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Arriva la card del Governo contro il “caro-carrello”

Arriva la card del Governo contro il “caro-carrello”Roma, 11 lug. (askanews) – “Abbiamo cercato di attivare una misura di sostegno attivo rispetto a una situzione congiunturale che ha visto una crescita inflattiva che colpisce le famiglie italiane mettendole a rischio di entrare nella fascia di poverta”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa “Dedicata a te”, la carta voluta dal Governo contro il caro-carrello della spesa. La card ha un valore di 382,5 euro per nucleo famigliare con almeno tre componenti e con Isee non superiore a 15.000 euro. Un sostegno concreto che è “anche un modo per rilanciare i consumi e rilanciare altre attività legate all’alimentazione”.

Si tratta di un aiuto, ha precisato il ministro durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che “non è sommabile ad altri interventi, quindi neanche a quello del reddito di cittadinanza. Dobbiamo cercare di dare una mano a tutti quelli che pensiamo ne abbiano bisogno”. “Non vogliamo procedere secondo schemi rigidi, ma con attività mirate, per risolvere problemi specifici, limitate nel tempo”, ha quindi proseguito il ministro, spiegando: “certo, si può fare sempre meglio, ma io credo che l’importante sia fare sempre qualcosa e non ragionare sempre con schemi rigidi”. Lo strumento, finanziato con 500.000 euro, permette di acquistare esclusivamente beni alimentari di prima necessità e di usufruire di convenzioni dedicate grazie a una serie di accordi stipulati dal Masaf con tutti gli esercizi aderenti, appartenenti alla Grande Distribuzione Organizzata e non solo, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle carte.

La carta sarà disponibile negli uffici postali a partire dal 18 luglio e sarà utilizzabile per gli acquisti su tutto il territorio nazionale. Attenzione, va però attivata entro il 15 settembre. Dopo questa data, le card inutilizzate saranno disattivate completamente “per evitare dispersioni: dobbiamo usare tutta la somma prevista”, ha avvertito il ministro. “Al 15 settembre quindi i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra i beneficiari del provvedimento e questo rappresenterà potenzialmente un altro valore aggiunto”. Attualmente, i comuni che hanno già attivato la partecipazione al sistema sono 7.578. Non è necessario richiedere la card perché “l’elenco realizzato con Inps viene consegnato a Poste italiane che attiva un percorso con cui i beneficiari riceveranno direttamente una comunicazione per andare a ritirare la postepay. Se gli utenti la useranno nei negozi convenzionati attiveranno una scontistica del 15% sui prodotti, cuulabile agli sconti già in essere in quegli esercizi commerciali”, ha aggiunto Lollobrigida.

Il ministro ha poi annunciato: “nei prossimi mesi chiederemo ulteriori sforzi a tutte le filiere per andare incontro anche a una diminuzione dei costi di alcune voci di produzione, e magari a una revisione dei prezzi di alcuni prodotti che hanno visto una crescita negli ultimi mesi particolarmente rilevante”. Il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, ha spiegato che “con questa operazione le aziende della Distribuzione Moderna, che rappresentano un settore economico primario del nostro Paese, mettono in campo uno sconto che si traduce in un investimento complessivo che può raggiungere i 75 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 milioni di euro stanziati dal Governo per l’acquisto, nei punti vendita, dei beni alimentari essenziali”.

“Questa iniziativa – ha aggiunto Buttarelli – è un ulteriore sostegno a chi è più fragile, e si aggiunge all’impegno quotidiano delle imprese della Distribuzione Moderna che garantiscono alle famiglie soluzioni di acquisto convenienti con una grande attenzione alla qualità e valorizzando in modo particolare le filiere di eccellenza del Made in Italy”.

Mediaset, Cairo: mai pensato di scalarla, inoltre non è possibile

Mediaset, Cairo: mai pensato di scalarla, inoltre non è possibileMilano, 11 lug. (askanews) – “Non ho mai pensato di scalare Mediaset e oltretutto non è una cosa possibile”. Lo ribadito il numero uno del gruppo Rcs-La7, Urbano Cairo, riferendosi alle recenti ipotesi di stampa, emerse dopo la scomparsa di Berlusconi. “Mi ha stupito che a un certo punto, così ‘out of the blue’, su Dagospia sia uscita la notizia in cui si ipotizzava una cordata italiana in cui io andrei a prendere consigli dal grande banchiere d’affari Walter Veltroni. Mi sembra come minimo una cosa abbastanza traballante. Ho stima nei suoi confronti ed è nostro editorialista, ma credo che tutto possa fare tranne che l’organizzatore o il concepitore di un progetto relativo a una cordata italiana che va a prendersi Mediaset, una cosa che non stava né in cielo né in terra.

“Tra l’altro – ha aggiunto – in un momento in cui Berlusconi è mancato è una cosa che mai mi sarebbe venuta in mente, anche da un punto di vista umano”. Da un punto di vista tecnico finanziario, Cairo ha poi sottolineato che una scalata a Mediaset non sarebbe possibile, dato che Fininvest ha il controllo. “Mentre Rcs lo era, Mediaset non è contendibile. Comunque io non ho mai pensato una cosa del genere, mai nella vita. In più non si può fare”. Cairo ha poi riportato i commenti di Pier Silvio Berlusconi (amministratore delegato di Mfe) a quanto pubblicato da Dagospia. “Pier Silvio ha avuto parole carine nei miei confronti, quando era piccolo io ero sempre ad Arcore, con lui e Marina ci si vedeva. C’era un rapporto di simpatia con loro”, ha detto ricordando si essere stato per 4 anni assistente diretto di Silvio Berlusconi e poi per 10 anni tra Mondadori e Publitalia .

“Pier Silvio aa detto di aver letto questa cosa fantasiosa e spericolata: è giusto, ha ragione, concordo. ‘Oltretutto, ha aggiunto, non è possibile e semmai saremo noi che ci mangeremmo Rcs’. Dal suo punto di vista, per carità…”. “Poi – ha proseguito Cairo dicendo di parlare di un caso ‘di scuola’ – ho voluto fare un piccolo controllo è ho visto che per le leggi italiane esistenti in realtà non è possibile per Mediaset scalare Rcs, ma lo è per Rcs scalare Mediaset. Io non ci ho pensato mai nemmeno per un secondo, ma la verità è questa. E’ una cosa simpatica che dico così… Mi piacerebbe incontrare il mio amico Pier Silvio dopo anni, ma non certo per parlare di questo”.

Per la quarta rata del Pnrr non raggiunte 16 “milestone” (riforme e/o investimenti)

Per la quarta rata del Pnrr non raggiunte 16 “milestone” (riforme e/o investimenti)Roma, 11 lug. (askanews) – Sarebbero ben sedici le milestone non raggiunte al 30 giugno 2023 rispetto agli obiettivi previsti per la quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per questo, a quanto si apprende, il Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha convocato ieri sera la cabina di regia che si terrà oggi alle 13.30.

Il Ministro in diverse occasioni ha sottolineato la necessità di rivedere gli obiettivi intermedi per evitare di perdere la quarta rata. La maggio parte delle milestone non raggiunte riguarderebbero l’ambiente e l’istruzione, ma anche alcuni decreti attuativi nel settore della giustizia. Per quanto riguarda la terza rata da 19 miliardi, per la quale è ancora in corso l’interlocuzione con la Commissione europea, il nodo da sciogliere riguarda gli asili nido e soprattutto gli studentati, un progetto in capo al Ministero dell’Università e della Ricerca. La Commissione avrebbe dubbi sulle modalità di attuazione della riforma che dovrebbe portare ad aumentare i posti letto a disposizione degli studenti.

Pnrr, per quarta rata 16 milestone non raggiunte

Pnrr, per quarta rata 16 milestone non raggiunteRoma, 11 lug. (askanews) – Sarebbero ben sedici le milestone non raggiunte al 30 giugno 2023 rispetto agli obiettivi previsti per la quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per questo, a quanto si apprende, il Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha convocato ieri sera la cabina di regia che si terrà oggi alle 13.30.

Il Ministro in diverse occasioni ha sottolineato la necessità di rivedere gli obiettivi intermedi per evitare di perdere la quarta rata. La maggio parte delle mailstone non raggiunte riguarderebbero l’ambiente e l’istruzione, ma anche alcuni decreti attuativi nel settore della giustizia. Per quanto riguarda la terza rata da 19 miliardi, per la quale è ancora in corso l’interlocuzione con la Commissione europea, il nodo da sciogliere riguarda gli asili nido e soprattutto gli studentati, un progetto in capo al Ministero dell’Università e della Ricerca. La Commissione avrebbe dubbi sulle modalità di attuazione della riforma che dovrebbe portare ad aumentare i posti letto a disposizione degli studenti.

Le ecomafie nel 2022 hanno commesso oltre 30mila reati contro l’ambiente (84 al giorno)

Le ecomafie nel 2022 hanno commesso oltre 30mila reati contro l’ambiente (84 al giorno)Roma, 11 lug. (askanews) – Nel 2022 non si arresta la morsa delle ecomafie. I reati contri l’ambiente restano ben saldi sopra la soglia dei 30.000, esattamente sono 30.686, in lieve crescita rispetto al 2021 (+0,3%), alla media di 84 reati al giorno, 3,5 ogni ora. Crescono anche gli illeciti amministrativi che toccano quota 67.030 (con un incremento sul 2021 del +13,1%): sommando queste due voci – reati e illeciti amministrativi – le violazioni delle norme poste a tutela dell’ambiente sfiorano quota 100.000 (97.716 quelle contestate, alla media di 268 al giorno, 11 ogni ora). A fare il punto è il nuovo rapporto Ecomafia 2023, realizzato da Legambiente, edito da Edizioni Ambiente, media partner Nuova Ecologia. Il rapporto, presentato oggi a Roma nella Sala della Regina della Camera dei deputati, in un evento insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, mette in fila dati e numeri sulle illegalità ambientali nella Penisola.

Ciclo illegale del cemento, reati contro la fauna e ciclo dei rifiuti sono le tre principali filiere su cui nel 2022 si è registrato il maggior numero di illeciti. A farla da padrone quelli relativi al cemento illegale, (dall’abusivismo edilizio agli appalti) che ammontano a 12.216, pari al 39,8% del totale, con una crescita del +28,7% rispetto al 2021. Crescono del 26,5% le persone denunciate (ben 12.430), del 97% le ordinanze di custodia cautelare, che sono state 65, addirittura del 298,5% il valore dei sequestri e delle sanzioni amministrative, per oltre 211 milioni di euro. Viene stimato in crescita, da 1,8 a 2 miliardi di euro, anche il business dell’abusivismo edilizio. Seguono i reati contro la fauna con 6.481 illeciti penali (+4,3% rispetto al 2021) e 5.486 persone denunciate (+7,6%). Scende al terzo posto il ciclo illegale dei rifiuti con una riduzione sia del numero di illeciti penali, 5.606, (-33,8%), sia delle persone denunciate (6.087, -41%), ma aumentano le inchieste in cui viene contestata l’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti (268 contro le 151 del 2021). Crescono anche gli illeciti amministrativi (10.591, +21,4%) e in misura leggermente minore le sanzioni, che sono state 10.358, pari al +16,2%. Al quarto posto, dopo il terribile 2021, i reati legati a roghi dolosi, colposi e generici (5.207, con una riduzione del – 3,3%). In aumento i controlli, le persone denunciate (768, una media di oltre due al giorno, +16,7%) e i sequestri (122, con un +14%). Come sempre, un capitolo a parte viene dedicato all’analisi delle attività di forze dell’ordine e Capitanerie di porto nel settore agroalimentare, che hanno portato all’accertamento di 41.305 reati e illeciti amministrativi. Sul fronte archeomafia, sono 404 i furti d’arte nel 2022. Infine, a pesare e a preoccupare è il virus della corruzione ambientale – censite da Legambiente dal 1° agosto 2022 al 30 aprile 2023 ben 58 inchieste su fenomeni di corruzione connessi ad attività con impatto ambientale – il numero e il peso dei Comuni sciolti per mafia (22 quelli analizzati nel Rapporto, a cui si è aggiunto il recentissimo scioglimento di quello di Rende, in provincia di Cosenza), e la crescita dei clan mafiosi: dal 1994 ad oggi sono 375 quelli censiti da Legambiente. Il fatturato illegale delle diverse “filiere” analizzate nel Rapporto resta stabile a 8,8 miliardi di euro.

La7 presenta il palinsesto 2023/2024, confermati i punti “di forza”

La7 presenta il palinsesto 2023/2024, confermati i punti “di forza”Milano, 11 lug. (askanews) – Informazione, approfondimento, inchieste, intrattenimento culturale e satira. Punta su questi cinque “elementi di forza” il nuovo palinsesto di La7 per la stagione 2023/2024 presentato oggi a Milano dal numero uno del gruppo, Urbano Cairo. Dal gruppo storico con Enrico Mentana, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Andrea Purgatori, Corrado Formigli, Diego Bianchi, Aldo Cazzullo, Licia Colò, Tiziana Panella, alle riconferme di David Parenzo, Marianna Aprile, Luca Telese, fino a new entry come Massimo Gramellini: La7 “rafforza la sua identità in modo chiaro, in un momento di grandi mutamenti per la tv italiana e il Paese, per raccontare il presente e ricordare il passato, offrendo quotidianamente le chiavi di lettura della realtà in cui viviamo”.

Anche durante l’estate La7 resta accesa con i suoi programmi dal mattino al daytime fino alla sera con In Onda, condotto quest’anno da Marianna Aprile e Luca Telese che saranno al timone del programma fino a settembre. Dall’autunno la trasmissione resterà poi in onda alla domenica sera in prima serata con la stessa coppia di conduzione. Sempre nei mesi estivi, spazio anche alla sperimentazione con il primo programma nativo digital/televisivo derivato dalla “dirompente esperienza” di Intanto, il format che sulle piattaforme web del canale, dal primo gennaio ad oggi, ha raccolto ben 75 milioni di visualizzazioni. Saranno 4 speciali. Novità in arrivo nel weekend di Massimo Gramellini con un doppio appuntamento il sabato e la domenica: una bussola per leggere e capire l’attualità. Saranno previste anche incursioni nel palinsesto dello storico Alessandro Barbero, a cui saranno affidati speciali di prima e seconda serata. A completare l’offerta sull’approfondimento un’altra eccellenza sarà la collaborazione con Ezio Mauro, che firmerà uno speciale all’interno della nuova stagione di Atlantide.

Da gennaio 2024, La7 uscirà dagli studi televisivi con un nuovo programma di inchieste in prima serata nato dall’esperienza consolidata del team di Piazzapulita. Si chiamerà 100′ (centominuti) e sarà firmato da Corrado Formigli e da Alberto Nerazzini. Lunghe inchieste filmate per raccontare il Paese. In primo piano sempre l’informazione quotidiana del TgLa7 di Enrico Mentana. Il direttore della testata oltre alla conduzione dell’edizione delle 20.00 proporrà anche le sue ormai celebri #maratonementana nei momenti più cruciali per il Paese come, ad esempio, le elezioni europee fissate per giugno 2024.

L’access prime time sarà presidiato da Otto e Mezzo di Lilli Gruber.Completa il palinsesto diMartedi’ con Giovanni Floris, Atlantide con Andrea Purgatori, la seconda edizione di Una Giornata Particolare di Aldo Cazzullo, Piazzapulita di Corrado Formigli, Propaganda Live con Diego Bianchi, Makkox e tutta “la banda”, e Eden – Un pianeta da Salvare con Licia Colò. Confermati anche gli appuntamenti giornalieri con Omnibus, condotto da Gaia Tortora e Alessandra Sardoni, Coffee Break con Andrea Pancani, L’Aria che tira con l’arrivo alla conduzione di David Parenzo, Tagada’ con Tiziana Panella e l’appuntamento pomeridiano con la storia di C’era una volta il Novecento con Alessio Orsingher e Luca Sappino, novità di quest’anno che viene confermata anche per la prossima stagione. Il palisesto de La7 dedica poi “grande attenzione ai film con una particolare vocazione all’uso del cinema come lente per raccontare la realtà. Tra i titoli della stagione la prima tv di Nuclear Now di Oliver Stone e Worth-Il patto di Sara Colangelo, oltre alla proposta di pellicole acclamate dalla critica come The imitation game con Benedict Cumberbatch e Promised land con Matt Damon. Lingo come previsto farà la pausa autunnale. La7 tornerà con il preserale a gennaio 2024.

Torneranno, infine, “i grandi eventi di successo come la Ginnastica Ritmica, con il suo fascino e le vittorie delle farfalle azzurre, nonché il Palio di Siena, corsa tra le più’ spettacolari al mondo e figlia di una tradizione secolare del nostro Paese che raccoglie sempre grandi ascolti (anche quest’anno sopra il 10% nel primo appuntamento del 2 luglio), nell’appassionante telecronaca affidata a Pierluigi Pardo”.

Salvini: su sciopero treni e aerei se necessario interverrò

Salvini: su sciopero treni e aerei se necessario interverròMilano, 11 lug. (askanews) – “Prenderò una decisione entro stasera perchè tutti usino il buon senso e le parti si mettano intorno a un tavolo, perchè datori e lavoratori cerchino una soluzione per tutti. Lasciare a piedi migliaia di turisti e lavoratori nel pieno del boom turistico sarebbe una cosa inaccettabile”. A dirlo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante l’evento di inaugurazione della quarta corsia dinamica sulla A4. “Bisogna usare a buon senso e non c’è decreto per quello e sto pensando agli scioperi nel cuore di luglio – ha detto poco prima – giovedì quello dei treni e sabato quelli degli aerei: io non ci sto dormendo la notte. Oggi ho sentito le imprese domani sentirò i sindacati”.

Salvini conta di “trovare una soluzione positiva per imprese e lavoratori col dialogo ma se necessario un intervento del ministero non nego alcuna possibilità di intervento”. “Mi auguro – ha concluso – che il momento della ripartenza non venga danneggiato da micro rivendicazioni che in molti casi sono pretestuose”.

Istat, da indicatori di fiducia segnali discordanti

Istat, da indicatori di fiducia segnali discordantiRoma, 11 lug. (askanews) – Gli indicatori di fiducia mostrano segnali discordanti. A giugno, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato, con un miglioramento diffuso a quasi tutte le componenti, mentre la fiducia delle imprese ha segnato una leggera flessione. E’ la fotografia scattata dall’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.

In uno scenario internazionale caratterizzato da una componente di fondo dell’inflazione ancora elevata in molti paesi, le principali banche centrali hanno proseguito il rialzo dei tassi di interesse, determinando condizioni di finanziamento più restrittive per imprese e famiglie. A maggio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale in Italia ha registrato un aumento congiunturale che ha interrotto la fase di calo dei precedenti quattro mesi. Nella media del periodo marzo-maggio, tuttavia, l’indice è risultato in calo dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel primo trimestre, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato grazie al rallentamento della dinamica dei prezzi. La propensione al risparmio, pur continuando a ridursi in termini tendenziali, ha segnato un incremento in termini congiunturali. Le condizioni del mercato del lavoro sono rimaste favorevoli. A maggio, si è confermata la crescita dell’occupazione e il tasso di disoccupazione è diminuito a fronte di una stabilità di quello di inattività.

Si è ridotto ulteriormente a giugno il differenziale positivo dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) tra l’Italia e l’area euro, anche per effetto del forte rallentamento della componente dei listini dell’energia nel nostro Paese.

In Italia il calo dei salari reali più forte tra le economie Ocse

In Italia il calo dei salari reali più forte tra le economie OcseRoma, 11 lug. (askanews) – L’Italia è il Paese che ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie Ocse. Alla fine del 2022, i salari reali erano calati del 7,5% rispetto al periodo precedente la pandemia.

Secondo le proiezioni Ocse, in Italia i salari nominali aumenteranno del 3,7% nel 2023 e del 3,5% nel 2024, mentre l’inflazione dovrebbe attestarsi al 6,4% nel 2023 e al 3% nel 2024. E’ quanto emerge dalle Prospettive dell’Occupazione Ocse 2023. In Italia, i salari fissati dai contratti collettivi sono diminuiti in termini reali di oltre il 6% nel 2022. Si tratta di un calo particolarmente significativo se si considera che, a differenza di altri paesi, la contrattazione collettiva copre, in teoria, tutti i lavoratori dipendenti.

L’indicizzazione dei contratti collettivi alle previsioni Istat dell’inflazione al netto dei beni energetici importati (Ipca-Nei), recentemente riviste significativatimente al rialzo, fa pensare che i minimi tabellari potranno recuperare parte del terreno perduto nei prossimi trimestri. Tuttavia, i significativi ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi (oltre il 50% dei lavoratori è coperto da un contratto scaduto da oltre due anni) rischiano di prolungare la perdita di potere d’acquisto per molti lavoratori.

Meloni: arriva la carta contro caro carrello per 1,3 milioni di famiglie

Meloni: arriva la carta contro caro carrello per 1,3 milioni di famiglieRoma, 11 lug. (askanews) – “Il problema principale che ha impattato sulle famiglie italiane quest’anno è stato l’inflazione, un tema al quale il governo ha dedicato diverse misure. Penso al rafforzamento dei salari più bassi particolarmente con il taglio del cuneo contributivo, all’aumento della platea delle famiglie che potevano accedere al sostegno per pagare le bollette energetiche e a tante altre iniziative. Oggi ce n’è una che riguarda quel milione e 300 mila famiglie che hanno maggiori difficoltà nell’acquisto dei generi di prima necessità, il famoso ‘caro carrello’. Abbiamo investito 500 milioni di euro per aiutare queste famiglie e sarà disponibile presso gli uffici delle poste italiane la ‘Carta dedicata a te’”. Lo annuncia in un messaggio video la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Si tratta, spiega, di “una carta che si attiva e che consente a queste famiglie di avere circa 400 euro da spendere negli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità ma ha un valore più ampio grazie alla scontistica che il governo ha ottenuto dagli esercenti, dalla grande distribuzione, perchè questo è uno di quei casi in cui tutta la filiera si è messa al lavoro”. “Il ministero della Sovranità alimentare – dice ancora – ha attivato un’ulteriore iniziativa: 120 mln sono stanziati insieme alle associazioni del terzo settore per fare banco alimentare e aiutare ulteriormente le famiglie che sono ancora più in difficoltà. Tante piccole grandi iniziative, si vuole tutti insieme aiutare queste famiglie. La carta deve essere attivata entro il 15 di settembre ed è un piccolo ulteriore aiuto per le famiglie che sono maggiormente in difficoltà, un segno di attenzione da parte del governo verso persone che si trovano ad affrontare una situazione di difficoltà perchè la crisi internazionale e la realtà che viviamo sta rendendo le cose difficili. Noi ci siamo e cerchiamo di fare del nostro meglio per dare una mano”, conclude la premier.