Santalucia: sulla giustizia l’Anm non cerca lo scontro, ma non starà in silenzioRoma, 20 giu. (askanews) – “L’Anm sta facendo ciò che ha sempre fatto da quando si è costituita, ossia partecipare al dibattito sui temi della giustizia. Fa parte del suo patrimonio di azione e di pensiero”. Lo dice in una intervista a “Il Dubbio”, Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. “Quelle battute del ministro – dice – sono incomprensibili perché hanno spostato l’attenzione dal piano dei contenuti al piano della legittimazione a parlare da parte di un soggetto collettivo quale è l’ Anm. Lo considero un incidente di percorso che penso non avrà un seguito. Non è pensabile che un ministro della Giustizia neghi la possibilità di poter interloquire su una specifica riforma del mondo giudiziario ad una associazione che agisce nel pieno rispetto dei principi e delle libertà costituzionali, quale quella di associarsi, come stabilito dall’articolo 18 della Costitutzione. In definitiva, considero quelle parole del ministro un atto di nervosismo, mi auguro momentaneo”. In questi ultimi giorni c’è stato un continuo ping pong tra le dichiarazioni di Nordio e quelle dei vertici dell’ Anm. “Noi – aggiunge Santalucia – non abbiamo mai portato il confronto su un piano diverso dei contenuti dell’intervento riformatore. Non siamo noi ad inscenare attacchi o polemiche. Ovviamente se il ministro fa un attacco di quel tipo non possiamo non rispondere. Però non abbiamo nessuna intenzione diáinnescareápolemiche. I magistrati non sono un funzionariato afono, sono dei professionisti impegnati nel portare il contributo di idee e esperienze che fanno in aula”. Ma l’accusa di Nordio è quella di essersi pronunciati prima ancora che fosse noto il testo del ddl, parlando di “interferenze”. “Ci siamo espressi sul ddl che entrato in Cdm e che girava abbondantemente tra i giornalisti che ci hanno interpellato. Non capisco come il dato cronologico possa far pensare ad una interferenza. Si è trattato semplicemente di una partecipazione al confronto. Dovremmo forse intervenire a legge approvata?” Il Guardasigilli ha anche detto che il suo interlocutore è il Csm. “Che il Csm sia un interlocutore istituzionale è fuor di dubbio. Che l’ Anm, ossia la rappresentanza della quasi totalità di tutti i magistrati, non possa prendere la parola è una posizione eccentrica”.
Landini: il governo sta pianificando il collasso della sanitàRoma, 20 giu. (askanews) – “Bisognerebbe investire nella sanità almeno il 9% del Pil. In linea con altri paesi in Europa, come ad esempio Germania e Francia”. Lo dice, in una intervista a “La Stampa”, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini commentando il rischio che le persone non possano più curarsi se non ricorrendo ai privati. “Da tempo la Cgil denuncia il definanziamento per la spesa sanitaria. Con il Def 2023 – sottolinea Landini – la spesa sanitaria torna addirittura a scendere, con un taglio del 2,4% (oltre 3 miliardi) nel 2024 rispetto all’anno in corso, e il finanziamento del sistema sanitario nazionale scende fino al 6,2% del Pil a partire dal 2025: il valore più basso degli ultimi decenni. Il governo sta quindi programmando e pianificando il collasso del sistema sanitario nazionale. Noi riteniamo, invece, che siano necessarie più risorse” tuona Landini che lancia la manifestazione indetta per sabato a Roma. “Saremo in piazza per rilanciare gli investimenti sugli ospedali pubblici e per impedire che la gente continui a morire sul lavoro, per tutelare la salute e la sicurezza”.
Valditara: saranno esami di Maturità sereniRoma, 20 giu. (askanews) – Scatterà domani l’ora degli esami di maturità. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in una intervista alla “Gazzetta del Mezzogiorno” ha voluto rassicurare l’esercito dei maturandi parlando dell’esame di Stato come “un momento importante nella vita di ogni studente”. “L’esame di Stato – ha detto il numero uno del Ministero di viale Trastevere – non si limita a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate dagli studenti ma ne valorizza il percorso formativo e la crescita personale”. Domani, per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento. Che suggerimenti dà alle ragazze e ai ragazzi? “Prima di tutto, consiglio di affrontare l’Esame di Stato con spirito positivo, senza paura. Ho dato disposizione agli ispettori, che si rivolgeranno direttamente ai commissari, sia interni sia esterni, perché questo Esame di Stato si svolga in un clima di serenità. Ritornano le due prove nazionali eguali per tutti, il colloquio non sarà una interrogazione disciplinare. Le specifiche competenze disciplinari sono già state accertate con gli scrutini. Sarà piuttosto l’occasione per dimostrare quanto si è assimilato in termini di contenuti e di metodo, comprendendo il significato e lo spirito di ciò che si è studiato; sarà valorizzata la capacità critica, e la capacità di fare collegamenti interdisciplinari. Non dimentichiamoci poi – prosegue Valditara – che nella commissione sono presenti alcuni degli insegnanti che hanno seguito i ragazzi durante l’anno scolastico e conoscono perfettamente i propri studenti”.
Israele, Guterres: nuovi insediamenti un ostacolo alla paceRoma, 20 giu. (askanews) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “è profondamente turbato dalla decisione di ieri del governo israeliano di modificare le procedure di pianificazione degli insediamenti” e “ribadisce che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale” oltre a rappresentare “un ostacolo importante alla realizzazione di una possibile soluzione a due Stati e di una pace giusta, duratura e globale”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’ONU.
Il Segretario generale, prosegue la nota, “esorta il governo di Israele a fermare e revocare tali decisioni ea cessare immediatamente e completamente tutte le attività di insediamento nel Territorio palestinese occupato e a rispettare integraalmente i suoi obblighi legali”.
Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzioneràRoma, 19 giu. (askanews) – Più di sei ore di dibattito nel Pd per il primo vero “franco” chiarimento dell’era di Elly Schlein. Una discussione vera, con la segretaria democratica che sceglie di attaccare per difendersi dalle critiche delle ultime settimane e con una direzione che replica rispondendo per le rime, a cominciare da Lorenzo Guerini, ma con suggerimenti anche da parte di uno dei più convinti sostenitori della leader Pd come Giuseppe Provenzano, che chiede di non attaccare “strumentalmente la segretaria” ma che invoca anche “luoghi dove maturano le decisioni”. Alla fine si vota un documento di sintesi, che riassume le “sette piste” indicate dalla segretaria per “l’estate militante e di mobilitazione” che ha in programma per lanciare la corsa alle Europee del prossimo anno.
Schlein era stata netta aprendo i lavori: “Il gioco al logoramento del segretario non funzionerà, mettetevi comodi perché siamo qui per restare, e per restare insieme e fare quello che ci hanno chiesto alle primarie”. Le critiche per la partecipazione alla manifestazione M5s non sono andate giù alla leader Pd, come anche le polemiche striscianti delle scorse settimane: dalla sconfitta alle amministrative, al voto al Parlamento europeo su armi e Pnrr, passando per la sostituzione di Piero De Luca nel ruolo di vice-capogruppo alla Camera con Paolo Ciani, fino ad arrivare ai sindaci schierati a favore dell’abolizione dell’abuso di ufficio e, appunto, alla manifestazione di sabato. Tutte questioni sulle quali è riemersa la tradizionale anima turbolenta delle varie correnti Pd, a cominciare ovviamente dalla minoranza. Per questo la segretaria ha insistito molto: “L’avversario è la destra non è il mio compagno di partito, la gente è stufa di gare sul centimentro mentre Meloni spacca il paese”. E ancora: “Quando sento che non ci sarebbe una linea politica sorrido… Di contenuti e proposte siamo pieni, ma siamo bravi a coprirli con le polemiche. Se a qualcuno la linea non piace sarebbe più onesto ammetterlo, chi cerca l’incidente mi troverà da un’altra parte”.
Perché l’obiettivo, insiste Schlein, è costruire l’opposizione alla destra. Appunto attraverso la mobilitazione, le mille iniziative che la segretaria ha messo in calendario per le prossime settimane: la manifestazione contro l’autonomia di Calderoli, le iniziative nei territori sul Pnrr, le battaglie per il diritto alla casa, la mobilitazione sulla sanità (sabato prossimo con la Cgil), la segreteria che si terrà in Emilia Romagna per manifestare la vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione. Un Pd ‘di piazza, da combattimento, che deve avere una “identità chiara” perché “se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare più nessuno e lasciare spazio ad altri”. Peraltro, sottolinea, è vero che ai ballottaggi il candidati del Pd hanno perso, ma al primo turno è stato il primo partito e “in questi mesi è stata ritrovata una una connessione sentimentale con la nostra gente” e i sondaggi dicono che i democratici sono risaliti dal 16% al 21%. Ma è la sferzata sulle polemiche interne che agita la minoranza. Stefano Bonaccini cerca di evitare un’escalation di toni, chiede alla segretaria di evitare “approcci minoritari”, ma invita anche i suoi a “non indebolire” la segretaria, anche perché sarebbe “autolesionismo”. Al tempo stesso ricorda a Schlein che “se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora, perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.
Questo però non evita che Lorenzo Guerini, per esempio, rimproveri la segretaria: “Possiamo confrontarci, avere opinioni diverse. Ed è bene che ce le diciamo, e non è lesa maestà dircele. E non è utile – credo – la conclusione secondo me inutilmente polemica della tua relazione su questo punto”. Ma anche Gianni Cuperlo incalza: “Segretaria, il congresso è finito e tu hai il compito di guidare questa comunità. Tu incarni una domanda di innovazione che oggi è la tua e anche la nostra migliore risorsa. Ma attorno a quella spinta tu hai bisogno – direi il dovere – di portare tutto il partito a condividere la lotta, il linguaggio, il traguardo. Questo è il compito di chi guida”. Provenzano, poi, difende la scelta di andare in piazza con M5s, ma appunto chiede “un metodo democratico” per le decisioni. La discussione va avanti a lungo, la segretaria fa una breve replica poco prima delle 21, spiegando che il “pluralismo” è certamente “una ricchezza”, ma aggiungendo che bisogna evitare di fare il gioco della destra e dei media che raccontano un Pd diviso. Il primo “chiarimento” si conclude così, adesso c’è da lavorare per preparare le Europee del prossimo anno e Schlein si augura che cessino le turbolenze di queste settimane.
Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo PdRoma, 19 giu. (askanews) – Le critiche e i distinguo certamente non sono “lesa maestà”, anzi “il pluralismo è una ricchezza”, ma è meglio evitare il rischio che la stampa “racconti il Pd per liti che non ci sono”. Così, secondo quanto si apprende, Elly Schlein avrebbe replicato in chiusura di direzione alle osservazioni arrivate durante il dibattito. In particolare era stato Lorenzo Guerini a dire che le diverse opinioni nel partito non rappresentano una “lesa maestà”.
La segretaria, viene spiegato, avrebbe appunto definito il pluralismo “una ricchezza”, come pure “la franchezza”, avvertendo però: “L’importante è non rischiare di indebolire l’alternativa alla destra”.
Tutto pronto per l’esame di maturità 2023: dal tema ai voti, ecco come si torna alla normalitàRoma, 19 giu. (askanews) – Maturità 2023, ci siamo. Il 21 giugno inizia l’esame più temuto dagli studenti italiani che quest’anno, superata la fase dell’emergenza sanitaria, torna definitivamente alla normalità: due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal Ministero) e un colloquio; commissari interni ed esterni; svolgimento delle prove Invalsi requisito di ammissione (ma senza connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato); unica deroga i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), il cui svolgimento non è requisito di ammissione all’Esame.
Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni); le commissioni (che tornato ad essere composte da un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni) sono 14.000, per un totale 27.895 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è Licei 267.758; Istituti Tecnici 173.892; Istituti Professionali 94.358. MERCOLEDI’ IL TEMA – Si parte mercoledì 21, con la prima prova, il tema di italiano (durata massima di sei ore). Alle 8:30 in tutti gli istituti sarà aperto il plico che contiene le tracce scelte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le modalità di svolgimento sono infatti identiche per tutti. Gli studenti possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce (ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale) suddivise in tre diverse tipologie: due analisi del testo (uno poetico e l’altro di prosa), 3 tracce di testo argomentativo e 2 temi di attualità. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.
La prima prova scritta suppletiva si svolge il 5 luglio 2023, alle ore 8:30. GIOVEDI’ LA SECONDA PROVA – Anche la seconda prova scritta, in programma giovedì 22 giugno, a partire dalle ore 8:30, si svolge in contemporanea in tutti gli istituti (ha una durata variabile a seconda dell’indirizzo: 6 ore al Classico, 4-6 ore Scientifico e Linguistico, 3 giorni per 6 ore al giorno all’Artistico). Come per il tema, le tracce tornano ad essere elaborate dal Ministero (lo scorso anno le avevano preparate le singole commissioni d’esame) e variano a seconda dell’indirizzo e delle materie: al liceo Classico la seconda prova verterà sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. La seconda prova scritta suppletiva si svolge il 6 luglio 2023 e prosegue nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali la prova si svolge in più giorni.
LA TERZA PROVA SOLO IN ALCUNI CASI PARTICOLARI – Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta che si tiene il 27 giugno 2023, alle ore 8:3. La terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, si svolge l’11 luglio 2023, alle ore 8:30.
POI AL VIA GLI ORALI – Conclusi gli scritti, sarà il momento del colloquio orale, secondo un calendario stabilito da ogni istituto. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: la Commissione valuterà sia la capacità del ragazzo di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. L’orale prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione: è la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi saranno indicati nel documento del Consiglio di Classe di ciascuno studente. Il colloquio riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica e andrà anche esposta (con una breve relazione o un elaborato multimediale) l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta nel percorso degli studi. CREDITI E VOTI – Nello scrutinio finale il consiglio di classe ha attribuito il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno. La valutazione sul comportamento ha concorso alla determinazione del credito scolastico. Il voto finale dell’Esame di Maturità è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 punti per il primo scritto; massimo 20 punti per il secondo scritto; massimo 20 punti per il colloquio. La Commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame. Il punteggio massimo è 100 (con la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
Pd, Bonaccini: no indebolire Schlein, ma partito non è movimentoRoma, 19 giu. (askanews) – “Voglio essere chiaro: nessuno pensi che indebolendo la segretaria il Pd diventi più forte”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini in direzione, chiedendo però a Elly Schlein di “discutere più e meglio” e di ricordare che “un grande partito è altra cosa da un movimento”.
Ha spiegato Bonaccini: “Dopo soli tre mesi che c’è in campo un nuovo gruppo dirigente immaginare di indebolirlo sarebbe autolesionista. E peraltro io, come tanti di voi, abbiamo sofferto troppe volte nella storia del Pd” il fatto che “appena eletto un segretario” subito c’era “qualcuno che cominciava a lavorare per indebolirlo e sostituirlo. Sarebbe come segare il ramo su cui siamo seduti”. “Ma – ha aggiunto – a Elly Schlein dico: se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora. Non perché io sia affezionato ad un assemblearismo permanente, anzi: apprezzo l’ascolto e poi la decisione rapida. Ma perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.
Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedereMilano, 19 giu. (askanews) – La riforma della giustizia “passa al Parlamento che nella sua sovranità deciderà come procedere”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda sull’iter del pacchetto di norme approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri.
Il Guardasigilli partecipa oggi a un convegno alla Milano Luiss Hub organizzato dalla vicepresidente dell’ateneo Paola Severino sul sistema sanzionatorio nella riforma tributaria.
Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destraRoma, 19 giu. (askanews) – “Non sarebbe con approcci minoritari che noi riporteremmo la destra all’opposizione. E voglio essere chiaro. Vocazione maggioritaria per noi è il contrario dell’autosufficienza, da soli non si vince mai”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini, parlando in direzione. “Vorrei provassimo a far capire anche alle altre opposizioni che, certo, il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd né M5s, né il Terzo polo potranno mai essere alternativi a questa destra, sempre che vogliano davvero essere alternativi a questa destra”.
Ha aggiunto Bonaccini: “Con Elly al congresso avevamo convenuto su questo: un partito più grande attorno a cui costruire un centrosinistra nuovo e credibile. Io ho parlato allora di una traversata nel deserto, per dire che non sarà né facile né breve. Ma il Pd non può che essere – ecco la vocazione maggioritaria – il perno di un nuovo centrosinistra”. E, ha precisato, per ogni no al governo serve “una controproposta che sia convincente”.