensioniNuova Delhi, 2 mar. (askanews) – “Sentiamo le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro. E’ un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l’autocrazia. Berlusconi comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a Nuova Delhi una domanda dei giornalisti italiani in merito alla posizione di Berlusconi sul conflitto in Ucraina.

Vergara: sale operative vigilanza privata collaborino con pubblico

Vergara: sale operative vigilanza privata collaborino con pubblicoMilano, 2 mar. (askanews) – “In Italia sono operativi oltre duemila istituti di vigilanza, con altrettante sale di videocontrollo, che potrebbero essere di supporto a quelle gestite dalle forze dell’ordine. La tecnologia può essere la nostra migliore alleata per fronteggiare l’aumento dei reati predatori in Italia. Furti e rapine hanno registrato un ulteriore consistente incremento aumentando la percezione di insicurezza nelle famiglie. Tuttavia serve un nuovo approccio culturale. Se a Londra ci sono 600mila impianti di videosorveglianza, gestiti da servizi di vigilanza privata, a Roma, invece, esistono solo 3200 sistemi di videocontrollo. Questi numeri dimostrano che manca una cultura sulla sicurezza”. Lo ha detto Domenico Vergara, presidente dell’Osservatorio nazionale di Vigilanza per la Sicurezza, nel corso del webinar “Le case degli italiani come Fort Apache” promosso dall’OnaViSi.
“Purtroppo ci sono tante famiglie e imprese, che ancora oggi affidano la propria sicurezza a strutture e operatori non specializzati. Per un’azione efficace in termini di deterrenza è opportuno rivolgersi a istituti di vigilanza, regolarmente autorizzati dalle Prefetture, in grado di garantire assistenza 24 ore al giorno con l’intervento immediato delle pattuglie, in caso di emergenza, tutelando persone e beni”. “In Italia – aggiunge Vergara – sono operativi oltre duemila istituti di vigilanza con un fatturato medio di circa tre miliardi di euro e poco più di 86 mila guardie giurate. Un vero e proprio piccolo ‘esercito’ a disposizione della sicurezza pubblica in grado di prestare servizio presso i siti statici. Dalla sinergia tra pubblico e privato è possibile arginare la deriva criminale che è tornata ad assediare il nostro Paese”.
A raccogliere la proposta del presidente Vergara è stata Giuseppina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Il governo ha confermato l’attenzione al tema della sicurezza dei cittadini già nella legge di Bilancio 2023 rinnovando il ‘bonus’ per la videosorveglianza – ha detto Castiello – E’ solo un primo passo di un cammino più complesso che parte dalla revisione necessaria della riforma Cartabia che ha mostrato alcuni limiti per ciò che attiene la repressione di alcuni reati che rischiano di restare impuniti. Stiamo lavorando al nuovo Piano Sicurezza che dovrà essere ancora più incisivo per debellare la microcriminalità attraverso una maggiore presenza delle forze dell’ordine sui territori. Sul piano delle tecnologie è importante mettere nelle migliori condizioni possibili sia i privati che gli enti locali di poterne usufruire. La politica deve agire in questo senso riservando i fondi necessari a garantire maggiore sicurezza agli italiani”.
Secondo Annarita Patriarca, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, “bisogna favorire con ogni mezzo l’interazione tra impianti pubblici e privati di videosorveglianza agendo prioritariamente sull’aggiornamento e sulla manutenzione affinché riescano a dialogare correttamente tra loro”. “Sono stati previsti 15 milioni di euro per il triennio 2023/2025 per la videosorveglianza e 36 milioni di euro legati al Patto per la sicurezza urbana, oltre agli incentivi fiscali riconfermati nell’ultima Finanziaria – ha detto Patriarca – Bisogna però censire gli impianti già esistenti verificandone la funzionalità. A Napoli, ad esempio, su 800 dispositivi ne sono in funzione solo il 72%. Siamo ben lontani da esperienze di altre capitali europee che già sono indirizzate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei sensori audio e di movimento che sono in grado di far scattare l’allarme in tempo utile a un’efficace azione di prevenzione da parte delle forze dell’ordine. Voglio ricordare, infine, l’importanza di una misura cara a Forza Italia come quella del Poliziotto di quartiere, che ha consentito di aumentare di molto la percezione di sicurezza dei cittadini favorendo il dialogo con donne e uomini in divisa”.
Sulla presenza delle forze dell’ordine si è soffermata Carla Giuliano (M5s), Commissione Giustizia della Camera: “Grazie a un nostro emendamento, accolto dal governo, è stato istituito un Fondo di 4 milioni di euro per l’assunzione di personale tra le forze di polizia e i vigili del Fuoco. Grazie ad altri nostri due emendamenti presentati in Commissione Giustizia, accolti dal governo, sono state previste assunzioni per funzionari giuridico-pedagogici e nuove assunzioni nella polizia penitenziaria – ha detto – Misure necessarie a rinforzare due settori fondamentali per la sicurezza pubblica. Per ciò che attiene le nuove tecnologie bisogna informare i cittadini in modo esaustivo sulle agevolazioni e sull’utilità che gli impianti di videosorveglianza ricoprono. Spetta non solo ai politici ma anche ai tecnici colmare questo vulnus. Anche sul piano della riforma Cartabia, bisogna intervenire per far tornare alcuni reati predatori nell’ambito di quelli procedibili d’ufficio. Mi riferisco proprio ai furti aggravati che, con la riforma, sono procedibili a querela di parte. Lo ritengo un grave errore”.
Sempre sul tema della sicurezza è intervenuto Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Napoli: “Le statistiche degli ultimi mesi sono allarmanti – ha sottolineato Moretta – Cinquecento infrazioni al giorno sono inammissibili. I cittadini e i professionisti che assistono le imprese hanno percepito il timore di vedersi violati nella propria casa o nella propria azienda spesso con modalità violente. Oggi ci sono una serie di incentivi fiscali che il governo ha confermato spetta a noi guidare imprese e famiglie per cogliere queste opportunità”. (nella foto: Domenico Vergara, presidente Onavisi)

Naufragio migranti, Mattarellaassicura pieno sostegno a profughi

Naufragio migranti, Mattarellaassicura pieno sostegno a profughiRoma, 2 mar. (askanews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato oggi nell’ospedale di Crotone i bambini rimasti feriti a seguito del naufragio avanti le coste crotonesi informandosi della salute dei piccoli pazienti e lasciando loro dei doni. Il Presidente ha ringraziato il personale sanitario per la generosità e l’impegno.
Quindi al palazzetto dello sport Palamilone ha avuto un incontro con i parenti dei defunti che chiedono aiuto per il recupero dei dispersi e assistenza ai superstiti. Mattarella ha assicurato pieno sostegno ai profughi. Un grazie il capo dello Stato lo ha rivolto anche ai sindaci di Cotrone e Cutró per la generosità delle comunità locali che hanno accolto i profughi.

Giappone, catena colloca videocamere AI contro “leccatori” di sushi

Giappone, catena colloca videocamere AI contro “leccatori” di sushiRoma, 2 mar. (askanews) – Una delle più grandi catene di kaiten-zushi – cioè i ristoranti di sushi dotati di rullo che permete di far scorrere i piattini automatizzando il servizio – ha annunciato che installerà videocamere ad alta tecnologia dotate di software d’intelligenza artificiale per fermare il fenomeno dei “leccatori”, dopo la scoperta che alcuni clienti leccavano le bottiglie di salsa di soia, oltre ad avere altre condotte anti-igieniche. Lo racconta oggi l’agenzia di stampa Kyodo.
Lo scandalo è scoppiato quando alcuni dei “leccatori” hanno postato online le loro gesta, ottenendo milioni di visualizzazioni e diventando virali e quindi a rischio emulazione. Le catene di kaiten-zushi hanno dovuto presentare denunce alla polizia.
Kura Sushi, che aveva già videocamere installate per evitare che i clienti bluffassero sul numero di piattini raccolti, sulla base si fa il conto, ha deciso di installare nuovi sistemi di videosorveglianza in grado di rilevare comportamenti sospetti, come quello di rimettere il piattino sul rullo.
“Il kaiten-zushi è qualcosa di cui siamo orgogliosi, è parte della cultura giapponese. Vogliamo essere sicuri che i clienti possano mangiare il nostro sushi prendendolo dal rullo in sicurezza”, ha detto in un comunicato la compagnia.
Sushiro, un’altra catena di kaiten-zushi, è stata costretta lo scvorso mese a limitare il numero di rulli urtilizzati per garantire un maggiore controllo.
Il primo kaiten-zushi fu creato a Osaka nel 1958 da un certo Shiraishi Yoshiaki, proprietario di un affermato ristorante di sushi. Andato in visita all’interno della fabbrica di birra della Asahi, fu colpito dalle potenzialità del rullo che trasportava le bottiglie di birra nella catena di produzione automatizzata della fabbrica. Ma il successo dei kaite-zushi venne nei ruggenti anni ’80, quando gli indaffarati “sarariman” giapponesi trovavano comodo mangiare del buon sushi eliminando i tempi morti del servizio.

Al via “Connessioni delicate”, progetto su minori e digitale

Al via “Connessioni delicate”, progetto su minori e digitaleRoma, 2 mar. (askanews) – Il dibattito sull’utilizzo di internet da parte dei minori è un tema sempre attuale per la crescente pervasività degli strumenti tecnologici e per l’utilizzo che ne viene fatto sia da parte dei genitori, sia da parte dei più piccoli. Per sensibilizzare le famiglie sul corretto utilizzo dei dispositivi – come tablet, computer e smartphone – e delle piattaforme digitali con i bambini, le associazioni di pediatri ACP, FIMP e SIP in collaborazione con Meta e Fondazione Carolina lanciano su tutto il territorio nazionale il progetto “Connessioni delicate”. I primi risultati del progetto sono stati presentati a Roma nel corso di un evento a Binario F, il Community hub dedicato alle competenze digitali di Meta.
L’iniziativa, spiega una nota, si propone di promuovere consapevolezza sul corretto uso della tecnologia e buone pratiche in questo campo grazie alla guida esperta e attenta di oltre 11.000 medici pediatri presenti su tutto il territorio nazionale, ai quali verranno forniti momenti di formazione ed informazione – oltre a materiali educativi e multimediali disponibili anche per le famiglie sul sito www.minorionline.com – dedicati alla prevenzione dei pericoli in cui i minori possono incorrere online.
Il lancio su scala nazionale segue una prima fase pilota del progetto, realizzata lo scorso anno da un pool di medici pediatri volontari che ha coinvolto circa 800 famiglie in tutta Italia, alle quali è stato sottoposto un questionario anonimo sulle abitudini e i comportamenti online. Dai risultati è emersa una scarsa percezione delle famiglie sui rischi dell’uso improprio della tecnologia digitale: dai sintomi della dipendenza, ai principali pericoli in termini di salute psicofisica, come sexting e grooming. Questi risultati hanno permesso di redigere un primo “Bilancio sulla salute digitale”, un documento che consentirà ai pediatri di definire i parametri di sviluppo psicofisico dei bambini, con particolare attenzione alla sfera del digitale.
I risultati del progetto pilota hanno costituito anche la base per organizzare, a partire dal mese di aprile, training frontali di approfondimento, da effettuare da remoto, per dare ai pediatri tutti gli strumenti per guidare i genitori e aiutarli a capire, ad esempio, quale è l’età sotto la quale è sconsigliato l’uso della tecnologia o l’importanza di dedicare totale attenzione ai bambini durante il momento dell’allattamento. Un Comitato Scientifico, composto da due professionisti per ogni ente coinvolto, ha realizzato il materiale necessario all’avvio dell’iniziativa. Meta e Fondazione Carolina, nata in memoria di Carolina Picchio – prima vittima riconosciuta in Italia di cyberbullismo – hanno collaborato alla realizzazione di materiale formativo e metteranno a disposizione strumenti di supporto per le famiglie e i percorsi formativi per i pediatri.

Naufragio migranti, Mattarella lascia Crotone, la gente grida: giustizia

Naufragio migranti, Mattarella lascia Crotone, la gente grida: giustizia

Il Presidente in raccoglimento davanti alle vittime nella camera ardente al Palaspost

Roma, 2 mar. (askanews) – Applausi e ringraziamenti hanno salutato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella all’uscita dalla camera ardente delle vittime del naufragio di Cutro allestito nel palazzetto dello Sport della città di Crotone. Erano centinaia le persone che hanno atteso l’uscita del capo dello Stato e dalla folla qualcuno ha chiesto “giustizia e verità per l’onore del paese”.
All’uscita del palazzo dello sport il Presidente è stato salutato dal presidente della regione Calabria Occhiuto e da alcuni sindaci della zona. Mattarella era accompagnato dal prefetto al’interno della camera ardente ma non ha voluto fossero presenti altre persone nei minuti di raccoglimento che ha dedicato in omaggio alle vittime.

Cybersecurity, Usa: le minacce sono Cina, Russia, Iran e Nordcorea

Cybersecurity, Usa: le minacce sono Cina, Russia, Iran e NordcoreaRoma, 2 mar. (askanews) – Secondo la National Cybersecurity Strategy degli Stati uniti le principali minacce dell’attuale ecosistema digitale provengono dalla Cina, dalla Russia, dall’Iran e dalla Corea del Nord. Per contrastarle, l’amministrazione Biden-Harris mette in campo una strategia composta da cinque pilastri, tra cui spiccano la difesa delle infrastrutture critiche, il contrasto agli attori protagonisti delle minacce, la promozione della resilienza e della sicurezza, la costruzione di un futuro ecosistema più pronto a reagire ad attacchi hacker e la creazione di partnership internazionali che possano contrastare le sfide future.
“Una volta disponibile solo per un piccolo numero di paesi dotati di risorse adeguate, gli strumenti per attacchi hacker” sono “ora ampiamente accessibili” e “i governi di Cina, Russia, Iran, Corea del Nord e altri stati autocratici” “stanno utilizzando in modo aggressivo capacità informatiche avanzate per perseguire obiettivi contrari ai nostri interessi e alle norme internazionali” e “il loro sconsiderato disprezzo per lo stato di diritto e i diritti umani nel cyberspazio sta minacciando la sicurezza nazionale e la prosperità economica degli Stati Uniti”, recita il testo pubblicato dalla Casa Bianca che elenca le attuali minacce crescenti.
“La National Cybersecurity Strategy” ha l’obiettivo di ” garantire tutti i vantaggi di un ecosistema digitale sicuro e protetto per tutti gli americani” perché il cyberspazio spazio sia “uno strumento per raggiungere i nostri obiettivi” nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, si legge.
Gli Stati uniti sottolineano che bisogna “riequilibrare la responsabilità di difendere il cyberspazio” e “il governo deve utilizzare tutti gli strumenti del potere nazionale in modo coordinato per proteggere la nostra sicurezza nazionale, la sicurezza pubblica e la prosperità economica”.
“Il nostro mondo in rapida evoluzione richiede un approccio alla difesa informatica più deciso, più coordinato e dotato di maggiori risorse. Ci troviamo di fronte a un complesso ambiente di minacce, con attori statali e non statali che sviluppano ed eseguono nuove campagne per minacciare i nostri interessi”, propone ancora l’amministrazione Biden-Harris in tema di cybersecurity.
“Il nostro obiettivo è un ecosistema digitale difendibile e resiliente in cui sia più costoso attaccare i sistemi che difenderli, in cui le informazioni sensibili o private siano sicure e protette e in cui né gli incidenti né gli errori si trasformino in catastrofiche conseguenze sistemiche”.
E tornando agli attori chiave da contrastare, la Casa Bianca sottolinea che la Cina “rappresenta ora la più ampia, la più attiva e la più persistente minaccia” cyber “sia per il governo che per le reti del settore privato” americano.
Pechino “sta esportando la sua visione dell’autoritarismo digitale, sforzandosi di plasmare l’Internet globale a sua immagine e mettendo in pericolo i diritti umani oltre i suoi confini”.
Altro capitolo riguarda Mosca: “Per più di due decenni, il governo russo ha utilizzato le proprie capacità informatiche per destabilizzare i propri vicini e interferire nella politica interna delle democrazie di tutto il mondo. La Russia rimane una minaccia informatica persistente” e sta affinando “lo spionaggio” e l’arma della disinformazione. “Gli attacchi informatici della Russia a sostegno della sua brutale e non provocata invasione dell’Ucraina nel 2022 hanno provocato ripercussioni irresponsabili sulle infrastrutture critiche civili in altri paesi europei”, aggiunge.
I governi dell’Iran e della Corea del Nord stanno aumentando il grado di “sofisticazione e disponibilità” negli attacchi hacker. Teheran ha “utilizzato le capacità informatiche per minacciare gli alleati degli Stati Uniti in Medio Oriente e altrove, mentre la Corea del Nord conduce attività informatiche per generare entrate attraverso il furto di criptovalute, ransomware”. Un’ulteriore “maturazione di queste capacità potrebbe avere un impatto significativo sugli interessi degli Stati Uniti, degli alleati e dei partner”, rileva Washington.
Infine, si legge nel testo della strategia nazionale, “poiché la maggior parte delle attività informatiche dannose che prendono di mira gli Stati Uniti viene svolta da attori con sede in paesi stranieri o utilizzando infrastrutture informatiche straniere, dobbiamo rafforzare i meccanismi di collaborazione con i nostri alleati e partner in modo che nessun avversario possa eludere lo stato di diritto”.

Tensione Cina-Usa, decine di sortite di aerei vicino a Taiwan

Tensione Cina-Usa, decine di sortite di aerei vicino a TaiwanRoma, 2 mar. (askanews) – Il ministero della Difesa di Taiwan ha segnalato che la Cina ha inviato negli ultimi tre giorni qualcosa come 68 aerei da guerra e 10 navi militari nelle vicinanze di Taiwan. Un dispiegamento che viene mentre anche gli Stati uniti stanno rafforzando la loro presenza: quasi contemporaneamente – a questo scrive il South China Morning Post – gli Usa hanno inviato nello stretto di Taiwan l’aereo da ricognizione P-8A Poseidon, oltre mezzi per il rifornimento in volo e bombardieri nelle vicinanze dell’area.
Nelle ultime 24 ore, Taipei ha rilevato la presenza di 29 aerei e quattro navi da guerra cinesi, tra cui 17 jet J-10 e quattro J-16. In 21 casi questi velivoli sono entrati nella Zona d’identificazione della difesa aerea (ADIZ) di Taiwan.
In nessun caso, tuttavia, gli aerei cinesi hanno superato la linea mediana che funge da confine non ufficiale tra la Cina e Taiwan, che Pechino considera parte integrante del suo territorio.
Le sortite cinesi potrebbero essere la diretta conseguenza dell’annuncio Usa della missione di ricognizione del P-8A Poseidon, contro la quale il Comando di teatro orientale dell’Esercito di liberazione del popolo cinese ha protestato, con una nota in cui si legge: “Gli Usa hanno deliberatamente interrotto la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan”.
La Settima Flotta Usa, dal canto suo, ha ricordato che lo stretto è considerata una via d’acqua internazionale e ha annunciato che le operazioni continuano: “Gli Usa continueranno a volare, navigare e operare ovunque la legge internazionale lo consenta, ivi compreso lo stretto di Taiwan”. E ha aggiunto che il Poseidon è volato nello “spazio aereo internazionale”.
Sullo sfondo di queste sortite c’è un incremento generale delle tensioni tra Usa e Cina che ha Taiwan come principale scenario in Asia orientale. Gli Stati uniti stanno incrementando i trasferimenti di armi a Taipei e il Dipartimento di Stato ha appena concesso il via libera preliminare per la vendita di munizioni per F-16 e relative attrezzature a Taiwan per un valore di 619 milioni di dollari. Pechino ha protestato.

Nordcorea, Kim Jong Un lancia “ardente” appello a produrre grano

Nordcorea, Kim Jong Un lancia “ardente” appello a produrre granoRoma, 2 mar. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un ha ordinato a tutte le fattorie del paese di aumentare la loro produzione per raggiungere “senza fallire” gli obiettivi di raccolto, in una situazione che – secondo fonti sudcoreane – è particolarmente critica sul fronte della sicurezza alimentare.
Secondo quanto hanno riferito oggi i media di stato n ordcoreani, Kim ha lanciato un ardente monito a evitare di mancare gli obiettivi di sviluppo agricolo, chiudendo il Plenum allargato del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, il partito-stato di Pyongyang.
“Per accrescere la produzione agricolta nazionale, deve essere posta la massima attenzione a superare le asimmetrie nella gestione rurale e mantenere l’equilibrio in modo da essere responsabili nella complessiva gestione delle attività agricole ed è importante concentrarsi ad accrescere la resa per ettaro in tutte le fattorie”, si legge sul resoconto del discorso di ieri di Kim dell’agenzia di stampa ufficiale KCNA.
Kim inoltre ha avvertito che è urgente “trovare e rimuovere in tempo i fattori interni che hannoun effetto negativo sullo sviluppo della produzione agricola”.
Il leader ha inoltre affermato che “nulla è impossibile finché c’è un potente sistema di guida nel partito e la forza unitaria del popolo” e ha “ardentemente” – come sostiene la KCNA – ordinato il raggiungimento “dell’obiettivo di produzione del grano di quest’anno e dell’obiettivo a lungo termine di sviluppo agricolo per la salvezza dello sviluppo complessivo della costruzione socialista, dell’autonomia dello stato e del benessere del popolo”.
Lo stesso capo supremo ha definito questo settimo Plenum come un “punto di svolta” nell’accelerazione della prosperità del paese per la creazione di uno “stabile e sostenuto sviluppo nei prossimi anni”.
Il Plenum è cominciato domenica. Sia la rarità di un’assise di questo tipo su un rema come l’approvvigionamento agricolo, sia i toni accorati del leader suggeriscono che le valutazioni provenienti dalla Corea del Sud sulla situazione alimentare drammatica al Nord potrebbero non essere infondate.
L’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, la Fao, prima della pandemia aveva già rilevato che circa la metà della popolazione nordcoreana era malnutrita. Recentemente le autorità sudcoreane hanno accusato Pyongyang di lasciar morire “decine di persone” per fame ogni giorno.
Secondo l’Amministrazione per lo sviluppo rurale della Corea del Sud, il raccolto nordcoreano di cereali del 2022 è stato di 4,51 milioni di tonnellate, con un calo ulteriore rispetto al 2021 del 3,8 per cento. E, a peggiorare la situazione alimentare, il regime ha usato più decisione del solito nello schiacciare le transazioni nei mercati (illegali), il che ha creato ulteriori colli di bottiglia nella distribuzione.
Tra il 1994 e il 1998, durante la cosiddetta Ardua Marcia, una serie di disastri naturali (siccità, alluvioni) e soprattutto un’incapacità totale del regime di gestire il sistema della distribuzione alimentare, provocò in Corea del Nord un numero imprecisato di morti per fame, che secondo alcune stime superarono i 3 milioni.

Continua il successo di Tananai, sold out il concerto di Milano

Continua il successo di Tananai, sold out il concerto di MilanoMilano, 2 mar. (askanews) – Dopo l’acclamato quinto posto in classifica al Festival di Sanremo, continuano i successi di Tananai, che, a pochi giorni dalla certificazione di disco d’oro di “Tango”, annuncia oggi il sold out del live al Mediolanum Forum di Assago di Milano previsto lunedì 8 maggio. Per l’occasione, Tananai annuncia un nuovo appuntamento nella sua città natale con una data estiva al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) sabato 9 settembre 2023, all’interno del calendario Tananai Live 2023 Festival, e si aggiunge una data zero al tour nei palasport, venerdì 28 aprile a Ponte di Legno (BS).
Tananai è pronto a portare live tutta la sua energia e voglia di divertirsi con il pubblico nel tour TANANAI – LIVE 2023 – PALASPORT, prodotto da Friends and Partners e Magellano Concerti. Per la prima volta nella sua carriera Tananai si esibirà in tournée nei palazzetti di alcune delle principali città italiane. A partire da venerdì 28 aprile 2023 l’artista calcherà il palco del palasport di Ponte di Legno (BS) (nuova data zero), per poi proseguire venerdì 5 maggio 2023 al Palapartenope di Napoli, sabato 6 maggio al Palazzo dello Sport di Roma, emozionare il proprio pubblico al Mediolanum Forum di Milano lunedì 8 maggio (sold out), continuando mercoledì 10 maggio al Nelson Mandela Forum di Firenze, fino all’ultimo appuntamento a Padova, sabato 13 maggio al Kioene Arena.
Per ulteriori informazioni: www.friendsandpartners.it
L’avventura live di Tananai continuerà poi anche nell’estate 2023 con appuntamenti nei principali Festival della Penisola, a partire da sabato 24 giugno al Mamamia di Senigallia, continuando nel mese di luglio al Sequoie Music Park di Bologna, Brescia Summer Music, Flowers Festival di Collegno (TO), Pordenone Live, Sonic Park Matera, ad agosto al Suonica Festival alla Spiaggia del Faro di Jesolo (VE), Viper Summer Festival di Cinquale (MS), Zoo Music Fest di Pescara, Oversound Music Festival di Gallipoli (LE), al Sotto Il Vulcano Fest di Catania venerdì 11 agosto, per concludere con uno speciale appuntamento al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) sabato 9 settembre (nuova data).
I biglietti per la data zero a Ponte di Legno (BS) e al Carroponte (MI) saranno in prevendita dalle ore 18:00 di oggi 1° marzo su Ticketone.it e nei punti vendita abituali. La tournée nei palazzetti e il tour estivo saranno occasione per l’artista di suonare finalmente live i brani contenuti in “RAVE, ECLISSI”, il suo primo album di inediti certificato disco d’oro, di cui venerdì 10 febbraio è uscito in formato CD e CD autografato la nuova edizione, contenente anche l’inedito “Tango” presentato al Festival di Sanremo e certificato disco d’oro.