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Case green Ue, Pichetto: serivierrero 1.000 miliardi. E chi lo fa?

Case green Ue, Pichetto: serivierrero 1.000 miliardi. E chi lo fa?Roma, 24 feb. (askanews) – Come sulle auto elettriche, anche sull’efficienza energetica delle case le regole europee fissano degli obiettivi difficilmente realizzabili o ipotizzabili in Italia nei tempi indicati: “Mi esprimo con un esempio: con tutto il 110% abbiamo messo 70 miliardi. E’ stato un intervento di efficientamento su 360mila edifici. Un calcolo, anche molto prudente, sul passaggio di 2 classi energetiche che investirebbe dai 3 ai 4 milioni di edifici in Italia, quanto richiederebbe? 1.000 miliardi? E chi lo farebbe in un paese dove l’85% sono proprietari di casa perché è stato il modo di risparmio delle famiglie più umili”. Lo ha affermato il ministro dell’ambiente e sella sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervistato su Radio 24.

Seoul offre a fuoriusciti nordcoreani test contaminazione nucleare

Seoul offre a fuoriusciti nordcoreani test contaminazione nucleareRoma, 24 feb. (askanews) – La Corea del Sud sottoporrà a test sulle radiazioni 881 fuoriusciti nordcoreani dopo le preoccupazioni che sono state sollevate rispetto alla loro esposizione a test nucleari. Lo riferisce oggi la BBC.
La decisione viene dopo uno studio del think tank Transitional Justice Working Group il quale ha sostenuto che i residenti attorno a Punggye-ri, il sito dei test nucleari nordcoreani, potrebbero essere esposti a radioattività. La ricerca ha parlato di qualcosa come mezzo milione di residenti a rischio, con una possibilità anche che le fuoriuscite di acqua contaminata abbiano conseguenze per le persone in Cina, Corea del Sud e Giappone.
Il rapporto è stato elaborato dal gruppo con base a Seoul, fondato nel 2014 da attivisti e ricercatori, utilizzando informazioni open-source.
L’ultimo test nucleare nordcoreano, il sesto, è stato nel 2017 e si è trattato anche del più potente.
Pyongyang sostiene che è stato condotto in sicurezza, ma scienziati hanno ipotizzato che invece potrebbero esserci state fuoriuscite di radioattività che potrebbe essere filtrata nell’acqua delle falde.
Ci sono stati casi di fuoriusciti nordcoreani provenienti da aree vicine a Punggye-ri che hanno sviluppato strani malesseri nelle loro comunità, ma non c’è alcuna evidenza scientifica che leghi i fatti.
Seoul, però, ha deciso di offrire ai fuoriusciti nordcoreani test radiologici per verificare la loro eventuale esposizione alla radioattività.

Ucraina, Renzi: strage infinita, pensiamo anche al dopo guerra

Ucraina, Renzi: strage infinita, pensiamo anche al dopo guerraRoma, 24 feb. (askanews) – “È ormai un anno che il mondo vive con il fiato sospeso per la guerra scaturita dall’invasione russa in Ucraina. Chi un anno fa pensava che tutto si sarebbe risolto nel giro di qualche giorno è stato smentito innanzitutto grazie al coraggio e alla resistenza del popolo ucraino”. Lo ha scritto su Facebok il leader di italia viva, Matteo Renzi.
“Quanto sarebbe utile e necessario – ha osservato l’ex premier – un dibattito serio non solo su ciò che è accaduto ma soprattutto su ciò che dovrà accadere. Quando finalmente infatti arriverà il dopo guerra, avremo un mondo diverso e con l’ingresso dell’Ucraina anche un’Europa diversa. Ma questa lunga guerra sta spostando equilibri, sfere di influenza geopolitica, rapporti decennali”.
“E tuttavia – ha sottolineato ancora Renzi – ogni discussione sul dopo si scontra con il dramma dell’oggi. Anche se i media se ne occupano meno, in Ucraina si continua a morire, da una parte e dall’altra, con i soldati che cadono ogni giorno, anche nei momenti in cui si parla di altro. Ricorda molto la prima guerra mondiale, ciò che sta accadendo: armi totalmente diverse, è ovvio. Ma è una guerra di logoramento, una strage infinita, un corpo a corpo bestiale con un numero di vittime impressionante e sottaciuto”.
“Von Clausewitz – ha ricordato il leader di Iv – diceva che ‘La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi’. I fatti di questi mesi sembrano dargli ragione. Molto più umilmente io la penso diversamente: credo infatti che la guerra sia la negazione della politica. Se ci fosse stata più politica, non saremmo arrivati alla guerra. E occorrerebbe molta capacità politica per bloccare l’invasione e arrivare a una tregua. Saranno i leader internazionali in grado di riuscirvi? Speriamo. Nel frattempo siamo dalla parte del popolo ucraino senza alcuna incertezza o retropensiero: sono le donne e gli uomini di Kiev che sono stati invasi e coinvolti in una guerra folle. Negarlo significa negare la realtà”, ha concluso Renzi.

Il “position paper” della Cina sulla guerra in Ucraina

Il “position paper” della Cina sulla guerra in UcrainaRoma, 24 feb. (askanews) – Come preannunciato da giorni, la Cina ha diffuso oggi un suo “position paper” sulla guerra in Ucraina, documento nel quale chiede l’attivazione di un percorso di dialogo per pervenire alla pace. Si tratta di un documento in 12 punti che, diversamente da quanto ipotizzato da diversi media occidentali, non è stato lanciato in un discorso del presidente Xi Jinping, ma dal ministero degli Esteri.
Ecco per punti quanto enunciato nel documento cinese:
“1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi
La legge internazionale universalemnte riconosciuta, comprese le enunciazioni e i principi della Carte delle Nazioni unite, deve essere strettamente osservata. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i paesi deve essere effettivamente mantenuta. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono ugualmente membri della comunità internazionale. Tutti i Paesi devono congiuntamente rispettare le norme basi che governano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. Deve essere promossa un’applicazione equa e uniforme della legge internazionale, debbono essere rigettati i doppi standard.
2. Abbandonare la mentalità da Guerra fredda.
La sicurezza di un paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non deve essere ottenuta rafforzando o espandendo blocchi militari. I legittimi interessi di sicurezza e le preoccupazioni di tutti i Paesi devono essere presi seriamente e gestiti appropriatamente. Non c’è una semplice soluzione e una questione complessa. Tutte le parti, seguendo una visione di sicurezza comune, complessiva, cooperativa e sostenibile, e tenendo a mente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, aiutino a forgiare una bilanciata, efficace e sostenibile architettura di sicurezza europea. Tutte le parti devono opporsi al perseguire una sicurezza unilaterale a costo della sicurezza altrui, prevenire uno scontro tra blocchi e lavorare assieme per la pace e la stabilità del continente euroasiatico.
3. Cessare le ostilità.
Il conflitto e la guerra non sono di beneficio a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali e contenersi evitando di alimentare gli incendi, aggravare le tensioni e devono prevenire che le crisi si deteriorino ulteriormente o finiscano fuori controllo. Tutte le parti devono incoraggiare Russia e Ucraina a lavorare nella stessa direzione per riprendere il dialogo diretto al più presto possibile, oltre a effettuare una graduale de-escalation della situazione e alla fine raggiungere un complessivo cessate-il-fuoco.
4. Riprendere i colloqui di pace
Il dialogo e il negoziato sono l’unica possibile soluzione della crisi ucraina. Tutti gli sforzi che conducano a un aggiustamento pacifico della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La Comunità internazionale deve essere impegnata a un corretto approccio verso la promozione di colloqui di pace, ad aiutare le parti in conflitto ad aprile la porta a una soluzione pacifica il prima possibile, a creare le condizioni e le piattaforme per la ripresa del negoziato. La Cina continuerà ad avere un ruolo costruttivo a questo riguardo.
5. Risolvere la crisi umanitaria
Tutte le misure che portano ad alleggerire la crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie dovrebbero seguire i principi di neutralità e imparzialità, e le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate. La salvezza dei civili deve essere effettivamente perseguita e corridoi umanitari devono essere messi in campo per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Sono necessari sforzi per accrescere l’assistenza umanitaria nelle aree coinvolte, migliare le condizioni umanitarie e fornire accesso umanitario rapido, sicuro e senza impedimenti, con una visione diretta a prevenire una crisi umanitaria su più larga scala. L’Onu deve essere sostenuto nello svolgere un ruolo di coordinamento nella canalizzazione degli aiuti umanitari nelle aree di conflitto.
6. Proteggere i civili e prigionieri di guerra (POW)
Le parti in conflitto devono strettamente attenersi alla legge umanitaria internazionale, evitando di attaccare i civili o le strutture civili, proteggendo le donne, i bambini e le altre vittime del conflitto e rispettando i diritti di base dei POW. La Cina è a favore degli scambi di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e chiede a tutte le parti di creare condizioni più favorevoli a questo scopo.
7. Tenere al sicuro gli impianti nucleari
La Cina è contraria agli attacchi armati contro centrali nucleari o altre strutture nucleari pacifiche e chiede a tutte le parti di attenersi alla legge internazionale, a partire dalla Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS) e (chiede) risolutamente di evitare incidenti nucleari prodotti dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia internaizonale per l’energia atomica (Aiea) nel suo ruolo costruttivo per promuovere la sicurezza delle strutture nucleari pacifiche.
8. Ridurre i rischi strategici
Le armi nucleari non devono essere usate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari devono essere contrastati. La proliferazione nucleare deve essere impedita e una crisi nucleare evitata. La Cina è contraria alla riceerca, sviluppo e uso di armi chimiche e biologiche da parte di ogni paese in ogni circostanza.
9. Facilitare le esportazioni di grano
Tutte le parti devono implementare l’Iniziativa per il grano del Mar Nero firmato da Russia, Turchia, Ucraine a Onu pienamente e concreamente in una maniera bilanciato, e devono esostenere l’Onu nello svolgere un ruolo importante a questo riguardo. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione percorribile per la crisi alimentare globale.
10. Fermare le sanzioni unilaterali
Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere la questione, ma creano soltanto nuovi problemi. La Cina si oppone a sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. I Paesi convolti dovrebbero astenersi dall’abuso di sanzioni unilaterali e da “giurisdizioni a distanza” contro altri Paesi, in modo da fare la loro parte nella de-escalation della crisi ucraina e per creare le condizioni nelle quali Paesi in via di sviluppo possano far crescere le loro economie e gestire meglio le vite dei loro popoli.
11. Mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento
Tutte le parti devono mantenerre con forza il sistema economico esistenente nel mondo e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sforzi congiunti sono necessari per mitigare lo spillover della crisi e per impedire che interrompa la cooperaizone internazionale nell’energia, nella finanza, nel commercio del cibo e nel trasporto, minanco la ripresa economica globale.
12. Promuovere la ricostruzione post-conflitto
La Comunità internaizonale deve assumere misure per sostenere la ricostruzione postbellica nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e ad avere un ruolo costruttivo in questo campo”.

Arte, riprende a Roma ciclo di incontro dedicati al collezionista

Arte, riprende a Roma ciclo di incontro dedicati al collezionistaRoma, 23 feb. (askanews) – Riprende il ciclo di incontri dedicati al collezionista iniziato nel 2019 e curato dalla Galleria Russo in collaborazione con lo Studio Legale Montani Tesei di Roma, specializzato in Diritto dell’Arte. Gli appuntamenti vertono intorno al mercato dell’arte, alla salvaguardia e protezione del valore nel processo di acquisto di un’opera.
La serie di incontri, iniziati a gennaio e che si terranno ancora tra febbraio e maggio 2023, vedrà specialisti del settore affrontare temi chiave per collezionisti, esperti e amanti del mondo dell’arte. Un’occasione per far chiarezza ed esaminare i passi, le procedure e le raccomandazioni utili al collezionista: dall’acquisto di un’opera d’arte, alla sua possibile alienazione sino casi più particolari come i prestiti per le mostre, la libera circolazione dei beni d’arte, nonché la gestione ordinaria e straordinaria della collezione.
Il prossimo incontro, che si terrà venerdì 24 febbraio 2023 alle ore 17.30, si intitola: “Le collezioni di famiglia: un patrimonio da tutelare e tramandare”. Interverranno: Avvocato Virginia Montani Tesei, Studio Montani Tesei, Roma, esperta in Diritto dell’Arte; Dottor Franco Dante, Studio Dante Associati, Torino, Dottore Commercialista, revisore contabile, esperto in Fiscalità dell’Arte; Notaio Giovanni Floridi, Studio Notarile Floridi, Roma, collezionista ed esperto d’arte.
Il 31 marzo 2023, alle ore 17.30, l’incontro sarà incentrato sulla “Gestione ordinaria e straordinaria della collezione. Assicurazione, trasporto, prestiti e restauro” Interverranno: Dottor Cesare d’Ippolito, AXA ART, Roma; Dottor Alessandro Pavia, Studio Pavia Il 5 maggio 2023, alle ore 17.30 si terrà un appuntamento su “Arte in impresa – Corporate Art Collection”. Interverranno: Avvocato Virginia Montani Tesei, Studio Montani Tesei, Roma, esperta in Diritto dell’Arte; Fabrizio Russo, Galleria Russo, Roma; Federico Russo, Dottore Commercialista, Omnia Consulting Italia, Roma; Katia da Ros, Vicepresidente di Confindustria con delega alla cultura, ambiente e sostenibilità. Tutti gli incontri si svolgeranno presso il centro Roma Eventi-Piazza di Spagna, via Alibert, 5a.Disponibilità fino ad esaurimento posti.

Dl Milleproroghe, non escluso un “monito” scritto di Mattarella

Dl Milleproroghe, non escluso un “monito” scritto di MattarellaRoma, 23 feb. (askanews) – Il decreto Milleproroghe approvato oggi in via definitiva dalla Camera, potrebbe diventare legge con la “macchia” di un monito scritto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Al Senato erano state fonti parlamentari di maggioranza a riferire di perplessità del Quirinale sul tema delle concessioni balneari, la cui proroga espone l’Italia a possibili sanzioni da parte dell’Unione europea che sul tema ha già aperto una procedura di infrazione a carico dell’Italia. La voce di un possibile intervento del Colle con una lettera “di accompagnamento” è tornata a circolare in Parlamento anche se fonti di maggioranza raccontano di non aver avuto segnali di un possibile intervento del Colle.
Il Quirinale non conferma né smentisce le voci parlamentari, non comunica nessun orientamento sul tema, l’unica certezza è che, come sempre accade alla fine di ogni iter parlamentare di leggi e decreti da promulgare, gli uffici sono al lavoro e nessuna decisione è stata presa. Il decreto tuttavia scade il 27 febbraio, era blindato a Montecitorio, non ha subito modifiche. Sarebbe arduo immaginare di concludere praticamente ad horas un nuovo esame delle due Camere in caso di ipotesi estrema, cioè di un ricorso al dettato dell’articolo 74, primo comma, della Costituzione, che recita: “Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione”. Uno strumento al quale il capo dello Stato finora ha fatto ricorso solo in occasione del varo della legge sulle mine anti-uomo.
L’attenzione del Quirinale alle corrette relazioni con l’Europa è da sempre un pallino di Mattarella quindi non è escluso che il dl Milleproroghe possa rappresentare l’occasione per una lettera ai presidenti delle Camere (come in occasione del varo della commissione d’inchiesta sul sistema bancario) o ai medesimi interlocutori con l’aggiunta del presidente del Consiglio come è accaduto per il decreto sostegni bis varato dal governo Draghi.

Ucraina, un anno di guerra: il punto del Gen. Leonardo Tricarico

Ucraina, un anno di guerra: il punto del Gen. Leonardo TricaricoRoma, 23 feb. (askanews) – “Putin è in una condizione in cui non può conquistare neanche poche decine di metri, ecco, siamo in una sorta di stallo prolungato”.
Supercaccia da combattimento di 5^ generazione Sukhoi Su-57, droni, navi, moderni carri armati T-14, missili a lungo raggio. Quello messo in campo dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina è un arsenale di prim’ordine, abbastanza per annientare una piccola nazione come l’Ucraina in pochi giorni. Eppure, a un anno esatto dall’invasione e dopo migliaia di morti – dall’una e dall’altra parte – la guerra è tutt’altro che vicina alla fine.
Per capire cosa stia realmente accadendo, askanews ha fatto il punto con il Generale Leonardo Tricarico, già Capo di stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e presidente della fondazione ICSA (Intelligence, Culture and Strategic Analysis).
“Una delle conclusioni, a consuntivo di un anno di guerra è quella che la capacità militare di Putin era stata largamente sovrastimata, anche dagli esperti – ha spiegato – e non solo quella di Putin ma anche quella dello strumento militare uscito dall’Unione Sovietica. Quindi, in questo contesto, si colloca la sua capacità odierna. Basti pensare che spendono per la Difesa poco più di quello che spende l’Italia; non possono essere arsenali né molto vasti né, soprattutto, molto avanzati cronologicamente. Quindi erano gonfiate sia le dichiarazioni di Putin sia la stima che ne avevamo fatto. Gli arsenali sono molto logori, sono logori soprattutto dimensionalmente. Però c’è una differenza, la Russia consuma molto di più di quanto non possa generare o reperire sul mercato ed evidentemente questo porta a uno spegnimento graduale di tutte le sue capacità di colpire. Mentre l’Ucraina, pur essendo nelle stesse condizioni, gode del supporto di una comunità internazionale molto ben attrezzata che la può sostenere fino alla fine abbiamo sentito dire”.
L’approvviggianamento di armi è un tema di forte attualità, soprattutto per la componente aerea che Putin non sembra aver saputo sfruttare al meglio, mentre Zelensky – dal canto suo – continua a chiedere nuovi caccia all’occidente, gli F-16 certo ma qualcuno ha ventilato anche l’ipotesi degli AMX italiani.
“I russi – ha continuato Tricarico – sì possiedono armamento di precisione ossia il kit per poter usare l’armamento in maniera precisa però, evidentemente, non ne hanno in quantità sufficiente perché abbiamo visto la componente aerea impiegata come noi facevamo… cinquant’anni fa forse. Proporre o dare addirittura gli AMX a Zelensky significherebbe buttare sabbia negli ingranaggi della sua macchina bellica. Perché ce li hanno solo gli italiani e, forse, dei brasiliani ne è rimasto qualcuno. Sono in quantità piuttosto limitata e quindi Zelensky dovrebbe fare questo sforzo di preparazione, di addestramento e di logistica comunque molto grande per avere un risultato molto piccolo in termini dimensionali e anche qualitativi”.
Resta un ultimo interrogativo: come e quando finirà questa guerra?
“Probabilmente, per sfinimento, ci sarà un cessate il fuoco costretto dai fatti e uno scorrere carsico di questa guerra che poi potrà riemergere in un altro momento, com’è successo praticamente dal 2014 ad oggi con Minsk – ha concluso il Generale – è necessario che si prenda atto di questo e che s’individui un punto mediano al quale far finire la guerra. In questo la Comunità internazionale non ha fatto molto anzi non h fatto niente. In questo senso si dovrà attivare una concertazione vera per capire se riusciamo, tutti insieme, a immaginare uno status finale dell’Ucraina e dei suoi territori”.

Il nuovo singolo di Dente, “Cambiare idea” esce venerdì 24 febbraio

Il nuovo singolo di Dente, “Cambiare idea” esce venerdì 24 febbraio

Assaggio del nuovo dico. Le prime date del tour

Roma, 23 feb. (askanews) – Cambiare idea è il nuovo singolo di Dente in uscita venerdì 24 febbraio per INRI/Virgin Music Las. Dopo il tuffo insieme ai Post Nebbia in una nostalgia dal sapore Fifties con La vita fino a qui, il cantautore torna con un secondo assaggio del nuovo disco, in uscita in primavera e presentato sul palco da maggio. Cinque le prime date del tour annunciate: Il 4 maggio al Locomotiv di Bologna, l’11 maggio al Monk di Roma, il 12 maggio al Viper di Firenze, il XX maggio a Milano per il Mi Ami e l’8 giugno all’Hiroshima Mon Amour di Torino. Cambiare idea ha quella dolcezza un po’ disillusa e quell’eleganza malinconica che rendono da sempre inconfondibile la poetica di Dente e lo hanno reso uno dei cantautori più significativi della sua generazione, capace di parlare a tutte e tutti. Una canzone dal respiro orchestrale che nasce cullata da un pianoforte e venata di archi, per poi esplodere in un ritornello che abbraccia le sofferenze di un cuore infranto. Il dolore cede il passo all’accettazione per la fine dell’amore – o meglio l’inizio della fine del mondo – e le cicatrici che inevitabilmente rimarranno. Un brano che guarda negli occhi il passato con maturità e consapevolezza, senza rancori. Accarezza e somatizza il ricordo, proiettandosi verso il futuro. Non c’è rabbia o pentimento per quanto si è vissuto: non importa se dovrò piangere tanto, se sarà tutto un altro mondo e se dovrò cambiare idea. Cambiare idea è un inno alla capacità di rialzarsi e guardare avanti, di accettare i cambi di rotta e le deviazioni della vita, anche quando fanno male. Amare, soffrire, accudirsi, ricominciare: questa in fondo è l’unica cosa da fare.
Chi è Dente Dente, al secolo Giuseppe Peveri, è un cantautore italiano, originario di Fidenza e residente a Milano. Dopo la militanza come chitarrista in formazioni rock/new wave, nel 2006 inizia la sua esperienza solista con “Anice in bocca” (Jestrai), un disco che contribuisce a definire la via italiana al pop lo-fi, la cui poetica viene portata a compimento nei dischi successivi, riconosciuti cult della nuova canzone italiana anni 2000: “Non c’è due senza te” (2007 Jestrai), “L’amore non è bello” (2009 Ghost/Venus) e “Io tra di noi” (2011 Ghost/Venus), che comincia l’esplorazione di Dente verso dimensioni sonore sempre meno connotate dall’estetica lo-fi e sempre più improntate a un cantautorato classico e consapevole. Anche la scrittura, inizialmente destrutturata, evolve progressivamente verso ricercatezza ed essenzialità, senza mai perdere la riconoscibile giocosità del linguaggio che ha consacrato lo stile di Dente. È il percorso dei dischi “Almanacco del giorno prima” (2014 RCA/Sony), “Canzoni per metà” (2016 Pastiglie/Sony) e “Dente” (2020 INRI/Artist First). Del 2015, invece, è l’esordio letterario di Dente: “Favole per bambini molto stanchi”, edito da Bompiani. Nel 2023, Dente torna sulle scene con un disco prodotto da Federico Nardelli: il 27 gennaio esce il primo singolo estratto, “La vita fino qui” feat Post Nebbia.

Ucraina,Polonia: aumentate misure sicurezza al confine con Russia

Ucraina,Polonia: aumentate misure sicurezza al confine con Russia

E Bielorussia. “Prime fortificazioni al confine con Kaliningrad”

Milano, 23 feb. (askanews) – La Polonia ha iniziato a dispiegare fortificazioni al confine con l’oblast di Kaliningrad e sta ampliando le sue misure di sicurezza preventive e difensive al confine con la Bielorussia e la Russia. L’annuncio all’indomani della visita del presidente Usa Joe Biden a Varsavia e alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il ministro della Difesa della Polonia Mariusz Blaszczak ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza ai confini con Bielorussia e Russia. “Abbiamo avviato un’espansione preventiva delle misure di sicurezza al confine con Russia e Bielorussia. Questo fa parte della nostra strategia di difesa e deterrenza”, ha affermato il ministro della Difesa polacco. “Le prime fortificazioni sono già state collocate al confine con l’oblast di Kaliningrad”, ha aggiunto il capo del ministero della Difesa polacco in un tweet.
“Militarmente, la Russia non ha ottenuto alcun successo. L’Ucraina oppone una resistenza effettiva, ma è una conseguenza del sostegno dell’Occidente”, ha detto il generale Miroslaw Rózanski nella conversazione pomeridiana su RMF FM alla vigilia dell’anniversario della Russia aggressione contro l’Ucraina.

Premi “Ballerino Dalla 2023”, le nomination della prima edizione

Premi “Ballerino Dalla 2023”, le nomination della prima edizioneRoma, 23 feb. (askanews) – È stato presentato giovedì 23 febbraio a Bologna il “Ballerino Dalla”, riconoscimento assegnato agli artisti premiati da “Ciao – Rassegna Lucio Dalla”, per le forme innovative di musica e creatività”, prima edizione della rassegna dedicata a Lucio Dalla e ispirata alla sua straordinaria capacità di visione.
Sono state annunciate le nomination del “Ballerino Dalla” per le categorie “Artista” (Ariete, Gianmaria, Giuse The Lizia, Mara Sattei, Nu Genea), “Canzone” (“Andrea” di Bresh, “Brucherò Nei Pascoli” di Bar Adriana, “Le Pietre Non Volano” di Luchè, “Respiro” di Emma Nolde, “Tienatè” di Nu Genea) “Producer/Talent Scout”, (Bias, Okgiorgio, MACE, Marcello Balestra, Thasup), “Colonna Sonora” (“America Latina” dei Verdena, “Cose Da Pazzi” di Colapesce Dimartino, “La Vita Bugiarda Degli Adulti” di Enzo Avitabile, “L’ombra Del Giorno” di Andrea Laszlo De Simone, “Siccità” di Franco Piersanti) e “Progetto” (“Flop Tour” di Salmo, Post Nebbia, “Stella di mare” nuova versione (con duetto virtuale di Lucio Dalla) di Cesare Cremonini, “Tango” concept video-brano di Tananai, Zois per Roberto Roversi, Ep e libro “Etilene Per Tutti”).
Usciti anche i finalisti del contest dedicato agli emergenti (21 selezionati per la categoria “Canzone” e 10 selezionati per la categoria “Producer”): per la categoria “canzone” sono 2UE, Dada, Daemia, Dalila Spagnolo, Edgar Allan Pop, FURIA, Gobbi, Jacopo Planet, Joelle, Kid Gamma, Lumen, Marcio, Martina Beltrami, MIGLIO, MIRA, Neno, NERVI, Rame, SETE, SWEWA, Te quiero Euridice; per la categoria “producer” nominati Alessandro Di Dio Masa, Davide Alberto De Blasio, Francesco Faggi, FranzK, Giuseppe Scrima, Kilian, Le Canzoni Giuste, Limbrunire, MOLLA, OBI.
I premi, che saranno assegnati annualmente, verranno conferiti il 2 marzo al Teatro Celebrazioni di Bologna, serata presentata da Dario Ballantini insieme a Mille e organizzata in occasione dell’80esimo compleanno di Lucio Dalla. Gli artisti premiati si esibiranno live o presenteranno il proprio progetto al pubblico del Teatro Celebrazioni.
Il riconoscimento del “Ballerino Dalla” verrà conferito ad artisti e opere che stanno contribuendo a innovare il panorama musicale italiano incarnando e interpretando l’approccio visionario, sperimentale ma anche pop che ha guidato la lunga carriera di Lucio Dalla.
Disegnato dall’artista Mauro Balletti e ispirato al testo del brano “Balla balla ballerino”, il Ballerino Dalla rappresenta una figura in una posizione di danza, poggiata “su una tavola fra due montagne”. Simboleggia le sfide, le insidie e le difficoltà che ogni nuovo artista si trova ad affrontare all’inizio del suo percorso nel complicato tentativo di affrancare la sua unicità presso il pubblico.
Le nomination sono state fatte da una giuria qualificata, composta da Massimo Bonelli (Presidente di giuria e Direttore Artistico della rassegna), Antonio Filippelli (Music Producer e Direttore Artistico), Carlo Pastore (direttore artistico e conduttore radiofonico), Giovanni Truppi (cantautore), Giulia Cavaliere (giornalista e critica musicale), Marco Missiroli (scrittore), Maria Vittoria Baravelli (curatrice d’arte e art sharer), Nina Selvini (Amministratore Delegato di Astarte), Sara Potente (direttrice Artistica di Numero Uno), Silvia Danielli (condirettrice Billboard Italia) e Valerio Baroncini (Vice Direttore QN il Resto del Carlino).
Nel corso della serata, sarà assegnato anche il Premio QN il Resto del Carlino, dedicato al talento locale/bolognese.
I biglietti della prima edizione di “Ciao – Rassegna Lucio Dalla” sono disponibili in prevendita su Vivaticket.it e presso la biglietteria del Teatro Celebrazioni.
L’evento, ideato da Pressing Line e iCompany e da quest’ultima realizzato con la direzione artistica di Massimo Bonelli, è promosso da Fondazione Lucio Dalla, in collaborazione con il Comune di Bologna e sostenuto da Banca di Bologna. Media Partner di “Ciao – Rassegna Lucio Dalla”: QN Quotidiano Nazionale (il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, Luce!)