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Israele, Guterres: nuovi insediamenti un ostacolo alla pace

Israele, Guterres: nuovi insediamenti un ostacolo alla paceRoma, 20 giu. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “è profondamente turbato dalla decisione di ieri del governo israeliano di modificare le procedure di pianificazione degli insediamenti” e “ribadisce che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale” oltre a rappresentare “un ostacolo importante alla realizzazione di una possibile soluzione a due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’ONU.

Il Segretario generale, prosegue la nota, “esorta il governo di Israele a fermare e revocare tali decisioni ea cessare immediatamente e completamente tutte le attività di insediamento nel Territorio palestinese occupato e a rispettare integraalmente i suoi obblighi legali”.

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzionerà

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzioneràRoma, 19 giu. (askanews) – Più di sei ore di dibattito nel Pd per il primo vero “franco” chiarimento dell’era di Elly Schlein. Una discussione vera, con la segretaria democratica che sceglie di attaccare per difendersi dalle critiche delle ultime settimane e con una direzione che replica rispondendo per le rime, a cominciare da Lorenzo Guerini, ma con suggerimenti anche da parte di uno dei più convinti sostenitori della leader Pd come Giuseppe Provenzano, che chiede di non attaccare “strumentalmente la segretaria” ma che invoca anche “luoghi dove maturano le decisioni”. Alla fine si vota un documento di sintesi, che riassume le “sette piste” indicate dalla segretaria per “l’estate militante e di mobilitazione” che ha in programma per lanciare la corsa alle Europee del prossimo anno.

Schlein era stata netta aprendo i lavori: “Il gioco al logoramento del segretario non funzionerà, mettetevi comodi perché siamo qui per restare, e per restare insieme e fare quello che ci hanno chiesto alle primarie”. Le critiche per la partecipazione alla manifestazione M5s non sono andate giù alla leader Pd, come anche le polemiche striscianti delle scorse settimane: dalla sconfitta alle amministrative, al voto al Parlamento europeo su armi e Pnrr, passando per la sostituzione di Piero De Luca nel ruolo di vice-capogruppo alla Camera con Paolo Ciani, fino ad arrivare ai sindaci schierati a favore dell’abolizione dell’abuso di ufficio e, appunto, alla manifestazione di sabato. Tutte questioni sulle quali è riemersa la tradizionale anima turbolenta delle varie correnti Pd, a cominciare ovviamente dalla minoranza. Per questo la segretaria ha insistito molto: “L’avversario è la destra non è il mio compagno di partito, la gente è stufa di gare sul centimentro mentre Meloni spacca il paese”. E ancora: “Quando sento che non ci sarebbe una linea politica sorrido… Di contenuti e proposte siamo pieni, ma siamo bravi a coprirli con le polemiche. Se a qualcuno la linea non piace sarebbe più onesto ammetterlo, chi cerca l’incidente mi troverà da un’altra parte”.

Perché l’obiettivo, insiste Schlein, è costruire l’opposizione alla destra. Appunto attraverso la mobilitazione, le mille iniziative che la segretaria ha messo in calendario per le prossime settimane: la manifestazione contro l’autonomia di Calderoli, le iniziative nei territori sul Pnrr, le battaglie per il diritto alla casa, la mobilitazione sulla sanità (sabato prossimo con la Cgil), la segreteria che si terrà in Emilia Romagna per manifestare la vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione. Un Pd ‘di piazza, da combattimento, che deve avere una “identità chiara” perché “se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare più nessuno e lasciare spazio ad altri”. Peraltro, sottolinea, è vero che ai ballottaggi il candidati del Pd hanno perso, ma al primo turno è stato il primo partito e “in questi mesi è stata ritrovata una una connessione sentimentale con la nostra gente” e i sondaggi dicono che i democratici sono risaliti dal 16% al 21%. Ma è la sferzata sulle polemiche interne che agita la minoranza. Stefano Bonaccini cerca di evitare un’escalation di toni, chiede alla segretaria di evitare “approcci minoritari”, ma invita anche i suoi a “non indebolire” la segretaria, anche perché sarebbe “autolesionismo”. Al tempo stesso ricorda a Schlein che “se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora, perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.

Questo però non evita che Lorenzo Guerini, per esempio, rimproveri la segretaria: “Possiamo confrontarci, avere opinioni diverse. Ed è bene che ce le diciamo, e non è lesa maestà dircele. E non è utile – credo – la conclusione secondo me inutilmente polemica della tua relazione su questo punto”. Ma anche Gianni Cuperlo incalza: “Segretaria, il congresso è finito e tu hai il compito di guidare questa comunità. Tu incarni una domanda di innovazione che oggi è la tua e anche la nostra migliore risorsa. Ma attorno a quella spinta tu hai bisogno – direi il dovere – di portare tutto il partito a condividere la lotta, il linguaggio, il traguardo. Questo è il compito di chi guida”. Provenzano, poi, difende la scelta di andare in piazza con M5s, ma appunto chiede “un metodo democratico” per le decisioni. La discussione va avanti a lungo, la segretaria fa una breve replica poco prima delle 21, spiegando che il “pluralismo” è certamente “una ricchezza”, ma aggiungendo che bisogna evitare di fare il gioco della destra e dei media che raccontano un Pd diviso. Il primo “chiarimento” si conclude così, adesso c’è da lavorare per preparare le Europee del prossimo anno e Schlein si augura che cessino le turbolenze di queste settimane.

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo Pd

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo PdRoma, 19 giu. (askanews) – Le critiche e i distinguo certamente non sono “lesa maestà”, anzi “il pluralismo è una ricchezza”, ma è meglio evitare il rischio che la stampa “racconti il Pd per liti che non ci sono”. Così, secondo quanto si apprende, Elly Schlein avrebbe replicato in chiusura di direzione alle osservazioni arrivate durante il dibattito. In particolare era stato Lorenzo Guerini a dire che le diverse opinioni nel partito non rappresentano una “lesa maestà”.

La segretaria, viene spiegato, avrebbe appunto definito il pluralismo “una ricchezza”, come pure “la franchezza”, avvertendo però: “L’importante è non rischiare di indebolire l’alternativa alla destra”.

Tutto pronto per l’esame di maturità 2023: dal tema ai voti, ecco come si torna alla normalità

Tutto pronto per l’esame di maturità 2023: dal tema ai voti, ecco come si torna alla normalitàRoma, 19 giu. (askanews) – Maturità 2023, ci siamo. Il 21 giugno inizia l’esame più temuto dagli studenti italiani che quest’anno, superata la fase dell’emergenza sanitaria, torna definitivamente alla normalità: due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal Ministero) e un colloquio; commissari interni ed esterni; svolgimento delle prove Invalsi requisito di ammissione (ma senza connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato); unica deroga i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), il cui svolgimento non è requisito di ammissione all’Esame.

Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni); le commissioni (che tornato ad essere composte da un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni) sono 14.000, per un totale 27.895 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è Licei 267.758; Istituti Tecnici 173.892; Istituti Professionali 94.358. MERCOLEDI’ IL TEMA – Si parte mercoledì 21, con la prima prova, il tema di italiano (durata massima di sei ore). Alle 8:30 in tutti gli istituti sarà aperto il plico che contiene le tracce scelte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le modalità di svolgimento sono infatti identiche per tutti. Gli studenti possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce (ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale) suddivise in tre diverse tipologie: due analisi del testo (uno poetico e l’altro di prosa), 3 tracce di testo argomentativo e 2 temi di attualità. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

La prima prova scritta suppletiva si svolge il 5 luglio 2023, alle ore 8:30. GIOVEDI’ LA SECONDA PROVA – Anche la seconda prova scritta, in programma giovedì 22 giugno, a partire dalle ore 8:30, si svolge in contemporanea in tutti gli istituti (ha una durata variabile a seconda dell’indirizzo: 6 ore al Classico, 4-6 ore Scientifico e Linguistico, 3 giorni per 6 ore al giorno all’Artistico). Come per il tema, le tracce tornano ad essere elaborate dal Ministero (lo scorso anno le avevano preparate le singole commissioni d’esame) e variano a seconda dell’indirizzo e delle materie: al liceo Classico la seconda prova verterà sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. La seconda prova scritta suppletiva si svolge il 6 luglio 2023 e prosegue nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali la prova si svolge in più giorni.

LA TERZA PROVA SOLO IN ALCUNI CASI PARTICOLARI – Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta che si tiene il 27 giugno 2023, alle ore 8:3. La terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge l’11 luglio 2023, alle ore 8:30.

POI AL VIA GLI ORALI – Conclusi gli scritti, sarà il momento del colloquio orale, secondo un calendario stabilito da ogni istituto. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: la Commissione valuterà sia la capacità del ragazzo di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. L’orale prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione: è la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente. Il colloquio riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica e andrà anche esposta (con una breve relazione o un elaborato multimediale) l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi. CREDITI E VOTI – Nello scrutinio finale il consiglio di classe ha attribuito il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno. La valutazione sul comportamento ha concorso alla determinazione del credito scolastico. Il voto finale dell’Esame di Maturità è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 punti per il primo scritto; massimo 20 punti per il secondo scritto; massimo 20 punti per il colloquio. La Commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame. Il punteggio massimo è 100 (con la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.

Pd, Bonaccini: no indebolire Schlein, ma partito non è movimento

Pd, Bonaccini: no indebolire Schlein, ma partito non è movimentoRoma, 19 giu. (askanews) – “Voglio essere chiaro: nessuno pensi che indebolendo la segretaria il Pd diventi più forte”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini in direzione, chiedendo però a Elly Schlein di “discutere più e meglio” e di ricordare che “un grande partito è altra cosa da un movimento”.

Ha spiegato Bonaccini: “Dopo soli tre mesi che c’è in campo un nuovo gruppo dirigente immaginare di indebolirlo sarebbe autolesionista. E peraltro io, come tanti di voi, abbiamo sofferto troppe volte nella storia del Pd” il fatto che “appena eletto un segretario” subito c’era “qualcuno che cominciava a lavorare per indebolirlo e sostituirlo. Sarebbe come segare il ramo su cui siamo seduti”. “Ma – ha aggiunto – a Elly Schlein dico: se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora. Non perché io sia affezionato ad un assemblearismo permanente, anzi: apprezzo l’ascolto e poi la decisione rapida. Ma perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.

Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedere

Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedereMilano, 19 giu. (askanews) – La riforma della giustizia “passa al Parlamento che nella sua sovranità deciderà come procedere”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda sull’iter del pacchetto di norme approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri.

Il Guardasigilli partecipa oggi a un convegno alla Milano Luiss Hub organizzato dalla vicepresidente dell’ateneo Paola Severino sul sistema sanzionatorio nella riforma tributaria.

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destra

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destraRoma, 19 giu. (askanews) – “Non sarebbe con approcci minoritari che noi riporteremmo la destra all’opposizione. E voglio essere chiaro. Vocazione maggioritaria per noi è il contrario dell’autosufficienza, da soli non si vince mai”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini, parlando in direzione. “Vorrei provassimo a far capire anche alle altre opposizioni che, certo, il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd né M5s, né il Terzo polo potranno mai essere alternativi a questa destra, sempre che vogliano davvero essere alternativi a questa destra”.

Ha aggiunto Bonaccini: “Con Elly al congresso avevamo convenuto su questo: un partito più grande attorno a cui costruire un centrosinistra nuovo e credibile. Io ho parlato allora di una traversata nel deserto, per dire che non sarà né facile né breve. Ma il Pd non può che essere – ecco la vocazione maggioritaria – il perno di un nuovo centrosinistra”. E, ha precisato, per ogni no al governo serve “una controproposta che sia convincente”.

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadra

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadraRoma, 19 giu. (askanews) – “Facciamo oggi una discussione leale, franca, profonda per tirare insieme una linea. Poi però lavoriamo tutti insieme in modo corale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in direzione: “Io credo in un gioco di squadra, in una leadership collettiva”, ovviamente “nella chiarezza della linea politica del congresso”.

Serve “un’orchestra capace di suonare il medesimo spartito”. Vanno bene “le critiche, ma accanto alla lealtà”. Alle amministrative il Pd ha perso, ha riconosciuto la leader dem, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari. Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

“Quello che proponiamo è un’estate militante”, ha detto ancora Schlein. “È il momento di chiedere a tutto il partito di mobilitarci insieme su questa nostra agenda”. L’impegno deve cominciare dal Pnrr: “Chiedo a tutte e tutti di promuovere sul proprio territorio almeno un incontro sul Pnrr invitando cittadine e cittadini perché abbiano piena consapevolezza” di quello che si rischia di perdere “se il governo non si dà una mossa. Suoneremo dal basso un’enorme sfida per il governo”. “Sabato prossimo – ha anticipato Schlein – saremo al fianco della manifestazione indetta da Cgil e altre associazioni sulla sanità pubblica, noi saremo al loro fianco, a sostegno di importanti battaglie condivise. Dobbiamo mobilitarci sulla sanità pubblica – dice la segretaria del Pd -, scegliete quali forme preferite sui territori, alcuni hanno scelto la raccolta firme, altri i banchetti, l’importante è tenere alta l’attenzione su quello che il governo Meloni sta facendo, anzi su quello che non sta facendo, per privatizzare e smantellare basta stare fermi, come stanno facendo loro”.

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)Roma, 19 giu. (askanews) – “Questo partito è l’unico che si dà regolarmente sede di discussione ampia e democratica, facciamone buon uso”, lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein aprendo la direzione Pd. Alle amministrative il Pd ha perso, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari”, ha detto la segretaria democratica parlando in direzione: “Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

Invece, il Pd deve “ricostruire un’identità chiara”, un profilo che “ci renda riconoscibili alle persone. Dobbiamo che diventi chiaro chi vogliamo rappresentare, se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto non si è più riconoscibili”. Il Pd nei mesi scorsi ha ricreato una “connessione sentimentale” con il proprio elettorato, secondo Elly Schlein. Parlando alla direzione del partito la leader dem ha spiegato: “Sono stati mesi che ci hanno permesso di ritrovare una connessione sentimentale con la nostra gente, riallacciare fili con alcuni interlocutori importanti per noi – categorie economiche, sindacati, terzo settore – fino alle piazze”.

“Ora – ha aggiunto – è però il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Un’agenda che racchiude una visione di paese, che tiene conto del fatto che siamo all’opposizione senza sconti al governo Meloni”. L’agenda del Pd, ha chiarito, avrà come “punti cardine” innanzitutto tre temi: “Giustizia sociale, lavoro, conversione ecologica”.

”Viva Coldplay”, è uscita la biografia italiana della band

”Viva Coldplay”, è uscita la biografia italiana della bandRoma, 19 giu. (askanews) – “Viva Coldplay, storia di un successo planetario” è il titolo della nuova biografia firmata da Fabrizio Sandrini, pubblicata a fine maggio per Il Castello marchio Chinaski Edizioni. “Viva Coldplay” è l’unica biografia a livello mondiale, che raccoglie in modo completo tutte le vicende della band fino ai giorni nostri.

La storia di quattro amici che decidono di formare una band, una band destinata ad essere definita come dei “moderni Beatles” (Justin Timberlake). Come i fab four anche i componenti dei Coldplay si distinguono ognuno per una sua particolarità. Il libro parte proprio dal background dove è cresciuto il cantante Chris Martin, il chitarrista Jonny Buckland, il bassista Guy Berryman e il batterista Will Champion. Corre l’anno 1996 quando la band muove i primi passi tra mille insicurezze, ma il vero e proprio debutto discografico è nel 1998 con l’EP “Safety”. Passando al setaccio la loro discografia, libri e decine d’interviste, Sandrini restituisce l’istantanea di una band atipica, a partire proprio dal frontman Chris Martin.

Antirockstar e lontani dagli eccessi, i Coldplay diventano un nuovo modello basato su tratti come gentilezza, disponibilità, cortesia e modestia. Un successo planetario che passa dalle sessioni di studio dove nascono le canzoni, al confronto con i produttori come Dan Keeling o Brian Eno, artefici di quel sound che li ha fatti amare (o odiare) da pubblico, critica e colleghi. Quei colleghi come Liam Gallagher che prima li insulta e poi fa marcia indietro dichiarando: “Chris come suoni bene. Mi rimangio tutto quello che ho mai detto su di te”. Ma anche il rapporto di amicizia con i Muse, che con loro condividono l’”onta” di essere sempre stati paragonati ai Radiohead. Il volume analizza fedelmente tutti i passaggi che la band ha affrontato lungo il percorso di pubblicazione dei loro album, dai rapporti con la discografia a quelli con i fan, dai tour mondiali alle strategie di promozione e comunicazione. Ma il cielo del quartetto inglese non è sempre limpido. Molti passaggi sono dedicati – infatti – ai tormentati episodi con i paparazzi, soprattutto per Chris Martin. Questo anche a causa del matrimonio e poi divorzio con la star hollywoodiana Gwyneth Paltrow, fino al successivo fidanzamento con l’altrettanto celebre attrice Dakota Johnson. Cresce la loro popolarità e crescono le vendite, ma ecco che cominciano ad arrivare svariate accuse di plagio. Tra vere e presunte, quelle più celebri riguardano il guitar hero Joe Satriani e il leggendario cantautore Cat Stevens. Tra il sostegno di mostri sacri come Elton John (“Yellow è l’unica canzone degli ultimi cinque anni che vorrei aver scritto io”) e Madonna (“Il cantante dei Coldplay Chris Martin è incredibilmente talentuoso”), non mancano le frecciate dei detrattori. Per citarne alcune Alex Turner degli Arctic Monkeys sentenzia senza mezze misure “È disgustoso essere una band che suona sempre la stessa cosa tutto il tempo e non dà fastidio a nessuno”, mentre Bono definisce Chris “un segaiolo”, ma poi ritratta. Un altro fondamentale argomento che riguarda la band è l’impegno sociale internazionale, come pure le battaglie per l’ambiente. Dalla collaborazione con Oxfam ai viaggi tra Africa e America Latina, fino al recente tema dell’ecosostenibilità nei tour mondiali. Le prossime date che toccheranno anche l’Italia (21-22 giugno Napoli e 25-26-28-29 giugno Milano), sono pensate per volontà della band con impatto ambientale zero. Tra aneddoti, interviste e recensioni della stampa musicale internazionale, “Viva Coldplay” riesce a sintetizzare oltre vent’anni di storia della band illustrando con precisione tutti gli aspetti pubblici, ma senza tralasciare sensazioni e ritratti personali dei protagonisti.