Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

NielsenIQ: in un anno più che raddoppiata quota famiglie in difficoltà

NielsenIQ: in un anno più che raddoppiata quota famiglie in difficoltàMilano, 23 feb. (askanews) – Nel 2022 il fatturato del largo consumo in Italia è cresciuto del 6,6%, essenzialmente per effetto dalla dinamica inflazionistica (+8,7% inflazione media 2022). Le famiglie italiane di fronte all’ulteriore aumento dell’inflazione (15% a gennaio 2023 per i beni di largo consumo) e alla conseguente diminuzione del potere d’acquisto, modificano i propri comportamenti, rivedendo da un lato la composizione del carrello della spesa e più recentemente riducendo i volumi d’acquisto. In meno di un anno, secondo le rilevazioni di NielsenIQ, è ulteriormente aumentato (+7 punti) il numero dei cosiddetti “consumatori cauti” (dal 52% al 59%) e, aspetto più rilevante, è più che raddoppiata la quota di famiglie in difficoltà che raggiungono il 23% rispetto al 10% di inizio 2022.
A definire lo stato dell’arte del largo consumo è NielsenIQ in occasione della la nuova edizione de Linkontro, la manifestazione giunta alla sua trentottesima edizione, che riunirà più di 200 aziende e 600 manager del largo consumo al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA) dal 18 al 21 maggio 2023. Il tema dell’edizione 2023 “Alla radice del tempo che viene” ha come obiettivo approfondire le capacità delle imprese di sviluppare relazioni forti con i propri stakeholder per rigenerare fiducia e affrontare le sfide odierne.
Lo scenario infatti è in continua evoluzione e l’incertezza domina il mercato tanto quanto le decisioni dei consumatori. Un italiano su tre è preoccupato per l’aumento dei prezzi della spesa e quasi la totalità dei consumatori (il 95%) intende risparmiare nei mesi a venire. Le strategie messe in atto dalle famiglie includono, per il 68% dei casi, la selezione dei prodotti da inserire nel carrello della spesa o la modifica del canale d’acquisto, per il 27% degli intervistati.
Dato lo scenario attuale, che verrà ampliamente analizzato a Linkontro da esperti di diverse discipline e sotto molteplici punti di vista, si fa sempre più stringente la responsabilità delle aziende a cooperare per sostenere il settore del largo consumo nel suo complesso e supportare le famiglie italiane nell’affrontare le sfide quotidiane.
“Anche quest’anno, Linkontro sarà un momento unico di dibattito e condivisione tra i protagonisti della business community del largo consumo – dichiara Stefano Galli, chairman Linkontro – Il clima politico, sociale ed economico globale ci obbliga a cercare nuove risposte agli attuali problemi, nuove strategie da realizzare per affrontare il cambiamento. Il progresso dipende dalle scelte che facciamo ed è questa la nostra responsabilità del presente per costruire con consapevolezza un domani migliore”.

“L’industria distillatoria incarna l’essenza della sostenibilità”

“L’industria distillatoria incarna l’essenza della sostenibilità”Milano, 23 feb. (askanews) – “L’industria distillatoria incarna l’essenza della sostenibilità e della circolarità e offre un contributo concreto e significativo al miglioramento della qualità dell’ambiente”. È quanto emerge dal report di sostenibilità presentato oggi a Roma dall’Associazione nazionale industriali distillatori di alcoli ed acquaviti (AssoDistil) e realizzato con l’obiettivo di illustrare l’evoluzione nel biennio 2020-2021 dei principali indicatori della sostenibilità ambientale, economica e sociale del comparto.
Dal documento risulta che la percentuale di energia rinnovabile autoprodotta dalle distillerie risulta essere più che doppia (63,5%) rispetto alla quota di energia fossile acquistata sul mercato (31,5%). “L’autoproduzione di energia termica ed elettrica da residui di lavorazione – ha spiegato il direttore di AssoDistil, Sandro Cobror – consente di minimizzare l’acquisto di energia dal mercato e ridurre l’impatto ambientale e il costo energetico per le imprese, che altrimenti sarebbe eccessivamente oneroso a causa del notevole input energetico necessario nei processi di distillazione, in particolare negli ultimi mesi in cui il prezzo del metano ha raggiunto valori molto elevati”.
Il report rivela inoltre un trend di crescita degli investimenti del settore nell’installazione di impianti fotovoltaici e di biogas a zero impatto ambientale, per cui ci si attende nel prossimo futuro una progressiva diminuzione delle emissioni. In particolare, la produzione di energia elettrica fotovoltaica a zero emissioni è cresciuta del 300% dal 2018 al 2021. Inoltre, risulta molto rilevante la produzione di bioetanolo sostenibile da destinare al settore trasporti, un biocarburante in grado di abbattere le emissioni del 75% rispetto alla benzina e che sarebbe il componente ideale per ridurre ulteriormente anche le emissioni delle auto ibride, oggi alimentate con sola benzina.
“Questa seconda edizione del report di sostenibilità evidenzia la convinzione delle imprese che vi hanno partecipato nel promuovere la propria identità di importanti soggetti di sviluppo economico, sociale ed ambientale” ha affermato il presidente di AssoDistil, Antonio Emaldi, aggiungendo che “evidenzia poi una precisa filosofia di azione orientata alla condivisione dei progetti di crescita con tutti gli stakeholders, con l’obiettivo comune di salvaguardia dell’ambiente e dell’equilibrio socio-economico”.
Il report è stato stilato grazie al contributo di 12 aziende leader associate ad AssoDistil e rappresentative del settore: Bonollo, Bottega, Gruppo Bertolino, Mazzari, Marzadro, Deta, F.lli Francoli, Bonollo U., I.M.A., D’Auria Distillerie & Energia, Acquavite e Bertagnolli.

Zehra Dogan apre il progetto “Observatory on Deculturalisation”

Zehra Dogan apre il progetto “Observatory on Deculturalisation”Milano, 23 feb. (askanews) – Inaugura oggi, con una performance dell’artista Zehra Dogan, il progetto “Observatory on Deculturalisation”, curato dal collettivo Zaira Oram, presso la OXYD Kunsträume di Winterthur in Svizzera. Un’altra tappa di una ricerca brillante che indaga i territori, i temi e le pratiche al confine del territorio del contemporaneo.
Attraverso l’azione performativa ANKEBUT (Female Spider), Zehra Dog?an presenta un’opera inedita che porta al centro il tema della resistenza femminile e interroga la relazione che le donne sviluppano con il proprio corpo e la terra. ANKEBUT – parola che designa il ragno femmina in una surah (ripartizione) del Corano – si realizza con un intervento site-specific che trova spazio tra le colonne dell’architettura industriale di OXYD a Winterthur. L’artista tesse una ragnatela di capelli umani su raggi di fili spinati, gli stessi fili che costituiscono muri e barriere in numerose geografie del mondo, erette ancora oggi con l’obiettivo di dividere terre e di rendere illegale la presenza di esseri umani. Quale donna curda, Dog?an si è spesso trovata a vivere tra questi territori – divisi dall’esercizio dei regimi di controllo geo-politico, razziale e di genere – costruendo e ri-costruendo la propria casa ogni volta che qualcuno è arrivato per distruggerla. Come forma di opposizione al sistema di potere dominante maschile, la tessitura della ragnatela diventa metafora esistenziale della resistenza e del potere generativo di cui le donne, come i ragni femmina, sono capaci. “I nostri nidi solitari, sottili, invisibili, delicati ma forti, che costruiscono un nido”, scrive Do?an, per connettere e difendere, e per creare lo spazio necessario alla sopravvivenza e all’espressione della vita.
L’azione si svolge con la diffusione di un canto di una donna yazidi di nome Sorgul: riconosciuta come una canzone d’amore che è stata tramandata in diverse lingue per molti anni, è in realtà un lamento che descrive la persecuzione e il massacro dei curdi yazidi.
La performance ANKEBUT (Female Spider) di Zehra Do?an è curata da Francesca Ceccherini e presentata in occasione dell’inaugurazione della mostra “Observatory on Deculturalisation” Chapter 1 (23.02 – 23.04.2023). La mostra e la sua piattaforma di ricerca avviano riflessioni a partire dal lavoro della storica dell’arte femminista italiana Carla Lonzi (1931-1982) e dall’uso del termine “deculturalizzazione”. Elaborato da Lonzi nel contesto del collettivo femminista Rivolta Femminile di Milano, il termine “deculturalizzazione” compare nel testo “Sputiamo su Hegel” del 1973 per definire quelle pratiche e azioni che si oppongono ai paradigmi della cultura patriarcale. Il collettivo curatoriale Zaira Oram costruisce “Observatory on Deculturalisation” a partire da Lonzi, per approfondire, attualizzare e ampliare la nozione di deculturalizzazione. Il primo capitolo della ricerca presenta un osservatorio di pratiche artistiche che mettono in atto questo concetto attraverso il suono, il film, la performance, i workshop e i colloqui pubblici.

Imperatore Giappone: prego per pace, aiutare persone in difficoltà

Imperatore Giappone: prego per pace, aiutare persone in difficoltàRoma, 23 feb. (askanews) – Il “tenno” del Giappone Naruhito, in occasione del suo 63mo genetliaco, ha tenuto oggi il primo discorso pubblico dall’ascesa al trono il primo maggio 2019. L’imperatore ha espresso solidarietà per le persone che soffrono nelle guerre nel mondo e ha offerto preghiere per la pace.
Il simbolo del Giappone – questo il ruolo che la Costituzione nipponica assegna a quello che un tempo è stato il monarca-dio dell’impero – ha anche espresso partecipazione a coloro che in Giappone “hanno difficoltà nella loro vita quotidiana tra la pandemia e i prezzi che crescono”.
Naruhito è apparso nei giardini del Palazzo imperiale di Tokyo, dietro un vetro antiproiettile, assieme all’imperatrice consorte Masako, alla figlia ventunenne Aiko, al fratello minore e principe della Corona (primo nella linea di successione) Akishino, accompagnato dalla moglie e da una delle figlie. Tutti indossavano mascherine leggere bianche. Non era invece presente il giovane principe Hisahito, secondo in linea di successione ma probabile futuro imperatore.
All’udienza pubblica – che dal 2020 è stata sospesa per due anni a causa della pandemia Covid-19 – hanno potuto assistere soltanto 4.800 persone, selezionate in una lotteria tra le oltre 60mila che avevano fatto richiesta. Si tratta di una dimensione ancora limitata dalle restrizioni Covid: prima della pandemia l’udienza per il genetliaco del Tenno era aperta a tutti.
“Sono veramente grato per il fatto di poter celebrare in questo modo, per la prima volta con tutti voi, il mio compleanno”, ha detto Naruhito nel suo pbreve saluto alla folla. “Nell’inverno abbiamo avuto grandi navicate e freddo intenso, sono vicino alle persone che hanno subito del danni. Ma anche in questo freddo, percepisco ogni giorno di più che ci stiamo avviando alla primavera. Io mi auguro – ha continuato – che questa primavera sia pacifica per ognuno di voi. Prego per la salute e la felicità di tutti”.
L’imperatore ha elaborato di più il suo pensiero in una conferenza stampa tenuta nel Palazzo imperiale, nel giorno che è sì del suo compleanno, ma anche alla vigilia del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. “Sento con forza l’importanza di pensare al di là del proprio singolo paese per impegnarsi in un dialogo che superi le differenze e porti a cooperare per risolvere i problemi”, ha detto l’imperatore. “Ognuno di noi – ha aggiunto Naruhito – è interpellato ancora una volta a contribuire nella costruzione di un mondo pacifico”.
In Giappone il Tenno è una figura esclusivamente simbolica in base alla Costituzione imposta dalle forze di occupazione statunitense nell’immediato dopoguerra e non ha alcun potere di natura politica. Gli è anzi preclusa la facoltà di incidere sugli equilibri politici. Questo, tuttavia, non gli impedisce di indicare, in maniera indiretta e generica, alcuni punti chiave. Per esempio, oggi dal balcone del Palazzo imperiale, ha evidenziato il fatto che “molte persone stanno avendo difficoltà nella vita quotidiana per la pandemia e l’inflazione”, in particolare “persone in posizioni vulberabili, anziane, con disabilità, che hanno bisogno di sostegno, oltre che persone in povertà, con i loro bambini”. Quindi ha definito “incoraggiante, io sono grato di saperle, che ci sono molti che sostengono queste persone in situazione vulnerabile”. Queste frasi avranno una ricaduta certamente sulle politiche del governo nipponico.
Sul fronte più “leggero, nella conferenza stampa, l’imperatore ha espresso gioia perché a giugno festeggerà i 30 anni di matrimonio con Masako, con la quale finora “abbiamo condiviso le nostre gioie e dolori”. Naruhito ha sottolineato come l’imperatrice consorte sia “un’importante presenza che mi sostiene nella vita quotidiana e aucluno con cui posso parlare sia di affari pubblici che privati”.
Masako è stata spesso nel cono dei riflettori negli anni precedenti all’ascesa al trono, per gli episodi di stanchezza psicologica che ha vissuto anche alla luce della difficoltà di dare un erede maschio alla dinastia. Dopo l’ascesa al trono, in molti si chiedevano se avrebbe retto alle pressioni che sono consuete perla coppia imperiale, ma il Covid-19 ha un po’ tolto le castagne dal fuoco rarefacendo le uscite pubbliche.
Con la fine della fase acuta dell’emergenza, anche la Casa imperiale però dovrà di nuovo dare un segnale di presenza. L’agenzia che ne gestisce le attività (Kunaicho), tendenzialmente, è molto protettiva e non fornisce un’esposizione ampia alla famiglia imperiale come accade in altre parti del mondo, per esempio la Gran Bretagna. Lo stesso sito internet del Kunaicho sembra venire dagli albori della rete. Tuttavia qualcosa sta per cambiare. Lo ha indicato oggi lo stesos imperatore: “E’ importante comunicare l’informazione sulla sulla famiglia imperale nei tempi giusti e in una maniera che sia favile da comprendere per costruire relazioni di fiducia con il pubblico attraverso scambi ripetuti”. In effetti la presenza dell’attuale imperatore, dopo l’intronazione, si è sentita pochissimo.

Inflazione, Eurostat ritocca al rialzo dato eurozona gennaio: +8,6%

Inflazione, Eurostat ritocca al rialzo dato eurozona gennaio: +8,6%Roma, 23 feb. (askanews) – Eurostat ha ritoccato al rialzo i dati sull’inflazione nell’area euro di gennaio: secondo la lettura definitiva la crescita dei prezzi media su base annua si è attestata all’8,6%, in ulteriore rallentamento rispetto al più 9,2% segnato a dicembre. Nella stima preliminare, diffusa il primo febbraio, l’ente di statistica comunitario aveva indicato l’inflazione di gennaio all’8,5%.
I dati però non includevano le cifre sulla Germania che ha fornito la sua lettura solo questa settimana (nella prima economia dell’eurozona a gennaio l’inflazione armonizzata con il resto dell’Ue ha segnato a sua volta un rallentamento il 9,2% annuo, del 9,6% di dicembre).
Da segnalare che il rallentamento generale della dinamica per ora non coinvolge l’inflazione di fondo, cioè l’indice depurato dalle componenti più volatili come energia, alimentari alcolici e tabacchi che a gennaio, nell’area euro, ha visto il tasso di crescita segnare il più 5,3% su base annua, a fronte del 5,2% di dicembre. Anche su queste componenti, tuttavia, sull’ultimo mese Eurostat riporta un calo dei prezzi dello 0,8%, a fronte del -0,2% mensile dell’indice di inflazione generale.
Secondo l’ente comunitario a gennaio i prezzi al consumo dell’energia hanno segnato un ulteriore rallentamento al più 18,9%, sempre su base annua, dopo il più 25,5% di dicembre. Su alimentari, alcolici e tabacchi invece si è registrata una accelerazione al più 14,1%, dal più 13,8% di dicembre.
In Italia a gennaio l’inflazione segnato una moderazione al 10,7%, guardando all’indice armonizzato con l’Ue, dal +12,3% di dicembre. Guardando a tutta l’Ue, i tassi inflazionistici più elevati riguardano Ungheria (26,2%) Lettonia (21,4%) in Repubblica ceca (19,1%). All’opposto i livelli più contenuti si registrano in Lussemburgo (5,8%), Spagna (5,9%) Cipro e Malta (entrambi 6,8%).
Contro l’alta inflazione la Bce sta portando avanti una manovra di rialzo dei tassi di interesse, su cui ha appena ribadito l’intenzione di aumentare ulteriormente il costo del denaro di 50 punti base a marzo.

VéGé: 1,3 mln euro per oltre 2.100 associazioni sportive dilettantistiche

VéGé: 1,3 mln euro per oltre 2.100 associazioni sportive dilettantisticheMilano, 23 feb. (askanews) – Oltre 2.115 associazioni sportive dilettantistiche con sede in tutta Italia, sono state premiate attraverso il progetto lanciato dal gruppo della distribuzione moderna VéGé con migliaia di digital giftcard Decathlon per un ammontare complessivo di oltre 1,3 milioni di euro.
L’iniziativa è nata da un’intesa tra VéGé e Decathlon per promuovere i valori dello sport direttamente sul territorio, aiutando un bacino di destinatari ampio e sommerso, composto dalle associazioni sportive dilettantistiche di tutti gli sport.
Attraverso il coinvolgimento di tutte le 28 imprese al dettaglio di gruppo VéGé, con oltre 2.200 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale, i consumatori hanno permesso alle diverse insegne di donare complessivamente oltre 1,3 milioni di euro in gift card e borsoni Decathlon a più di 2.110 associazioni delle oltre 3.600 che si sono iscritte al programma, pari al 6% delle associazioni esistenti in Italia.
Per ogni 15 euro di spesa era previsto QRcode sullo scontrino insieme ad altri eventuali QR code per l’acquisto di “prodotti acceleratori. I QR code raccolti sono stati assegnati tramite una app dedicata nel “borsellino virtuale” di una delle associazioni sportive dilettantistiche iscritte all’iniziativa. Alla fine dell’attività, in base ad una classifica per insegna, hanno ricevuto i premi le società sportive che hanno raccolto più codici.

Sobrero: sostenibilità come leva di rilancio dei territori

Sobrero: sostenibilità come leva di rilancio dei territoriMilano, 23 feb. (askanews) – I legami e micro legami tra imprese e i protagonisti dei territori sono un pilastro strategico da costruire e sviluppare per rendere concrete e davvero impattanti le strategie di Csr varate dalle aziende. Se ne discuta a Savona, il 27 febbraio, nel corso della terza tappa del Giro d’Italia della Csr, il tour organizzato da Il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale per portare in evidenza e diffondere le migliore pratiche di sostenibilità aziendale diffuse nelle regioni italiane.
“Cresce la consapevolezza che lo sviluppo sostenibile debba vedere la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – E si rafforza la convinzione che la dimensione territoriale è molto importante: spesso le relazioni sono più forti nelle realtà locali e il confronto tra istituzioni, imprese, enti del terzo settore è facilitato dalla conoscenza e dalla fiducia reciproca”.
La tappa di Savona del Giro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso la Camera di Commercio Riviere di Liguria di via Quarda Superiore 16, è organizzata in collaborazione con l’Università di Genova e con la Camera di Commercio Riviere di Liguria. “È sempre più rilevante in termini economici e sociali il concetto di sostenibilità ambientale – dice Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria – Il comparto economico-produttivo del nostro territorio deve percorrere una strada di innovazione e sviluppo sostenibile non solo per mantenere una competitività sul mercato internazionale, ma anche per adattarsi a nuovi stili e spazi di vita. Il convegno sarà quindi l’occasione per condividere le storie e le eccellenze che ad oggi operano in Liguria”.
La Liguria è una delle regioni simbolo dell’Italia dei piccoli Comuni: secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anci, 183 comuni liguri su 234 hanno meno di 5mila abitanti e di questi, 99 ne hanno meno di mille. Quella che un tempo rappresentava una criticità, oggi si sta rivelando una risorsa per moltissimi progetti di sostenibilità: a parlarne in apertura dei lavori sarà, insieme a Enrico Lupi, Nicoletta Dacrema, prorettore vicario dell’Università di Genova. A seguire il primo panel dedicato ai “racconti di innovazione” con Claudio Fiorentini, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Enel Nord Italia, e Luisa Gulluni, Sustainability specialist di Costa Crociere.
Al dibattito prenderà parte anche il mondo universitario, con Franco Manti, membro del Consiglio di Gabinetto del Rettore dell’Università di Genova. “Prendere sul serio la sostenibilità ambientale, economica e sociale comporta cambiare prospettiva rispetto agli approcci tradizionali alla CSR – commenta – Si tratta di sviluppare un modello di business che relazioni economia, etica, società. Il quesito cui rispondere è: come posso creare valore generando benessere materiale e immateriale? Studi recenti dimostrano che il 40% circa del valore di mercato di un’impresa dipende dagli aspetti intangibili e dal capitale etico. Riflettere sull’integrazione delle imprese con il territorio e sulla collaborazione con l’Università costituisce un punto di partenza per l’elaborazione di strategie adeguate alle sfide poste dalle crisi che stiamo vivendo”.
La sostenibilità sociale e quella ambientale possono essere il motore per la valorizzazione di un territorio e la riscoperta delle sue unicità? La risposta è sì. In Liguria la raccontano esperienze come quella di Agorà Coop, storica cooperativa sociale di Genova, che in Valle Stura sta contribuendo alla rinascita di un rinomato distretto di lavorazione della filigrana attraverso l’inserimento di praticanti provenienti da zone di conflitto e calamità. Il loro bagaglio di competenze nei paesi d’origine ha dato vita a un gemellaggio culturale riconosciuto da Unchr e simbolo di accoglienza e integrazione nei borghi dell’entroterra, che sarà raccontato a Savona da Simona Binello, direttrice del Settore Immigrazione di Agorà Coop.
Dalle eccellenze della filigrana, che hanno creato anche il premio consegnato al Festival di Sanremo di quest’anno, si passa a quelle della pasticceria: nel corso della terza tappa del Giro d’Italia della CSR sarà presentata la storia di Lavoratti, fabbrica di cioccolato di Varazze rilevata nel 2020 da Fabio Fazio e Davide Petrini, amministratore delegato della fabbrica di cioccolate, che spiegherà come la storica azienda fondata nel 1938 oggi scommette sull’attenzione all’ambiente e su un modello di crescita basato su sostenibilità e responsabilità sociale. Chiuderanno la tappa gli interventi di Flavio Tonelli, professore ordinario di ingegneria dei sistemi industriali all’Università di Genova e Alessio Marziano, presidente dei Cantieri di Imperia.
Il Giro d’Italia della CSR 2023 è l’iniziativa a cura de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale che intende promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori stimolando un’emulazione virtuosa. Il Giro 2023 tocca 10 città italiane fra gennaio e maggio, raccontando le esperienze di eccellenza per diffondere la cultura della sostenibilità. Dopo Torino, Messina e Savona, la prossima tappa del Giro è in programma a Udine il 10 marzo. A seguire: Roma (16 marzo), Napoli (23 marzo), Bologna (3 aprile), Padova (19 aprile), Trento (8 maggio) e Ancona (16 maggio). Il percorso si concluderà a Milano con l’edizione nazionale del Salone, all’Università Bocconi il 4, 5 e 6 ottobre 2023: tre giorni di incontri, dibattiti, workshop, seminari, presentazioni.
Il programma delle tappe e le news dal Giro sono consultabili online al link www.csreinnovazionesociale.it
Nel 2023 si tiene inoltre, per iniziativa del Salone, la seconda edizione del premio dedicato alla misurazione dell’impatto. Gli obiettivi del premio sono: portare l’attenzione sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato; sottolineare la necessità di condividere il percorso con gli stakeholder e premiare le realtà capaci di misurare il valore economico, sociale e ambientale creato da progetti e iniziative di sostenibilità. La partecipazione al premio è gratuita e aperta a tutte le organizzazioni profit e non profit con sede in Italia che abbiano valutato l’impatto di un progetto realizzato tra il 2020 e il 2022.
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.
Grazie alla collaborazione con Bureau Veritas Italia, anche nel 2022 il Salone ha ottenuto la certificazione ISO 20121, norma internazionale che definisce i requisiti di gestione della sostenibilità degli eventi.

Nasce Omnia Technologies per automazione e imbottigliamento vino e bevande

Nasce Omnia Technologies per automazione e imbottigliamento vino e bevandeMilano, 23 feb. (askanews) – Dt Holding, il progetto creato da Investindustrial che comprende, tra gli altri, il gruppo Della Toffola e Bertolaso, assume da oggi una nuova denominazione, Omnia Technologies. La mission del gruppo è di essere il partner per soluzioni integrate per il settore del vino e delle bevande.
Forte di un team di oltre 1.000 persone, con 12 sedi produttive, otto uffici commerciali nel mondo e di un percorso di crescita che ha portato il gruppo a conseguire nel 2022 un fatturato di circa 250 milioni di euro, Omnia Technologies offre all’industria del vino e dei distillati soluzioni integrate e chiavi in mano, dalle prime fasi del processo produttivo fino al confezionamento.
Le due anime del gruppo, guidate da Della Toffola per la fase di processo e da Bertolaso per l’imbottigliamento, sono supportate da un team di specialisti made in Italy: Permeare nella filtrazione di alta gamma, Gimar per la vinificazione, Sirio Aliberti nella fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Priamo nelle tecnologie per l’industria lattiero-casearia, Ave Technologies per l’imbottigliamento, Z-Italia, OMB e Ape Impianti per l’etichettatura e il confezionamento.
Un perimetro ampliato ulteriormente con le recenti acquisizioni di Progema Engineering, leader nella realizzazione di impianti completi per la lavorazione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, e di Mar.Co., azienda specializzata nel settore dell’imbottigliamento, partner storico di Bertolaso nella tecnologia di alimentazione dei tappi.
“La nostra visione – ha commentato il ceo, Andrea Stolfa – è di essere leader di tecnologia, ispirati dalla grande tradizione italiana e dalla nostra innovativa vocazione alla sostenibilità, con l’obiettivo di essere sempre al servizio dei nostri clienti, delle nostre persone e delle nostre comunità”.

Asi, missione Minerva: successo per l’esperimento Ovospace

Asi, missione Minerva: successo per l’esperimento OvospaceRoma, 23 feb. (askanews) – L’esperimento Ovospace, condotto sulla Stazione spaziale internazionale da Samantha Cistoforetti durante la missione Minerva per studiare gli effetti della microgravità su cellule ovariche bovine, è rientrato di recente sulla Terra custodito nel MiniLab realizzato da ALI (Aerospace Laboratory for Innovative components) di Napoli. E proprio nei laboratori del Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione” di Napoli, i tecnici della società spaziale ALI hanno aperto il piccolo laboratorio per dare il via allo studio dei risultati.
Il MiniLab – si legge sul sito dell’Agenzia spaziale italiana – è stato lanciato lo scorso 7 novembre dalla base spaziale Wallops in Virginia (USA) a bordo del razzo Antares nell’ambito della missione Minerva dell’astronauta Esa Samantha Cristoforetti. Al suo interno l’esperimento Ovospace, promosso nel quadro di un accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’università La Sapienza di Roma e ideato dal team di del Dipartimento di Medicina Sperimentale.
Obiettivo dell’esperimento: studiare il comportamento delle cellule ovariche – essenziali per assicurare il controllo endocrino e la funzione riproduttiva – in condizioni di microgravità. L’interesse scientifico dell’esperimento è motivato dall’opportunità di approfondire genesi e sviluppo del processo riproduttivo in assenza di gravità, aspetto per il quale esiste scarsa letteratura e che le maggiori agenzie spaziali ritengono di interesse per le future prospettive dell’esplorazione umana dello spazio.
L’esperimento, di cui è stato confermato il pieno successo tecnologico e scientifico, rappresenta il primo importante passo nella comprensione del comportamento di queste cellule in ambiente spaziale e come questo influisca sulla loro corretta formazione. Aspetti importanti per lo sviluppo di terapie contro l’infertilità e per garantire salute e benessere di futuri equipaggi che parteciperanno a missioni di insediamento umano e di lunga permanenza nello spazio. L’Italia – si sottolinea – ha dimostrato ancora una volta il suo ruolo di leader nel settore spaziale, producendo strumenti sofisticati in grado di resistere alle condizioni estreme dello spazio e supportare la ricerca scientifica di frontiera.
All’apertura del MiniLab erano presenti Francesco Punzo, Sara Rita Merola, Pasquale Pellegrino e Michele Cioffi di ALI; Valeria Fedeli e Noemi Monti del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Roma La Sapienza e Luca Parca dell’Agenzia Spaziale Italiana, coordinatrice e finanziatrice del progetto attraverso il Contratto ASI n. 2022-5-I.0 “Acquisto di Space Box per esperimenti di life science su ISS durante la missione Cristoforetti”.
“Il successo della missione – commenta Giovanni Squame, presidente della società spaziale ALI – rappresenta un riconoscimento all’impegno alla professionalità delle nostre maestranze e un fondamentale contributo alla ricerca spaziale che viene dal Sud del paese. ALI è fiera di questo risultato che premia un metodo di lavoro basato sulla stretta collaborazione tra imprese, centri di ricerca e università”.
“La collaborazione bilaterale Asi-Nasa per l’utilizzo della stazione spaziale internazionale continua a produrre risultati di pregio non solo per il progresso della ricerca scientifica e per la crescita delle competenze tecnologiche nazionali, ma anche per il contributo offerto alla comunità spaziale internazionale, oggi protesa a colmare i gap di conoscenze necessarie per rendere possibile la presenza umana nello spazio profondo. – spiega Mario Cosmo, direttore Scienza e Ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana, che conclude – L’ottimo risultato di Ovospace conferma l’impegno e la competenza italiana presso i partner internazionali con cui l’Asi è impegnata a costruire il futuro dell’esplorazione umana dello spazio”.
Con il successo della missione Ovospace – commentano dall’ateneo – Sapienza si riconferma Università leader nel settore della ricerca biomedica e ingegneristica condotta in ambito spaziale. Un plauso va in particolare ai ricercatori afferenti al dipartimento di Medicina Sperimentale che hanno dato un contributo essenziale alla progettazione e alla realizzazione dell’esperimento, stabilendo una fruttuosa cooperazione con l’Asi e con la società ALI. Gli studi svolti nel contesto della biomedicina spaziale si collocano sulla frontiera della nuova medicina e si riveleranno fondamentali non solo per assicurare la salute degli astronauti, ma altresì per far progredire discipline emergenti come la systems biology e la medicina personalizzata.

Schlein: il Pd non deve cambiare nome, devono cambiare i nomi

Schlein: il Pd non deve cambiare nome, devono cambiare i nomiRoma, 23 feb. (askanews) – “Non credo sia fondamentale cambiare il nome” del Partito democratico “se non cambiano i nomi, se non cambia il metodo, se non cambia la visione. Io lavoro in questa direzione”. Così Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, intervenendo ad Agorà, su RaiTre.
“Il punto fondamentale è fare del Pd il partito che vuole limitare i contratti a termine, fare il salario minimo, spazzare via i contratti pirata, difendere la sanità e la scuola pubblica contro questo governo che le sta tagliando”, ha aggiunto.